Sabato, 11 Marzo 2017 14:37

Tunisini accompagnati al Cie

(Rimini) Sono in volo verso Catania, scortati da 4 agenti della Questura di Rimini, diretti al centro di accoglienza di Caltanissetta, i due tunisini più volte fermati dalla polizia di Stato per reati contro il patrimonio, stupefacenti, rapina, rissa e resistenza a pubblico ufficiale, rintracciati ieri durante i controlli di sicurezza nella zona della stazione di Rimini. I due sono stati individuati dai poliziotti nei pressi della stazione in un gruppo di 5 stranieri irregolari (4 tunisini e un marocchino), tutti denunciati, nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti di espulsione. Per i due tunisini appunto è stato disposto il loro trattenimento presso il CIE di Caltanissetta. Nel corso dei servizi di ieri, predisposti dalla Questura di Rimini anche con cani antidroga, infine sono state denunciate 3 persone e identificate 215. Rinvenuti nascosti sotto terra 9 involucri con marijuana. Infine, sono stati predisposti dal Questore Maurizio Improta, servizi mirati per contrastare furti e borseggi sui bus (ansa).

Sabato, 11 Marzo 2017 09:17

11 marzo

“Comitati discriminanti” | Carim vende case | Del Bianco candidato grillino

Venerdì, 10 Marzo 2017 18:36

Al via stagione parchi in Romagna

(Rimini) Ricomincia la stagione nei parchi Costa Edutainment sulla Riviera di Romagna: Acquario di Cattolica, Italia in miniatura a Rimini, Oltremare a Riccione riaprono i battenti. Sabato 18 marzo riparte Italia in Miniatura a Rimini, con un appuntamento dedicato ai più piccoli e al mondo sportivo: il Giro d'Italia in miniatura, con centinaia di baby ciclisti in maglia rosa che ripercorreranno le tappe della famosa competizione nazionale in versione 'ridotta'.
Il 1/o aprile sarà la volta di Acquario di Cattolica e Oltremare a Riccione. In primavera l'Acquario presenterà un nuovo spazio interattivo nel percorso Blu per approfondire la conoscenza del mondo marino, mentre nella Laguna dei delfini di Oltremare il pubblico potrà assistere allo spettacolo della natura e al rapporto di amore e amicizia fra addestratori e delfini.
Aquafan aprirà il 1 giugno con una serie di appuntamenti.
L'estate 2017 del parco acquatico sarà caratterizzata anche da The Black Hole, il nuovo scivolo 'superadrenalinico'. Diverse nei parchi Costa Edutainment le offerte, che riguardano soprattutto i bambini, le famiglie, la possibilità di ritornare gratis un secondo giorno e i pacchetti per visitare due parchi (Ansa).

Venerdì, 10 Marzo 2017 18:29

Elezioni, Del Bianco sindaco per M5S

(Riccione) Toccherà al consulente finanziario Andrea Del Bianco guidare come candidato sindaco la lista del Movimento 5 Stelle alle amministrative 2017 a Riccione, se questa riceverà la certificazione da parte dei vertici milanesi del movimento.
L’investitura per Del Bianco è arrivata ieri sera nel corso dell’assemblea in cui sono anche stati presentati i 26 aspiranti consiglieri comunali. L’ha spuntata sulla consigliera uscente Morena Ripa.

Venerdì, 10 Marzo 2017 16:18

Aeroporto, 237mila passeggeri nel 2016

(Rimini) Sono stati 236.918 i passeggeri che sono decollati o atterrari all’aeroporto Fellini di Rimini. La variazione rispetto all’anno precedente è del 50,8% in più. L’incidenza sul totale dei passeggeri che lo scorso anno hanno fatto scalo in Italia è pari allo 0,1%. Nel 99,4% dei casi si tratta di passeggeri stranieri. I dati arrivano da Enac che li ha resi noti oggi. Quattro i voli cargo, -22,9%; 2099 i movimenti, in crescita del 66%; 1.652 i transiti, in calo del 13,1%; 1.049 gli arrivi e 1.050 le partenze in termini di movimenti; 119.375 gli arrivi e 117.543 le partenze in termini di passeggeri; i 4 cargo sono stati solo in partenza.

