Turismo, via Angherà premia Cagliari
(Rimini) C’è tutta l’Italia da Nord a Sud (isole comprese) nella top ten dell’Oscar 2016 per la migliore destinazione turistica italiana, la classifica redatta dal Cast dell’Università di Bologna (sede di Rimini) sulla base delle valutazioni di oltre 400.000 turisti stranieri rilevate da Banca d’Italia alle frontiere negli ultimi 6 anni. La ricerca, che riguarda la percezione degli stranieri in relazione alle proprie aspettative, è stata presentata alla nona edizione di Buy Tourism On Line in corso a Firenze.
La classifica, limitata alle provincie per le quali sono disponibili almeno 1500 questionari (51 Provincie), vede primeggiare Cagliari, Udine e Catania (nell’ordine) come soddisfazione dei turisti che le hanno visitate (pernottando almeno una notte in hotel) dopo averle scelte, magari proprio sulla rete. In generale, le destinazioni tradizionalmente meno visitate dagli stranieri, occupano le posizioni di vetta.
Tra le destinazioni tradizionalmente più visitate la prima è Venezia, che si classifica solamente 31ma, seguita da Firenze (33ma), mentre Roma si posiziona nel fondo della classifica (47ma) in compagnia di Bergamo, Olbia-Tempio e Siracusa (rispettivamente 48ma, 49ma e 51ma).
Andrea Guizzardi e Annalisa Stacchini, curatori dell’indagine, spiegano che: “Il ranking, non rappresenta semplicemente una valutazione diretta del valore dell’offerta turistica locale, ma riflette anche il matching tra quanto promesso dalla destinazione sulle vetrine internazionali e quanto effettivamente riscontrato dal turista. Cagliari Udine o Catania battono destinazioni molto più blasonate e ricche di attrazioni (come Roma), anche perchè mantengono quello che promettono".
Potere collegare le valutazioni all’età, il sesso, il reddito e la spesa dei rispondenti è forse il principale vantaggio di questi dati, rispetto a quelli postati sul WWW. Grazie a queste informazioni si possono confrontare in modo omogeneo le valutazioni raccolte in 6 anni di interviste da turisti con caratteristiche socio-demo-economiche e una spesa a destinazione molto differente.
E’ cioè possibile valutare sia le dinamiche annuali della soddisfazione, sia la presenza di trend significativi nei giudizi (dinamica strutturale). Le prime riflettono il disallineamento tra brand image della destinazione e immagine percepita dopo la visita; i secondi anche il disallineamento tra brand identity e qualità del sistema locale di offerta turistica.
Trapani, Catania, Genova, Palermo, Udine e Ancona, che già si trovano tra le 10 migliori destinazioni, mostrano dinamiche annuali e trend di soddisfazione positivi. Sembrano cioè essere riuscite a conciliare, nel modo migliore, il posizionamento sui mercati internazionali e l’effettiva offerta di servizi turistici. Anche a Messina, Perugia, Pescara, Trieste, Firenze e Roma, il gap strutturale tra quanto promesso dalla destinazione e le valutazioni sull’offerta turistica tende a ridursi, ad indicare che tali provincie sono sulla buona strada per lasciare le zone medie e basse della classifica.
Al contrario, Olbia-Tempio, Siracusa, Bari e Bergamo mostrano un peggioramento di soddisfazione sia nel breve che nel lungo periodo, un dato che dovrebbe suggerire alcune importanti riflessioni in termini sia di iniziative di marketing, sia di ammodernamento degli attributi core dell’offerta turistica locale.
Il punteggio complessivo, calcolato per ogni provincia, deriva dall’elaborazione di rilevazioni sulla qualità, percepita dai turisti stranirei, dei seguenti attributi dell’offerta turistica locale: Cagliari, vincitrice dell’Oscar per la migliore destinazione italiana per il 2015 e il 2016, trionfa in molti ambiti, essendo percepita come la numero uno per lo shopping, le strutture alberghiere, l’ambiente, l’arte, la cortesia, la cucina. Gorizia supera Milano (seconda) per qualità e varietà dei prodotti nei negozi, avvantaggiandosi della posizione di confine. Dopo Cagliari, le migliori valutazioni relativamente alla qualità dell’alloggio si sono rilevate a Bari e nelle provincie siciliane, dove evidentemente lo standard offerto supera di molto le aspettative degli stranieri. La Sardegna trionfa per la bellezza dei paesaggi e della natura.
