Lunedì, 26 Giugno 2017 19:05

Dig awards, tutti i vincitori

(Riccione) Sabato 24 giugno a Riccione, con una cerimonia in piazzale Ceccarini, sono stati proclamati i vincitori dei DIG Awards 2017, premi internazionali destinati alle migliori inchieste video e ai migliori reportage video della passata stagione. Sei le categorie di concorso, con oltre 220 concorrenti e 23 opere finaliste, prodotte tra Europa (Italia, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia), Nord Africa (Egitto, Tunisia), Asia (Siria, Iraq, Cina) e Stati Uniti. I premi sono stati assegnati da una giuria internazionale, presieduta da uno dei più affermati reporter americani, Jeremy Scahill, cofondatore del sito d'inchiesta The Intercept. Alla selezione dei vincitori hanno partecipato giornalisti e importanti addetti ai lavori di sette paesi europei: Riccardo Chiattelli, Pino Corrias, Corrado Formigli, Alberto Nerazzini, Andrea Scrosati (Italia), Alexandre Brachet, Marco Nassivera (Francia), John Goetz (Germania), Maggie O'Kane (Regno Unito), Morten Møller Warmedal (Norvegia), Hans Peterson Hammer (Svezia) e Margo Smit (Paesi Bassi).

La cerimonia di premiazione, condotta da Vicsia Portel e inserita nel programma del DIG Festival, si è aperta con la sezione Investigative Long, riservata ai lungometraggi d'inchiesta. Ad aggiudicarsi questa categoria è stata la regista cinese Nanfu Wang con Hooligan Sparrow, documentario di produzione americana in cui si raccontano le persecuzioni subite da una delle più agguerrite attiviste cinesi per i diritti umani.

Nella sezione Investigative Medium (mediometraggi d'inchiesta) il premio è andato a Saada Abd Elkader e Najoua Hammami, coautori di Upside Down, inchiesta sul triste epilogo delle primavere arabe di Egitto e Tunisia, dove le famiglie dei "martiri della rivoluzione" democratica e i giovani eroi del 2011 sono stati abbandonati al loro destino.

Nelle categorie Reportage Long e Reportage Medium, la giuria ha invece premiato rispettivamente: lo statunitense Craig Atkinson per Do Not Resist, documentario sulla massiccia militarizzazione della polizia americana; il fotografo siriano Issa Touma e i giovani videomaker olandesi Floor van der Meulen e Thomas Vroege per Greetings from Aleppo, opera che attraverso una serie di surreali e toccanti video-cartoline racconta la vita quotidiana in una città devastata dalle bombe.

Tra le opere brevi (sezione Short) ha vinto invece Il caso Provolo, inchiesta italiana realizzata per Fanpage.it da Sacha Biazzo: un lavoro che in soli 12 minuti riesce a condensare lo scandalo dei preti pedofili dell'Istituto Provolo, accusati di decenni di abusi sessuali su bambini sordomuti, a Verona e in Argentina. Dal racconto, attraverso testimonianze esclusive, emergono anche nuovi e preziosi elementi di indagine.

La premiazione è culminata con la categoria più prestigiosa, DIG Pitch, che assegna un contributo allo sviluppo di 20.000 euro al miglior progetto di inchiesta. Come da tradizione, il vincitore è stato scelto dopo un'intensa sessione di pitch, svoltasi nel pomeriggio di venerdì, durante la quale i finalisti hanno potuto presentare il proprio progetto alla giuria e a un pubblico di produttori e distributori internazionali. Con questa formula innovativa, negli ultimi due anni ben sei progetti (vincitori o finalisti) si sono trasformati in inchieste prodotte da network come Sky, Canal+ o Mediaset. Quest'anno il premio di produzione è andato a Hunting the General, di Lorenzo Tondo, Saul Caia, Rosario Sardella, Vincenzo Rosa. L'obiettivo del progetto è rintracciare uno dei trafficanti di essere umani più ricercati del pianeta, l'eritreo Medhanie Yehdego Mered, conosciuto come "il Generale". Nel giugno del 2016, la Procura di Palermo annunciava il suo arresto in Sudan dopo un'operazione di polizia internazionale. Peccato che si trattasse di un clamoroso errore di persona: del vero Generale si sono perse le tracce.

