Meeting, silenzio in fiera per le vittime del terremoto
(Rimini) Il Meeting di Rimini si è aperto oggi con un momento di silenzio e raccoglimento in tutte le sale per le vittime del terremoto che durante la notte ha sconvolto il Centro Italia. Papa Francesco da Piazza San Pietro si è rivolto, così, alla popolazione colpita: “Voglio dire loro di essere sicuri della carezza e dell’abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno. Nel ringraziare tutti i volontari e gli operatori della Protezione Civile, vi chiedo di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Lasciamoci commuovere con Gesù”.
Al Meeting, in apertura del convegno delle 11.15, S. Ecc. Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, ha pregato insieme a tutti i presenti per le vittime e le loro famiglie.
Il Meeting invita ad aderire a qualunque iniziativa che sarà indetta dalle autorità competenti in questo momento drammatico, e invita tutti i partecipanti ad aderire alla proposta della Presidenza della CEI alla colletta nazionale da tenersi in tutte le chiese italiane il 18 settembre 2016 in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Terremoto, 63 vittime (bilancio non ufficiale). Due bambini estratti vivi dalle macerie ad Arquata
(Rimini) Secondo Sky è di 63 morti l’ultimo bilancio dalle zone dell’Italia centrale colpite dal terremoto la scorsa notte. Centinaia i feriti, decine sono i dispersi ancora sotto le macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata Ascoli Piceno, completamente distrutta dal sisma.
Riferisce l’AdnKronos che due bambini sono stati salvati ad Arquata del Tronto, paese in provincia di Ascoli Piceno. “Lo comunicano via Twitter i Vigili del Fuoco, impegnati nelle operazioni di salvataggio dopo il terremoto che ha colpito questa notte il centro Italia”, scrive l’agenzia.
Parlando con l'Adnkronos, il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, aveva già dato conferma del salvataggio del primo bambino. "Ci dicono che un bambino è stato estratto vivo dalle macerie, le notizie sono frammentarie, stiamo aspettando i vigili e siamo impegnati ad evacuare l'intero paese".
Terremoto Rieti, 39 scosse in 3 ore
(Rimini) Il terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito Rieti e l'area compresa fra Lazio, Umbria e Marche è avvenuto in una zona ''ad alta sismicità'', nella quale storicamente si sono verificate forti scosse. Il forte terremoto più recente, di magnitudo 5.9, ha colpito Norcia nel 1979, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e altri forti terremoti sono avvenuti fra '600 e '700. Il più violento, di magnitudo stimata 7, colpì Norcia e Cascia nel gennaio 1703.
39 forti scosse in poco più di 3 ore
Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando un terremoto di magnitudo 6 ha colpito Rieti. Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1.
Terremoto causato dal processo di estensione dell'Appennino
E' lo 'stiramento' dell'Appennino, ossia il processo di estensione da Est a Ovest, il meccanismo all'origine del terremoto di magnitudo 6 che ha colpito Rieti alle 3:36 del 24 agosto, con numerose repliche in una zona di circa 30 chilometri compresa fra Lazio, Marche e Umbria. Lo indicano le prime analisi condotte dai sismologi dell'Ingv. "Il tipo di movimento osservato dai dati sismici indica una faglia estensionale, simile a quella all'origine dei terremoti più recenti e vicini, ossia quello de L'Aquila del 2006 e quello di Colfiorito del 1997", ha detto all'ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. "Anche quei terremoti - ha aggiunto - erano stati superficiali, avvenuti come questo alla profondità compresa fra 8 e 10 chilometri, cosa che spiega i forti scuotimenti".
Scosse sempre meno intense, ma l'andamento è imprevedibile
Le decine di repliche sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell'Ibgv l'andamento della situazione è "imprevedibile", al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale.
"L'andamento della magnitudo è andato calando nelle repliche osservate finora, ma è presto per trarre conclusioni", ha rilevato il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. "Al momento non si possono escludere scosse confrontabili alla principale perché siamo ancora nelle prime ore di una situazione in evoluzione, il cui andamento è imprevedibile", ha rilevato un altro sismologo dell'Ingv, Andrea Tertulliani.
Nella sala sismica dell'Ingv si sta lavorando per registrare e analizzare la distribuzione delle repliche, che sembrano circondare la zona dell'epicentro. "La scossa principale - ha aggiunto Amato - è al centro delle distribuzione delle repliche alle due estremità della faglia.
