Martedì, 24 Maggio 2022 10:37

24 maggio

Pienone | Rimini nord senza passaggi a livello | Rogo al camping

(Rimini) “Riportare alla vita un luogo abbandonato da oltre 16 anni e dare una risposta forte ad esigenze sociali e di socializzazione a quanti soffrono un disagio legato all'handicap, offrire un punto di aggregazione per i giovani, una nuova sede per l'Istituto Musicale di Riccione, creare una possibilità di impiego qualificato e di indotto per la città”. Non ha dubbi Stefano Caldari, assessore al Turismo del comune di Riccione e candidato sindaco civico del centro destra alle prossime amministrative sull’importanza per la città del progetto di “riqualificazione dell’area dell’Ex Mattatoio comunale in viale Bergamo”, che vedrà un investimento complessivo di otto milioni e 100 mila euro e che vedrà non solo la creazione di spazi polifunzionali, i primi a divenire disponibili per i cittadini, ma anche di residenze e aree verdi esterne pensate per favorire l’incontro, senza barriere architettoniche.

Sono già stati ottenuti 5 milioni di euro dai fondi del PNRR per la realizzazione del progetto, a breve inizieranno le demolizioni per l’avvio dei lavori che avverrà nel 2023 e conclusione nel 2026, date obbligatorie per usufruire dei fondi del PNRR.

“Un progetto che è nato dall’ascolto delle persone fragili e delle loro famiglie e che vuole rassicurare quanti si preoccupano per i loro cari: non resteranno soli. Nel giro di poco più di tre anni, l’Ex Mattatoio sarà in grado di ospitare residenze dove insegnare ai giovani ad essere indipendenti e la pratica nei laboratori per i ragazzi sarà come andare a bottega dove apprendere un mestiere e l'autonomia gestionale“ aggiunge Caldari.

Dal 2005 l’area dell’Ex Mattatoio è in completo disuso. Più di 6.600 metri quadri di territorio in stato di degrado che necessitano da tempo di un intervento di rigenerazione. Da questa necessità e dalla volontà di creare una nuova area a servizio del settore sociale e culturale, prende vita il progetto per la demolizione degli edifici esistenti e la costruzione di un complesso multifunzionale che farà dell’integrazione il suo punto di forza. Ubicato nel quartiere di San Lorenzo, l’area dell’Ex Mattatoio rispecchia la logica del progetto sostenibile, che ha come obiettivo principale quello di ricreare uno spazio urbano ricco di verde che permetta alle persone di fruirlo in maniera aperta e inclusiva.

Le residenze potranno ospitare a rotazione secondo l'esigenza formativa 22 persone, 75 i laboratori, 8 nella direzione, 115 all'Istituto Musicale, 98 auditorium, 276 persone all'arena esterna e 40 in mensa. “La buona politica amministrativa - conclude Caldari - è quella che non trascura alcun settore della vita della comunità per cui presta servizio”

(Rimini) I toni di questa campagna elettorale da parte dell'amministrazione uscente sono diventati inevitabilmente offensivi, prevaricanti.
Cattivi. Con un racconto politico che guarda all'insulto personale, ad un passato livoroso e non dà spazio a quella che dovrebbe essere la Riccione del futuro.
Renata Tosi mi chiama: "La candidata del PD".
Come se fosse un'offesa.
E nella sua testa è un'offesa. 

Perché, per Renata Tosi, essere a disposizione di qualcuno è un'offesa.
Io sono la candidata del PD.
E sono la candidata di 2030 Riccione.
E di Coraggiosa.
Di Riccione col Cuore.
Del MoVimento.
E di Uniamo.
E sono la candidata di Francesco, il ragazzo appena uscito dall'istituto alberghiero che affronta per la prima volta la stagione in città.
O di Elisa, mamma single che ha perso il lavoro dopo il covid e sta cercando di capire come portare avanti la sua vita tra un part time e l'altro.
O di Ivan, pensionato disabile, che non riesce a raggiungere l'ospedale per alcune visite di routine perché il marciapiede di via Formia è completamente dissestato e costituisce un vero pericolo.
O di Silvia, imprenditrice turistica, che vorrebbe un'area portuale rigenerata, senza strutture abbandonate e rivitalizzata al meglio per rendere il porto la nostra porta sul mare.
Sono la tua candidata, che mi leggi in questo momento.

Che tu mi voti o non mi voti, io sono comunque a tua disposizione, al tuo servizio.
La politica è al servizio della cittadinanza.
E, lasciami aggiungere, della speranza.

