Giovedì, 15 Settembre 2016 08:55

15 settembre

Stupro filmato, guai per le ‘amiche’ | Aeradria, rinvio a novembre | Carim, Ioni si dimette dalla Fondazione

(Rimini) “I sequestri degli Hotel Corona e Austria avvenuti ieri a Rivazzurra in provincia di Rimini sono l'ennesima conferma che la prevenzione è, e deve continuare ad essere, una priorità per difendere il nostro territorio dagli affari illeciti e dalle commistioni di interessi,sempre più frequenti, fra imprenditori e soggetti riconducibili alla criminalità organizzata di stampo mafioso”. Lo sostiene la deputata della Commissione Antimafia Giulia Sarti (M5S) in merito al fatto avvenuto a inizio settimana a Rimini.
“Il gestore degli hotel sequestrati, originario di Castellamare di Stabia (Napoli) ma residente a Rimini, secondo quanto riportato dal Comando provinciale dei Carabinieri,sarebbe vicino a personaggi con precedenti per 416 e 416 bis ed ora è stato sottoposto dal Tribunale di Rimini a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza personale e patrimoniale”, ricorda Sarti.
“Le misure di prevenzione personali e patrimoniali disciplinate dal nostro codice antimafia (dlgs 159/2011) - spiega il deputato - sono uno strumento indispensabile come dimostrano queste operazioni di sequestro condotte a Rimini. Ho proposto in sede parlamentare con i miei emendamenti, durante l'esame della legge di riforma del codice antimafia ora pendente in Senato e già approvata alla Camera a novembre 2015, di allargare lo spettro dei soggetti cui sarebbe possibile applicare le misure di prevenzione, inserendo coloro che sono indagati per tutti i reati contro la pubblica amministrazione. I miei emendamenti sono stati in parte accolti inserendo quei reati considerati più gravi come la corruzione, concussione e il peculato”.
Nel caso dspecifico, rende noto Sarti, “il Cirbutti sarebbe legato ad amicizie 'ndranghetiste del calcio scommesse ("Dirty soccer"). Il pericolo è che le strutture alberghiere vengano utilizzate per assicurare la disponibilità nel patrimonio e per eludere i controlli. Il settore turistico è fondamentale per l'economia della riviera romagnola e per questo deve essere oggetto di massima attenzione sia da parte delle forze dell'ordine locali sia da parte nostra a livello istituzionale affinché si arrivi allo sradicamento delle penetrazioni mafiose dal nostro territorio”.

(Coriano) Ieri notte alcuni residenti in via del Sole a Cerasolo Ausa hanno segnalato la presenza in via Rovereta di odori fastidiosi e persistenti. Oltre alle forze dell'ordine, al nucleo specializzato dei vigili del fuoco, alla polizia municipale, sono intervenuti anche i tecnici del servizio territoriale di Arpae, sezione di Rimini per effettuare attività di analisi tramite strumentazione portatile. Le analisi “hanno rilevato - spiegano da Arpa - la presenza di sostanze organiche volatili in concentrazioni molto inferiori ai limiti per esposizioni professionali, mentre non esiste normativa in materia di emissioni odorigene in ambiente. Non si sono riscontrate criticità ambientali da parte di Arpae nella zona d'indagine su via Rovereta né in via del Sole”.
Peraltro, aggiungono da Arpae, “è stata rilevata la presenza di sette tir parcheggiati su via Rovereta in attesa di scarico, alcuni dei quali avrebbero potuto costituire sorgente odorigena. Attualmente sono in corso nella zona ulteriori verifiche da parte dei tecnici del servizio territoriale di Arpae”.

