Asili ai privati, i sindacati chiedono di bloccare tutto
(Rimini) Cgil, Cisl e Uil hanno inviato un telegramma all'amministrazione comunale di Rimini per chiedere che venga interrotto il processo di esternalizzazione di alcune scuole materne e nidi. I sindacati hanno chiesto anche di poter incontrare gli amministratori.
“La decisione di esternalizzare ha sollevato grossi interrogativi sulla gestione dei servizi educativi da parte dell'amministrazione e altrettante critiche non solo da chi opera nel settore, ma anche dalle famiglie e dai cittadini”, spiegano Cgil, Cisl e Uil.
Come organizzazioni sindacali di categoria “abbiamo discusso nel merito della questione con le lavoratrici e i lavoratori delle scuole del Comune di Rimini, rivendichiamo nei confronti dell'amministrazione comunale più corrette relazioni sindacali anche alla luce del Protocollo firmato nell'aprile scorso, e l'apertura di un tavolo di confronto istituzionale su percorsi educativi, servizio pubblico e qualità dei servizi”.
Riminesi in lieve ma costante crescita
(Rimini) Nel primo semestre del 2016 la popolazione riminese è cresciuta di 402 abitanti. I residenti al 30 giugno 2016 ammontano a 148.152, a conferma della tendenza di fondo che negli ultimi anni ha visto la popolazione riminese in lieve, ma costante crescita (dal 2005 circa 12.000 residenti in più, +1.206 in media ogni anno).
Natalità: in flessione rispetto ai valori di fine anno 2015. Sulla natalità, se si rapporta il valore semestrale a quello di fine anno 2015, che era di 622, è lecito ipotizzare un andamento in flessione. I nati nei primi sei mesi del 2016, infatti, sono 552, I bambini aventi una cittadinanza straniera sono stati 123, circa il 22% dei nati in totale.
Mortalità: in lieve rialzo rispetto ai valori di fine anno 2015. La mortalità rientra su valori più lineari, anche se leggermente tendenti al rialzo rispetto al 2015 quando il totale dei decessi ha raggiunto le 1445 unità. Sono stati 742 i decessi registrati nel primo semestre, di cui 391 le donne e 351 gli uomini. A Rimini il saldo naturale di questo primo semestre è pari a -111 (divario tra nati e morti in uno stesso periodo).
Saldo migratorio positivo: quasi 2.200 arrivi e circa 1.750 partenze. Il saldo migratorio (differenza tra iscritti e cancellati per cambio di residenza) è ancora positivo con 459 unità di scarto tra coloro che si sono stabiliti a Rimini e quelli che si sono trasferiti. Gli scambi migratori denotano un sostanziale equilibrio tra trasferimenti da e per entità territoriali emiliano-romagnole aggirandosi sul 14%, mentre elevato è il differenziale tra gli arrivi e le partenze per chi viene dall'estero (26% rispetto a 12%). Chi si trasferisce da Rimini dimostra di preferire comunque un comune della nostra provincia.
Nel primo semestre 2016, come già in tutto il 2015, permane rilevante l'immigrazione proveniente dall'estero con 527 soggetti stranieri, ai quali vanno aggiunti 41 italiani, confermando il trend in atto. Contestualmente, Rimini ha con i comuni vicini un intenso scambio di residenti, che dà luogo a livello provinciale ad un bilancio in perdita di 256 residenti.
Popolazione straniera: presenza stabile. E' una componente migratoria giovane quella riferita agli stranieri, solo in parte influenzata da specifiche categorie di occupazioni (esempio tipico delle badanti) e dai ricongiungimenti familiari (genitori che raggiungono i figli già residenti nel nostro Comune). I principali gruppi stranieri iscritti in questo primo semestre sono nell'ordine: ucraini, rumeni ed albanesi.
Nuclei familiari: sostanzialmente stabili. Le famiglie al 30 giugno 2016 sono 65.373, quasi 300 in più rispetto all'inizio dell'anno. i nuclei familiari composti da un'unica persona sono la maggioranza (23.774) mentre 6.549 sono quelle formate da soli stranieri e 2.493 quelle "miste" (italiani e stranieri).
Matrimoni: con 233 matrimoni di cui 149 civili e 84 celebrati con rito religioso sembra mantenersi il trend dell'anno precedente. Infatti, se consideriamo la scarsa nuzialità del mese di agosto e della ripresa di settembre si vede riconferma la riduzione della nuzialità rilevata nel medio-lungo periodo.