Roma, Venezia, Padova e Firenze sono (nell’ordine) le preferite per patrimonio artistico-culturale cittadino ed opere d’arte, anche se non riescono a battere il primato di Cagliari. Evidentemente lo straniero che scegli la caput mundi, o le altre destinazioni tradizionali pur nutrendo aspettative enormi, trova anche una offerta effettivamente unica al mondo. Tra i punti dolenti, Roma mostra valutazioni sotto le aspettative dei turisti per quanto riguarda: cortesia ed ospitalità, strutture alberghiere ed ambiente.
Firenze viene valutata insufficiente per qualità e varietà dei prodotti nei negozi e per informazioni e servizi turistici. Il livello dei prezzi è un punto dolente di Venezia, dove i turisti sono, inoltre, delusi dalla modesta cordialità ed ospitalità dei residenti, dal cibo e dalla cucina locale. Va tuttavia considerato che, in questi casi, le valutazioni negative sono da collegare all’altissima densità di visitatori in pochi luoghi turistici.
Accoglienza ed ospitalità sono valutate al massimo livello a Pescara e Rimini. La capitale romagnola è anche la più soddisfacente per le informazioni e i servizi turistici. Anche Aosta e Varese sono percepite al top per informazioni e servizi ai turisti. Napoli si conferma all’altezza della sua fama per quanto riguarda la cucina, seguita da Bari al terzo posto.
Trapani conquista l’Oscar come destinazione che riserva le migliori sorprese in termini di prezzi, seguono Palermo e Varese, che probabilmente si avvantaggia della vicinanza alla Svizzera. La destinazione più apprezzata dai turisti stranieri per la sicurezza è Bolzano, mentre chiude la classifica Napoli la città dove il gap tra sicurezza percepita e osservata è maggiore.
Il tallone d’Achille di Milano, Bari e Palermo è decisamente l’ambiente, quello di Torino il gap tra qualità attesa del cibo e qualità sperimentata, mentre a Napoli, ma anche in città del Nord come Bologna, non soddisfa la scarsa sicurezza (Adnkronos).
Lavoro, in forte crescita offerte in E-R. Rimini in coda
(Rimini) Le offerte di lavoro in Emilia-Romagna sono aumentate del 22,2% nei primi sei mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Un dato superiore alla media nazionale (+13%), tanto che questa performance pone l'Emilia-Romagna la seconda regione più attiva in Italia, raggiungendo il 14,1% del totale delle offerte nazionali. Lo rileva l'Osservatorio InfoJobs sul mercato del lavoro, aggiornato al primo semestre 2016.
A guidare la classifica dei settori più dinamici è il comparto Consulenza manageriale e revisione, che concentra il 34,2% del totale delle offerte di lavoro in regione, in crescita del 96,2% rispetto al 2015. Il podio viene completato da Telecomunicazioni con il 14,2% degli annunci e, al terzo posto, Commercio, Distribuzione e GDO con una quota del 9,5%. Per quanto riguarda le categorie più ricercate, dai dati dell'Osservatorio InfoJobs emerge una 'top 5' guidata da Manifatturiero, Produzione e qualità, che si posiziona al primo posto con il 27,5% delle offerte in Emilia-Romagna. Sul secondo gradino del podio Vendite (11,1%) e, a seguire, Amministrazione e contabilità (9,2%). Chiudono Ingegneria con il 7,9% e Commercio al dettaglio, GDO e Retail (7,8%).
Bus, campi rom e asili, la Lega boccia Gnassi
(Rimini) “Ancora fischi e insulti per il primo cittadino di Rimini. Le proteste ancora una volta non arrivano dalle fila della Lega Nord ma dai cittadini, dalle famiglie e dai lavoratori del territorio che Gnassi si ostina a ignorare, preferendo tutelare gli interessi di pochi ai bisogni di molti”, lo rende noto il segretario provinciale della Lega Nord Bruno Galli, dopo l’ultimo consiglio comunale riunito a Rimini martedì scorso.