Mercoledì, 14 Settembre 2016 16:12

Fiera, taglio del nastro per Macfrut

(Rimini) L’ortofrutta settore centrale per l'economia nazionale. È forte il messaggio lanciato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina all'inaugurazione di Macfrut, la fiera internazionale dell'ortofrutta, a Rimini Fiera fino a venerdì prossimo. Presenti all'inaugurazione, tra le tante autorità, Sandro Gozi sottosegretario alle Politiche Agricole, Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia Romagna, Paolo Lucchi sindaco di Cesena, Renzo Piraccini Presidente di Cesena Fiera.
"Siamo il primo paese in Europa per produzione di ortofrutta con 12 miliardi di euro di fatturato, quasi il 20% dell'agricoltura italiana – ha esordito il Ministro Martina - Da Macfrut vogliamo ribadire che questo settore è centrale non solo per il settore primario, ma per l'economia nazionale. Abbiamo una bilancia commerciale positiva con l'estero è un export che arriva a 8 miliardi con il trasformato."
"Nonostante le contingenze e le difficoltà – prosegue il Ministro - dobbiamo continuare a lavorare per sviluppare la leadership in questo campo. Con un obiettivo prioritario: tutelare il reddito dei produttori ortofrutticoli. Per questo dobbiamo vincere una sfida fondamentale come quella dell'aggregazione. Meno organizzazioni e più organizzazione. Per farlo abbiamo davanti due strumenti che intendiamo usare fino in fondo: la riforma delle organizzazioni dei produttori e l'aggiornamento della strategia nazionale per la programmazione delle Op. I nostri agricoltori iniziano sempre di più a mettersi insieme, ad aumentare la loro forza di mercato. Serve fare di più soprattutto in alcuni territori, accompagnandoli in questo percorso anche attraverso il confronto con le esperienze forti e positive che abbiamo. Servono strumenti nuovi anche sul fronte della gestione delle crisi di mercato sul fronte europeo. Ci stiamo battendo a Bruxelles, ingaggiando alleanze con Francia e Spagna, per arrivare a risultati attuali e concreti. Uno dei primi risultati operativi e' stato l'aumento dal 2017 dei prezzi di ritiro dell'ortofrutta che erano fermi dal 2011. Allo stesso tempo dobbiamo essere attenti agli accordi internazionali che troppo spesso in passato hanno penalizzato soprattutto l'agricoltura mediterranea.
E ha concluso: "Vogliamo guardare al futuro, a rendere forte, competitivo e sostenibile il modello agricolo e ortofrutticolo italiano. Come Governo stiamo lavorando per questo e penso in particolare al piano di ricerca pubblica sulle produzioni nazionali e quello per lo sviluppo dell'agricoltura di precisione.

(Rimini) “Un giorno diventeranno mamme, che educazione potranno dare?”, è la domanda che si fa il presidente dell’Arcigay di Rimini, Marco Tonti, circa il caso oggi sulla stampa locale della violenza sessuale consumata in una discoteca su una 17enne del riminese sotto gli occhi delle amiche che, anziché chiamare soccorsi, hanno filmato il tutto e lo hanno postato su Whatsapp. E’ alle amiche che Tonti si riferisce, sostenendo che “per il contrasto al maschilismo interiorizzato sono sempre più necessarie politiche di parità di genere e di educazione alla sessualità e all'affettività nelle scuole”.
Per Tonti, il fatto tragico denuncia “l'inadeguatezza delle nostre strutture culturali ed educative, ancora impregnate di maschilismo criminale praticato, come in questo caso, dalle donne stesse e come si è visto nel caso di Melito dove mezzo paese pensava orrendamente "se l'è cercata”. È un urlo di dolore che le istituzioni educative non devono più ignorare”.
Spiega Tonti che “nei paesi dove l'educazione all'affettività, alla sessualità consapevole e il contrasto agli stereotipi di genere sono un obiettivo primario fin dall'età di 6 anni si osserva un crollo delle violenze, delle malattie veneree e delle gravidanze indesiderate. In Italia invece una scuola che nel migliore dei casi tratta con timidezza questi argomenti coltiva ancora generazioni di giovani incapaci di collegare sesso e affettività, incapaci di comprendere i propri e gli altrui diritti, vittime di un'educazione familiare assente e spesso del tutto incapace di fornire questi valori”.
La scuola “non a caso è sotto il fuoco incrociato della politica più becera che vuole mantenere questo stato retrogrado. Per esempio la regione Veneto ha approvato una mozione di contrasto all'educazione paritaria e la regione Lombardia finanziata con soldi pubblici il "telefono anti-gender" dove denunciare quelle scuole che modellano la loro azione sulla parità di genere e sul rispetto della persona.
Se è “necessario condannare quelle "amiche" che riprendono lo stupro senza intervenire e senza difendere la vittima (per inconsapevolezza? per sadico piacere? per competitività sfrenata? per complicità morale con il violentatore fondata sul maschilismo interiorizzato?), è fondamentale rendersi conto che loro sono il frutto di un Paese che non è ancora stato in grado vigliaccamente di affrontare i temi fondamentali dell'educazione improntata alla parità di genere, al rispetto della persona in ogni sua espressione, alla valorizzazione della sessualità consapevole”.

