Gnassi: Dopo il referendum Romagna, le città stato?
(Rimini) “All’asta tosta della Lega oggi vince Pini”, commenta il sidnaco di Rimini Andrea Gnassi, la proposta leghista di dividere l’Emilia dalla Romagna. “Dopo aver rosicato qualche giorno per la proposta avanzata dal presidente Bonaccini perché la nostra Regione possa avere più autonomia con l'applicazione dell'articolo 116 della Costituzione, ecco la trovata geniale: + 1. Prima il segretario Morrone che vorrebbe non tanto una fortissima autonomia ma 'l'Emilia Romagna Stato': con l'aggiunta di una propria moneta, di una propria nazionale di calcio, di un proprio inno, di un proprio festival canoro? Poi il deputato Gianluca Pini che trotta sul vecchio cavallo di battaglia: Referendum Romagna. Domani toccherà a Morrone rilanciare con referendum su nuove Città Stato Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna? Vedremo”.
Intanto “va registrata l'ennesima prova di inconsistenza della Lega Nord che quando non sa cosa fare per rispondere a scelte azzeccate e innovative del centrosinistra - l'area vasta su trasporti, sanità, turismo della Romagna, ad esempio - si difende con le vecchie armi spuntate dai tempi in cui stava al Governo e lanciava proclami su secessioni e federalismi, salvo non fare un bel nulla. In una regione che come sistema omogeneo sta reagendo meglio di tutte le altre alla crisi, in un territorio in cui grazie agli investimenti strutturali Bologna e Rimini saranno collegate in 44 minuti di treno dal 2018, Morrone, Pini e compagnia bella 'rilanciano' come Fantozzi e Filini davanti al mega direttore galattico. Da noi in Romagna si direbbe, patachedi. E il significato si capisce bene anche in Emilia".
Scooter rubati recuperati dalla municipale
(Rimini) Due scooter rubati solo da poche ore sono stati recuperati dagli agenti del Noac, il Nucleo operativo antiabusivismo commerciale, in servizio qualche sera fa lungo i viali delle Regine. Durante l’attività di presidio della zona gli agenti a bordo delle loro moto hanno notato due scooter con quattro persone a bordo, di cui tre sprovviste di casco. Alla vista della Polizia Municipale, uno dei conducenti si è dato alla fuga a piedi, abbandonando lo scooter sul viale, mentre l’altro ha provato a proseguire la sua corsa, senza fortuna. I due ciclomotori presentavano segni di manomissione e gli accertamenti condotti dagli agenti hanno confermato che entrambi gli scooter erano stati da poco rubati: uno da meno di due giorni, l’altro solo poche ore prima. A tre dei quattro ragazzi fermati è stata dunque contestata la ricettazione in concorso, mentre al quarto, minorenne, è stata contestata anche la guida senza patente oltre le infrazioni al Codice della strada per la fuga e la guida senza casco. I due passeggeri, due fratelli residenti nella provincia di Bari, sono stati inoltre fotosegnalati perché sprovvisti di documenti, mentre i veicoli rubati sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
L’intervento del Noac è avvenuto nel corso dell’abituale servizio di controllo che vede il Nucleo impegnato nel contrasto all’abusivismo commerciale e dei cosiddetti ‘pallinari’. Anche ieri sera gli agenti, alla presenza dell’assessore Jamil Sadegholvaad, sono intervenuti fermando quattro batterie di pallinari in azione, verbalizzando sei persone e sequestrando 350 euro, frutto dell’attività. Non si ferma anche l’azione a contrasto del commercio irregolare: questa mattina, nell’ambito dei controlli al mercato settimanale in centro storico, sono stati fermati alcuni venditori abusivi e sono state recuperate 40 borse contraffatte. Controlli anche a Viserbella, dove sono stati portati a termine otto rinvenimenti di merce – vestiti, materiale elettrico e borse – in questo caso non contraffatta.
