6 giugno
Sfuggita ai tagliagole | Il tesoro dell’usuraio | E’ allarme mafie
Mafie, Bindi: Romagna altamente appetibile per la criminalità
(Rimini) “In Romagna c'è più mafia di quanto finore sia emerso”. A lanciare l’allarme è Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, ieri a Rimini. I toni sono quelli dell’allarme.
La Romagna, in particolare Rimini, "sono ritenute portatrici di criticità”. Tra queste i parlamentari hanno segnalato la “concentrazione di reati spia”, che sono “spaccio di droga, prostituzione, gioco”. Spia di infiltrazioni è anche “la concentrazione di immigrati”, fattore che “non va sottovalutato”, e la “presenza di malavitosi di un certo calibro, esponenti della 'ndrangheta, della camorra, di cosa nostra, delle mafie pugliesi, che ‘soggiornano da tempo’ in riviera, grazie anche alla sponda di professionisti conniventi”. I famosi ‘sovegliati speciali, per intendersi.
Nel riminese, per il presidente Bindi, i sintomi “della presenza della criminalità sono chiari”. “Il traffico e il consumo di stupefacenti “è allarmante”, ad appannaggio della mafia albanese, “che gestisce pure la prostituzione”. Il territorio romagnolo, quello riminese in particolare, è reso, poi “interessante” da alcune precise attività: “turismo, locali, discoteche, sale slot”. Una situazione “ideale per le attività tradizionali della criminalità organizzata”, a cui “si aggiunge il riciclaggio”, settore in cui San Marino non è più attiva come un tempo. “Qualche anno fa dava più da fare. I problemi non sono tutti risolti ma c'è più collaborazione”, spiega Bindi.
Nel week-end la seconda 'Notte del Liscio'
(Rimini) Nel fine settimana la Romagna - dalla riviera all'entroterra - si trasformerà in una balera a cielo aperto: torna l'appuntamento con 'La notte del liscio'. La seconda edizione si svolgerà da venerdì 9 a domenica 11 giugno: da Cattolica ai Lidi Ravennati sono previsti 40 momenti di spettacolo per rendere omaggio al genere musicale simbolo di questa terra.
"I protagonisti dell'evento - sottolinea la presidente di Apt Liviana Zanetti - hanno compreso l'importanza di mantenere viva la nostra identità culturale. Sono contenta che la manifestazione venga riproposta per il messaggio che lancia: il liscio è il ballo dell'abbraccio e in questo momento storico c'è molto bisogno di abbracci e di stare insieme".
Questa danza, "il liscio - aggiunge Mirko Casadei - non è solo un ballo per anziani ma anche per i giovani. Porta sempre una ventata di allegria e ci differenzia. Le nostre caratteristiche storiche sono un valore aggiunto".
Oltre alla tradizione romagnola, nei vari appuntamenti verrà dato spazio al folk di altre zone come Puglia, Campania e Balcani. Quest'anno 'La notte del liscio' corrisponde a due importanti ricorrenze: gli ottant'anni di Raoul Casadei e i settant'anni di attività delle storiche Edizioni musicali Casadei Sonora, la casa discografica che custodisce il patrimonio musicale di Secondo Casadei, oltre 1.000 brani 'ereditati' da numerose orchestre italiane che li diffondono nelle loro serate. Tra i tantissimi artisti che si esibiranno ci saranno, tra gli altri, Mirko Casadei e la sua band, Pupo, Morgan, Roy Paci e gli Aretuska, Eugenio Bennato, Moreno il Biondo, i Khorakhanè, la Compagnia di Canto Popolare.
La tradizione del liscio in Romagna è ben salda come confermano alcuni numeri: le orchestre attive sono un centinaio, 50 le scuole di ballo circa 100 iscritti ciascuna, 50 circoli e balere sparsi sul territorio, un migliaio ogni anno le feste e sagre che ospitano questa musica (Ansa).
Romagna, ponte 2 giugno come Ferragosto
(Rimini) Trecentoventi mila arrivi e oltre 820 mila presenze complessive sulla Riviera romagola, con un incremento del +16,5% rispetto al 2016 degli arrivi ai caselli autostradali. Questa la "fotografia", fornita dall'Osservatorio sul Turismo regionale, sull'andamento dello scorso weekend lungo del 2 giugno. Buoni anche, secondo l'Osservatorio, i dati complessivi stimati per le Città d'Arte e Cultura dell'Emilia-Romagna con 60mila arrivi e circa 120mila presenze.
"Risultati straordinari e numeri da Ferragosto - commenta l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini - un'importante conferma a ridosso dell'avvio della stagione turistica quella che arriva anche dall'ultimo Ponte di primavera. Una grande soddisfazione per l'intenso lavoro che, in Emilia Romagna, si sta svolgendo per rispondere adeguatamente a una domanda turistica che sta cambiando. Non può né deve esaurirsi più tutto nell'arco di tre mesi: efficace e determinante l'attività sinergica tra pubblico e privato, sia in termini di offerta che di promozione".
