Al Meni a Rimini. Il tendone di Massimo Bottura ispirato a Fellini, tra cucina d'autore e street food
Un'altalena sul mare: Rimini fa un tuffo nel suo passato
10 giugno
Maestra energica, ma non violenta | Caterina Balivo in tribunale | Carim, ricapitalizzazione ridotta
Startup in mostra a Bologna, quelle riminesi sono 53
(Rimini) Sono 680 le Start up in Emilia-Romagna, l'11,7% del totale nazionale (5.803 imprese), a Rimini ce ne sono 53. Con questi dati il territorio emiliano-romagnolo si conferma, anche nel primo semestre 2016, fra i più ricettivi in Italia di start up innovative iscritte alla sezione speciale del registro imprese. Bologna (169) è la prima provincia, seguita da Modena (137),Reggio Emilia (75), Parma (66), Rimini (53), Ravenna (52), Forlì-Cesena (49), Ferrara (40), Piacenza (39). Sul totale (680), 151 nascono per lo sfruttamento di un brevetto, mentre il 25% occupa personale altamente qualificato (il 95% conta fino a 9 addetti).
Il meglio delle start up emiliano-romagnole è in mostra 9 e 10 giugno a Bologna a Start2B, la sezione speciale diR2B2016 – inaugurata oggi alla Fiera di Bologna - dedicata alle nuove imprese, agli incubatori, agli spazi di coworking e a tutti i soggetti che sostengono la creazione d'impresa.
Le 40 start up selezionate quest'anno propongono innovazioni rivolte a tutti i settori produttivi, dal biomedicalealla meccanica, dalle imprese del packaging a quelle della nautica, ma anche a istituzioni locali e pubbliche amministrazioni.
Tra i nuovi progetti presenti alla rassegna bolognese, dispositivi medici per la protezione cerebrale nel trattamento di ictus, arresto cardiaco e trauma cranici già sul luogo dell'evento, oppure social network per la gestione dei condomini, app dedicate al turismo e alla cultura con riconoscimento fotografico dei monumenti,brevetti innovativi che sfruttano il grafene per packaging ad alte prestazioni, sistemi che aumentano l'efficienza energetica delle produzioni industriali, prototipazioni rapide e stampa 3D. E ancora: piattaforme che aiutano i processi decisionali delle aziende utilizzando dati provenienti dai social network, sistemi laser di ultima generazione per le aziende metalmeccaniche, sistemi innovativi per l'editoria, l'internet of things applicata a reti di oggetti domestici o industriali, sistemi elettrici per imbarcazioni attualmente mosse da motori diesel che vanno incontro alle nuove direttive europee, app per migliorare la gestione e la formazione delle risorse umane in azienda, dispositivi da applicare alle bottiglie di vino per verificarne la qualità e l'originalità della produzione, applicazioni per migliorare la didattica.
Piccoli spazi per grandi idee, innovative. I Fab-Lab sono i nuovi modelli di business per l'impresa e ad oggi in Emilia-Romagna se ne contano già 19, tutte esperienze strutturate.
Il Fab-Lab (fabrication laboratory o anche faboulous laboratory) è una tipologia di spazio dedicato alla fabbricazione digitale: una piccola officina che offre servizi personalizzati. Spazi aperti, che nascono per portare la digital fabrication e la cultura open source in un luogo fisico, dove macchine, idee, persone e nuovi approcci possono mescolarsi liberamente.
E i Fab-Lab come luoghi di progettazione per la comunità locale, oltre alla collaborazione con le imprese e allo sviluppo di attività educative, sono il cuore dell'iniziativa 'Open Innovation Economy', promossa dalla rete emiliano-romagnola Mak-ER all'interno R2B2016 a Bologna, che ospiterà i principali Fab-Lab nazionali e un nutrito gruppo di esperienze europee eccellenti. L'obiettivo è quello di raccontare le esperienze dei maker che lavorano in Fab-Lab e makerspace italiani, cercando di individuare processi sostenibili di collaborazione con le imprese, partendo dalle migliori esperienze nazionali e internazionali.
