(Rimini) Sono state 2.090 nei primi sei mesi attivazione del servizio le dichiarazioni di consenso alla donazione degli organi raccolte dagli uffici Anagrafe grazie alla nuova disposizione legislativa che permette di associare la scelta al rilascio di un documento d'identità. "Un'opportunità e soprattutto un atto di civiltà– ha commentato l'assessore all'innovazione e ai servizi civici Eugenia Rossi di Schio – che tanti riminesi hanno dimostrato d'apprezzare esprimendo il proprio consenso positivo. Un gesto d'altruismo, certo, ma soprattutto una scelta consapevole e un contributo alla costruzione di una rete solidale tra i cittadini.”
Il servizio è partito il 4 maggio 2016 e a oggi ha già ottenuto numeri importanti e assolutamente positivi. Sono infatti 2090 le dichiarazioni positive espresse dai 8670 cittadini riminesi maggiorenni, quasi un riminese su quattro, che al momento del rinnovo della carta d'identità decide d'aderire alla possibilità prevista dalla legge.
"Risultati che è intenzione dell'Amministrazione comunale – ha proseguito l'assessore Rossi di Schio – incrementare proseguendo quell'attività di sensibilizzazione che, all'indomani dell'entrata in vigore della normativa, abbiamo messo in atto con le associazioni di volontariato come con la campagna 'Rimini dona la vita', ideata e condotta nell'aprile scorso assieme alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Romagna."
Nel corso del 2014 le osservazioni di morte effettuate nel territorio provinciale di Rimini sono state 8 che hanno portato a 6 trapianti (4 di fegato e 2 di reni); nel 2015 si sono verificate invece 13 osservazioni con 20 donazioni d'organo (10 di reni, 4 di polmoni, 5 di fegato e 1 di cuore).
Oltre che con la compilazione e sottoscrizione del modulo di consenso nel momento del rilascio o rinnovo della carta d'identità presso gli uffici anagrafe, i cittadini maggiorenni che vogliono esprimere la propria volontà e registrarla nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) possono compilare e sottoscrivere il modulo di dichiarazione presso gli uffici dell'AUSL della Romagna Rimini; sottoscrivere l'atto olografo dell'Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO); compilare e sottoscrivere la Tessera Regionale del Donatore o le tessere delle Associazioni di Donatori e Malati, ricordando di portarla sempre con sé; scrivere su un foglio libero le proprie volontà, ricordando di inserire i dati anagrafici, la data e la firma, ricordando di portarla sempre con sé.
E' sempre possibile cambiare idea sulla donazione perché fa fede l'ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo.

Martedì, 22 Novembre 2016 16:19

Referendum, 110mila elettori chiamati alle urne

(Rimini) Saranno 110.047 gli elettori riminesi che dalle ore 7 del mattino fino alle ore 23 di domenica 4 dicembre potranno recarsi ai seggi per esprimere il proprio voto in occasione del Referendum costituzionale sul quesito: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente "disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?".
Hanno diritto di voto tutti i cittadini di nazionalità italiana, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Rimini, che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 4 dicembre.
Gli elettori che potranno votare nelle 143 sezioni elettorali allestite in 36 luoghi di riunione, in totale saranno 110.047, con una maggioranza di donne (57.742). Preponderanza del sesso femminile anche tra i 54 elettori ultracentenari, dove ben 50 sono donne compreso l'elettore più anziano, una donna, che ha compiuto 106 anni. Tra gli elettori più giovani che compiranno il 18° anno d'età proprio il 4 dicembre tre sono i maschi, due le femmine che potranno così votare per la prima volta come altri 548 coetanei (277 i maschi, 271 le femmine).
Molti gli iscritti nelle liste elettorali residenti all'estero che potranno esprimere il loro voto: o in loco per corrispondenza (7.325 i residenti stabilmente, mentre 85 solo temporaneamente), o decidendo il rientro in Italia (35).
L'Ufficio elettorale del Comune di Rimini invita gli elettori di verificare per tempo il possesso dei documenti necessari per l'espressione del diritto di voto così da evitare il possibile sovraffollamento e le code degli ultimi giorni. Color che hanno esaurito o smarrito la tessera elettorale potranno richiederne una nuova rivolgendosi ai seguenti Uffici Comunali negli orari d'apertura al pubblico indicati: Ufficio Elettorale, Via Marzabotto 25, aperto al pubblico Lunedì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18; Martedì dalle 8 alle 16; Mercoledì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18; Giovedì dalle 8 alle 16; Venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18; Sabato dalle 8,30 alle 12,30. Aperte al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 le delegazioni anagrafiche di Villaggio 1° Maggio in Via Bidente, 1/P; Viserba in Via Mazzini, 22; Miramare in P.zza Decio Raggi, 1. Tutte le info sul sito del Comune di Rimini nelle pagine "Speciale referendum” al link www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/elettorale/speciale-referendum-costituzionale

