(Rimini) Una sotria a lieto fine, dopo ore di apprensione ieri, domenica 26 giugno, sul litorale riminese, quando nel pomeriggio, alla Centrale Operativa della Polizia Locale, è arrivato una nota di ricerca di un minore disperso dalla mattina in spiaggia all'altezza del bagno 31. Il ragazzino, di 11 anni, si era allontanato verso le 11.30 dal padre, che, da quel momento in avanti, non lo aveva più rivisto. Partono così le segnalazioni da parte del Publiphono, in cui si annuncia la scomparsa di un bambino biondo, con il costume blu e alto circa 1 metro e cinquanta. 

Il tempo passa, ma il bimbo non si trova, nonostante alcuni annunci di probabili avvistamenti, finché non interviene la Polizia Municipale che, avvisata dell'accaduto, ha attivato immediatamente le pattuglie in servizio del Nucleo Antiabusivismo operanti sui lidi. Da lì a poco, intorno alle 17.30, il ragazzino è stato rintracciato al bagno 125, molto distante dunque rispetto alla 'base di partenza'. 

Una volta visto, il giovane è stato subito tranquillizzato dal personale dell'Antibusivismo, che lo ha reidratato e rifocillato. Alcuni uomini del Reparto Mobilità lo hanno poi riaccompagnato al bagno 31 dal padre, dove si è consumato il finale a lieto fine. I due erano a Rimini per l'ultimo giorno di vacanza, prima del rientro odierno a Bolzano, la loro città.

(Rimini) Sul tema della violenza sulle donne e dei femminicidi si terrà un consiglio comunale temtico, proposto dalla consigliera della minoranza Gloria Lisi, che ne dà notizia. "Di fronte a un altro femminicidio poniamoci delle domande". La consigliera comunale Gloria Lisi interviene in merito all'ultimo fatto di sangue registrato a Rimini. Le domande sono tante. "Cosa dobbiamo, cosa possiamo fare per avere un impatto sulla cultura della violenza contro le donne e cercare di prevenire la morte di altre donne? Di fronte a titoli e articoli della stampa locale e nazionale che riportano le parole e le motivazioni dell'assassino, risulta evidente che bisogna agire sulla comunicazione".

"Come legge un cittadino poco avvezzo a certe riflessioni notizie come questa? Quali strumenti hanno un cittadino e una cittadina per capire che la vittima viene nuovamente colpevolizzata e quindi muore due volte quando si leggono certe frasi, come "Non gli dava in braccio il bambino" o "ora smetterà di parlargli male di me"? Per trovare soluzioni adeguate penso sia importante porsi delle domande, prima domanda: "è necessario riportare le parole di un assassino in un articolo?". Seconda: Ci rendiamo conto che quelle parole sono un atto di vittimizzazione secondaria terribile? Terza: siamo consapevoli che quelle parole diffondono uno stereotipo misogino che è alla base della propaganda dei padri violenti? Quarta: quando si dice che i discorsi costruiscono la violenza e le sue giustificazioni ci si riferisce a questo, cosa ne sa chi scrive di cosa davvero è accaduto? Da oggi in poi quando leggiamo e soprattutto quando si scrive un articolo che riguarda una donna vittima di violenza dobbiamo chiederci "che impressione ha chi legge"?".

Secondo Lisi, "leggiamo ancora oggi narrazioni maschiliste e misogine. Quante volte ci hanno detto che un violento può essere un buon padre e appunto far "stare bene" il suo bambino anche se mena la moglie tre volte al giorno? Quante Laura Massaro dovremo contare prima che i magistrati capiscano che un buon padre non può essere uno che picchia tua madre e ti costringe ad assistere? Quando la smetteremo coi ricatti "Ah però così è troppo ostile verso il suo ex compagno, ricordi che c'è sempre la casa famiglia per il bambino..." Un bambino che temi di far prendere in braccio al padre perché è un violento... Spesso le donne vengono credute solo quando è troppo tardi, quando hanno dato all'uomo violento un'ultima occasione per rivedersi, sottovalutando il rischio che corrono. Spesso vengono credute solo da morte".