In Emilia-Romagna, ad oggi, i Fab-Lab strutturati sono: RaspiBo, MakeInBo e Fablab Imola, Fablab Valsamoggia (Monteveglio), Wake'n'Make (S.Giovanni in Persiceto, Bo), Fablab Casa Corsini (Fiorano Modenese), Fablab Faenza, Fablab Forlì, FabLab Parma, REI (Reggio Emilia), Fablab Romagna (con 3 sedi a Cesena, Rimini e Forlì), Fablab Terre di Castelli (Spilamberto), MakeInCo – Fablab (Comacchio), MakeIt (Modena), Makers Modena Fablab, MakeRN (Rimini), Maker Station Fablab (Bassa Romagna), WASProject (Massa Lombarda, Ra), Urban Hub (Piacenza).
Maltempo, protezione civile attiva fase d’attenzione
(Rimini) L’Agenzia regionale di protezione civile ha attivato una fase d'attenzione anche sul riminese a causa del maltempo. Si prevede infatti che i fenomeni temporaleschi previsti possano estendersi nella zona orientale della regione fino alla giornata di domani 10 giugno 2016. I temporali più intensi sono previsti sul settore centro-orientale della regione e saranno in progressivo esaurimento nel corso della mattinata di domani.
Tra gli effetti la protezione civile indica soprattutto quelli legati alla criticità idraulica dovuta all'innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua e della rete di bonifica, nonché possibili scorrimenti superficiali delle acque nelle strade con fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane.
Prevista anche la possibilità di forti raffiche di vento, con conseguenti danni alle coperture e alle strutture provvisorie, trasporto di materiali, rottura e caduta di rami ed alberi, pali, segnaletica ed impalcature e con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi (in particolare telefonia ed elettricità). Potrebbero anche verificarsi grandinate con conseguenti danni alle colture agricole, alle coperture e agli automezzi.
Lotta all’abuso di alcolici, minimarket multati per 23mila euro
(Rimini) A nulla sono valse le ‘strategie’ messe in campo dai proprietari dei minimarket per dissimulare la vendita abusiva di bevande alcoliche refrigerate. La polizia municipale le ha stanate staccando dal blocchetto multe per quasi 23mila euro. C’è chi ha spento le luci delle vetrine frigo così da simulare il frigo spento, oppure bevande a contenuto alcolico "nascoste" dietro alle lattine più innocenti di aranciata o succo. Non è mancato chi, come in alcuni casi, ha ricavato vani nascosti con sportelli alla base degli espositori dei prodotti freschi o chi ha sepolto sotto il ghiaccio le lattine per poi sopra posizionare frutta fresca.
Dei 13 minimarket controllati nella serata di ieri nel corso di un servizio specifico dal personale della Polizia municipale sia del centro storico (Giovanni XXIII, P.le C. Battisti) sia di marina centro (Regina Elena, Beccadelli, Vespucci, Toscanelli, P.le Benedetto Croce), ben 11 sono così risultati non in regola con le modalità di vendita dell'alcol o per altre violazioni, tra cui anche la vendita di bevande alcoliche a un minore.
Le violazioni contestate, le cui sanzioni ammontano a 22.800 euro complessivi, cinque riguardano la violazione all'ordinanza sindacale per vendita di bevande refrigerate; otto la violazione al Regolamento di Polizia Urbana per vendita oltre le ore 22 di bottiglie di vetro contenenti bevande alcoliche; una per aver somministrato bevande a un soggetto minorenne; quattro per mancata esposizione di prezzi delle merci esposte; una per violazione alla normativa delle insegne pubblicitarie; una per aver esercitato il commercio senza aver comunicato la prescritta SCIA; una per violazione sulle norme della video sorveglianza; una per violazione della normativa sulla esposizione degli ingredienti dei prodotti commercializzati.
