(Rimini) Subito lo stanziamento di un milione di euro per l’immediata emergenza, disponibilità all’impegno sul campo fino a quando richiesto implementando l’apporto tecnico in base alle necessità.
Questo, in sintesi, il concreto impegno comunicato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alle popolazioni delle aree colpite dal sisma. Bonaccini, che ha incontrato tra l’altro il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, si è recato nel comune di Montegallo (nelle foto) in provincia di Ascoli Piceno, presso l’epicentro del terremoto, nelle cui frazioni i circa 200 volontari e tecnici di Protezione civile dell’Emilia-Romagna hanno montato tre campi che ospitano complessivamente circa 250 persone. Nell’area sono state impiegate anche nove unità cinofile, che hanno in particolare agito sulle macerie nel paese di Amatrice.
Il presidente Bonaccini era accompagnato da una delegazione composta dal sottosegretario alla Giunta regionale, Andrea Rossi, dall’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo, dal capo di Protezione civile regionale Maurizio Mainetti, dal delegato della Curia di Bologna don Massimo Ruggiano e dal direttore della Caritas bolognese, Mario Marchi. Erano inoltre presenti Volmer Bonini, presidente del Comitato regionale del volontariato di Protezione civile e Marco Iachetta dell’Anci Emilia-Romagna.
“Ho incontrato amministratori e cittadini, a partire dal sindaco di Montegallo Sergio Fabiani- ha commentato Bonaccini-, portando loro la solidarietà degli emiliano-romagnoli. Col capo della Protezione civile nazionale e il collega presidente della Regione Marche, abbiamo poi fatto il punto della situazione. Come Regione Emilia-Romagna abbiamo ribadito la disponibilità a rimanere fino a quando ci sarà bisogno e implementare, se richiesto, il nostro apporto. Siamo inoltre pronti– ha aggiunto il presidente- a intervenire per le verifiche e i controlli tecnici. Qui la notte la temperatura scende di molti gradi e bisogna evitare che anche una sola persona passi l’inverno in tenda. Come Giunta regionale, nella seduta di lunedì prossimo, stanzieremo un milione di euro per l’immediata emergenza, fondi che le Regioni coinvolte e il sistema di Protezione civile decideranno come utilizzare. Dall’Anci è poi venuta la disponibilità dei Comuni a gemellaggi futuri e a mettere subito a disposizione i tecnici per le verifiche e i controlli che andranno eseguiti nelle prossime settimane”.
“Ma ho anche voluto– ha concluso Bonaccini- ringraziare tutti i volontari di Protezione civile arrivati dall’Emilia-Romagna, da 48 ore impegnati ad aiutare la popolazione, operatori che sanno come si interviene in situazioni di emergenza. Nel 2012 le Marche hanno dato un grande aiuto ai cittadini emiliani colpiti dal sisma, ora è il nostro turno: non servono passerelle né parole, occorrono fatti e per fortuna ci si sta mobilitando in tale senso”.
Concetti sottolineati dall’assessore regionale Gazzolo, che ha evidenziato come “ci siamo mossi con tempestività e professionalità, agendo da subito in condizioni non semplici dettate dalla difficile viabilità, ma adattandoci alla situazione e offrendo un supporto in una situazione di grave difficoltà”.
Il ruolo della Protezione civile emiliano-romagnola è stato rimarcato anche dal responsabile nazionale, Curcio: “Fin dal primo momento, per l’assistenza alla popolazione abbiamo mobilitato le colonne regionali e l’Emilia-Romagna è una di quelle regioni che normalmente rispondono per prime e con elevatissima efficienza. Così è stato anche stavolta”.
“Nel nostro comune- ha aggiunto il sindaco di Montegallo- molte case sono state lesionate e la gente ha paura. L’intervento della Protezione civile e della Regione Emilia-Romagna rappresentano un esempio: gli operatori e i volontari sono arrivati immediatamente, allestendo strutture fondamentali per l’accoglienza delle persone”.
Il delegato della Curia di Bologna ha portato il messaggio del vescovo Zuppi, impossibilitato a partecipare all’incontro: “Siamo qui per portare la solidarietà della Chiesa bolognese alla gente colpita dal sisma e per un simbolico gemellaggio tra chi sta soffrendo e chi ha sofferto in Emilia-Romagna nel terremoto del 2012. Intendiamo anche raccogliere gli elementi utili per possibili azioni concrete di sostegno da attuare nei prossimi giorni”.

