Operazione anti bazar: 93 sanzioni per esposizioni abusive di merce
(Rimini) Dopo le 452 verifiche della polizia municipale di Rimini nelle ultime settimane, sono state 93 le sanzioni elevate per varie irregolarità, da ampliamenti abusivi a merci esposte non correttamente, con 22 ‘recidivi’ (cioè sanzionati due volte) per i quali è scattata la sospensione di un giorno.
“Rendere la città sempre più bella, vivibile e attrattiva è una responsabilità di tutti: di chi ha l’onore e l’onere di amministrare e di chi quella città la vive”, sottolinea l’assessore Jamil Sadegholvaad.
“Anche per questo motivo, nell’ottica di una maggiore responsabilizzazione da parte di tutti per la tutela del decoro urbano, durante l’estate grazie all’impegno della Polizia Municipale, siamo riusciti a portare a termine una campagna straordinaria di controlli sul rispetto delle normative in materia di occupazione di suolo pubblico sulle aste commerciali di tutto il territorio, sia della zona turistica da Rimini nord a Miramare, sia nel centro storico”.
Questa campagna di controlli “è stata solo un pezzo di un più complessivo progetto di decoro urbano e di riqualificazione, che dopo aver interessato il centro storico, ora si concentra sulla riqualificazione dell’asta commerciale dei viali delle Regine. Proprio su questo asse, così importante per il nostro turismo e per la nostra economia, si concentrano le nuove misure per il miglioramento dell’offerta commerciale e per il mantenimento del decoro, che contiamo di mettere in pratica già dalla prossima estate. Queste misure, che nascono anche dal confronto avviato nei mesi scorsi con le categorie, si muovono proprio nel solco di quanto fatto con il regolamento dei dehors per il centro storico - dove stiamo ottenendo ottimi riscontri - e procedono su un doppio binario: da una parte le regole che disciplinano l’esercizio dell’attività, l’occupazione del suolo pubblico e il decoro (inglobando il regolamento già esistente), dall’altra le proposte progettuali d’area, con definite tipologie di dehors, regole per tende, insegne ed espositori. Saranno quindi introdotte nuove disposizioni per l’outdoor degli esercizi commerciali e i dehors della ristorazione e nuove regole per l’esposizione delle merci e l’occupazione del suolo pubblico”.
Un esempio. Sarà vietata l’esposizione della merce al di fuori delle vetrine e sugli stipiti delle porte, non sarà possibile usare le vetrine come luogo di stoccaggio merci, sarà vietata la pubblicità di alcolici. E ancora, sul fronte dell’uso degli spazi, il suolo privato dovrà rispettare le stesse regole del suolo pubblico, ci sarà una percentuale massima di espositori che sarà possibile posizionare e dovrà essere mantenuta una fascia libera di rispetto sul marciapiede. Queste sono solo alcuni degli interventi mirati che vogliamo introdurre e che, con la collaborazione degli esercenti, saranno indispensabili per riqualificare la spina commerciale che gravita e opera lungo i viali delle Regine”.
Liberazione di Rimini, via alle celebrazioni
(Rimini) “Una unica grande battaglia che durò giorno e notte per cinque settimane, su un terreno infame e sotto la pioggia, nel fango, nei campi, per le strade. Questa fu l'avanzata sulla linea gotica per la liberazione di Rimini, e questi i giovani che la realizzarono al costo della loro stessa vita. A loro tutti va il nostro riconoscimento commosso e duraturo. Sarebbe bello dal prossimo anno poter vedere in queste occasioni anche i nostri ragazzi, quelli delle scuole, anche perchè molti di loro provengono dalle stesse zone di chi venne settanta anni fa a combattere per noi. Insieme ai più piccoli abbiamo avuto un momento toccante a Monte Cieco, ampliarlo anche con i ragazzi delle medie e delle superiori arricchirebbe ulteriormente il significato profondo di questa cerimonia, traghettando la memoria nel presente e nel futuro della nostra società". Con queste parole il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, ha iniziato le celebrazioni per il ricordo del 73esimo anniversario della Liberazione di Rimini. Un ricordo svolto sui luoghi simbolo di quella battaglia lunga e cruenta; dalla posa delle corone di alloro al monumento ai Caduti nel cimitero di guerra del Commonwealth sulla superstrada di San Marino a quella al monumento ai Caduti in località Monte Cieco (via Santa Cristina).
