Mercoledì, 22 Febbraio 2017 09:51

Fisco e mazzetta, condannato funzionario

(Rimini) Tre anni e due mesi di carcere, 5 d'interdizione dai pubblici uffici per induzione indebita a dare o promettere utilità. E' la condanna del tribunale di Rimini a Tiziano Marchi, 60 anni, funzionario dell' Agenzia delle entrate di Cesena, già assessore comunale a Forlì.
Fu arrestato nell'aprile 2016 dopo aver intascato 5mila euro dal commercialista di un imprenditore cesenate che nel 2012 aveva subito una multa da 400 mila euro, poi ridotta a 190mila, dopo una verifica fiscale. A Marchi arrivò una seconda pratica sullo stesso imprenditore e gli prospettò di ritardare le verifiche in cambio di 10mila euro. Allertati carabinieri e magistratura, era scattata la trappola: la consegna a Marchi di una busta con banconote segnate, poi il fermo appena uscito dall'ufficio riminese del commercialista. Marchi sostiene che non era un'estorsione ma la richiesta di un prestito per far fronte a momentanee difficoltà, che poi avrebbe restituito. La corte ha derubricato l'accusa da estorsione a induzione indebita (Ansa).

Mercoledì, 22 Febbraio 2017 09:33

22 febbraio

Assalto alle Befane | Rapina a viale Ceccarini | Marchi condannato

(Rimini) “Rimini ha fatto la gioia del dopoguerra. Poi gli è venuto il complesso di essere Rimini, di non essere così completamente a posto, perché in Italia tutti a criticare: “vai a Rimini?”, come dire … Adesso c’è Ibiza, la Florida, tutto Rimini: hanno insegnato al mondo il divertimento e Rimini ora chiude, tutto questo è tremendo. Eppure Rimini è stata importantissi, l’avanguardia”. Lo ha detto questa mattina Oliviero Toscani alla trasmissione “Non è un paese per giovani” di Radio Due.
Con con i conduttori Giovanni Veronesi e Massimo Cervelli, si parlava delle difficoltà in Italia per chi è avanti: “L’Italia è un grande laboratorio per molte cose ma dove chi ha idee è “bastonato” e va all’estero” ha detto anche Toscani.

Rimini) Una proposta di matrimonio a tutta birra. Accade anche questo in fiera a Rimini dove in queste ore si sta svolgendo Beer attraction, il salone dedicato alle birre artigianali.
“Una dichiarazione di amore eterno così, non si era mai vista”, raccobtano dall’ufficio stampa della Fiera. “Andrea Zizza ha scelto infatti Beer Attraction per chiedere alla sua ragazza di sposarlo. Isabella si commuove e pronuncia il suo sì davanti allo stand di Birra Amiata, in mezzo a un pubblico tra il divertito e il commosso”. Andrea e Isabella sono originari di Crotone, ma da dieci anni vivono a Perugia, dove lavorano in un pub. "Volevo trasmettere anche un messaggio: la birra va valutata in modo soggettivo", racconta Andrea, "e va legata alle proprie esperienze personali più vere, non può essere separata da queste". Una data per il grande giorno? "Fine luglio 2018"

(Rimini) “E’ il momento di accelerare verso l'approvazione dello Statuto dei lavoratori frontalieri, per definire un quadro di diritti e doveri chiari e risolvere tutte le questioni che riguardano centomila persone che ogni giorno attraversano i confini nazionali per prestare attività all’estero". E' il sollecito fatto dal deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti con un'interrogazione al ministero degli Esteri, dove lo scorso ottobre su iniziativa del Consiglio generale degli italiani all’estero si è insediato il Tavolo interministeriale sulle tematiche del lavoro frontaliero.
Il tavolo vede la partecipazione dei sindacati Cisl, Cgil e Uil, delle Acli e dei ministeri degli Affari Esteri, dell’Economia e Finanze, dello Sviluppo economico e del Lavoro, e ha l'obiettivo di arrivare finalmente alla definizione dello «Statuto dei Lavoratori frontalieri», un quadro normativo organico che dovrà affrontare questioni quali fisco, tassazione, welfare e status giuridico della figura del lavoratore frontaliere.
“Il frontalierato - ricorda Arlotti - è a tutti gli effetti un fenomeno strutturale del mercato del lavoro. Rappresenta un importante contributo allo sviluppo ed un'elevata risorsa per l'economia dei territori italiani di confine come il nostro, in cui sono attivi oltre 5mila frontalieri che lavorano a San Marino. Il loro numero è aumentato di 200 unità, segno di una ripresa che rende ancora più pressante risolvere le problematiche di natura fiscale, previdenziale, di sicurezza sociale e regolazione del lavoro che li interessano”.
La stesura dello Statuto porterebbe benefici per i lavoratori frontalieri, i quali ancora oggi sono oggetto di una normativa spesso confusa, prosegue il deputato. “Lo Statuto dovrà trattare il rafforzamento dell’indennità di disoccupazione, il rafforzamento della franchigia fiscale per i frontalieri fuori fascia, la tassazione della previdenza estera (secondo pilastro, prepensionamenti) e misure di welfare. Dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori frontalieri impiegati sul Titano è stato inoltre chiesto di avviare un confronto Italia-San Marino sugli ammortizzatori sociali che punti alla parificazione di trattamento per i lavoratori italiani occupati a San Marino e per i lavoratori sammarinesi in Italia, e che in agenda sia inserito l’aspetto delle normative socio-previdenziali e l’uscita dalla precarietà contrattuale dei lavoratori frontalieri”.
Arlotti chiede quindi al ministro degli Esteri Angelino Alfano quale sia lo stato di avanzamento dei lavori del Tavolo interministeriale sulle tematiche del lavoro frontaliero e in quali tempi si prevede di giungere all'approvazione dello Statuto dei lavoratori frontalieri, che definisca un quadro di diritti e doveri chiari legati a questa peculiare condizione di lavoro e dia soluzione ai problemi ancora aperti.

