SanPa, Castrogiovanni e Gassman conquistati dai ragazzi. Il campione: “Tornerò presto”
(Rimini) “Vorrei tornare qui presto. Vorrei tornare qui più spesso”. Oggi in visita a San Patrignano, il campione del rugby Martin Castrogiovanni. “Vedere questo posto mi aiuta a tenere i piedi per terra, mi fa subito intuite che è questa che vedo qui la vra umanità, è darsi una mano a vicenda. Il sorriso di questi ragazzi mi riempie l’anima”, ha detto Castrogiovanni mentre proprio insieme ai ragazzi di San Patrignano e agli chef Errico Recanati, Marco Martini, Matias Perdomo e Giancarlo Morelli, era impegnato davanti ai grandi bracieri donati al ristorante Vite da Ofyr. "Il Quarto Tempo” è il titolo dell’evento di oggi. Se il rugby insegna a rompere la tensione della gara con la gioia condivisa del terzo tempo, il futuro è poi il disegno che comincia dal momento ancora successivo, quello del ritorno a casa, anche per i ragazzi di SanPa: il quarto tempo, quello del ritorno, l'antidoto alla paura del dopo e di restare soli.
Special guest dell’evento, Leo Gassman, anche lui conquistato dai ragazzi di SanPa. “Qui ho incontrato ragazzi sensibili che hanno tanta voglia di rivalsa. Realtà come questa dovrebbero esser emolto più diffuse, perché sono tante le persone che oggi hanno bisogno di luoghi così, un luogo che dimostra che una via d’uscita c’è”, ha detto Gassmann riferendosi a San Patrignano. “Sono ragazzi pieni di luce e se si sono trovati in difficoltà non è colpa loro ed è giusto che possano essere aiutati a costruirsi un futuro mogliore. Chiacchierando con loro in cucina ho notato i loro sguardi intensi e profondi, ognuno ha una storia da raccontare. La sofferenza li rende speciali. Credo che la sofferenza renda le persone non appena migliori, ma anche importanti per la società per la testimonianza che possono dare”.
Parcheggi, Lisi incalza l'amministrazione
(Rimini) "Negli ultimi anni Rimini ha subito una grande trasformazione con tante piste ciclabili (una delle quali quella sul ponte di via Coletti tra Rivabella e San Giuliano segnalo sin da ora con gravi problemi di tenuta del fondo stradale) e tante nuove aree pedonali. Bello ma, come tutte le cose nella vita, anche questo ha comportato un prezzo da pagare in termini di stalli per parcheggi auto". Lo ha ribadito ieri in consiglio comunale la consigliera di minoranza Gloria Lisi. Nella sua interrogazione ha chiesto, "al netto dei nuovi parcheggi che verranno e specifico verranno fatti nei prossimi anni", di avere "un quadro esatto del numero di parcheggi presenti nel Centro Storico di Rimini. In particolare si chiede di conoscere quanti parcheggi "liberi- con strisce bianche" siano compresi nell'area fuori dalla ztl e area pedonale ad una distanza non maggiore di 250 metri dall'estremità di queste aree. Sempre nell'ottica di una costruttiva collaborazione con l'Amministrazione Comunale si suggeriscono diverse aree che potrebbero venire utilizzare – subito – a parcheggio a servizio delle diverse aree cittadine".
Una soluzione per Marina centro, secondo Lisi, che passa in rassegna diverse aree cittadine, propone l'uso a parcheggio dell'area dello stabilimento ex Enel lungo la via Destra del Porto a fianco della Caserma dei Carabinieri visto l'"uso proficuo" durante le manifestazioni per gli Alpini.
Nell'elenco di Gloria Lisi si cita innazitutto Viserba. "A che punto sonoi lavori di completamento del nuovo parcheggio a fianco delle scuole lungo la ferrovia" E' stato annunciato entro giugno 2022". Lisi ha chiesto inoltre "a che stato sia la sistemazione e utilizzo del parcheggio ad uso alberghiero dietro il vecchio Conad di via Palotta; si chiede inoltre a che punto sia il dialogo con le ferrovia per utilizzo a parcheggio dell'area a fianco della stazione di Viserba (oggi sterrata e inutilizzata)".
