Hayden: la prognosi resta riservata
(Rimini) L’ospedale Bufalini di Cesena ha confermato con un bollettino medico sulle condizioni cliniche di Hayden la gravità della situazione del pilota. “Permangono estremamente gravi le condizioni cliniche di Nicky Hayden, ricoverato da mercoledì nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena – si legge nel bollettino diffuso dall’azienda Usl della Romagna – Il giovane pilota ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale. La prognosi resta riservata” (Ansa).
Il lavoro che vogliamo, in seminario lunedì convegno e testimonianze
(Rimini) Mancano alcuni mesi alla 48esima settimana sociale dei cattolici italiani prevista a Cagliari dal 26 al 29 ottobre prossimo con al centro il tema del lavoro: "Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. Un momento di incontro e di confronto che parte dalla situazione attuale e che cercherà di dare una risposta concreta ad un problema che coinvolge ormai migliaia di persone, in maggioranza giovani. Un "incontro partecipativo" per rinnovare "l'impegno delle comunità cristiane" sul tema lavoro, si legge nella lettera invito del Comitato Organizzatore.
Nella Diocesi di Rimini ci si sta già confrontando per portare un fattivo contributo alla Settimana Sociale, così che non sia come tanti convegni, ma una "tappa di un percorso, già cominciato nei mesi precedenti e destinato a continuare". Rimini prova dunque ad affrontare la questione del ruolo di servizio al Paese da giocare nella contemporaneità e e l'esigenza – urgente e insopprimibile – di "rimettere il lavoro al centro delle nostre preoccupazioni quotidiane a motivo dell'ineliminabile dimensione sociale dell'evangelizzazione".
Nasce così l'evento "Il lavoro che vogliamo", in programma lunedì 22 maggio 2017 presso il Seminario Vescovile di Rimini (ingresso libero).
L'evento sarà strutturato in due momenti, il primo convegnistico il secondo conviviale.
Dopo un'introduzione ai lavori a cura dell'Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, sono previsti interventi/testimonianze dirette e in forma di video sul tema del lavoro nel territorio riminese da parte di neo occupati e di imprenditori. Concluderà questo primo momento il professor Giuseppe Notarstefano, vice presidente settore Adulti di Azione Cattolica, economista "eterodosso", referente diocesano del progetto Polioro e docente all'Università di Palermo.
La seconda parte sarà invece conviviale: verrà infatti allestito un buffet nei locali del Seminario.
"Obiettivo della giornata è – spiega don Antonio Moro, direttore dell'Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale – analizzare le dinamiche lavorative del nostro territorio, partendo da esperienze negative e mettendo in luce le buone pratiche presenti".
Mancanza di lavoro, questione ambientale, precarietà degli impieghi, lavoro "povero" perché sfruttato e sottopagato, lavoro femminile penalizzato, distanza con la scuola, formazione e innovazione tecnologica "disumanizzante". Sono alcuni degli aspetti su cui ci si confronterà a Rimini mettendo in luce però anche i tanti aspetti positivi, le esperienze, i suggerimenti, le idee e le opportunità per rimettersi in moto nel cercare occupazione.
Il convegno è organizzato da Diocesi di Rimini, Ufficio Pastorale Sociale, Associazione Madonna della Carità, Cooperativa Madonna della Carità, Compagnia delle Opere, Centro di Solidarietà, Progetto Policoro e Acli.
Hayden, l'automobilista: Sbucato improvviso
(Rimini) "Stavo andando al lavoro, poi lui è venuto fuori all'improvviso dallo stop". E' ancora sotto choc l'operaio 30/enne che mercoledì ha travolto con la sua Peugeot Nicky Hayden, ricoverato nel reparto Rianimazione dell'ospedale Bufalini di Cesena. Secondo quanto pubblica oggi l'edizione di Rimini del Resto del Carlino, nei confronti del giovane non è stato preso alcun provvedimento. E' risultato anche negativo all'alcoltest. L'automobilista abita a Morciano (Rimini) ad una decina di km da Misano e dal luogo dell'incidente sulla Riccione - Tavoleto. I primi accertamenti avrebbero confermato che il 30enne, alla guida della Peugeot, stava procedendo in direzione mare quando è avvenuto l'impatto con Hayden. Sarebbe anche confermato che il campione statunitense stesse provenendo dalla strada secondaria e stesse immettendosi sulla via Tavoleto. A dare l'allarme sono stati alcuni operai di un cantiere nei pressi. Anche la loro testimonianza è stata utile per la ricostruzione della dinamica (Ansa).
Provincia in bolletta rinegozia i prestiti
(Rimini) Nella seduta di ieri, il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza (contraria l’opposizione) la rinegoziazione per il 2017 dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, così come previsto dalla legge 190/2014. Si tratta di un provvedimento essenziale poiché consente all’Ente di ridurre l’incidenza della spesa per il rimborso del debito sui bilanci degli anni futuri e di avvalersi della mancata corresponsione della quota capitale nell’esercizio in corso e del differimento della corresponsione della quota interessi, destinando la minore spesa al conseguimento dell’equilibrio finanziario del bilancio, reso altrimenti impossibile dai tagli di risorse e dal contributo richiesto dallo Stato, anno dopo anno, a partire dalla riforma Delrio.
