(Rimini) Un 22enne di origini napoletane è stato arrestato ieri dai carabinieri di Rimini perché sospettato del tentato omicidio del 5 aprile scorso in via Zavagli di Augusto Mulargia. Deve rispondere delle accuse di tentato omicidio, con l’aggravante della premeditazione, nonché di porto abusivo di arma comune da sparo.
“Sull’uomo - spiegano dal comando - si erano da subito concentrati i sospetti degli investigatori, che a distanza di pochi giorni dall’episodio di sangue avevano effettuato l’esame Stub per la ricerca di residui di polvere da sparo sulla sua auto, una Smart decapottabile, che per colore e targa, risultava compatibile con quella notata da alcuni testimoni in via Carlo Zavagli, il luogo dell’agguato, e utilizzata dai due uomini visti”.


Ad incastrare l'uomo sono stati anche gli esperti del Ris di Parma. “Altro fondamentale elemento è stato fornito dall’esame per la comparazione del Dna - spiegano i militari - effettuato presso i laboratori del Ris di Parma su alcuni mozziconi di sigaretta opportunamente repertati sul posto dalla squadra rilievi. L’esito di tali accertamenti consentiva di appurare che il profilo genotipico estrapolato da due degli otto mozziconi di sigaretta repertati sulla scena del crimine corrispondeva con il profilo genotipico dell'arrestato, confermando la sua presenza sul luogo dell’agguato”.


A ciò si aggiungono le intercettazioni telefoniche e ambientali nel corso delle indagini, lo studio dei tabulati telefonici, che hanno contribuito a fornire un “quadro accusatorio chiaro, preciso e concordante nei confronti dell'uomo”. “Numerosi” gli “indizi di colpevolezza” a suo carico raccolti, “che non lasciano spazio ad alcun dubbio circa il suo coinvolgimento nel tentato omicidio del Mulargia, quale esecutore materiale dell’agguato”.
L'arresto è avven uto ieri mattina davanti al comune di Montecchio di Vallefoglia (PU), dove il 22enne si era appena sposato.

Martedì, 28 Giugno 2016 09:40

28 giugno

Pantani non fu ucciso | Gnassi senza giunta | Italia batte Spagna, festa sul lungomare

Lunedì, 27 Giugno 2016 20:18

Murri, denunciati 4 tunisini

(Rimini) Quattro tunisini sono stati denunciati per invasione di edificio. Oggi quattro agenti della polizia municipale di Rimini in abiti civili sono intervenuti all’ex colonia Murri, dove hanno trovato i quattro, che si erano stabiliti nell’edificio abbandonato. Sorpreso con sostanza da taglio, cucchiaino e bustine di confezionamento, uno dei quattro tunisini è stato inoltre denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

(Novafeltria) “Mi hanno rapinato minacciandomi con la pistola”, ma è tutto falso. Nella tarda serata del 23 giugno, un 53enne residente nella provincia di Napoli, ha contattato telefonicamente la centrale operativa della compagnia carabinieri di Novafeltria. L’uomo al telefono ha denunciato il furto della propria auto a Villa Verucchio. “Sono stati due stranieri dell’est Europa armati di pistola”, ha detto ai carabinieri sottolineando come lui e i suoi familiari fossero rimasti in strada appiedati. Sul posto è arrivata subito una pattuglia in borghese e sono scattate le ricerche in zona. Presto i militari hanno capito presto che la versione della vittima “scricchiolava” in più punti. Da qui l’iniziativa del comandante Claudio Acciarini di porre domande più stringenti che hanno fatto emergere le contraddizioni e le incongruenze dal racconto dell’uomo che alla fine è crollato e ha ammesso di essersi inventato tutto.
I carabinieri hanno quindi trovato l’auto presso l’abitazione di una familiare, in provincia di Napoli. Da li l’auto non si era mai spostata perch l’uomo è arrivato a Rimini in treno.
Ha poi ammesso di aver inscenato la falsa rapina per poter trovare una sistemazione per quella notte, per sé e per la famiglia.
Il cinquantenne è stato quindi denunciato per simulazione di reato e procurato allarme.