“Il proverbio “sbagliando si impara” non vale per il sindaco del Pd, Andrea Gnassi, che dopo il consiglio infuocato sui rom e quello altrettanto “violento” sull'esternalizzazione dei servizi per l’infanzia, incassa la protesta degli operatori di Start Romagna, sufficientemente spazientiti per il ritardo e il disinteresse alla loro problematiche da parte di questa amministrazione e di una maggioranza imbarazzante”.
«Dopo l’ennesima figuraccia e i fischi da stadio che ormai lo accolgono in ogni seduta - raccontano il leghista Galli - gli consiglio di pensare meno al referendum di domenica e di spendere il proprio tempo ascoltando la gente che dovrebbe rappresentare e magari anche la minoranza, con la quale invece Gnassi si mostra arrogante e pieno di sé, mentre sul fronte di Patto Civico è ormai sotto gli occhi di tutti come Erbetta abbia fatto breccia nelle simpatie del primo cittadino tanto da incassare una pluralità di incarichi. Non vorremmo che la sintesi la si trovasse più sulle nomine che sui contenuti”.
Comuni ricicloni, Riccione primo per frazione organica
(Rimini) Comuni ricicloni, Legambiente premia Riccione per la raccolta di organico. La premiazione dei migliori risultati del 2015 si è tenuta oggi a Bologna.
“I risultati delle amministrazioni premiate oggi – sottolinea Legambiente – confermano i continui passi avanti nella corretta gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna: sono infatti 41 le amministrazioni sopra il 75% di RD (solo 19 l'anno precedente), con ben 52 comuni che smaltiscono meno di 150 kg/abitante all'anno, con una media regionale di oltre 262 kg/ab (valore che era di 380 kg/ab solo nel 2008)”.
Allo stesso tempo però, “il colpo d'occhio sui dati 2015 mostra un grande disparità tra Comuni: la forbice esistente tra le realtà di punta e gli altri è significativa. Tra la raccolta differenziata all'87% di Medolla ed il gran numero di comuni sotto il 60% od il 50%; tra i 59 kg/ab mandati a smaltimento dal cittadino di Soliera nel 2015 ed il valore medio di 262 kg/ab sull'intera Emilia Romagna. Forti inoltre le differenze tra l'Emilia e la Romagna dove ancora sono rarissimi i ‘Comuni Ricicloni'".
Tra i premiati nella categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti troviamo, per il quinto anno consecutivo, Fidenza (PR) che registra il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti, seguito da Casalecchio Reno (BO). Confermati anche il primo posto di San Giovanni in Persiceto (BO) per la maggior percentuale di raccolta differenziata, di Piacenza per la miglior raccolta differenziata della carta e di Riccione (RN) per la maggior quantità di organico raccolto.
Nella categoria dei Comuni tra 5.000 e 25.000 abitanti, si aggiudicano rispettivamente il primo ed il secondo posto per i minori quantitativi a smaltimento Soliera (MO) con meno di 60 kg/abitante a smaltimento e Novi di Modena (MO) con 68 kg/ab a smaltimento. Medolla (MO) conferma il premio per la maggior percentuale di raccolta differenziata, raggiungendo l'87%. Castel San Giovanni (PC) e Bellaria – Igea Marina (RN) sono premiati invece per la miglior raccolta differenziata rispettivamente della carta e dell'organico.
Tra i Comuni sotto i 5000 abitanti, sono i due comuni del ferrarese Masi Torello e Voghiera che si aggiudicano rispettivamente il primo e secondo posto per minor smaltimenti pro capite.
La maggior percentuale di raccolta differenziata per questa categoria la segna invece Gazzola (PC), sfiorando l'80%. Vigolzone (PC) e San Possidonio (MO) vincono rispettivamente le classifiche per miglior raccolta differenziata della carta e dell'organico.
Parma riceve per il secondo anno consecutivo il premio riservato ai capoluoghi, per aver superato per prima la soglia del 70% di raccolta differenziata in un comune sopra i 150.000 abitanti.