Martedì, 22 Novembre 2016 16:05

Novelli, arriva il musical con Cabaret

(Rimini) La stagione del teatro Novelli entra nel vivo con nel mondo del grande musical: venerdì 25, sabato 26 (ore 16) a domenica 27 novembre (ore 21) il teatro Novelli ospita Cabaret, un classico del teatro musicale reso celebre dal film di Bob Fosse del 1972 con Liza Minnelli portato sul palcoscenico dalla Compagnia della Rancia, che negli anni ha regalato numerosi spettacoli di successo, con le musiche che lo hanno accompagnato per anni in giro per i teatri di tutto il mondo, grazie a brani intramontabili come Mein Herr, Money Money, Maybe This Time e Life is a Cabaret.
Cabaret è uno spettacolo caro al regista Saverio Marconi, che lo aveva già messo in scena nel 1992 e del 2007. Questo nuovo allestimento non è sfarzoso, abbandona lustrini e paillettes per dare più sostanza alle parole. E' un allestimento amaro, duro, toccante: è teatro nel teatro, con una scenografia che 'invade' il palcoscenico, costumi eleganti frutto di ricerca storica che insieme al disegno luci creano atmosfere ora intense ora quasi sospese. Esplosivi i quadri musicali del Kit Kat Klub, con le potenti coreografie di Gillian Bruce e una colonna sonora indimenticabile.
Nella Berlino dei primi anni Trenta, sullo sfondo dell'avvento del nazismo, si intrecciano le storie dei vari personaggi: la fragile ed evanescente Sally Bowles (Giulia Ottonello), giovanissima stella del Kit Kat Klub, che inizia una tempestosa relazione con il giovane romanziere americano in cerca di ispirazione Cliff Bradshaw (Alessandro Di Giulio), l'austera Fräulein Schneider (Altea Russo), il timido e riservato ebreo Herr Schultz (Michele Renzullo), la libertina Fräulein Kost (Valentina Gullace), il nazista Ernst Ludwig (Andrea Verzicco).
E, a sorvegliare tutti, come un personaggio brechtiano, un eclettico Giampiero Ingrassia/Maestro di Cerimonie, che prende vita solo sul palcoscenico del Kit Kat Klub. È il filo conduttore che rappresenta l'aspetto ludico della storia - vuole che tutti si lascino travolgere dall'atmosfera licenziosa del locale e si divertano per dimenticare i problemi che esistono realmente - e allo stesso tempo quello ambiguo e stravagante. Un Maestro di Cerimonie ammiccante, ammaliante, tentatore, che apre agli spettatori le porte del mitico club berlinese, metafora della decadenza del mondo, sempre pronto a ridere e scherzare, ma con una morale corrotta, sottolineata anche dal trucco sapiente (un misto tra Joker, il Corvo e il cantante dei Kiss Gene Simmons), una maschera che trasuda inquietudine. Ingrassia si cimenta in un ruolo complesso e dalle mille sfaccettature, che gli è valso il Premio Persefone 2016 come migliore attore protagonista di musical. E nell'invito agli spettatori ad affrontare la realtà e ad abbandonare l'indifferenza è racchiuso il senso profondo dello spettacolo: "Vi emozionerete, piangerete, sicuramente, e vi farete molte domande".
Sabato 26 novembre alle 17 nel Ridotto del Teatro è inoltre in programma un incontro con la compagnia, pensato per gli studenti ma aperto a tutto il pubblico.