Regione divisa? Il no del Pd
(Rimini) “La proposta della Lega Nord che vorrebbe dividere la Romagna dall'Emilia è una posizione non solo antistorica, ma priva di buon senso”, fanno fronte comune i consiglieri regionali del Pd, compresi i riminesi Nadia Rossi e Giorgio Pruccoli.
“Da due anni la nostra Regione si attesta come la prima in Italia per crescita del PIL, con il tasso di disoccupazione più basso, e un export in continua crescita. Un sistema regionale che in questi anni ha saputo reagire alla crisi e ripartire, facendo dell'Emilia-Romagna una delle regioni locomotiva del Paese, puntando sulla qualità dei servizi pubblici e sulla valorizzazione e il sostegno del sistema economico a partire dalle proprie eccellenze, come il manifatturiero ed il turismo, da Piacenza a Rimini”.
Al di là “della propaganda, la Lega Nord non spiega però quale sia il vantaggio nel dividere un territorio regionale che sta ottenendo questi risultati. E non spiega nemmeno quale vantaggio ci sia per la collettività nel moltiplicare le istituzioni, creando due regioni, con due consigli regionali, più sedi istituzionali, più funzionari che fanno le stesse cose, due Giunte e due Presidenti etc… e quindi aumentando inevitabilmente i costi a carico dei cittadini, senza di fatto fornire né maggiori servizi e neanche maggiori opportunità”.
È evidente che “l'Emilia e la Romagna, da sole, sono più deboli e che per competere nel mondo globalizzato l'unione fa la forza. Proprio dall' unione delle nostre terre la risultante è che abbiamo la fortuna di vivere in una delle zone più avanzate d’Europa.
Se vogliamo lavorare a delle proposte concrete ed utili per il territorio romagnolo proseguiamo nel percorso di riforma istituzionale creando la provincia unica romagnola e chiedendo che possa avere medesime competenze e risorse della città metropolitana di Bologna”.
“Costruiamo un piano strategico romagnolo (come sarà possibile una volta approvata la nuova legge urbanistica) identificando, con il coinvolgimento anche delle organizzazioni sindacali e d'impresa, le priorità romagnole dal punto di vista economico ed infrastrutturale, e cercando di far convergere risorse su queste priorità.
Non perdiamo tempo e risorse su vecchi e facili slogan, ma riempiamoli con proposte utili e concrete che portino risorse ed opportunità vere al territorio romagnolo”.
Comune Rimini replica a Italia Nostra
(Rimini) All'indomani dell'annuncio di Italia Nostra di avere presentato alla Procura di Rimini un esposto in cui è richiesto il sequestro preventivo del cantiere per i lavori nell'area del Ponte di Tiberio, il Comune di Rimini espone le sue ragioni con una lunga nota in cui tocca anche il tema più controverso, quella della foratura di un tratto delle mura di contenimento dell'invaso osservando come questo "non ricada nell'ambito di un interesse archeologico".
Oltre a ripercorrere gli obiettivi del progetto, l'Amministrazione mette in fila autorizzazioni, pareri e nulla osta acquisiti, tra gli altri, da Soprintendenza, Provincia, Ministero delle Infrastrutture, Arpae e Protezione Civile regionale. Quanto alla "foratura" delle mura, viene sottolineato, il tratto "non ricade nell'ambito di un interesse archeologico poiché le strutture sono posteriori all'epoca romana e si trovano fuori terra. L'ambito è dunque quello architettonico-monumentale. I riferimenti a riferimenti 'archeologici' non sono attinenti" (Ansa).
Incendi, fino al 10 settembre è emergenza
(Rimini) Prosegue fino a domenica 10 settembre lo “stato di grave pericolosità” per il rischio di incendi nei boschi, valido in tutta l’Emilia-Romagna. Il provvedimento, che proroga l’efficacia dell’atto emanato lo scorso 14 luglio, è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Maurizio Mainetti, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.
