Agricoltura bio, cresce il trend in Romagna. A Rimini si riduce superficie
(Rimini) Il settore agricoltura del territorio Romagna genera il 2,4% del valore aggiunto totale, si compone di circa 9.300 imprese attive (il 13,1% del totale) e impiega 16 mila addetti. I dati sono frniti dalla Camera di commercio.
Sebbene le difficoltà strutturali e congiunturali riscontrate in molti comparti, tra le specializzazioni produttive trasversali, al 31 dicembre 2016 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) operano 832 produttori biologici, pari al 20,9% del totale regionale e all'8,9% del totale delle imprese agricole attive, dato quest'ultimo superiore all'incidenza media regionale pari al 6,8%. Tra i produttori sopra menzionati si contano 5 acquacoltori e 305 allevatori (di cui 17 apicoltori).
Con riferimento all'anno precedente (2015), i produttori biologici del territorio Romagna sono aumentati dell'11,7% (Emilia-Romagna +24,0%). La superficie agricola utilizzata dedicata alle produzioni biologiche nel territorio in esame è pari a 21.877 ettari (il 18,7% di quelle regionale biologica); dal 2015 le superfici in produzione risultano aumentate del 6,8%.
A livello provinciale, il territorio di Forlì-Cesena conta 625 produttori (il 15,7% del totale regionale e il 9,2% del totale delle imprese agricole attive), mentre quelli di Rimini sono 207 (il 5,2% del totale regionale e l'8,1% delle proprie imprese agricole).
La provincia di Forlì-Cesena è seconda in regione per incidenza dei produttori biologici dopo quella di Parma (17,5% dei produttori biologici totali della regione). La superficie agricola dedicata al biologico cresce in provincia di Forlì-Cesena (+11,2%), mentre si riduce nel territorio riminese (-5,8%).
In entrambe le province in esame si riscontra la crescita dei produttori biologici pari, rispettivamente a +10,8% per Forlì-Cesena e +14,4% per Rimini; il trend è positivo anche nel medio periodo: negli ultimi dieci anni (2006-2016) i produttori biologici sono aumentati del 15,1% in provincia di Forlì-Cesena e del 55,6% nel territorio riminese. L'aumento dell'importanza dell'agricoltura biologica è testimoniato anche dalla sua incidenza sul comparto agricolo: infatti, se nel 2010 in provincia di Forlì-Cesena si contavano 7 produttori biologici ogni cento imprese agricole, oggi se ne rilevano 9. Analogamente, nel territorio riminese, l'incidenza è passata dal 4,3% del 2010 all'8,1% del 2016.
Partecipate, piano approvato: in vendita il 25% delle farmacie
(Rimini) Approvate ieri dal consiglio comunale di Rimini le nuove direttive in fatto di società partecipate. Venti i voti favorevoli e 9 quelli contrari. Se è vero che non verranno in alcun modo toccate Agenzia Mobilità, Start Romagna, UniRimini, si lasceranno andare Rimini reservation e una parte delle farmacie.
“Il piano approvato rientra in una strategia a medio e lungo termine - spiegano dal comune - avviata già dal precedente mandato e che ha come obiettivo quello di ottimizzare i costi e di efficentare la gestione d egli organismi partecipati detenuti dal Comune e da Rimini Holding”.
Il piano prevede tra le varie azioni “la dismissione da parte della holding dell'intera quota azionaria di Amfa (le farmacie comunali, ndr) attualmente detenuta(25%). L’incasso stimabile in almeno 2.355.000 euro, sarà utilizzato per l'anticipata estinzione parziale del mutuo acceso con Monte dei Paschi di Siena. Il Comune di Rimini manterrà comunque il"diritto di prelazione" sulle future farmacie comunali che apriranno sul territorio”.