Venerdì, 10 Marzo 2017 14:55

Lavoro, giù la disoccupazione (dati Istat)

(Rimini) Nel 2016 in Emilia-Romagna l’occupazione è cresciuta del 2,5% rispetto al 2015, con un aumento di 48.823 occupati. Sono i numeri sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2016 sulla base dei dati Istat comunicati oggi, dai quali arriva la conferma del tasso regionale di disoccupazione al 6,9%, -0,8% rispetto all’anno precedente e due punti percentuali in meno rispetto al 9% di inizio legislatura, a gennaio 2015.
Il tasso di occupazione è invece salito al 68,4%, superato in ambito nazionale solo dal Trentino-Alto Adige (69,3%).
Le dinamiche di genere evidenziano un incremento dei posti di lavoro più per le donne (+35,1mila +4,1%) che per gli uomini (+13,7mila, +1,3%): le donne occupate sono pari a 888.224, valore mai raggiunto negli ultimi decenni, e il loro tasso di attività è arrivato al 67,7% (+1,9%), il più alto in Italia.
Crescono i giovani occupati tra 15-24 anni (+10,6mila, +13,6%) e gli over 55enni (+21,7mila, +6%).
"Sono dati molto positivi- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- che ci confermano come locomotiva del Paese. Siamo sulla strada giusta, grazie anche al Patto per il Lavoro firmato con tutte le parti sociali, ma certo non ci accontentiamo: l’obiettivo è infatti quello di portare la disoccupazione al 5% nel 2020".
Aumentano sia le posizioni di lavoro dipendente (+28,1mila, +1,9%) sia quelle indipendenti-autonomi, libero professionali, imprenditori (+20,7mila, +4,6%).
Come detto, il tasso di occupazione è al 68,4%, superato in ambito nazionale solo dal Trentino-Alto Adige (69,3%). L’incremento è pari a 1,7 punti percentuali rispetto al 2015 ed è il più consistente dell’intero Paese (+0,9%). La componente maschile ha un tasso pari al 74,7% (+0,9%), mentre quella femminile giunge al 62,2% (+2,5%).
Il tasso di disoccupazione nel 2016 è pari al 6,9%, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto al 2015. Tale risultato è dovuto ad un continuo decremento nel corso dell’anno. A livello regionale un dato inferiore lo si rileva unicamente in Trentino-Alto Adige e in Veneto (6,8%).
Tra le regioni del Nord, l’Emilia-Romagna (-0,8%) e il Piemonte (-0,9%) sono quelle che segnano il decremento maggiore.
Nel 2016 le persone in cerca di lavoro sono state 146,8mila, con una contrazione di 14,1mila persone rispetto al 2015 (-8,8%).
La dinamica di genere registra andamenti convergenti: il tasso di disoccupazione maschile scende al 6% (dal 6,6% del 2015) e quello femminile all’8% (dal 9,1% del 2015).
La riduzione della disoccupazione femminile si accompagna all’aumento del tasso di attività delle donne che nel 2016 è stato pari al 67,7%, 1,9 punti percentuali in più rispetto ad un anno prima, il più alto dell’intero Paese. Per gli uomini il tasso specifico si colloca invece al 79,6%, con una crescita tendenziale (+0,4 punti percentuali).

Venerdì, 10 Marzo 2017 14:46

Balneari, protesta a Roma contro le aste

(Rimini) I balneari aderenti alla Cna di Rimini saranno Roma per manifestare contro le aste europee delle concessioni demaniali. L’appuntaento è per mercoledì 15 marzo 2017. La Cna Rimini organizza un pullman a disposizione dei soci. La manifestazione si svolgerà in piazza Montecitorio. In balo c’è il futuro di oltre 30 mila concessioni balneari. L’asta, “se attuata, non solo determinerebbe la fine di un intero settore per il probabile interesse di realtà multinazionali che andrebbero a snaturare il prodotto turistico per eccellenza della Riviera”.
Cna Balneatori scende in piazza “per ribadire con fermezza al governo la posizione delle imprese balneari sulla questione Bolkestein e al fine di ottenere dallo stesso esecutivo un percorso condiviso sul tema”.

(Rimini) Saranno potenzialmente più di mille le famiglie riminesi interessate dal nuovo “reddito di inclusione”, introdotto per la prima volta con l'approvazione, ieri al senato, della legge per il contrasto alla povertà. “E’ l’intervento più importante – commenta il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti – mai varato in Italia contro la povertà assoluta, con il quale il nostro Paese entra finalmente fra quelli dotati di un sostegno di carattere universale. Il provvedimento, mirato all’inclusione sociale, alla lotta all’emarginazione, è tanto più importante in un momento storico come il nostro ancora segnato da una crisi economica significativa che aumenta in modo progressivo il divario tra ricchi e poveri. I destinatari sono i soggetti più deboli della società, i minori, le famiglie con disabili gravi, i minori a carico di donne in stato di gravidanza, persone oltre i 55 anni senza lavoro e senza ammortizzatori sociali”.


In particolare viene introdotto il reddito di inclusione (Rei), una nuova misura nazionale qualificata come livello essenziale di prestazione che prenderà il posto dell'attuale Sostegno per l'inclusione attiva (Sia). “Per accedere al Rei – spiega Arlotti – le famiglie dovranno avere un indice Isee che sarà fissato dal governo, indicativamente non dovrebbe superare i 3mila euro. Servirà anche l'adesione del capofamiglia a un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa messo in campo da Comuni e Regioni. Il finanziamento andrà da 320 a 400 euro. Nel solo comune di Rimini sarà interessato un numero potenziale di più di mille nuclei famigliari, pari a circa il 2% del totale dei nuclei famigliari”.