I vincitori di tutte le categorie – destinatari di contributi da 1000 a 20.000 euro – sono stati premiati con le "zappenne", opere dell'artista Claudio Ballestracci. Vista l'alta qualità dei lavori finalisti, la giuria ha attribuito anche due menzioni speciali, con la consegna di due tavole originali di Zamoc, artista che ha realizzato l'immagine di questa edizione del festival. Entrambe le menzioni vanno a due inchieste provenienti dal mondo arabo, premiate "per il coraggio e la rilevanza sociale del tema trattato": Behind the Doors of Silence dell'egiziano Ahmed El Shamy e Project No. 1 degli iracheni Asaad Al-Zalzali e Thaer Khalid Ibrahim. La prima delle due opere, finalista nella sezione Investigative Medium, rompe un vero tabù per la società egiziana denunciando per la prima volta il dramma degli abusi sessuali in ambito familiare. La seconda, finalista nella sezione Short, svela i responsabili di un colossale caso di corruzione, la scomparsa di 200 milioni di dollari stanziati dal governo di Baghdad per la costruzione di 1700 scuole in tutto l'Iraq: opere mai realizzate.

Durante la cerimonia sono stati infine premiati Carmen Vogani ed Emanuele Svezia, autori di Aisha e Zamira. Noi ragazzine Rom. L'opera, trasmessa da Nemo (Rai 2), si è aggiudicata la menzione "Carta di Roma" riservata a storie di migranti e minoranze.

La serata ha avuto come ospite d'onore Evgeny Morozov, uno dei massimi esperti di comunicazione digitale e libertà d'espressione, che ha proposto al pubblico di piazzale Ceccarini un intervento speciale dal titolo Internet non salverà il mondo, accorata difesa del giornalismo investigativo e della fondamentale funzione democratica. Il programma del DIG Festival si concluderà domenica con altri ospiti internazionali e con un fitto calendario di corsi della DIG Academy, talk show, proiezioni e spettacoli, tutti a ingresso libero, ospitati tra il Palazzo del Turismo e l'antistante piazzale Ceccarini. Tra i tanti appuntamenti in programma: un brunch sul giornalismo digitale con i reporter Jeremy Scahill, Jeff Larson e Philip Di Salvo (ore 11); la prima assoluta di Terre impure, documentario di Raffaella Maria Cosentino sulla 'ndrangheta (14); un talk sulla crisi del Sole 24 Ore con le testimonianze esclusive dei giornalisti Nicola Borzi e Giuseppe Oddo (19). Chiude il festival Aldo Morto (21.30), spettacolo teatrale sul rapimento e l'assassinio di Aldo Moro, scritto diretto e interpretato da Daniele Timpano.

(Rimini) Sei grandi chef, due piatti ciscuno (che fa dodici imperdibili ricette), la cornice elegante del Grand Hotel di Rimini per ‘Cuochi, Fuochi, Passioni’. Domani, il cinque stelle del Gruppo Batani Select Hotels, aprirà per l’occasionela storica terrazza del ristorante ‘La dolce vita’ al tour itinerante di show cooking live ‘Rimini la spiaggia più bella del mondo’. “Cuochi - spiegao gli organizzatori - sta per grandi chef, fuochi intesi come elementi primordiali asserviti alle esigenze della cucina, passioni come insieme di emozioni, sensazioni e creatività”.
Di assoluto prestigio i nomi degli chef che “daranno vita alla serata gourmet più gustosa dell’estate”. Claudio Di Bernardo, chef del ristorante ‘La dolce vita’ del Grand Hotel Rimini, padrone di casa, sarà affiancato da Paolo Bissaro chef del ristorante ‘La Canonica’ di Castel di Mezzo (PU), Omar Casali chef del ristorante ‘Marè’ di Cesenatico, Daniele Succi chef del ristorante ‘I Fame’ dell’Hotel I Suite di Rimini, Silver Succi chef del ristorante ‘Quartopiano’ di Rimini e Fabio Rossi chef del ristorante ‘Vite’ di San Patrignano. Ognuno avrà a disposizione una postazione a vista, “sei isole del gusto con cucina live per un fantastico viaggio a 12 mani che racconterà la spiaggia più bella del mondo”. Ogni chef, infatti, preparerà due piatti speciali “che attualizzeranno, con opportune rivisitazioni, la tradizione culinaria della Riviera romagnola”. Al termine seguirà una degustazione di Champagne Pommery. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 0541 56000.

