(Rimini) “È un settore strategico per lo sviluppo del turismo e l’innovazione del prodotto turistico”, lo ha detto delle imprese balneari il sottosegretario Dorina Bianchi, la scorsa settimana a Rimini in occasione di un seminario di Oasi Confartigianato. La dichiarazione è riportata dal sito del Corriere Nazionale.
La legge delega sulle concessioni demaniali marittime “è una risposta alle preoccupazioni degli operatori del settore ed è un provvedimento equilibrato, perché tiene in considerazione non solo dell’attuale panorama normativo europeo ma anche gli investimenti, il valore commerciale e la professionalità delle imprese del settore. Un risultato che è stato raggiunto anche grazie all’impegno profuso dal ministro per gli affari regionali Enrico Costa e da un confronto serrato tra i ministeri e le associazioni, grazie a una buona fase di interlocuzione che deve continuare”.
La riviera romagnola, riconosce il sottosegretario, “è la più attrezzata d’Italia: al primo posto per turismo con più di 400 imprese balneari. In linea con gli obiettivi di destagionalizzazione del Piano Strategico del Turismo è il progetto Mare d’Inverno. L’industria turistica ora più che mai passa anche per la sostenibilità, per un nuovo patto sociale del turismo con l’ambiente e con il territorio, con i suoi operatori e gli abitanti”.

Lunedì, 27 Febbraio 2017 12:29

Frana a Covignano, strada chiusa per lavori

(Rimini) Prendono avvio lunedì 6 marzo i lavori di messa in sicurezza, sul colle di Covignano, di un tratto di Via San Lorenzo Monte franato insieme a parte della scarpata stradale che comporterà la chiusura della strada dalle 12 alle 20 dei giorni feriali nel tratto che dall'incrocio di via delle Fonti Romane arriva fino a Piazzale Ruffi.
L'intervento si è reso necessario per bloccare il movimento franoso che ha causato il parziale crollo della spalla di Nord-Ovest del tombinamento in muratura esistente, con conseguente smottamento del terreno. Il dissesto inficia la stabilità del tratto di strada, da qui la necessità di stabilizzare l'area mediante una paratia di contenimento costituita da pali trivellati in cemento armato.
Il sopralluogo effettuato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco il 6 dicembre scorso ha verificato il cedimento di parte della scarpata e di porzioni dei muri di spalla del ponte e di conseguenza s'è avviato l'iter di intervento. Nel frattempo è stata posizionata segnaletica provvisoria per motivi di sicurezza.
Il termine dei lavori è previsto per la fine di marzo. La chiusura della strada terrà conto delle necessità di transito dei mezzi da e verso lo stabilimento Galvanina, per cui la strada resterà chiusa dalle 12 alle 20 dei giorni feriali. Nelle altre ore il transito sarà a senso unico alternato e regolato da un semaforo. Il tratto interessato dall'intervento è quello dall'incrocio di via delle Fonti Romane fino a Piazzale Ruffi.
Il progetto è stato redatto dai tecnici della manutenzione strade di Anthea, in collaborazione con la Direzione Lavori Pubblici del Comune di Rimini. Anthea curerà anche la Direzione Lavori ed il coordinamento generale del cantiere.

Lunedì, 27 Febbraio 2017 12:26

Riminiwellness torna in fiera a giugno

(Rimini) Dai produttori di macchine per l'attività fisica alle palestre, le scuole e le associazioni di categoria, ai cultori del fisico, passando per le spa del relax, le scienze riabilitative, la danza, ma anche il turismo e il design. Tutte le maggiori aziende dell'universo wellness vengono chiamate a raduno da Riminiwellness, pronta ad inaugurare la prossima stagione estiva con un lungo "ponte" ricco di divertimento e benessere dall'1 al 4 giugno 2017, nei padiglioni della fiera di Rimini e lungo la costa.
Un mix unico di avvenimenti che unisce tutte le anime del vivere bene e dello stare in forma, che nella scorsa edizione, caratterizzata da un folto pubblico straniero, professionale e appassionato, ha fatto registrare un'affluenza record di oltre 266.000 visitatori e una visibilità mediatica pari a 242 milioni di contatti raggiunti (Auditel, Audipress,Audiweb, Eurisko) e oltre 1 milione di post su Facebook.


