Fiere, Bologna ricapitalizza. Regione mette 5 milioni
(Rimini) “L’aumento di capitale, varato con legge approvata dall’Aula, è una scelta importante volta a sostenere il Piano industriale di sviluppo di BolognaFiere". Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ha commentato l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della legge 'Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alle società fieristiche regionali'. Il Piano prevede il restyling del quartiere con sostituzione di padiglioni, nuovi accessi e la valorizzazione del palazzo dei congressi per l’attività convegnistica oltre al rafforzamento delle attività internazionali e a un forte collegamento con la città di Bologna e l’area metropolitana oltre ai territori di Ferrara e Modena.
"L’expo di Bologna- continua l'assessore- rimane uno dei più importanti quartieri fieristici italiani ed internazionali, con un grande radicamento nei nostri distretti produttivi. Uno strumento di straordinaria importanza per queste imprese, per la loro attività di internazionalizzazione e di crescita dell’occupazione”.
La nuova legge consentirà alla Regione, per realizzare il pieno concorso regionale alla partecipazione al capitale sociale delle società fieristiche, di investire in BolognaFiere ulteriori 5 milioni di euro, portando la propria partecipazione a 17 milioni di euro. Inoltre, la legge introduce la promozione dei processi di aggregazione ed espansione dalle società fieristiche, attraverso azioni che si caratterizzano in termini di sviluppo strategico delle filiere produttive regionali.
“Questa scelta si inserisce a sostegno di un quartiere fieristico che ha enormi potenzialità e già oggi si toccano con mano- aggiunge Palma Costi-: dal grande successo di Eima, dal lungo contratto che lega Cersaie a Bologna nonché l’accordo di questi giorni con Torino per l’editoria fino al ritorno del Motor Show con la presenza delle case automobilistiche, ai rapporti con grandi società fieristiche internazionali".
“Un forte rilancio di BolognaFiere in grado, con le altre importanti società fieristiche regionali di Rimini e Parma, di costruire un processo di aggregazione volto a rafforzare il loro ruolo nazionale ed internazionale, capace di acquisire ulteriori manifestazioni e di essere sempre più presenti all’estero nel solo interesse delle imprese dei nostri distretti produttivi e della loro crescita occupazionale”, ha proseguito Costi.
“Da qui l’auspicio che le tre più importanti fiere, che già hanno sottoscritto tra loro una lettera di intenti, a cui spero si aggiunga anche Piacenza expo, possano integrarsi / aggregarsi nei modi e nelle forme che riterranno opportune al solo ed unico fine di essere sempre più competitive e forti nell’interesse di tutti i territori regionali”, ha concluso Costi.
Porti turistici, 750mila euro per 10 interventi
(Rimini) Via libera a 750 mila euro per finanziare dieci interventi di messa in sicurezza in porti regionali, comunali e approdi fluviali dell’Emilia-Romagna. A tanto ammontano le risorse messe a disposizione della Giunta regionale per il 2016. I primi finanziamenti, 400 mila euro, erano stati impiegati per interventi di dragaggio e scavo nei fondali per scongiurare rischi e danni alle imbarcazioni, all’attività ittica e al diportismo turistico nei porti regionali di Cattolica, nel riminese, in quelli di Goro e Porto Garibaldi nel ferrarese e in quelli comunali di Gorino, sempre nel ferrarese, di Riccione, nel riminese, di Boretto, nel reggiano e di Sissa-Trecasali, nel parmense. Grazie a nuove risorse, per 350 mila euro, impiegate in assestamento di bilancio, sono stati finanziati altri interventi urgenti nei porti di Comacchio (Porto Garibaldi), Cattolica e Goro.
“Con questo ulteriore stanziamento rendiamo disponibili 750 mila euro per i porti dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. Sono risorse che permetteranno ai Comuni beneficiari di sviluppare le funzioni dei loro porti e di risolvere criticità ed emergenze. In questo modo si può portare a compimento un quadro di interventi significativo”.
In particolare, nel riminese sono 230 mila euro le risorse stanziate dalla Giunta. A Cattolica la prima tranche di 80 mila euro ha finanziato un primo stralcio di interventi per il dragaggio del porto canale, a rischio chiusura per motivi di sicurezza della navigazione e per proteggere le attività cantieristiche; ora con ulteriori 120 mila euro può essere finanziato il secondo stralcio. A Riccione con 30 mila euro sono stati finanziati lavori urgenti di dragaggio della darsena di levante, anch’essa a rischio chiusura per motivi di sicurezza della navigazione.