Il programma delle celebrazioni proseguirà mercoledì 27 settembre al Teatro degli Atti (via Cairoli 42) con "Sitembre dè 44 - Una storia vera di guerra, vita e memoria" (ore 21), un monologo dialettale di Mauro Vanucci, realizzato con la collaborazione di Monica Bucci, Roberto Lauretti, Giorgia Penzo. Ingresso libero.
Valmarecchia, Lega chiede superfici per l’elisoccorso
(Rimini) “Modificare l’individuazione delle aree di atterraggio funzionali al servizio di elisoccorso sanitario notturno, in relazione alla necessità di garantire un’efficace e tempestiva gestione del soccorso anche nel comprensorio riminese dell’Alta Valmarecchia che, ad oggi, risulta scoperto e privo di un’elisuperficie”, è questa la richiesta contenuta nell’atto di indirizzo del consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli, rivolta alla Giunta Bonaccini. “Nella nostra Regione sono attive 17 elisuperfici. Una se non due per provincia – spiega Pompignoli – eccetto quella di Rimini. Il servizio di elisoccorso garantisce un’assistenza sanitaria di alto livello, con tempi di intervento molto rapidi, specie in località isolate o remote, consentendo una veloce ospedalizzazione del paziente nella struttura più idonea, anche se distante dal luogo dell’incidente. Un servizio importantissimo che di recente è stato potenziato attraverso l’individuazione, l’adeguamento e l’abilitazione delle prime 17 elisuperfici funzionali al servizio di elisoccorso sanitario notturno – aggiunge il consigliere della Lega - nella scelta di queste elisuperfici si è data priorità alle zone decentrate e montane, in modo da coprire gran parte del territorio, fatta eccezione per la Valmarecchia che, a tutti gli effetti, è qualificata come zona disagiata ma, nella pratica, è stata tagliata fuori dall’elenco regionale”.
Secondo il consigliere del Carroccio si tratterebbe di un “grave errore e di una pericolosa mancanza. Chiedo all’Ass.re Venturi di mettere mano all’individuazione di queste aree inserendovi anche la Valmarecchia. Lo sforzo sarebbe minimo anche perché l’Ausl di Romagna dispone già di un’area di proprietà nei pressi dell’ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria che, per dimensioni e caratteristiche, potrebbe essere adibita a zona di atterraggio e quindi convertita, con spese minime di adeguamento strutturale, in elisuperficie”.
Spadarolo, incidente mortale al ponte Mavone
(Rimini) Alla guida di una Alfa Romeo Giulietta viaggiava ad alta velocità sulla Via marecchiese, verso l’interno, quando, questa mattina alle 11,30 circa, un 36enne si è schiantato contro il muretto del pote del torrente Mavone, a Vergiano, perdendo la vita sul colpo.
Secondo una prima ricostruzione l’auto ha prima colpito i cordoli del marciapiede, poi è sbandata a destra finendo contro il muretto. L’impatto è stato molto violento e non ha lasciato scampo al conduttore dell’auto. Sul posto sono intervenuti i sanitari e i vigli del fuoco. Per molte ore il tratto di strada è rimasto chiuso per permettere i rilievi, congestionando il traffico quasi fino in città.
Carceri, sindacati polizia disertano bicentenario penitenziaria
(Rimini) “La misura è colma”. Resta alta la tensione tra i sindacati della Polizia penitenziaria e lo Stato, sulla questione delle carceri strapiene e dei corpi di guardia sotto organico. Ieri a Roma tutte le sigle sindacali hanno manifestato durante le celebrazioni del bicentenario del Corpo alla presenza del presidente della Repubblica.
Alla manifestazione si sono unite anche le segreterie regionali dell’Emilia Romagna di Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Fns Cisl, Uspp, Cnpp e Fp Cgil, che hanno così disertato tutte le manifestazioni provinciali.