Non rientrerà più tra le partecipate del Comune anche Rimini Reservation, “con cui a fine 2018 scade il contratto di servizio e che per obblighi di legge dovrà essere dismessa. La società, svolgendo attività sia di interesse generale (informazione turistica), sia più commerciale ("reservation"), non soddisfa integralmente il "vincolo di scopo" ed è quindi soggetta all'obbligo di revisione straordinaria. La messa in liquidazione dovrà essere deliberata dai soci entro fine settembre2018, ma avrà decorrenza dal 1 gennaio 2019”. Interessate dal piano di revisione anche Amir, per la quale è prevista una scissione parziale a beneficio di Romagna Acque entro giugno 2019; e Rimini Terme, con una temporanea pubblicizzazione (previa approvazione del Consiglio Comunale) in previsione della successiva cessione integrale della stessa partecipazione.
Il consiglio comunale ha approvato anche la delibera riguardante l'atto di indirizzo per la "gestione del mercato ittico all’ingrosso”, con 22 voti favorevoli e 7 astensioni.
“Mantenere il servizio pubblico di mercato ittico all'ingrosso e procedere ad un bando per la gestione fino alla realizzazione del progetto di recupero e riqualificazione urbanistica dell'intera area portuale: sono questi i principali aspetti contenuti nell'atto di indirizzo politico per la gestione del mercato ittico”.
Attraverso questo atto di indirizzo “si da mandato alla Giunta comunale e al dirigente del settore attività economiche di attivarsi per individuare un soggetto al quale dare in concessione il servizio di mercato ittico, attualmente gestito dalla Cooperativa lavoratori del mare e in scadenza il prossimo 30 settembre”. L'atto di indirizzo poggia sulla “volontà dell'Amministrazione di mantenere pubblico il servizio di mercato ittico all'ingrosso, in modo tale da continuare a garantire agli operatori del settore la commercializzazione dei prodotti ittici a prezzi controllati, così come una regolamentazione delle contrattazioni fra pescatori ed acquirenti attraverso il contenimento dei costi di distribuzione del prodotto, attraverso strutture adeguate che favoriscano l'approvvigionamento del pescato”. L'affidamento della gestione avverrà attraverso un procedimento ad evidenza pubblica e durerà il tempo necessario alla realizzazione del progetto di riqualificazione del sistema portuale riminese, che interessa pesca, cantieristica, servizi o comunque per un periodo di tre anni, eventualmente rinnovabile, affinché venga assicurata una continuità di esercizio.
Alcuni dati. “Il prodotto ittico che rientra nella prima vendita si suddivide in pescato sbarcato dai pescherecci direttamente nel porto di Rimini (72%) e pescato sbarcato da pescherecci provenienti da altre marine (6,5%); il prodotto di seconda vendita (seconda commercializzazione e importazione) rappresenta il restante 21,5%. I pescherecci che si alternano ogni giorno alla vendita sono circa una trentina su un totale di circa ottanta unità, mentre i grossisti che operano nel Mercato con la seconda vendita sono una decina. Il prodotto commercializzato è in media di circa 2.000 tonnellate annue, per un valore di vendite di circa 11 milioni di euro”.
29 settembre
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Sant'Agata, torna la fiera del tartufo bianco
(Rimini) Domenica 1 ottobre scatta a Sant’Agata Feltria la XXXIII edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato. Il Sottosegretario Sandro Gozi alla inaugurazione. 170 stand, ricette gustose. E ogni domenica la manifestazione si arricchisce di spettacoli itineranti, musiche, animazioni, mostre, in programma tutte le domeniche di ottobre con ingresso libero. All’inaugurazione, domenica 1 ottobre, alle 11.30 in piazza Garibaldi, presenzierà l’on. Sandro Gozi, originario di Sogliano, 49enne Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli affari europei. Durante il mese di ottobre approderà in alta Valmarecchia anche una delegazione francese di Sàinte Alvère, la cittadina francese gemellata con Sant’Agata per il tartufo (i francesi vantano quantità di nero).
Riccione, via le strisce blu. Ecco le aree che non saranno più a pagamento
(Rimini) Come ogni anno terminata la stagione estiva, diverse aree di sosta regolamentate con parchimetro, a partire dal 1 ottobre non saranno più a pagamento.