Le grafiche di Glaser in mostra alla Far
(Rimini) Si inaugura sabato 3 dicembre 2016, alle 18, alla Far (Fabbrica arte Rimini), la galleria comunale d'arte moderna e contemporanea di piazza Cavour, una mostra di manifesti di Milton Glaser, il graphic designer americano più importante della seconda metà del novecento, definito addirittura il Lewis Carroll della grafica. Le opere provengono dall'Accademia delle Belle arti di Bologna, che Glaser frequentò, grazie ad una borsa di studio, nei primi anni Cinquanta. Sarà presente in mostra anche il manifesto balneare che Glaser realizzò per Rimini nel 1995, quello con la M a bagno nell'acqua del mare.
Ad integrare questa rassegna su Glaser e la grafica, e a completamento del trittico (già iniziato nel recente Rimini Foto D'Autunno), al primo piano della Far, aprirà una rassegna di manifesti dalla collezione degli Archivi della Modernità-Venezia di Elia Barbiani e Giorgio Conti e da loro stessi ideata. Un viaggio nella grafica d'autore in cui lo strumento del manifesto ‘scende in strada’ e si fa soggetto portatore di un progetto sociale e politico nelle diverse aree del Mondo.
Ciavolella Sigismondo d’oro 2016, un riminese a Los Angeles appassionato di Medioevo
(Rimini) Sono Massimo Ciavolella e 'Mare di Libri' i due Sigismondo d'Oro per l'anno 2016. Il direttore del Centro di Studi Medievali e Rinascimentali dell'Università di Los Angeles e l’associazione che dal 2008 ogni anno organizza la manifestazione 'Mare di Libri- Festival dei ragazzi' per promuovere la diffusione della cultura del leggere tra gli adolescenti si aggiudicano il riconoscimento attribuito ogni anno a coloro che attraverso la propria attività rendono onore alla comunità riminese.
"Il Sigismondo d'Oro - spiega il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - è tradizionalmente il riconoscimento civico che esplicita la gratitudine della nostra comunità verso coloro i quali, attraverso il loro impegno nella professione e in generale nella vita, onorano la nostra comunità. Quest'anno la scelta ha un evidente comun denominatore, la cultura e la conoscenza, attraverso però la narrazione di due percorsi esistenziali molto differenti. Da una parte il professor Ciavolella, studioso di fama mondiale del Medioevo e del Rinascimento, che tanto ha vissuto e continua a frequentare Rimini da farne oggetto dei suoi studi e del suo impegno culturale. Dall'altra un grande gruppo di ragazzi, di giovani e giovanissimi, che si sono messi in testa 8 anni fa un progetto straordinario: insegnare ai coetanei la bellezza che sta nelle pagine di un libro. Attività fuori dal comune in un'epoca in cui la cultura e il sapere paiono relegati agli ultimi posti di una distorta scala dei valori. Una vita e tante vite dedicate alla cultura, all'intelligenza, allo studio, alla passione della divulgazione, a quel presidio della civiltà che è la cultura. Tutto questo accade a Rimini e tocca Rimini. Quest'anno il Sigismondo d'Oro è un Premio al presente e al domani, un riconoscimento alla storia, alla cultura e una speranza verso il futuro e verso la cultura".
La consegna del Sigismondo d'Oro avverrà nel corso della cerimonia del Saluto di Fine anno, che si terrà presso la Sala Ressi (foyer del Teatro 'A. Galli' in piazza Cavour) nel pomeriggio di sabato 17 dicembre.
Hiv, nel 2015 6 nuove diagnosi ogni 100mila abitanti
(Rimini) Allarme Aids in Emilia Romagna. Costante l’aumento delle persone che si scoprono sieropositive già in fase avanzata, o addirittura di Aids conclamato, che nel 2015 rappresentano il 51% delle nuove diagnosi. In occasione della Giornata mondiale contro l’Hiv/Aids (oggi, 1 dicembre) la Regione rende noti i numeri di “una realtà che, mentre l’anno scorso sembrava mostrare un’inversione di tendenza, è tornata invece a crescere”. A Rimini le nuove diagnosi di Hiv nel 2015 sono state 5,9 ogni 100mila abitanti. Dal confronto tra le diverse province, il numero più alto si è avuto a Parma (8,5 ogni centomila abitanti) e a Ravenna (7,9), il più basso si è avuto invece a Reggio Emilia (4,5) e a Modena (5). Nel mezzo Piacenza con 7,3 nuove diagnosi ogni centomila abitanti, Bologna con 7,3, Ferrara con 5,1, Forlì-Cesena con 7,1.