Notevole sarà l'affluenza di operatori, buyer e presenter da tutto il mondo: dall'Est Europa, Sud America, Medio Oriente, Bacino del Mediterraneo e Nord Europa e visitatori in gruppi organizzati da circa 80 Paesi.
La dodicesima edizione, la prima a marchio Italian Exhibition Group, la nuova società nata dall'integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, si preannuncia ancora una volta all'insegna della vitalità e del divertimento, della libertà di movimento e d'espressione del proprio corpo, della cultura fisica, dell'arte del tenersi in forma. Anche per l'edizione 2017 Riminiwellness animerà tutto il quartiere espositivo con la totalità dei 16 padiglioni (oltre ai recenti ampliamenti) che ospiteranno circa 400 aziende, tra dirette e rappresentate.
Riminiwellness è ormai un evento globale nato e cresciuto negli anni in un contesto territoriale tradizionalmente connesso con la filosofia dello star bene e della passione. Italian Exhibition Group, forte della sua organizzazione altamente specializzata, darà ancora più rilevanza all'evento, che da tempo è stato riconosciuto leader indiscusso, con una partecipazione internazionale in continua crescita, e impegnandosi per portare la manifestazione ad un successo ancora maggiore, mantenendo la formula unica di grande successo delle due anime B2B e B2C che ogni anno dimostrano di saper convivere armonicamente, potenziando le opportunità di internazionalizzazione della manifestazione e focalizzando la formazione professionale come momento imprescindibile per gli operatori del settore.


Così, nuovi modi di allenarsi e di liberare energia positiva e oltre 500 tra i più acclamati presenter provenienti da tutto il mondo faranno scatenare il pubblico di Riminiwellness attraverso 45 palchi animati in contemporanea (5 pilates, 4 acqua, 6 danza, 4 indoor cycling, 17 fitness, 5 walking, 4 yoga). Grazie anche alla più grande area acqua mai realizzata indoor con 350 metri quadrati di vasche, per un totale di 1.200 metri cubi d'acqua, saranno più di 1.500 le ore di lezione e 1960 le singole sessioni di allenamento in quattro giorni non stop di maratona del benessere che coinvolgerà oltre 20 chilometri di costa.
Riconfermate tutte le sezioni della kermesse: Wpro, rivolta al settore b2b di aziende e professionisti; Wfun, per il pubblico active di giovani e adulti che ogni anno partecipa con entusiasmo alla manifestazione; Food Well Expo, la sezione dedicata all'alimentazione sana per chi è in movimento, che si conferma per il terzo anno consecutivo con un proprio Comitato Scientifico di riferimento, dando spazio a eventi, foodblogger, show cooking e degustazioni, convegni su come stare bene, rimanendo in forma, nutrendosi correttamente. E poi RiminiSteel, la parte più heavy di Riminiwellness che ospita sport da combattimento, arti marziali, body building e tutto ciò che fa "cultura fisica". All'interno di Riabilitec, invece, saranno presentate tutte le innovazioni tecnologiche per la riabilitazione e la rieducazione motoria, con numerosi corsi e attività per gli operatori specializzati (corsi la cui frequentazione dà diritto a crediti Ecm).

