Amianto, smaltite 975 tonnellate dal 2010. Riaperto il bando
(Rimini) Si apre oggi il bando del Comune di Rimini per l’assegnazione di contributi finalizzati allo smaltimento dell’amianto. Una iniziativa che l’Amministrazione ripropone dal 2010 e che per il 2022 mette a disposizione un fondo di 28 mila euro per agevolare i privati cittadini che rimuovono e smaltiscono manufatti contenenti amianto come lastre, pannelli piani o ondulati utilizzati per la copertura di edifici, pareti divisorie non portanti, tubi per acquedotti o fognature, tegole, canne fumarie, serbatoi per contenere acqua ecc.
Dal 2010 ad oggi attraverso questo bando comunale sono stati 767 gli interventi finanziati, per circa 472mila euro di contributi erogati e complessivi 975.380 kg di amianto rimosso e smaltito.
Il contributo, che non è cumulabile con altre agevolazioni, coprirà il 50% della spesa effettivamente sostenuta e documentata, sino ad un massimo di 1.200 euro. Al bando sono ammessi tutti gli interventi di rimozione effettuati dal 1° gennaio 2021, realizzati avvalendosi di una ditta specializzata per la bonifica.
Il contributo sarà erogato in ordine di precedenza di prenotazione, fino all’esaurimento del fondo. Possono richiedere il contributo i proprietari di manufatti contenenti amianto presenti nel territorio del Comune di Rimini ed in regola con gli strumenti urbanistici vigenti e che abbiano manufatti abbandonati sul suolo di proprietà, denunciati ad una Pubblica Autorità.
L’elenco delle ditte abilitate e tutta la modulistica necessaria sono disponibili sul sito del Comune di Rimini al seguente link: www.comune.rimini.it/documenti/bandi/bandi-contributi/bando-amianto-2022.
Grand hotel, torna il Dejeuner sur l'herbe
(Rimini) Domenica 19 Giugno in occasione della manifestazione Al Meni, il Grand Hotel Rimini vi invita al tradizionale Dejeuner sur l'herbe. Un giardino rigoglioso di una sfavillante bellezza e uno splendido e gustoso pic-nic a cura dell'Executive Chef del Grand Hotel Rimini Claudio di Bernardo in collaborazione con il maestro di pasticceria Roberto Rinaldini.
A partire dalle ore 12:30 tutti i partecipanti potranno accedere all'area verde del Grand Hotel per gustare ciò che si può considerare un vero e proprio brunch. Ci si potrà accomodare nelle eleganti sedute ma come nei migliori appuntamenti di pic-nic open air anche direttamente a terra. Nel giardino saranno presenti, inoltre, due postazioni, una per poter accedere al beverage e l'altra allo show cooking.
Santarcangelo, tutti gli eventi estivi dello sferisterio
(Rimini) Per il terzo anno consecutivo, lo Sferisterio si conferma contenitore privilegiato degli eventi culturali di Comune e Fo.Cu.S, con un programma ricco di appuntamenti da giugno a settembre.
La terza stagione dell'arena si è aperta con la terza edizione del festival "I luoghi dell'anima", dedicato a Tonino Guerra: non a caso, visto che per Santarcangelo e la sua comunità lo Sferisterio è un vero e proprio luogo dell'anima. Un elemento caratterizzante, come mette bene in evidenza la grafica del cartellone realizzata da Federico Magli: una scalinata dove tante volte il paese si è ritrovato per vedere le partite di tamburello o gli spettacoli del Festival del Teatro.
La scalinata quest'anno raddoppia, si allarga, perdendo la sua dimensione circoscritta per estendersi fino alle frazioni con il programma Frazioncine. Partito nel 2021, il festival di cinema itinerante si arricchisce di altri appuntamenti: spettacoli di burattini, teatro, presentazioni di libri. La distanza fra centro e frazioni si annulla grazie a un programma che diventa unico, dove gli appuntamenti dello Sferisterio si alternano con gli appuntamenti a San Martino, Sant'Ermete, Canonica, San Michele e San Vito: un unico programma per un'unica comunità.