Negli oltre 3.000 alberghi aperti sulla riviera (con 238.000 posti letto - secondo le stime dell'Osservatorio - nel 'weekend lungo' del 2 giugno, è stata registrata un'occupazione camere media dell'88% che ha prodotto un movimento di 210.000 arrivi ed oltre 500.000 presenze (permanenza media di poco superiore a 2 notti). Si stima che altri 110.000 arrivi e 320.000 presenze siano state registrate nelle strutture ricettive complementari (campeggi, appartamenti, agriturismo, bed&breakfast), per un totale complessivo per la Riviera di 320.000 arrivi ed oltre 820.000 presenze.
Nelle Città d'Arte e Cultura della regione - aggiunge l'Osservatorio - nei 287 alberghi (con circa 30.000 posti letto) nelle 3 giornate, è stata registrata un'occupazione camere media del 76% che ha prodotto un movimento di circa 26.000 arrivi e 47.000 presenze (permanenza media superiore a 2 notti). Si stima che altri 33.000 arrivi e 72.000 presenze siano state registrate nelle strutture ricettive complementari (appartamenti, bed&breakfast, etc.), per un totale complessivo per le Città d'arte e Cultura dell'Emilia Romagna di 60.000 arrivi e circa 120.000 presenze. Tutto esaurito per diversi turni anche negli oltre 1.200 ristoranti, pubblici esercizi e aziende agrituristiche mentre i Parchi di divertimento della Riviera sono stati invasi nel weekend da oltre 150mila visitatori.
Attive anche le 19 stazioni termali della regione, che hanno accolto tantissimi turisti amanti di relax e benessere (ANSA).
Elezioni Morciano, oggi si parla di sociale, scuola e cultura
(Rimini) A confronto i due candidati sindaci Evi Giannei di Morciano Futura e Giorgio Ciotti di Morciano Viva, mettono a tema sociale, scuola e cultura.
Per Evi Giannei gli ultimi giorni di campagna elettorale “saranno dedicati in particolare alle famiglie, ai giovani, al mondo del volontariato. Nella sfida che abbiamo di fronte, intendiamo mettere al centro del nostro programma temi come l'inclusione sociale, il sostegno alle fasce deboli, l'attenzione alle attività ricreative e culturali, allo scopo di tutelare e fare crescere quel senso di comunità sempre più fondamentale nel mondo di oggi”.
Giorgio Ciotti ritiene che “un’amministrazione pubblica che guardi al futuro deve prestare una profonda attenzione alla cultura come mezzo di educazione in particolare nei confronti degli adolescenti e dei giovani. Occorre favorire l’integrazione tra il mondo del lavoro, la scuola, le associazioni culturali, quelle sportive, di volontariato e del terzo settore per creare reti e rafforzare i servizi esistenti, per garantire le opportunità e crearne di nuove”.
Elezioni Coriano, oggi si parla di salute, burocrazia e scuole
(Rimini) A tema nel dibattito preelettorale corianese la cultura.
Alessandro Leonardi candidato sindaco per ‘Insieme per Coriano’, reduce dal confronto di ieri sera al Teatro Corte, ha finito spesso per “evidenziare - ancora una volta - tutti i limiti e gli eccessi di una campagna elettorale inutilmente spigolosa, a tratti quasi ideologica. Tra chi, pur nascondendosi dietro al vessillo di un civismo, più o meno esplicito, continua a usare trucchi e trucchetti di una politica vecchia, incapace di prendersi le proprie responsabilità anche dopo cinque anni di governo. Il mio programma parla al futuro, non al passato. E di quello che farò, e ancor più di quello che non farò, ne risponderò in prima persona davanti ai cittadini. L'ho ribadito più volte: riqualificazione della casa della salute, manutenzione stradale, sburocratizzazione degli apparati, valorizzazione della nostra vocazione agricola e un brand che metta a sistema le eccellenze del territorio”.
Mimma Spinelli, sindaco uscente, candidata da Progetto Comune, difende il suo lavoro di cinque anni. “Fortunatamente la realtà è sotto gli occhi di tutti, mai come in questo mandato è stato realizzato ed investito per il territorio, con competenza, oculatezza e prospettiva. La priorità nella nostra agenda politica è stata e sarà sempre la scuola, dal 2013 ad oggi sono stati già realizzati lavori per 830'000 euro di soli interventi straordinari sugli edifici scolastici. Sono già programmati per il periodo di chiusura delle scuole interventi di riqualificazione delle scuole di Ospedaletto media, primaria ed infanzia e scuola dell’infanzia di Cerasolo per un totale di 339'000,00 euro. A partire dal 15 di giugno verranno montate le due pensiline alle scuole elementari di Ospedaletto e Cerasolo, per le quali avevo personalmente raccolto le firme da consigliere di minoranza, non proposte elettorali ma una ulteriore promessa mantenuta”.