Infine, tutti gli interventi programmati per il mantenimento della navigazione dei fondali hanno anche il vantaggio di rendere disponibile i materiali sabbiosi che si possono utilizzare per il ripascimento delle zone costiere a rischio erosione.
Vaccini, Regione approva obbligatorietà con la riforma dei servizi educativi
(Rimini) La Regione Emilia Romagna ha approvato ieri la legge di riforma dei servizi educativi da 0 a 3 anni. All’interno è stata inserita l’obbligatorietà delle vaccinazioni dei bimbi per l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia.
"Con la legge – evidenzia la consigliera del Pd Nadia Rossi – è introdotta l'obbligatorietà delle vaccinazioni contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B come requisito d'accesso per tutti i servizi, sia pubblici sia privati. Accompagniamo quest'obbligo con l'impegno da parte della Regione a svolgere una capillare e fondamentale campagna informativa, col coinvolgimento del personale scolastico e di quello sanitario, in grado di raggiungere tutti i cittadini e le famiglie della nostra Regione, spiegando loro le implicazioni della nuova normativa e le motivazioni della scelta fatta, promuovendo oltre a quelle obbligatorie, anche le vaccinazioni raccomandate.
"È un atto coraggioso e deciso – conclude Nadia Rossi – che è stato valutato attentamente e ascoltando tutti i soggetti interessati. Per allargare la tutela alla salute dei più piccoli, garantendo anche la copertura di gregge, ci siamo sentiti in dovere di sostenere questo provvedimento, consapevoli che il calo delle coperture vaccinali che riguarda molto da vicino il nostro territorio, sta mettendo in pericolo il benessere delle nostre comunità".
Più in generale, il lavoro degli ultimi mesi alla riforma ha mirato a “realizzare un sistema effettivamente flessibile e di qualità, attento alle esigenze di conciliazione delle famiglie e alla tutela dei lavoratori”.
Il nido è valutato come il principale servizio educativo della rete integrata pubblico-privata su cui è fondato il nostro sistema regionale: esso ha la duplice funzione formativa e di accoglienza per i bambini e di sostegno per le famiglie.
"La flessibilità pertanto ne diventa l'elemento caratterizzante – prosegue Rossi – e al fine di garantire risposte differenziate per rispondere a esigenze diversificate, possono essere istituiti servizi integrativi ai nidi quali spazi bimbi, centri per bambini e per le famiglie, servizi sperimentali. Semplificate anche le procedure per richiedere l'autorizzazione al funzionamento e i requisiti di qualità della fascia 0-3. Fulcro dell'accreditamento è il percorso di valutazione della qualità basato sul progetto pedagogico, la figura del coordinatore pedagogico e gli strumenti di autovalutazione del servizio che si è cercato di sburocratizzare".
Donazioni di organi, 2mila dichiarazione in sei mesi
(Rimini) Sono state 2.090 nei primi sei mesi attivazione del servizio le dichiarazioni di consenso alla donazione degli organi raccolte dagli uffici Anagrafe grazie alla nuova disposizione legislativa che permette di associare la scelta al rilascio di un documento d'identità. "Un'opportunità e soprattutto un atto di civiltà– ha commentato l'assessore all'innovazione e ai servizi civici Eugenia Rossi di Schio – che tanti riminesi hanno dimostrato d'apprezzare esprimendo il proprio consenso positivo. Un gesto d'altruismo, certo, ma soprattutto una scelta consapevole e un contributo alla costruzione di una rete solidale tra i cittadini.”
Il servizio è partito il 4 maggio 2016 e a oggi ha già ottenuto numeri importanti e assolutamente positivi. Sono infatti 2090 le dichiarazioni positive espresse dai 8670 cittadini riminesi maggiorenni, quasi un riminese su quattro, che al momento del rinnovo della carta d'identità decide d'aderire alla possibilità prevista dalla legge.
"Risultati che è intenzione dell'Amministrazione comunale – ha proseguito l'assessore Rossi di Schio – incrementare proseguendo quell'attività di sensibilizzazione che, all'indomani dell'entrata in vigore della normativa, abbiamo messo in atto con le associazioni di volontariato come con la campagna 'Rimini dona la vita', ideata e condotta nell'aprile scorso assieme alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Romagna."
Nel corso del 2014 le osservazioni di morte effettuate nel territorio provinciale di Rimini sono state 8 che hanno portato a 6 trapianti (4 di fegato e 2 di reni); nel 2015 si sono verificate invece 13 osservazioni con 20 donazioni d'organo (10 di reni, 4 di polmoni, 5 di fegato e 1 di cuore).