Il percorso da nord a sud, porta Lisi a Rivabella. "E' noto come questa frazione sia ormai ricca di stabilimenti balneari molto frequentati da turisti e residenti soprattutto del quartiere Celle. Al fine di incrementare la possibilità di parcheggio si chiede se sia possibile che l'Amministrazione inizi un dialogo con la proprietà dell'area ove insisteva la Cooperativa edificatrice viserbese lungo la via XXV Marzo fronte nuovo centro sportivo rugby e baseball. Un'area che potrebbe facilmente contenere almeno 80 autoveicoli e che sarebbe vitale per permettere il parcheggio di residenti e turisti. Sempre nella stessa via si chiede se sia possibile aumentare i posti a servizio degli scooter che oggi sono talmente numerosi da essere molto spesso parcheggiati in divieto ( a tal fine si indica che fronte civico 7 nella via XXV Marzo è possibile ricavare almeno 10/15 stalli moto. Si chiede ancora, come possa essere riqualificata e gestiva l'area intorno alla vecchia Chiesa di Rivabella per la quale i cittadini chiedono informazioni. Si chiede infine come possa intervenire l'Amministrazione in merito all'area abbandonata e dismessa a fianco della pasticceria Rinaldini lungo la via Coletti. Area non grande ma da riqualificare con possibilità di altri posti auto".
Tocca poi a San Giuliano. Lisi chiede aallammiistrazione di "riferire al Consiglio comunale e alla cittadinanza a che punto siamo con la sistemazione a parcheggio dell'area ex Padane lungo la via Coletti a fianco dei campi da Calcio. Sistemando a parcheggio tale area di grande interesse ed estensione si garantirebbe – finalmente – la regolamentazione della sosta anche a San Giuliano dove nelle vie che portano al mare le auto vengono parcheggiate ovunque non lasciando alcuno spazio a pedoni e biciclette".
Infine il centro storico. Esiste "la volontà di procedere con un dialogo con le proprietà delle aree lungo via Italo Flori? Si tratta di piccoli appezzamenti di terreno con erbacce e molto vicino al Centro Storico. Con un giusto dialogo tra l'Amministrazione e i proprietari forse si potrebbe avere una sistemazione a parcheggio "LIBERO" incrementando notevolmente le aree per le auto in Centro Storico. Per cio' che attiene agli stalli per i ciclomotori, mi segnalano da diverso tempo la possibilità di parcheggio lungo via Tonti lato Bellaria a fianco della dismessa casa di cura Contarini. Si tratta di un tratto di strada poco frequentato e che con la regolamentazione della sosta dei ciclomotori vedrebbe anche un incremento di passeggio garantendo anche una maggiore sicurezza dell'area".
Elezioni Riccione, Grossi: con le comunità energetiche produrremo energia pulita
(Rimini) “L’idea di costituire una comunità energetica è nata dall’osservazione della realtà”. Marisa Grossi è presidente dell’Associazione Ubriachi di Libertà, nata nel 2019 con lo scopo di tutelare i diritti dei consumatori e creare convenzioni che generino risparmio per le famiglie e le aziende, ed è anche candidata alle elezioni comunali di Riccione nella lista Riccione Civica a sostegno di Claudio Cecchetto sindaco. “Le vicende di questi ultimi anni hanno presentato una realtà rispetto alla quale non si può non opporre un tentativo di soluzione. Bollette onerose, famiglie in difficoltà, l’assoluta necessità di intervenire, nel proprio piccolo, in aiuto all’ambiente, sono tutti fattori che non possono rimanere un piccolo particolare nella nostra vita. Osservare ed operare nella quotidianità significa anche essere continuamente provocati al cambiamento. La comunità energetica è indubbiamente la prima risposta a queste sollecitazioni”.