All’interno delle aree forestali rimane, dunque, in vigore il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci; è vietato accendere fuochi di legna o residui vegetali; è proibita la pulizia dei pascoli e dei terreni mediante abbruciamento delle stoppie. E resta in vigore l’inasprimento delle sanzioni per chi appicca incendi dolosi.
Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti che possono innescare un incendio boschivo rischia sanzioni fino a 10.000 euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato volontariamente; da 1 a 5 anni, se viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia. Chi provoca un incendio può essere condannato al risarcimento dei danni.
La proroga dello “stato di grave pericolosità” è stato deciso sulla base delle valutazioni espresse dal centro funzionale Arpae E-R, che descrive la situazione meteo-climatica e la previsione a medio termine sulle precipitazioni e la ventilazione. La decisione è scaturita, inoltre, dalle valutazioni espresse da parte dei Carabinieri forestali, che osservano lo stato della vegetazione, a seguito dei sopralluoghi effettuati. E’ stata, inoltre, valutata la numerosità e gravità degli incendi finora affrontati.
23 agosto
Esposto sul ponte | Lettini squarciati | Bagnanti spericolati
Nuovo anno scolastico, taglio nastro sede Valgimigli
(Rimini) Fra tre settimane il nuovo anno scolastico si aprirà con il taglio del nastro per la nuova sede del liceo pedagogico Valgimigli di Viserba.
Ultimati i lavori, nel mese di luglio si è infatti provveduto alla maggior parte del trasloco degli arredi, e in questi giorni comincerà l'operazione di allestimento e sistemazione dei locali da parte della Scuola.
Il nuovo liceo, privo di barriere architettoniche e con tutte le aule provviste di isolamento acustico, avrà a disposizione 43 aule, oltre ad un numero adeguato di laboratori di lingua, informatica, chimica e fisica. La nuova sede è dotata al piano terra di uno spazio di ristoro, un'ampia e luminosa biblioteca-sala lettura, un'aula polifunzionale di oltre mq. 150, sezionabile in tre parti con pareti mobili. Il costo finale dell'opera è di euro 6.575.183,99 + IVA 10%.
Il nuovo fabbricato ha suscitato l'apprezzamento del Dirigente scolastico, prof.ssa Sandra Villa, dei docenti e dei collaboratori che hanno avuto modo di visitare la struttura. E soddisfazione esprime anche il presidente della Provincia, Andrea Gnassi, che dichiara:
L'anno scolastico si apre con questa bellissima novità: una scuola nuova, moderna, che arricchisce la dotazione dei servizi scolastici e educativi nella nostra provincia. E tutto questo avviene in una difficile fase per gli Enti provinciali i quali, in altre parti d'Italia, per il complesso momento di incertezza istituzionale e finanziaria, annunciano proprio tagli dolorosi alle scuole di competenza. Questo è un motivo in più per rallegrarci dell'apertura del Valgimigli. Però non dimentichiamo mai il tormentato percorso che ha portato alla conclusione dei lavori: un iter durato anni in cui si è specchiata anche la farraginosità della legislazione nazionale in materia di appalti pubblici. Oggi siamo contenti, ma non possiamo evitare di dire 'finalmente'.
Ice, cresce 1,5% export ER nel 2016
(Rimini) Cresce nel 2016, per il settimo anno consecutivo, l'export dell'Emilia-Romagna. E' quanto emerge dai dati del 31/o rapporto Ice 'L'Italia nell'economia internazionale', secondo cui l'andamento viene confermato anche nei primi 3 mesi del 2017.
Lo scorso anno, si legge in una nota, le esportazioni regionali hanno superato quota 56 miliardi di euro, con una crescita dell'1,5% superiore alla media nazionale pari all'1,2% mentre la quota sul totale delle esportazioni nazionali si conferma al 13,6%, al pari del 2015. Dal lato delle importazioni, la regione ha registrato un aumento rispetto al 2015 (+3,3%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (-1,3%).
Nel primo trimestre del 2017, l'interscambio ha registrato una dinamica particolarmente vivace con le esportazioni in aumento dell'8,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, e le importazioni in progresso del 10%.