Lunedì, 27 Febbraio 2017 09:04

27 febbraio

Assessorati di scambio | Omicidio stradale | In 10mila agli Open games

(Rimini) Da oggi sono dottori in Psicologia: sei ragazzi, che hanno fatto il percorso di recupero nella Comunità San Patrignano e che qui hanno scelto di fermarsi per offrire il loro aiuto ad altri ragazzi, hanno ricevuto per la prima volta il diploma di laurea triennale dall’Università Telematica Internazionale Uninettuno.
Le sedute di laurea e la proclamazione si sono svolte oggi, all’interno della Comunità, in presenza del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Gabriele Toccafondi; del Rettore di Uninettuno, Maria Amata Garito e della co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, Letizia Moratti.
Un traguardo importante, quello raggiunto dai sei neo-laureati, che mette in pratica l’idea di riabilitazione dell’individuo attraverso un reinserimento a pieno titolo nella società. La laurea di questi studenti, ex tossicodipendenti, testimonia infatti che l'istruzione può contribuire alla riuscita del loro percorso di recupero, dando un'opportunità per progettare la vita che verrà dopo la comunità.
Grazie all’accordo tra Uninettuno e San Patrignano, i cinque iscritti alla Facoltà di Psicologia hanno potuto seguire le lezioni del corso di laurea triennale tramite la piattaforma didattica on line dell’Ateneo e sostenere, quindi, gli esami nel Polo creato da Uninettuno all’interno della Comunità. Da anni, infatti, San Patrignano e Uninettuno collaborano per sostenere lo studio e la formazione accademica dei ragazzi accolti in Comunità.
Dal 2012 – anno di attivazione del “Polo Tecnologico Comunità di San Patrignano Onlus” – le iscrizioni all’Ateneo telematico sono state 36. La Facoltà di Psicologia è quella che ha raccolto il maggior numero di studenti: il 72,2% del totale (26 iscrizioni); seguono le facoltà di Economia, con il 13,9%, le facoltà di Scienze della Comunicazione e di Ingegneria, che registrano una percentuale uguale e pari al 5,6% e quella di Giurisprudenza, con il 2,8% del totale.
Orientamento nelle carceri, relazioni di aiuto in Comunità, abuso sessuale e tossicodipendenza, dislessia evolutiva, gioco e dipendenza e, infine, empowerment e processi formativi sono stati i temi scelti dagli studenti per sviluppare le loro tesi e discuterle davanti alla commissione di laurea, composta da docenti e ricercatori della Facoltà di Psicologia di Uninettuno e presieduta dal Rettore.
In rappresentanza del Governo, ha tenuto a partecipare il sottosegretario Toccafondi che ha ringraziato l’Università Uninettuno “perché, grazie a questa sperimentazione partita nel 2012, è stato possibile per i ragazzi di San Patrignano portare a termine con successo il loro percorso di studio, esempio di impegno concreto”.
“Essere qui per me è una grande emozione – ha commentato il Rettore Uninettuno, Garito – perché vediamo i risultati di un lavoro cominciato anni fa e che dimostra l’efficacia di un modello psicopedagogico che oltre a formare con successo, grazie alla sua piattaforma didattica in 5 lingue, i suoi 15.000 iscritti provenienti da oltre 156 paesi del mondo, è stato capace di avvicinare persone che avevano difficoltà a inserirsi nella società, suscitando in loro un interesse nei confronti dello studio e della ricerca. Durante le sedute di laurea che si sono svolte oggi, abbiamo potuto constatare l’eccellenza degli studenti nel condurre ed esporre scientificamente delle ricerche valide e importanti.  Ringrazio, infine, i miei giovani professori che spero rappresentino la nuova classe di docenti, capace di utilizzare le nuove tecnologie applicate alla didattica e di costruire, grazie al loro impegno e a loro lavoro, il futuro delle nuove generazioni”.
“La soddisfazione è per me doppia: per la personale vicinanza a San Patrignano e per l’esperienza da Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – ha commentato Letizia Moratti, co-fondatrice della Fondazione San Patrignano -. Ricordo bene quando nel 2012 abbiamo attivato il nuovo Polo Tecnologico presso la Comunità, eravamo molto motivati e fiduciosi sulla riuscita di questo progetto che offriva un’ulteriore occasione formativa ai ragazzi. A distanza di quasi cinque anni, posso dire che avevamo ragione e sono particolarmente soddisfatta nel veder portare a compimento un percorso di formazione universitaria attraverso corsi di laurea a distanza, un modello che ho autorizzato nel corso del mio mandato al Ministero dell’Istruzione”.
A salire per ultimo sul palco, Antonio Tinelli, presidente del Comitato Sociale San Patrignano: “Gli studenti di San Patrignano, grazie al loro sacrificio e al loro impegno, rappresentano un esempio concreto di come in comunità si possa trovare l’opportunità di un completo recupero e rientro in società, alla fine di un percorso completamente gratuito ed è per questo che San Patrignano ha bisogno del sostegno e dell’aiuto di tutti”. Il presidente ha, infatti, ricordato che in questi giorni si sta svolgendo la raccolta fondi via sms al numero 45518.

