Grave incidente sulla A14, un morto
(Rimini) Incidente mortale sull'autostrada A14 Bologna-Taranto, all'altezza del chilometro 133 tra Riccione e Rimini Sud. Secondo quanto riferito da una nota di Autostrade per l'Italia nel sinistro - avvenuto poco dopo le 16 sulla carreggiata in direzione di Bologna in corrispondenza di un cantiere regolarmente installato e segnalato - sono rimasti coinvolti un furgone e un mezzo pesante: a causa dell'incidente una persona è deceduta.
Sul posto sono intervenuti la Polizia Stradale, il personale di Autostrade per l'Italia, i Vigili del Fuoco oltre ai i soccorsi sanitari. Intorno alle 16.20 il traffico circolava su due corsie e registrando due chilometri di coda verso Bologna (Ansa).
5 ottobre
Fiumi di droga | Schianto mortale | Grave Valentini
Confindustria, il matrimonio tra Rimini e Ravenna è cosa fatta
(Rimini) Le Associazioni degli industriali di Rimini e di Ravenna dal 1 ottobre scorso sono diventate Confindustria Romagna: i presidenti delle due territoriali, Paolo Maggioli e Guido Ottolenghi, in virtù del mandato ricevuto dalle rispettive assemblee nel giugno scorso, hanno firmato giovedì 29 settembre davanti al notaio, l’atto di fusione che ha dato vita al nuovo soggetto associativo.
Confindustria Romagna rappresenta quasi un migliaio di imprese che danno lavoro a più di 35 mila persone, registrando un fatturato complessivo superiore ai 10 miliardi di euro. Paolo Maggioli confermato Presidente.
Maxioperazione antidroga: 16 arresti
(Rimini) Dopo tre anni di indagini, la Guardia di Finanza di Rimini ha arrestato i responsabili di un giro internazionale di droga sgominando un'organizzazione criminale di italiani, albanesi e rumeni. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i trafficanti facevano arrivare la 'merce' su motoscafi e comunicavano in codice per non farsi scoprire. Arresti e sequestri sono stati eseguiti dalla Gdf su tutto il territorio nazionale.
Sequestrati 10 chili di cocaina, 90 chili di eroina e due tonnellate di marijuana, eseguite 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Il sequestro preventivo di beni è di circa 5 milioni di euro.
4 ottobre
Denunce, Rimini batte Milano | Nas, un albergo chiuso | La nebbia di Amarcord a Castel Sismondo
Marcello: Turismo di qualità contro la criminalità
(Rimini) Si dichiara “preoccupato del triste primato della Provincia di Rimini prima per atti di criminalità come cittadino a come amministratore comunale e provinciale”, il consigliere provinciale di Forza Italia Nicola Marcello.
Per Marcello una soluzione potrebbe essere quella di “riportare il nostro turismo da un livello medio tendente al basso ad un livello medio-alto attraverso una riqualificazione vera del nostro lungomare e delle relative strutture recettive. Controllo del territorio comunale sui pubblici esercizi e sulle attività commerciali sospette con possibilità di ritiro o anche sospensione di licenza senza pregiudizi”.
Tribunale sott’organico, Arlotti scrive al Csm
(Rimini) L’ultimo dato è stato pubblicato questa mattina dalla stampa locale, il tribunale di Rimini è da tempo sotto organico, ma adesso la situazione rischia di condurre ad uno stallo. Secondo i dati forniti dal presidente Rossella Talia, mancherebbe più di un terzo del personale necessario, tra giusici e amministrativi.
“E’ evidente come non si possa sostenere la necessità di una lotta efficace alla criminalità sul territorio e al contempo non adeguare l'organico del tribunale di Rimini, deputato a tale compito”, commenta il deputato Pd riminese, Tiziano Arlotti, che dopo avere presentato specifiche interrogazioni al ministero della Giustizia, ha scritto già nei giorni scorsi al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, per approfondire il tema e sostenere la richiesta di organico avanzata dal presidente del tribunale Rossella Talia.
“La particolare complessità di lavoro del Tribunale di Rimini è oggetto da oltre un decennio di costante denuncia di un organico gravemente sottodimensionato. Gli stessi ispettori del Ministero della Giustizia hanno confermato l'inadeguatezza della pianta organica dei magistrati riminesi viste le dimensioni, il numero di imprese operanti nel circondario, il carico complessivo di lavoro e il bacino di utenza”.
I dati dei dibattimenti, dei procedimenti e delle sentenze mostrano come il tribunale di Rimini sia ai primi posti del distretto per domanda di giustizia civile e penale. “Occorre ricordare le peculiarità del territorio di Rimini, in cui alla popolazione residente si devono sommare le numerose presenze turistiche (circa al 16 milioni l'anno). E non va dimenticato il lavoro di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata di matrice mafiosa nel tessuto economico del territorio riminese, con le recenti indagini confluite nelle operazioni Mirror e Vulcano”.
Arlotti chiede quindi di rivedere e aumentare l'attuale proposta di revisione della pianta organica elaborata dal Comitato paritetico tra Csm e ministero della Giustizia, evidenziando come per far fronte all'ingente lavoro il tribunale di Rimini stia operando a organico magistratuale pieno, con un numero di udienze raddoppiato alla settimana, e un elevato numero di sentenze collegiali relative in molti casi a fattispecie di elevata complessità.