(Rimini) Dalla Camera di commercio di Rimini parlano i una “ottima la crescita dell’export nel primo semestre 2016, con un secondo trimestre dell’anno migliore del primo”. Da via Sigismondo si segnalano anche variazioni in positivo per la congiuntura del manifatturiero (produzione, fatturato, ordinativi) e fatturato del comparto edile in incremento nel secondo trimestre 2016 rispetto ad aprile-giugno 2015, le vendite del commercio al dettaglio registrano una diminuzione, proseguendo il trend negativo.


Import-export (dati Istat). Dopo il +12,6% annuo dei primi tre mesi, anche il 2° trimestre 2016 chiude in positivo (19,7%) rispetto ad aprile-giugno 2015; complessivamente nel 1° semestre 2016 le esportazioni riminesi ammontano a 1.057.284.684 euro, con una crescita del 16,2% rispetto allo stesso semestre 2015, mentre le importazioni risultano di 433.414.339 euro, in crescita ma del 7,8%. Il saldo della bilancia commerciale è ampiamente positivo (+623.870.345 euro).


Sull’aumento dell’export incidono soprattutto gli incrementi dei tre principali prodotti (quasi il 50% delle intere esportazioni): articoli di abbigliamento (25% sul totale, +13,5% sul 1° semestre 2015), macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (14%, +17,2%), navi e imbarcazioni (10%, +70,1%). Gli Stati Uniti sono il primo Paese di esportazione; seguono Francia, Regno Unito (+74,8% rispetto al 2015) e Germania. La Russia continua a perdere appeal e oggi occupa il 5° posto (-10% di quota sul totale export rispetto al 1° semestre 2012).


Congiuntura manifatturiera. La produzione, il fatturato e gli ordinativi del settore manifatturiero registrano, per il terzo trimestre consecutivo delle variazioni positive; anche l’artigianato si riprende dopo 4 trimestri negativi.
L’incremento del 3,4% nella produzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è il più alto tra le province emiliano-romagnole, (dato regionale +2,1%). Ritorna a crescere anche l’artigianato, con una variazione annua del +2,4%, superiore alla crescita regionale (+0,5%).
Anche il fatturato registra un +3,4% rispetto al 2° trimestre 2015, il più alto in Emilia-Romagna (+2%); il dato positivo è dovuto sia al fatturato interno che a quello estero (+1,6%). In aumento anche il fatturato dell’artigianato riminese del 2,2%, in misura più marcata rispetto all’Emilia-Romagna (+0,6%).
In aumento anche gli ordini, +1,6% rispetto al 2° trimestre 2015, in linea con l’incremento regionale del +1,5%; risultano in crescita sia la domanda interna che quella estera (+1%). Anche gli ordini delle imprese artigiane sono in aumento (+1,2%), più del livello regionale (+0,6%).


