Tornati tra banchi 10mila riminesi. Taglio del nastro per il liceo Valgimigli
(Rimini) Sono oltre 10mila gli studenti riminesi tornati tra i banchi questa mattina dopo la lunga pausa estiva. Tra tutte, la vera novità è data dall’inaugurazione del nuovo liceo Valgimigli. L’occasione è stata salutata dalla visita del presidente della Provincia e sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
Accolto dalla dirigente scolastica prof. Sandra Villa e dalla dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Franca Berardi, il presidente Gnassi ha prima salutato gli studenti degli indirizzi linguistico ed economico-sociale ospitati nella nuova sede con un breve messaggio di benvenuto, poi ha visitato un paio di classi V dei due indirizzi.
Preceduto dal saluto di benvenuto e di augurio della dirigente scolastica prof. Sandra Villa, che ha manifestato nel suo messaggio audio agli studenti tutta la sua soddisfazione per la nuova scuola, il presidente Gnassi ha salutato le ragazze e i ragazzi con un invito a tenere lo sguardo e la mente sempre aperti al mondo e alle sue rapide trasformazioni, a coltivare la curiosità come indispensabile strumento per fare del proprio percorso formativo un’esperienza di vita ricca e appagante.
“Il mondo cambia -ha detto il presidente Gnassi agli studenti delle classi V- e anche Rimini e il suo territorio stanno cambiando. Vi invito ad essere i protagonisti del cambiamento, a cogliere le opportunità e a contribuire al rinnovamento, ad esempio privilegiando l’uso della bicicletta per i percorsi casa-scuola, come avviene in quei paesi nordici che tutti ammiriamo per la vivibilità delle loro città.”
Sono seguiti, via interfono, gli auguri per un buon anno scolastico degli insegnanti di lingue che hanno salutato gli studenti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e cinese.
Il nuovo liceo, privo di barriere architettoniche e con tutte le aule provviste di isolamento acustico, avrà a disposizione 43 aule, oltre ad un numero adeguato di laboratori di lingua, informatica, chimica e fisica. La nuova sede è dotata al piano terra di uno spazio di ristoro, un’ampia e luminosa biblioteca-sala lettura, un’aula polifunzionale di oltre mq. 150, sezionabile in tre parti con pareti mobili. Il costo finale dell’opera è di euro 6.575.183,99 + IVA 10%.
Consiglio Comunale, Rimini, bocciata mozione Lega anti parcheggiatori
(Rimini) “Evidentemente all’Amministrazione di Rimini i parcheggiatori abusivi non danno fastidio. Peccato che lo diano ai riminesi ma questo, per i vertici di palazzo Garampi, non è un problema”. A dirlo è il consigliere comunale della Lega nord Matteo Zoccarato dopo la bocciatura, in consiglio comunale, della sua mozione sull’emergenza abusivi che “tutti i giorni tutto l’anno, occupano le principali aree di sosta della nostra città. Personaggi poco raccomandabili che - con vari metodi - tengono letteralmente in ostaggio i parcheggi del centro". Per l’Amministrazione Gnassi spiega Zoccarato, “l’unica soluzione perseguibile sarebbe quella di inasprire, non si sa come e non si sa con quale pattuglie, controlli e sanzioni a chi gestisce abusivamente la sosta, nella speranza, mal riposta, di incrementare gli introiti derivanti dalla contestazione amministrativa dell’illecito”.
“Peccato che questa gente le multe non le paghi e che quindi l’attività di sanzionamento dei vigili urbani sia abbastanza inutile.” Per questo motivo il consigliere della Lega ha suggerito di “scavalcare il problema e colpire la domanda. Se non si è in grado di impedire a queste persone di svolgere la loro illecita attività, allora proviamo a colpire chi li foraggia.” Dai banchi della maggioranza la risposta è stata perentoria; non si colpisce chi, con spirito caritatevole, elargisce elemosine o carità. Non è dello stesso parere Zoccarato che definisce la presa di posizione della Giunta “ridicola. A parte il fatto che i parcheggiatori sono sempre gli stessi, dunque chi elargisce denaro a questa gente alimenta un racket e non fa carità. Chi sostiene il contrario dimostra debolezza politica e una grava incapacità amministrazione nella lotta al degrado e alla delinquenza”.
Consiglio Comunale, approvato il Documento Unico di Programmazione
(Rimini) Il Documento Unico di Programmazione è stato al centro della seduta di ieri sera del Consiglio Comunale, che è tornato a riunirsi dopo la sospensione estiva. Con 16 voti favorevoli e 10 contrari, il Consiglio ha dunque approvato l’atto che raccoglie gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare la predisposizione del bilancio e del Piano economico di gestione. Un documento – obbligatorio per gli enti locali - nel quale sono riepilogati i macro obiettivi divisi per settori che l’ente si è prefissato di raggiungere nei prossimi tre anni e le modalità operative con cui realizzarle.