Ma Renata Tosi in tutti questi anni non è riuscita a capirlo.
Renata Tosi è sempre stata solo la candidata di Renata Tosi.
Ha sempre visto Riccione come una sua proprietà. Pensa che tutto e tutti siano una sua proprietà.
E per questo pretende di definire i ruoli di tutti.
E per questo pretende di definire anche il mio, chiamandomi "la candidata del PD".

Non vorrei essere mai in Stefano Caldari, e correre il rischio che qualcuno mi chiami "il candidato di Renata Tosi".

Perché mentre Riccione il 12 giugno potrà scegliere di non essere più di Renata Tosi, lui potrebbe non riuscire mai a farlo.

Daniela Angelini

(Rimini)  Il candidato sindaco Claudio Cecchetto in vista al Centro 21 dichiara: "Ho incontrato l'ex-sindaco Massimo Pironi, ora volontario del centro che mi ha descritto questa realtà associativa per la quale attivamente si spende. I ragazzi che mi hanno accolto con un sorriso che non dimenticherò. Loro apprendono, lavorano, creano, instancabili, tra mille attività guidate. Ho incontrato anche la presidentessa dell'Associazione Maria Cristina Codicè, la responsabile delle attività educative Romina. Ho parlato con Simone, Elisa e gli altri volontari che collaborano alla pianificazione e gestione di ogni momento all'interno del centro". 

Grazie a quest'incontro, "ho capito che coltivare le attività di un luogo di eccellenza del territorio come questo significa innanzitutto ascoltare le esigenze e mettersi al lavoro insieme. Il potenziamento può partire da nuovi spazi per attività socio-relazionali, artistiche e sportive, calmierate negli affitti e nei costi di gestione ordinaria, dal sostegno e rafforzamento dei volontari. La città può e deve guardare ad una più efficiente e capillare mobilità, capace di fornire un'opportunità di movimento autonomo ai suoi ragazzi del sorriso, e non un ostacolo difficilmente superabile. Il centro 21 ha la capacità di insegnare l'autonomia parziale o totale alle persone che lo frequentano. Questo significa passare dai discorsi sull'inclusione alla reale inclusione sociale, significa valorizzare ogni diversità che contraddistingue i nostri cittadini".

Per sostenere questo sforzo "è necessario prevedere un'azione globale, che parta da progetti scolastici sviluppati in sinergia tra istituzioni, famiglie e ragazzi, fino a giungere al momento del "fine scuola", quando i giovani-adulti devono potersi inserire, dove possibile, nel mondo del lavoro. La rete virtuosa delle aziende, degli imprenditori, deve necessariamente essere alimentata e accresciuta dall'amministrazione, perché si agevoli il valore produttivo e creativo dei nostri ragazzi del sorriso. La qualità di una città si misura dal suo grado di inclusività e sostenibilità sociale. Il comune ha il dovere di sostenere questa associazione che permette alle famiglie di non sentirsi sole. Centro 21 è un'eccellenza storica, umana e sociale con trent'anni di attività. Promuovere l'autonomia, la crescita, l'integrazione dei nostri giovani più fragili, ne sviluppa i talenti per renderli cittadini e persone indipendenti e felici. Grazie Centro 21! Questa è la Riccione che vorrei, insieme RIdiventiamo Riccione".

Nel programma del candidato Claudio Cecchetto è previsto che "gli eventi organizzati in città prevedano un biglietto di ingresso per dare valore al contenuto e portare risorse economiche alla città. Parte dell'introito verrà sempre destinato al sostegno delle associazioni che si occupano di sociale".

Lunedì, 23 Maggio 2022 16:10

Autismo, nuovi fondi per i centri estivi

(Rimini) Riconoscere a pieno il diritto di divertimento e socialità alle bambine e ai bambini che soffrono di disturbo dello spettro autistico: è questa la consapevolezza che sta alla base del nuovo progetto 'Ci siamo anche noi – Estate 2022' approvato oggi, lunedì 23 maggio, dal Comitato del Distretto Socio-sanitario di Rimini Nord che prevede l'assegnazione di educatori di sostegno ai ragazzi con autismo che frequentano i centri estivi. Un'iniziativa che prevede un finanziamento complessivo di 600 mila euro funzionale ad erogare dei voucher alle famiglie interessate per un importo massimo di 20 euro all'ora, per un totale di massimo 200 ore per i bambini sopra i 6 anni e un totale di massimo 300 ore per i bimbi dai 3 ai 6 anni di età. L'obiettivo è quello di garantire ai piccoli, che in totale sono 442, il personale adeguato ad accompagnarli in questa esperienza, organizzata e pensata in considerazione dei bisogni individuali e articolata in diverse attività educative.  