Martedì, 21 Febbraio 2017 16:06

Tentata rapina con spaccata alle Befane

(Rimini) Si sono lanciati con l’auto in corsa contro le vetrate dell’ingresso del centro commerciale Le Befane a Rimini, poi sono stato messi i fuga da un vigilantes. La spaccata la scorsa notte alle 4 circa, ai danni del ceontro commerciale riminese. L’intervento tempestivo della guardia giurata ha messo in fuga i ladri prima che, scesi dall’auto, riuscissero ad entrare nel negozio. I due malvimenti avevano il viso coperto da passamontagna e guanti alle mani. Sul posto sono presto arrivate le volanti della polizia. Le indagini sono in corso.

(Riccione) Democrazia partecipata nostrana. Altro che blog e rete, il sindaco di Riccione Renata Tosi dalla prossima settimana andrà al mercato. Dal 3 marzo chi vorrà potrà trovarla sotto il suo gazebo, pronta a raccogliere segnalazioni e suggerimenti dei cittadini.
“Niente microfoni o palchi, ma semplicemente l'intenzione di parlare direttamente con i riccionesi, attraverso una serie di appuntamenti, fissati sempre di venerdì, per ascoltare le principali problematiche da affrontare in città in una forma di dialogo diretto e colloquiale”, spiegano dal Comune.
Si alterneranno a fianco del sindaco, assessori e consiglieri, “al fine di stimolare una partecipazione attiva alla vita e alla crescita del territorio”.
Gli appuntamenti in procinto di partire al mercato, “fanno seguito alla serie di incontri che negli ultimi due anni si sono svolti nei quartieri, alternati in varie zone della città - commenta l'amministrazione – e che hanno sempre visto una partecipazione attiva, apprezzata e numerosa dei cittadini. Il coinvolgimento diretto del sindaco e della giunta, in un percorso di ascolto ed anche di critiche costruttive, rappresenta uno strumento di attenzione reciproca che periodicamente verrà riproposto nella convinzione che si tratti di un momento importante della vita amministrativa”.

(Rimini) Maschere, costumi, giocattoli e trucchi di Carnevale, la Guardia di finanza di Rimini ne ha sequestrati oltre 1.400 trovati tra gli scaffali di cinque negozi presi negli ultimi giorni d’assalto dalla clientela, in vista della festa. Si tratta di prodotti che non recavano le indicazioni minime di sicurezza previste dalla normativa nazionale e comunitaria e che disattendevano le disposizioni in tema di marcatura Ce. I prodotti sono risultati non conformi ai requisiti essenziali in tema di composizione, qualità e origine. Tra essi addirittura, alcuni costumi, destinati anche a minori di tre anni, del tutto sprovvisti di qualsiasi tipo di informazione sui materiali utilizzati nella fabbricazione, con possibili rischi per la salute.
I gestori delle attività, tutti di origni cinesi, sono stati segnalati alla Camera di commercio e multati.

(Rimini) Non usa mezzi termini il consigliere comunale di Uniti si Vince, Gennaro Mauro. “Tanta ipocrisia da parte di questa amministrazione, sulla questione della collocazione dei "riminesi" di etnia sinti di via Islanda. I grandi annunci di accoglienza fatti sono solo parole al vento, intrise di una morale buonista strumentalizzando le parole del vescovo, ma di fatto non esiste una volontà effettiva di integrazione”.
Si parla del piano per cui il comune ha ottenuto un finanziamento di 70mila euro alla regione (avendone eprò chiesti circa il doppio) che prevede la chiusura del campo nomadi di via Islanda e il trasferimento dei nuclei familiari (45 persone, di cui 13 minori), in sette quartieri della città. I residenti di Corpolò, Villaggio Primomaggio e Gaiofana, avendo scoperto di essere tra le aree individuate, hanno già iniziato a manifestare dissenso.
“Siamo convinti - attacca Mauro - che anche questi cittadini non vogliono un processo di integrazione, voglio la libertà di fare il proprio comodo, non rispettare le regole del vivere, non pagare i tributi, rubare energia elettrica e acqua, vivere di accattonaggio molestando le persone, e di praticare l'arte "fregare il prossimo". Del resto, su 32 persone in età lavorativa solo 6 sono occupati. È lecita la domanda di cosa vivono le restanti 24 persone, come si soddisfino i bisogni dei 13 minorennni?”.
Per queste ragioni, “siamo dalla parte dei riminesi che criticano l'operato dell'amministrazione comunale, è comprensibile la paura di averli vicini di casa con le cosiddette "case mobili" poste nelle periferie della città. Siamo contrari alle pasticciate soluzioni che le fughe di notizia del gruppo di lavoro massonico composto dai consiglieri comunali di centrosinistra e tecnici comunali stanno elaborando”.
Propone Mauro: “Facciamo capire alle famiglie dei sei cittadini sinti che lavorano devono trovare un immobile in affitto, e per le famiglie i cui adulti non lavorano riserviamo le stesse tutele riservate agli altri riminesi. È intollerabile ogni forma di privilegio, i riminesi non comprenderebbero. Diciamo no anche alla proposta di Forza Italia di realizzare a costo della collettività un villaggio fatto di casette di legno, si trasformerebbe in un luogo di emarginazione, non è così che si realizza il primo passo della tanta declamata integrazione”.

Martedì, 21 Febbraio 2017 09:56

21 febbraio

Era stata licenziata | Quartieri uniti contro i nomadi | Parla Rossella Talia