“L’Hiv e l’Aids non vanno sottovalutati”, sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. “Le cure oggi sono importanti, ma si continua a morire. E quando non si muore si deve convivere con una malattia cronica per tutta la vita. Il mio invito è di essere consapevoli: è importante che i rapporti sessuali siano protetti, ed è importante fare il test Hiv perché il ritardo della diagnosi aumenta la probabilità di diffusione dell’infezione e ritarda l’avvio delle terapie antiretrovirali, meno efficaci di fronte a un sistema immunitario fortemente indebolito”.
Di positivo c’è che diminuiscono, seppur di poco, le nuove diagnosi di Hiv tra i residenti: nel 2015 sono state 288, confermando il lieve calo registrato negli ultimi anni. L’identikit della persona sieropositiva è maschio, tra i 30 e i 39 anni, italiano. La modalità di trasmissione principale si conferma quella sessuale.
Il Servizio sanitario regionale promuove interventi educativi (molti nelle scuole) per favorire una sessualità consapevole e garantisce il test Hiv gratuito e anonimo. Per la Giornata mondiale dell’1 dicembre tante le iniziative promosse in tutta la regione da Aziende sanitarie, associazioni di volontariato, enti locali, a partire dai test day per la diagnosi dell’Hiv in molte piazze dell’Emilia-Romagna, fino ai primi di dicembre. Le iniziative organizzate in tutta la regione sono disponibili all’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/giornata-mondiale-hiv-aids-2016-iniziative-in-emilia-romagna.
Nel 2015 le nuove diagnosi di infezione da Hiv tra i residenti in Emilia-Romagna sono state 288, pari a 6,5 ogni centomila abitanti: erano state 338 nel 2014 (7,6 ogni centomila abitanti), 300 nel 2013, 373 nel 2012, 361 nel 2011, 388 nel 2010, 418 nel 2009.
Nell’intero periodo di sorveglianza (2006 - 2015) tra le persone sieropositive, il 73,7% è maschio, il 32,7% ha 30-39 anni, il 70,9% è italiano. Le classi di età più colpite sono tra i 20 e i 49 anni (79,7%), i casi di sieropositività sono invece modesti tra i più giovani e negli ultracinquantenni. Il rapporto maschi/femmine è di 2,8 maschi sieropositivi per ogni donna. L’età media della persona al momento della diagnosi di Hiv è pari a 39,9 anni.
La modalità di trasmissione principale si conferma quella sessuale, con il 92% delle diagnosi anche nel 2015 (come nel 2014, era l’88% nel 2013, l’89% nel 2012, l’87% nel 2011): 49% attraverso rapporti omo-bisessuali, 43% eterosessuali. Molto bassa la percezione del rischio tra le persone eterosessuali: solo il 14,6% delle persone sieropositive l’ha dichiarata come motivazione del test di diagnosi.
Le persone che entrano nella fase conclamata della malattia nel 2015 sono state 77 (73 nel 2014, 78 nel 2013), pari a 1,7 casi ogni 100.000 residenti, un dato che pone l’Emilia-Romagna allo stesso livello della Lombardia nel confronto nazionale e dopo Toscana, Lazio, Liguria. Erano 1,5 ogni centomila residenti nel 2014, 1,8 nel 2013, 2,2 nel 2012. Le persone con Aids in Emilia-Romagna sono prevalentemente maschi (rapporto maschio/femmina 2,9 a 1). Grazie alle terapie antiretrovirali il numero di decessi nel tempo è molto diminuito e per molti malati l’Aids è oggi alla stregua di una malattia cronica.
1 dicembre
Equitalia battuta a Rimini | Aircoop esce dall’aeroporto | Gnassi al Tg1
I lavoratori di Start ieri in consiglio comunale, l’amministrazione: Hanno avuto informazioni distorte
(Rimini) Confronto ieri, in consiglio comunale, tra l’amministrazione riminese e i lavoratori di Start Romagna.