Il comune di Riccione (che da oggi si dota dell’applicazione Smartpark per i pagamenti) ricorda quali sono, pubblicando l’elenco: viale Martinelli, viale Ariosto, Piazzale Aldo Moro, Piazzale Giovanni XXIII, Piazzale Allende, Piazzale Neruda, Piazzale Vittorini, Piazzale Moravia, viale D'Annunzio (da viale Boito a viale Bellini); Piazzale Diego Fabbri, Piazzale Marinai d'Italia, parcheggio in viale Torino (zona 44/45), viale Galli, viale Zandonai, viale Puccini, viale Ponchielli, viale Gorizia, viale Molari, Viale Gramsci (da viale Battisti a viale Rismondo), viale Battisti, viale Oberdan, piazzale Sacco e Vanzetti, Piazzale Vittime di Piazza Fontana, viale San Martino, viale Francesco Baracca, viale Giordano Bruno, viale Fratelli Bandiera, viale Torino lato mare.
Mercatini e trasparenza, il bando di Cattolica aumenta il canone
(Rimini) La trasparnza fa bene all’amministrazione. Lo esemplifica il racconto che arriva da comune di Cattolica sul bando per l’affidamento della gestione dei mercatini.
“Nel 2012 - spiegano dall’ufficio del sindaco - PromoCattolica ha affidato la gestione dei mercatini a Promo D per un importo di 8.500 euro. Dal 2013 fino al 2016 l'affidamento dei mercatini è stato fatto seguendo una procedura comparativa, invitando 5 ditte ad inviare la loro migliore offerta. Sono offerte, protocollate ma non in busta chiusa. Ha sempre vinto la Promo D con offerte che variavano dagli 8.000 euro del 2013 ai 10.500 del 2016”.
Nel 2017, la nuova amministrazione “seguendo un percorso di maggiore trasparenza, ha preferito la strada del bando pubblico in busta chiusa. La gara d'appalto ha visto partecipare due soggetti, Promo D e BlueEvent & Travel. All'apertura delle buste: Promo D offerta di 10.700 e BlueEvent & Travel di 12.375”.
Quello che “si evince chiaramente è che quest'anno è stata organizzata una gara d'appalto in busta chiusa, che porta con se tutte le garanzie di legalità e trasparenza derivanti dalla procedura e che grazie a questo nuovo modo di procedere l'Ente ha incamerato un canone superiore”.
“Ti sciolgo nell’acido”, arrestato compagno violento
(Rimini) Un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine per spaccio di eroina, è stato arrestato dai carabinieri di Cattolica per maltrattamenti prolungati alla sua ex compagna, una donna di 32 anni. I due hanno vissuto insieme in Valconca fino a quando lei lo scorso agosto dopo l’ennesima violenza si è rifugiata a casa dei genitori a Cattolica. Fattore scatenante il messaggino di uno sconosciuto che lui aveva trovato sul telefonino della compagna. La donna è andata in ospedale con diversi traumi alla testa, 30 giorni di prognosi.
L’uomo, che già nel 2014 aveva minacciato la donna di scioglierla nell’acido, non ha accettato la fine del rapporto e ha continuato a perseguitarla fino a quando, poche sere fa, l’ha costretta a scendere dall’auto per poi strattonarla e prenderla a morsi. Lei è riuscita a chiamare i Carabinieri e ad avviare la videocamera del telefonino che ha registrato alcuni momenti dell’aggressione.
Santarcangelo green destination. Ieri il consiglio comunale
(Rimini) Il consiglio comunale dsi è aperto ieri con una comunicazioni del sindaco Alice Parma sul terremoto che ha colpito il Messico causando oltre 300 morti e migliaia fra dispersi e feriti, pwer i quali l’assemblea ha osservato un minuto di raccoglimento. Il sindaco ha inoltre comunicato ai consiglieri presenti l’attribuzione del riconoscimento di Green Destinations, che designa Santarcangelo come una delle 100 mete turistiche più sostenibili al mondo per il 2017. Le Green Destinations vengono selezionate ogni anno dall’omonima organizzazione no profit per essersi distinte nel campo del turismo responsabile sulla base di una serie di indicatori fra cui ospitalità e accoglienza, contesto naturale e paesaggio, cultura e tradizione, benessere sociale.
