27 maggio
300 rinforzi | Bolognese venduta | Conte a Riccione
Scomparsa Canevaro, Ramonda: preghiamo per l'amico Andrea
(Rimini) «Unito a tutta la Comunità Papa Giovanni XXIII porgo condoglianze e preghiere per l'amico Andrea con cui abbiamo collaborato in tanti anni di lavoro. Raccogliamo da lui un impegno per una formazione continua intelligente e ricca d'amore. Lo affidiamo al nostro fondatore servo di Dio don Oreste Benzi, con cui ha collaborato alla realizzazione di una pedagogia sempre più attenta a valorizzare le persone con disabilità in un'ottica di inclusione sociale». È quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito alla morte del professor Andrea Canevaro.
Balneari, la soddisfazione di Croatti: riconosce equo indennizzo a carico del subentrante.
(Rimini) "Grazie al grande lavoro profuso dal Movimento 5 Stelle, è stato finalmente raggiunto l'accordo su cui stavamo lavorando da mesi in materia di concessioni balneari". Lo afferma il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. “Al termine di questi mesi di discussione, siamo riusciti a garantire gare pubbliche entro dicembre 2023, salvo ragioni adeguatamente motivate e oggettive che impediscano il differimento entro e non oltre dicembre 2024. Importante, ai fini della trasparenza amministrativa, è l'inserimento dell'informativa alle Camere che abbiamo richiesto, sull'esito delle procedure selettive non completate a dicembre 2023, e sulle ragioni che ne hanno eventualmente impedito la conclusione".
Elezioni Riccione, Angelini sui beni confiscati
(Rimini) “A Riccione abbiamo diversi beni confiscati alle mafie, ma diversamente da altri comuni della nostra provincia non si è fatto praticamente quasi nulla per restituirli alla città. I beni confiscati sono un simbolo della vittoria dello Stato contro le mafie e non possono essere trasformati in parcheggio. Ma vanno restituiti alla collettività con usi sociali”. Sono le parole dette ieri dalla candidata sindaco Daniela Angelini durante il confronto organizzato dalla Lista Riccione Coraggiosa che ha visto tra gli ospiti due dei principali esperti sul tema criminalità della provincia di Rimini, gli avvocati Patrick Wild e Davide Grassi.
“Sul tema beni confiscati è necessaria una riflessione seria. Dobbiamo avviare progetti su questi beni che sono presenti a Riccione e per i quali esistono fondi messi a disposizione dalla Regione che non sono mai stati utilizzati. Dobbiamo aprire subito un confronto con la città per il loro riutilizzo. Condividere le proposte con le parti sociali, il terzo settore e le nostre imprese. Sono per le azioni concrete. Bene, quindi, la collaborazione con le associazioni che si occupano di questi temi e con l’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata”.
Per Daniela Angelini a Riccione è necessario migliorare la gestione dei beni sequestrati e confiscati nella città, che sono 13, con particolare attenzione alla loro destinazione finale, seguendo le indicazioni e le proposte per i Comuni contenute nelle relazioni approvate dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre organizzazioni criminali.
“Vanno prese subito in considerazione le proposte arrivate dalle associazioni antimafia del nostro territorio, per esempio sull’Hotel Smart. Sono d’accordo con loro quando dicono che un bene confiscato è un bene comune, e per questo va coinvolta la cittadinanza nella scelta di come deve essere riutilizzato. Voglio infatti prendere in considerazione la proposta di Libera che vede in quell’Hotel una opportunità per i giovani del territorio”.
“Quando parlo di sicurezza mi piace sempre affiancarla al tema legalità – ha proseguito Angelini – Partiamo dalla cultura della legalità un concetto molto importante per me e sono convinta che vada fatto un lavoro importante con le scuole. Inoltre, un ruolo importante ce l’hanno anche gli enti locali. Serve la formazione e la messa in atto dei protocolli che ci sono e vanno applicati”.
Elezioni Riccione, Caldari e il suo impegno per il sociale
(Rimini) Un impegno all’insegna del sociale, in linea con gli obiettivi delineati nel programma elettorale di Stefano Caldari: sempre più bellezza, sempre più sicurezza, sempre più economia e sempre più accoglienza. Un progetto, quello del Buon Vicinato, nato anni fa e che ha visto la trasformazione delle vecchie baracche provvisorie in veri e propri luoghi di aggregazione e socializzazione autogestiti in collaborazione con l'Amministrazione, secondo un principio di sussidiarietà vera e concreta. Quello delle 'cinque terre' sarà un nuovo
esempio di ampliamento con ristrutturazione funzionale ed architettonica dell’edificio esistente.
