Elezioni, Vescovi guarda al ballottaggio: Ora facciamo squadra per Riccione
(Rimini) Per Sabrina Vescovi, candidata sindaco di Riccione dal Pd “non era scontato” arrivare al ballottaggio del 25 giugno, come invece è accaduto la scorsa notte. “Il risultato ci conferma che strada è quella giusta, che la nostra proposta sta allargando le radici, cogliendo nel segno. Oggi siamo di fronte ad un testa a testa (la forbice non arriva al 2%) che ci riempie di entusiasmo e ci dà linfa e stimolo positivo per affrontare le prossime due settimane”.
Al ballottaggio Vescovi si itorverà di fronte “l’ex sindaco Tosi, la gran favorita (dopo essere stata destituita dalla sua stessa maggioranza)” che “non riesce a vincere al primo turno. E questo è un fatto innegabile. Come innegabile è il fatto che, da sindaco uscente, resti ampiamente sotto il 40 per cento dei consensi, non guadagnandone uno che è uno rispetto al 2014. Detta in due parole, significa che quasi il 65 per cento dei riccionesi non la vuole come primo cittadino. C’è un’evidente delusione. Là dove i sindaci hanno governato bene solitamente vengono riconfermati. Così non è stato ieri a Riccione”.
Ora, annuncia Vescovi, “io e la mia squadra siamo pronti a giocarcela con la stessa serietà dimostrata fino ad oggi, con coraggio e senso di responsabilità”. Oggi “è già un nuovo giorno, carico di voglia di fare. Ed è quello in cui emerge un’evidente necessità: serve un patto per Riccione. Una politica che vada oltre i partiti tradizionali, in nome di quella città che sta dimostrando dinamicità e creatività. C’è un blocco sociale che ci sta dando un messaggio forte, che ha voglia di cambiamento. Va coinvolto, ascoltato e interpretato. Senza timidezze né remore, facendo un passo indietro laddove necessario e un passo in avanti là dove serve”.
Di queste elezioni “va preso atto del risultato, importante, di Carlo Conti con Patto Civico, evidente espressione di un pezzo vitale di società riccionese, in particolare di quel mondo produttivo (dall’artigianato al ricettivo) che chiede facilitazioni per le imprese e un approccio più flessibile e meno rigido rispetto alle istanze del tessuto economico e produttivo. Un’area di cittadini a cui ho intenzione di rivolgermi con proposte concrete e non slogan o parole, per includerla e rappresentarla nelle idee e nei progetti”.
Il Movimento 5 Stelle, “anche se con un dato probabilmente inferiore alle attese, continua a saper parlare ai giovani. Sono tutti elementi che chi si candida a governare la città non può non tenere in considerazione. Anche perché, come evidenziato in più occasioni, in questa campagna elettorale è emerso più di un tema importante trasversale ai programmi. C'è a Riccione un bisogno forte di libertà, di uscire da una stagione di rancori e vendette, per abbracciarne un'altra all'altezza della storia e delle istanze di parti sociali che finalmente vogliono essere protagoniste attive”.
Ora, “dopo aver riunito attorno alla mia candidatura un progetto di città, abbiamo altre due settimane per dimostrare come la nostra proposta sia la più pronta, la più dinamica, la migliore per passare dalle parole ai fatti. La mia coalizione e io lo faremo con quanti hanno capito che questo ballottaggio è una grande occasione per ricostruire un’area politica larga, inclusiva e non esclusiva, moderna, aperta nella mentalità e nella partecipazione, con lo sguardo rivolto al futuro. Oggi a me interessa proprio questo: gli elettori, la coalizione ci hanno dato questa opportunità che, sono sicura, sapremo cogliere andando al di là degli schieramenti, dei personalismi, delle convenienze. Questo Riccione chiede. Non altro”.
Riccione, Conti: 15% è risultato eccezionale
(Rimini) “Il 15,06% è davvero un risultato eccezionale”. Così Carlo Conti, candidato sindaco di Patto Civico che non è arrivato al ballottaggio, ma che entra comunque in consiglio comunale. “In soli 40 giorni abbiamo creato a Riccione una forza di grande rilievo, superando anche di gran lunga simboli di partito nazionale storici. In pochissimi giorni si è formata una squadra forte e coesa che ha lavorato senza tregua”.
Quello di Patto civico “è un progetto concreto e importante e i riccionesi ci hanno capito. Senza simboli di partito e senza etichette, svincolandoci da logiche di destra e sinistra, il nostro impegno è stato ripagato”.