Sole 24 ore, Rimini sembrerebbe la provincia più pericolosa d’Italia
(Rimini) Secondo un’indagine del Sole 24 Ore, sulla base del numero delle denunce per numero di residenti, la provincia in assoluto più pericolosa dello Stivale nel 2015 risulta essere Rimini, seguita da Milano e Bologna, con 26.136 reati denunciati.
Il sindaco di Rimini, nonché presidente della Provincia, Andrea Gnassi, parla di “un paradosso statistico da tempo conosciuto e confutato anche formalmente, negli anni passati, da Prefettura e Questura ma che prosegue pur, bontà loro, spiegando gli esperti che la provincia di Rimini sconta la ‘correzione’ dei flussi turistici che non viene assorbita dall’analisi statistica (si tratta mediamente di 15 milioni di presenze di ospiti che sfuggono al numero di residenti ufficiali) e comunque il volume complessivo dei reati è ‘un decimo rispetto a quello di Roma o Milano’. Questo, oltre alla propensione per la denuncia che nel territorio regionale continua a rimanere alta attestando la solidità della fiducia nelle forze di Polizia, marca il risultato complessivo dell’Emilia Romagna che ha 6 province su 9 nelle prime (o ultime) 20 posizioni”. Nulla di inedito, per Gnassi, “visto che dal 1997 la provincia di Rimini ha sempre oscillato tra la prima e la terza posizione, non scendendo mai dal ‘podio’, addirittura in quell’anno accumulando 29.657 denunce per 20 Comuni (non c’era ancora l’alta Valmarecchia). Ma resta comunque, ogni volta, intatta la perplessità per un metodo che, fondamentalmente, mette assieme pere con mele, non avendo mai considerato in venti anni di introdurre elementi più precisi di valutazione”.
Forse sarebbe “più logico e veritiero” guardare a questi numeri sotto la lente del trend pluriennale. “Ad esempio, il calo dei reati denunciati nel triennio 2013/2015, a dimostrazione dello sforzo e dell’ottimo lavoro che forze dell’ordine, polizie municipali, magistratura e istituzioni stanno portando avanti sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico, nonostante le difficoltà rotazionali e i limiti legislativi e normativi ormai noti. Un lavoro che, anche per l’anno in corso, sta conducendo a risultati ancora migliori, secondo quelle che sono state le indicazioni e i numeri resi pubblici da tutte le forze dell’ordine di stanza sul territorio provinciale.
Ci sono altri aspetti da valutare con molto più attenzione di una semplice ‘classifica’. L’analisi mette in evidenza come la crisi economica abbia messo in moto un meccanismo di ‘maggiore attrattività’ nei confronti della criminalità da parte di quei territori che meglio si difendono dalla difficile congiuntura economica. Questo, ad esempio, potrebbe spiegare, nonostante il decremento percentuale da un anno all’altro per quanto riguarda furti totali (-4,6 per cento), furti in esercizi commerciali (-3,87 per cento) e rapine (-6,6 per cento), la persistenza di fenomeni predatori, i quali determinano, peraltro, un ancora superiore aumento della percezione di insicurezza nella cittadinanza”.
Fiera, nasce Ttg plus: informazione digitale per il turismo
(Rimini) Per l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano sono 22 milioni gli italiani tra i 18 e 74 anni che accedono ogni mese a Internet da dispositivi mobili (Smartphone e Tablet), pari alla metà della popolazione di riferimento. E più del 70% del tempo trascorso giornalmente a navigare è legato a dispositivi mobili.
Un atteggiamento che si riflette sulla strategia editoriale di Rimini Fiera che lancia oggi TTG Plus+, l’informazione multipiattaforma di TTG Italia che coinvolge tutti i dispositivi su cui è presente la testata (desktop, mobile e tablet) e che apre ulteriori prospettive di crescita grazie alla Digital Edition del settimanale TTG, ora totalmente responsive che debutterà in settimana nella sua versione digitale da desktop, mobile e tablet e avrà come partner di lancio un player di primo piano, Amadeus. Il settimanale TTG Italia continuerà comunque ad arrivare anche in formato cartaceo agli abbonati.
TTG Italia da oltre 40 anni è leader nell’informazione giornalistica dedicata agli operatori del settore turistico, con tre prodotti: TTG Italia magazine raggiunge ogni settimana le scrivanie degli addetti ai lavori, TTGItalia.com (oltre 1 milione di utenti unici certificati Anes tramite iCsst Webauditing) è la riconosciuta agenzia di stampa del settore evolutasi nel magazine on line di notizie, approfondimenti, analisi e inchieste sul mondo del turismo; TTG Report raggiunge oltre 80 mila utenti, informandoli su tutti i fatti salienti del giorno.
Come spiega Remo Vangelista, direttore responsabile di TTG Italia: ”Da oggi, con TTG Plus+ disponiamo sul mobile di un sito dedicato e completamente rinnovato. Uno strumento snello, adatto alle esigenze di mobilità dei lettori, che avranno modo di accedere contemporaneamente alle notizie dell’agenzia stampa, ai blog ospitati sulla nostra piattaforma, a nuove rubriche . E che vedranno moltiplicate le possibilità di condivisione dei contenuti grazie a un più marcato investimento sul fronte dei social, con Facebook, Twitter, WhatsApp e LinkedIn in primo piano”.