Incidenti sul lavoro, a Rimini calano le denunce
(Rimini) Il tema della sicurezza continua ad essere molto sentito dalle aziende del territorio di Rimini che si dimostrano sempre più sensibili alle azioni per la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro.
A dimostrarlo i numeri: nel 2015 (fonte Inail) Rimini risulta ultima in regione per numero di denunce di infortunio che sono passate dalle 5.758 del 2014 alle 5.380 del 2015. Gli incidenti mortali denunciati nel 2015 sono stati 2 contro i 9 del 2014.
L'argomento è stato al centro del seminario: “Lo stato di applicazione della sicurezza e salute sul lavoro: quali regole e quanto applicate. Sviluppi futuri" organizzato da Unindustria Rimini e che si è tenuto oggi al Centro Congressi SGR di Rimini.
Circa 150 partecipanti, fra imprenditori, tecnici e rappresentanti istituzionali, si sono confrontati sul tema attraverso l'analisi delle principali normative in materia.
Vista la molteplicità di regole, infatti, è facile incorrere in errori od omissioni che determinano responsabilità penali a carico del referente della sicurezza in funzione della specifica competenza tecnico-professionale. È quindi necessario individuare gli strumenti operativi adeguati al fine di adempiere con successo ai propri compiti di sicurezza.
"Poiché la materia sulla sicurezza sul lavoro è in continua evoluzione - spiega Paolo Maggioli Presidente di Confindustria Romagna ed Unindustria Rimini - occorre una formazione costante. Grazie ad una importante rete di collaborazioni con gli enti competenti, la nostra Associazione, da anni, ha messo in atto una serie di iniziative indirizzate proprio ad accrescere la conoscenza dell'argomento affinché gli imprenditori ed i responsabili della sicurezza siano in grado di adempiere in modo corretto ai propri compiti. Il numero in calo degli incidenti sul lavoro dimostra che stiamo percorrendo la strada giusta. Con questo convegno abbiamo voluto approfondire diversi aspetti fra cui l’importanza, ai fini della sicurezza e salute sul lavoro, di agire oltre che sugli aspetti tecnici, anche su altri fondamentali fronti: organizzativo, culturale, relazionale e comunicativo".
Teatro, Pulini spera nella riapertura del Galli
(Rimini) “Speriamo sia l’ultima stagione al Novelli, forse lo è”. Lo ha detto l’assessore alle Arti del Comune di Rimini, Massimo Pulini, presentando la stagione teatrale che a Rimini taglierà il nastro il 22 ottobre con la Giornata nazionale dello spettacolo dal vivo: teatri aperti e spettacoli gratuiti per avvicinare il pubblico più tiepido. Testimonial al Novelli sarà l’attore Giorgio Pasotti con lo spettacolo ‘Da Shakespeare a Pirandello’.
Tornando a Pulini e alla attesa resurrezione del teatro Galli, “certo - ha ammesso l’assessore - ci sono alcune questioni da affrontare in fatto di acustica e apparato decorativo che non vorremmo affrontare con troppa fretta”.
Foto d’autunno alla Far con Nino Migliori
(Rimini) Si diceva un tempo che con la macchina da scrivere si potevano scrivere un romanzo importante ma anche la lista della spesa, salvo poi verificare che alcuni romanzi furono scritti proprio, consapevolmente, come se fossero la lista della spesa, sottraendo il climax che pareva sempre necessario, (pensiamo al Nouveau roman e a Michel Butor, da poco mancato e legato a doppia mandata a Rimini) ingarbugliando ulteriormente le carte “poetiche” della scrittura. Che con la macchina fotografica, o più esattamente, con ciò che noi oggi intendiamo tale, si possano produrre (e sia lecito farlo) le più svariate declinazioni dell’immagine, è cosa ancora più certa e nota.
Qualcuno scriveva: “(…) Potete chiamare questo tempo in cui viviamo in molti modi, era del caos, dell'ansia, della paura, ma una cosa è certa: nei quindici anni che ci separano dall'11 settembre del 2001 abbiamo visto cambiare profondamente le nostre vite e sbriciolarsi convinzioni e certezze. Sotto i nostri occhi sono mutati drammaticamente il mondo del lavoro, l'economia e la finanza, l'idea di relazioni internazionali, gli “ideali” europei, il modo in cui viviamo (…) e i concetti di arte, già più e più volte rimessi in discussione nel corso del secolo scorso.