(Rimini) Parere favorevole dalla IV e V commissione, riunite oggi pomeriggio in sede congiunta, alla riconsegna al Comune di Rimini del Complesso della Rocca Malatestiana da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini (19 favorevoli e 9 astenuti per la IV, 22 favorevoli e 9 astenuti per la V). La proposta di delibera, che arriverà all’esame del Consiglio Comunale domani sera, prevede “il ritorno del castello nella disponibilità dell’Amministrazione, andando a risolvere la convenzione stipulata 19 anni fa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Nel 1998 infatti il Comune deliberò l’assegnazione del bene alla Fondazione fino al novembre 2030, per la promozione, il sostegno e il coordinamento delle attività culturali anche turistiche, una convenzione pienamente e correttamente osservata negli anni. La riconsegna della Rocca malatestiana al Comune – un complesso che si estende su un’area di circa 2mila metri quadrati - arriva a seguito della volontà manifestata da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini di anticipare la risoluzione della convenzione e alla conseguente intenzione del Comune di non fermare il programma di iniziative culturali previste l'estate, come la rassegna di spettacoli nella corte e nelle sale espositive interne. Inoltre si consentirà la fruizione al pubblico del Castel Sismondo in un anno particolarmente importante, data la ricorrenza del seicentesimo anniversario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta le cui celebrazioni sono partite la scorsa settimana”.
La risoluzione della convenzione rappresenta anche “un passaggio importante verso l’attuazione della realizzazione del progetto del Museo Fellini, che ha nel Castello uno dei principali luoghi di attrazione e sviluppo. Tornando in possesso dell’intero complesso sarà possibile predisporre gli spazi da mettere a bando per avviare i lavori nell’estate del 2018. Il progetto del Museo Fellini prevede che le sale rinascimentali siano valorizzate e trasformate in botteghe e set felliniani; l’Ala di Isotta sarà dedicata a call di artisti internazionali chiamati a rievocare e rielaborare temi e atmosfere dei film di Fellini”.

(Rimini) “Più che la sconfitta in sé in questo momento mi preoccupa il bene di Riccione, la nostra città. Ed è per questo che lavoreremo, anche dall’opposizione. Con lo stesso atteggiamento serio, corretto e costruttivo che ci ha contraddistinto e che sarebbe stato tale anche in caso di vittoria. Certo lo dovremo fare con una diversa forza rispetto a quella che avremmo potuto avere”. Così Sabrina Vescovi, candidata del Pd, sconfitta ieri al ballottaggio da Renata Tosi, Noi riccionesi, che è tornata ad essere sindaco di Riccione.
“Ma Renata Tosi dovrà anche riconoscere che ora si ritrova a governare con un vantaggio di 450 voti. Uno scarto davvero contenuto in una città di quasi 28.700 potenziali elettori. Una città che pur dimostrando ancora una sua voglia di partecipazione, distinguendosi in positivo (con un 10% in più) rispetto al quadro nazionale delle affluenze, è chiaramente fiaccata. Ora più che mai plasticamente divisa in due”.


Una situazione che “purtroppo ben rappresenta quel che andiamo sostenendo da tempo. C’è bisogno di una ricucitura forte, che sia territoriale, relazionale, anche sentimentale. E’ questa la grande lezione di questi mesi di campagna elettorale in mezzo ai cittadini”.
Insieme agli “auguri di buon lavoro, oggi vorrei consegnare a Renata proprio questo mio appello: ricostruiamo il senso di appartenenza alla nostra comunità. Sarebbe stato il mio primo impegno in caso di elezione, ora mi piacerebbe fosse il suo. Basta con i veleni, i colpi bassi, le scorrettezze. Chissà poi se quelle che abbiamo segnalato agli organi competenti abbiano pesato anche su questo risultato finale? E’ il solo dubbio che ancora oggi, a risultato fresco, mi concedo. Ma da domani basta. Basta con certi picchi di violenza a cui abbiamo assistito in questa campagna elettorale. Voltiamo pagina, facciamolo tutti nell’interesse di Riccione”.