Approvato poi, sempre a maggioranza, il rinnovo della convenzione tra la Provincia, la Regione e ARPAE per lo svolgimento di funzioni amministrative fondamentali in materia ambientale.
Unico orizzonte il mondo: torna il grande coro di Rimini
(Rimini) Torna il concerto dell’ormai famoso “corone”, nato ben quattro anni fa e da allora protagonista di magiche serate da tutto esaurito al Teatro Novelli di Rimini. Il concerto Canta per il mondo riproporrà anche quest’anno musiche e canti popolari con grandi sorprese nel corso della serata. Si svolgerà sabato 20 maggio alle ore 21, presso il Teatro Novelli di Rimini. Ingresso a offerta libera.
Protagonisti saranno sempre loro, ovvero l’associazione Il Ponte sul Mare e l’ Ensemble Amarcanto, che insieme ai ragazzi di quella che era stata l’associazione Open hanno iniziato questa straordinaria amicizia, capace di muovere risorse e tanta gente. L’obiettivo anche quest’anno è l’adozione di 13 ragazzi ugandesi, a cui – grazie a quanto si potrà raccogliere – sarà permesso di studiare presso la scuola Luigi Giussani di Kampala, in Uganda. Senza l’aiuto del “corone” questi ragazzi sarebbero destinati al degrado ed alla miseria. Invece, il contributo di ognuno, anche solo partecipando al concerto, potrà accendere una speranza, confermando una strada intrapresa. Un bisogno di “accensione” che però riguarda un po’ tutti, come ci raccontano Ivana e Angela, tra le protagoniste di questa esperienza.
Con loro abbiamo voluto quest’anno capire meglio chi sono questi “pazzi” che ad ogni occasione non mancano di esprimere la loro esuberante passione per il canto (e per il mondo).
Ivana, Angela, ci raccontate come è nato tutto? Quale la storia e la ragione della nascita del “corone”?
Crediamo ci siano due passaggi fondamentali.
Il primo è che per molti di noi, crescendo, era sempre più vera questa esperienza: non ti concepisci da solo, sei dentro una realtà grande e dici a sì a qualcosa che ti accade intorno. Tutto quello che è nato, fino a giungere all’esperienza del coro, è stato un susseguirsi di fatti, di avvenimenti a cui abbiamo detto sì.
Il secondo, conseguenza del primo, è che nasce un desiderio fortissimo di incontrare gli altri, ovvero chi ha una vita diversa dalla tua. Questo perché concepirsi come costituiti da un Altro, rende famigliare l’alterità di ognuno, con i suoi bisogni, le problematiche, le contraddizioni.
Così noi, genitori che avevano dato vita a Ponte sul mare, circa una trentina di famiglie, per aiutarci e sostenerci nell’educazione dei figli – che prima di tante cose contingenti hanno bisogno di una grande compagnia in cui crescere – abbiamo incontrato Laura e Anna, che già guidavano l’Ensemble Amarcanto, gruppo di giovani, e meno giovani, appassionati del canto e che ci hanno proposto un gesto di carità mettendo a disposizione il loro talento musicale.
Di qui l’amicizia, lo stringersi di rapporti e l’idea di preparare una serata per sostenere i progetti con cui AVSI sta aiutando situazioni di grandissima difficoltà nel mondo.
Infine, grazie ad AVSI, nasce la grande amicizia con i ragazzi della scuola Luigi Giussani di Kampala, fino ai “collegamenti”.
Spiegateci…
Il primo è stato anno scorso, ma quello più bello e commovente è stato pochi mesi fa. In sostanza da due anni, prima di iniziare il grande lavoro di prove per arrivare al concerto, ci colleghiamo via Skype con i ragazzi che sosteniamo. Quest’anno è stata la scoperta di ritrovarsi uniti in un bisogno: il bisogno loro di aiuto e il bisogno nostro di uscire dalla nostra situazione, di aprirci al mondo, di non soffocare dentro una vita già predeterminata. Il loro, un bisogno urgente, perché senza la scuola, non hanno futuro. Il nostro, altrettanto intenso, perché non si può vivere solo di se stessi.
Ci hai parlato di grande intensità emotiva in questo collegamento via Skype, lo avete anche trascritto in una lettera (si veda qui)… Cosa ha suscitato questa emozione?
Dall’Italia all’Africa abbiamo fatto sentire i nostri canti a loro, e loro avevano imparato canti per noi. Sono stati bravissimi. Abbiamo visto il cammino che hanno fatto da anno scorso, ed è stato davvero notevole. Questo ce li ha fatti sentire vicini, veramente parte di noi. Bisogna tenere conto che la situazione là è davvero impossibile. Ci sono classi di 100 persone, ragazzi abbandonati, e loro erano riusciti persino a comporre musica e parole per noi.
