Giovedì, 27 Ottobre 2016 13:04

Asili ai privati, sindacati contro Erbetta

(Rimini)“Il signor Erbetta parla di ‘esternalizzazione’, nel bando è scritto ‘affidamento’, ma allora chi ha ragione? Il sindacato viene accusato di usare la parole ‘esternalizzazione’ come una clava, siamo stati accusati più volte proprio dal consigliere Erbetta”. Lo sostengono Cgil, Cisl e Uil riminesi restando nella polemica sul bando per l’affidamento all’esterno di sei scuole comunali.
Per stare al merito del bando, “non sono tanto in discussione le declaratorie, che certo avremmo voluto conoscere prima della pubblicazione del bando, quanto le affermazioni che per primi i politici hanno scritto e divulgato; i commenti sul personale attuale dei servizi educativi, l'arroganza dimostrata verso chi rappresenta i lavoratori e dipendenti del Comune di Rimini”.
Dai sindacati ricordano che: “Il 10 ottobre 2016 le OO.SS. di Categoria FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, hanno proclamato uno Stato di Agitazione dei dipendenti del Comune di Rimini sul mancato rispetto delle Relazioni Sindacali, non su un verbale tra le parti, ma sull' art 4 del ccnl 1.4.99 e sulla mancata stabilizzazione del personale precario. Il Prefetto e precisamente il ddottor Di Nuzzo, ci ha ricevuti il 17 ottobre, ha convocato e ascoltato le OO.SS di Categoria e le RSU, i Dirigenti Bellini e Mazzotti con gli assessori Lisi e Morolli, in quell' udienza da Parte Pubblica vi era stata una apertura al dialogo che doveva esplicitarsi nell' incontro del 18 ottobre nel Tavolo Trattante già convocato dall' Amministrazione. Il giorno 18 ottobre l'Amministrazione ed in particolare il dottor Mazzotti hanno espresso la volontà di agire sui due Nidi che dal 2010 sono affidati all'ASP Valloni Marecchia, in un percorso tutto da definire. Il 27 ottobre alle ore 16,30 (oggi, ndr) è convocata l'assemblea con il personale docente e non delle istituzioni dell' infanzia al fine di condividere con i lavoratori il percorso vertenziale”.
Per il sindacati, “il consigliere, continua la sua requisitoria aggiungendo che finalmente tutti i precari avranno il ‘posto fisso’, linguaggio a parte, che ricorda la contrapposizione tra pubblico e privato, di quale stabilizzazione parla? Le insegnanti e le educatrici sono inserite in due graduatorie valide per assunzioni, due graduatorie scaturite da due concorsi pubblici, non da bandi al miglior offerente”.
“Noi - concludono i sindacati - non rinunciamo al nostro contratto collettivo nazionale di lavoro, noi non rinunciamo alla contrattazione collettiva decentrata, anzi, ne chiediamo il rafforzamento, noi e i lavoratori non vogliamo essere messi alla porta per poi essere ‘invitati’, stare ai tavoli negoziali e di confronto è un diritto non una concessione”.

(Rimini) Già dalle prime ore di questa mattina i tecnici della Direzione dei Lavori pubblici del Comune di Rimini e di Anthea, si sono attivati per la verifica delle scuole comunali, dopo che due forti scosse di terremoto hanno nuovamente colpito nella serata di ieri le Regioni del Centro Italia.
Due scosse di magnitudo 5,4 e 5,9 della scala Richter che alle ore 19,10 e 21,18 con epicentro Castelsantangelo sul Nera e Ussita nelle Marche, ma le cui scosse si sono avvertite in gran parte d'Italia ed anche a Rimini.
Le centrali operative della Polizia municipale di Rimini non hanno al momento ricevuto segnalazioni di danni.
Il programma delle verifiche, che si muove secondo le linee d'intervento programmate dalla Direzione dei Lavori pubblici per queste eventualità (la stessa modalità di monitoraggio era stata attivata lo scorso 24 agosto, all'indomani della scossa di terremoto che ebbe come epicentro la cittadina di Amatrice), ha già attivato cinque squadre di tecnici comunali che sono al lavoro sul territorio per il controllo sul campo dello stato di tutti i 67 edifici scolastici di competenza comunale, con l'obiettivo di completare i sopralluoghi entro la serata di oggi.

(Bellaria) Il noto albergatore di Bellaria Igea Marina Tito Savini, 63 anni, e sua moglie, Laura Castellani, 62, originaria di Rimini, hanno perso la vita la scorsa notte in un tragico incidente in autostrada.
A bordo della Smart guidata dal marito, la coppia viaggiava in direzione sud, quando tra Forlì e Faenza, circa 5 chilometri dopo il casello forlivese, l’auto si è scontrata con una Tipo, illeso il conducente. Entrambe le auto sono finite fuori strada. La Smart si è cappottata. Le cause dell’incidente sono al vaglio della polizia stradale.
Sul posto è arrivato il 118 con due ambulanze e l’auto medica, sono arrivati i vigili del fuoco di Faenza, ma poco c’è stato da fare oltre a constatare il decesso dei coniugi. Un ricordo di Savini su 'Il nuovo'.