Accanto al Rei verranno erogati contributi economici e servizi alla persona, oltre che per favorire percorsi di inclusione lavorativa e sociale. “I progetti di attivazione e di inclusione sociale divengono personalizzati per il nucleo familiare e predisposti da una equipe costituita dagli ambiti sociali territoriali, più vicini al soggetto coinvolto, con la partecipazione anche degli altri servizi interessati. Si tratta di una riforma organica e strutturale del sistema delle politiche sociali che risponde a principi di equità, di efficacia nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni. Le risorse vengono dal Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, che ha già messo in campo uno stanziamento di 600 milioni per il 2016, 2 miliardi per il 2017 e altrettanti per il 2018 e che prevede la possibilità di incremento attraverso stanziamenti da altri provvedimenti di legge fino a coprire interamente la platea in condizione di povertà assoluta”.


Il provvedimento prevede anche il riordino delle prestazioni di natura assistenziale finalizzate al contrasto della povertà, il rafforzamento delle forme di gestione associate ai servizi sociali e l’istituzione di un coordinamento per garantire su tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni.
Il fenomeno della povertà in numeri è dato dall’Istat che calcola al 1 gennaio 2016 il 4,8% delle famiglie in Emilia Romagna in stato di povertà relativa. Il Comune di Rimini ha aiutato con i vari strumenti di sostegno al reddito più di 1.800 famiglie riminesi in difficoltà, tra cui 339 nuclei familiari con reddito basso. Nel caso del Sia, in meno di quattro mesi, sono state 286 le domande raccolte a Rimini. La Caritas diocesana ha incontrato lo scorso anno 1.909 persone presso il centro di ascolto. L'Emporio solidale in 6 mesi ha sostenuto 367 famiglie.

(Rimini) “Entro una decina di giorni inizierà la discussione presso la commissione Finanze della Camera dei deputati della legge delega sulle concessioni demaniali”. Lo ha dichiarato questa mattina il deputato di Area popolare, Sergio Pizzolante in occasione della cerimonia di apertura della Fiera dei balneari che si tiene al Pala De Andrè di Ravenna oggi e domani.
A tema il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, ma anche fluviali e lacustri, ad uso turistico ricreativo. Pizzolante ha anche annunciato di essere stato designato relatore della legge.

(Rimini) “Ritengo di fare un'operazione utile, anche nei confronti di parlamentari della repubblica, consiglieri regionali e comunali, mettere in fila un decalogo di chiarimenti riguardo al progetto di integrazione delle famiglie nomadi, oggi residenti in via Islanda, attraverso un'analisi il più possibile oggettiva dei passi fatti fin'ora dal Comune di Rimini”. A parlare è il consigliere comunale di Rimini Attiva Kristian Gianfreda.
“La partecipazione dei cittadini e le richieste di informazione sono legittime e bene accette, quello che invece non può essere accettato è la strumentalizzazione e le bugie interessate, pronunciate sulla pelle delle persone”.
Gianfreda, quindi, osservando l’acceso dibattito ha individuato alcuni temi su cui rotoene necessario fare chiarezza.


Chi c'è oggi in via Islanda? “Nel parcheggio di via Islanda vivono abusivamente da anni dentro le roulotte 75 persone circa, 30 di queste sono cittadini rumeni, non sono nomadi. Quarantacinque invece sono persone di etnia sinti, non sono quindi rom, di cui 13 sono minori, 5 hanno malattie gravi, 24 sono seguiti dai servizi sociali, 1 è un ex detenuto. Quarantacinque persone divise in 11 nuclei familiari, dunque sono famiglie numericamente normali. Il Comune utilizzerà la legge regionale 11, quella dell'integrazione delle popolazioni sinti, solo per queste 11 famiglie sinti. Il resto degli occupanti, nel momento dello smantellamento del campo, dovranno andare via e verranno seguiti secondo le leggi che regolano normalmente gli interventi dei servizi sociali, ove fosse necessario”.


Quali sono le ragioni per cui il campo di via Islanda va assolutamente chiuso? “Nel febbraio dello scorso anno i carabinieri, accompagnati da personale della Asl, sono intervenuti nel campo e hanno rilevato una serie di irregolarità che hanno poi trasmesso alla procura ed al comune stesso. Da quel momento non si può più fare finta di non sapere. Il comune ha l'obbligo legale di intervenire e sanare le irregolarità sia urbanistiche che di tipo sanitario”.