“Non c’è proprio nulla da festeggiare”, dichiarano i sindacati. “Ogni giorno nelle carceri italiane contiamo gravissimi eventi critici che vedono spesso soccombere i poliziotti penitenziari, sempre più soli e senza adeguati strumenti di difesa. Non solo aggressioni e colluttazioni: dall’inizio dell’anno sono stati oltre 40 i suicidi in cella e numerosi sono anche gli atti di autolesionismo ed i tentati suicidi, che se non fosse proprio per il tempestivo intervento degli eroi con la divisa della Polizia Penitenziaria vedrebbero “schizzare” alle stelle queste drammatiche statistiche. Basta! Siamo stufi di una politica assente, sorda ai nostri costanti richiami ed appelli, e di una Amministrazione Penitenziaria silente ed incapace di gestire e risolvere le continue criticità”.
I sindacati rivendicano “nuove assunzioni di agenti, adeguate a fronteggiare le oltre 8mila unità necessarie al Corpo, nuove dotazioni di risorse finanziare e tecnologiche, una rimodulazione del riordino delle carriere (che non ci soddisfa affatto), adeguati stanziamenti per il rinnovo del contratto scaduto ormai da dieci anni ed il ristabilirsi di corrette relazioni sindacali, che al DAP ed in tantissime sedi periferiche sono ritornate indietro di trent’anni”.
In Emilia Romagna oltre al sovraffollamento ed alla grave carenza di personale di polizia penitenziaria le organizzazioni sindacali lamentano problemi di vestiario, il mancato rispetto delle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, la carenza di mezzi di trasporto per le traduzioni obsoleti, fatiscenti e pericolosi.
“I modelli organizzativi non sono uniformi e molti istituti (come Rimini, ndr) non hanno un dirigente e/o un Comandante stabile. Le relazioni sindacali presso il Prap sono inesistenti per la mancanza di un Provveditore titolare e le risposte che il personale e i sindacati si aspettano dagli organi preposti sono tardive e poco efficaci”.
In definitiva, “non c’è nulla da festeggiare” per i sindacati, che hanno inviato una nota in cui invitano i livelli territoriali a declinare ogni invito a partecipare alle varie feste del corpo “facendo notare che i dirigenti degli istituti, sono, per buona parte, gli stessi che: non stipulano accordi sindacali o non li rispettano; lasciano i posti di servizio nello sporco o privi degli standard ex D.lgs 81/08; non applicano criteri equi sulla distribuzione del servizio e delle ferie; decidono unilateralmente anche nelle materie oggetto di confronto sindacale; non pagano gli straordinari e le missioni nei termini previsti; non rispondono alle istanze del personale ecc.ecc”.
21 settembre
Parco del cemento | Eroina killer | Università con l’acqua alla gola
Riccione, Pd in difesa di UniRimini: Comune mantenga partecipazione
(Rimini) Il gruppo consiliare del Pd in consiglio comunale a Riccione chiede “un confronto serio e profondo sulla scelta annunciata dall'amministrazione comunale di Riccione di dismettere la propria partecipazione in Uni.Rimini”.
Il ragionamento è “principalmente” di carattere politico. “Riteniamo importante - spiegano i consiglieri - procedere ad una riflessione sul valore della presenza dell'Università di Bologna sul territorio provinciale riminese, sul suo sviluppo futuro e sull'enorme possibilità che sta dando oggi anche ai giovani riccionesi di non doversi trasferire dalla propria città per frequentare un corso universitario. La società Uni.Rimini è sicuramente strategica per mantenere sul territorio riminese la presenza e lo sviluppo del Campus dell'Università di Bologna (con le sue eccellenze nel campo dell'economia del turismo e delle scienze infermieristiche) nonché le importanti e positive ricadute che ciò comporta sia a livello occupazionale che di ricchezza e vivacità culturale”.
Per questo motivo il gruppo consiliare del PD chiede all'amministrazione Comunale e alle forze di maggioranza di “rivedere la decisione sulla dismissione delle quote di Uni.Rimini affermando in tal modo anche la consapevolezza di quanto sia importante stare dentro il sistema territoriale evitando scelte unilaterali che isolino la nostra Città”.