In particolare, viene sottolineato ancora nella nota, le esportazioni sono trainate dalla meccanica (10,4%) e dall'automotive (+12,4%), seguite da quelle di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,0%), del sistema moda (+6,3%) dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+7,4%). In controtendenza i mobili (1,0%). Infine, si segnala l'impennata delle esportazioni dei prodotti della metallurgia (+28,8%).
Guardando ai mercati flussi delle esportazioni emiliano-romagnole verso l'Ue sono cresciuti del 5,7%. Fra i paesi extra Ue, le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno registrato un calo del 9,4% e un incremento dell'1,5% verso la Russia mentre in Cina l'export regionale è salito del 5,4%.
A livello delle singole province, nel 2016 Rimini si è dimostrata la più dinamica per variazione delle esportazioni (+12,3%), seguita da Piacenza (+6,9%) e Forlì-Cesena (+3,3%). In calo invece rispetto al 2015 le esportazioni da Ferrara (-13,2%), Ravenna (-1,2%) e Parma -0,1% (ANSA).
A Rimini, Moving Lab Polizia Scientifica
(Rimini) Per gli appassionati di Csi ma non solo, a Rimini sul lungomare Spadazzi di Miramare c'è il 'Moving Lab', laboratorio mobile della Polizia di Stato che resterà in Riviera fino a sabato 26. In un van allestito con una postazione completa per il fotosegnalamento, sarà possibile vedere tutte le attrezzature per effettuare sopralluoghi, verificare documenti falsi, prelevare residui di polvere da sparo e perfino campioni di Dna.
Il 'Moving Lab', un vero ufficio operativo, rappresenta per la Polizia Scientifica anche uno spazio di incontro per illustrare le tecniche di sopralluogo sulla scena del crimine grazie al personale specializzato della Polizia Scientifica della Questura di Rimini e della Polizia Scientifica di Roma. I bimbi che partecipano alle attività hanno avuto il 'Diploma del piccolo investigatore'. Prossimi appuntamenti, questa sera in Piazzale Benedetto Croce, domani sera in Piazza Cavour, giovedì in piazzale Boscovich, venerdì e sabato a Riccione in Piazzale Roma (Ansa).
Il mare non è Aquafan, i bagnini: Basta atteggiamenti pericolosi
(Rimini) Condizioni proibitive del mare, con onde formate e una forte corrente, non hanno scoraggiato i bagnanti dal tuffarsi in un mare. I marinai di salvataggio di Rimini segnalao atteggiamanti troppo pericolosi da parte dei bagnanti.
“Come purtroppo spesso accade, nonostante i continui appelli insistentemente messi in atto dagli assistenti bagnanti, gli avventori della spiaggia non hanno saputo resistere alla tentazione di mettere a rischio la propria vita insieme a quella di coloro che con assidua dedizione, passione e sacrificio spetta il compito di tutelarne la sicurezza”, spiegano.
“La sistematica sottovalutazione dei pericoli del nostro mare, che quando agitato genera un moto ondoso che provoca forti correnti di risacca in uscita (in dialetto 'gardoni'), purtroppo si somma inevitabilmente alla negligenza dei bagnanti che incoscientemente si avventurano nel mare”.
“Con rammarico constatiamo sempre più spesso che sia la bandiera rossa che i fischi di avvertimento dei Salvataggi vengono sistematicamente ignorati mentre le onde del mare vengono affrontate con incredibile leggerezza e senz'alcuna coscienza del reale pericolo che rappresentano”.
“Prima di entrare in acqua, specialmente durante le giornate di maretta, si consiglia sempre di valutare attentamente le proprie capacità natatorie e chiedere preventivamente informazioni e suggerimenti al marinaio di salvataggio”.
“Inoltre, da sempre più parti lungo la costa, i colleghi continuano a denunciare la costante presenza di bambini soli in mare, con genitori e responsabili spesso colpevoli di non provvedere alla loro necessaria sorveglianza”.