Conti si dichiara “felice anche dal punto di vista umano. Ho avuto modo di conoscere e frequentare persone che non conoscevo, o conoscevo poco e che oggi sono orgoglioso di considerare amiche. E' un grande patrimonio per la città, un territorio (il nostro) bonificato dai veleni e dalle invettive”.
Questa sera festa quindi si festeggerà con tutti i candidati e gli attivisti.
Legalità: E-R, un mln agli enti pubblici
(Rimini) Quasi un milione di euro (958.900 euro) di contributi a enti pubblici per la realizzazione di iniziative e progetti per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi, la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, interventi di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e arredo di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa. E' quanto determinato dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, che ha varato le modalità e i criteri per la concessione dei contributi a enti pubblici e locali finalizzati all'attuazione della Legge 18 del 2016, il "Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili".
"Siamo riusciti quasi a raddoppiare il finanziamento rispetto al 2016 - dice l'assessore regionale alle Politiche per la Legalità, Massimo Mezzetti - per cui da subito diamo impulso a una serie articolata di misure di prevenzione del crimine organizzato e mafioso nel territorio regionale, nello spirito del Testo Unico sulla Legalità, prima esperienza in Italia in questa materia. Dobbiamo tenere alta la guardia, creare una mobilitazione di opinione pubblica, sensibilizzare le coscienze, isolare la cultura mafiosa come complemento ineludibile dell'azione investigativa, cui va aggiunta una serie coordinata di interventi volti a promuovere i diritti, il rispetto per l'ambiente, la democrazia partecipata e la restituzione alla collettività per fini istituzionali o sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata".
Dal 2011 al 2016 sono stati finanziati dalla Regione Emilia Romagna 139 progetti, con un impegno finanziario di oltre 2.800.000 euro. Con la sottoscrizione di protocolli di intesa o accordi di programma, la Regione ha sostenuto Enti Locali e le istituzioni formative in un ampio spettro di azioni. Sono stati aperti dei "Centri per la legalità" ed attivati Osservatori locali e centri studi sulla criminalità organizzata e per la diffusione della cultura della legalità. Ne è stata sostenuta la creazione nelle province di Rimini e Piacenza, nelle amministrazioni comunali di Forlì e Parma e nell'Unione dei Comuni Terre d'Argine. Dal 2011 ad oggi in particolare sono stati sottoscritti dalla Regione Emilia-Romagna 16 Accordi di Programma riferiti a nove beni immobili confiscati, con un contributo regionale di oltre 1 milione di euro. Gli interventi finanziati hanno riguardato il recupero per finalità sociali di beni immobili confiscati nei comuni di Ferrara, Forlì, Ravenna, Pianoro (Bologna), Gaggio Montano (Bologna), Pieve di Cento (Ferrara), Berceto (Parma), Salsomaggiore Terme (Parma) e Cervia (Ravenna).
Alcuni esempi - sottolinea la Regione - aiutano a chiarire la portata complessiva dell'intervento. A Cervia un alloggio confiscato alla criminalità organizzata è oggi utilizzato come casa rifugio per donne vittime di violenza. A Pieve di Cento un edificio è stato trasformato dall'Unione Reno Galliera, con il supporto della Regione, in una struttura di accoglienza temporanea di nuclei familiari con minori ed in emergenza abitativa e in una nuova sede della Polizia Municipale. Ancora, a Berceto una villa confiscata ad un esponente della camorra è stata trasformata, con una serie di interventi coordinati, in piscina coperta, palestra e biblioteca comunale (ANSA).
Notte del Liscio, trentamila in piazze e spiagge
(Rimini) Nell'attesa della serata conclusiva, la seconda edizione della Notte del Liscio ha già eguagliato il successo di pubblico del suo esordio nel 2016: in 30mila hanno riempito piazze e spiagge per assistere ai tanti eventi in programma sulla Riviera Romagnola e nel suo entroterra. Vincente - sottolineano gli organizzatori - la contaminazione musicale e culturale tra passato e presente che ha ispirato gli oltre 40 appuntamenti in calendario, dalla sera di venerdì all'alba di oggi, con la conclusione questa sera.
"Le tradizioni culturali di un territorio sono il suo grande patrimonio identitario - commenta l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini - Un grande evento capace di valorizzare la nostra storia per un grande avvio della stagione turistica 2017. La Notte del Liscio è il miglior benvenuto che possiamo dare ai nostri ospiti, una risposta efficace e originale ad un trend turistico sempre più diffuso che esige contenuti autentici e sinceri".