I lavori del consiglio comunale sono proseguiti con l’approvazione di una variazione al bilancio di previsione 2017 illustrata dal vice sindaco e assessore al bilancio Emanuele Zangoli. Fra gli elementi più significativi della variazione di bilancio il recupero di imposte arretrate (Ici e Iciap) per 125mila euro, proventi dai servizi cimiteriali per 57mila euro, oneri per il rilascio di concessioni edilizie per 111mila euro e proventi per la monetizzazione di parcheggi per 41mila euro. Fra le principali voci di uscita figurano invece: 46mila euro per l’estinzione di un mutuo e altrettanti per spese di manutenzione dei cimiteri comunali, 18mila euro in aggiunta alle somme già stanziate per il sostegno alla disabilità nelle scuole, 82mila euro per ulteriori interventi di manutenzione ordinaria, 20mila euro per la sistemazione del gioco inclusivo, 25mila euro per l’acquisto di attrezzature destinate a scuole e aree verdi, 41mila euro per la realizzazione opere inerenti i parcheggi e 40mila euro per interventi di adeguamento alle normative di sicurezza. La delibera è stata approvata con i voti favorevoli dei partiti di maggioranza (Pd e Sinistra unita per Santarcangelo), mentre hanno votato contro Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Progetto Civico, Fratelli d’Italia-An e il gruppo Una mano per Santarcangelo si è astenuto.
Il consiglio comunale si è poi espresso sul bilancio consolidato relativo all’esercizio 2016, documento contabile che rappresenta la situazione finanziaria, patrimoniale e il risultato economico dell’attività complessivamente svolta dal comune di Santarcangelo unitamente alle sue articolazioni organizzative (ovvero le partecipazioni nelle società in house superiori all’1,5%, secondo quanto stabilito dalla normativa). Queste nello specifico comprendono la fondazione Focus controllata nella misura del 67,37%, la società La Marecchia srl che gestisce la farmacia comunale di San Martino dei Mulini controllata all’80% e Romagna Acque-Società delle Fonti, società in house alla quale l’amministrazione comunale partecipa con una quota dell’1,57%. A favore hanno votato Pd e Sinistra unita per Santarcangelo, contro Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Progetto Civico e Fratelli d’Italia-An, mentre Una mano per Santarcangelo si è astenuto.
È stata invece ritirata, per essere riproposta in una prossima seduta, la modifica allo statuto e alla convenzione di Romagna Acque-Società delle Fonti. La revisione straordinaria delle partecipazioni con la ricognizione delle partecipazioni possedute e l’individuazione di quelle da alienare ha ottenuto i voti favorevoli di Pd e Sinistra unita, mentre hanno votato contro tutti i gruppi di minoranza (Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Progetto Civico, Fratelli d’Italia-An e Una mano per Santarcangelo).
Approvata invece da tutti i partiti con la sola eccezione di Progetto Civico che si è astenuto, la mozione sulle dotazioni sportive gratuite presentata dal consigliere di Una mano per Santarcangelo Andrea Novelli. Infine la mozione presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Sara Andreazzoli sul “Gioco senza azzardo” – argomento già affrontato nel 2014 dal consiglio comunale con l’approvazione di una specifica mozione – è stata invece respinta: a favore hanno votato i gruppi di minoranza, contro quelli di maggioranza.