Oltre che con la compilazione e sottoscrizione del modulo di consenso nel momento del rilascio o rinnovo della carta d'identità presso gli uffici anagrafe, i cittadini maggiorenni che vogliono esprimere la propria volontà e registrarla nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) possono compilare e sottoscrivere il modulo di dichiarazione presso gli uffici dell'AUSL della Romagna Rimini; sottoscrivere l'atto olografo dell'Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO); compilare e sottoscrivere la Tessera Regionale del Donatore o le tessere delle Associazioni di Donatori e Malati, ricordando di portarla sempre con sé; scrivere su un foglio libero le proprie volontà, ricordando di inserire i dati anagrafici, la data e la firma, ricordando di portarla sempre con sé.
E' sempre possibile cambiare idea sulla donazione perché fa fede l'ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo.
Referendum, 110mila elettori chiamati alle urne
(Rimini) Saranno 110.047 gli elettori riminesi che dalle ore 7 del mattino fino alle ore 23 di domenica 4 dicembre potranno recarsi ai seggi per esprimere il proprio voto in occasione del Referendum costituzionale sul quesito: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente "disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?".
Hanno diritto di voto tutti i cittadini di nazionalità italiana, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Rimini, che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 4 dicembre.
Gli elettori che potranno votare nelle 143 sezioni elettorali allestite in 36 luoghi di riunione, in totale saranno 110.047, con una maggioranza di donne (57.742). Preponderanza del sesso femminile anche tra i 54 elettori ultracentenari, dove ben 50 sono donne compreso l'elettore più anziano, una donna, che ha compiuto 106 anni. Tra gli elettori più giovani che compiranno il 18° anno d'età proprio il 4 dicembre tre sono i maschi, due le femmine che potranno così votare per la prima volta come altri 548 coetanei (277 i maschi, 271 le femmine).
Molti gli iscritti nelle liste elettorali residenti all'estero che potranno esprimere il loro voto: o in loco per corrispondenza (7.325 i residenti stabilmente, mentre 85 solo temporaneamente), o decidendo il rientro in Italia (35).
L'Ufficio elettorale del Comune di Rimini invita gli elettori di verificare per tempo il possesso dei documenti necessari per l'espressione del diritto di voto così da evitare il possibile sovraffollamento e le code degli ultimi giorni. Color che hanno esaurito o smarrito la tessera elettorale potranno richiederne una nuova rivolgendosi ai seguenti Uffici Comunali negli orari d'apertura al pubblico indicati: Ufficio Elettorale, Via Marzabotto 25, aperto al pubblico Lunedì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18; Martedì dalle 8 alle 16; Mercoledì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18; Giovedì dalle 8 alle 16; Venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18; Sabato dalle 8,30 alle 12,30. Aperte al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 le delegazioni anagrafiche di Villaggio 1° Maggio in Via Bidente, 1/P; Viserba in Via Mazzini, 22; Miramare in P.zza Decio Raggi, 1. Tutte le info sul sito del Comune di Rimini nelle pagine "Speciale referendum” al link www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/elettorale/speciale-referendum-costituzionale
Novelli, arriva il musical con Cabaret
(Rimini) La stagione del teatro Novelli entra nel vivo con nel mondo del grande musical: venerdì 25, sabato 26 (ore 16) a domenica 27 novembre (ore 21) il teatro Novelli ospita Cabaret, un classico del teatro musicale reso celebre dal film di Bob Fosse del 1972 con Liza Minnelli portato sul palcoscenico dalla Compagnia della Rancia, che negli anni ha regalato numerosi spettacoli di successo, con le musiche che lo hanno accompagnato per anni in giro per i teatri di tutto il mondo, grazie a brani intramontabili come Mein Herr, Money Money, Maybe This Time e Life is a Cabaret.
Cabaret è uno spettacolo caro al regista Saverio Marconi, che lo aveva già messo in scena nel 1992 e del 2007. Questo nuovo allestimento non è sfarzoso, abbandona lustrini e paillettes per dare più sostanza alle parole. E' un allestimento amaro, duro, toccante: è teatro nel teatro, con una scenografia che 'invade' il palcoscenico, costumi eleganti frutto di ricerca storica che insieme al disegno luci creano atmosfere ora intense ora quasi sospese. Esplosivi i quadri musicali del Kit Kat Klub, con le potenti coreografie di Gillian Bruce e una colonna sonora indimenticabile.
