Martedì, 15 Agosto 2017 08:59

15 agosto

Scambia pistola per accendino | Riviera in nero | Ferragosto sold out

(Rimini) Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha condiviso con i giornali in anteprima il testo del messaggio di saluto agli ospiti e ai riminesi che leggerà domani, in occasione del Ferragosto, dai microfoni della Publiphono.

"Ciao a tutti. Siete comodi? Bene, benvenuti a Rimini e al suo Ferragosto: il giorno top dell’estate. E i protagonisti siete voi, in una città dove c’è tutto e al massimo, dal giorno alla notte: spettacoli, musica, occasioni d’incontro, cultura, servizi. Rimini non sarà perfetta ma è una città libera, aperta, moderna che apre le braccia e sorride. Siamo Rimini e siamo Rimining. Veloci, dinamici, pop, cioè popolari, con stile e disincanto. Cerchiamo ogni giorno di offrire il meglio ma non ci fermiamo mai, cercando a nostra volta il meglio. Vi invito già a tornare nei prossimi mesi nella nostra città: la troverete profondamente cambiata, già per il grande evento tra dicembre e gennaio del ‘Capodanno più lungo del mondo’. Il Museo internazionale Fellini nel castello quattrocentesco dei Malatesta; la riapertura del teatro dell’Ottocento; la città romana da vivere partendo dal lungomare e risalendo il porto antico fino al centro storico".

"Rimini sarà ancora più bella, ancora più ricca. Perché noi siamo così: non stiamo mai fermi. E questo grazie a decine di migliaia di persone che sono al lavoro in giornate come questa: da dietro un banco di un bar o al museo, con una divisa in una piazza o in spiaggia. Rimini è questa: creativa, moderna, solare, laboriosa e soprattutto libera. Libera perché qui sei chi sei e non hai bisogno di maschere o di fingerti un altro. Rimini è molto di più dello sfondo di un selfie. Rimini dà, a chi ci abita e a chi ci arriva, tutto questo. E chiede in cambio una sola cosa: il rispetto. Anche, soprattutto, nei giorni in cui il divertimento e la festa sono più grandi. E nell’augurarvi ancora una volta un grande ferragosto, la Rimini libera e sorridente chiede a tutti di vivere il meglio al massimo, nel pieno rispetto degli altri".

Lunedì, 14 Agosto 2017 14:14

Operazione 'Movida', 52 spacciatori presi

(Rimini) E' di 52 spacciatori arrestati, di cui 22 italiani e 30 stranieri; 32 persone denunciate, 43 segnalate per sanzioni amministrative; 4125 persone e 19 locali notturni controllati, il bilancio dell'operazione 'alto impatto della Polizia di Stato contro lo spaccio di droga nei luoghi di aggregazione giovanile. L'operazione ha visto impegnate le Squadre Mobili di Ancona, Ascoli Piceno, Caserta, Forlì Cesena, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Matera, Perugia, Pescara, Pisa, Rimini, Sassari, Udine, Venezia e Verona, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine.

In particolare, a Quarto d'Altino (Venezia) un dominicano è stato fermato da personale della Questura di Venezia, in collaborazione con i Carabinieri, per tentato omicidio e detenzione di stupefacenti. Il fermato, dopo aver passato la serata in alcuni locali della zona, aveva inferto 6 coltellate ad un connazionale per alcuni apprezzamenti alla compagna.

A Monte Urano (Ascoli Piceno), contrada San Pietro, è stata sequestrata una serra adibita alla coltivazione ed al confezionamento di stupefacente, in prevalenza marijuana.

A Matera sono stati arrestati 2 nigeriani che avevano la loro base operativa all'interno del C.A.R.A. I due uomini uscivano dal Centro al fine di smerciare la sostanza che veniva lì nascosta.

Sono stati infine sequestrati: 12,5 kg circa di marijuana; 3,1 kg di hashish; 172 grammi di cocaina; 73 grammi di eroina; 27 grammi circa di droghe sintetiche e 5.345 euro in contanti (ANSA).

(Rimini) Parte in questi giorni il procedimento per l’ampliamento dei quattro cimiteri di San Lorenzo Monte, Corpolò, San Lorenzo in Correggiano e San Vito. Nel dettaglio saranno realizzati a San Lorenzo Monte 128 loculi, 240 ossari e 2 tombe di famiglia, a Corpolò 96 loculi, 104 ossari e 2 tombe di famiglia, a San Lorenzo in Correggiano 336 loculi, 704 ossari e 4 tombe di famiglia, a San Vito 176 loculi, 80 ossari e 4 tombe di famiglia.