"Un'iniziativa all'insegna dell'inclusione che ha l'obiettivo di non lasciare nessuno indietro e di garantire a tutti i bambini, senza fare differenze, quella leggerezza e quello svago che i centri estivi sanno offrire - dice il Presidente del Distretto Socio-sanitario di Rimini Nord e Assessore alle Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda –  Grazie all'assegnazione di professionisti, ad ogni bimbo sarà assicurato un percorso calmierato sulla base delle sue specifiche esigenze e necessità attraverso un programma ricco di iniziative e ben strutturato, che parte dall'ascolto e dal comprendere l'altro. Lo scopo è quello di far vivere ai bambini delle attività capaci di stimolarli e di farli interagire con dei contesti diversi da quelli domestici, permettendo loro di essere integrati in una collettività e di un gruppo. Il centro estivo nasce proprio come luogo per accogliere, includere e condividere, facendo sentire le nostre ragazze e i nostri ragazzi parte di un qualcosa di più grande, la comunità".

(Rimini) Sono tredici tra i più autorevoli e apprezzati docenti e ricercatori nel campo di linguaggio, letteratura comparata, traduzione, a livello mondiale. Insegnano e operano in grandi Università, canadesi, indiane, inglesi, statunitensi, sudafricane, dell'Ecuador e italiane. Li hanno portati a Rimini il centro di ricerca culturale internazionale della Fondazione Unicampus San Pellegrino (Fusp) e il Nida Centre for Advanced Research on Translation, per la Summer School 2002: "Esplorare i modi della traduzione: pratiche, oggetti, forme di vita".

La Summer School è in programma nell'aula magna della sede Fusp e della Scuola Superiore per Mediatori linguistici (SSML) di Palazzo Buonadrata e prevede fino alla sua conclusione del 3 giugno, un programma di seminari, workshop e letture svolti da membri dell'advisory board del Nida.

Appuntamento seguito da 24 tra ricercatori, professori universitari e specialisti del settore, selezionati in base a curricula e pubblicazioni scientifiche, tra le più di cento richieste d'iscrizione arrivate a Fusp. Tutti loro sono da questa mattina (23 maggio) collegati con Rimini, dai loro centri studi di dodici differenti Paesi: Austria, Arabia Saudita, Canada, Messico, Norvegia, Sudafrica, Tanzania, Siberia, Stati Uniti, Vietnam, Ucraina.

Tra i temi al centro di dibattito il rapporto tra le nuove forme di letteratura, arte e cultura del post colonialismo, la sua relazione con i fenomeni migratori, processi di integrazione, assimilazione culturale e la necessità di farli entrare a pieno titolo in ogni forma di traduzione tra diverse lingue e forme letterarie. Ampio spazio anche per la nuova frontiera delle ricerche multidisciplinari, in grado d'avvicinare gli studi sulla tradizione ai bisogni immediati delle persone: come avvenuto nelle recentissme4 ricerche sul nuovo linguaggio pubblico creato in ogni Paese dalla pandemia. Senza dimenticare un focus di estrema attualità su mondo globale e poliglotta. Condizione che di per sé non significa in alcun modo coesistenza pacifica delle lingue e di modi di comunicazione tra persone e culture, se non in caso di reale incontro e reciproca mediazione culturale.

"Questa settimana di studi non è u momento di astratta riflessione tra specialisti, ma qualcosa in grado di offrire un contributo concreto e di questo tempi assolutamente necessario a ogni persona. Tradurre è un'attività fuori da ogni idea totalizzante che vuole ridurre glia tri a qualcosa di simile e te stesso- spiega il professore Stefano Arduini presidente FUSP – la traduzione, in qualsiasi campo la si operi, è un'esperienza che produce conoscenza e creazione di nuove idee. Apre nuovi spazi di realtà non solo di comprensione ma anche di trasformazione del mondo. Non casualmente tra i 24 neo-studiosi iscritti troviamo molti arrivano da Cina, India, Sudafrica. Paesi in crescita, espansione, con il bisogno di comprendere culture e sistemi sociali, differenti dai loro e con in quali devono oggi interloquire e interagire".

"Oggi lo spazio fisico della traduzione è quello dove le culture s'incontrano. Il luogo dove possono fondersi e comprendersi, utilizzando anche gli strumenti della sociologia o della riflessione filosofica e scientifica. Il nostro obiettivo è creare un nuovo tipo d'approccio alla traduzione, qualcosa che non esisteva prima e all'altezza di un mondo profondamente mutato, in particolare negli ultimi due anni", conclude Siri Nergaard docente Università degli Studi di Firenze e della norvegese University of South-Eastern, coordinatrice della Nida Summer School 2002.