Con la stessa logica è stato composto il calendario, che comprende spettacoli per tutti, importanti conferme e piccole novità. Si comincia e si finisce con il cinema, perché ad agosto ritorna il Nòt Film Fest, vetrina sulle produzioni indipendenti internazionali. Confermato il programma musicale di Santarcangelo Festival, che anche quest'anno si svolgerà allo Sferisterio dall'8 al 17 luglio. Tornano inoltre la stand up comedy di Denti mancanti e gli esperimenti letterari di We Reading, entrambi ad agosto.
Un altro ritorno è quello degli appuntamenti con la Conferenza del solstizio d'estate organizzata da Pro Loco e biblioteca Baldini, la Festa della musica europea, la big band della scuola di musica Giulio Faini e le serate della lirica. Novità 2022, invece, il programma Frequenze offline, primo appuntamento di un progetto che unisce musica e fotografia dando spazio a giovani talenti della Romagna.
Tra le conferme, il programma di Santarcangelo per i bimbi. Coordinato dagli istituti culturali, diventa ulteriore ponte tra centro e frazioni, con una proposta variegata per le famiglie che si svolgerà tra Museo Etnografico, Sferisterio e altri luoghi della città: da Favole d'agosto al Festival dei burattini, passando per le proiezioni del Cinema du Désert.
Meeting, otto finalisti per il contest musicale
(Rimini) Si sono presentati anche quest’anno in molti, oltre un centinaio, per questa seconda edizione di Meeting Music Contest. Giovani musicisti e band con proposte di qualità: una cover e un brano originale che si ispira al titolo del 43° Meeting di Rimini “Una passione per l’uomo”. Sono Lamarea, Margò, Nartico, Sgrò, Mattia, Siriana, La Cherie e Vima.E selezionarli non è stato facile.
«Abbiamo ascoltato con attenzione tutte le proposte», spiega Otello Cenci, responsabile Spettacoli del Meeting, «i brani meritevoli erano molti, a conferma di una crescita costante delle produzioni indipendenti». «Ci sono tante ottime idee in giro e tanti artisti e band di valore della Generazione Z», conferma Giordano Sangiorgi, fondatore e patron del Mei di Faenza, il Meeting delle Etichette Indipendenti, punto di riferimento da 25 anni nel nostro Paese dell’universo indie, «il Contest serve proprio a portare a galla i più rilevanti, ma anche a mostrare la vitalità di un nuovo movimento musicale e a dare spazio alle realtà più giovani e giovanissime».
Si esibiranno in questo ordine sul Palco Piscine della Fiera di Rimini il 21 e 22 agosto 2022 in occasione della 43ma edizione del Meeting di Rimini. La finale sarà presentata da Lorenzo Baglioni e si terrà il 24 agosto. A selezionare il vincitore dell’edizione 2022 sarà una giuria d’onore composta da Grazia Di Michele, Lorenzo Baglioni e Hu, che si esibiranno anche dal vivo, e da altri rappresentanti del settore discografico e musicale, insieme ai coordinatori Giordano Sangiorgi e Otello Cenci.
15 giugno
Riccione, la Lega vuole ricontare | Bolognese torna in vendita | Frecce tricolori
Ricami di Firenze è Bottega storica
(Rimini) Da Quarrata, vicino Pistoia, fino a Rimini con una lambretta carica di tovaglie ricamate a mano e preziosi prodotti di corredo dell'arte fiorentina, tenuti insieme da una 'bandella', un lenzuolo legato ai 4 angoli, che una volta arrivato in riviera veniva caricato sulle spalle per la vendita itinerante in spiaggia. Inizia dalla provincia di Pistoia, la storia di Felice Burchietti, dell'attività commerciale i "Ricami di Firenze", che da qualche giorno è iscritta nel prestigioso Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini.