(Rimini) “La tutela ambientale quale obiettivo primario deve coesistere col progresso economico delle imprese, in modo da generare quella ricchezza necessaria a mettere in campo provvedimenti virtuosi”, è quanto è stato rimarcato oggi pomeriggio nel corso del seminario promosso da Oasi Confartigianato sui temi dell’innovazione del modello turistico, alla luce dell’ordinanza balneare 2017 della Regione Emilia Romagna e del Piano Strategico del Turismo emanato recentemente dal Governo.
“Il tema del ‘mare d’inverno’ è quindi decisivo: solo allungando il periodo di utilizzo dell’arenile si può aumentare la marginalità per le imprese, in presenza di un turismo che se tiene sotto il profilo numerico ha visto precipitare proprio la redditività delle imprese coinvolte”, spiegano i balneari.
Al seminario sono intervenuti Dorina Bianchi (Sottosegretario di Stato Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), i deputati Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti, Vincenzo Napoli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e i sindaci Andrea Gnassi, Enzo Ceccarelli, Mariano Gennari e Stefano Giannini. Presenti anche il Presidente di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni ed il Presidente di Confartigianato Mauro Gardenghi oltre al Direttivo di Oasi Confartigianato.
“Siamo soddisfatti di questo appuntamento – commenta il presidente di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni - che vogliamo rendere sistematico. Il dialogo e il confronto favoriscono la soluzione dei problemi. Auspichiamo che i provvedimenti governativi abbiamo un rapido iter perché stiamo vivendo una fase decisiva nella trasformazione della nostra proposta turistica”.

(Rimini) “L’amministrazione comunale non può spendere oltre 1 milione di euro dei cittadini per dare 10 casette di legno ai nomadi”. Lo dichiara il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, non soddisfatto della risposta ricevuta ieri sera in consiglio comunale all’interrogazione con a tema la chiusura del campo di via Islanda a Rimini con il conseguente trasloco delle 11 famiglie presenti in diversi quartieri della città.
“La spesa in conto capitale prevista nella delibera di giunta di 125.354,81 euro per opere di urbanizzazione primaria, allacciamenti e impianti, pavimenti, recinzioni, parcheggi, superamento barriere architettoniche, spese tecniche, riguarda solo tre aree e non tutte le 10-12 aree pubbliche previste dalla delibera integrativa della giunta con la conseguenza che la spesa (per 10 aree) aumenta a 410 euro”.
Restano poi “i costi delle casette di legno, sui quali l’assessore non mi ha risposto, da installare sui terreni di proprietà comunale da cedere ai nomadi, che non risultano contemplati nella spesa in conto capitale, ma che verranno quasi sicuramente sostenuti dal Comune”.
Ebbene, “secondo i costi medi di costruzione, le 10 casette di legno, di cui 5 per nuclei da 6 componenti, 1 per nucleo da 5 componenti, 3 per nuclei da 2 componenti,1 per nucleo da 1 componente, comportano una spesa media tra grandi e piccole di 60.000 euro circa, per una spesa totale da sostenere che si aggira sui 600.000 euro”.
La spesa totale in conto capitale totale per l’insediamento dei nomadi di via Islanda nelle 10 aree, “aumenterà quindi vertiginosamente da 125.000 euro previsti in delibera a 1.000.000 di euro, senza alcun contributo regionale ma a carico solo del Comune e quindi delle tasche dei cittadini”.
A ciò “va aggiunta la spesa corrente di 143.000 euro prevista sempre nella Delibera di Giunta, (con contributo regionale di 70.000 euro) di cui 55.000 euro per accompagnamento, sostegno alla scolarizzazione e alla formazione professionale, all’inserimento lavorativo, 64.800.000 per assegnazioni alloggi emergenza abitativa per 3 nuclei familiari, e 24.000 euro per erogazioni contributi economici ad altri 3 nuclei famigliari”.