(Rimini) Il Gip di Rimini ha sciolto la riserva e ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta bis sulla morte di Marco Pantani, trovato il 14 febbraio 2004 nella stanza del residence le Rose. Secondo quanto si apprende, l'ordinanza, accogliendo la richiesta del Procuratore Paolo Giovagnoli, e analizzando le questioni sollevate dall'avvocato della famiglia, Antonio De Rensis, ha concluso per l'assenza di piste da seguire per sostenere che sia stato un omicidio volontario (Rainews).

(Rimini) Benefici di pena negati, trasferimenti non comunicati alle famiglie, strutture carenti. Si è parlato anche di questo mercoledì scorso con il garante dei detenuti del carcere di Rimini, Ilaria Pruccoli.
“A seguito della visita al carcere del 21 marzo abbiamo chiesto un incontro con il garante - spiega il radicale Ivan Innocenti - a qualche mese dal suo insediamento per un confronto sulle problematiche carcerarie e sul necessario da fare”.
L’incontro si è svolto mercoledì scorso (22 giugno) con Ivan Innocenti, associazione Iniziativa radicale, Anna Papa associazione Luca Coscioni, Sara Visintin Rimini in Comune - Diritti a Sinistra, Anna Maria Stabile Comitato parenti detenuti, Francesco Bragagni Segretario provinciale Psi Lista Futura, Alice Casadei Giovani Democratici Lista Futura.
La garante “ha evidenziato che la cucina del carcere non costituisce un reale problema dando quindi una valutazione positiva della gestione dell'alimentazione dei detenuti preparata in cucina. Vi è attenzione alle allergie e cura nella preparazione. In un secondo confronto con i detenuti, il problema sulla cucina precedentemente evidenziato è stato poi ridimensionato dagli stessi”.
In merito alle segnalazioni sul “comportamento del magistrato di sorveglianza Raffa”. Innocenti segnala il fatto che “o non risponde alle domande dei detenuti e qualora queste risposte dovessero arrivare sono sempre troppo tardive, seguendo tre istituti penitenziari (Rimini, Ravenna e Forlì). In molti casi nega le richieste anche qualora siano accompagnate da valutazioni positive da parte degli educatori dei detenuti. Ci siamo confrontati su un Caso specifico di un detenuto straniera che ha maturato il benefico di riduzione di pena in caso di rimpatrio, cosa che ha già richiesto da diversi mesi e di cui non ha avuto alcuna risposta.
La Garante ha confermato di avere avuto segnalazioni dai detenuti delle difficolta con il Magistrato di Sorveglianza. Da parte nostra e del Comitato parenti detenuti c'è stata disponibilità a documentare ulteriormente con osservazioni dei parenti e dei detenuti, spiega Innocenti.
“L'altro problema evidenziato dai detenuti riguardava le zanzariere, decisamente necessarie soprattutto ora che le zanzare aumentano e ora che non viene più acquistabile nel sopravvitto l'antizanzare. Mancando i soldi all'istituto penitenziario si sono trovati fondi per l'acquisto delle zanzariere grazie alle associazioni Papillon e Madonna della carità. Prossimamente si monta lo scheletro per le zanzariere sulle finestre”.
Per quanto riguarda la vita dentro l'istituto penitenziario, “si riscontra la presenza di corsi per passare il tempo, mentre i corsi di formazione sono meno presenti. A breve partirà il corso di panificazione che si svolgerà a Poggio Berni e sarà gestito dall'Enaip. Ci sono 8 posti complessivi il corso di teoria e di pratica (circa due mesi). Il magistrato di sorveglianza, ha autorizzato 8 posti per la teoria, ma solo 4 per la pratica. Ora si sta cercando di ottenere gli altri quattro. Per il corso è previsto un piccolo compenso e gli spostamenti dalla struttura penitenziaria sono coperti dall’Enaip".
La presenza saltuaria del direttore “porta alla mancanza di una visione d'insieme dell'organizzazione del carcere e delle attività per i detenuti. La presenza del direttore è solo 1 o 2 volte alla settimana. Le decisioni sulle attività interne e sulla gestione quotidiana, spetta di fatto agli ispettori del carcere”.
Al garante è stato riferito che “la sezione 1 andrebbe ristrutturata completamente e su questo punto concorda anche la Garante. Vanno recuperati spazi per le attività, spazi che spesso diventano magazzini del carcere. Si è portata alla attenzione del Garante la situazione della vecchia cucina inagibile in quanto usata come magazzino per suppellettili. Spazio ottimale invece per attiva corsi di cuoco”.
Grave “è la situazione della sezione 6 dedicata ai transessuali. Si è condivisa tra i presenti la situazione di emergenza. Sono 6 posti ove sono presenti attualmente 4 detenuti. La Garante ha rilevato situazioni di pessima condizione della struttura e una condizione di isolamento dei detenuti presenti che portano a socializzazione ridotta e accesso difficoltoso e limitato a corsi e percorsi riabilitativi. Abbiamo sottolineato la grave violazione dei diritti umani e violazione della dignità. Vera e propria emergenza nel carcere riminese che non può essere ulteriormente tollerata”.
In chiusura di incontro “la rappresentante delle famiglie dei detenuti Maria Luisa Stabile ha evidenziato che nelle ultime due settimane sono stati trasferiti dal carcere di Rimini 30 detenuti senza alcuna comunicazione alle famiglie e senza alcuna motivazione fornita a famiglie e detenuti. Si segnala che dopo i primi 5 trasferiti in un'unica giornata, ne sono stati trasferiti altri 25 sempre in un'unica giornata”.