I relatori Summer School 2002: Brian James Baer (Kent State University, USA), Paul F. Bandia, Concordia University, Canada), Salah Basalamah (University of Ottawa, Canada), Susan Bassnett (University of Glasgow, Scotland), Piotr Blumczynsk (Queens University Belfast, Northern Ireland), Bella Brodzki (Sarah Lawrence College, USA), Antonia Carcelén-Estrada (Universidad San Francisco de Quito, Ecuador), Kobus Marais (University of the Free State, South Africa), Christi A. Merrill (University of Michigan, USA) , Babli Moitra Saraf (Indraprastha College for Women, University of Delhi, India), Vicente L. Rafael (University of Washington, USA), Carolyn Shread (Mount Holyoke College, USA), Sherry Simon (Concordia University, CA), Michelle Woods (The State University of New York New Paltz, USA).

Lunedì, 23 Maggio 2022 15:17

Il comune di Coriano è diventato città

(Rimini) Con una cerimonia sobria, ma significativa, è stato il Prefetto Forlenza a consegnare al Sindaco Domenica Spinelli il Decreto con il quale il Presidente della Repubblica ha concesso al Comune di Coriano di potersi fregiare del titolo di Città. Un iter partito nel marzo dello scorso anno, allorquando il Consiglio Comunale del Comune “Balcone dell’Adriatico” ha deliberato di richiedere la concessione di tale titolo, attivando di fatto l’articolato procedimento che è stato integralmente curato dalla Prefettura, al fine di stabilire se ne sussistessero presupposti e requisiti.
Istruttoria mediante la quale la Prefettura ha analizzato profili storici, economici, sociali e culturali e che si è conclusa con il parere favorevole espresso dal Prefetto, richiamato nel Decreto presidenziale di concessione.

Un vero e proprio percorso descrittivo delle peculiarità del territorio in esame, attraverso un excursus storico condotto con sintesi partita dalle antichissime origini fino alla trattazione dei nostri giorni, per i quali la Comunità di San Patrignano, nota a livello nazionale per il recupero dei tossicodipendenti e quella socio-assistenziale di Montetauro, che ha peculiarità singolari come il rapporto numericamente paritario tra assistito e assistente, assumono certamente rilievo sul fronte dell’attenzione ai bisogni delle persone. 

Naturalmente non sono state trascurate anche le realtà a vocazione turistica, imprenditoriale e culturale, a partire dal marchio “Terre di Coriano”, passando per le circa mille imprese che innervano il tessuto economico – occupazionale e per il mondo dello sport, la cui diffusione viene favorita a livello popolare di “sport praticato”, in un territorio in cui si staglia sempre con nettezza la figura mai dimenticata di Marco Simoncelli. “Piena soddisfazione” è stata espressa dal Sindaco Domenica Spinelli, che valuta il risultato conseguito “una degna chiusura dei due mandati amministrativi e un importantissimo obiettivo raggiunto per Coriano”. Anche il Prefetto, congratulandosi con il primo cittadino, ha espresso parole di compiacimento per il meritato riconoscimento.

Lunedì, 23 Maggio 2022 15:14

Servizi, un patto per il trasporto pubblico

(Rimini) Il rilancio del trasporto pubblico dopo l'emergenza sanitaria, le nuove esigenze e le abitudini di chi si sposta e lavora nei centri urbani, le innovazioni e gli investimenti per ammodernare mezzi e servizi, l'attenzione anche al sistema di costa sono gli asset su cui si articola il "Patto per il trasporto pubblico regionale e locale e per la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna per il triennio 2022-2024", sottoscritto oggi in Regione da enti locali, agenzie per la mobilità, associazioni di categoria, sindacati di settore e associazioni dei consumatori.

"L'intero sistema del trasporto pubblico ha subìto un pesante impatto dalla pandemia – commenta l'assessora alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni – non solo per la riorganizzazione pratica dei servizi nella fase emergenziale, ma soprattutto per la modifica strutturale della domanda di mobilità che la pandemia ha contribuito ad accelerare. Ci troviamo di fatti a nuovi stili di vita, nuove modalità e forme di lavoro, città che dopo il Covid stanno cambiando assetto e anche il sistema dei trasporti dunque deve essere in grado di cogliere queste rinnovate necessità, sviluppandosi nella direzione dell'efficienza e della sostenibilità. L'efficacia dei servizi di trasporto pubblico si misura dalla capacità di rispondere alle esigenze della domanda e per fare ciò è necessaria una sempre maggior integrazione tra i modi di trasporto, integrando ferro, gomma e mobilità sostenibile.