Un cambiamento in atto…
Esatto. E non solo in loro. Noi abbiamo vissuto al nostro interno un fiorire. Una di noi, Manuela, al momento di laurearsi in sociologia, ha ricevuto la richiesta del suo prof. – che la sentiva raccontare di questa esperienza di aggregazione – di fare la tesi sull’esperienza nostra.
Come vive l’esperienza del coro durante l’anno?
Come accennavo, si prova e si fa il concerto. E ad ogni serata di prove si vive questa esperienza dell’incontro. Ma poi gli incontri si moltiplicano e ci chiamano a cantare in varie occasioni. Ad esempio quest’anno andremo a cantare nei paesi dei terremotati del centro Italia. Anche qui seguendo quel che succede: i ragazzi di Gioventù Studensca hanno costruito questa bellissima collaborazione e amicizia con alcuni abitanti di Sarnano e di altri paesi vicini. Ci hanno chiesto di andare a fare un concerto per loro che saranno in gita là il 4 giugno e per la popolazione, e noi abbiamo accettato subito. Seguiamo quanto di buono accade e ci è chiesto.
E la serata del 20 maggio? Che sorprese ci riserverà? Quale il tema?
Il grande tema è lo stesso che ha scelto quest’anno AVSI, ovvero i migranti. Avremo la testimonianza del medico Alfonso Fossà (presto proporremo la nostra intervista, realizzata per conoscerlo meglio -ndr). I canti seguiranno questo filo rosso andando a toccare le tradizioni dei popoli in viaggio verso le nostre terre, sulla falsariga anche del bellissimo lavoro fatto da Amarcanto in alcuni suoi concerti di qualche mese fa. Non mancheranno sorprese e un finale esplosivo.
Emanuele Polverelli
19 maggio
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Hayden, i medici: “Gravissimo danno cerebrale"
(Rimini) Nessun miglioramento per Nicky Hayden. L’atteso bollettino medico delle 17 per il campione del Motogp non lascia spazio all’ottimismo. "Le condizioni cliniche di Nicky Hayden restano estremamente gravi. Il giovane, che si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena, ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale. La prognosi resta riservata".
Secondo i medici dell’ospedale Bufalini di Cesena, dove il vincitore del motomondiale del 2006 è ricoverato da ieri dopo essere stato investito da un’auto mentre faceva un giro in bici da corsa a Misano Adriatico, è troppo debole per essere operato. Il problema principale riguarda un ematoma cranico. Hayden ha anche riportato fratture al femore e al bacino.
Asili ai privati, la Uil porta il comune in tribunale: altri comuni a rischio
(Rimini) “Ci siamo battuti contro la delibera del Comune di Rimini che ha iniziato il processo di esternalizzazione dei servizi educativi della prima e seconda infanzia, arrivando da soli ad una denuncia per atteggiamento antisindacale davanti al tribunale di Rimini”. Così Giuseppina Morolli della Uil di Rimini, sul processo partito quest’anno che porterà all’esternalizzazione del 40% dei servizi educativi comunali.
“Questa vicenda ci preoccupa e non poco, perché la scelta sbagliata del Comune di Rimini potrebbe essere imitata anche da altre realtà del nostro territorio, iniziando così un declino pericolosissimo per la qualità del servizio educativo e scolastico della nostra Provincia”.
Per questo “avevamo salutato con piacere la scelta, da anni operante, in alcuni Comuni, come quello di Riccione, che negli ultimi anni ha sempre confermato la priorità per una gestione diretta e quindi pubblica di questi servizi, assumendo a tempo indeterminato il personale precario (scelta che invece il Comune di Rimini non ha fatto), quindi riconfermando e preservando le nostre scuole, fiore all’occhiello delle nostre comunità”.
L’Emilia Romagna si è negli anni caratterizzata “per essere all’avanguardia per quantità e qualità dell’offerta scolastica 0/6 anni”, ma “oggi purtroppo c’è un’inversione di tendenza nel Comune capoluogo, sembra che ci sia negli amministratori la convinzione che l’investimento in questi servizi non paghi più; niente di più sbagliato”.
Una società civile “si misura sulla qualità dei propri servizi, abbandonare il servizio scolastico 0-6 in mani quasi esclusivamente private toglie l’interesse generale e lo sostituisce con la ricerca del profitto che è legittimo per i privati ma che non può essere l’obiettivo primario delle nostre istituzioni”.
La “qualità elevatissima” del servizio scolastico pubblico è il “frutto dell’impegno, del lavoro quotidiano degli operatori, degli educatori, degli insegnanti e degli ausiliari e noi non permetteremo che per un presunto risparmio economico, e sottolineiamo presunto, si butti a mare questo patrimonio di professionalità costruito in decenni di impegno professionale dei lavoratori del settore da Bellaria a Cattolica”.