Cosa significa creare una comunità energetica? “Significa creare una sinergia tra individui, imprese, enti pubblici, che, attraverso un investimento, generano un impianto per la produzione di energia pulita e la utilizzano in autoconsumo. L’ultimo decreto del governo ha reso possibile operare uno scambio virtuale all’interno di queste comunità al fine di ridurre i costi in bolletta e produrre beneficio all’ambiente”.
Che tipo di risparmio si può ottenere e con quali modalità? “Il punto di partenza è indubbiamente un cambio di abitudini. Da sempre, siamo stati educati a risparmiare energia elettrica utilizzando lavatrici, asciugatrici o lavastoviglie e quant’altro possibilmente nelle ore notturne. Utilizzando un impianto fotovoltaico, la produzione di energia elettrica avviene durante il giorno ed è in quel periodo di tempo che bisogna concentrare il nostro consumo. Quindi, operiamo un ribaltamento delle abitudini. È anche possibile utilizzare batterie per incamerare quell’energia prodotta durante le ore diurne ed utilizzarla nelle ore serali e notturne. Per ciò che riguarda il risparmio, questo sarà proporzionale alla nostra capacità di applicare nel miglior modo possibile quanto appena descritto. Conosco proprietari di vile che hanno ridotto la propria bolletta a 30 € mensili ottimizzando le fasi di produzione e consumo al meglio”.
È possibile eliminare definitivamente le bollette di energia elettrica? “Al momento no. Rimangono i costi inerenti il contatore ed anche una parte delle tasse che mensilmente paghiamo allo Stato. Indubbiamente, tutta la parte di costi applicati in percentuale al consumo, possono essere ridotti al minimo così come è possibile avvicinare allo zero la spesa per il consumo della materia prima”. Con un’unica comunità energetica potrete soddisfare tutti i vostri soci? “Assolutamente no. La legge prevede che ogni singola comunità emergetica debba essere servita da un’unica cabina primaria che sovrintende al servizio elettrico in quella zona. Si tratta di zone ampie, ma è per questo motivo che saremo in tanti a operare per la generazione di queste realtà”.
Tu sei stata una delle prime persone che si è mossa in questa direzione: che tempi prevedi per la realizzazione della prima comunità energetica che desideri costituire? “Sono pronta. Ultimamente Ho partecipato ad un importante meeting a Roma che ha visto protagonisti politici, esperti del settore e sindaci. Ho portato la mia testimonianza e mi sono confrontata sulle modalità. Ho messo a fuoco che i tempi di realizzazione ci porteranno a poter varare il progetto con la nascita della nostra prima comunità emergetica rinnovabile entro luglio e l’utilizzo delle sue risorse nel 2023 a impianto finito. Quest’anno ci tuteleremo ancora con un’ottima convenzione che protegga le 1.300 famiglie che si sono associate ad Ubriachi Di Libertà nel corso di questi tre anni”.
In che modo le amministrazioni pubbliche possono favorire questo sviluppo? “Totalmente. Nelle città, in particolare, l’utilizzo dei tetti delle strutture più grandi è una risorsa che i comuni possono mettere a disposizione per produrre energia pulita e metterla a disposizione della cittadinanza. Non dimentichiamo il valore sociale che questa possibilità porta con sé: la comunità energetica rinnovabile è uno degli strumenti più efficaci per intervenire in aiuto ai propri cittadini. Un’amministrazione attenta e sensibile ai problemi del sociale, non può non mettersi a disposizione per favorire questo percorso”.
Il tuo impegno politico in che misura coinvolgerà questo progetto? “Totalmente. La politica, per come la intendo io, deve essere strumento per finalità civiche e sociali. Senza questa attenzione, non c’è politica. E progetti di questa caratura hanno maggior vitalità e possibilità di realizzazione se la politica stessa si adopera. Ma credo nei progetti civici, aborrisco i tatticismi dei giochi di potere. Se a livello locale ci calassimo e concentrassimo sulle reali esigenze della città, vivremmo più sereni e meno frustrati. E senz’altro con grandi risultati”.