”Ci siamo confrontati senza problemi, né tantomeno remore, ieri sera con i lavoratori di Start sui temi del futuro del trasporto pubblico locale”, spiegano dall’amministrazione. “Parlando con i lavoratori è stato ribadito quanto già sottoscritto nel verbale dell'incontro, svoltosi il 9 novembre a Cesena, tra Comuni di Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini in rappresentanza delle rispettive provincie di Ravenna, Forlì/Cesena, Rimini - Agenzia della Mobilità ambito Romagnolo e organizzazioni sindacali Filt - Cgil, Fit - Cisl, Uiltrasposti – Uil, Faisa – Cisal, UGL FA – USB. In questa sede è stato definito un percorso condiviso, confermando che gli stanziamenti a bilancio degli enti locali da destinare al trasporto pubblico locale rimarranno invariati nel 2017 rispetto a quanto previsto nei bilanci di previsione 2016”.
Per quanto concerne la clausola sociale, “la stessa verrà affrontata e discussa al tavolo negoziale definito fra le parti che si incontreranno nuovamente entro il 15 Gennaio 2017, con l'obiettivo da parte nostra di tutelare al massimo e prima di ogni cosa i livelli occupazionali e lo dichiariamo fin d'ora. Non solo: dopo due anni di percorso politico-amministrativo, sono stati oltre 50 i Comuni della Romagna ad approvare lo Statuto dell'Azienda Unica romagnola che prevede quella modalità di bando, adesso contestata. Bando che, ribadiamo, nella sue stesura dovrà tenere conto della specificità del bacino riminese (maggiori entrate, più ricavi etc) che discuteremo con tutti i soggetti interessati”.
Peraltro, “se il merito ancora conta qualcosa, questa Amministrazione comunale vede nel trasporto pubblico locale il primo asset per la mobilità dei propri cittadini. E lo sta dimostrando con i fatti ora e anche nei mesi scorsi quando ha difeso i livelli di contribuzione alla società, in palese rottura con gli ex vertici dell'Agenzia e alcuni Comuni che invece ne proponevano un taglio drastico. Ed è singolare che allora, verso questa posizione di sensibile riduzione delle risorse, nessuno abbia avanzato critiche o messo in piedi iniziative di contrasto”.
Questo confronto, conclude l’amministrazione comunale, “è in definitiva servito anche a diradare la cortina fumogena su alcune informazioni evidentemente distorte, propagate e alimentate nei giorni scorsi da chi ha interesse a parlare d'altro piuttosto che di merito delle questioni”.
Senologia Santarcangelo, Rimini e Riccione bocciano le richieste delle pazienti
(Rimini) “La richiesta dell'istituzione di una Unità Semplice dotata di autonomia è stata recepita in toto dalle varie amministrazioni comunali”. Lo fanno notare le associazioni Crisalide e Punto rosa in merito alle votazioni nei consigli comunali della provincia di Rimini e dei comitati di distretto Rimini e Riccione sulla riorganizzazione della azienda Ausl Romagna in merito alla Chirurgia Senologica di Santarcangelo inserita nella Brest Unit di Rimini.
“Non si capisce, però, la contraddizione dei consigli comunali di Rimini e Santarcangelo che, pur essendo i diretti interessati e beneficiari dell'eccellenza del reparto di chirurgia senologica unico in Romagna con gli indicatori di qualità attesi e richiesti dalla Comunità Europea (Certificazione Eusoma), hanno voluto votare contro la richiesta delle associazioni circa il mantenimento della direzione della Unità Semplice nel territorio e cioè all'interno del reparto di Chirurgia generale di Rimini”.
Le associazioni Punto Rosa e Crisalide “hanno il fondato timore che affidando la responsabilità ultima delle Unità di Chirurgia Senologia al primario di Forlì, si possa nel tempo depotenziare e svuotare l'eccellenza costruita negli anni presso l'Ospedale "Franchini" di Santarcangelo e nella Breast Unit di Rimini”.
Continueranno quindi la raccolte di firme sul territorio a sostegno di questa eccellenza, attualmente a quota 20mila.