Elezioni Riccione, oggi si parla di tasse e imprenditorialità
(Rimini) Confronto pre-elettorale tutto rosa, quello che si è svolto oggi a Riccione su iniziativa della Uil.
Morena Ripa di Fare, il movimento legato al sindaco di Verona Flavio Tosi, ha promesso “al fine di stimolare la creazione di nuove attività industriali commerciali e artigianali locali”, che “concederà la restituzione delle tasse comunali per i primi due anni di attività”. Potranno beneficiare del contributo “imprese turistiche, industriali, commerciali, artigianali, agricole e individuali di nuova costituzione o che abbiano aperto la sede operativa e/o legale nel comune di Riccione secondo le seguenti tipologie giuridiche, srl, spa, snc, sapa, Società Cooperative, Società agricole, Ditte Individuali”. Questo provvedimento “porterà nel breve termine un aumento di centinaia di posti di lavoro nel territorio Riccionese e nel lungo periodo anche diverse entrate al Comune che le investirà per sviluppare il tessuto imprenditoriale Riccionese".
Renata Tosi, candidata sindaco di Noi riccionesi, che nei giorni scorsi aveva già promesso l’abolizione dell’Irpef, ha sostenuto che “l'imprenditoria e i lavoratori devono trovare nell'amministrazione pubblica un alleato fedele che sappia dare supporto e nuove opportunità, accorciando ogni possibile distanza in un momento che economicamente presenta ancora delle difficoltà. Nella precedente amministrazione abbiamo utilizzato lo strumento dei voucher per sostenere i lavoratori temporaneamente disoccupati, una prima risposta ad un'emergenza alla quale intendiamo nei prossimi anni affiancare la possibilità di agevolare borse studio- lavoro in modo da sostenere tirocini e corsi di formazione in azienda per ragazzi in cerca di una prima occupazione. In secondo luogo servirà un'Agenzia delle Idee in grado di snellire e coordinare le procedure per i progetti che l'amministrazione porterà avanti con i privati e per accrescere le opportunità di buon lavoro per i nostri giovani. Misure concrete per le quali noi saremo sempre presenti”.
Sabrina Vescovi, candidata sindaco del Pd, speiga che “la Uil chiede a tutti i candidati sindaco l’abolizione dell’addizionale Irpef, tassa che finisce per pesare sempre sui soliti noti, lavoratori dipendenti e pensionati. Una richiesta condivisibile nel principio, ho ribadito. Ma non è credibile sbandierare un impegno di questo tipo in campagna elettorale senza aver prima verificato quali siano le reali condizioni del bilancio. Voglio ricordare che il centrosinistra in questi ultimi tre anni è stato all’opposizione, per cui abbiamo bisogno di capire bene qual è lo stato di salute dei nostri conti pubblici. Possiamo anticipare, questo sì, la nostra massima disponibilità per un approfondimento, per accertare se ci sono le condizioni per alleggerire tasse e imposte locali. Chiaro che se così fosse faremo il possibile. Ricordo che per il Comune di Riccione si tratta di un’entrata che si aggira tra i 250 e i 280mila euro in media all’anno”.
Picchetti (Fiera Roma) ringrazia presidenti Rimini e Vicenza per fusione
(Rimini) ”Attraverso le fiere italiane si sviluppano 60 mld di business all'anno. E basti considerare che nel nostro Paese mediamente abbiamo 22 mln di visitatori all'anno alle fiere, al netto dell'Expo. L'anno dell'Expo, infatti, abbiamo avuto ben 46 mln di visitatori tra Expo e le altre fiere". Pietro Piccinetti, amministratore unico della Fiera di Roma e coordinatore della commissione per l'Internazionalizzazione di Aefi, l'associazione delle fiere italiane, sceglie questi numeri, parlando con Labitalia, per descrivere l'importanza delle fiere per la nostra economia, in occasione della prossima Giornata mondiale che si celebra mercoledì.
"Le fiere -ribadisce Piccinetti- sono uno strumento importantissimo: l'Italia ricopre la 2a posizione in Europa per valore del settore, dopo la Germania. Mentre siamo quarti al mondo per metri quadrati. E' una delle nostre grandi eccellenze per almeno due motivi. Intanto, facciamo venire qui operatori stranieri sia quello congressuali sia fieristici, che, com'è noto, spendono tre volte quello che spende un turista 'normale'. E' business, e c'è tutto l'indotto che funziona e veramente crea ricchezza. E poi, il secondo motivo, portiamo le imprese italiane lì dove c'è il lavoro, attraverso le nostre fiere internazionali in tutto il mondo".