Come messaggio alle donne "purtroppo non basta più dire 'io ti credo' o "puoi chiamare questo numero" o andare in quel posto per farti ascoltare, se poi molta stampa fa passare il messaggio di giustificazione per l'assassino, e di conseguente colpevolizzazione della donna. Le donne vanno rassicurate e non dovranno sentire qualcuno che al bar commenterà "vedi, non gli faceva tenere in braccio suo figlio, vedi? Gli parlava male del padre...?" Di fronte a una violenza antica e strutturale non possiamo continuare a leggere il solito bollettino di guerra, le solite frasi di sdegno o peggio ancora le soluzioni che tali non sono". 

Lisi propone "una riflessione oggi che sia davvero qualcosa di molto molto concreto: le donne si sentono responsabili, è tipico di qualunque trauma, ancor più in questi casi. Un messaggio del genere, quello di giustificare il padre, dandogli voce, rinforza il meccanismo che le fa rimanere a subire violenza. Non è da poco fare arrivare un richiamo autorevole alla responsabilità gravissima della scelta di come riportare queste notizie. Pensiamo a quante vengono scoraggiate da questa colpevolizzazione. Occorre lavorare sul riconoscimento dei segnali, il riconoscimento dei maltrattanti da parte di tutta la società: questo è il lavoro che la stampa deve fare, oltre a riportare i fatti e non le giustificazioni degli assassini". 

C'è "bisogno di riconoscimento e valutazione del rischio, bisogna diffondere le vie di uscita attraverso il non giudizio verso le donne. Diventa urgente lavorare ancora maggiormente in rete, ma essere molto operativi per avere la capacità di monitorare le "sentinelle" che il nostro territorio offre, sia quelle formali che fanno parte delle istituzioni, l'Assessorato alle Pari Opportunità, la Scuola, le Forze dell'Ordine, la Commissione Pari opportunità, sia quelle informali: un giornalaio che vede tutti i giorni una signora con degli ematomi sul volto, non può voltarsi da un'altra parte, un dentista che vede strane ferite alla bocca, non potrà far finta di niente, un benzinaio che vede piangere disperatamente una donna dovrà darle un segnale di ascolto. Penso che una vera comunità educante debba fare proprio questo trovare insieme le soluzioni, saper cogliere ogni segnale, divenendo tutti e tutte capaci di contrastare attivamente la violenza contro le donne".

(Rimini) Continua l'attenzione particolare delle forze dell'ordine su Riccione, Sabato scorso, la questura ha predisposto ulteriori servizi di controllo del territorio f"inalizzati a prevenire e a contrastare fenomeni di degrado urbano, reati contro la persona ed il patrimonio, nonché lo spaccio di sostanze stupefacenti, nel territorio del Comune di Riccione, meta di migliaia di giovani provenienti da tutta Italia. I servizi sono stati predisposti con ordinanza del Questore di Rimini e preventivamente concordati in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Sig. Prefetto della Provincia di Rimini, con il concorso dell’Arma dei Carabinieri e d ella Guardia di Finanza". L'attività si inserisce nella ormai sistematica iniziativa di controllo del territorio su Riccione, iniziata già a metà maggio, anche con servizi straordinari che vengono prevalentemente organizzati nei fine settimana e nei week end festivi. E' stato anche riattivato, grazie alla sinergia ed alla disponibilità del Comune di Riccione, il modulo operativo logistico presso quel piazzale Roma.

L'attività dei oliziotti si è concentrata in particolare nelle zone della Stazione F.S. – Metromare di Riccione, nei viali principali, nel piazzale Roma, sulla spiaggia ed ha interessato le aree di maggior aggregazione di giovani. "Imponente è stato lo schieramento delle Forze di Polizia impiegate, sia in divisa, sia in abiti civili, che ha visto la presenza di quasi un centinaio tra donne e uomini della Polizia di Stato e della Polizia Ferroviaria in primis, con l’impiego degli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile di Senigallia, ed ha registrato la costante presenza anche di personale della Polizia Locale di Riccione".