Vaccini, per la Regione la legge funziona
(Rimini) Una copertura complessiva del 96,6%, che oltrepassa abbondantemente la soglia di sicurezza del 95% indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), e in alcune province tocca addirittura punte del 99%. È quella raggiunta in Emilia-Romagna, al 30 giugno 2017, tra i bambini nati nel 2015, per la vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, a poco più di sei mesi dall’approvazione (novembre 2016) della legge regionale che ne ha introdotto l’obbligatorietà per l’iscrizione al nido. Una situazione molto diversa rispetto al 2015, quando si toccò il minimo storico del 93,4% di bimbi vaccinati al 24esimo mese, e il 2014, quando per la prima volta si scese sotto il 95%, facendo registrare il 94,7%, con un minimo poco al di sopra dell’87% in alcuni territori.
Supera la copertura del 95% anche il vaccino contro pertosse ed emofilo di tipo B (per cui è prevista l’obbligatorietà dalla legge nazionale), e pneumococco (tra quelli fortemente raccomandati). Percentuali in ripresa, ma leggermente più basse, per i bimbi nati nel 2014: un aumento molto significativo riguarda l’MPR (il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia), passato dall’87,2% di dicembre 2016 al 90,7% di giugno 2017, e l’antimeningococco C: dall’87,7% al 91,7%.
“Sono dati di cui siamo orgogliosi, perché confermano che la nostra era ed è una battaglia giusta, fatta per la collettività, per la tutela della salute di tutti, a partire dai bambini più fragili e indifesi- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Esserci mossi con largo anticipo ci ha sicuramente avvantaggiato: siamo stati i primi in Italia a varare un provvedimento sui vaccini obbligatori, che ha fatto da apripista alla legge nazionale. E proprio la nostra legge, già prima dell’entrata in vigore, è stata determinante per aumentare la copertura vaccinale, perché abbiamo fatto discutere, dibattere, e anche informare. Ora non abbassiamo la guardia, perché questi numeri vanno mantenuti e consolidati nel tempo”.
“In Emilia-Romagna- ricorda l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- abbiamo sempre avuto buone coperture, fino a quando, in tempi relativamente recenti, hanno iniziato a calare, arrivando al minimo del 2015. Noi non siamo rimasti a guardare, ci siamo messi subito all’opera. E tutte le forze messe in campo per informare e sensibilizzare le nostre comunità su un tema così importante per la salvaguardia della salute pubblica sono servite. Lo dimostrano questi dati, che ci stanno dando ragione sulla scelta dell’obbligatorietà dei vaccini che per primi, direi coraggiosamente, abbiamo fatto. Adesso continuiamo a lavorare affinché i genitori ancora dubbiosi possano cambiare idea e convincersi dell’importanza dei vaccini: uno strumento fondamentale e indispensabile per prevenire patologie molto gravi, che possono lasciare un segno permanente su un bambino e sulla sua famiglia. Stiamo parlando di un primo risultato molto positivo, che occorre naturalmente confermare nel tempo con impegno e determinazione”.
Sulla base dei dati inviati dalle singole Ausl, il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha messo a confronto, sia per i nati nel 2015 che per quelli del 2014, i numeri dei vaccinati al 31 dicembre 2016 e al 30 giugno 2017, a distanza appunto di poco più di sei mesi dall’approvazione della legge regionale.
La copertura dei nati nel 2015. Sono i primi bambini a essere stati pienamente coinvolti nell’applicazione dell’obbligo vaccinale introdotto in Emilia-Romagna. La copertura della vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B (le quattro previste dalla legge regionale), ferma al 93,4% nel 2015, è passata complessivamente in Emilia-Romagna dal 95,8% di fine dicembre 2016, quando già da mesi si parlava del progetto della Regione di introdurre l’obbligo vaccinale, al 96,6% di fine giugno 2017, sette mesi dopo l’approvazione della norma, con punte particolarmente alte a Imola e a Parma. In Romagna si è ormai prossimi alla soglia di sicurezza, passando complessivamente dal 93,8% al 94,9%. Sul territorio, i dati di copertura al 30 giugno 2017 sono: Piacenza 96,6%; Parma: 98,6%; Reggio Emilia: 96,8%; Modena: 96,9%; Bologna: 96,7%; Imola: 99,2%; Ferrara: 97,7%; Ravenna: 98,6%; Forlì: 96,6%; Cesena: 94,7%; Rimini: 90,3%.