"Questo vale ancora di più per un territorio come il nostro, ad alta vocazione turistica, chiamato a gestire milioni di cittadini temporanei – prosegue l'assessora - In questo senso una spinta importante può arrivare dagli investimenti per velocizzare la tratta ferroviaria Rimini – Rimini, progetto su cui la Regione Emilia Romagna e RFI hanno già avviato da tempo un tavolo di lavoro a valle della sottoscrizione del Protocollo d'Intesa. Sono allo studio interventi di potenziamento della rete e soppressione dei passaggi a livello che porteranno a un netto miglioramento della linea ferroviaria sia in termini di sicurezza e rapidità, con vantaggi per pendolari, studenti, cittadini, turisti. A tal proposito l'Amministrazione comunale ha recentemente affidato ad uno studio professionale il compito di avviare le prime analisi per il progetto di fattibilità tecnico-economica per il ridisegno del sistema di mobilità e di viabilità dell'area di Rimini Nord conseguente alla soppressione degli ultimi passaggi a livello rimasti. Un progetto strategico che, anche attraverso la realizzazione di nuovi sottopassi carrabili, andrà a integrarsi con la riqualificazione urbana e viaria già realizzata, decisiva per l'accessibilità del quadrante nord. Sul fronte dei grandi investimenti, non meno importante per il nostro territorio riguarda il potenziamento della linea ferroviaria adriatica, progetto inserito nella finanziaria dello scorso anno dal valore di 5 miliardi di euro. A breve partiranno gli interventi per il quadruplicamento della linea ferroviaria fra Castel Bolognese e Imola, che consentirà una diversificazione del trasporto passeggeri e merci, aprendo nuove possibilità di sviluppo per i collegamenti lungo l'asse adriatico".

"Siamo di fronte a occasioni straordinarie di investimenti nel trasporto pubblico rese possibili anche dalle risorse del PNRR – conclude l'assessore Frisoni – Anche oggi in sede di sottoscrizione del patto Rimini ed altri Comuni hanno sottolineato come sia fondamentale che si apra un tavolo di lavoro con il Governo per approfondire il tema delle implicazioni che tali investimenti hanno sulla gestione corrente e sui costi operativi per accompagnare anche in parte corrente l'innovazione di cui il nostro Paese ha bisogno".

(Rimini) Al Cinema Tiberio di Rimini martedì 24 maggio alle ore 20 (biglietto intero € 12, ridotto € 11, ridotto Tiberio Club € 10) si conclude la stagione di Opera Live con Le nozze di Figaro di Mozart in "near-live" da Opéra National de Paris: lo spettacolo si avvale della regia di Neta Jones e della prestigiosa bacchetta del maestro Gustave Dudamel che guida un eccellente cast canoro con Peter Mattei, Maria Bengtsson, Ying Fang, Ildebrando D'Arcangelo, Lea Desandre, Angelika Kirchschlager, James Creswell, Michael Colvin, Christophe Mortagne e Kseniia Proshina. Basata su un dramma che fu in origine bandito per il suo contenuto politico, l'opera si caratterizza per il realismo dei suoi personaggi, resi ancora più umani dall'eccezionale musica di Mozart. La storia è giocata su una serie di equivoci amorosi, sospetti, incontri clandestini e fughe. Il Conte d'Almaviva è invaghito di Susanna, promessa sposa di Figaro, e vorrebbe esercitare su di lei l'antico jus primae noctis, ma al tempo stesso è estremamente geloso della moglie, la contessa Rosina. Le nozze di Figaro è una delle opere più emblematiche del repertorio. Brahms ne parlò come di un "miracolo" e la lamentela della contessa risuona ancora oggi come una delle pagine musicali più strazianti. Riprendendo la commedia di Beaumarchais che fu all'origine di uno scandalo che sollevò l'intera società parigina, Mozart e Da Ponte ne assicurarono il successo. L'opera era stata addirittura bandita da Giuseppe II nel 1785 al Théâtre de Vienne. Avrebbe esposto troppo sulla scena le contraddizioni di un regime già vacillante, pronto ad affondare con la Rivoluzione francese? La nuova produzione di Netia Jones conserva l'essenza stessa dell'opera teatrale di Beaumarchais mettendo in discussione in modo umoristico le relazioni umane, in una produzione che confonde realtà e finzione.

Lunedì, 23 Maggio 2022 11:01

23 maggio

Arrestato piromane | Colletta per Noelia | Scomparso 15enne

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