Il bilancio a fine serata è stato molto positivo: "sono stati effettuati 12 posti di controllo nel corso dei quali, sono state identificate oltre 200 persone – fra le quali molti giovani stranieri - anche minori - controllati 64 veicoli, elevate 16 contravvenzioni al Codice della Strada e denunciati in stato di libertà 2 ragazzi minorenni, che si sono resi responsabili del reato di rapina ai danni di un altro giovane, fatto accaduto in p.le Roma alle ore 21.30 circa. I due minori, al termine dell’attività di rito, sono stati affidati ai genitori convocati in Questura nella notte. Inoltre, "preziosissimo è stato l’apporto fornito dalla Polizia Ferroviaria che ha operato simultaneamente presso le Stazioni Ferroviarie di Rimini e Riccione, garantendo il necessario flusso informativo con Ferrovie dello Stato che ha consentito un pronto riadeguamento dei servizi. Infine, la Polizia Stradale ha denunciato in stato di libertà una persona per guida in stato di ebrezza e ritirato 4 documenti fra carte di circolazione e patenti di guida, una delle quali appartenente alla persona denunciata con un tasso alcolemico superiore a tre volte il limite consentito".

Dall'inizio della stagione balneare, in pratica nei primi tre week end estivi tra Rimini e Riccione, il personale della Polizia di Stato, specificamente impiegato ai fini di prevenzione e monitoraggio del fenomeno noto come “bande giovanili multietniche”, "ha identificato oltre 400 soggetti d’interesse, dei quali il 60% è risultato essere straniero. Si è riscontrato che la quasi totalità dei giovani controllati è risultata di età compresa tra i 16 ed i 22 anni ed un quarto è risultata minorenne. Il 50 % degli identificati è giunto dalle province emiliane di Bologna, Modena e Reggio Emilia, quasi esclusivamente con i treni, mentre il 30 % delle persone identificate sono risultate oggetto di controlli estivi dello scorso anno". 

Sotto il profilo dei risultati operativi, "un primo dato analitico sull’andamento della criminalità, ha permesso di riscontrare che, in ambito provinciale, nel medesimo periodo di riferimento tra la stagione 2021 e quella attuale, vi è stata una diminuzione in termini di delitti commessi del 15 %. I dati complessivi dell’attività svolta saranno monitorati costantemente nel corso dell’estate, e solo al termine del periodo in esame sarà però possibile un’approfondita disamina delle risultanze raccolte. Analoghi servizi saranno ripetuti per l’intera stagione estiva con lo scopo di garantire un adeguato livello di sicurezza a beneficio di tutti i residenti e dei turisti".

Lunedì, 27 Giugno 2022 15:56

Saldi al via il 2 luglio, regole e sanzioni

(Rimini) L'estate è cominciata e, con lei, si affaccia la stagione dei saldi che, anche quest'anno, in base a quanto stabilito da una delibera di giunta della Regione Emilia-Romagna, avranno inizio il primo sabato del mese di luglio, ossia dal 2 luglio, e avranno una durata massima di sessanta giorni, fino a fine agosto.

Non possano essere effettuate, nei 30 giorni antecedenti i periodi delle vendite di fine stagione le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento. In caso di violazione di tali disposizioni si applicano le sanzioni previste dall'articolo 22, comma 3, del decreto legislativo n. 114 del 1998.

(Rimini) Il presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Gessaroli ha deciso di rassegnare le dimissioni: "Carissimi Concittadini, dopo una lunga riflessione, con rammarico, ho inviato una lettera di dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio e Consigliere Comunale del Comune di Cattolica alla Sindaca Franca Foronchi, al Segretario Generale ed ai miei Colleghi Consiglieri - spiega Gessaroli -.Dall'inizio di questa legislatura, in questa funzione, credo di aver agito con umiltà e correttezza rispetto al dettato istituzionale che impone al Presidente del Consiglio un ruolo "superpartes", cercando di creare rapporti di stima e fiducia tra Sindaco, Assessori e Consiglieri, per rendere maggiormente visibile e trasparente l'impegno di tutti ad operare per il bene di Cattolica".