“L’obiettivo è sempre quello di creare una città arcipelago - aggiunge Caldari - che stiamo studiando con l'architetto Boeri. Un modello per favorire la creazione della comunità e dare risposte concrete alle esigenze dei riccionesi, valorizzando le sane energie dei cittadini, in particolare quelli più adulti. Con il custode del quartiere, inoltre, l’Amministrazione sarà ancora più vicina al quartiere per le attività di piccola manutenzione e la raccolta delle esigenze delle persone che vivono in zona. Da non sottovalutare anche la funzione di presidio per aumentare la percezione di sicurezza nella comunità”. Verrà realizzato anche in via La Spezia un edificio ecologico in legno, con un ampio spazio comune, bagni adatti ampi e una cucina, tutti spazi che potranno essere utilizzati per le varie attività del Buon Vicinato.
Questo intervento seguirà a quelli già realizzati in viale Puglia e
viale Caravaggio, oltre alla sistemazione delle casine in viale
Matera, viale Oglio e viale Cremona, per un
totale di 7 interventi.
Benessere animale, 33 sequestri nel 2021
(Rimini) Sono stati 33 in tutto i cani sequestrati nel 2021 per cause legate alle condizioni di mantenimento degli animali. Sequestri avvenuti ad opra degli organi di polizia o dell’AUSL per i quali sono state riscontrate, in alcuni allevamenti, condizioni non regolari di mantenimento. A questi numeri si aggiungono altri 2 sequestri avvenuti nei primi mesi del 2022 legati sempre alle stesse tipologie di cause. Animali che dopo la procedura imposta dagli organi di polizia vengono affidati in parte, per un tempo indefinito, anche al canile comunale “Stefano Cerni” che deve provvedere alla custodia e la cura con dei costi che, solo in un secondo momento con tempi lunghi - vengono richiesti ai responsabili.
Il tema dei sequestri per cattiva custodia o maltrattamento è un argomento molto sentito in tutte le strutture pubbliche che ospitano animali. Un problema che incontra anche il canile di Rimini sia a causa dei posti disponibili, che per la procedura di adozione successiva al sequestro. Accade infatti che in alcuni casi le cause dei sequestri per maltrattamenti derivino dai cani di grossa taglia che hanno bisogno di maggiori spazi, un’esigenza che riguarda sia gli allevamenti che i privati. Questi cani, che in alcuni casi hanno anche caratteri aggressivi, vengono presi in adozione spesso con poca consapevolezza e incapacità a gestirli e spesso da strutture che non garantiscono una preparazione e un’assistenza dopo l’adozione. Un problema che porta in alcuni casi alla rinuncia del cane, ma che in casi peggiori è la causa di un sequestro dovuto al mancato rispetto delle regole di mantenimento. I sequestri posso essere di tipo penale, se ad esempio le forze dell’ordine sanzionano allevamenti noi autorizzati, oppure di tipo amministrativo quando invece è L’AUSL che rileva condizioni non compatibili con l’etologia dell’animale, ad esempio: box troppo stretti, problematiche legate all’alimentazione, oppure anche semplicemente quando non vengono rispettate le esigenze del cane, chiuso in casa e non portato fuori con la frequenza necessaria.
Sono queste le cause principali per le quali anche nel Comune di Rimini si sono verificati sequestri che ad esempio nel 2021 hanno portato ad un totale di 33 cani, smistati poi fra le varie strutture, che inevitabilmente possono essere messe in crisi a causa delle dimensioni limitate. Sequestri che comportano anche un costo a carico del canile e tempi e procedure lunghe per il recupero della spesa, che le autorità poi richiedono obbligatoriamente per legge ai privati proprietari. Questi animali infatti ricevono tutte le cure e le attenzioni del caso, rientrando nei percorsi di rieducazione previsti dal canile, che in alcuni casi durano diverse settimane. Solo dopo tale periodo possono essere proposti per un eventuale adozione. Un percorso che nel caso di una procedura di sequestro è un po più complicato perché prevede prima un affido temporaneo, in attesa dei termini previsti dal periodo imposto dagli atti.