(Rimini) Si sono svolte questa mattina le operazioni rimozione dell'ordigno bellico ritrovato nella scorsa settimana nell'interrato della Scuola XX Settembre, attualmente interessata da lavori di ristrutturazione per la realizzazione dei nuovi uffici della Direzione didattica.
E' servita un'oretta ai militari dell'ottavo Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore" di Legnago (VR) per concludere l'intervento iniziato verso le 9,30.
"Un intervento d'altissima professionalità – ha commentato l'assessore alla scuola Mattia Morolli – di cui vogliamo ringraziare per la celerità con cui è stato effettuato sia la Prefettura che il Comando dell'8° Reggimento Genio Guastatori, che ci permetterà di riprendere da lunedì i lavori per arrivare a consegnare senza alcun ritardo la propria scuola ai bimbi della XX Settembre".
Essendo cessata la causa della sospensione dei lavori, e dopo un accurato controllo dell'area circostante, da lunedì 29 agosto potranno essere ripresi i lavori in corso per consentire ad Anthea di completare i lavori senza interferire con l'avvio dell'attività scolastica.

(Rimini) Anche i Musei comunali di Rimini aderiranno alla proposta avanzata dal Ministero dei Beni culturali per devolvere gli incassi degli ingressi negli istituti culturali di domenica prossima a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. "Un'iniziativa che così come promossa avrebbe riguardato solo i musei statali – ha detto l'assessore alle Arti Massimo Pulini – che abbiamo sentito come nostra estendendola anche alle nostre istituzioni museali".
E' solo l'ultima della serie d'iniziative di solidarietà che stanno prendendo corpo in tutto il paese, sia a livello istituzionale che da parte di tantissimi cittadini.
La Regione Emilia-Romagna ha infatti appena attivato l'IBAN "Emilia Romagna per sisma Centro Italia" con numero: IT 69G0200802435000104428964 (Causale: "Emilia Romagna per sisma Centro Italia", intestato a: Agenzia Protezione Civile Emilia-Romagna), un'iniziativa che il Comune di Rimini vuol promuovere insieme ad ANCI Emilia-Romagna come strumento unitario e coordinato capace d'unire il massimo di sinergie e coordinamento possibili insieme ai necessari strumenti per la trasparenza e il controllo.
Accanto ai versamenti bancari la possibilità di effettuare donazioni telefoniche attraverso il numero unico per gli sms solidali attivato dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. Chiamando il numero unico è 45500 sarà possibile effettuare donazioni a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Grazie al protocollo d'intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile è infatti possibile donare due euro inviando un sms. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
Donazioni in denaro che in questa fase sono preferibili alla raccolta materiale d'aiuti tanto che il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha fatto sapere che non servono generi alimentari, indumenti o altro, e quindi non è necessario avviare raccolte in questo senso.
Completati tutti i preparativi, invece, per la partenza – probabilmente già da martedì - del primo gruppo di agenti della Polizia municipale che hanno aderito volontariamente alla richiesta che il Comune di Rimini ha rivolto ai propri operatori, nell'ambito dell'azione coordinata d'aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto promossa da Anci regionale e Regione Emilia Romagna. Sono stati infatti complessivamente una decina gli operatori che da subito si sono resi disponibili a recarsi, sulla base di un programma d'aiuto man mano attivato sulla base delle esigenze che proverranno dai territori colpiti dallo sisma, per svolgere compiti inerenti alle proprie funzioni d'istituto come controllo del territorio, viabilità ed anche l'attività antisciacallaggio. Un impegno che la Polizia municipale di Rimini già garantì attraverso i propri uomini anche in occasione del tremendo terremoto che colpì i comuni emiliani nel 2012.
Una decina – ma tante anche le telefonate d'informazione ricevute dal centralino – le nuove adesioni che andranno a rinforzare il gruppo di volontari della Protezione civile riminese.