Impegni di lavoro. "Oggi, però, alcune nuove proposte di collaborazione professionale scientifica, mi porteranno ad intraprendere nuovi ed importanti progetti lavorativi spesso distanti dal Comune che, assieme a situazioni logistiche famigliari all'estero, non mi permetteranno di dedicare abbastanza tempo all'attività di Consigliere Comunale e di Presidente del Consiglio. Un ruolo, quello del Presidente del Consiglio Comunale, molto importante e proprio per questo mi rendo conto di non riuscire più a dedicare ad esso il tempo e la dedizione che richiederebbe e pertanto scelgo di fare un passo indietro".

(Rimini) Per quanto riguarda la rigenerazione dell'area della ex nuova questura il comune, in attesa di esprimersi sulla proposta dellaproprietà dell'area, manda avanti il progetto per la realizzazione dell'edilizia sociale, secondo l'accordo con la regione. Da un sondaggio effettuato dal piano strategico nei mesi scorsi, inoltre, risulterebbe che i residenti della zona, non vorrebbero un nuovo supermercato, meglio piccoli negozi o i banchi di un mercato.

La giunta comunale, spiegano da palazzo Garampi, ha approvato l'atto ricognitivo relativo al Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale (Piers), il progetto co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna e che interesserà una parte dell'area dell'ex Dama – Nuova Questura attraverso la realizzazione di nuovi alloggi ERP/ERS e di "un complesso di opere che favoriranno la riqualificazione urbana dell'area in particolare lungo l'asse di Via Arnaldo da Brescia. Con il documento approvato oggi l'Amministrazione comunale ha confermato il crono programma già stabilito con la Regione, che prevede l'attuazione del Piano entro l'estate del 2026 e ha definito le linee guida per lo studio di fattibilità tecnico-economica dell'intervento, la cui progettazione sarà oggetto di concorso che sarà pubblicato la prima decade di luglio".

Il progetto, finanziato dalla Regione attraverso con un contributo di 5,5 milioni di euro su un investimento complessivo di 6,6 milioni, prevede nell'area tra le vie Giovanni Pascoli, Ugo Bassi, via IX Febbraio 1849 e Flaminia, "la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica dotati di caratteristiche di alta sostenibilità, efficienza energetica, massima accessibilità e sicurezza, attorno al quale sviluppare una riqualificazione orientata a migliorare la qualità urbana e dell'abitare".

Ad integrare crono programma e linee guida, l'atto ricognitivo comprende anche "gli esiti del percorso partecipativo condotto a maggio dal Piano Strategico, in collaborazione con Amministrazione Comunale ed Acer, che ha visto l'allestimento di un ufficio mobile che attraverso interviste e attività laboratoriali ha indagato bisogni dei cittadini dell'area Lagomaggio-Stadio-Pascoli e raccolto suggerimenti in termini di benessere abitativo, in modo da ottenere indicazioni utili allo sviluppo e alla realizzazione del progetto. Le diverse attività svolte durate l'intero percorso partecipativo (dal 12 al 21 maggio) hanno portato ad intervistare 180 persone, con 124 questionari compilati e oltre 250 contatti".

Diversi gli stimoli e le indicazioni che sono emersi dal confronto con i residenti, "a partire dalla necessità di uno sviluppo dell'area da incardinare intorno a interventi che valorizzino e esaltino i valori dell'ambiente, della sostenibilità, della comunità e dunque delle relazioni tra persone. Dai questionari e dalle interviste è emerso in particolare la richiesta di implementazione e della riqualificazione delle aree verdi e la loro sinergia con piste ciclabili e spazi di incontro e relazione tra persone. Dunque aree gioco, percorsi fitness, zone per sgambamento cani, insieme a luoghi per la comunità in cui si possa fare o fruire attività culturale, sportiva, conviviale. In tal senso, per gli intervistati, resta centrale il recupero dell'area 'ex Questura', da concretizzare attraverso nuove aree verdi, parcheggi e, soprattutto con il potenziamento di servizi pubblici, a partire da quelli sanitari, centri giovani e anziani, co-housing, un polo sportivo, aree polivalenti".