Inoltre il progetto prevede la realizzazione delle aree di parcheggio, i percorsi pedonali, le rampe a norma handicap, l’illuminazione, le opere di arredo e le recinzioni. Infine negli ampliamenti sono stati definiti i campi per le inumazioni e quelli dover realizzare i manufatti per loculi, ossari e tombe di famiglia.

Si prevede di approvare il progetto preliminare in consiglio comunale nell’autunno 2017 per poi pubblicare il bando per la realizzazione degli ampliamenti dei quattro cimiteri con ricorso alla concessione di lavori pubblici per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere di urbanizzazione e dei manufatti, la loro costruzione e successiva gestione. L’amministrazione nel 2018 assegnerà loculi, ossari e tombe di famiglia.

Lunedì, 14 Agosto 2017 14:00

Sole24ore: Rimini città sportiva

(Rimini) Rimini entra nella top 20 delle province più sportive d’Italia. Con questo nuovo balzo in avanti, si conferma il trend positivo del territorio riminese fotografato dall’indice di sportività 2017, l’annuale ricerca condotta dal Sole 24 ore. In queste Olimpiadi delle province Rimini continua a scalare posizioni, passando dal 26esimo al 17esimo posto e guadagnando ben 43 posizioni rispetto al 2013, quando era solo 60esima. Rimini è la quarta provincia dell’Emilia Romagna, dietro a Bologna (9°), Modena (12°) e Parma (16°) e davanti a Piacenza (29°), Ravenna (41°), Reggio Emilia (44°) e Forlì-Cesena (51°). A spingere in alto il territorio sono in particolare due indicatori che da sempre premiano la nostra realtà, “Sport e turismo” e la speciale classifica “motori”. “Quest’anno inoltre l'Indice di sportività ha inserito un altro particolare indicatore, a mio parere molto rilevante – sottolinea l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini – Si tratta di un parametro che valuta le località che hanno ospitato eventi sportivi di livello internazionale o di rilevanza nazionale, andando cioè a misurare l’appeal dello sport nelle diverse province. Rimini è al primo posto di questo speciale indicatore: se infatti la provincia di Milano è la prima per numero e qualità di eventi sportivi in assoluto, Rimini guida l'indice di attrattività, valore che rapporta gli eventi alla popolazione e alla dimensione territoriale, piazzandosi davanti ai territori di Trento e Siena. Pur prendendo queste classifiche per il valore che hanno, puramente indicativo, l’inserimento di questo nuovo parametro nell'Indice di sportività dà forza al percorso che abbiamo intrapreso, quello cioè di puntare sullo sport non solo come fattore di sviluppo indispensabile per la società e la comunità, ma anche come strumento di promozione turistica e di marketing territoriale. Non è un caso che da qualche anno a questa parte, i diversi soggetti – istituzioni, società sportive, privati – stiano investendo risorse ed energie per portare sul nostro territorio importanti eventi sportivi: penso ai tanti ospitati in Fiera, come le Final Eight di basket, Ginnastica in festa o Sportdance, ma anche al Challenge Rimini di Triathlon o quest’anno la Uefs Champions League, competizione continentale per club di Calcio a 5 Indoor. Capitolo a parte poi merita il mondo dei motori, con campionato Superbike, MotoGp, Modena Cento Ore, quali eventi di punta in una terra che su questo asset sta costruendo una vera e propria strategia turistica, attraverso la valorizzazione della Motor Valley”.

Più in generale, la provincia di Rimini è 6° nella categoria sport e società, 49esima nella categoria sport di squadra, 73esima nella macroclassifica degli sport individuali. “Tra i fattori positivi – conclude l’assessore Brasini - anche il 13esimo posto per numero di tesserati Coni, a conferma della costante crescita del movimento sportivo a cui abbiamo assistito nelle ultime cinque stagioni. Un risultato ottenuto grazie alle politiche di promozione dello sport che abbiamo messo in campo e anche attraverso il piano di riqualificazione dei 78 impianti sportivi comunali avviato negli ultimi anni: un impegno da parte del pubblico che ci consente adesso di essere una realtà di primo livello per quanto riguarda l’avviamento e la promozione della pratica sportiva e che ci pone come importante polo per il turismo legato al movimento e allo sport. Per completare il quadro però, manca un tassello, il consolidamento delle società sportive cittadine di vertice, società spesso e volentieri appese alla passione e al sacrificio di qualche singolo imprenditore. In questo caso la palla passa ai privati e l’auspicio è quello di poter assistere a qualche segnale di risveglio da parte dell’imprenditoria locale. Un cambio di passo anche da questo punto di vista consentirebbe a Rimini di fare davvero quel salto di qualità su un settore cruciale come quello dello sport. Magari senza promesse o roboanti annunci, ma con una seria e costante programmazione sostenuta attraverso un progetto condiviso”.