Parli di sociale e tutela dei consumatori. Ma se dovessi essere eletta, cosa contempli essere al centro della tua operatività politica? “Indubbiamente sono tantissimi i punti su cui bisogna intervenire velocemente. In primis, il problema più urgente da risolvere è la sicurezza. I social sono una grande risorsa ma si sono rivelati essere anche il tamtam dei grandi disastri, da tenere assolutamente sotto controllo così come ottenere maggiori presidi in città nel periodo estivo. Il decoro e le riqualificazione di alcune zone della nostra città sono anch’essi una priorità: a partire da Viale Ceccarini che non permette più una passeggiata senza dover guardare dove metti i piedi, arrivando al porto per poi raggiungere anche le zone di entrata a sud e nord di Riccione. La zona Fontanelle, San Lorenzo e il Marano hanno bisogno di un intervento tempestivo con opere che abitino stabilmente luoghi ormai abbandonati da decenni. La destagionalizzazione e l’imprenditoria: solo con l’allunganento della stagione turistica possiamo incrementare le nostre attività. E la cultura, i congressi e gli eventi, sono risorse su cui puntare. Il sociale e la scuola: attraverso associazioni, educatori e un assessorato dedicato a queste attività, dobbiamo intervenire capillarmente sui tanti problemi e le troppe lacune che affliggono il sistema”.
10 giugno
Ferito alla stazione | Legittima difesa | Tour de France
Ugolini: con me esperienza e competenza
Sessant’anni, geometra, Gianluca Ugolini, vicesindaco uscente, è il candidato sindaco della lista Progetto comune. Sposato, ama viaggiare e pratica numerosi sport. Nella precedente amministrazione si è occupato di Protezione Civile, Sanità, Sicurezza, Decoro, Trasporti, Bilancio.
Qual è stato il tratto distintivo della giunta attuale per il quale chiede una continuità di voto all'elettorato?
«Il tratto distintivo di questa giunta è stato quello del risanamento del bilancio tramite politiche di azzeramento del pesantissimo debito pubblico, con il mantenimento dei servizi. Abbiamo usato le risorse pubbliche con la responsabilità del buon padre di famiglia e quindi applicando delle regole chiare si è riusciti a conseguire risultati eccellenti».
Quale la visione di città che avevate in mente, quanta parte ne è stata realizzata?
«Avevamo in mente di ridare fiducia alla città e ai cittadini vittime di una malagestione che aveva tolto ogni speranza per il futuro. Nel 2012 la situazione era difficile, in questi 10 anni abbiamo pedalato insieme ai cittadini e ora con la notevole riduzione del debito (da 18 milioni a 7 milioni) possiamo guardare al futuro ed immaginare una città 5.0, moderna, sostenibile e sempre a misura d'uomo».
Quale visione di città con la sua candidatura, quale sarebbe il tratto originale del suo mandato rispetto alla continuità che viene promessa?
«La continuità fatta di esperienza amministrativa, competenze e relazioni consolidate è un valore importante. Il 13 di giugno sarò pronto insieme alla squadra a proseguire il lavoro avviato. Il mio tratto originale è l'operatività e il saper amministrare stando sempre a contatto con le persone e i loro bisogni. Unico obiettivo è far crescere la nostra comunità, sia in termini di servizi che in termini di qualità della vita, partendo dall'attenzione all'essere umano e ai bisogni primari».
Cosa vuol dire governare una città, come si fa, con chi, con quali strumenti?
«Governare e amministrare una città vuol dire innanzitutto avere le necessarie capacità di ascolto e la preparazione adeguata. Nel pubblico i passaggi amministrativi sono numerosi e contorti, basti pensare che ogni opera deve sempre superare i tre gradi di progetto prima di essere attuata e si possa passare al fatidico taglio del nastro. Ho fatto questo esempio per spiegare che da Sindaco devi necessariamente avere una visione a 360 gradi sulla città e non devi mai dimenticare che i cittadini meritano rispetto, e quindi va raccontata la verità. Aggiungo che la città non la amministri da uomo o donna soli al comando, ma solo con una squadra coesa, libera da schemi ideologici e di parte».