Era il 1954 quando Felice - papà di Roberto, Silvia e di Daniele Burchietti, attuale titolare dell'attività - insieme ad amici, tutti della provincia di Pistoia, affrontavano insieme le pericolose curve del muraglione con vespe e lambrette cariche dei preziosi prodotti artigianali dell'arte toscana ricamati a mano. Un viaggio che ripeterono anche negli anni successivi, attraverso il valico dell'Appennino tosco-romagnolo, quando ancora non esisteva l'autostrada, per arrivare a Rimini, fare la stagione in riviera, che allora iniziava i primi di luglio e finiva intorno al 20 agosto e tornare poi al paese in tempo per dare una mano alle proprie famiglie, impegnate nelle attività legate alle raccolte agricole.
E' iniziata così, più di 60 anni fa, la lunga storia della bottega i "Ricami di Firenze", che da qualche giorno - dopo 53 anni nello stesso negozio a Miramare - si è iscritta nel prestigioso Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini.
Una storia di sacrifici di lavoro, ma anche di arte e di un artigianato fiorentino pregiatissimo, ricamato a mano con i valori e i segreti di antichi mestieri tramandati da padri in figli, simbolo di una cultura esportata anche in riviera, che ha segnato con tante attività aperte negli anni 60 nei viali del mare, l'economia del turismo riminese.
Dopo alcuni anni di vendita ambulante Felice Burchietti trasformò la licenza itinerante concessa dal Comune di Rimini in un'attività stabile che inizialmente, nel 1958, era posizionata a Piazza Pascoli, poi trasferita dove si trova attualmente a Miramare in via Regina Margherita 221 e che, negli anni del boom economico, ha tentato anche il raddoppio, con una seconda attività aperta a Bellariva.
Un attività che dagli anni 90 è passata poi a Daniele, figlio di Felice, che insieme alla moglie Maura continua tutt'oggi - dopo 53 anni - a portare avanti il negozio del papà. Originariamente l'attività vendeva camicie da notte e tovagliato, tutto prodotto in Toscana, poi con il calo dell'arte del corredo e della biancheria della casa, le vendite si sono integrate anche con prodotti di abbigliamento, anche per l'infanzia. Tuttora il negozio offre ancora prodotti di artigianato fiorentino realizzati dalle stesse piccole ditte fornitrici dei primi anni. Il negozio da sempre è un punto di riferimento sul territorio riminese per residenti e generazioni di turisti che vengono a passare le vacanze a Miramare.
"Sono arrivate a quota 66 in tutto - precisa Juri Magrini Assessore alle attività economiche - le iscrizioni delle attività storiche del Comune di Rimini, nell'Albo delle Botteghe Storiche. Il prestigioso elenco del Comune di Rimini che si conferma come un importante riconoscimento per quelle attività che rientrano a pieno titolo nella storia della città. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo diventa ancora più importante e preziosa l'attività dei negozi e delle botteghe di vicinato. Donne e uomini che in tante zone della nostra città portano avanti un'economia importante e contemporaneamente anche una funzione sociale straordinaria, il cui valore è emerso soprattutto in questi ultimi anni."
Come noto l'Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici è stato istituito nel Comune di Rimini dall'agosto 2009 in seguito all'approvazione della legge sulla "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche". Per ottenere l'iscrizione è necessario soddisfare tre condizioni principali, 1. Svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività, nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie. 2. Radicamento nel tempo dell'attività, evidenziato da un "collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l'attività svolta". 3. Caratteristiche esteriori proprie della "Bottega Storica": nei locali o nell'area devono essere presenti "elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale", oppure "elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo".
Riccione, Rossi: uniti si vince
(Rimini) "Quando il centrosinistra si muove unito, vince". E' il commento della consigliera regionale del Pd Nadia Rossi. "Lo dice il trionfo di Riccione, dove Daniela Angelini è stata eletta sindaca al primo turno dopo due legislature di governo di centrodestra. Lo dicono la vittoria di Morciano di Romagna con Giorgio Ciotti e la partecipazione di Sant'Agata Feltria per Goffredo Polidori. Lo dimostra anche la sconfitta di Coriano, questa volta per poche centinaia di voti, in cui le liste di orientamento di sinistra erano due. Uniti avremmo vinto? Non si può sapere, di certo però la progettualità, l'impegno, la freschezza delle proposte di Cristian Paolucci e della sua lista hanno fatto risvegliare l'animo dei corianesi: che sono andati a votare ancora in troppo pochi, ma hanno scelto".