Congiuntura edile. Il fatturato (o volume d’affari) registra un incremento del 2,6% rispetto al 2° trimestre 2015 (secondo solo a quello di Ferrara), più alto della media regionale (+1,2%); dopo una lieve contrazione nel primo trimestre riprende quindi il trend positivo iniziato nell’ultimo trimestre del 2014. Buono anche l’andamento del fatturato delle imprese artigiane: +1,8%, come a livello regionale.


Congiuntura commercio al dettaglio. Le vendite sono in calo del 2% rispetto allo stesso trimestre 2015, in modo meno contenuto rispetto all’Emilia-Romagna (-0,3%), ma persistente; infatti negli ultimi dieci anni solamente in tre trimestri (1° del 2007, 2011 e 2015) si sono verificati degli incrementi.
Il 43% delle imprese comunque attende uno sviluppo della propria attività nei successivi 12 mesi; un 8% si aspetta una diminuzione e un 4% pensa di ritirarsi dal mercato.

Mercoledì, 14 Settembre 2016 13:49

Immobili abusivi, Comune introduce indennità

(Rimini) Nell’ultima seduta la giunta comunale di Rimini ha approvato i nuovi criteri per la determinazione delle “indennità di occupazione” relative agli immobili abusivi. Immobili che, secondo la legge, devono essere acquisiti dall’amministrazione, entrando così a far parte del patrimonio comunale seguendo un procedimento che spesso può durare anche decenni, creando un danno economico per il comune.
Questa “indennità di occupazione” richiesta dall’amministrazione quindi “non rappresenta una sanatoria della situazione illegittima, ma al contrario rappresenta una forma di risarcimento al Comune, che va a reintegrare il patrimonio dell’ente impoverito dalla mancata disponibilità materiale di un bene che per legge è di sua proprietà”, spiegano da palazzo Garampi.
“Questo provvedimento è soprattutto un ulteriore strumento di deterrenza – precisa l’assessore al patrimonio Gian Luca Brasini – che l’Amministrazione mette in campo a contrasto degli abusi edilizi e per la tutela del territorio”.

Mercoledì, 14 Settembre 2016 13:42

Impresa, a Rimini 62 startup

(Rimini) Il numero di start-up innovative continua a crescere a ritmi sostenuti e ad oggi risultano iscritte, a livello nazionale, ben 6.235 imprese. Il 12%, pari a 750, risiedono in Emilia Romagna, un dato in crescita del +29,8% rispetto a fine 2015 (tra i più alti in Italia e superiore alla media nazionale pari al 21,2%), e che posiziona la regione al 2° posto.
Si tratta di giovani imprese che nell’ultimo anno hanno impiegato prevalentemente fino a quattro addetti (78,7%), operano nei "servizi’ (69,1%) e hanno un valore della produzione che per il 59,7% non supera i 100 mila euro. A livello di governance, il 12,7% delle start-up emiliano-romagnole ha una compagine societaria a prevalenza femminile, mentre quelle coordinate prevalentemente dai giovani (under 35) rappresentano quasi un quinto (18,5%) del totale.
E’ quanto emerso ieri dai dati elaborati da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, in occasione di Open-F@b Call4Ideas 2016, il contest che fino al 17 ottobre raccoglierà le idee innovative pensate per migliorare la customer experience nel mondo assicurativo. Per approfondire il tema, ieri si è tenuto il Re-Boot Open-F@b 2016.
Per quanto riguarda le province, a registrare in assoluto i valori più alti sono Bologna con 195 start-up innovative (pari al 26% del totale regionale) e Modena con 155 (20,7%). Seguono, ma con valori più contenuti, Reggio Emilia con 83 (11,1%), Parma con 72 (9,6%), Rimini con 62 (8,3%), Ravenna con 53 (7,1%), Forlì Cesena con 52 (6,9%). Fanalino di coda Ferrara con 40 (5,3%) e Piacenza con 38 (5,1%).