Si legge in particolare nella nota inviata dal comune, "una quota molto limitata di intervistati propone la realizzazione di un piccolo mercato rionale, la gran parte degli intervistati, in merito alla eventuale realizzazione nell'area di aree commerciali, sostiene di prediligere i negozi di prossimità, le attività e botteghe del mercato coperto, anziché la media-grande distribuzione. Sul fronte della mobilità, una quota significativa di intervistati chiede di trovare soluzioni per migliorare la viabilità, in particolare verso il mare, anche garantendo una maggiore sicurezza stradale per pedoni e biciclette". Rispetto alla realizzazione di nuovi alloggi ERP/ERS, la maggior parte degli intervistati ha evidenziato la necessità di "accompagnare gli interventi edilizi con interventi di integrazione e costruzione di comunità e di informazione ai cittadini".

Lunedì, 27 Giugno 2022 15:26

Torna la Rimini shopping night

(Rimini) Negozi aperti fino a tardi, cibo e cultura sono gli ingredienti della ottava edizione della Rimini Shopping night: dal 29 giugno, tutti i mercoledì d’estate. Torna la fomrunal vincente: i negozi del centro storico e del borgo San Giovanni osserveranno un orario straordinario, accogliendo i clienti fino alle 23.30. 
 
"Anche quest’anno sarà un’edizione organizzata  nella massima sicurezza per i cittadini e i turisti, con tante proposte e iniziative di intrattenimento sviluppate all’esterno, per rendere ancora più piacevoli le serate dello shopping. Accendiamo le luci delle nostre vetrine per accogliere famiglie, giovani, persone di tutte le età che fra un acquisto e un bel cocktail ritornano ad ammirare il centro di Rimini", spiega Katia Damiani, coordinatrice dell'evento.

Ogni mercoledì per tutta l’estate "sarà possibile quindi approfittare delle proposte delle centinaia di attività del centro e dei borghi, che aderiscono all’iniziativa, torna anche l’attesissima “Magneda” del mercato coperto, e saranno allestiti mercatini in piazza Cavour, mentre i ristoranti e i locali proporranno menù a tema e cocktail ad hoc accompagnati da piacevole musica. Una proposta che si incrocia con l’offerta culturale della città, con Teatro Galli, Musei comunali e Domus del Chirurgo con visite guidate e orari prolungati. Il nostro obiettivo: far diventare la Rimini Shopping Night un unico grande evento che unisce lo shopping, l’enogastronomia, l’arte, la cultura e lo spettacolo, ricreando così quell’energia e quella spensieratezza pre covid".

(Rimini) Il problema dell’assenza di personale medico non riguarda solo i pronto soccorsi di quasi tutta Italia, ma anche l'assistenza di prossimità. A Torre Pedrera, per esempio, il presidio sanitario è diventato critico nel momento in cui sono andati in pensione due medici storici. "L’Azienda Sanitaria della Romagna, in collaborazione con la nostra amministrazione, sta lavorando alacremente per risolvere questo ‘vuoto’, attraverso una maggiore messa in rete del sistema sanitario locale e la definizione di soluzioni atte a garantire una risposta immediata ai bisogni dei cittadini", spiega l'assessore Kristian Gianfreda.

"Si è stabilito di chiedere supporto ai medici del territorio che non hanno raggiunto la quota massima di pazienti attendendo, in parallelo, che a metà luglio siano assegnate le zone carenti sul Comune (una di queste tre auspichiamo possa andare a copertura dei due pensionamenti)". Ma c'è anche un'altra questione da risolvere. "Oltre a questo buco, inoltre, si addizionano anche i problemi legati alla copertura di guardie mediche turistiche nella zona nord, che con l’arrivo dei turisti, svolgono un ruolo centrale per la tenuta della salute pubblica. Stiamo chiedendo altre disponibilità sul territorio proprio in questi giorni con l’obiettivo di garantire ai turisti un servizio di prossimità. Questo però non toglie che ci troviamo di fronte a un problema ben più esteso, che sta colpendo tutti i territori del nostro Paese, da Nord a Sud, davanti al quale serve una risposta tempestiva da parte del Governo. Ad urlare ‘aiuto’ sono soprattutto i Pronto Soccorsi, i reparti che, insieme a quelli di Medicina d’Urgenza, soffrono di più la mancanza di organico".