Tra gli obiettivi principali indicati nel Dup nel campo dell’innovazione e partecipazione compare la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi, la trasparenza e la spending review, l’ampliamento dell’esperienza Ci.Vi.Vo.; sul piano più strettamente economico si punta a continuare a garantire l’invarianza fiscale, l’armonizzazione contabile, il contrasto all’evasione fiscale. Non si arretra nel settore della riqualificazione urbana e valorizzazione del territorio, così come continuerà a essere centrale la rinascita dei contenitori culturali del centro storico, volano anche per la promozione turistica dell’intero territorio. Diverse anche le azioni strategiche per lo sviluppo economico del territorio, dalla rivitalizzazione del centro storico e del sostegno delle attività del commercio al dettaglio, allo sviluppo della Cittadella universitaria e più in generale del polo universitario riminese. Nel Dup vengono rafforzati due obiettivi su cui già l’Amministrazione è impegnata: l'incremento dei servizi di prossimità della polizia municipale e lo sviluppo di azioni straordinarie per il contrasto alla violenza di genere.
Il Consiglio comunale ha inoltre approvato l’ordine del giorno che modifica il regolamento comunale per la disciplina dei passi carrabili (15 favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti) e la mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Carlo Rufo Spina sulla “pulitura stemmi ed epigrafi celebrative palazzi comunali” (26 favorevoli). Bocciata invece la mozione presentata dal consigliere della Lega Nord Matteo Zoccarato su “Lotta a degrado e delinquenza presso parcheggi comunali” (6 favorevoli e 17 contrari).
Casa del volley, si lavora al Villaggio I Maggio
(Rimini) Procedono i lavori per la realizzazione della Casa del volley, il nuovo impianto sportivo che del Villaggio I Maggio dedicato esclusivamente alla pallavolo, sport indoor che raccoglie il maggior numero di praticanti sul territorio. La struttura, grande 49 x 33 metri, sarà dotata di un campo da gioco omologato per la serie B1 e due campi affiancati trasversali omologati per la serie C, andando così a comporre una palestra monodisciplinare professionale e moderna, andando a colmare una lacuna dell’offerta di impiantistica sportiva della città. L’impianto ha una struttura di elevazione in acciaio, mentre la copertura sarà in parte in legno e in parte in acciaio. L’involucro esterno sarà arricchito inoltre dalla presenza di una cornice in legno di particolare pregio estetico su tutto il perimetro. Ad oggi i tecnici della impresa che si è aggiudicata l’appalto (Karintia spa di Avezzano) stanno completando la struttura di elevazione in acciaio con il montaggio dei pilastri perimetrali. Si procederà di seguito alla realizzazione delle strutture interne e della copertura per passare agli impianti, alle finiture e gli arredi.
L’iter del progetto della nuova palestra in via Bidente è iniziato nel 2015, quando l’Amministrazione ha deciso di sostituirsi al privato (la ditta Ge.Cos. di Rimini) che avrebbe dovuto realizzare la struttura nell’ambito del piano particolareggiato di iniziativa privata “Porta Sud”. Vista l’inadempienza della ditta a ottemperare all’impegno, l’Amministrazione Comunale nel 2015 decise di provvedere direttamente all’esecuzione delle opere in sostituzione della ditta stessa. E’ stata così escussa la polizza fideiussoria di 1.390.000 euro, cifra che corrisponde all’importo dei lavori in via di realizzazione.
Celebrità a occhi chiusi, inaugurata la mostra a San Marino
(Rimini) E’ stata inaugurata ieri nelle sale di palazzo Graziani a San Marino la mostra fotografica "SHUT | Close Your Eyes”. Negli scatti del fotografo Adolfo Franzò si possono osservare 80 celebrità internazionali mentre dormono e, quindi, sognano. Tra loro i volti di Robert De Niro, Monica Bellucci, Nicole Kidman, Fiorello, Pavarotti, Federica Pellegrini, Afef, Charlotte, Rampling, Julianne Moore, Leonardo Di Caprio, Sabrina Ferilli Robert De Niro, Monica Bellucci, Nicole Kidman, Fiorello, Pavarotti, Federica Pellegrini, Afef, Charlotte, Rampling, Julianne Moore, Leonardo Di Caprio, Sabrina Ferilli.