'Gran finale' domenica sera a Cesena e Faenza, con i tributi musicali a due maestri del liscio: in Piazza del Popolo a Cesena omaggio a Vittorio Borghesi da parte della grande Orchestra Spettacolo Roberta Cappelletti e Chicco Fabbri & Orchestra Varietà. Al Parco Mita di Faenza un ricordo di Roberto Giraldi, in arte 'Castellina', con il quartetto Cose di Romagna e i ballerini della Scuola Malpassi (Ansa).
Coriano, Leonardi: “Cara Mimma, ti scrivo…”
(Rimini) E’ un modo più per porre delle questioni che per congratularsi. Questa mattina Alessandro Leonardi, candidato sindaco di Insieme per Coriano, sconfitto da Domenica Spinelli, nuovamente sindaco con la lista Progetto Comune, ha scritto alla sua avversaria e sindaco.
“Cara Mimma, ti scrivo. Innanzitutto per porti le mie più sentite congratulazioni, da corianese ancor prima che da avversario politico. I numeri non mentono mai e sul fatto che i cittadini abbiano scelto di darti nuovamente fiducia sarebbe stupido perfino cercare scuse. Ma sono gli stessi numeri che ci impongono, e lo fanno soprattutto a te, che oggi sei lì, una riflessione seria. Ad esempio sulla disaffezione nei confronti della politica: cosa non ha funzionato nel tuo racconto, e nella mia proposta di rinnovamento, se un corianese su due ha preferito restare a casa piuttosto che recarsi al seggio? Questa, cara sindaca, è una sconfitta di tutti. E fare finta di niente, o dare la colpa agli altri, credimi, non paga mai. E sono ancora i numeri a regalarci la fotografia di un paese sempre più spaccato, isolato con le sue frazioni e diviso a metà. Perché se il 49% ti ha dato fiducia, ce n'è un altro 50 che con il suo voto ha deciso di rimarcare una discontinuità con la politica di questi anni. Anche di queste divisioni dovrai farti carico”.
“Volevamo vincere, è vero. Ma oggi, smaltita la delusione a caldo, siamo consapevoli di quanto, in tutte le democrazie mature, sia essenziale il ruolo dell'opposizione. E la nostra opposizione, credimi, sarà sempre costruttiva. Ma non ti farà sconti, a partire da quello scempio che si chiama Casa della Salute, dall'isolamento sociale delle frazioni, dalla situazione disastrosa delle nostre strade. In questi mesi, nel tuo disegno perfidamente lucido, hai cercato ogni modo per demolirci. Etichettandoci ora troppo di destra, ora troppo di sinistra, prima un'Arca di Noè poi servi del Pd. Come se solo tu, dopo una vita in Forza Italia, potessi sventolare il drappo del vero civismo. E se per un attimo avessi alzato lo sguardo dal tuo mondo ti saresti accorta di quanto il nostro progetto abbia avuto la forza e il coraggio di mettere insieme esperienze e sensibilità diverse, spesso lontane dalla politica più tradizionale ed espressione vera di un territorio complesso. "Insieme per Coriano" è stata una bella sfida, che certamente non si esaurisce con queste elezioni”.
"Ora però, cara sindaca, sta a te. Il nostro programma è a tua disposizione. Un programma chiaro che parla di sburocratizzazione della macchina comunale, di valorizzazione della nostra vocazione agricola, di come dare finalmente gambe al rilancio di Coriano, partendo dall'adozione dei nuovi strumenti urbanistici. Se avessimo vinto, l'abbiamo scritto a caratteri cubitali, ci avremmo messo sempre la faccia. Sulle cose fatte e soprattutto sulle cose non fatte. E anche tu oggi, dopo cinque anni rivolti al passato, dopo una campagna elettorale rancorosa trascorsa a dare la colpa a chi c'era prima, non puoi non assumerti la responsabilità politica delle tue scelte. E cominciare finalmente a dire cosa vuoi fare per il futuro di Coriano. Non lo devi a me, lo devi a tutti quei cittadini che ieri ti hanno dato nuovamente fiducia. Buon lavoro e in bocca al lupo, Alessandro Leonardi”.
Lotteria Zeinta di borg: tutti i vincitori
(Rimini) Si è svolta ieri l’estrazione della Quarta lotteria del commercio riminese, promossa da Zeinta di Borg e Caritas Diocesana a sostegno del Fondo per il lavoro voluto dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi.
Nel corso della festa sono state premiate anche le tre attività che hanno venduto più biglietti aiutando così chi è in cerca di occupazione. Primo posto, riconfermato il vincitore dello scorso anno: Bar Hollywood, secondo posto Pour Parler e terzo Macelleria Pari.