Nella Berlino dei primi anni Trenta, sullo sfondo dell'avvento del nazismo, si intrecciano le storie dei vari personaggi: la fragile ed evanescente Sally Bowles (Giulia Ottonello), giovanissima stella del Kit Kat Klub, che inizia una tempestosa relazione con il giovane romanziere americano in cerca di ispirazione Cliff Bradshaw (Alessandro Di Giulio), l'austera Fräulein Schneider (Altea Russo), il timido e riservato ebreo Herr Schultz (Michele Renzullo), la libertina Fräulein Kost (Valentina Gullace), il nazista Ernst Ludwig (Andrea Verzicco).
E, a sorvegliare tutti, come un personaggio brechtiano, un eclettico Giampiero Ingrassia/Maestro di Cerimonie, che prende vita solo sul palcoscenico del Kit Kat Klub. È il filo conduttore che rappresenta l'aspetto ludico della storia - vuole che tutti si lascino travolgere dall'atmosfera licenziosa del locale e si divertano per dimenticare i problemi che esistono realmente - e allo stesso tempo quello ambiguo e stravagante. Un Maestro di Cerimonie ammiccante, ammaliante, tentatore, che apre agli spettatori le porte del mitico club berlinese, metafora della decadenza del mondo, sempre pronto a ridere e scherzare, ma con una morale corrotta, sottolineata anche dal trucco sapiente (un misto tra Joker, il Corvo e il cantante dei Kiss Gene Simmons), una maschera che trasuda inquietudine. Ingrassia si cimenta in un ruolo complesso e dalle mille sfaccettature, che gli è valso il Premio Persefone 2016 come migliore attore protagonista di musical. E nell'invito agli spettatori ad affrontare la realtà e ad abbandonare l'indifferenza è racchiuso il senso profondo dello spettacolo: "Vi emozionerete, piangerete, sicuramente, e vi farete molte domande".
Sabato 26 novembre alle 17 nel Ridotto del Teatro è inoltre in programma un incontro con la compagnia, pensato per gli studenti ma aperto a tutto il pubblico.
Sanità, Tonini: “Nessun depotenziamento per la senologia di Santarcangelo”
(Rimini) Il direttore generale della Asl Romagna, Marcello Tonini, oggi in consiglio comunale a Rimini ha risposto alle domande della quinta commissione, presenti le associazioni Punto Rosa e Crisalide, spiegando nel dettaglio come il presente e il futuro della senologia dell’ospedale Franchini di Santarcangelo siano da inquadrare nel più complesso disegno di riorganizzazione della Asl unica di Romagna che “ribadisco, porterà a tutti i territori un vantaggio dal punto di vista della qualità dell’offerta sanitaria pubblica”, ha detto Tonini. Lo stesso ha confermato che per “il reparto di Santarcangelo non vi sarà alcun depotenziamento. Si tratta di una eccellenza riconosciuta da non mettere nemmeno in discussione nella sua operatività e portata attuale e futura”. Tonini ha tranquillizzato chi poneva dubbi sui posti letto: ”Non esiste alcun problema, anzi. Partiamo con una base di 12 posti letto, che dai numeri che abbiamo è l’ottimale, ma siamo già pronti ad aumentarli senza alcun problema qualora vi sia una maggiore richiesta. In Romagna abbiamo più di quattromila posti letto, spostarne qualcuno in più da un reparto all’altro è qualcosa di naturale e quotidiano su cui non esistono problemi di sorta. Voglio essere chiaro, se aumentano gli interventi aumentano contemporaneamente i posti letto, siamo pronti”. “Santarcangelo è confermata come struttura semplice con un suo responsabile, al pari della sua omologa nel ravennate, insieme ad esse una struttura complessa a Forlì con un direttore con cui si lavorerà insieme in maniera coordinata e sinergica. Non abbiamo bisogno alcuno di spostare strutture e professionisti da Santarcangelo che in questa maniera non solo non subirà depotenziamento alcuno, ma potrà usufruire di una struttura di rete ancora più ampia che ne aumenterà l’efficacia e la portata. Non si arretra sul buono che c’è, la dotazione rimarrà tale. Entro un anno ma potenzialmente già tra sei o otto mesi sarà dunque ultimata anche la riorganizzazione del dipartimento di chirurgia unica di Romagna, una degli ultimi ad essere unificati proprio per la sua diffusione e grandezza”.