Giovedì, 27 Ottobre 2016 09:43

27 ottobre

La terra trema, Comune evacuato | Droga a chili | Pascucci al posto di Gori

(Santarcangelo) La sanità romagnola è alle prese con la riorganizzazione della rete ospedaliera con l’obiettivo di “garantire qualità di cura ed equità di accesso per i cittadini su tutto il territorio, elevare la qualità delle prestazioni, puntare ad una produzione sanitaria tendente all’autosufficienza, valorizzare le vocazioni esistenti, concentrare i trattamenti solo dove l’evidenza dei dati lo impone (basse casistiche e patologie complesse).
Consapevolezza che non vi è alcun territorio né ospedale che ha la possibilità da solo di far fronte a tutta la richiesta sanitaria della popolazione romagnola (nel caso si volesse accentrare anziché distribuire)”, spiega Massimo Fusini della Cgil.
“Obiettivo al quale mirare è quello di far muovere le équipe chirurgiche anziché i pazienti (vedere l’esempio già in essere della chirurgia pediatrica). In questo modo si eleva la circolarità delle esperienze e la qualità dei professionisti. La scelta in ambito oncologico, della gestione integrata delle cure oncologiche, tra Irst e AuslR, permetterà di utilizzare medicinali innovativi, protocolli omogenei in tutta la Romagna e massimo utilizzo di tutta la dotazione ospedaliera”.
Grazie a questo percorso “si è applicata la Balduzzi senza chiudere nemmeno un ospedale, è passato il concetto di rete ospedaliera (un unico ospedale romagnolo formato da tanti stabilimenti distribuiti sul territorio) e Novafeltria, Santarcangelo e Cattolica hanno confermato le loro funzioni e vocazioni”.
Il confronto sulla riorganizzazione ospedaliera è in essere. Cgil Cisl Uil hanno chiesto di “modificare la proposta per tenere conto dei posti letto dedicati a pazienti che provengono da fuori regione ed incrementare quelli dedicati ai cittadini residenti. Il tema, quindi, non sarebbe più quello dei tagli ma di incremento e rimodulazione dei posti letto, da effettuarsi sulla base di carenze strutturali e del bisogno effettivo dei cittadini”.
Con la proposta di Piano di Riordino Ospedaliero, facendo l’esempio di Santarcangelo, “non deve cambiare nulla per le pazienti prese in carico per il tumore della mammella. Le pazienti continueranno a far riferimento alla Brest Unit di Rimini e saranno seguite nelle strutture di riferimento, compresa la Chirurgia di Santarcangelo, con il medesimo livello di qualità e appropriatezza clinica. Eventuali modifiche di tipo organizzativo non dovranno avere alcuna ripercussione sul livello delle prestazioni e delle cure, o sui protocolli clinici attivi. L’obiettivo è quello di omogeneizzare i profili di trattamento su tutto il territorio, senza ridurre il numero di interventi chirurgici senologici che si effettuano a Santarcangelo e confermando i percorsi assistenziali attualmente attivi nell’ambito territoriale di Rimini”.
La Cgil sottolinea che “il confronto sui posti letto non esaurisce il fabbisogno di servizi sanitari dei cittadini. Restano aperti altri temi a cui vanno risposte: dotazioni organiche (avvio dei processi di stabilizzazione ……) a partire dai contenuti dell’accordo siglato con la Regione Emilia Romagna in merito alle politiche regionali di innovazione e qualificazione del sistema sanitario; definizione dei posti letto di lungodegenza e per le cronicità negli ospedali di comunità (OSCO). La riconversione di alcuni posti letto della Chirurgia Generale in posti letto di Ospedale di Comunità (che devono rappresentare un servizio aggiuntivo alla cittadinanza) non dovrà in alcun modo diminuire, depotenziare, ledere l’attività della Chirurgia. Il confronto è aperto e l’obiettivo è quello di un miglior utilizzo dei posti letto esistenti e di qualificare ulteriormente l’offerta ospedaliera;
sviluppo delle Case della Salute in ambito territoriale che, se realizzate con la giusta filosofia organizzativa, producono risultati positivi in termini di prevenzione, di riorganizzazione della sanità nel territorio, di presa in carico del cittadino ed accompagno nei percorsi della salute.
Per la Cgil il diritto universale alla salute deve essere garantito, in particolare dalla sanità pubblica. Perciò, in Romagna, vanno garantite prestazioni diffuse e di qualità in tutte le strutture ospedaliere presenti e confermate le vocazioni esistenti nei quattro principali ospedali”.