“La tutela degli animali - ribadisce Francesca Mattei Assessora ai Diritti e Benessere degli Animali - è prevista da una specifica normativa regionale e da un regolamento Comunale che promuove e disciplina la loro tutela condannando qualsiasi atto di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono per favorire la corretta convivenza tra uomo ed animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Per questo è importante pensare prima di prendere un animale in adozione perché deve essere una scelta responsabile e consapevole. Ricordo anche che i proprietari di cani devono provvedere all’iscrizione del proprio animale presso l’Anagrafe Canina e comunicare all’ufficio tutte le successive variazioni (cambio di proprietà e di residenza, decesso o eventuale smarrimento del proprio cane). Anche l’applicazione dei microchip, obbligatoria dal 2016, può essere effettuata solo da veterinari accreditati presso la Regione Emilia-Romagna.”
Il Canile Comunale "Stefano Cerni” invita i cittadini interessati a conoscere i cani ospiti che attendono di essere scelti per un adozione responsabile da un nuovo padrone. Alcuni di essi provengo anche da sequestri e possono - con la procedura prevista - essere presi in affido per una successiva adozione. Si tratta di cani dolcissimi, un po timidi e curiosi come ad esempio i 5 giovani meticci di taglia media Ariel, Chiara, Fedez, Semola e Leo, che pur provenendo da situazioni difficili sono stati rieducati e sono pronti a far parte di una nuova famiglia. Il canile Stefano Cerni ricorda a questo scopo l’appuntamento di domenica 29 maggio a Cattolica dove si svolgerà la “passeggiata a 4 zampe”, una delle tante occasioni organizzate per conoscere gli ospiti della struttura del Comune di Rimini.
Il sindaco Sadegholvaad ricorda Canevaro: aveva chiaro che nessuno si salva da solo
(Rimini) “L’Amministrazione comunale di Rimini, e la comunità riminese tutta, esprimono il loro dolore per la scomparsa di Andrea Canevaro, educatore di fama internazionale, autore di numerosi studi che hanno consentito alla pedagogia italiana di fare un enorme salto in avanti in ordine a un approdo avanzato sul tema dell’integrazione e dell’inclusione nella società". Sono le parole del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvad.
"Rimini era nel suo cuore e nei suoi pensieri. Non a caso diede un contributo decisivo alla ideazione e alla realizzazione di progetti avanzatissimi sul fronte dell’inclusione scolastica, insieme ai servizi comunali locali. Anche per questo, nel novembre 2013, la nostra città conferì al professor Canevaro la Cittadinanza Onoraria con motivazioni che raccontano bene il suo lavoro, la sua vita, il suo sensibile impatto nella costruzione di una pedagogia speciale, finalmente attenta ai bisogni di tutti, nessuno escluso, e dunque migliore".
Le motivazioni. "Per avere dato impulso, con i suoi studi e le sue ricerche, allo sviluppo del pensiero sui temi della disabilità, delle differenze e dei sistemi educativi a livello nazionale ed europeo; per aver collaborato con i servizi scolastici ed educativi comunali nella sperimentazione dei primi percorsi di inserimento scolastico dei bambini con disabilità nelle scuole d’infanzia; per aver accompagnato il mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale riminese nella progettazione e nella costruzione di realtà di accoglienza e di inclusione sociale, educativa e occupazionale, partecipando in alcuni casi anche attivamente alla vita delle associazioni locali; per avere partecipato a progetti di ricerca sui temi della marginalità, della povertà e della tutela dei diritti sociali, anche oltre i confini nazionali, analizzando in particolare il ruolo dei progetti di cooperazione internazionale, e per aver sostenuto lo sviluppo di reti di prossimità finalizzate alla promozione del bene comune e della giustizia sociale; per averci insegnato a guardare al benessere e all’inclusione delle giovani generazioni come elemento imprescindibile nella costruzione del futuro della nostra società".