Buco di bilancio, Adriagas non versa il canone di concessione delle reti
(Rimini) Buco in bilancio per il Comune di Rimini: Adriagas non ha versato il canone per la concessione delle reti di distribuzione del gas, pari a oltre 3,6 milioni di euro, di cui solo la prima tranche (1,8 milioni) era stata inserita in bilancio.
“Una doccia gelata”, commenta l’assessore al bilancio Gian Luca Brasini. Tuttavia, precisa l’assessore, “la solidità del bilancio del comune di Rimini che ci consente di assorbire questa criticità senza particolari traumi”.
La somma, spiegano dal Comune, non è stata riversata dal gestore per effetto di tre recenti sentenze emesse da tre tribunali ordinari italiani che, chiamati ad esprimersi su contesti simili, “di fatto hanno azzerato i canoni concessori” da riconoscere all’ente concedente, “andando in controtendenza rispetto alle indicazione date dal Ministero per lo sviluppo economico e dall’Aeegsi, l’authority per Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico”.
Brasini annuncia quindi “risposte rapidissime all’unico scopo di non finire in situazione di squilibrio”. L’amministrazione, “dovendo agire con tempestività a un fatto assolutamente non previsto e per giunta comunicato dopo 9 mesi dall’inserimento della posta nel bilancio previsionale, interviene con un’operazione di riequilibrio, sinora mai utilizzata da noi, andando cioè ad attingere a parte degli oneri di urbanizzazione, potendo iscrivere in entrata solo 450 mila euro dei 3,6 milioni di euro iscritti a bilancio per il canone di Adrigas”. Per Brasini si tratta di un “un atto obbligato, in attesa degli auspicati chiarimenti giurisprudenziali e normativi che il Comune di Rimini, assieme a decine di altri Comuni italiani e ad Anci, ha già richiesto in merito”.
Della variazione si è discusso questa mattina in commissione bilancio in Comune, assieme al capitolo delle sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada. “C’è in buona sostanza - spiega Brasini - un assestamento del dato delle multe, proiettato al 31 dicembre, indicato in un meno 2,2 milioni. Si tratta di un’operazione tecnica, basata cioè su meri principi contabili (l’implementazione del fondo crediti di dubbia esigibilità per 2 milioni)”.
Carim, Sole24ore: Bankitalia chiama in soccorso Cariparma
(Rimini) “Nei giorni scorsi” la Banca d’Italia ha “chiesto a Credit Agricole Cariparma di salvare le Casse di Rimini e Cesena, oltre che di acquistare da Atlante la “nuova” CariFerrara”. Lo scrive oggi il Sole 24 ore, ridando voce e corpo ad alcune indiscrezioni pubblicate la scorsa settimana dal Messaggero. “Ma il Ceo Giampiero Maioli - continua il quotidiano di Confindustria - ha detto di essere disponibile a esaminare i dossier purché le tre banche vengano ricapitalizzate dallo schema volontario del Fondo di garanzia dei depositi, che dovrebbe farsi carico anche di sofferenze e parte dei dipendenti”.
La notizia è arrivata sul quotidiano di Confindustria nell'aprofondimento pubblicato a un anno dall’entrata in vigore della direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie ha fatto il suo pezzo anche nel bel Paese, con “la risoluzione di Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e CariChieti, con l’azzeramento dei risparmi di circa 130mila azionisti e obbligazionisti subordinati”, scrive il Sole.
Per Carim l’ipotesi di un gruppo con Carife e Caricesena
(Rimini) Potrebbe vedere la luce un gruppo bancario unico lungo la dorsale adriatica. E torna a circolare la voce dell’interesse di Cariparma al salvataggio di Carim. Indiscrezioni, pubblicate dall'Ansa, dicono che le Casse di risparmio di Rimini, Ferrara e Cesena starebbero pensando di unirsi, aspirando ad essere rilevate da “un soggetto industriale ‘forte’, con il supporto, in secondo piano, dello schema volontario del Fondo interbancario”. Le fonti finanziarie da cui provengono queste indiscrezioni ricordano anche alcune criticità che avrebbero portato a individuare in Cariparma il soggetto più idoneo. Innanzitutto, il fatto che Ubi non è interessato a Carife essendosi già accollato Banca Marche, Popolare Etruria e Carichieti. C’è poi tutto l’interesse del Fondo interbancario a tutelare il proprio investimento in Caricesena, di cui ha rilevato la maggioranza. Carim, da parte sua, infine, preferirebbe non dover ricorrere al Fondo.