(Rimini) Il direttore generale della Asl Romagna, Marcello Tonini, oggi in consiglio comunale a Rimini ha risposto alle domande della quinta commissione, presenti le associazioni Punto Rosa e Crisalide, spiegando nel dettaglio come il presente e il futuro della senologia dell’ospedale Franchini di Santarcangelo siano da inquadrare nel più complesso disegno di riorganizzazione della Asl unica di Romagna che “ribadisco, porterà a tutti i territori un vantaggio dal punto di vista della qualità dell’offerta sanitaria pubblica”, ha detto Tonini. Lo stesso ha confermato che per “il reparto di Santarcangelo non vi sarà alcun depotenziamento. Si tratta di una eccellenza riconosciuta da non mettere nemmeno in discussione nella sua operatività e portata attuale e futura”. Tonini ha tranquillizzato chi poneva dubbi sui posti letto: ”Non esiste alcun problema, anzi. Partiamo con una base di 12 posti letto, che dai numeri che abbiamo è l’ottimale, ma siamo già pronti ad aumentarli senza alcun problema qualora vi sia una maggiore richiesta. In Romagna abbiamo più di quattromila posti letto, spostarne qualcuno in più da un reparto all’altro è qualcosa di naturale e quotidiano su cui non esistono problemi di sorta. Voglio essere chiaro, se aumentano gli interventi aumentano contemporaneamente i posti letto, siamo pronti”. “Santarcangelo è confermata come struttura semplice con un suo responsabile, al pari della sua omologa nel ravennate, insieme ad esse una struttura complessa a Forlì con un direttore con cui si lavorerà insieme in maniera coordinata e sinergica. Non abbiamo bisogno alcuno di spostare strutture e professionisti da Santarcangelo che in questa maniera non solo non subirà depotenziamento alcuno, ma potrà usufruire di una struttura di rete ancora più ampia che ne aumenterà l’efficacia e la portata.  Non si arretra sul buono che c’è, la dotazione rimarrà tale. Entro un anno ma potenzialmente già tra sei o otto mesi sarà dunque ultimata anche la riorganizzazione del dipartimento di chirurgia unica di Romagna, una degli ultimi ad essere unificati proprio per la sua diffusione e grandezza”.

(Rimini) Buco in bilancio per il Comune di Rimini: Adriagas non ha versato il canone per la concessione delle reti di distribuzione del gas, pari a oltre 3,6 milioni di euro, di cui solo la prima tranche (1,8 milioni) era stata inserita in bilancio.
“Una doccia gelata”, commenta l’assessore al bilancio Gian Luca Brasini. Tuttavia, precisa l’assessore, “la solidità del bilancio del comune di Rimini che ci consente di assorbire questa criticità senza particolari traumi”.
La somma, spiegano dal Comune, non è stata riversata dal gestore per effetto di tre recenti sentenze emesse da tre tribunali ordinari italiani che, chiamati ad esprimersi su contesti simili, “di fatto hanno azzerato i canoni concessori” da riconoscere all’ente concedente, “andando in controtendenza rispetto alle indicazione date dal Ministero per lo sviluppo economico e dall’Aeegsi, l’authority per Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico”.
Brasini annuncia quindi “risposte rapidissime all’unico scopo di non finire in situazione di squilibrio”. L’amministrazione, “dovendo agire con tempestività a un fatto assolutamente non previsto e per giunta comunicato dopo 9 mesi dall’inserimento della posta nel bilancio previsionale, interviene con un’operazione di riequilibrio, sinora mai utilizzata da noi, andando cioè ad attingere a parte degli oneri di urbanizzazione, potendo iscrivere in entrata solo 450 mila euro dei 3,6 milioni di euro iscritti a bilancio per il canone di Adrigas”. Per Brasini si tratta di un “un atto obbligato, in attesa degli auspicati chiarimenti giurisprudenziali e normativi che il Comune di Rimini, assieme a decine di altri Comuni italiani e ad Anci, ha già richiesto in merito”.
Della variazione si è discusso questa mattina in commissione bilancio in Comune, assieme al capitolo delle sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada. “C’è in buona sostanza - spiega Brasini - un assestamento del dato delle multe, proiettato al 31 dicembre, indicato in un meno 2,2 milioni. Si tratta di un’operazione tecnica, basata cioè su meri principi contabili (l’implementazione del fondo crediti di dubbia esigibilità per 2 milioni)”.

