Allarme idrocarburi, esercitazione al porto
(Rimini) Cosa accadrebbe al porto di Rimini se per caso un giorno un’imbarcazione perdesse idrocarburi nell’acqua in maniera importante, magari a seguito di un incidente? Scatterebbe il piano antinquinamento secondo le modalità messe in pratica oggi dalla capitaneria di porto in occasione dell’esercitazione ‘Pollex 2016’. “L’attività, svolta sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di porto di Rimini, ha avuto come principale obiettivo la verifica dell’attivazione della “catena di allarme” in occasione di dichiarata “emergenza locale”, i tempi di attivazione del dispositivo navale e terrestre, nonché la capacità di far fronte alle articolate fasi di intervento, con particolare riguardo alla posa delle barriere galleggianti di contenimento degli idrocarburi, propedeutiche alla bonifica degli specchi acquei”, spiegano dalla capitaneria. “I risultati dell’operazione hanno confermato la prontezza ed efficienza dell’azione del personale della Guardia costiera, autorità preposta alla tutela dell’ambiente marino e costiero”.
Fratelli arrestati per spaccio
(Rimini) Due fratelli, lui di 30 e lei di 20, di origine albanese sono stati arrestati dai carabinieri di Riccione per spaccio di droga, in prevalenza cocaina. I due erano stati bloccati dai militari lo scorso 28 ottobre e sottoposti a fermo di polizia, poi tramutato dal giudice in arresto. I due fratelli sono accusati di aver ceduto 40 grammi di droga ad altri due fratelli italiani residenti a Coriano, anche questi finiti sotto indagine. I due fratelli albanesi sono attualmente detenuti, gli italiani indagati a piede libero (Ansa).
Sisma, nessun danno a scuole riminesi
(Rimini) E’ stata completata questa mattina senza che si riscontrassero criticità l'attività di monitoraggio su tutti i 67 edifici scolastici comunali. Un'attività per accertare la presenza di eventuali danni o condizioni di rischio a seguito delle forti scosse di terremoto che hanno colpito nella mattinata di domenica 30 ottobre l'Italia centrale, i cui effetti si sono manifestati anche nel territorio riminese. Tecnici comunali e personale di Anthea hanno verificato lo stato di tutti i edifici scolastici comunali, così come era avvenuto all'indomani delle scosse del 26 ottobre.
Nelle prossime settimane, in stretto accordo con le Direzioni didattiche, i tecnici del Comune e di Anthea, la società in house incaricata di seguire la manutenzione, continueranno costantemente l'attività di monitoraggio dell'edificio, a garanzia degli studenti, del corpo insegnante e di tutti gli operatori che ivi operano.
Mense scolastiche, l’8% non paga
(Rimini) Mense scolastiche, l’8% non paga la retta. Secondo i calcoli del Comune di Rimini sarebbero 300 i morosi nei servizi educativi e scolastici, che riguardano in particolare la riscossione del servizio mensa nelle scuole elementari e nelle materne statali, e quella delle rette nelle materne e nei nidi comunali.
A tutti questi il Comune ha inviato una lettera con l’invito a saldare nei mesi successivi quanto dovuto. “Una “messa in mora” grazie alla quale molte famiglie, 'evasori' spesso per dimenticanza, rientrano già del debito”, spiegano da palazzo Garampi.
“Una moltitudine di strumenti – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini - messi in campo con lo scopo non solo di incassare le cifre non pagate, ma anche di prevenire le morosità future, distineguendo, innanzitutto tra distratti ed evasori”.
Se, dopo tre o quattro mesi nulla si sarà mosso, il Comune di Rimini passerà le pratiche alla società di riscossione Sorit, che provvederà, anche ad anni di distanza, a recuperare il credito in maniera coatta. Ci sarà possibilità di accordo con l’amministrazione, anche su possibili rateizzazioni del debito.
Il Comune di Rimini ha iniziato la riscossione diretta prima di altri omologhi, a partire dal 2010. I dati evidenziano anche l’aumento esponenziale di situazioni di sofferenza, presumibilmente dovute alle difficoltà veicolate dalla crisi economica. Se nel 2012 il dato raggiungeva il 6%, due anni dopo saliva all'8%. Non solo, aumentano coloro che scivolano in fasce di reddito più basse e, tra coloro che già erano in fasce di disagio economico, coloro che non richiedono più i servizi.