(Rimini) “Le condizioni inaccettabili di via Islanda mi portano anche a capire le preoccupazioni dei cittadini. Ma in ogni caso non condivido la scelta dell’opposizione di cavalcare la vicenda nomadi esclusivamente in chiave strumentale”. Lo dichiara il sindaco di Rimini Andrea Gnassi all’indomani del consiglio comunale a cui hanno preso parte, in segno di protesta, un centinaio di cittadini di Gaiofana, Villaggio Primomaggio, via Orsoleto e Corpolò, alcuni dei luoghi tra i quali l’amministrazione intende suddividere le famiglie sinti ospiti di via Islanda.
“Agitare la bandiera della paura, del pregiudizio e della discriminazione su base etnica verso 11 famiglie italiane, con bambini, donne, uomini, anziani, persone malate, alcune residenti a Rimini da diverse generazioni (e dunque, se giudicate con la bizzarra logica della stretta territorialità, molto più riminesi di consiglieri che non sono nati, vissuti né abitano e vivono a Rimini, questi sì veri e propri ‘nomadi’ della politica), apparentemente dà visibilità e riscontro. Ma in realtà equivale a bruciare ponti, case, scuole, fabbriche dietro le spalle quando si è in fuga. Esiste il diritto dell’opposizione persino di cercare il consenso sulle macerie e sulla desolazione morale. Così come esiste anche il silenzio da parte di qualche anima bella che, sono sicuro, urlerà allo ‘sceriffismo’ quando entreranno in vigore le nuove norme nazionali sulla sicurezza urbana, ma per ora conviene una muta passività per non mettersi contro nessuno”.
Gnassi, però, si dice disinteressato da tutto ciò (e infatti ieri è stato assente dal consiglio comunale). “Su vicende come questa bisogna essere pragmatici, prima che portatori di analisi nobili o vergognose”. Per questo Gnassi propone “l’istituzione di un tavolo di lavoro interno alla maggioranza consiliare che ha come esclusivo obiettivo il superamento della degradante, intollerabile, pericolosa situazione creatasi in via Islanda, attuando soluzioni abitative fisse o mobili per le 11 famiglie residenti, distribuite omogeneamente sul territorio comunale per favorire la piena integrazione”. Seguirà la “redazione di una convenzione che impegni giuridicamente le famiglie coinvolte dal progetto al rispetto di una serie di obblighi (dal pagamento delle utenze alla frequenza scolastica, dalla pulizia delle aree esterne e delle aree pubbliche confinanti ai controlli periodici sulla corretta gestione dei luoghi), pena la decadenza del programma e il conseguente obbligo di ripristino dello stato dei luoghi. Anche su questo bisogna essere chiari: questo programma basato su una specifica legge regionale pretende, esige, impone comportamenti legalitari, civili e rispettosi da parte di chi è coinvolto. E la sfida riguarda prima di tutto queste famiglie: impegnatevi, fatevi vedere come persone di questa città che vogliono integrarsi, senza sbandamenti o alibi verso chi sgarra”.
Questo, per il sindaco, “è essere pragmatici in una città civile e rispettosa degli altri, e su questo l’amministrazione comunale sta lavorando e lavorerà. Non c’è da stupirsi di frasi vergognose come quelle pronunciate in consiglio comunale da rappresentanti politici e non solo loro. Ma si stia attenti ad appiccare incendi fino alla demonizzazione, collettiva e individuale”.
Più che Costituzione, leggi europee, nazionali e regionali, il miglior deterrente a tutto questo “è e sarebbe il viso di uno dei tredici bambini che ora vivono con le loro famiglie in via Islanda. Ai politicanti senza uno straccio di soluzione alternativa concreta, e quindi senza pudore, dico: andate a dire sulla faccia di quei bambini che sono ladri, delinquenti, criminali della peggior risma in base all’etnia e non a quella che i codici - tutti, nessuno escluso al mondo- definiscono responsabilità individuale”.

Venerdì, 24 Febbraio 2017 17:03

Crisi Riccione: Cui prodest?