Qual è il problema principale da affrontare oggi per la sua città e come si risolve?
«Il vero problema dopo il Covid è il disagio sociale che ha colpito intere fasce di popolazione e per cui ci siamo attivati già in fase acuta della pandemia. L'attenzione ai bisogni delle famiglie, anche in termini di fragilità, oltre che di risorse per chi ha necessità».
Che cosa si aspetta come esperienza personale in caso sia eletto, come si immagina l'essere sindaco?
«L'essere sindaco cambierà la mia vita dal punto di vista lavorativo perché ho sempre fatto il libero professionista e questo nel comune di Coriano non potrò farlo. Per il resto continuerò ad essere me stesso e a pedalare senza sosta per la mia città, "sporcandomi le mani in prima persona", come ho fatto fin dal 2012».
Operazione antidroga, denunciato tabaccaio
(Rimini) Si sono concluse nella notte fra martedì 7 e mercoledì 8 alcune indagini da parte della Squadra Giudiziaria della Polizia Locale di Rimini, che hanno portato all'arresto del titolare di una tabaccheria nel centro di Rimini, tra le vie Tripoli e Roma, per la precisione, denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti all'interno della propria attività.
Le indagini erano partite alcuni giorni prima da diverse informazioni confidenziali che gli agenti in borghese avevano acquisito nell'ambito dei controlli, estesi a tutto il territorio comunale e finalizzati all'attività di contrasto di sostanze stupefacenti. Altre segnalazioni, che erano state raccolte dai residenti e dai commercianti della zona, avevano condotto gli agenti ad un'attività di tabaccheria nel centro della città, dove era stato notato uno strano via vai di persone di ogni età. Un movimento che è stato messo sotto controllo dagli agenti che hanno iniziato a pedinare e fermare, a debita distanza gli interessati, sempre sorpresi con indosso alcune piccole quantità di sostanze stupefacenti per uso personale.
Da li i sospetti che sono stati confermati nel pomeriggio e nella notte fra martedì e mercoledì scorso. Prima infatti gli agenti si sono presentati nell'attività commerciale con l'unità cinofila 'Bruce', dando seguito ad una perquisizione d'iniziativa della Polizia Giudiziaria come prevede la norma. Una ricerca che ha dato subito esito positivo in quanto il cane sia nel retrobottega che dietro al bancone della vendita, segnalava tre involucri contenenti sostanze stupefacenti: due di marijuana del peso complessivo di 120 grammi e uno di hashish del peso di circa 30 grammi. Oltre agli involucri sono stati trovate diverse dosi da 1 o 2 grammi di marijuana, hashish e cocaina, conservate in un barattolo, già confezionate e pronte alla vendita, un bilancino di precisione e tutto l'occorrente per il confezionamento.
Nelle ore successive la perquisizione si è estesa anche all'abitazione del titolare dell'attività, dove il cittadino riminese, di nazionalità italiana, conservava altri 2 involucri contenenti: uno 550 grammi di marijuana e l'altro 202 grammi di hashish, nascosti in casa insieme a un altro bilancino di precisione.
Al termine dell'attività investigativa gli uomini della Polizia Locale di Rimini sono arrivati a fare un sequestro penale di circa 1 kg di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, hashish e cocaina, oltre alla somma di 7000 euro, trovata nel portafogli del sospettato e ritenuta provento dell'attività di spaccio. Il proprietario della tabaccheria è stato tratto in arresto e condotto alla Casa Circondariale di Rimini, dove adesso è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria con l'accusa di "detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio".
Durante le indagini sono intervenuti anche gli agenti della Guardia di Finanza per espletare ulteriori accertamenti sulla somma di circa 10 mila euro, che non è stata posta sotto sequestro ma soggetta comunque a controlli fiscali di competenza delle fiamme gialle.