Un ruolo fondamentale l'hanno giocato il terrorismo, le forme sempre nuove di jihadismo e le ondate di profughi e migranti che sono arrivate sulle nostre coste. (…)”.
Oppure, invece, si tratta di capire e narrare tutta un altra storia e il “pulviscolo di storie” (diceva Levi Strauss) si snodano con progetti o modalità strategiche globali un po’ diverse. Lontane dal mainstream interpretativo dell’ufficialità, verso direzioni che vale sempre più la pena mettere a fuoco e indagare.
La vocazione principale di quel che si può definire un contenitore espositivo pubblico, non potrà che fondarsi sul tentativo di esprimere una molteplicità e una multilateralità di visioni, assolvendo così il proprio ruolo di servizio, piuttosto che fiancheggiare solo le tendenze artistiche emergenti.
L’edizione 2016 di Rimini. Foto d’autunno, nel suo raggio d’azione polisensico, intende con approccio non teoretico ma certamente plurale, perseguire il proprio compito di servizio pubblico, mostrando un attraversamento trasversale di pratiche consapevoli della Fotografia. Venerdì 23 settembre alle ore 18, alla presenza di Nino Migliori (che compirà tra pochi giorni novant’anni), dei curatori e ideatori delle mostre, si aprirà la nuova edizione dell’evento annuale che il Comune di Rimini dedica alla Fotografia.
“Una cornice culturale – ha detto l’assessore alle Arti Massimo Pulini presentando questa mattina alla stampa le mostre in programma – che raccoglie una vocazione che Rimini ha sempre avuto verso la fotografia. Con le tante mostre della Galleria dell’Immagine ad esempio, ma anche, come in questo caso, di relazione e dialogo con momenti importanti come il SI Fest di Savignano.
Sarà anche il primo momento – ha proseguito l’assessore Pulini – per presentare la nuova organizzazione degli spazi del Palazzo del Podestà che ospita la Far, che vede spostata a piano terra la Sala Civica, migliorandone così sia l’accesso e la fruizione del pubblico che l’integrazione, specie audio visuale, con le mostre. Una nuova dislocazione che ci permette di recuperare ai momenti espositivi tutto il primo piano dove le mostre avranno la possibilità d’allargarsi, come nel caso con la mostra di Nino Migliori,all’intero secondo piano ma anche d’estendersi utilizzando il sottotetto – bellissimo e affascinante -di Palazzo del Podestà”.
Cl celebra il Giubileo della misericordia con il vescovo
(Rimini) La comunità di Comunione e Liberazione si riunirà in preghiera il 1 ottobre con il Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Francesco Lambiasi, per celebrare il Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco. Al Pellegrinaggio, che si svolgerà in Basilica Cattedrale, è invitata a partecipare tutta la cittadinanza riminese.
“Il Giubileo della Misericordia è occasione propizia per riscoprire la bellezza della fede che pone al centro l’amore misericordioso del Padre reso visibile nel volto di Cristo e sostenuto dallo Spirito che guida i passi dei credenti nelle vicende della storia. La misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo, aprendo il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato” (telegramma Papa Francesco ai partecipanti degli Esercizi Spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione che si sono svolti a Rimini dal 29 aprile al 1 maggio scorsi).
L’appuntamento è per il 1 ottobre 2016 in Basilica Cattedrale ‘Santa Colomba’ a Rimini, via IV Novembre 35. Il ritrovo è previsto alle ore 15,30. Il gesto avrà inizio alle 16,00, con la recita del Santo Rosario intervallata da canti e letture, e si concluderà con la Santa Messa presieduta dal vescovo Lambiasi, secondo la seguente intenzione: “Preghiamo il Signore perché nella fedeltà al carisma, seguendo con intelligenza e passione Papa Francesco, possiamo essere testimoni operosi della Misericordia di Dio”.
29 settembre
Referendum, Renzi a Rimini | Salva-spiagge, Pizzolante: Nessun pastrocchio | Asili ai privati, cresce lo scontro
Asili ai privati, il no di ‘Rimini in Comune’
(Rimini) “La scelta della nuova amministrazione di privatizzare i servizi educativi (nidi e scuola dell’infanzia) non ci appartiene”, intervengono dalla lista civica Rimini in Comune, che ha partecipato alle ultime amministrative riminesi proponendo Sara Visintin come candidato sindaco. “Il programma elettorale con cui ci siamo presentati promuoveva scelte nettamente opposte, che privilegiassero il ruolo del pubblico nella gestione dei servizi educativi. Nei pochi mesi di campagna elettorale abbiamo incontrato e risposto alle richieste dei comitati di genitori e dei lavoratori ausiliari all’interno dei nidi e delle scuole di infanzia sostenendo che la gestione pubblica, controllata e partecipata tra amministrazione, lavoratori del settore e genitori, non solo è l’unica soluzione possibile, ma è anche possibile mantenerla”.