“Cui prodest?”, si chiedevano gli antichi e si chiedono i cittadini di fronte alla congiura di palazzo che ha defenestrato il sindaco di Riccione Renata Tosi.
Certo, è stato raggiunto l’obiettivo di interromperne l’esperienza amministrativa, ma l’uomo che è stato indicato come il regista, neppure troppo occulto, dell’operazione, il vice sindaco Luciano Tirincanti, con le dimissioni forzate della Tosi ottiene un dividendo politico che potrà presentare all’incasso alle prossime elezioni? È poco ragionevole pensarlo. Se la Tosi fosse stata mandata a casa con un trasparente voto in consiglio comunale, indicando i motivi che impedivano di continuare l’esperienza, tutto sarebbe diventato possibile e, soprattutto, i cittadini avrebbero dovuto interrogarsi sulle ragioni degli uni e degli altri. Insomma, i cosiddetti 'congiurati' avrebbero conservato la loro dignità politica e presentarsi a testa alta di fronte agli elettori.
Agli occhi dei cittadini, invece, la loro azione, al di là delle loro intenzioni (tutti affermano di volere il bene della città) ha i connotati espliciti della congiura di palazzo, del solito scontro di potere, della vecchia politica aborrita e purtroppo rediviva. I promotori del defenestramento della Tosi ritengono davvero che una lista o un’alleanza di liste caratterizzate dalla presenza degli autori della congiura possa incontrare il favore vincente dell’elettorato? Gli umori dell’opinione pubblica, oggi più di ieri, sembrano andare in tutt’altra direzione. Per questo la vittoria dei congiurati ci appare come una vittoria di Pirro, oppure, più prosaicamente, come la vittoria del proverbiale marito che si è tagliato gli attributi per far dispetto alla moglie.
Anche perché, senza avere la sfera di cristallo, è facile prevedere che la campagna elettorale della Tosi, che ha già fatto capire che non uscirà di scena, sarà tutta nel segno di una narrazione che vedrà lei, autentica esponente dell’onestà e della trasparenza, come l’innocente vittima di chi voleva continuare con i giochetti della vecchia politica. Si può anche aggiungere che il modo con cui le è stata sfilata la poltrona di sindaco ha prodotto anche l’effetto di far dimenticare in un solo colpo le oggettive difficoltà in cui negli ultimi mesi si muoveva la sua amministrazione. Adesso l’attenzione di tutti è sulla congiura. Inoltre in campagna elettorale lei potrà agevolmente sostenere che se c’era una impasse questa era dovuta esclusivamente al complotto che da tempo era stato ordito contro di lei.
Se i congiurati vincitori quindi faranno fatica ad avere un radioso futuro politico, ad uscire con le ossa rotte è anche il partito di Forza Italia. Non solo perché un consigliere si è unito ai congiurati, non solo perché la regia era del vice sindaco appartenente a quel partito, ma anche perché in consiglio comunale, con la carica di presidente, siede il responsabile provinciale. Comunque la si voglia mettere, è una figuraccia che toglie credibilità e fiducia politica. Ecco perché si può ipotizzare che nell’area dei partiti di centrodestra, sarà comunque la Lega, espressasi nei giorni scorsi a favore della Tosi, a dare le carte e decidere quale partita giocare.
La congiura è stata invece una piena vittoria del Pd che pur diviso è riuscito a colpire unito e ad incunearsi nelle contraddizioni della maggioranza. Molto dei risultati delle prossime elezioni dipendono dall’offerta politica che l’area di centrosinistra riuscirà a mettere in campo. Il Pd e gli ex Pd potranno avere un ruolo di rilievo se sapranno proporre un candidato sindaco autorevole e di spessore: o un personaggio civico capace di trovare consensi o un “usato sicuro” in grado di ricompattare il loro elettorato e andare oltre, magari con l’aiuto di una lista civica. Da questo punto di vista, non si può non notare l’attivismo di Daniele Imola, che anche ieri si è fatto vivo con una lettera aperta alla Tosi per rimarcarne gli errori.
L’altra grande incognita delle prossime elezioni riguarda il Movimento 5 Stelle. Alle amministrative del 2014 non ebbe una grande performance, si fermò al 16 per cento, anche perché la personalità di Renata Tosi, sempre fuori dal sistema, incarna molti dei loro valori politici. Il potenziale elettorato dei 5 Stelle è però più ampio: basti pensare che alle politiche del 2013 già avevano raggiunto a Riccione il 30 per cento dei voti (più del Pd). L’esperienza dice che le amministrative sono quasi sempre un altro film. Però se i grillini riuscissero a indovinare un candidato, e se continuerà il vento favorevole che li vede in testa ai sondaggi nonostante la pessima figura di Roma, potrebbero dare un serio filo da torcere agli altri competitor.

Venerdì, 24 Febbraio 2017 16:46

Per Riccione e Morciano due donne commissario

(Rimini) Da oggi il viceprefetto Immacolata Delle Curti è da oggi commissario prefettizio presso il Comune di Riccione, mentre il dirigente del servizio contabilità e gestione finanziaria della Prefettura Cinzia Renna è commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione del Comune di Morciano di Romagna. A tutte e due sono stati attribuiti i poteri dei sindaci dei rispettivi comuni fino a quando, in giugno, non arriveranno le elezioni amministrative a designare un nuovo primo cittadino per entrambe le cittadine.
Il prefetto, Peg Strano Materia, preso atto delle dimissioni del sindaco di Morciano Cluadio Battazza e dei 13 consiglieri comunali di Riccione e ha decretato quindi la sospensione dei consigli comunali.