(Rimini) Sono almeno una ventina i primi geologi dell'Emilia-Romagna che hanno messo a disposizione la propria professionalità per andare ad aiutare le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. Lo annuncia l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna (Oger), che in questa prima fase ha allertato i propri iscritti formati per operare in situazioni di emergenza, come previsto dall'accordo nazionale tra il Dipartimento di Protezione Civile e il Consiglio Nazionale dei Geologi.
"Siamo profondamente scossi dal dolore delle popolazioni colpite dal sisma di questi giorni, anche perché sono ancora vive in noi le immagini di quanto vissuto nel 2012 nella nostra regione" dichiara Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna, che esprime "solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, alla popolazione, ai volontari e ai soccorritori". "Siamo pronti a scendere in campo per dare un contributo, mettendo le nostre competenze al servizio dei responsabili dei soccorsi. Il numero delle vittime è impressionante, ogni persona che perde la vita sotto le macerie ci ricorda che questo Paese, nei fatti, non ha ancora voluto imparare a convivere con i terremoti".
"Da numerosi geologi dell'Emilia-Romagna è arrivata, sia tramite OGER che tramite l'associazione GeoProCiv, una immediata e generosa disponibilità a partecipare alle operazioni di verifiche tecniche e ricognizione dei danni nei territori del sisma" aggiunge Antonio Di Lauro, responsabile Protezione Civile dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna. "Dopo l'esperienza del sisma 2012 nella nostra regione, oggi è diventata una prassi consolidata la presenza di un geologo in fase di ricognizione dei danni, strettamente connessi al comportamento del terreno e ai cosiddetti 'effetti di sito' che condizionano i comportamenti di edifici costruiti nello stesso modo ma in aree differenti".
Dal presidente di OGER arriva poi un plauso alla proposta avanzata dal sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente. "Per parlare di prevenzione occorre umiltà – afferma Gabriele Cesari -, occorre innanzitutto riconoscere gli errori del passato che ci portano a essere impreparati oggi. Solo da qui si può ripartire per cambiare strada. In questo senso ritengo che la proposta più rilevante sia quella di Massimo Cialente, sindaco de L'Aquila, per un piano nazionale di ricostruzione antisismica che parta dalla conoscenza del patrimonio edilizio esistente. Proprio a L'Aquila, grazie all'accordo tra il Consiglio Nazionale dei Geologi e la Rete delle Professioni Tecniche, a settembre partirà la sperimentazione sul fascicolo di fabbricato che consente alle persone di conoscere l'effettivo rischio cui sono esposte nella casa in cui vivono o nel luogo in cui lavorano".
"Ci auguriamo – conclude il presidente di OGER Gabriele Cesari – che questo nuovo evento drammatico porti un radicale cambiamento culturale tale da incidere nei processi di pianificazione, progettazione e costruzione e che al prossimo terremoto non si debbano piangere altre vite umane. Se questo non avverrà, diventeremo un Paese sempre più arretrato, non al passo con lo sviluppo delle conoscenze e delle tecnologie oggi disponibili per permettere alle persone di convivere in tranquillità con il proprio territorio".

(Rimini) La Protezione civile parla di 267 morti e 387 feriti, nell’ultimo aggiornamento dalle zone colpite dal terremoto la scorsa notte. Tra le vittime, 207 hanno perso la vita ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. E' invece di 238 il totale delle persone estratte vive dalle macerie (ai 215 salvati dai vigili del fuoco, si aggiungono i 23 salvati dal soccorso alpino). Pari a 2.100 il numero degli sfollati del sisma che la scorsa notte hanno occupato i letti messi a disposizione dalla protezione civile (per un totale di 3.500).
Ai funerali delle vittime marchigiane del terremoto, che si terranno domani mattina ad Ascoli Piceno in duomo, sarà presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha invitato le persone desiderose di aiutare i soccorsi “a prenotare la donazione del sangue”, spiegando che “non servono raccolte di abiti o cibo”.
Sciacalli. Un pregiudicato 45enne è stato arrestato dai carabinieri ad Amatrice mentre cercava di introdursi in una casa disabitata forzando la porta con un cacciavite.

(Rimini) Fermato dai carabinieri con 20 grammi di marijuana in tasca, la scorsa notte è stato arrestato un 24enne senegalese per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane uomo ha tentato di sottrarsi all’arresto, spintonando gli operanti e tentando di fuggire. Tentativo andato a vuoto. Per lui, oltre all’arresto per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, è scatta la denuncia per ricettazione poiché in possesso di un cellulare rubato qualche giorno prima a una turista di Cantù.

(Rimini) Il bilancio ufficiale della Protezione civile aggiornato alle ore 16 stima 73 vittime: 53 nella zona di Amatrice ed Accumuli nel reatino e 20 vittime nella zona di Arquata nelle Marche. Secondo fonti del Corpo forestale dello stato, sarebbero una settantina i cadaveri raccolti nel parcheggio interno dell'istituto alberghiero di Amatrice. Le salme, in parte riconosciute e in parte no, provengono da Amatrice e dalle frazioni vicine.  Sono invece 17, ultimo dato aggiornato, le vittime portate nell'ospedale di Ascoli Piceno. Fra di loro, oltre alle persone morte ad Arquata e Pescara del Tronto (nella foto), ci sarebbe anche una bimba di Amatrice estratta viva dalle macerie ma deceduta in ospedale. Dai Comuni più colpiti di Lazio, Umbria e Marche, giungono sempre nuove notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie. Alle 3.36 la scossa più forte magnitudo 6, una seconda di potenza simile circa tre quarti d'ora dopo. Nel primo pomeriggio forte scossa avvertita anche a Roma  L'ultima scossa che ha colpito l'area del terremoto di questa notte, e percepita anche a Roma poco prima delle 14, "ha una magnitudo preliminare di 4.9, ora verificheremo. È uno dei tanti eventi che ci dobbiamo aspettare, con questa attività dovremo fare i conti nelle prossime ore e nei prossimi giorni". Lo ha detto Immacolata Postiglione, capo dipartimento gestione emergenze della Protezione civile, ai microfoni di Rainews24. L’Ingv ha poi postato su Twitter informazioni più dettagliate (Rainews24.it).