(Rimini) “In un'estate baciata ininterrottamente dal sole, dal ritmo, dalla musica e dal desiderio di vivere e offrire emozioni, auguro ai nostri operatori turistici e a coloro che saranno a Riccione in vacanza durante queste giornate un caloroso benvenuto di Ferragosto”. Così inizia il saluto del sindaco Renata Tosi per Ferragosto, riprendendo per il primo anno una tradizione più riminese che riccionese. “Riccione non solo è la protagonista della colonna sonora dell'estate, una nota canzone che impazza in tutte le radio italiane, ma è una città che con i suoi abitanti regala allegria, spensieratezza e sorrisi a chi la sceglie per staccare la spina della routine quotidiana. Non solo in estate ma tutto l'anno. Riccione è una città che ogni giorno guarda avanti, con la sua voglia di dare il massimo per chi la sceglie. Ferragosto, giornata dell'Assunzione di Maria, momento di festa e, perché no, di riflessioni. Un giro di boa che proietta in avanti le sfide che attendono tutta la comunità riccionese. Mi auguro che questo messaggio arrivi ad ognuno di voi come il messaggio di un'amica. Riccione è amica di chi la rispetta e di chi, anche con critiche costruttive, la cerca per vivere nuove esperienze e divertimento. Rivolgo un pensiero particolare a chi trascorrerà la giornata festiva lavorando: uomini delle Forze dell'Ordine, personale sanitario e a tutti coloro che con le loro attività si sforzeranno di dare il massimo per contribuire a mantenere alto il nome della nostra splendida città”.

Lunedì, 14 Agosto 2017 09:21

14 agosto

Bagno vestita, rischia di annegare | Sfascia l’auto del barista | Carambola a Santarcangelo

Lunedì, 14 Agosto 2017 09:07

Pistola senza tappo rosso, denunciato

(Rimini) Durante il concerto di Radio Dj gli addetti alla sicurezza, assistiti da poliziotti e carabinieri, hanno trovato ieri sera una pistola giocattolo priva del tappo rosso custodita in uno zaino. Al proprietario dello zainetto, un turista 37enne di Jesi, è stata sequestrata la riproduzione dell'arma, ed è stato portato in caserma per la denuncia per procurato allarme. Continuano i servizi sicurezza disposti dalla questura in piazzale Roma e nelle zone centrali di Riccione.
Tre ragazzi napoletani che sostenevano di lavorare come 'pr' per i locali in collina sono stati denunciati per ricettazione, perché trovati con biciclette rubate (Ansa).

Sabato, 12 Agosto 2017 09:54

12 agosto

Fugge da casa | Botte per strada | Ancora un Myers per i Crabs

(Rimini) La sua zia se lo ricorda a quattro anni, al massimo cinque, sopra una montagna di patate in mezzo alla cucina del ristorante dei suoi genitori. Daniele Succi, chef del ristorante I-Fame a Rimini, ha iniziato presto la sua storia di cuoco. Lui e il cibo, una grande passione dalla tenera età. “Ero un mangiatore accanito, sin da piccolo. A 14 anni pesavo 87 chili, ero un bel vitello”. Sa sorridere di sé lo chef ‘vorace’ riminese, o meglio di Viserba, dove “si sta tanto bene, è proprio bellina”.

“Mi piaceva esplorare il cibo. Quando sei bambino hai un occhio più attento e libero su quello che ti appassiona. Ad ogni modo, ho amato il cibo sin da subito, prima da consumatore che da cuoco”.

E così che con la mamma e la zia ha imparato a sei anni a tirarsi le sue tagliatelle. “I miei lavoravano al ristorante, io non volevo stare con la baby sitter e per tenermi occupato mi davano da fare con loro in cucina. Io ne ero felicissimo”. Fuori dal ristorante, “ero l’addetto alla griglia”. E finita la scuola alberghiera è andato a Londra da Gualtiero Marchesi.