(Misano) Nella mattinata di ieri gli agenti del corpo intercomunale delle polizie municipali hanno sequestrato della merce contraffatta durante un controllo di polizia stradale. Un cittadino senegalese, di 52 anni e residente a Misano Adriatico, è stato trovato con capi d’abbigliamento di marchi registrati, ovviamente fasulli, nascosti in auto. Si parla di “Fred Perry”, “Ralph Lauren”, “Colmar”, “Sweet Years” e “Napapijri”; tra la merce posta in sequestro anche occhiali da sole “Ray-Ban” e “Dior” nonché ciabatte infradito “Havaianas”, taroccati.
Il senegalese (con regolare permesso di soggiorno) è stato denunciato per ricettazione e per contraffazione.

(Rimini) Via Marecchiese, partiranno nei prossimi giorni i lavori d'asfaltatura del tratto dal ponte del torrente Ausa alla rotatoria di via Caduti di Marzabotto, a completamento della prima fase dell'intervento per la realizzazione della nuova pista ciclabile bidirezionale lungo l’asse stradale. All'asfaltatura farà seguito la realizzazione della nuova segnaletica orizzontale e verticale, comprensiva degli attraversamenti pedonali la cui pavimentazione sarà realizzata in asfalto colorato di rosso-bianco, con colato plastico bi-componente antiscivolo per renderlo maggiormente visibile e aumentarne il livello di sicurezza
Per rendere maggiormente visibili gli attraversamenti, e conseguentemente più sicuro l'uso da parte dei ciclisti e dei pedoni, saranno dotati di impianti "sicurled" di illuminazione dell'attraversamento con tabelle di segnaletica retroilluminate. L'illuminazione, grazie ad un sensore di rilevazione di presenza, si accenderà al sopraggiungere di un pedone o di un ciclista, così come sarà rialzato, sempre per aumentarne la sicurezza, l'attraversamento ciclopedonale in corrispondenza della rotatoria (lato monte) di via Caduti di Marzabotto.
Qui, all'altezza della via, sono ormai giunti al termine anche i lavori per la sistemazione del parcheggio al servizio delle attività commerciali limitrofe, che non solo è stato regolamentato ma che, grazie all'intervento realizzato, è ora accessibile in entrata e uscita da via Marecchiese e non più al termine di una via senza sbocco come via Matteo Tosi.