"È vero che dopo tanti sforzi ci si aspettano risultati immediati, un riscontro netto da parte della comunità. A volte arriva, come a Riccione, in cui il dialogo e l'ascolto della nostra squadra hanno prevalso sull'arroganza e l'immobilismo degli avversari. I riccionesi hanno scelto come sindaca una persona competente, empatica, che conosce e ama la città e sa partire dalle idee dei cittadini per costruire progetti concreti. Una vittoria al primo turno frutto di un lungo percorso che si è mosso quartiere per quartiere, tra la gente di Riccione, in ascolto dei bisogni e delle proposte di tutti. È il momento di ricucire il tessuto sociale di una città lacerata e proiettarla nel futuro, riportandola ad essere punto di riferimento per il territorio insieme agli altri Comuni di costa. Dopo Rimini e Cattolica infatti, si aggiunge un altro tassello per ricostruire un'unitarietà costiera fondamentale per il rilancio del turismo, dell'imprenditoria, della cultura e del welfare di una Romagna più unita".
"Altre volte i risultati sperati non arrivano, come a Coriano. Ciò che conta è il pensiero di aver agito per il meglio, secondo coscienza e non convenienza. Conta potersi guardare allo specchio ogni giorno senza remore, che si vinca o che si perda. E conta iniziare a lavorare dal giorno dopo ascoltando una comunità, alla guida o all'opposizione di un'amministrazione. Dopo questa tornata elettorale, in Romagna come in tutta la Regione e in Italia, sono sicura che nell'alveo del Partito Democratico e del centrosinistra ognuno possa dire di aver lavorato con gli stessi nobili intenti di "fare" per la collettività, portando risultati di cambiamento e crescita. Dove si è vinto in Riviera, lo si potrà fare finalmente in sinergia tra enti locali, provincia, Regione: perché in un momento storico come questo si può solo restare uniti e lavorare tutti nella stessa direzione. Una direzione che mi auguro seguiranno anche quei pochi Comuni rimasti a guida centrodestra sul territorio, perché come si è detto in questi giorni, quando sei il Sindaco, sei il sindaco di tutti i cittadini".
Riccione, Angelini: verdetto evidente verso amministrazione Tosi
(Rimini) Oltre a essere "un risultato bellissimo", per Daniela Angelini la sua vittoria alle elezioni amministrative a Riccione, città della quale da poche ore è sindaca è "soprattutto un primo verdetto evidente: nonostante gli 8 anni di governo, le risorse investite, i colpi bassi, un clima a dir poco avvilente per prevaricazione e perfino violenza, questa amministrazione è stata bocciata dai riccionesi. Ora sarà minoranza, ed è stato sancito ieri al primo turno. Evidentemente c’è voglia di lasciarsi alle spalle una troppo lunga stagione di rancore, per tornare al dialogo, alla partecipazione, a una comunità che affronta i problemi assieme".
Riccione prosegue Angelini "ha scelto per una città unita, moderna, sostenibile e soprattutto aperta. In questi anni, e durante tutta la campagna elettorale, è emerso chiaro il messaggio della nostra comunità: basta divisioni, investiamo nel valore della comunità e della partecipazione, che sono gli elementi principali che hanno fatto grande Riccione nel corso della sua storia".