Carim, cda delibera aumento di capitale
(Rimini) Il consiglio di amministrazione di Banca Carim, in esecuzione della delega per la realizzazione del Piano di rafforzamento patrimoniale conferitagli dall’assemblea dei soci del 29 marzo scorso, ha deliberato un’operazione di aumento di capitale a pagamento per un ammontare complessivo di euro 40 milioni di euro da offrire in opzione e prelazione agli azionisti della Banca e, per le azioni eventualmente non sottoscritte dai soci, al pubblico indistinto. L’aumento sarà effettuato in forma parzialmente inscindibile, e precisamente inscindibile fino all’importo di euro 30 milioni e scindibile per la differenza. Ciò comporta che in caso di sottoscrizione, entro il termine fissato per il collocamento dell’aumento di capitale, in misura pari o superiore al Limite di inscindibilità il capitale risulterà aumentato nella misura delle sottoscrizioni raccolte, anche se inferiore all’ammontare di 40 milioni. In caso di mancato raggiungimento del Limite dl inscindibilità entro il medesimo termine, l’aumento di capitale si considererà privo di effetti. L’operazione, che fa parte, come noto, di un più ampio Piano di rafforzamento fino a 100 milioni da realizzare in più fasi, è stata sottoposta ai procedimenti autorizzativi previsti dalle autorità di vigilanza, al buon esito dei quali saranno resi noti gli ulteriori dettagli, in particolare il prezzo di emissione, il rapporto di opzione spettante ai soci e il periodo dell’offerta. Nell’assumere unanimemente le relative deliberazioni, il cda ha inteso dare attuazione al piano industriale 2016/2017 deliberato fin dal dicembre 2015: con l’incremento di 40 milioni di euro, la banca conseguirebbe coefficienti patrimoniali soddisfacenti (Tier 1 pari a 10,17; Total Capital Ratio pari a 12,12). Dopo aver già in larga parte ultimato il processo di razionalizzazione della rete e di contenimento dei costi, grazie all’aumento Banca Carim potrà accelerare il percorso di rilancio a vantaggio di tutti gli stakeholders e delle realtà economiche e sociali del territorio di riferimento.
“L’operazione di ricapitalizzazione – sottolinea il presidente di Carim, Sido Bonfatti – costituisce uno dei presupposti necessari e indefettibili. per l’attuazione del piano di rilancio dell’Istituto che da tempo stiamo perseguendo e per garantire il pieno rispetto dei requisiti patrimoniali imposti dalla normativa, secondo le linee dettate dalla Bce”.
La Carim “è da sempre – dichiara il direttore generale Giampaolo Scardone il principale punto di riferimento finanziario per le realtà imprenditoriali del territorio. E con questo aumento di capitale che ci permetterà di dare slancio alle nuove strategie di sviluppo, consentendoci anche un rafforzamento patrimoniale, riusciremo a dare maggior forza al suo ruolo di volano dell’economia e di partner affidabile al fianco delle imprese e delle famiglie”.
Mobilità sostenibile, il Comune ha un piano
(Rimini) In una delle ultime sedute prima dello scioglimento, nei giorni scorsi, la giunta comunale di Rimini ha approvato le linee guida per la realizzazione del Piano urbano della mobilità sostenibile.
E' stato partendo da un'approfondita analisi della realtà attuale della mobilità urbana e delle reti e servizi di trasporto che si è giunti all'approvazione di un atto che avrà la funzione di essere la base di quel processo partecipativo e di confronto con la città per giungere alla definitiva approvazione di questo strumento di pianificazione. Il Piano avrà infatti il compito di definire, su una scala temporale ampia di almeno 10 anni, le migliori strategie per soddisfare la domanda di mobilità delle persone e delle imprese nelle aree urbane, migliorando la qualità della vita nella città. Come tale è naturale il suo collegamento agli strumenti di programmazione come il Piano Strategico e il Piano strutturale comunale, raccogliendo così spinta dell'Unione Europea che nella nuova programmazione dei fondi (l'Asse 4) ha inserito le misure per la promozione della mobilità sostenibile nelle aree urbane.
Le linee guida del Pums approvate prendono avvio dall'analisi sia della viabilità cittadina, sia del sistema del trasporto pubblico locale, nonché della mobilità di tipo pedonale e ciclabile. Un'analisi della realtà per giungere alla creazione di un sistema urbano della mobilità che persegua una serie d'obiettivi prioritari e indispensabili. Tra questi garantire un'elevata accessibilità alla città mediante l'ottimizzazione dell'offerta e l'integrazione dei diversi sistemi di trasporto pubblico e privato; promuovere e incentivare il rinnovo del parco veicolare privato; incrementare l'attrattività del trasporto pubblico; ridurre la dipendenza dal mezzo privato motorizzato, a favore di modi di trasporto a minore impatto; facilitare l'intermodalità, a partire dall'integrazione tra trasporto ferroviario e TPL; migliorare le condizioni di sicurezza, curando in maniera particolare le aree urbane e la protezione degli "utenti deboli" e riducendo sia il numero degli incidenti, sia il numero di feriti e dei decessi; ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, le emissioni di gas serra ed i consumi energetici; incrementare gli spostamenti pedonali e ciclabili, sia per ragioni di lavoro che per il tempo libero, nelle distanze comprese fino a 5 km; migliorare l'efficienza e l'economicità del trasporto e della consegna delle merci.