Al primo premio della Lotteria di Zeinta in festa vanno 1.500 euro (vinto dal biglietto D 8040), al secondo (biglietto A 3297) 1.000 euro al terzo 500 (biglietto C 0293). Gli altri 55 premi sono da 100 euro spendibili all'interno del circuito delle attività aderenti alla Lotteria (i premi potranno essere ritirati presso Angolo Divino, Via San Giuliano 34 – tel. 0541 50641).
Ecco tutti i numeri vincenti:
1) D 8040
2) A 3297
3) C 0293
4) C 7660
5) B 1952
6) A 7722
7) E 8938
8) E 3010
9) D 8349
10) A 1727
11) C 0332
12) B 4878
13) E 1227
14) A 0308
15) D 4365
16) B 4492
17) D 1001
18) E 0888
19) D 1120
20) A 8298
21) E 1733
22) E 1073
23) B 8828
24) D 4942
25) C 0042
26) C 2868
27) E 1716
28) A 4635
29) A 6202
30) D 0731
31) B 5646
32) B 0235
33) C 6651
34) B 6034
35) D 0485
36) D 8005
37) B 0003
38) A 6014
39) E 1013
40) D 5341
41) D 6627
42) A 2434
43) D 6998
44) D 3946
45) A 2968
46) A 6331
47) A 7149
48) D 0003
49) E 0098
50) D 7529
51) C 5775
52) A 2443
53) B 1413
54) E 6899
55) D 7476
56) E 7666
57) D 6196
58) D 4530
Pallinari e abusivi, Federmoda chiede tutele
(Rimini) “Estate a Rimini: tra pallinari e effetto casba, con alta stagione arriva su viali e lungomare il grado 0 di offerta commerciale e turistica. Più tutele e sicurezza per esercizi di qualità, negozi storici e di prossimità. Applichiamo le norme già esistenti, alziamo e applichiamo sanzioni per chi viola regolamenti, norme e leggi”. E’ l’invito di Giammaria Zanzini, presidente di Federmoda Rimini.
"L'economia di Rimini - spiega Zanzini - è turistico/commerciale. Intorno a essa ruotano le nostre possibilità di crescita e rilancio. Da turismo fieristico e congressuale, grazie a Ieg, arrivano buone notizie. Decine di esercenti piccoli e medi si spremono, ogni anno, le meningi e investono i loro soldi per migliorare l'offerta leisure e l'attrattiva della nostra destinazione. Grazie a buon lavoro di Regione, Apt e amministrazione comunale, crescono di nuovo gli arrivi in riviera: anche dall'estero. C'è solo un piccolo problema. Ovvero, quello che trovano vacanzieri e turisti su viali e lungomare una volta arrivati a Rimini. Chilometri di bancarelle, marciapiedi invasi di merce scadente, spessissimo contraffatta. Un tripudio di minimarket, distributori di bevande alcoliche e non. A tenergli compagnia allegre bande di pallinari e giocatori delle tre carte. Invece, chi fa buona ristorazione e ospitalità, crea negozi e esercizi di qualità si trova sotto assedio. Soprattutto perde clienti. Eravamo stati facili profeti quando questo inverno, come Federmoda e Confcommercio, avevamo previsto il problema, indicando la desertificazione commerciale, la caduta di qualità dell'offerta, lo spazio a imprese mordi e fuggi, quali cause del degrado del territorio. Sarebbe ingiusto e fuori della realtà scaricare il tutto su l'amministrazione comunale. La jungla di leggine, di orpelli burocratici sono infiniti, e spesso, legano le mani. Le risorse poche. Poi nel ‘Paese delle Meraviglie’ un tribunale che ti autorizza a vendere alcolici h 24, in barba alla delibere di un Comune, lo si trova sempre. C'è, però, una cosa che dobbiamo fare per affrontare la situazione e trovare il modo di risolverla. Capire e condividere di cosa parliamo. Bazar e bancarelle infrangono le norme. Sono fuorilegge. Spazi, ingombri, uso di suolo pubblico, sono indicati dalle norme. Devono essere rispettate. Senza se e senza ma. Chi ha un dehor, tavoli e sedie per un gelato o una bevanda o vasi di piante per fare più bella la vetrina, tutto a norma di legge, paga fior di tasse e uso del suolo pubblico. Invece ci se ne frega, opera nei mie confronti concorrenza sleale, mi impalla il negozio, allontana i miei clienti. Non paga un centesimo alla collettività. Inoltre, quella merce sui marciapiedi è spesso fuori norma, fuori dai parametri UE di sicurezza dei prodotti, è contraffatta. In Italia, secondo la nostra agenzia delle dogane, il valore del