La sicurezza, il lavoro e l’impresa, la salute, l’ambiente, la scuola, la mobilità "sono i campi dell’amministrazione e della vita che saranno in cima a ogni pensiero. La sicurezza, intesa come tutela degli spazi e dei luoghi della città, attraverso una presenza capillare di forze dell’ordine e presidi, il lavoro e l’impresa, da sostenere e agevolare presentando una macchina comunale, capace con la sua riorganizzazione e le nuove tecnologie di dare risposte veloci e certe; l’ambiente con l’azzeramento del consumo di suolo e la sostenibilità come metodo di lavoro che attraversa ogni settore dell’amministrazione; la sanità che sarà di prossimità, con i servizi diffusi su tutto il territorio; la scuola, facendo dei nuovi plessi dei luoghi aperti, punti di attrazione di una socialità e di relazioni diffuse in tutto il territorio, la mobilità, incrementando le ciclabili e il trasporto pubblico e completando con parcheggi nella zona mare".
Negli ultimi anni "Riccione è rimasta ferma, con tanti progetti promessi e lanciati, ma non realizzati. Credo che un Comune che torni in ogni parte del territorio, nei quartieri, con i suoi servizi e la sua presenza, e una partecipazione organizzata e capillare affinché siano i cittadini a esprimersi sulle scelte decisive per la città, siano i due elementi di metodo che potranno farci viaggiare sicuri verso il futuro".
Riccione "è una città straordinaria e bellissima, unica, vivibile e conosciuta in tutto il mondo. E io voglio essere per Riccione una sindaca nuova, libera. Libera perché svincolata da qualsiasi interesse che non sia quello della città. E libera perché capace di fare le scelte, di innovazione e di coraggio, che consentiranno alla città di consolidare il suo brand. Riccione ha scelto di voltare pagina. La scelta è andata a chi vuole guardare con fiducia al futuro, consapevoli che sia giunto il momento di cambiare passo e non chiudersi in una bolla di risentimento verso la storia di questa città, convinti che stare fermi e arrabbiati sia la soluzione".
Risultato Riccione, Sacchetti: frutto di una strategia di governo unitario
(Rimini) “Buon governo, capacità di ascoltare le comunità, politica del fare con proposte e programmi concreti e capacità di presentarsi tutti uniti in coalizioni larghe con il Partito Democratico a fare da collante e propulsore: la vittoria di Daniela Angelini a Riccione è figlia di una strategia che segna con Jamil a Rimini e Franca Foronchi a Cattolica, un trend vincente di questi ultimi 8 mesi", commenta il segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti. "La vera vittoria di queste elezioni è il forte consenso del Pd unito all'apertura vera al civismo e al coinvolgimento di persone credibili inserite nel tessuto sociale e imprenditoriale della città. Abbiamo respinto una destra populista, strumentale e che ha isolato le comunità dove ha governato invece che aprirsi alla collaborazione e al cambiamento”.
Sacchetti era ottimista. “Una sorpresissima? Forse nell’affermazione al primo turno, non certo nella vittoria di Daniela Angelini, che segue quelle di Franca Foronchi a Cattolica e di Jamil Sadegholvaad a Rimini. Tutte ottenute senza bisogno del ballottaggio, nonostante i diversi candidati in campo. La realtà è che il nostro radicamento sul territorio, la capacità di ascolto e di essere al fianco delle comunità, il buon governo e il riuscire a restare uniti e a presentarci in coalizioni molto larghe in cui il Pd fa da collante e propulsore continua a rivelarsi una carta vincente”. Il giorno dopo la “riconquista” di Riccione, il segretario provinciale del Partito Democratico Filippo Sacchetti mette una serie di puntini sulle i, ribadendo che “i risultati più che positivi degli appuntamenti con le urne degli ultimi anni sono frutto di una strategia di governo unitario del territorio”.