(Rimini) Diventerà un giardino l’area ex Rema sul lungomare Tintori acquisita gratuitamente dal Comune di Rimini nei mesi scorsi, grazie agli effetti delle norme del Testo unico per l'edilizia del 2001. La legge prevede questa destinazione per i beni e le aree di sedime delle opere abusive nei casi in cui non si obbedisce all'ingiunzione alla demolizione.
Da alcuni giorni, quindi, Anthea sta ripulendo l'area, con la rimozione della pavimentazione e della recinzione. Dopo si passerà alla sistemazione a verde per quello che sarà un nuovo spazio pubblico.
Sono state dieci le aree sparse in tutto il territorio comunale, per un valore complessivo determinato in 355.150 euro, che a gennaio sono entrate a far parte del patrimonio comunale per gli effetti del Testo unico per l'edilizia.

(Rimini) “Un fittissimo calendario di eventi a un passo dal mare”, cosi Primo Olivieri presenta le iniziative di Piacere Spiaggia Rimini che apriranno i battenti il 30 luglio, come anteprima della Notte rosa, con il concerto di Fabio Concato a piazzale Benedetto Croce (alle 21). Il 2 luglio sarà la volta di ‘Un mare di sound’: l’happy hour (e after, dalle 17 alle 24) più lungo della riviera, ben tre chilometri, dal bagno 1 al 50, che alle 21,30 si trasformerà nella discoteca più lunga della riviera con Torri dj, dancefloor sotto le stelle e il chiringuito a riva.
“Questo è il primo dei grandi progetti ideati in collaborazione con il comune di Rimini”, spiega Primo Olivieri. “L’altro è che per la prima volta dopo 50 anni la spiaggia di Rimini ha un brand, che è stato presentato grazie agli imprenditori riminesi del tessile (La casa del colore) e dell’arredamento (Mazza). Così la spiaggia incontra le eccellenze dell’entroterra”.
Presso gli stabilimenti saranno in vendita le magliette e le borse, queste ultime “realizzate con una stoffa che abbiamo trovato a Miramare. Era nascosta in una cabina. Era di quelle che un tempo i bagnini usavano per fare le tende ad ombra tipiche degli anni Sessanta e Settanta. Le abbiamo realizzate con una azienda artigianale biellese che lavora per Louis Vuitton”, sottolinea Olivieri
“All’interno della Notte rosa noi facciamo rock, ma alla maniera dei bagnini. Iniziamo alle 17 con l’aperitivo e alle 21,30 diventa la discoteca più lunga del mondo, prima con le ‘spalle’ poi l’eccellenza dei deejay nazionali, fino a mezzanotte. Poi spazziamo la pedana e andiamo via. Il nostro pubblico sono i clienti della spiaggia riminese”.
Con questi due primi eventi estivi - spiega Gianluca Metalli, presidente del consorzio Rimini spiaggia network, promotore dell’iniziativa - che come consorzio siamo più che onorati di poter organizzare e ospitare, la stagione dei grandi eventi a un passo dal mare entra nel suo vivo. Dall’anteprima della Notte rosa a Un mare di sound sarà lo starter di un’estate ricca di energia, creatività e vigore a un passo dal mare e nel cuore di quell’ospitalità originale capace di reinventarsi ogni momento”.
Era ora “che gli operatori di spiaggia diventassero protagonisti nel promuovere la spiaggia”, commenta Mauro Gardenghi della Confartiginato
Il 2 luglio in riva al bagno 35, nell’ambito di ‘Un mare di sound’ ci saranno anche i volontari dell’associazione Piccoli grandi cuori onlus con un stand enogastronomico solidale. “Raccoglieremo fondi per progetti legati al reparto di cadiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. In particolare, in questo momento stiamo sostenendo la casa di accoglienza alle famiglie dei bambini ricoverati. Si chiama ‘Polo dei cuori’. Il comune ci ha donato la struttura e noi l’abbiamo ristrutturata e arredata. Ci sono cinque mini appartamenti e uno più grande”, spiega Maria Vittoria Barboni Vendemini, la mamma di un bimbo cardiopatico nato e curato al Sant’Orsola, referente riminese della onlus.