Metromare e trasporto pubblico, il Pd chiede aggiustamenti
(Rimini) Il gruppo di lavoro sul trasporto pubblico del Pd ha elaborato proposte e strategie per la riorganizzazione della rete di mobilità urbana del Comune di Rimini e ieri le ha presentate all'assessora Roberta Frisoni. All'incontro, promosso dal consigliere comunale Giovanni Casadei, responsabile Gestione del Territorio della segreteria comunale del Pddi Rimini, erano presenti alla discussione anche il consigliere Edoardo Carminucci ed il Presidente Auser Rimini Massimo Fusini.
Il lavoro, spiega Casadei, "si è concentrato in particolare sulla riarticolazione delle linee urbane in conseguenza dell’attivazione del Metromare, la cui entrata in servizio a pieno regime, comporta sia alcuni necessari aggiustamenti ai percorsi dei bus urbani, sia una ridefinizione delle frequenze". Per i proponenti, "risulta pertanto fondamentale recuperare risorse da servizi poco produttivi (soprattutto a seguito dell’immissione in servizio del metrò di costa) per destinarle a soluzioni di nuovo tipo, in un’ottica di valorizzazione della produttività generale del trasporto pubblico, con un occhio di riguardo all’utenza pendolare e studentesca, i cui bisogni sono stati al centro dell’attenzione del gruppo di lavoro".
Il tavolo ha mescolato competenze tecniche e politiche, elaborando alcuni documenti presentati all’Assessore Frisoni; documenti che confermano l’attuale rete di fermate del TPL, variando a seconda dei casi l’articolazione dei servizi secondo uno schema di interventi “step by step”.Il gruppo di lavoro ha anche definito alcune proposte "per il completamento del servizio ferroviario regionale relativamente all’area romagnola: l’obiettivo dell’indagine condotta è quello di sanare alcune lacune e colmare persistenti vuoti del servizio soprattutto nelle località intermedie, migliorando al contempo i tempi di percorrenza del traffico regionale, avendo cura di introdurre alcune variazioni al grafico ferroviario a suo tempo già poste all’attenzione dell’assessore regionale Corsini".
Forza Italia, Erbetta coordinatore comunale
(Rimini) L'avvocato Mario Erbetta, ex consigliere comunale di Patto civico a Rimini e candidato per Forza Italia alle elezioni comunali di Riccione è stato nominato oggi coordinatore comunale di Forza Italia per Rimini. La nomina è avvenuta al ristorante Gustavino di Riccione alla presenza dei tre senatori di Forza Italia, Stefania Craxi, Enrico Aimi e Antonio Barboni.
"Sono onorato dell'incarico ricevuto ma ancora di più perché tale incarico e' stato tenuto a Battesimo dall'Amica Stefania Craxi e alla presenza dei Senatori Aimi e Barboni. Spero di essere degno della fiducia in me riposta e non lesinerò energie affinché Forza Italia a Rimini a Riccione e a livello Provinciale riprenda il posto che gli spetta. Ho iniziato in questa opera con la mia candidatura a consigliere a Riccione nelle prossime elezioni di Domenica ed e' mia intenzione di riaggregare tutto quel popolo moderato e riformista che non si ritrova negli estremismi dei schieramenti attuali. La stella cometa sarà l'alleanza tra meriti e bisogni citata dalla Stefania durante la conferenza stampa, la vera realizzazione delle libertà collegata alla necessaria giustizia sociale perché si riesca a realizzare l'uguaglianza nei punti di partenza fondamentale per una società che voglia crescere" dichiara Mario Erbetta che continua " Nel ruolo di Segretario di Rinascita Civica sarò sostituito da Colonna Gabriele a cui faccio i migliori auguri di Buon Lavoro. Io rimarrò nel gruppo come Presidente onorario" e conclude " la prima grande sfida sarà quella di Riccione domenica prossima e invito tutti gli amici Riccionesi a Votare Forza Italia e a concedermi la preferenza per portare Stefano Caldari a Sindaco di Riccione".