Invece, si ricorre alla gara europea per affidare il servizio “a privati (cooperative), che precarizzano il ruolo dei lavoratori e puntano a gestioni al ribasso, dove il profitto per il soggetto gestore determina le scelte di erogazione del servizio. Nell’ambito dei servizi educativi le normative consentono le deroghe all’assunzione finalizzate alla garanzia del servizio pubblico, mentre nell’ambito dei nidi che non sono ancora un vero e proprio servizio educativo il sistema di turn over e scelte complessive di pianificazione di personale dell’ente pubblico consentirebbero di mantenere la gestione pubblica del servizio. Si tratta dunque di una chiara scelta politica, rafforzata dal sodalizio con il centro-destra di Pizzolante nel laboratorio politico di Rimini. Riteniamo che non basti attivare meccanismi di controllo per garantire il livello di servizio dal momento che si rompe il rapporto diretto con il corpo insegnante per mantenerlo solo con il soggetto gestore, tralasciando i sistemi di assunzione da esso effettuati e la tutela dei lavoratori. In un Paese dove oramai le cooperative diventano il meccanismo per il pubblico di pagare di meno un servizio, di eliminare i costi aggiuntivi (come ad esempio le maternità, e quindi come non ricordare la recente campagna sulla fertilità che pare essere un po’ in contrasto con queste scelte) e di sdoganare forme di precariato a voucher o a servizio a singhiozzo, questa scelta dimostra che le privatizzazione dei servizi pubblici (scuola, idrico, trasporti, …) costituisce l'orientamento politico di base. Per questo sosteniamo la protesta delle famiglie e dei lavoratori che non hanno mai smesso di chiedere servizi adeguati per la crescita delle giovani generazioni, da espandere e non livellare al ribasso. Come associazione ci adopereremo per supportare questa vertenza e spingere l’amministrazione verso scelte diverse; riteniamo, infatti, che la soluzione migliore da adottare sia quella di ritirare il bando e a bocce ferme esaminare meglio la questione dal punto di vista normativo per mettere a punto soluzioni alternative che consentano di mantenere in essere la gestione diretta dei servizi pubblici. Per tutelare i diritti dei lavoratori, dei bambini e dei loro genitori, abbiamo ritenuto utile aprire un confronto sul tema coinvolgendo altre esperienze amministrative come quella di Napoli che, al contrario del Comune di Rimini, ha deciso di mantenere una gestione diretta dei servizi educativi, assumendo personale e utilizzando le deroghe ammesse dalla legge per questi casi specifici”.
L'associazione Rimini in Comune organizzerà un'assemblea pubblica per un confronto nel merito, “partendo da un obiettivo chiaro: la scuola pubblica non si tocca e deve rimanere un diritto civile per tutti e patrimonio pubblico condiviso”.
Asili ai privati, Erbetta: Cgil e sinistra strumentalizzano
(Rimini) Il capogruppo consiliare di Patto civico Mario Erbetta prende posizione sull'esternalizzazione dei servizi educativi degli asili nido e delle scuole materne, approvate in consiglio comunale con le linee di mandato.
“La questione - afferma Erbetta – è stata strumentalizzata per mera demagogia, sia dall'estrema sinistra e dalla Cgil, che dalla minoranza di centro destra presente nel consiglio comunale. Per tale motivo, desidero fare un po' di chiarezza. Il progetto delle esternalizzazioni di alcuni servizi degli asili nido e delle scuole materne viene da lontano e coloro che ora si ergono a paladini del popolo hanno votato all'epoca del Ravaioli ter a favore di tale progetto, mentre noi di Patto civico non esistevamo ancora come partito politico”.
Ciò “non significa” che “siamo contrari, anzi, siamo favorevoli a patto che i criteri su cui affidare gli appalti siano quelli del progetto e della qualità didattica e non solo il massimo ribasso”.
Nelle linee di mandato, ricorda Erbetta, l'amministrazione ha individuato “come prevalente la gestione diretta, con una percentuale del 60%, solo il restante 40% sarà affidato al privato. Si tratta però di percentuali massime e si procederà a scaglioni per garantire la continuità didattica del personale educativo ed insegnante”.