Uni.Rimini, per esempio, rimane un “interlocutore fondamentale per portare a Riccione alcuni corsi di studio legati alle scienze motorie e alle scienze infermieristiche mettendo a valore le eccellenze del territorio. Uscire da Uni.Rimini significa anche e soprattutto aver abbandonato l'idea di un ruolo ancor più importante di Riccione nel sistema universitario riminese. Ricordiamo che il 10 per cento dei ragazzi iscritti all'università di rimini sono riccionesi”.
Parco del mare, Frisoni: Renzi strumentalizza
(Rimini) “Sono stupita dalla strumentalizzazione che il consigliere Renzi sembra continuare a fare sul Progetto del Parco del Mare, dove continua a diffondere dati inesatti e informazioni non corrette”. Così l’assessore alla progettazione territoriale del comune di Rimini, Roberta Frisoni. A tema i contenuti della conferenza stampa di questa mattina del consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi.
“Ho già avuto modo di rispondere alle stesse sue sollecitazioni nei mesi scorsi, anche in consiglio comunale, dove è stato illustrato anche in commissione consiliare l'iter in corso in merito al progetto di riqualificazione dei lungomari. Nuovamente oggi tuttavia il consigliere Renzi sembra confondere le manifestazioni d’interesse pervenute da soggetti privati con il progetto che sarà sottoposto all'esame del consiglio comunale e che, previa espressione dello stesso, sarà realizzato. Vale la pena ricordare che per il lungomare tra piazzale Boscovich e piazzale Kennedy è attualmente in corso una fase di negoziazione con chi ha avanzato le proposte con il fine di regolamentare l’impianto progettuale secondo i criteri e i canoni previsti nell’evidenza pubblica, e cioè la rinaturalizzazione del waterfront, la valorizzazione di quelle che sono le vocazioni primarie di quell’area, turistiche e non residenziali e la riduzione del carico urbanistico sull'arenile. E soprattutto, ribadisco, dovrà essere il Consiglio Comunale, alla fine delle procedure, a decidere cosa si fa. Se non strumentali le dichiarazioni fatte dal consigliere sono quantomeno inesatte e poco fondate: sul tema della sosta, ad esempio, rispetto alla lamentata riduzione dei posti auto sul primo tratto va invece sottolineato come manifestazioni d’interesse private si siano (ovviamente) concentrate sull’incremento della dotazione di stalli a servizio delle loro strutture, strutture che ora, essendone sprovviste, sono costrette a indicare ai loro clienti parcheggi pubblici o precarie sistemazioni nel reticolo di vie limitrofe. Ma oltre a questo, il progetto complessivo prevede un miglioramento della sosta pubblica tra piazzale Boscovich e piazzale Kennedy: Si pensi che solo nell’area della rotatoria di piazzale Fellini è previsto un parcheggio pubblico interrato di circa 350 stalli.”
I candidati M5s: chi è Vincenzo Cicchetti
(Rimini) "Se fossi eletto premier? Per prima cosa chiederei lezioni private alla Merkel per imparare come si fa a fare il premier, e come seconda mi contornerei di persone che sappiano fare il premier, perché io non ne sono capace". Risposta spiazzante quella del candidato alle primarie M5s Vincenzo Cicchetti che intervistato a Un giorno da Pecora su Rai Radio1, tra il serio e il faceto dice inoltre che sua moglie gli ha già detto che non lo voterà: "Voleva votare per Di Battista, ora ha detto che sceglierà il più bello tra i candidati...".
Ma se non si sente capace di fare il Presidente del Consiglio, perché si è candidato? "Nella vita bisogna provare tutto", ha risposto Cicchetti, ex consigliere comunale a Riccione, imprenditore informatico 61enne, sposato, con un figlio. Cicchetti? Un "personaggio spigoloso nel senso romagnolo del termine" e amante dei numeri, cifra prioritaria del suo "essere politico", comunque una "persona simpatica, capace e apprezzabile", lo descrivono due esponenti della politica romagnola che lo hanno incrociato sul terreno locale: il sindaco pentastellato di Cattolica, Mariano Gennari e il presidente del consiglio comunale di Riccione, Gabriele Galassi, alfiere di 'Noi riccionesi'.