Figlio e nipote di contadini, non è totalmente vegetariano o vegano, ma i suoi menu tendono decisamente la mano al mondo vegetale e ai prodotti della terra. Ha anche studiato a Milano, tra i fornelli di Pietro Leeman. Nel tempo libero coltiva le sue erbe aromatiche e va a tartufi con i suoi cani, che sono “prima di tutto degli amici”. Nei boschi, che siano romagnoli o sammarinesi o di chissà dove, lui cerca anche funghi e bacche e assaggia tutto quello che trova guidato da una certa “voracità di conoscenza”, perché “anche un filo d’erba ha il suo sapore”. Non sarà pericoloso? “Al massimo ci lascio le penne, ma non mi perdo il sapore di una pianta nuova per non correre il rischio”. Lo dice seriamente.

Daniele pensa che bisognerebbe “rivalutare il pianeta”, secondo lui c’è poco interesse degli esseri umani per se stessi e questo lo “fa arrabbiare”.

“Ci sono momenti o luoghi in cui alcuni ingredienti scarseggiano o non sono reperibili. Ci sono situazioni in cui nella dieta settimanale certi alimenti si possono sovrapporre. Per esempio: se oggi mi va una frittata e domani le tagliatele, mi ritroverei a mangiare uova per due giorni di fila e non va sempre bene. E’ una questione di salute. E qui il mondo vegetale offre una grossa mano con tutte le sue sfumature. Pieno di potenzialità, può ancora crescere molto. Con i suoi colori offre tutto quello di l’uomo ha bisogno per alimentarsi in modo corretto e sano”.

Il mondo di oggi corre veloce, la vita è frenetica e “se mangi della verdura in mezz’ora l’hai digerita, se mangi carne o derivati di animali impieghi dalle 6 alle 8 ore. Se ci alimentiamo di prodotti che ci danno meno complicazioni nell’assimilazione tutto fila più liscio. Ecco io voglio guardare il mondo in modo positivo, a partire dalla tavola”.

Appassionato di disegno, da piccolo una sua insegnante aveva proposto ai suoi di mandarlo all’istituto d’arte, ma lui voleva cucinare. Lo chef Succi ora riversa tutta la sua creatività nel dare vita alle sue ricette. “Con ogni piatto bisogna corteggiare tutti e cinque i sensi. A partire dalla vista, è la prima porta da aprire. Poi c’è il profumo, poi il tattile degli ingredienti in bocca, e alcuni piatti si gustano anche attraverso l’udito, come qualcosa di croccante, per esempio”.

La ricetta che ci propone Daniele Succi è quella dei capelletti di curcuma e borragine a vapore, su crema di patate, cozze di fondale, portulaca e aria di mare (le dosi indicate sono per quattro persone, e ovviamente il consiglio dello chef è di prenderli biologici).

Per la pasta fresca servono 200 grammi di farina 0, “meglio se di grani antichi di Romagna”, 50 grammi di semola, 120 millilitri di acqua, 5 grammi di curcuma, 3 di glutine, 5 di olio nutraceutico. Si prendono tutti gli ingredienti “si impastano, poi si fa riposare la pasta mezz’oretta”.

Per la farcia si usano 100 grammi di tofu, 500 di foglie di borragine fresche spontanee, 30 di lievito secco in scaglie, sale e pepe a piacere. Mentre la pasta riposa, “mondare la borragine e conservarne i fiori, cuocerla in acqua salata, raffreddare in acqua e ghiaccio, strizzare e frullare con i restanti ingredienti”. Quindi si stende la sfoglia e si tagliano i cappelletti con l’aiuto di un coppa pasta. Si farciscono e si chiudono nella modalità tradizionale. Si cuociono preferibilmente a vapore.

Per la crema di patate prendere 50 grammi di patate (che più o meno equivalgono a una), 10 di olio nutraceutico, sale, pepe e acqua a piacere. “Pelare e mettere a cuocere in abbondante acqua la patata, poi scolare e frullare aggiustando di sale, pepe e olio di oliva”.

Il piatto si impreziosisce con 300 grammi di cozze di fondale lasciate aprire in padella con uno spicchio d’aglio e sfumate con un bicchiere di vino bianco. “Si copre con il coperchio fino all’apertura e subito si tolgono le cozze dal fuoco e si liberano dai gusci, conservando l’acqua di cottura”.

L’acqua di cottura delle cozze si mescola con 5 grammi di lecitina di soya. “Mettendo il liquido in un frullatore si incorpora aria per ottenere una spuma”.

Si prende un piatto e si mette un cucchiaio di crema di patate al fondo. Sopra, in cerchio si altenano i vari ingredienti, un cappelletto, una cozza, un rametto di portulaca (ne servono 50 grammi per decorare quattro piatti) e un fiore di borragine (sedici in totale per quattro persone). Al centro la schiuma di cozze, o “aria” di mare come la chiama lo chef.