Ponte di Tiberio, via al bando per la Piazza sull’acqua
(Rimini) La gara d'affidamento dei lavori per la piazza sull’acqua al ponte di Tiberio si concluderà entro l'anno, per poi dar inizio al cantiere a marzo 2017. La giunta comunale ha approvato questa mattina il progetto esecutivo dell'intervento finanziato con 720mila euro dalla Regione con fondi europei. Il costo complessivo dell'intervento, che dovrà essere realizzato contrattualmente entro sei mesi dalla consegna dei lavori, ammonta a 936.234 euro.
Il progetto complessivo mira a fare del ponte di Tiberio centro e scena per le attività culturali della città e lo fa proponendo una riqualificazione dell'invaso mediante una riorganizzazione complessiva di tutta l'area circostante in luogo di grande rappresentatività per la città di Rimini: una zona di circa 6.500 metri quadri che insiste sul bacino su cui si affaccia il ponte di Tiberio, una delle testimonianze di epoca romana più importanti presenti nella città. Un intervento omogeneo che si articola in tre progetti per una spesa di 2.250.000 euro, di cui 1.800.000 a carico del Pos – Fesr, con cui, oltre ai lavori del comparto 3 oggi approvati, saranno realizzati quelli relativi al comparto 4 "Canale ponente" (presto in Giunta per l'approvazione del progetto esecutivo) e il Laboratorio aperto (già approvato) che troverà sede nei vicini spazi dell'Ala Moderna del Museo della Città.
Sanità, 1,2 milioni per Rimini Nord
(Rimini) E’ di circa 1,2 milioni di euro la quota del Fondo Sociale Europeo destinato al Distretto Rimini Nord per la realizzazione di un piano di azioni per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. Un “piano integrato”, formalizzato da un accordo di programma siglato da enti locali, l’Asl Romagna e la Regione, che è stato discusso e votato favorevolmente questa mattina dalla quinta commissione consiliare.
Il piano integrato, che recepisce la Legge regionale 14/2015, è lo strumento con il quale si dà attuazione nel territorio all’integrazione dei servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari per la realizzazione di percorsi integrati a sostegno dell’inserimento lavorativo ed inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. Al centro delle azioni del piano infatti sono le nuove marginalità, quei disoccupati che portano con sé oltre alla problematica lavorativa anche altri disagi sociali o sanitari e che quindi devono fare i conti con maggiori difficoltà per rientrare nel mondo del lavoro, oltretutto in un contesto generale di crisi economica ancora critico. Per questi lavoratori è quindi necessario prevedere un intervento multi-professionale: il piano prevede una linea programmatica di servizi e interventi di politica attiva – consulenza, orientamento, tirocini, formazione professionale, sostegno e accompagnamento al lavoro, oltre agli interventi più specifici della sfera socio-sanitaria – che sarà il più possibile personalizzata proprio nell’ottica di mettere al centro le capacità e le potenzialità della persona. In quest’ottica appunto nasce l’esigenza di creare equipe multiprofessionali, creando una collaborazione tra Servizi sociali dei Comuni, Centri per l' Impiego e servizi socio-sanitari delle Asl.
“Si tratta di un’impostazione di lavoro – sottolinea il vicesindaco e assessore con delega al sociale Gloria Lisi – che si inserisce in un percorso che il Comune di Rimini ha già avviato da diverso tempo, mettendo al centro della nostra politica il welfare delle capacità, superando l’approccio assistenziale. Negli ultimi anni abbiamo stretto un ottimo rapporto di collaborazione con il Centro per l’impiego di Rimini, per il sostegno di azioni per noi importanti come il ‘progetto Empowerment e qualità del lavoro’ o il ‘regolamento delle procedure di affidamento di servizi per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio’, azioni che nascono proprio per andare incontro a speciali categorie di persone (ad esempio ultracinquantenni con figli a carico, le madri sole, donne over 55) e che ci hanno permesso di dare una risposta a circa una settantina di persone intercettate dai servizi sociali. Siamo partiti dalla consapevolezza del valore del lavoro come elemento di inclusione e coesione sociale e dalla consapevolezza che le nuove problematiche sociali devono necessariamente essere affrontate con strumenti diversi e innovativi. Oggi questo approccio sperimentale trova conferma e nuova linfa nelle indicazioni della legge regionale, che ci dà la possibilità di ampliare e rafforzare questa rete che vede fianco a fianco Comuni del distretto nord, Ausl Romagna e Centri per l’impiego grazie anche a risorse importanti, mirate e specificamente destinate alla realizzazione di questi obiettivi”.