In Andrea Canevaro "l’elemento di fondo era la persona e il suo ruolo nel mondo, non definito nell’individualismo o peggio nell’egoismo ma nella convinzione che ‘nessuno si salva da solo’. Straordinaria figura di studioso che non temeva di affondare le mani nella vita e nella società, non ha mai temuto il confronto, la differenza di vedute, la dialettica come elementi di crescita personale e collettiva. Ci mancherà tanto e non solo a Rimini. Cerchiamo di far tesoro e non disperdere la sua straordinaria opera e l’altrettanto straordinaria vita”.
Ztl Viserba, fino al 30 giugno permessi con autocertificazione
(Rimini) Ieri sera nella sala della parrocchia di Viserba con la partecipazione degli assessori alla mobilità e ai lavori pubblici Roberta Frisoni e Mattia Morolli e il dirigente alla mobilità Carlo Michelacci si è parlato della ztl sperimentale, che si estende per quasi i sei chilometri di Parco del Mare e per il numero di utenti coinvolti (circa 6 mila). Intenzione dell’Amministrazione comunale per questa stagione estiva è di vietare ai ciclomotori e motocicli il transito nel tratto di Parco del Mare tra via Bologna e via Polazzi, un’area ad alta frequentazione turistica e che si distingue dagli altri tratti per conformazione e caratteristiche. In questa area quindi i veicoli a due ruote potranno essere condotti solo a mano e a motore spento. Per gli altri tratti del Parco del mare interessati dalla zona a traffico limitato resterà invece valida la possibilità introdotta con recente provvedimento della Giunta comunale, che consente il transito di motocicli e ciclomotori ad eccezione della fascia oraria serale dalle 20 alle 24, durante la quale il divieto interesserà tutto il lungomare.
Prosegue l’attività di rilascio dei permessi, attraverso le diverse procedure agevolate introdotte dal Comune di Rimini per accompagnare residenti e operatori. E’ possibile fare domanda e ottenere il rilascio dei permessi attraverso un sistema digitalizzato, che consente così di risparmiare tempo ed evitare di recarsi allo sportello. Fino al 30 giugno per i cittadini e operatori aventi diritto sarà possibile accedere alla ztl semplicemente presentando l’autocertificazione. “Ad oggi abbiamo un buon riscontro da parte dei residenti, mentre viaggiano con maggiore lentezza le domande da parte dei titolari e gestori delle strutture ricettive – sottolinea l’assessora Roberta Frisoni – A tale scopo ci siamo attivati anche con l’associazione albergatori, per stimolare gli operatori a procedere con il percorso che abbiamo individuato e che offre loro importanti agevolazioni. Per consentire l’accesso degli ospiti delle strutture ricettive, basterà inserire nel portale le targhe delle auto dei clienti, che così potranno raggiungere l’albergo o il residence nell’area della ztl e parcheggiare nell’eventuale area di pertinenza delle strutture”.
L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sugli altri progetti che riguardano la mobilità e l’accessibilità dell’area. “Entro qualche giorno – ha spiegato l’assessore Mattia Morolli - sarà completato il nuovo parcheggio in prossimità del nuovo sottopasso fra viale Ghelfi e viale Lamarmora, che garantirà una dotazione di un centinaio di posti auto. L’obiettivo è di renderlo disponibile già per il fine settimana del 2 giugno”.
La Ztl è attiva 7 giorni su 7, 24 ore su 24, ad eccezione dei tratti tra via XXV Marzo e via Polazzi e tra via Borghesi e via Verenin Grazia, dove l’accesso è interdetto solo in fascia serale, dalle 20 alle 24. Per questa prima stagione, l’attività di controllo della validità dei permessi e degli accessi alla ztl sarà affidata alla Polizia Locale, in attesa dell’attivazione dei varchi di controllo elettronici che quest’estate entreranno in funzione solo in via sperimentale. Nel frattempo l’Amministrazione Comunale si sta adoperando per richiedere al Ministero la possibilità di installare un ulteriore varco elettronico tra via Bologna e via Polazzi, che potrà essere operativa il prossimo con l’entrata in funzione a tutti gli effetti del sistema di videocontrollo digitale degli accessi alla Ztl.