Nell'arco delle prime 2-3 ore le più forti si sono concentrate ai bordi della zona colpita, in un raggio di 30 chilometri". Le repliche sono state oltre 40 solo nelle prime tre ore e si sono registrate sia a Sud della zona dell'epicentro, fino ad Amatrice, e a Nord fino a Norcia. "Stiamo valutando - ha concluso Amato - se questi dati possano essere un indizio per capire come potrà evolvere la situazione" (Ansa).
Terremoto, epicentro nel reatino. Percepito anche a Rimini
(Rimini) Si è sentito anche a Rimini la scossa di terremoto che delle 3,40 circa di questa notte con epicentro ad Accumoli, 4 chilometri di profondità, nel reatino, magnitudo 6.0.Non si hanno ancora notizie di danni a perosne o cose.
Forte e prolungata, la scossa è stata chiaramente avvertita anche a Roma e in tutto il centro Italia. Il governo, fa sapere il portavoce di Matteo Renzi, Filippo Sensi, è in collegamento con la Protezione Civile e sta seguendo l'evolversi della vicenda. Il capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha convocato il Comitato operativo.
Meeting, de Maizière (ministro tedesco): “Germania disponibile ad accogliere altri migranti"
(Rimini) “La Germania è disponibile a partire da settembre a proseguire nell’impegno di accogliere altri migranti, ma a certe condizioni”. Lo ha affermato il ministro federale dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, intervenendo insieme al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, all’incontro “Ponti o muri. Il futuro dell’Europa”, svoltosi ieri sera al Meeting di Rimini. Chiaro il riferimento alla legge sull’integrazione approvata, a maggio, dal consiglio dei ministri tedesco, i cui punti cardine sono due: accesso più facile al mercato del lavoro e sanzioni per chi si rifiuta di imparare il tedesco e di integrarsi in Germania. “Ci vuole un giusto mix di ragione e cuore – ha detto il ministro tedesco – per guardare alla questione dei migranti. Sedare le tensioni è nostro compito e trovare un equilibrio è nostro dovere. Sulla redistribuzione ogni Stato dovrebbe collaborare”. Per De Maizière il futuro dell’Europa è accogliere, fare ponti per le popolazioni che fuggono dalle guerre, non alzare muri, ma con prudenza. L’integrazione è il primo vincolo che pone la legge. “Sì all’accoglienza, ma ogni persona deve imparare la lingua tedesca, le tradizioni, la cultura, rispettare le leggi; queste la condizioni per ricevere sussidi e lavoro” ha sottolineato. “Coloro che hanno bisogno di protezione la ricevono, coloro che non hanno prospettive o intendono venire in Germania solo per migliorare le condizioni di vita non potranno stare nel paese” (Sir).
Meeting, ministro Alfano: “Europa sia casa comune e non condominio litigioso”
(Rimini) “Ora nessun Paese in Europa può sottrarsi dalle sue responsabilità”. Così il ministro dell’Interno italiano, Angelino Alfano, ha commentato la decisione tedesca di riprendere, da settembre, l’impegno di accogliere altri migranti. Notizia data ieri sera al Meeting di Rimini dallo stesso ministro federale dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, nel corso dell’incontro “Ponti o muri. Il futuro dell’Europa” cui partecipava anche lo stesso Alfano. “Oggi – ha spiegato Alfano – siamo chiamati a scegliere se lasciare l’Europa o cambiarla. Sono tra coloro che non vorranno mai lasciare l’Europa che ci ha dato pace e benessere. Ho il dovere di difendere questa pace e questa libertà. L’alternativa – ha aggiunto – è stabilire se l’Europa diventi una casa comune o un condominio litigioso. L’Europa si fonda su responsabilità e solidarietà. La responsabilità è salvare vite umane e stabilire l’identità di chi arriva, ma poi dobbiamo far vincere la solidarietà europea con la redistribuzione. La Merkel si è messa dalla parte giusta della storia”. Alfano ha poi parlato anche di integrazione e ha chiarito che “non abbiamo bisogno di un nemico, men che meno l’Islam. La professione della religione è una libertà riconosciuta dalla Costituzione, ma non sempre può essere concessa; mi riferisco agli imam espulsi dal Paese e alle prediche che incitano alla violenza, che non tolleriamo. Basta imam fai da te. Chi istiga all’odio va espulso. Le prediche vanno fatte in italiano e deve esserci la tracciabilità delle donazioni ai centri islamici. L’intolleranza porta alla violenza. Il dialogo a pace e sicurezza” (Sir).