Giunta e consiglio, Conti è il Paperone della Perla Verde
(Riccione) Il Paperon de’ Paperoni del consiglio comunale di Riccione è l’assessore allo sport e demanio Carlo Conti, di professione manager sportivo che nel 2016 ha dichiarato qualche spicciolo in più di 140mila euro. Lo seguono l’assessore al bilancio (e altro) Giovanni Bilancioni, vice presidente della Trevi, con 112mila euro, Roberto Monaco con poco più di 73mila euro dichiarati. Tra i consiglieri, la più ricca è l’avvocato Morena Ripa del Movimento 5 stelle, con quasi 58.800 euro di reddito dichiarato, segue Giulio Mignani con 54.400 euro. Il dettaglio delle dichiarazioni di tutti gli amministratori riccionesi qui (http://www.comune.riccione.rn.it/Engine/RAServePG.php/P/99651RIC0400).
Pittura, riminesi influenti sui grandi del Trecento marchigiano
(Rimini) L’influenza artistica dei pittori riminesi del Trecento sui grandi maestri marchigiani del Gotico e del Rinascimento sarà il tema dell’incontro “L’albero della Vita e il Tappeto: i Crocefissi riminesi nelle Marche”, che si terrà domani venerdì 4 novembre 2016 alle ore 17,30 presso il Salone di Palazzo Buonadrata.
Focus dell’incontro sarà la presentazione del volume “Croci dipinte nelle Marche. Capolavori di arte e spiritualità dal XIII al XVII secolo”, a cura di Maria Giannatiempo Lopez e Giovanni Venturi, Amici dei Musei delle Marche, che interverrà all’incontro.
Il volume non solo rende note le presenze dei pittori riminesi del Trecento sul territorio marchigiano, ma illustra come il linguaggio di Giovanni, Giuliano, Pietro e Baronzio (che avevano le loro botteghe non lontane dalla chiesa di Sant’Agostino e dall’attuale Via Garibaldi), abbiano determinato lo stile e il linguaggio simbolico dei grandi maestri marchigiani del Gotico e del Rinascimento.
Nel libro si spiega, in particolar modo, il Crocifisso di Giovanni da Rimini di Mercatello sul Metauro la cui firma e la cui data, opportunamente studiate da Augusto Campana, hanno ricostruito tutta la storia della Scuola riminese del Trecento, originando la ricostruzione delle singole individualità, dando, per dir così, “un nome e un cognome” agli autori di miniature, tavole e affreschi. Largo spazio hanno anche il monumentale e arcaico Crocifisso di Giovanni da Rimini a Talamello e quelli gotici e assai drammatici di Pietro da Rimini.
Il volume, inoltre, evoca le origini bizantine e orientali dei crocifissi su tavola, dimostrando come la cultura visiva romagnola e marchigiana sia per natura aperta all’Adriatico e alla sua sponda orientale in una visione non solo italiana ma europea dell’arte.
L’introduzione di Alessandro Giovanardi, storico e critico dell’arte, porrà al centro della discussione inedite questioni sull’uso liturgico e sul significato simbolico dei crocifissi su tavola tra Rimini e le Marche, guardando anche ai grandi maestri toscani: Cimabue, Giotto e Duccio.
Durante l’incontro a chiunque acquisterà il volume a prezzo speciale per l’occasione verrà offerto un prezioso cofanetto con due volumi d’arte di Pier Giorgio Pasini dedicati a Giorgio Vasari e Paolo Veronese.
L’appuntamento di venerdì è il terzo appuntamento di Rinascite d’Autunno.
3 novembre
Celli non risponde | Pirata su Whatsapp | Folla per Francesco
Fallimento Voce, Celli non risponde al giudice
(Rimini) Davanti al giudice per le indagini preliminari di Rimini, Fiorella Casadei, si è avvalso della facoltà di non rispondere, Giovanni Celli, fondatore del quotidiano La Voce di Romagna. Celli da giovedì si trova agli arresti domiciliari. Questa mattina si è presentato davanti al gip che aveva emesso il provvedimento restrittivo per l'interrgatorio di garanzia.
Celli è stato arrestato nell’ambito dell’indagine ‘Undertone’ della Guardia di finanza di Rimini, sul fallimento della società legata alla testata giornalistica. E’ accusato di aver sottratto denaro dalla società a suo vantaggio.