(Rimini) Il Meeting di Rimini si è aperto oggi con un momento di silenzio e raccoglimento in tutte le sale per le vittime del terremoto che durante la notte ha sconvolto il Centro Italia. Papa Francesco da Piazza San Pietro si è rivolto, così, alla popolazione colpita: “Voglio dire loro di essere sicuri della carezza e dell’abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno. Nel ringraziare tutti i volontari e gli operatori della Protezione Civile, vi chiedo di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Lasciamoci commuovere con Gesù”.
Al Meeting, in apertura del convegno delle 11.15, S. Ecc. Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, ha pregato insieme a tutti i presenti per le vittime e le loro famiglie.
Il Meeting invita ad aderire a qualunque iniziativa che sarà indetta dalle autorità competenti in questo momento drammatico, e invita tutti i partecipanti ad aderire alla proposta della Presidenza della CEI alla colletta nazionale da tenersi in tutte le chiese italiane il 18 settembre 2016 in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

(Rimini) Secondo Sky è di 63 morti l’ultimo bilancio dalle zone dell’Italia centrale colpite dal terremoto la scorsa notte. Centinaia i feriti, decine sono i dispersi ancora sotto le macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata Ascoli Piceno, completamente distrutta dal sisma.
Riferisce l’AdnKronos che due bambini sono stati salvati ad Arquata del Tronto, paese in provincia di Ascoli Piceno. “Lo comunicano via Twitter i Vigili del Fuoco, impegnati nelle operazioni di salvataggio dopo il terremoto che ha colpito questa notte il centro Italia”, scrive l’agenzia.
Parlando con l'Adnkronos, il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, aveva già dato conferma del salvataggio del primo bambino. "Ci dicono che un bambino è stato estratto vivo dalle macerie, le notizie sono frammentarie, stiamo aspettando i vigili e siamo impegnati ad evacuare l'intero paese".

Mercoledì, 24 Agosto 2016 13:57

Terremoto Rieti, 39 scosse in 3 ore

(Rimini) Il terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito Rieti e l'area compresa fra Lazio, Umbria e Marche è avvenuto in una zona ''ad alta sismicità'', nella quale storicamente si sono verificate forti scosse. Il forte terremoto più recente, di magnitudo 5.9, ha colpito Norcia nel 1979, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e altri forti terremoti sono avvenuti fra '600 e '700. Il più violento, di magnitudo stimata 7, colpì Norcia e Cascia nel gennaio 1703.
39 forti scosse in poco più di 3 ore
Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando un terremoto di magnitudo 6 ha colpito Rieti. Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1.
Terremoto causato dal processo di estensione dell'Appennino
E' lo 'stiramento' dell'Appennino, ossia il processo di estensione da Est a Ovest, il meccanismo all'origine del terremoto di magnitudo 6 che ha colpito Rieti alle 3:36 del 24 agosto, con numerose repliche in una zona di circa 30 chilometri compresa fra Lazio, Marche e Umbria. Lo indicano le prime analisi condotte dai sismologi dell'Ingv. "Il tipo di movimento osservato dai dati sismici indica una faglia estensionale, simile a quella all'origine dei terremoti più recenti e vicini, ossia quello de L'Aquila del 2006 e quello di Colfiorito del 1997", ha detto all'ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. "Anche quei terremoti - ha aggiunto - erano stati superficiali, avvenuti come questo alla profondità compresa fra 8 e 10 chilometri, cosa che spiega i forti scuotimenti".
Scosse sempre meno intense, ma l'andamento è imprevedibile
Le decine di repliche sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell'Ibgv l'andamento della situazione è "imprevedibile", al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale.
"L'andamento della magnitudo è andato calando nelle repliche osservate finora, ma è presto per trarre conclusioni", ha rilevato il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. "Al momento non si possono escludere scosse confrontabili alla principale perché siamo ancora nelle prime ore di una situazione in evoluzione, il cui andamento è imprevedibile", ha rilevato un altro sismologo dell'Ingv, Andrea Tertulliani.
Nella sala sismica dell'Ingv si sta lavorando per registrare e analizzare la distribuzione delle repliche, che sembrano circondare la zona dell'epicentro. "La scossa principale - ha aggiunto Amato - è al centro delle distribuzione delle repliche alle due estremità della faglia.
Nell'arco delle prime 2-3 ore le più forti si sono concentrate ai bordi della zona colpita, in un raggio di 30 chilometri". Le repliche sono state oltre 40 solo nelle prime tre ore e si sono registrate sia a Sud della zona dell'epicentro, fino ad Amatrice, e a Nord fino a Norcia. "Stiamo valutando - ha concluso Amato - se questi dati possano essere un indizio per capire come potrà evolvere la situazione" (Ansa).