falso è di 7 miliardi di euro, alimentare escluso. Basterebbe bloccarne la metà e nelle casse dei negozi e della nostra economia entrerebbe il corrispettivo di una manovrina finanziaria. Senza dimenticare 800 milioni di euro di imposte nelle casse della Stato. Passando ai "pallinari" c’è solo una cosa da dire. Sono malavita e pure organizzata. Tanto commercianti sono stati minacciati o subito danneggiamenti, solo per avere protestato a fronte della loro attività. Ma come nel caso dei marciapiedi invasi illegalmente da paccottiglia, anche per loro il tema è semplice da definire. Riusciamo a fare rispettare le leggi, le sanzioni sono sufficienti per scoraggiare chi le infrange? Capiamoci: nessuno corsa all'aumento di pena. Ma pensare che un pallinaro senza reddito, privo di beni intestati e dall'incerto domicilio, sia impaurito da 1.000 euro di multa (che mai pagherà), è assurdo.Stessa roba per qualche centinaio d'euro di sanzione per occupazione di marciapiede. Folle pensare a sequestro della merce su marciapiedi o che, di fronte a recidiva, le tre carte diventino reato penale? Si chiama certezza del diritto, protegge gli onesti e chi fa le cose per bene. Ce la siamo inventati noi italiani nel '700. Sono convinto che applicarla a Rimini nel 2017 è alla nostra portata".
Morciano, Giorgio Ciotti torna sindaco
(Rimini) Giorgio Ciotti torna a sedere sulla sedia di primo cittadini di Morciano di Romagna, dopo la parentesi di Claudio Battazza, otto anni. Il candidato dalla lista Morciano viva, centrodestra, ha raccolto 1.431 voti (43,07%). A Evi Giannei della lista Morciano futura (centrosinistra) sono arrivati 983 voti pari al 29,59%, a Guido Ripa del Movimento 5Stelle 908 voti pari al 27,33%. Le schede bianche sono state 41, quelle nulle 56. L’affluenza è stata pari al 61,59%, vale a dire che in totale hanno votato 3.419 aventi diritto su 5.551. La volta scorsa aveva votato il 68,68% degli aventi diritto.
Coriano, Mimma Spinelli confermata sindaco
(Rimini) Mimma Spinelli (Progetto comune) è stata confermata sindaco di Coriano grazie al voti di 2.389 elettori, il 49,37% dei votanti. Lo sfidante Alessandro Leonardi (Insieme per Coriano) ha raccolto il consenso di 1.756 elettori pari al 36,29%. Maria Rosaria Apicella del Movimento 5Stelle raccoglie 452 voti (9,34%). A Oreste Godi di Coriano sinistra unita 241 voti (4,98%). Sono state 39 le schede bianche, 78 quelle dichiarate nulle. L’affluenza è stata pari al 55,96 (in flessione rispetto alla volta scorsa con il 60,60%). In linea con il dato che vede un calo un po’ ovunque. Su un totale di 8.853 elettori hanno votato in 4.955.
No-vax, riminesi al corteo di Roma
(Rimini) Con magliette bianche e al grido 'libertà' il popolo 'no vax' è sceso in piazza a Roma contro il decreto che ha introdotto l'obbligo di 12 vaccinazioni per la frequenza scolastica. La manifestazione nazionale è stata indetta dal Coordinamento nazionale per la libertà di scelta. Il corteo è partito da Bocca della Verità e sta sfilando per le strade del centro storico per poi ritornare al punto di partenza. A partecipare rappresentanti di associazioni, medici, avvocati, genitori, ragazzi e anche bambini in carrozzina. I manifestanti sono arrivati con pullman da tutta Italia come Lorenzo, partito da Rimini con moglie e figli. "Ho deciso di essere qui oggi per testimoniare che c'è una fetta di popolazione che nutre un forte dissenso contro il decreto - racconta Lorenzo, tra i rappresentanti di Comilva (Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni) - Ci hanno imposto di scegliere tra la salute e l'istruzione minacciandoci con delle multe salate se non dovessimo vaccinare i nostri figli. La palese incostituzionalità delle misure contenute nel decreto e l'assenza di situazioni contingenti di emergenza epidemiologica rendono inaccettabile la decisione adottata dal governo e fortemente voluta dal ministro della salute Beatrice Lorenzin" (Ansa).