In aumento anche le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge nazionale: l’antipertosse è passata dal 96,2% al 97,1% (era al 93,6% nel 2015), l’anti haemophilus influenzae B (al 92,9% nel 2015) dal 95,8% del 31 dicembre 2016 al 96,3% del 30 giugno 2017. E la vaccinazione contro lo pneumococco (tuttora “offerta attivamente”, non obbligatoria) dal 94,8% al 95,5% (era al 91,5% nel 2015).
La copertura dei nati nel 2014. La copertura della vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B è passata complessivamente dal 92,4% di fine dicembre 2016 al 93,5% di fine giugno 2017. In aumento la percentuale delle vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge nazionale: l’antipertosse è passata da un 93,1% al 94,2%, l’anti haemophilus influenzae B dal 92,2% del 31 dicembre 2016 al 93% del 30 giugno 2017. E la vaccinazione contro lo pneumococco dal 90,6% al 91,2%. Da sottolineare l’aumento della copertura per l’MPR (il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia), passato dall’87,2% di dicembre 2016 al 90,7% di 30 giugno 2017, e l’antimeningococco C: dall’87,7% al 91,7%. /CV-EC
La formazione per gli operatori della sanità. Sul tema vaccini, la Regione Emilia-Romagna è impegnata a garantire percorsi di formazione per gli operatori, anche nella prospettiva di evitare il rischio di polarizzazione delle posizioni tra anti e pro-vaccini.
Questo perché si ritiene importante, da parte dei professionisti della sanità, approfondire la capacità di accoglienza, ascolto, facilitazione, cercando sempre un approccio centrato sul paziente e sulla famiglia.
Con questi obiettivi sono stati definiti, e in parte già realizzati, specifici percorsi formativi. In particolare si è concluso il primo corso di Counselling vaccinale, su 3 giornate, che ha dato ottimi risultati e sarà certamente replicato in futuro.
I tempi. Entro il 10 marzo 2018, questo stabilisce la legge nazionale, coloro che hanno presentato prima l’autocertificazione –per tutti i minori della fascia 0-16 anni – dovranno consegnare (al nido, alla materna, alla scuola primaria o secondaria) la certificazione di avvenuta vaccinazione rilasciata dall’Ausl. Certificazione che, in Emilia-Romagna, potrà essere scaricata anche dal Fascicolo elettronico: un’opportunità, questa, disponibile a partire dal 15 ottobre. Sul Fascicolo la certificazione verrà aggiornata in tempo reale e riporterà la valutazione di idoneità con la scadenza. In alternativa, sempre dal 15 ottobre la certificazione potrà essere ottenuta nei punti Cup della propria Ausl di residenza. Attualmente, può essere richiesta al proprio ambulatorio vaccinale.
Marco Pantani non fu ucciso, Cassazione chiude il caso
Il caso giudiziario sulla morte di Marco Pantani è chiuso. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall'avvocato Antonio De Rensis, difensore dei familiari del campione di Cesenatico, contro l'archiviazione decisa dal Gip di Rimini a giugno 2016. L'inchiesta bis sulla morte di Pantani, trovato il 14 febbraio 2004 nel residence 'Le Rose' di Rimini, era stata riaperta nel 2014 su sollecitazione della famiglia che chiedeva di indagare sull'ipotesi di un fatto violento. Ma la Procura riminese aveva concluso che non c'erano né possibili indizi che si trattasse di omicidio e tantomeno di possibili assassini, e neppure di un ipotetico movente. Un'impostazione condivisa dal giudice con l'archiviazione, ma non dall'avvocato De Rensis che aveva impugnato il provvedimento. Ma ora la Cassazione, come riporta la stampa locale, ha definitivamente chiuso la questione (Ansa).