“La nostra squadra, che non so davvero come ringraziare, ha già dato una nuova importante prova di condivisione. Ed è da qui che ripartiremo. Qui a Riccione il Pd ha saputo costruire un progetto di città insieme ad una forza fresca come Immagina Riccione e ad un laboratorio politico come SiAmo Riccione. Insieme abbiamo davvero lavorato tanto in questi mesi. E’ stata un’esperienza straordinaria, umanamente prima ancora che politicamente. Sapevamo bene di partire da una situazione di svantaggio, ma non ci siamo risparmiati arrivando a buttare il cuore oltre l’ostacolo. E ci è mancato davvero poco, quei 450 voti lo raccontano bene. Non era facile né scontato riuscire a riportare al ballottaggio gran parte degli elettori del primo turno, intercettando anche un sostegno più trasversale - 1.700 voti in più - rispetto al centrosinistra. Ma ci siamo riusciti. Un effetto combinato ottenuto con una candidatura credibile e un progetto di città che ha colto nel segno. Come e dove abbiamo mancato per raggiungere quel poco di più che bastava lo capiremo meglio nei giorni che verranno. Certo non abbiamo giocato sui personalismi, restando sempre su programmi e contenuti”.


“Prendiamo atto che questa sconfitta che s’inserisce anche in quadro nazionale punitivo per tutto il Partito democratico. Una situazione su cui andrà aperta più di una riflessione, un ragionamento approfondito e allargato. Che si sia inceppato qualcosa nella nostra capacità di essere rappresentativi dei cittadini è evidente. E poco importa se il Pd oggi a Riccione si conferma il primo partito se poi si ritrova all’opposizione. Ai riccionesi, ci tengo davvero, rinnovo fin da ora il mio impegno al servizio della città, garantendo che il nostro sarà un nuovo mandato all’insegna della responsabilità”.

(Rimini) Negozi aperti fino a tardi per festeggiare il centro e lo shopping con vetrine animate e tematizzate, dj set e concerti, menù pensati per la serata, sfilate, consulenze di shopping, prezzi speciali ed eventi unici: fra i grandi appuntamenti del porto e di Marina centro, anche il Centro storico si ritaglia il suo spazio nell’estate riminese con la Rimini Shopping Night, in programma quest'anno mercoledì 28 giugno.
Alla sua terza edizione estiva, la Rimini Shopping Night conferma il suo format di successo che punta a “mettere in sinergia tutti gli esercizi commerciali per rendere, grazie a iniziative e vitalità, il centro vivo ed appetibile anche d’estate e far sì che l’esperienza dello shopping diventi un evento memorabile”, come spiegano i promotori del comitato Centopercentro.
Protagonisti sono tutti gli esercizi commerciali del centro storico, dalle botteghe ai grandi mono brand, dai negozi storici ai bar e ai ristoranti: in totale più di 150 attività che aprono le loro porte oltre gli orari consueti e che organizzano micro eventi e promozioni speciali per allietare i loro clienti.
L’iniziativa prenderà il via alle 17 e proseguirà sino alle 23: un’apertura straordinaria per fare acquisti sino a tarda ora, anticipando i saldi ormai alle porte e assecondando i ritmi più blandi dell’estate.
Ma mercoledì sera lo shopping non sarà l’unica attrazione del centro: in tutto il centro sono almeno quindici gli spazi dedicati alla musica: si va dalla A.B. Rimini Big Band in piazza Cavour fino a Filippo Malatesta in concerto in piazzetta San Gregorio, passando per gli Angry Gentleman in via Garibaldi o per il jazz-swing piano e voce di Evelyn Prioli e Simone Migani in via IV Novembre.
Via Tempo Malatestiano è blues con i Bed & Breakfast, mentre a intrattenere il pubblico in piazzetta San Bernardino ci saranno Francesco Mussoni e Simone Oliva e in Largo Giulio Cesare il trio Tebataki; e poi ancora il dj set di Boldro in piazza Ferrari, Massimo Modula e Giacomo de Paoli in via Sigismondo, Matteo Perazzini in via Bertola, dj Fabiana in piazza Malatesta, l’esibizione del gruppo di ballo Le sirene danzanti in piazza Tre Martiri e quella della Rimini Desk Company in via Mentana. Si suona e si balla anche in via Soardi, in via Cairoli, in via Giordano Bruno, in corso d’Augusto e in via Michele Rosa.
Spazio anche alle iniziative delle singole attività: Felici Nove ad esempio in largo Giulio Cesare organizza “Aperitivo con parrucco”, una dimostrazione di acconciature da spiaggia, mentre Ducale 54 promuove in piazzatte Ducale, dalle ore 18, il percorso olfattivo “Dire Fare Profumare”.
“L’idea è quella di aprire tutti gli esercizi commerciali del centro facendoli dialogare fra loro e creare punti di ristoro e piazzole d’intrattenimento musicale e performativo- concludono gli organizzatori- così da creare un percorso sensoriale che alterni gusto, estetica, spettacolarità, leggerezza per offrire il volto compatto di una città che cambia, che si apre ai mood europei e non si chiude alle abitudini provinciali”.