A un centro destra "sempre più proiettato a destra e alle rivendicazioni delle leadership interne, populista e strumentale, ribattiamo con la forza del fare: con idee, programmi e buona amministrazione che i cittadini puntualmente poi premiano sulla scheda elettorale. A Riccione è stata questa la chiave: tornare a respirare la comunità, essere presenti e propositivi, mostrare iniziative da contrapporre all’arroganza e alla chiusura di chi ha immobilizzato per anni la città con il governo invece del non fare, inseguendo visibilità personale a scapito dell’interesse comune. Ora, finalmente, la Perla Verde può tornare a sognare e a programmare e chi ha urlato e insultato da Roma può interrogarsi su una Lega (ma anche Fratelli d’Italia) a poco più del 5%...” prosegue Sacchetti, evidenziando un aspetto politico determinante per il futuro: “Tornata amministrativa dopo tornata amministrativa, abbiamo confermato e riconquistato Comuni storici e importanti e Riccione completa una cintura costiera che si rivelerà determinante per poter tornare a proporre progetti d’insieme e azioni di area vasta anche sulla costa per un rilancio turistico e sociale dell’intero comparto. Così come accade ad esempio in bassa Valmarecchia, con la prima cintura sull’entroterra, o in Valconca”.
“Restare uniti e avere programmi forti ci ha permesso anche stavolta a Riccione di coinvolgere le persone migliori della città, riunire la partecipazione e la comunità, con a capo di questo progetto una figura civica e di esperienza come Daniela Angelini. Dispiace invece leggere ancora dichiarazioni come quelle di Renata Tosi, che cerca alibi nei comunisti, dimostrando come il suo fallimento personale ha trascinato con sé l'intera coalizione di centro destra” chiosa il segretario provinciale.
La biblioteca racconta, i miracoli di Sant'Antonio a Rimini furono tre...
(Rimini) E’ dedicata agli 800 anni dall’arrivo in Italia di Sant’Antonio di Padova, protettore di Rimini, città in cui hanno avuto luogo due dei miracoli più famosi del Santo, la rubrica di domani “La Biblioteca racconta”. Un legame, quello fra il più famoso Antonio al mondo e la città di Rimini, che quest’anno festeggia 800 anni e che, in occasione di questo importante Centenario, sarà ricordato sul web e sui social del Comune di Rimini attraverso testi e immagini.
All’anagrafe di Lisbona è registrato come Fernando Martins de Bulhões, ma da quando 800 anni fa è diventato francescano, ha scelto per sé un nuovo nome: Antonio. Quando Antonio, intorno al 1222, arriva a Rimini per predicare la parola di Dio e ricondurre gli eretici all’ortodossia, trova una città che è diventata uno dei centri più accesi dell’eresia catara in Italia, i cui fautori vengono appoggiati, più o meno apertamente, dalla fazione ghibellina che politicamente parteggia per l’Imperatore e osteggia il Papa. Dopo la realizzazione di tre miracoli, i riminesi, eretici inclusi, diventano fedeli devoti del santo.
I luoghi in cui sono collocati gli edifici sacri intitolati al santo sono quelli in cui sono avvenuti i due miracoli più famosi: a piazza Tre Martiri il miracolo della mula e al porto il miracolo dei pesci. Questi due miracoli antoniani sono gli unici che hanno come tramite gli animali nel perfetto stile francescano e forse anche per questo sono tanto famosi.
Ma c’è un terzo miracolo, meno conosciuto, che Tonini e Clementini dicono essere avvenuto a Rimini. Dopo la predica ai pesci e il prodigio della mula inginocchiata, una buona fetta di eretici si converte, ma un gruppo dei più ostinati ne ha abbastanza di Antonio e decide di ucciderlo. Il Santo viene invitato a pranzo o a cena, non si sa, e gli viene offerta una pietanza avvelenata. Illuminato da Dio, Antonio si accorge dell’inganno e, dopo aver pregato e fatto il segno della croce, mangia ugualmente a dimostrazione che a Dio è davvero tutto possibile. Come è facile immaginare seguono conversioni e pentimenti.
Il legame di Rimini con Antonio rimane forte nel corso dei secoli come ci testimoniano sia le feste e le opere in suo onore e memoria, alcune ancora vive oggi; sia le cartoline, incisioni e stampe che raccontano dei miracoli operati dal Santo in città conservati in Gambalunga. La rubrica verrà pubblicata domani sui canali sociale della biblioteca.