Parallelamente
Balneari: c’è l’accordo in maggioranza. Lunedì decreto in aula
(Rimini) Governo e maggioranza sono arrivati a un’intesa sulle concessioni balneari, l’articolo due del decreto concorrenza da approvare antro fine mese e i cui decreti attuativi dovranno essere approvati entro fine anno, pena l’esclusione dai fondi europei destinati al piano nazionale di ripresa e resilienza. E’ arrivata a una svolta la questione delle concessioni balneari stava bloccando il decreto in commissione industria al senato: oggi si potrà votare il decreto concorrenza in commissione, così che lunedì possa approdare in aula.
Cosa è successo? Rispetto all’ultima bozza, restano le concessioni in scadenza a fine 2023 e resta la possibilità per i comuni di completare i bandi entro il 2024, in presenza di contenziosi. Cambia qualcosina in merito agli indennizzi previsti per i cocnessionari uscenti nel caso non si dovessero vedere convermata la concessione. Questa mattina le forze di maggioranza hanno accettato la proposta di risolvere il tema dei rimborsi con un decreto aggiuntivo, che dorà vedere la luce entro sei mesi.
Più precisamente, spiega il Corriere della sera, “non sono stati quantificati e i criteri per quantificarli sarà il governo a fissarli con decreti delegati da presentare entro sei mesi”. si prende altro tempo quindi per dirimere la questione alla ricerca di una soluzione specifica. Saranno “i decreti attuativi a stabilire il valore dell’impresa cui fare riferimento per ristorare i concessionari uscenti, dettagliando i riferimenti ad eventuali valore dei beni, avviamento commerciale, perizie, scritture contabili”.
Elezioni Riccione, Savioli Spiaggia, Riccione col cuore: simbolo dell'inadeguatezza della giunta Tosi
(Rimini) Ci sono "quelli abbandonati, monumenti al degrado, che sembrano destinati ad essere conservati «a futura memoria», come le rovine delle Colonie del Marano abbandonate a sé stesse da tempo ormai incalcolabile. O magari come l’ex Hotel “Le Conchiglie”, esempio plastico di accogliente paradiso per vandali. Ma tra questi c’è probabilmente, il vero simbolo del degrado, l’edificio abbandonato più famoso di Riccione: L’Hotel Savioli Spiaggia che sembra condannato a deturpare, sine die, il paesaggio della città", così in una nota la lista Civica Riccione col cuore, a sostegno della candidata sindaca Renatat Tosi.
“E’ questo il vero simbolo dell’inefficienza e della inadeguatezza dei 7 anni della Giunta Tosi”, si legge nella nota. “Dal giorno del suo insediamento, l’ormai ex sindaco, aveva fatto della lotta al degrado la sua principale battaglia. “Come è possibile” prosegue la nota “che dopo sette anni di suo governo che doveva ripulire la città dal degrado, oggi ci siano ancora lì, immobili ed inamovibili, questi monumenti al degrado che danno a chi visita o solo attraversa la nostra città un senso di incuria che Riccione non merita? Se così è, significa che il primo punto del programma del sindaco Tosi, la lotta al degrado e la rigenerazione urbana, a suo dire il più importante, è stato clamorosamente mancato e dovrebbe, per questo, ammettere il proprio fallimento”. “E a poco se non a nulla possono valere i richiami al passato. E meno che meno quella lunga storia di progetti e ricorsi nei tribunali che la vicenda Savioli-Spiaggia si è trascinata per tantissimi anni. Anche e soprattutto perché proprio la sua riqualificazione era stato uno dei primi irrinunciabili impegni che al momento della sua rielezione si era posta e che aveva promesso alla città”. “Sono rimaste anche queste solo parole”, sottolinea ancora la nota. “Anzi, sembra che in questi anni di mandato sulla riqualificazione del Savioli Spiaggia non abbia fatto altro che creare ostacoli e declinare qualsiasi proposta o progetto risolutivi, non solo a danno dei legittimi proprietari dell’immobile anche della città tutta”.
“E’ il moneto adesso”, conclude la nota della Lista Civica Riccione col cuore “di mettere fine a questa luna storia di degrado e di ottusa contrapposizione burocratico-amministrativa tra Amministrazione che ha fin qui continuato la snervante tattica del continuo rinviare, rigettando progetti e proposte e i proprietari che spingono nella ricerca di una soluzione convincente, equilibrata, sostenibile ed economicamente accessibile. Gli strumenti normativi ci sono, a partire proprio da quella norma sui Condhotel. Bisogna sanare questo buco nero che deturpa il cuore della città”.