(Rimini) Secondo l’analisi sulle incriminazioni per omicidio colposo da incidente stradale conditte da Das (Generali Italia), compagnia specializzata nella tutela legale, dopo l’introduzione dei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, Rimini risulta decima, con un rapporto di 1 denuncia ogni 27.933 abitanti. In genrale sono pesanti i dati per l’Emilia Romagna, seconda nella graduatoria delle Regioni, dopo la Valle d’Aosta. In testa alla classifica per province c’è Ravenna, con con 1 denuncia ogni 18.667 residenti. Al quinto posto Piacenza (1/26.183 abitanti). Restando in regione i decessi in incidenti stradali sono frequenti a Reggio Emilia (1 denuncia ogni 31.368 abitanti), Bologna (1/34.632) e Ferrara (1/35.407), meno frequenti a Modena (1 denuncia ogni 63.851 abitanti), Parma (1/63.628) e Forlì-Cesena (1/56.557).

(Rimini) Questa mattina Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il prefetto di Rimini Peg Strano Materia il Protocollo sulle relazioni sindacali firmato con il sindaco di Rimini il 21 aprile scorso.
Secondo i segretari, Graziano Urbinati, Massimo Fossati e Giuseppina Morolli,infatti il protocollo sarebbe stato violato dall’amministrazione comunale, “che si è mostrata per nulla disponibile ad un reale confronto con
le rappresentanze sociali”. Uno tra gli esempi è quello del “recente bando di gara per l'appalto a privati
di sei scuole per l’infanzia”, l’altro riguarda “il futuro assetto della Fiera”.
Un atteggiamento, sottolineano i sindacalisti, “in totale contraddizione con quanto dichiarato in occasione della firma del Protocollo dalla stessa amministrazione” che in un comunicato stampa aveva scritto: "Il confronto così concordato permetterà la ricerca di elementi di condivisione nelle strategie per la difesa del welfare e il supporto all'occupazione, riconoscendo il ruolo del mondo del lavoro e dei suoi rappresentanti. Buone ed innovative relazioni, saranno fattore importante per accompagnare i processi di cambiamento e la crescita: per questo l' accordo prevede nello specifico un confronto periodico, a partire dalle materie oggetto del protocollo: bilancio, welfare, fiscalità, area vasta e società partecipate".
Al prefetto i sindacari hanno chesto che “si faccia carico di organizzare un incontro con i firmatari del Protocollo”.

Mercoledì, 26 Ottobre 2016 13:05

Droga, scoperto asse Rimini-Trento, tre arresti

(Rimini) I carabinieri di Rimini hanno arrestato tre persone ritenute responsabili in concorso di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Si tratta di un 49enne napoletano, già in carcere per altri reati, di una barese che proprio ieri ha compiuto 35 anni e di un 59enne originario di Rovereto (Trento).
A Trento avveniva l’approvvigionamento della droga che veiva poi venduta in riviera, tra Rimini e Pesaro, anche a minori e vicino a strutture di recupero per tossicodipendenti.
Sono stati sequestrati 4,3 chili di marijuana, 4,8 di hashish e 232 grammi di cocaina che il 49enne, a capo del gruppo, nascondeva in un garage. All’uomo sono stati sequestrati anche 56mila auro nascosti in una valigetta affidata ad una persona ignara del suo contenuto, una sua ex fidanzata.
Nell’appartamento a Trento di due degli arrestati sono stati sequestrati 50 grammi di hashish, uno di marijuana, otto cellulari con relative schede telefoniche, 2.560 euro in contanti ritenuti provento di spaccio, documenti sulla vendita di droga e la situazione debitoria dei clienti.

(Riccione) Contro l’immigrazione clandestina e del degrado urbano, i carabinieri di Riccione hanno setacciato le aree dismesse delle colonie del Marano, soffermandosi in particolare sull’esterno dell’ex alberghiero di viale D’annunzio dove hanno trovato ed arrestato un 27 piacentino, pregiudicato e colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Un 22enne marocchino senza fissa dimora è stato inoltre denunciato perché trovato in possesso di 15 grammi di hashish, che sono stati sequestrati.

Mercoledì, 26 Ottobre 2016 10:17

Chiara, morte imprevedibile

(Rimini) La piccola Chiara Talacci è morta a causa di una rarissima patologia congenita al cuore. Tanto rara e difficile da individuare che lo scorso giugno, il medico legale Pierpaolo Balli dopo l’autopsia, in cui lui non trova quello che cerca, chiede di avvalersi della consulenza di un collega. La bimba di dieci anni era stata colta da un malore durante una lezione di danza.
Balli aveva già compreso che a portare via Chiara era stato il cuore, una fibrillazione improvvisa, e che l’edema polmonare riscontrato era solo una conseguenza del problema congenito.
Spiega la stampa questa mattina che “la patologia, di origine genetica, investe il sistema di conduzione elettrica del cuore e può portare in casi rari alla morte improvvisa di giovani e giovanissimi. Le difficoltà nel mettere a fuoco la malattia (il consulente si era preso sessanta giorni di tempo per fornire il responso definitivo) già lasciavano immaginare che non fosse diagnosticabile nel corso di una visita medica, né evidenziabile con un elettrocardiogramma (Corriere Romagna)”.
Un evento imprevedibile, quindi, ha causato la morte di Chiara.