Entrano nel direttivo provinciale azzuro Claudio Dau come responsabile enti locali e Andrea Di Grazia come responsabile del dipartimento giustizia e tutela dei minori.
Paolucci: al centro l'ascolto
Ex segretario del Pd, Cristian Paolucci è il candidato sindaco per "Coriano futura”. Nato 37 anni fa a Cattolica, dal 2014 è consigliere comunale del centrosinistra a Coriano. Lavora nello staff della direzione della Asl Romagna, si occupa di ricerca sull’organizzazione dei servizi sanitari.
Qual è stato il tratto distintivo della giunta attuale, quali errori e mancanze rispetto al quale chiede una discontinuità all’elettorato?
«La Giunta Spinelli/Ugolini è stata caratterizzata da una fortissima chiusura verso il mondo esterno. Per una questione di opportunismo politico sono stati alzati muri che hanno diviso Coriano dal resto della provincia e della Regione, sono stati tagliati i ponti con le altre realtà del circondario. Il nostro paese è da sempre considerato la cerniera tra mare e collina, ma da dieci anni a questa parte si è trasformato in un luogo isolato. Ci si è limitati, in questi ultimi dieci anni, ad occuparsi dell'ordinaria amministrazione. E' venuta a mancare una visione strategica di futuro. Mentre altri Comuni, simili al nostro per dimensioni, hanno approfitto di contributi, finanziamenti e investimenti per riqualificare il proprio territorio e realizzare opere, noi siamo rimasti alla finestra, lasciandoci sfuggire occasioni d'oro. Un esempio su tutti è dato dai bandi regionali per la rigenerazione urbana, che hanno portato centinaia di migliaia di euro nelle casse dei nostri vicini di casa. Anziché trovare delle soluzioni ai problemi, si è preferita la strada più semplice, ovvero quella delle chiusure. Chiuso l'asilo nido pubblico, chiusa la Casa per anziani, chiusa l'ex biblioteca di Ospedaletto, chiusa la casa rifugio per donne vittime di violenza. Un paese, se privato dei servizi essenziali, si trasforma rapidamente in un grande dormitorio. Lo dimostra la scarsissima attenzione per le Frazioni, abbandonate a loro stesse, spogliate di tutte quelle peculiarità che rendono viva e dinamica una comunità. Noi vogliamo invertire questa deriva».
Quale la visione di città con la sua candidatura, quale sarebbe il tratto originale del suo mandato rispetto alla giunta precedente?
«Voglio mettere al centro ascolto, condivisione e partecipazione. Tre valori che ritengo assolutamente fondamentali. Sarò, come ho già detto varie volte, il sindaco di tutti, anche di chi non la pensa come me. Non mi sottrarrò alle critiche e non cercherò di metterle a tacere, come invece è stato fatto negli ultimi dieci anni. Dialogheremo attivamente con i cittadini, le associazioni, le società sportive, i rappresentanti delle categorie economiche. Questo attraverso vari organismi di concertazione da noi proposti, come ad esempio il Tavolo Verde, che riunirà le aziende del settore agricolo con l'obiettivo di sviluppare strategie di promozione del nostro immenso patrimonio agroalimentare ma anche per condividere il percorso di definizione del Pug, il Piano Urbanistico Generale. Proprio di recente ci siamo impegnati con la cooperativa Mosaico per l'elaborazione di un regolamento per la programmazione e co-progettazione dei servizi socio-sanitari del Comune di Coriano in collaborazione con gli Enti del Terzo Settore. Ripristineremo la figura dell'Assessore allo Sport per interloquire direttamente con le società del territorio. Abbiamo inoltre deciso di istituire un Urp itinerante. Non saranno i cittadini a doversi recare in Comune, ma il Comune ad andare da loro per ascoltare la loro voce, farsi raccontare problemi e criticità, ma anche proposte, progetti e idee».