L’iniziativa è promossa dalle orafe sammarinesi, le sorelle Fabbri, e patrocinata da Segreteria di Stato per l'Istruzione e Cultura e Università di San Marino.
"Le cose migliori della vita sono invisibili, e per questo noi chiudiamo gli occhi quando ci baciamo, piangiamo, ricordiamo sogniamo. Durante gli shooting con celebrities internazionali ed italiane per le più prestigiose riviste nel mondo, con le mie fotografie ho spesso cercato di catturare e fissare questi magici momenti 'da occhi chiusi' davanti all'obiettivo", spiega il fotografo delle star, Adolfo Franzò. Mentre Morena, Monica e Marta Fabbri, le tre sorelle creatrici del brand sammarinese del gioiello "pret à porter" sottolineano come in questi scatti molte celeb rivelano volti insospettabili del loro carattere, mentre altre confermano l'identità per la quale li amiamo anche a occhi chiusi: "Denominatore comune è l'umanità che li unisce al di là della loro celebrità. Per questo, con la nostra linea di gioielli Marlù, noi che siamo sensibili ai sentimenti, abbiamo prodotto la mostra fotografica e il libro che la racconta".
Condanna Bossi, bloccati conti Lega. Morrone: "Lotta per la libertà"
(Rimini) “Il provvedimento si è riversato a pioggia su tutte le sedi federali, quindi anche sulla gestione amministrativa della Romagna (che comprende Rimini), anche se abbiamo di fatto codici fiscali diversi. Il danno è irrisorio, non ci porterà gravi problemi, perché le somme depositate in banca erano misere. Noi viviamo di donazioni volontarie”. Così Jacopo Morrone, segretario per la Romagna della Lega Nord, conferma anche sul locale la notizia lanciata ieri in serata dalla segreteria nazionale del partito. E’ stato lo stesso Matteo Salvini a denunciare la decisione della Procura di Genova di bloccare tutti i beni e i conti correnti delle federazioni del Carroccio, prime tra tutte Imperia, Bologna, Bergamo, Sanremo e Trento. La misura cautelare è conseguente alla sentenza di poche settimane fa che ha condannato Umberto Bossi a 2 anni e tre mesi di reclusione e Francesco Belsito, il tesoriere, a 2 anni e sei mesi.
Come andranno avanti le attività della Lega con i conti bloccati? “Sarà una grade Pontida. Penso che questa mossa ci dia maggiore forza ad andare avanti, la battaglia di libertà che abbiamo intrapreso proseguirà più forte e determinata e con maggiore visibilità. Quest’operazione sarà un boomerang per chi l’ha pensata, certamente dal punto di vista mediatico, ma non solo. Si rischia di bloccare un’attività politica e per farlo bisogna avere delle motivazioni decisamente ben adeguate, tutte le carte a posto”.
Quali sono le resposabilità imputate alla Lega dalla sentenza? “La Lega non c’entra niente. La stessa sentenza accerta le responsabilità di alcune persone e non del partito in sé. Noi poi, ripeto, siamo una confederazione e quindi se la Lega nella sentenza non è coinvolta, men che meno la Romagna”.
Le contromosse? “Non abbiamo l’atto in mano, quindi sappiamo che in qualche modo agiremo, ma non possiamo ancora dire come. Abbiamo fissata nei prossimi giorni una riunione federale”.
La Lega quindi non si ferma. “Assolutamente, posso dirlo a giudicare dalle telefonate di solidarietà e vicinanza di tanti elettori che sto ricevendo in queste ore. Non solo da parte di simpatizzanti leghisti, ma anche di elettori più in generale di centro destra che stanno sposando la nostra battaglia per la libertà. Possono bloccarci i conti, ma non possono fermare il popolo della Lega”.
15 settembre
Lambiasi scrive agli studenti | Acqua Arena, impresa in difficoltà | Centro storico, il comune rilancia
V Peep, il Comune rinuncia alle spese legali
(Rimini) A fronte della mancata impugnazione delle 13 sentenze con le quali il Tribunale di Rimini ha dato ragione all’Amministrazione Comunale di Rimini, rigettando e dichiarando inammissibili tutte le domande avanzate in merito ai maggiori oneri di esproprio e all’eliminazione dei vincoli di inalienabilità per gli alloggi del V Peep Ausa, l’Amministrazione - con delibera di Giunta - ha accolto le istanze inoltrate dai cittadini, rinunciando a richiedere le spese legali liquidate dal Tribunale.