Per Gianfreda, "è necessaria una soluzione strutturale, e non a spot, per intercettare i medici, mediante, a mio avviso, una necessaria rimodulazione dei meccanismi di premialità che vada a riconoscere lo sforzo di chi lavora in determinate unità in termini economici, di carriera e, non da ultimo, di sicurezza. L’azienda sanitaria in sinergia con il comune sta facendo di tutto per fronteggiare, per quanto possibile, l’insufficienza di medici, che in alcuni reparti, come ad esempio la medicina d’urgenza, dopo due anni di pandemia hanno davvero dato tutto quello che potevano dare. Anche noi cittadini possiamo fare qualcosa: per quanto è possibile cerchiamo di utilizzare i servizi del pronto soccorso solo quando davvero ci serve, evitando che i PS vengano congestionati da codici bianchi e codici verdi, i quali, secondo le ultime stime, rappresentano l’83% dei pazienti”.

(Rimini) Da lunedì 27 giugno fino al 21 settembre, sul territorio comunale di Santarcangelo sarà vietato ogni prelievo di acqua potabile dalla rete idrica per uso extra-domestico – ad esempio per l'innaffiamento di orti, giardini e lavaggio automezzi – nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 21. È quanto stabilisce l’ordinanza firmata questa mattina (venerdì 24 giugno) dalla sindaca Alice Parma per limitare i consumi idrici alla luce dell’attuale situazione di siccità.

I prelievi di acqua dalla rete idrica saranno consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici, industriali e per tutte le attività regolarmente autorizzate che richiedono l'uso di acqua potabile. Restano esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana, mentre il riempimento delle piscine sia pubbliche sia private, nonché il rinnovo anche parziale dell'acqua, è consentito esclusivamente previo accordo con il gestore della rete idrica. In caso di mancato rispetto delle disposizioni riportate nell’ordinanza – sulle quali è incaricata di vigilare la Polizia locale – sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.

Il provvedimento dell’Amministrazione comunale segue quello della Regione Emilia-Romagna, che lo scorso 21 giugno ha dichiarato lo stato di crisi per 90 giorni – fino al 21 settembre – a causa della grave situazione di siccità. L’obiettivo delle misure previste dall’ordinanza è governare l'utilizzo delle risorse idriche disponibili per garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l'uso alimentare, domestico e igienico.

La situazione attuale, come riporta l’ordinanza, è determinata da diversi fattori, che hanno reso necessaria la limitazione dei consumi idrici sul territorio regionale: precipitazioni tra le più scarse degli ultimi 60 anni, la diminuzione dell’acqua disponibile che a giugno ha superato il 60 per cento, le temperature registrate a maggio – terzo mese più caldo dal 1961 – e giugno, le previsioni meteorologiche stabili con temperature in aumento e l’abbassamento delle falde acquifere regionali, nonché la portata dei fiumi in diminuzione a cominciare dal Po, dove sta aumentando anche la risalita d’acqua dal mare Adriatico.

(Rimini) Il 21 giugno scorso è stato dichiarato dalla regione Emilia-Romagna, lo "Stato di crisi regionale per gli effetti della siccità". Tra gli interventi urgenti la Regione ha predisposto anche l'adozione di una ordinanza per i Comuni per evitare gli sprechi nell'utilizzo dell' acqua potabile. Da oggi fino al 21 settembre sarà vietato il prelievo di acqua potabile per uso extra-domestico (innaffiamento di orti, giardini, lavaggio automezzi, ecc) dalle ore 8 alle ore 21. Il riempimento di piscine e il rinnovo, anche parziale, dell'acqua è consentito previo accordo con Hera, gestore della rete di acquedotto."Oltre all'ordinanza si invitano i cittadini a mettere in atto tutte le buone pratiche e il buon senso civico per risparmiare acqua. Cerchiamo tutti di fare la nostra parte per usare razionalmente questa risorsa preziosa e vitale", commenta il sindaco di Coriano Gianluca Ugolini.

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