La Giornata mondiale delle fiere che si tiene mercoledì, spiega Piccinetti, "ha un significato estremamente importante: è nata all'interno della Ufi, l'Unione internazionale delle fiere a cui anche Aefi è associata". Una giornata decisa, prosegue, "per sensibilizzare l'opinione pubblica, le attività produttive, gli stakeholders, gli shareholders, le istituzioni sull'importanza delle fiere a livello economico".
"L'Aefi ha sensibilizzato tutti gli associati -illustra Piccinetti- e ognuno di noi, sul territorio, ha promosso un'iniziativa. Come Aefi, a livello nazionale, invece, abbiamo organizzato tre importantissimi eventi a Roma: la mattina presso l'Ice un incontro per sviluppare e far vedere tutti i numeri che noi creiamo; nel pomeriggio al Parlamento e la sera a piazza di Pietra con un convegno sull'internazionalizzazione, per dimostrare quanto sono importanti per l'economia italiana le Fiere".
Anche la Fiera di Roma è presente alla Giornata con una propria iniziativa. "Abbiamo organizzato un 'in-house-concert', un concerto -spiega Piccinetti- sponsorizzato dai nostri partner fornitori, che colgo l'occasione per ringraziare, aperto a tutte le persone che lavorano attorno a Fiera di Roma, che sono 2.500 tra dirette e indirette".
Le Fiere non temono, sostiene Piccinetti, l'affermarsi della crescente disintermediazione favorita dalla massiccia diffusione del web. E a questo proposito racconta un aneddoto: "Nel 2000, facemmo un convegno in Cina dove un grande guru ci disse: 'Voi operatori fieristici tra dieci anni sarete scomparsi, soppiantati dal web'. Ebbene, da quell'affermazione a oggi, i mq delle fiere mondiali sono raddoppiati. Ed è entrata nel mercato la Cina che ha completamente cambiato il paradigma, sviluppando fiere importantissime come quelle di Shangai e Canton".
E ricordando che l'Italia "ha le fiere più antiche del mondo", Piccinetti spiega che "stringersi la mano è un segno che non scomparirà mai, è un segno di pace e fraternità e anche di business, perché il business se fatto bene porta serenità".
Sulla Fiera di Roma, Piccinetti parla dell'aspetto infrastrutturale: "Certamente, Fiera di Roma non è messa bene: a differenza di altre fiere internazionali abbiamo un treno regionale, che comunque serve. Certo, io mi auguro, e stiamo facendo in questo senso una grande battaglia, di avere la dignità di una stazione, dove si fermi anche il Leonardo Express da Roma Termini". Ma "nonostante tutte queste difficoltà -conclude Piccinetti- Fiera di Roma oggi ospita 2,5 mln di visitatori all'anno, il nostro business plan ne prevede 4,5 e dunque andiamo avanti".
Infine, sull'aggregazione in atto tra poli fieristici, Piccinetti afferma: "Mi auguro che sia una tendenza irreversibile e ringrazio i presidenti di Rimini e Vicenza che hanno fatto un grande passo creando il secondo polo fieristico italiano dopo Milano. Lo auguro perché uniti si vince: ovvio che bisogna fare le unioni fatte bene da un punto di vista patrimoniale e economia, e bisogna che le unioni abbiano un senso da un punto di vista strategico. Ma ci dobbiamo unire -conclude- per essere sempre più forti a livello internazionale” (AdnKronos).
Slot, sospesa licenza a sala su via Flaminia
(Rimini) Sospensione della licenza per 45 giorni, notificato dagli uomini della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Rimini, ai titolari di una sala slot di via Flaminia. E’ il risultato di un controllo di polizia effettuato lo scorso 12 maggio, durante il quale gli agenti avevano appurato che la sala era stata adibita a locale pubblico per spettacoli musicali e che l’area di somministrazione di alimenti e bevande era stata ampliata con il posizionamento di tavoli, poltrone e divani, abusando del titolo per il quale è previsto l’uso esclusivo per l’attività di gioco pubblico (Agimeg).
Ponti primaverili, + 12% di auto in uscita dal casello A14 di Riccione
(Rimini) In occasione delle festività di Pasqua e dei ponti primaverili del 25 aprile e del 1 maggio al caselle autostradale di Riccione hanno transitato un + 11,9% di veicoli rispetto al 2016. Un dato che scorporato si traduce in un + 3,2% per Pasqua, + 21,3% per il ponte del 25 aprile e +14% per il ponte del 1 maggio. I numeri sono elaborati dall'Osservatorio sul Turismo dell'Emilia Romagna.