Attraverso le sentenze il Tribunale ha riconosciuto dovute al Comune di Rimini le somme richieste a titolo di maggiori oneri d’esproprio per l’acquisizione delle aree del V Peep Ausa, legittimo il vincolo del prezzo massimo di cessione delle rispettive unità immobiliari ed inammissibile la domanda volta a riconoscere l’erroneità della quantificazione disposta dal Comune con riferimento alla proposta di corrispettivi per l’eliminazione dei vincoli di inalienabilità.
Queste tredici cause rientrano nelle 272 cause (su 817 avviate), alle quali i cittadini hanno deciso di rinunciare, a fronte della compensazione delle spese di giudizio.
Riparte la scuola, la lettera del vescovo agli studenti: siate liberi
(Rimini) Nel momento in cui la mente e le giornate di migliaia di bambini, ragazzi e giovani tornano a riempirsi di impegni, di persone, di pensieri, di desideri per l'apertura dell'Anno Scolastico 2017/18, il Vescovo di Rimini rivolge un pensiero particolare per tutti loro, in un appuntamento ormai tradizionale di cui non intende fare a meno.
Ogni anno l'inizio della scuola è nuovo e inedito, perché cambiano le persone, cambia la scuola, cambia la realtà in cui si vive. Il vescovo Francesco Lambiasi si rivolge sin dalle prime righe della sua Lettera agli studenti direttamente agli studenti e al mondo degli adulti. Perché nelle immagini trasmesse sulla scuola: "voi (ragazzi) siete quasi sempre ripresi di spalle, da lontano, o con inquadrature sfocate. Conosco perfettamente la ragione, legata a motivi di privacy e di riservatezza. Nonostante ciò, ogni volta mi sembra di cogliervi un aspetto simbolico: quando noi adulti puntiamo lo sguardo sulla scuola, facilmente ci sfuggono i vostri volti, i vostri occhi, ossia lo stato d'animo interiore con cui varcate quelle porte, le attese, i timori, ciò che portate con voi sulle spalle già piegate dal peso dei libri".
Cita il Sinodo dei Giovani indetto da Papa Francesco per il 2018 (la Chiesa affini la sua capacità di incontrare e accompagnare i giovani nella crescita), cita don Lorenzo Milani e la Scuola di Barbiana, mons. Lambiasi, e auspica un maggior avvicinamento gli uni agli altri.
Il Vescovo chiude la lettera con un auspicio, che riguarda i ragazzi, gli studenti, ma anche gli insegnanti e tutti coloro che lavorano – a vari livelli – nella scuola. "Da insegnare ci sono tante cose, ma quella essenziale è la crescita di una coscienza libera, capace di confrontarsi con la realtà e di orientarsi in essa guidata dall'amore, dalla voglia di compromettersi con gli altri, di farsi carico delle loro fatiche e ferite, di rifuggire da ogni egoismo per servire il bene comune".
Stupri Rimini, Galli (Ln) su dichiarazione padri minorenni e integrazione
(Rimini) “Queste persone comprendono benissimo le nostre regole; semplicemente non le rispettano”. Lo sostiene il segretario provinciale della Lega Nord Bruno Galli riferendosi alle “discutibili parole” rilasciate alla stampa locale dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
“Gnassi ancora una volta smorza l’emergenza sicurezza e parla di un episodio isolato; di una sbavatura che solo in superficie sembrerebbe aver contaminato il clima di pacifica convivenza che, a suo dire, si respira a Rimini. Mitiga i timori dei riminesi gettando acqua sul fuoco dicendo che, a tutti gli effetti, il binomio immigrazione-insicurezza non esiste e che l’integrazione, a Rimini, funziona alla grande. Fatta eccezione per qualcuno, evidentemente. La verità – attacca Galli – è che parlare di integrazione nel nostro Comune è come parlare di asini che volano”. Il segretario del Carroccio non fa sconti e definisce le parole del padre dei due stupratori marocchini “agghiaccianti e al tempo stesso pericolose perché lasciano trasparire una propensione culturale e sociale alla violenza e all’illegalità”. “Gran parte di queste persone non ha alcuna intenzione di integrarsi e questo ce lo dicono le cronache di tutti i giorni, non solo quelle riminesi. Basti pensare alle aggressioni verificatesi di recente all’hotel ‘3 viale Aprilia’ di Miramare, alle minacce che molti albergatori hanno subìto da altrettanti richiedenti asilo, alla paura che i cittadini hanno a passeggiare di notte in alcune zone del riminese. Insomma – conclude Galli – a Rimini il circuito dell’accoglienza ha fallito e l’integrazione è solo una chimera di cui gli esponenti del partito democratico possono riempirsi la bocca senza però darne alcuna prova concreta”.