Cosa vuol dire governare una città, come si fa, con chi, con quali strumenti?
«Ritengo che un Comune non debba essere un organismo chiuso e ripiegato su se stesso. All'amministrazione Spinelli/Ugolini è mancata la capacità di fare gioco di squadra. Per motivi di opportunità politica, si sono chiusi a riccio su loro stessi ma questo ha fatto terra bruciata attorno a Coriano. E' invece dovere di un buon amministratore dialogare e creare sinergie con gli altri Comuni del circondario, ma anche con gli entri sovraordinati come Provincia e Regione. Pensiamo ad esempio alla possibilità di sviluppare insieme strategie per la promozione e la valorizzazione turistica del nostro territorio. O alla possibilità di partecipare in forma congiunta a bandi per l'erogazione di fondi. Coriano non deve più continuare ad essere un mondo a sé».
Qual è il problema principale da affrontare oggi per la sua città e come si risolve?
«Le criticità sono tante. Una delle prime cose che faremo, se i corianesi dovessero darci la fiducia, sarà riaprire al pubblico gli uffici comunali. Non è possibile che per sbrigare una pratica, anche banale, si debba passare attraverso l'appuntamento o attendere tempistiche non sostenibili. I cittadini vogliono trovare le porte aperte e hanno necessità di avere risposte in tempi brevi. Questo potremo farla abbattendo la burocrazia e ricostruendo il clima di fiducia, serenità e collaborazione che la Giunta uscente ha contribuito a deteriorare a furia di contenziosi. L'altra priorità è rappresentata dal tema delle famiglie. Ci sono genitori che devono fare i salti mortali, dividendosi tra il lavoro e la gestione dei figli. Come ci ha ricordato la vice presidente della Regione Elly Schlein, il welfare non è un costo ma un investimento. Il Comune deve fare il possibile per essere al fianco delle mamme, dei papà e dei nonni corianesi conciliando i tempi di vita e di lavoro. Per questo avvieremo immediatamente le procedure per arrivare alla riapertura dell'asilo nido pubblico, che è stato chiuso dalla Giunta Spinelli/Ugolini. Allo stesso tempo porteremo avanti un piano per la riduzione delle rette della mensa scolastica e dell'addizionale IRPEF».
Che cosa si aspetta come esperienza personale in caso sia eletto, come si immagina l’essere sindaco?
«Vorrei poter contribuire, nel mio piccolo, a ricreare lo spirito di comunità che un tempo teneva insieme le diverse Frazioni e gli abitanti di Coriano e che negli ultimi tempi si è invece andato disgregando. Questo per me è il senso profondo dell'occuparsi della pubblica amministrazione di un paese. Il motivo che mi ha spinto a mettermi in gioco».
Si allena a Rimini la nazionale ucraina di ginnastica ritmica
(Rimini) Si alleneranno ancora alcuni giorni alla Fiera di Rimini, le giovani atlete della nazionale Ucraina di ginnastica ritmica. Reduci dalla Coppa del Mondo che si è tenuta dal 3 al 5 giugno a Pesaro e in attesa di partecipare ai prossimi Campionati Europei di Tel Aviv. A salutarle, nella mattinata di ieri, l’amministratore delegato di Italian Exhibition Group Corrado Peraboni (nella foto allegata: in basso a sinistra). Già il fatto di poter essere presenti ai campionati è stata una vittoria per la squadra, uscita per la prima volta dall’inizio del conflitto, dopo un viaggio estenuante. Ma la soddisfazione del partecipare è stata impreziosita dalla splendida medaglia d’oro conquistata da Viktoriia Onopriienko nel concorso individuale al nastro. La nazionale è guidata dall’allenatrice Irina Deriugina, campionessa di ginnastica ritmica negli anni ’70, che vanta ben due titoli mondiali: nel 1977 e nel 1979 e dalla sua vice Maryna Kardash. L’auspicio, raccontano con orgoglio, è di portare in patria un’altra medaglia per il popolo ucraino.