"L'ho conosciuto all'interno del Movimento, agli incontri del meet-up a Rimini quando ancora non c'era il meet-up a Cattolica - racconta il primo cittadino cattolichino -: è una persona con cui ho sempre parlato e mi sono confrontato volentieri. Cicchetti - argomenta Gennari - è una persona simpatica, capace e apprezzabile. E' nativo di Cattolica, poi si è sposato ed è andato a Riccione. Ha militato nell'Idv, è stato candidato a sindaco di Riccione: ci siamo parlati diverse volte quando c'è stata la mia candidatura a sindaco di Cattolica. Poi - conclude Gennari - è entrato un po' in polemica, quando il meet-up ha scelto Andrea Delbianco come candidato sindaco alle ultime elezioni riccionesi: forse si è un po' risentito".
Visto da Riccione, Cicchetti - uno dei sette pronti a sfidare Luigi Di Maio nella corsa a candidato premier - appare come "un personaggio spigoloso, nel senso romagnolo del termine, ossia si scalda facilmente", scandisce Galassi. "E' molto legato ai numeri - aggiunge il presidente del consiglio comunale riccionese - la sua attività politica è sempre stata sotto il segno dei numeri e delle tabelle: i numeri sono la parte principale del suo essere politico" (Ansa).
Parco del mare, Renzi: Una colata di cemento
(Rimini) A distanza di due anni dalla presentazione delle 155 manifestazioni di interesse per il Parco del Mare, i cittadini “sono ancora all’oscuro di quello che sarà il futuro del lungomare di Rimini”. Lo sostiene in consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, coadiuvato dall’architetto Taron Mussoni. Renzi rende noto oggi quanto appreso accedendo, “dopo tanti mesi” di richieste insistenti, agli atti.
“Ritengo, perciò, opportuno informare pubblicamente e fare una buona volta trasparenza su quello che si nasconde dietro il nome Parco del Mare. E’ da oltre un anno che denunciamo il progetto del sindaco Gnassi di vendere letteralmente il suolo pubblico del lungomare ai privati. Ora con la presa visione delle manifestazioni di interesse, posso confermare che avevamo ragione. Lo dimostrano i numeri : 5.700 mq. di residenziale, 4.686 mq. di ristoranti e bar, 1.416 mq. di servizi agli alberghi, 1.000 mq. di negozi. Questo solo nel 1° tratto dal Grand Hotel a Piazzale Kennedy, senza considerare l’eliminazione di 164 posti auto attualmente presenti sul lungomare”.
Per Renzi “è evidente il consumo di suolo pubblico e la vera e propria cementificazione del lungomare alla faccia del “ritornello” della rigenerazione urbana, della riqualificazione ambientale, del verde, del sea-welness, della resilienza, delle vocazione identitarie del Parco del Mare, che invece diventerà il Parco del Cemento”. Infatti, “le manifestazioni di interesse accolte dalla amministrazione comunale come “strategiche” ed “adattabili” prevedono solamente nel tratto di lungomare Grand Hotel-Piazzale Kennedy, 12.800 mq. di nuova edificazione per un totale di 38.000 metri cubi di cemento senza dimenticare le dune artificiali di cemento armato alte 4 metri e ognuna con un fronte che va dai 65 m. ai 120 m.. Il risultato sarà un indice edificatorio pari allo 0,22 mq./mq superiore al limite dello 0,12 mq./mq imposto dal Comune, considerando le reali superfici interessate e non quelle calcolate per convenienza dall’Amministrazione”.
Il Comune, “in questo modo, incasserebbe dalla vendita dei diritti di superficie del lungomare ai privati quasi 16 milioni di euro da sommare ai circa 25 milioni di euro dei costi di costruzione sempre a carico dei privati. Il Comune introiterebbe così una enorme somma di denaro per la realizzazione del lungomare che graverà esclusivamente sui privati. La conseguenza sarà un lungomare in cui la superficie pubblica sarà ricoperta da migliaia di metri cubi di cemento e totalmente nelle mani degli interessi privati con un grande aumento delle attività, senza un numero adeguato di parcheggi pubblici a scapito della accessibilità del lungomare e delle attività stesse”.