(Rimini) “Nei giorni scorsi” la Banca d’Italia ha “chiesto a Credit Agricole Cariparma di salvare le Casse di Rimini e Cesena, oltre che di acquistare da Atlante la “nuova” CariFerrara”. Lo scrive oggi il Sole 24 ore, ridando voce e corpo ad alcune indiscrezioni pubblicate la scorsa settimana dal Messaggero. “Ma il Ceo Giampiero Maioli - continua il quotidiano di Confindustria - ha detto di essere disponibile a esaminare i dossier purché le tre banche vengano ricapitalizzate dallo schema volontario del Fondo di garanzia dei depositi, che dovrebbe farsi carico anche di sofferenze e parte dei dipendenti”.
La notizia è arrivata sul quotidiano di Confindustria nell'aprofondimento pubblicato a un anno dall’entrata in vigore della direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie ha fatto il suo pezzo anche nel bel Paese, con “la risoluzione di Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e CariChieti, con l’azzeramento dei risparmi di circa 130mila azionisti e obbligazionisti subordinati”, scrive il Sole.

(Rimini) Potrebbe vedere la luce un gruppo bancario unico lungo la dorsale adriatica. E torna a circolare la voce dell’interesse di Cariparma al salvataggio di Carim. Indiscrezioni, pubblicate dall'Ansa, dicono che le Casse di risparmio di Rimini, Ferrara e Cesena starebbero pensando di unirsi, aspirando ad essere rilevate da “un soggetto industriale ‘forte’, con il supporto, in secondo piano, dello schema volontario del Fondo interbancario”. Le fonti finanziarie da cui provengono queste indiscrezioni ricordano anche alcune criticità che avrebbero portato a individuare in Cariparma il soggetto più idoneo. Innanzitutto, il fatto che Ubi non è interessato a Carife essendosi già accollato Banca Marche, Popolare Etruria e Carichieti. C’è poi tutto l’interesse del Fondo interbancario a tutelare il proprio investimento in Caricesena, di cui ha rilevato la maggioranza. Carim, da parte sua, infine, preferirebbe non dover ricorrere al Fondo.

Martedì, 22 Novembre 2016 11:48

Meningite, una riminese muore a Livorno

(Rimini) E’ deceduta all'ospedale di Livorno, un mese dopo il suo ricovero in seguito alla meningite, Lilia Agata Caputo, 64 anni, originaria di Rimini, ma residente a Viareggio (Lucca). La donna, secondo quanto riportato oggi su Tirreno e Nazione, è deceduta a causa di complicazioni legate a una vasculite cerebrale.
Per l'ex insegnante, era in pensione dalla scorso anno scolastico, il calvario era iniziato il 24 ottobre con febbre alta: da allora la situazione non è più migliorata (Ansa).

(Rimini) Gli agenti della Questura sono intervenuti verso la mezzanotte presso il pronto soccorso dell’ospedale di Rimini, dove era stato segnalato un individuo che aveva appena danneggiato alcuni lampioni delle aiuole del cortile esterno nonché alcune cassette antincendio. Grazie alla descrizione del personale del pronto soccorso, i poliziotti si sono messi alla ricerca dell’individuo, riuscendo a bloccarlo di lì a poco. L’uomo, un 52enne in evidente stato di alterazione alcolica, è stato quindi denunciato per danneggiamento aggravato.

(Rimini) E’ stata una giovane dipendente di una cooperativa che si occupa di assistenza agli anziani ad allertare la centrale operativa della Questura, preoccupata per avere assistito poco prima ad un alterco tra l’anziana signora 76enne a cui presta assistenza e la di lei figlia, degenerato in una vera e propria aggressione fisica da parte di quest’ultima.
Giunti sul posto, i poliziotti delle volanti hanno constatato che in effetti la donna, una 40enne riminese, era ancora estremamente agitata ed aggressiva nei confronti della madre, tant’è che nonostante la presenza degli agenti non esitava a continuare a minacciarla verbalmente in maniera pesante.
Verificata la situazione e calmati gli animi, i poliziotti hanno appreso dalla testimone, la giovane operatrice della cooperativa di assistenza, che l’aggressione – capelli tirati, schiaffi e qualche calcio - era da ricondursi a motivazioni di natura economica e di convivenza in generale e che probabilmente non era la prima volta che succedeva, in quanto altre volte aveva notato dei lividi sul corpo dell’anziana.
Terminati gli accertamenti, gli agenti hanno quindi denunciato la figlia per i reati di lesioni e maltrattamenti in famiglia ed hanno disposto, in accordo con personale dei servizi sociali del Comune di Rimini il trasferimento temporaneo dell’anziana signora in una struttura del Comune.