Cosa “fondamentale”, i bambini “termineranno il ciclo scolastico col personale che li ha accolti. La procedura si completerà in tre anni. A fine percorso l'esternalizzazione riguarderà il 34 per cento delle sezioni di scuole materne (5 strutture) e il 12 di quelle dei nidi (1 struttura). Il Comune manterrà sempre il primato su tali servizi anche nei plesssi che si andranno a esternalizzare determinando le regole relative all'iscrizione degli utenti, le procedure di ammissione e l'eventuale dimissione degli utenti, l'applicazione riscossione delle rette e la manutenzione straordinaria degli immobili e delle strutture oltre il coordinamento pedagogico comunale”.
La “necessità” di tali esternalizzazioni “è dettata” dal fatto che “il personale addetto ha un'età media elevata e ciò porta a un notevole numero di persone con limitazioni al lavoro che obbliga il Comune a spostarli in lavori confacenti alla loro situazione fisica. Ci sono poi i vincoli di finanza pubblica imposti dal Governo che limitano il turnover del personale comunale che va in pensione, potendo assumere solo una persona su quattro. Tutto questo porta a una proiezione per il prossimo anno scolastico di oltre 25 unità in meno”.
La scelta quindi “è tra chiudere i servizi o esternalizzarli e noi Patto civico siamo per il mantenimento e l'implementazione dei servizi comunali all'infanzia; non possiamo che essere al fianco del sindaco e dell'assessore Morolli in questa operazione”.
Patto civico, infine, annuncia “massima attenzione” sul bando per l'assegnazione degli appalti “che dovrà essere aperto a tutte le imprese. Ben venga che lo stesso sia diviso in due lotti, l'importante è che il criterio guida sia di dare al fattore qualità del progetto didattico un punteggio sicuramente superiore limitando l'incidenza del fattore prezzo”.
Inoltre, “nel bando saranno necessarie delle clausole di salvaguardia che garantiscano ai precari comunali che hanno lavorato nei plessi da esternalizzare una stabilizzazione con un contratto a tempo indeterminato e che dovranno dare un punteggio aggiuntivo a chi deciderà di assumerli”.
Fatta in questo modo “la privatizzazione di parte dei servizi all'infanzia non è un tabù ma un'opportunità per le famiglie di mantenere lo standard didattico ai livelli odierni se non migliorandolo”.
Infine, da ex sindacalista, Erbetta invita l'assessore Morolli a convocare le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil a un tavolo di lavoro per poter meglio illustrare un buon progetto sul quale attualmente si stanno facendo battaglie demagogiche senza saperne effettivamente i numeri e i contenuti”.
L’allieva di Stockhausen arriva al teatro degli Atti
(Rimini) E’ dedicata ai Klavierstücke composti da Karlheinz Stockhausen la tradizionale maratona pianistica riproposta anche quest’anno dalla Sagra malatestiana. Si inizia sabato 1 ottobre alle ore 20 al Teatro degli Atti di Rimini con Vanessa Benelli Mosell ad affrontare l’opera del compositore tedesco, nato in Germania nel 1928 e divenuto a partire dagli anni Cinquanta un protagonista assoluto della musica colta contemporanea. La giovane pianista che ha recentemente debuttato al Teatro La Scala di Milano suonando Beethoven con l’Orchestra del Teatro Regio diretta da Diego Matheuz, è nata a Prato nel 1987 ed è conosciuta a livello internazionale per le sue performances dei Klavierstuecke di Stockhausen, uno fra i vertici più visionari toccati dalla musica del ventesimo secolo. A seguito di una sua esecuzione nel 2006 su Radio3 dei Klavierstuecke I-IV, fu invitata da Stockhausen in persona a studiare con lui in Germania. Da quello stesso anno, fino alla scomparsa del compositore, ha lavorato insieme a lui ricevendo premi e riconoscimenti per le sue interpretazioni. I Klavierstücke sono brani spettacolari e di estrema difficoltà dove il pianista deve riprodurre la musica del tenore, della tromba e del corno di bassetto con elementi eseguiti vocalmente: bisbigli, fischi, schiocchi di lingua e dita nonché battiti di mani a loro volta abbinati a pizzicate e sfioramenti delle corde all’interno del pianoforte.
Negli intervalli del concerto sarà offerta una degustazione di specialità gastronomiche a tema.
Ingresso unico 12 euro, Per informazioni tel. 0541 793811 dal martedì al sabato dalle 10 alle 14 e martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.