(Rimini) “I risultati di queste elezioni amministrative richiedono un’attenta e approfondita valutazione sia a livello locale, sia nazionale”. E’ il commento dopo il risultato del ballottaggio a Riccione del deputato del Pd Tiziano Arlotti.
“A Riccione non siamo riusciti a vincere il ballottaggio nonostante Sabrina sia stata una lottatrice e, soprattutto nelle due settimane tra primo turno e il ballottaggio, lei e la coalizione abbiano saputo risvegliare l’interesse (anche se solo parzialmente, anche se non è bastato) degli elettori di centrosinistra e del Partito democratico”, spiega Arlotti.
Detto questo “i risultati locali ci consegnano un quadro di un Pd in evidente difficoltà, in linea peraltro con quanto sta accadendo a livello nazionale. Abbiamo perso Riccione, Morciano e Coriano e, se si conta la tornata amministrativa del 2016, non siamo andati meglio a Cattolica, Pennabilli e Novafeltria. Le uniche eccezioni sono state Rimini, ed è una grande eccezione evidentemente, e Montescudo Montecolombo”, sottlinea Arlotti.
“Ce ne è abbastanza non tanto per aprire una fase di polemiche, di ricerca di capri espiatori, di notti di lunghi coltelli. No, questo assolutamente no, sarebbe sterile e anche incomprensibile. Si tratta semmai di aprire una fase di analisi a 360 gradi, sincera, senza ipocrisie, anche cruda se è necessario, in cui mettere in fila i motivi di questo chiaro arretramento del nostro messaggio e della nostra proposta alle città e al Paese”.
Arlotti evidenzia “come sia lampante che dove pensiamo di essere autosufficienti, di bastare a noi stessi, di non aprirci a pezzi nuovi di società interessati come noi al riformismo, andiamo incontro a brutti risultati. Non è il tempo di processi, ma di analisi serie sì, perché di lotte intestine e correntismo credo ne abbiamo tutti abbastanza. Dobbiamo invece aiutarci, perché ormai siamo giunti molto vicini a un punto di non ritorno. Basta questioni personali, basta litigi, che in molti casi hanno radici lontane”.
Per questo Arlotti chiede a breve la convocazione della direzione provinciale del partito “per discutere onestamente del risultato del turno amministrativo dell’11 e del 25 giugno. Poi va gestita la fase precongressuale, ammesso e non concesso che i congressi sul territorio si tengano entro la fine dell’anno. La mia proposta è quella di accompagnare questa fase attraverso un’iniziativa politica allargata e condivisa, proprio perché il senso di tutto deve essere che il PD (a differenza degli altri partiti e movimenti) sa prendersi le sue responsabilità collegialmente. Nel Pd sia vittoria sia sconfitta hanno padri e madri: non siamo certo quelli che fanno finta di non riconoscere il proprio bambino".

(Rimini) Primo atto ufficiale per Giorgio Ciotti, neo eletto sindaco del comune di Morciano di Romagna, che ha convocato il consiglio comunale per martedì 27 luglio alle 18,30.
All’ordine del giorno, dopo l'espletamento delle formalità previste dal regolamento del consiglio comunale, tra le altre cose, il giuramento del sindaco e la comunicazione dei componenti della giunta comunale e del vice sindaco. Si passerà poi all'elezione del presidente e del vice presidente del consiglio comunale e della commissione elettorale, alla nomina della commissione per la formazione degli elenchi relativi ai giudici popolari e alla nomina dei consiglieri in rappresentanza del Comune dell'Unione della Valconca.