Perchè non lasciamo i nomadi lì dove sono? “Semplicemente perché non si può. La legge regionale 47 del 1988 permetteva la creazione di campi sosta per i nomadi, questa legge peró è stata abrogata dalla legge 11 del 2015 che non permette più l'utilizzo di questo strumento urbanistico. Il comune non può creare un campo di sosta, dunque non può lasciarli tutti insieme lì, né creare un altro campo in un'altra area”.


Perchè non li mettete tutti dentro degli appartamenti? “Le linee regionali suggeriscono la microarea perchè è una mediazione che favorisce l'integrazione. Il disagio sociale creato dalla presenza di una famiglia nomade dentro un condominio è molto superiore rispetto a quello creato da un'area esterna. Questa valutazione è frutto dell'esperienza dei servizi sociali che negli anni passati hanno sperimentato più volte l'inserimento forzato di famiglie nomadi in appartamenti in cui si sono venute a creare situazioni di difficoltà per tutti. Sopratutto sono gli anziani sinti a non voler vivere dentro appartamenti, le nuove generazioni stanno perdendo questa caratteristica. Inoltre, nei tempi lunghi, il costo degli appartamenti è superiore al costo di allestimento di una microarea".


Cosa è una microarea? “E' una porzione di terreno comunale della grandezza di 200 metri quadrati circa (10mx20m, 15mx15m per esempio) con lo stabilizzato in terra e una recinzione. Le misure variano secondo il numero di abitanti, sono le misure minime concesse per legge. L'area è e rimane di proprietà comunale, destinata esclusivamente alla famiglia concessionaria, con scadenza rinnovabile di 5 anni. Dentro questa area sarà possibile installare un piccolo prefabbricato secondo le norme previste dalla legge regionale 11 del 2015”.


Quanto costano le microaree? Chi paga le casette? “La cifra di un milione di euro comparsa sui giornali è inventata, o meglio, calcolata senza avere gli elementi per farlo. Il costo previsto per questo progetto è di 143.800 euro (inserimenti lavorativi, interventi di sostegno e mediazione, affitti) a cui vanno aggiunti i costi per la realizzazione delle microaree (dai 25.000 euro ai 30.000 ognuna, secondo la posizione e le distanze dagli allacci per realizzare il fondo di stabilizzato, la recinzione, gli attacchi delle utenze e gli scarichi fognari). Nella stessa delibera è previsto che il costo della casetta sia un onere del concessionario, quindi della famiglia, non a carico del comune”.


Quante sono le microaree? “Ancora non lo sappiamo. Il lavoro di individuazione delle aree e di assegnazione alle 11 famiglie non è terminato, ma sappiamo che non tutte le famiglie andranno nelle microaree, alcune, in condizioni particolari, andranno in appartamento. Inoltre alcuni nuclei sono composti da una o da due persone, che quindi potranno condividere un'unica area”.


E per gli italiani in difficoltà il comune cosa fa? “Anche i sinti di via Islanda sono cittadini italiani residenti a Rimini. Il comune si deve occupare di loro e degli altri residenti nel rispetto dei regolamenti che determinano l'azione dei servizi sociali. Il comune di Rimini segue nel complesso 6.500 persone ogni anno con una spesa di circa 30 milioni di euro. Per il disagio abitativo interviene con erogazione di contributi economici diretti, agevolazione al credito, ospitalità temporanea in residence e alberghi, i 50 alloggi dell'Emergenza Abitativa e gli alloggi popolari, ERP, in cui però ci sono più di mille domande inevase”.


Chi ci garantisce che le microaree non diventeranno dei mini campi? “Innanzitutto le aree hanno dimensioni molto limitate, giusto sufficienti a contenere i concessionari, l'area è recintata e piantumata, intorno c'è solitamente della terra agricola. È già previsto che agenti della polizia municipale facciano mensilmente sopralluoghi per constatare la condizione dell'area ed il numero di abitanti. Essendo l'area di proprietà comunale eventuali infrazioni gravi farebbero decadere la concessione con la perdita dei diritti acquisiti. A quel punto si sarebbe obbligati allo sgombero dell'area. Chi non paga le bollette, come qualunque cittadino, se la vedrà con gli operatori di rete, ognuno è responsabile per sè".

 

Dividerli diffonde il disagio in tutta la città, chi ci garantisce che non creeranno problemi, furti ecc? “Il progetto, supportato da esempi positivi già realizzati in tutta Europa, ha l'obiettivo opposto. Chi delinque, ruba o compie altri reati va individuato e perseguito, ma per farlo abbiamo bisogno di dividere e controllare. Lo scopo è togliere dalla città questa sacca di emarginazione e dare alle generazioni future una cultura diversa da quella del campo. Il programma post insediamento del comune prevede una frequente attività integrative e di monitoraggio. Il progetto di installare delle telecamere davanti alle aree serve ad individuare attività criminali, anche da parte di facinorosi che potrebbero compiere azioni violente contro le microaree ed i suoi abitanti”.