Le linee guida del Piano della mobilità sostenibile. In particolare, l'analisi dell'assetto territoriale evidenzia come lo sviluppo economico della città abbia portato nel corso degli anni a privilegiare l'infrastrutturazione della direttrice Bologna-Rimini-Bari, sia con l'Autostrada A14 per i trasporti stradali che con la direttrice Adriatica per i trasporti ferroviari. Infrastrutture che con la propria presenza continuano a determinare un forte condizionamento della città, ulteriormente accentuato dalle ulteriori "fratture" territoriali dovute alle dinamiche alla base dell'industria turistica che caratterizzano gran parte della costa Adriatica, ovvero la creazione di piccole frazioni e nuclei ove l'offerta turistica possa svilupparsi in sostanziale autonomia rispetto al centro identitario della città.
Una città, come emerge dall'analisi dei tassi di motorizzazione dell'Aci, che si caratterizza nella regione per l'alto numero del numero dei motocicli (31.369 nel 2014), pari a 23,3 motocicli (58,6% nella categoria fino a Euro 2, 41,4% in Euro 3) ogni 100 abitanti, contro una media regionale del 12,2%. Alto, anche se di poco inferiore alla media regionale (66,1%) il tasso di autoveicoli per numero di residenti a Rimini (64,1%).
Per quanto riguarda la mobilità sistematica i dati evidenziano poi come componente fondamentale sia lo spostamento casa – lavoro o casa – scuola, capaci di generare oltre 70.000 spostamenti giornalieri dei quali oltre 12.000 diretti in altri comuni.
Le linee guida procedono poi nell'analisi della mobilità turistica, dei residenti e dei turisti sia giornalieri che pernottanti; la distribuzione urbana delle merci, sia logistica industriale che d'approvvigionamento dei punti vendita o della ristorazione. Particolare attenzione è dedicata poi all'assetto attuale delle reti e dei servizi, come quelli legati all'autostrada e alla rete stradale extraurbana; alla rete stradale urbana (fortemente caratterizzata dal susseguirsi delle diverse fasi storiche di sviluppo della città); alla rete dei parcheggi e delle aree per la sosta; alla rete degli itinerari ciclabili; alla rete dei servizi ferroviari e del trasporto pubblico locale.
Un'analisi approfondita da cui emerge come le maggiori attenzioni debbano essere orientate verso la risoluzione dei livelli d'inquinamento da traffico, dove la presenza del PM10 rappresenta, pur in una situazione di sostanziale miglioramento, una forte criticità per il territorio e dell'incidentalità, dove il dato confortante è che Rimini, con un tasso di lesività pari a 125,1 (è 137 quello regionale, 145,2 negli altri comuni con almeno 20.000 abitanti) sia stata tra le città della Regione Emilia Romagna a ottenere nel 2014 i risultati più confortanti.
E' da questo quadro che le linee guida del Piano urbano della mobilità sostenibile individuano una serie di proposte e progetti di natura urbanistica o trasportistica capaci di incidere e modificare gli attuali assetti; si tratta in alcuni casi di progetti da tempo in discussione e già inseriti nel documenti programmatori, o di proposte più recenti, ancora da approfondire in termini di fattibilità.
Tra questi il Parco del Mare ad esempio, con la trasformazione del lungomare in un parco urbano; la pedonalizzazione del Ponte di Tiberio, per preservarlo dal deterioramento provocato dal traffico dei veicoli motorizzati e valorizzarne l'attrattività turistica; la complanare all'A14 in variante alla SS16 (30.000 veicoli ogni giorno) e agli altri progetti di collegamento come le tre rotatorie in fase avanzata di progettazione; la linea del Trasporto rapido costiero; la distribuzione delle merci nel centro storico, San Giuliano e Marina centro; lo sviluppo della rete ciclabile denominata "Bicipolitana", il progetto parte della rete ciclabile urbana, capace d'organizzare sul territorio la maglia dei percorsi ciclabili dividendoli gerarchicamente e classificandoli per importanza, richiamando così l'idea di una metropolitana, viene intesa come un nuovo modo di vedere i percorsi ciclabili all'interno della città.