(Rimini) Il cinema torna sulla riviera romagnola con Dream Factory Studio, gruppo romagnolo di produzione, le scenografie di RiminiRock e la regia del consigliere comunale della Lega Nord a Rimini Carlo Grotti Trevisan. Sembra sia in fase di lavorazione il l film ‘The return of titanus”, per il quale Grotti si è ispiarato ai Power Rangers. Grotti fa anche parte del cast, insieme a Jessica Rossi e Matteo Pagliarani. Previsto anche un ‘cameo’ del comico Niki Giusino.
Dream Factory Studio è conosciuto al popolo della rete per la web serie Saint Seiya Live Action, tratta dai cartoon giapponesi “I Cavalieri dello Zodiaco”, che conta oltre 4 milioni di spettatori in tutto il mondo. L’anno scorso ha anche prodotto il videoclip di Giuseppe Povia, dal titolo “Stare bene”. Per realizzare “The Return of Titanus”, si sono recati a Rimini per girare alcune scene all’interno dello showroom di RiminiRock.

Lunedì, 26 Giugno 2017 13:24

Renata Tosi confermata sindaco di Riccione

(Rimini) Renata Tosi torna sindaco di Riccione. La conferma dalle urne con il 51,5% dei voti raccolti ieri al ballottaggio, 8.107 voti in numeri assoluti. Sabrina Vescovi si è fermata al 48,5% dei voti, 7.651 in numeri assoluti, raccolti dalle sue 3 liste. I votanti sono stati 16.118, pari al 56,2%. Al primo turno l’affluenza fu del 61,81%. Nel 2014 al ballottaggio si presentò il 58,33% degli aventi diritto.

(Rimini) ’Compro oro’, in provincia di Rimini sono circa 100 le attività presenti, alcune delle quali con doppia o tripla sede dislocate in diversi Comuni. Oggi la Confcommercio, attraverso Federpreziosi, interviene per bocciare il decreto appena approvato che dovrebbe regolamentarli.
Il decreto stabilisce che tutte le attività di preziosi al dettaglio (anche solo chi, ad esempio, ritira un anello per trasformarlo in collana, o cambia un moschettone ad un bracciale usato) dovranno iscriversi per via telematica entro il 5 luglio 2017 ad un registro dell’Oam (Portale Angenti e Mediatori) che tra l’altro non è ancora attivo, inoltrando i dati del cliente al registro. Inoltre, dovranno obbligatoriamente aprire e utilizzare un conto corrente bancario o postale dedicato in via esclusiva alle operazioni con l’usato e segnalare all’Uif (Unità di Informazione Finanziaria) le operazioni che ritengono, a loro discrezione, sospette.
“Le nuove normative – sottolinea Onelio Banchetti, presidente di Federpreziosi della Provincia di Rimini, aderente a Confcommercio – ci costringeranno a sottostare ad obblighi che non ci competono, perché per le nostre attività quotidiane di laboratori orafi e gioiellerie l’usato non è l’attività principale, al contrario di chi fa come attività esclusiva la compravendita di oro e preziosi, quali sono i Compro Oro. Aprire nuovi conti correnti, registrare ogni operazione anche solo per la trasformazione o la riparazione di piccoli oggetti ci renderà impossibile lavorare. Se riteniamo giuste le regole stringenti per l’acquisto di preziosi dal cliente, riteniamo penalizzante sottostare a queste regole per la trasformazione. Tutto diventerà oneroso e più complicato per attività che già risentono di altri problemi come la sicurezza, essendo sempre nel mirino di malviventi, più o meno violenti. Gioiellerie e laboratori orafi della nostra Provincia si uniscono alle preoccupazioni sollevate da Federpreziosi nazionale, chiedendo un tavolo di confronto su questo Decreto Legge che non tiene conto delle nostre specificità e dell’etica già insita nel nostro mestiere, che da sempre dimostriamo tanto che quasi tutte le nostre aziende hanno alle spalle decenni di attività. Così non potremo andare avanti. Questo Decreto non solo stride con i pareri delle Commissioni preposte, ma di fatto va a minare il futuro delle attività orafe, dalle gioiellerie ai laboratori, accomunando la compravendita anche di grandi quantità di oro alla trasformazione dei piccoli oggetti. Nel tentare di dare una normativa più stringente all’acquisto di oro usato, dal 5 luglio 2017 anche i dettaglianti orafi e i gioiellieri dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni”.