(Rimini) Invece di aiutarla hanno filmato, con il telefonino, l'amica mentre ubriaca veniva trascinata nel bagno della discoteca da un ragazzo e qui, nonostante fosse chiaramente inerme, subiva un rapporto sessuale. E' accaduto nel Riminese, protagonista una 17enne. Il video è stato poi inviato su WhatsApp. La magistratura è riuscita a bloccare la diffusione del filmato e ha aperto un fascicolo per violenza sessuale.
La ragazzina scopre quanto le era accaduto il giorno dopo ritrovandosi proprio su WhatsApp il video della violenza: di quella sera infatti ricorda poco o niente. Si rivolge alla madre che denuncia la cosa ai carabinieri: i militari stanno ancora cercando di ricostruire con esattezza quanto accaduto. La 17enne ha soli pochi flash: il bagno della discoteca e qualcuno che le grida "scappa". Il video aggiunge qualche particolare, tra cui quello delle risate che si sentono in sottofondo: sarebbero quelle delle amiche della giovane (Tgcom).

(Rimini) Non vedente esclusa dall’hotel, il gestore del St Gregory park di San Giuliano a Rimini passa al contrattacco, difendendosi dalle accuse incassate nelle ultime due settimane.
Mauro D’Amico ne ha innanzitutto per l’assessore alla polizia municipale di Rimini, che lo ha multato sulla scorta di una legge nazionale che prevede l’ingresso dei cani guida per i non vedenti anche in posti dove solitamente sarebbero vietati. “Prendiamo atto - spiega il gestore dell’hotel - che l’assessore è intervenuto in adempimento “di un atto dovuto”, comprendiamo di meno il riferimento ad un “di più” che lo avrebbe indotto a quell’atto”.
Per D’Amico, “infatti il “di più” che sarebbe stato protetto sarebbe stata la tutela da offrire ai non vedenti, oltre che dalla legge, da coloro che come gli albergatori riminesi “hanno sempre fatto dell’ospitalità la loro bandiera anche per la storica propensione all’accoglienza e all’apertura al prossimo”. Proprio una completezza di informazione, (non diciamo di necessaria condivisione)avrebbe dovuto spingere quell’assessore (che è assessore di tutti i cittadini riminesi) a rendere conto anche di altre cose”, che l’albergatore passa una ad una in rassegna.
“I non vedenti - spiega -hanno sicuramente diritto ad ogni aiuto alla loro autonomia negli spostamenti e ad ogni altra forma di tutela che possa affievolirne gli svantaggi della infermità”. Per D’Amico, “una tale tutela, tuttavia, non può non spettare anche (al di là di eventuali tardività di tutele legislative) a coloro che siano portatori di altre problematiche quali gli asmatici, i cinofobi eccetera”. Quindi, “nel ricordare le gravi conseguenze (che possono condurre perfino alla morte) di un attacco asmatico ci pare ben possibile che in una zona che conta centinaia e centinaia di alberghi (che ben possono ospitare i non vedenti) alcuni si pubblicizzino e tentino di promuoversi sul mercato come accoglienti di persone asmatiche e/o cinofobe e quindi garantendo l’assenza di animali nella struttura alberghiera ospitante con assunzione di correlativi obblighi che un minimo di professionalità deve poi indurre a rispettare senza abdicarvi (magari in momenti di carenze di presenze) per successivi calcoli di opportunità e/o convenienza”.
Per il gestore dell’hotel multato, “proprio “la storica propensione all’accoglienza e all’apertura al prossimo” richiamata dall’assessore Jamil Sadegholvaad, che sicuramente conosce sotto il profilo storico e di appartenenza territoriale le nostre zone, deve portare ad una tale completezza di attenzioni al prossimo o quanto meno deve evitare condanne aprioristiche, attingenti ad un disinformato pietismo e univocamente orientate in verosimile violazione anche di dettati costituzionali”.
Infine, D’Amico ribadisce di non poter “accettare “il bagno” di ingiurie e/o quanto meno di riprovazioni che lo sta investendo” e che “tutelerà pertanto in ogni sede una visione corretta e non discriminante dell’accoglienza turistica nonché la propria immagine umana e professionale”.