Contenute nelle linee guida anche alcuni modelli della mobilità urbana nel medio e lungo periodo che saranno oggetto del confronto progettuale ma che già da ora è possibile avviare una prima valutazione comparativa, intanto iniziando dalla costruzione di scenari da cui il Pums non dovrebbe prescindere: il progressivo aumento dei veicoli ad alimentazione elettrica o ibrida in sostituzione di quote del parco veicolare circolante, per la stragrande maggioranza attualmente spinto da motori a scoppio; l'estensione progressiva di regole più condizionanti rispetto al limite di 50 km/h su tutta la rete stradale urbana (eccetto gli assi di scorrimento e/o di attraversamento urbano); lo sviluppo delle rete ciclabile, per creare una diffusa abitudine all'uso della bicicletta negli spostamenti urbani con l'obiettivo di coprire con itinerari in sede propria tutte le relazioni urbane principali in particolare gli itinerari di accesso dai quartieri residenziali verso i principali poli urbani.
Festival del mondo antico, dedicati agli assiri i laboratori per i piccoli
(Riccione) Un laboratorio gratuito rivolto ai più piccoli dedicato all'arte assira. Nella sua 18esima edizione il Festival del Mondo Antico ripropone uno spazio rivolto ai bambini con il Piccolo Mondo Antico Festival. Domenica 12 giugno alle ore 16 presso il Museo del Territorio, i partecipanti al laboratorio,di età tra i 6 e i 14 anni, avranno la possibilità di ricostruire e dipingere i Lamassu, divinità benefiche appartenenti al pantheon di varie civiltà mesopotamiche.
Nel periodo assiro le statue di questi spiriti protettori venivano poste all'ingresso dei palazzi reali e dei templi per proteggerli da influenze malefiche.
Queste statue, insieme ad altre raffiguranti divinità del periodo pre-islamico, sono state oggetto della furia iconoclasta di Daesh nei territori caduti in mano al califfato.
Durante la giornata di domenica 12 giugno i bambini partecipanti dovranno ricostruire e dipingere alcuni Lamassu ricomponendo i frammenti che troveranno all'ingresso del Museo del Territorio a testimoniare la volontà di conservare la memoria storica e il rifiuto delle devastazioni dettate dalla mancanza di cultura. Anche i genitori sono invitatati a partecipare alla giocosa ricostruzione.
Gruppo Teddy, aperti 26 negozi da inizio anno
(Rimini) Tra gennaio e aprile il gruppo Teddy ha aperto 26 nuovi negozi in 10 nazioni, entro luglio ne verranno inaugurati ulteriori 22 negozi in 6 Paesi.
Nella parte iniziale dell’anno e nei prossimi tre mesi le aperture si stanno concentrando verso il Medio e l’Estremo Oriente (Arabia Saudita, Mongolia, Filippine e altre aree). In Arabia verranno in particolare aperti quattro punti vendita: tre negozi Terranova nella capitale Riyadh e ad Arar, ai confini con l’Iraq, e un punto vendita Calliope ad Al Rass.
In questi mesi è anche l’Italia ad essere al centro delle iniziative del Gruppo Teddy. Tra maggio e luglio sono infatti previste complessive 12 nuove aperture che abbracciano tutto il territorio nazionale. Il brand Terranova sta portano la sua facilità, freschezza e convenienza in 8 nuovi negozi: a Vado Ligure (SV), Sassuolo (MO) e molti nel Centro-Sud della Penisola: Roma, Pomezia, Isernia, Termoli (CB), Messina e Mazara del Vallo (TP). Calliope, con il suo stile moderno e pulito, andrà invece ad arricchire ulteriormente l’offerta di abbigliamento di Senigallia (AN), Roma e Bari. Rinascimento, il brand del Gruppo che rappresenta il vero pronto moda italiano con una produzione di 10.000 modelli ogni anno e 200 nuovi articoli a settimana, aprirà invece un punto vendita a Brindisi.