Asili, rette insolute: recuperati 180mila euro
(Rimini) Continua con una media di 60 mila euro al mese il recupero delle rette insolute nei servizi educativi. A poco meno di tre mesi dall'arrivo delle lettere di sollecito inviate dal Comune di Rimini alle famiglie che non pagano le rette o le mense scolastiche, sono infatti già stati 180 mila gli euro recuperati. Un primo e importante passo al fine di recuperare l'insoluto complessivo per questi servizi che ammonta per le casse comunali a 800 mila euro di entrate in meno.
Si tratta di casi molto diversi fra loro e realtà familiari non omologabili in categorie e che, a fronte di uno "zoccolo duro" di deliberata evasione presenta anche situazioni familiari di oggettiva difficoltà su cui saranno valutate tutte le possibili forme di dilazione e sostegno. In questo caso, oltre le rateizzazioni, si stanno valutando altre forme di facilitazioni che vadano incontro ad una volontà oggettiva di pagamento. Da una parte pugno duro verso i "furbetti", dall'altra massima disponibilità verso chi si attiva per il pagamento.
Vaccini, semplificazioni per scolari in regola
(Rimini) Vaccini, è stato raggiunto l'accordo tra Regione Emilia-Romagna e Ufficio scolastico regionale per lo scambio degli elenchi degli studenti iscritti alla scuola dell’obbligo, ovvero primaria (elementari), secondarie di I (medie) e II grado (superiori).
In base a questa intesa, i genitori dei ragazzi dai 6 ai 16 anni già in regola con le vaccinazioni non dovranno portare a scuola alcun documento. Le famiglie dei minori che, al contrario, non hanno ancora completato il calendario vaccinale, riceveranno a casa una lettera di convocazione delle Aziende sanitarie con la data dell’appuntamento per completare le vaccinazioni e avranno tempo fino al 31 ottobre per portare a scuola la documentazione. In caso di mancata consegna dei documenti, saranno le stesse scuole a segnalarlo alle Aziende sanitarie.
Nel dettaglio, l’accordo stabilisce che i Dirigenti scolastici inviino entro il 10 ottobre l’elenco degli iscritti delle proprie scuole ai referenti delle Aziende sanitarie locali di pertinenza, per consentire a queste ultime la verifica diretta della situazione vaccinale di ogni iscritto. A loro volta, le Asl provvederanno a comunicare alle singole scuole, entro il 20 ottobre, unicamente i nominativi degli alunni per i quali, per qualsivoglia motivazione, non si sia potuto appurare l’avvenuto adempimento dell’obbligo vaccinale. Accanto a questi nominativi comparirà la dicitura “da esaminare“, rispettosa dei vincoli posti dal Garante della privacy. Contestualmente, le Asl avvieranno le procedure di propria competenza relative alle situazioni esaminate da cui risulti il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale: i genitori saranno convocati per lettera dall'Azienda Usl con la data dell’appuntamento per completare le vaccinazioni.
“Si tratta di un passo avanti importante per semplificare e velocizzare le procedure, che permette di venire incontro alle esigenze dei genitori- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Abbiamo lavorato da subito, assieme all’Ufficio scolastico, per trovare una soluzione al problema privacy relativo all’incrocio dei dati, impegnandoci per ridurre al minimo gli oneri burocratici per le famiglie, come abbiamo fatto per nidi e materne. Ora continuiamo a lavorare con lo stesso obiettivo- aggiunge Venturi-: convincere i genitori dubbiosi dell’importanza dei vaccini, a tutela della salute dei propri figli e di tutta la comunità".
"Esprimo soddisfazione per l'intesa siglata con la Sanità regionale- dichiara il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna, Stefano Versari-. Si tratta di un accordo di riferimento a livello nazionale per le semplificazioni che introduce nelle procedure di competenza di scuole e famiglie".
Diversamente da quanto previsto per la scuola dell’infanzia, la presentazione della documentazione non costituisce requisito di accesso alla scuola dell’obbligo, ma per le famiglie inadempienti scatteranno le sanzioni economiche previste dalla legge (da 100 a 500 euro).
Porte aperte a palazzo Buonadrata
(Rimini) Alla scoperta dell’imponente scalone d’accesso, della camera alcova affrescata dal Bigari e del suggestivo Salone delle feste. E poi due importanti dipinti di Guido Cagnacci, una preziosa tavoletta di Palmezzano e una natura morta del pittore riminese Levoli.
Sabato 7 ottobre Palazzo Buonadrata si trasformerà da sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini a spazio museale liberamente aperto al pubblico, per farne scoprire il patrimonio architettonico e artistico, nell’ambito dell’iniziativa a livello nazionale “Invito a Palazzo”.
Saranno due le sessioni di visite guidate gratuite, con prenotazione obbligatoria al numero 0541/351611. Al mattino le visite saranno riservata alle scuole, mentre nel pomeriggio partiranno due visite guidate aperte a tutti gli interessati, una alle ore 17.00 e alle 18.00.
Palazzo Buonadrata, dal 1999 sede degli uffici della Fondazione, è una delle poche residenze storiche riminesi giunte integre fino a noi e deve la sua forma attuale alla famiglia omonima, che a partire dal 1715 ne realizzò lo scalone, gli stemmi, la camera alcova, lo splendido Salone delle feste. Il Palazzo ospita oggi una sezione notevole della Collezione d’Arte della Fondazione, tra cui opere di Palmezzano, Zaganelli, Cagnacci, L’Ange.
Guide eccezionali a Palazzo Buonadrata saranno oltre venti studenti delle scuole superiori riminesi ‘Giulio Cesare – Valgimigli’ e ‘Serpieri’, nell’ambito del progetto culturale “Guida per un giorno”. Per l’occasione i ragazzi sono stati formati dallo storico e critico d’arte Alessandro Giovanardi.
Fiera, produzione +18%, ma crescono anche i debiti
(Rimini) Il consiglio di amministrazione di Italian exhibition group ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017. I dati al 30 giugno 2016 si riferiscono al Bilancio consolidato pro-forma1, ovvero come se la nascita di Ieg fosse datata al 1 gennaio 2016 e il conto economico esprimesse l’intera attività delle aziende integrate nel corso del secondo semestre 2016.
Principali risultati consolidati del primo semestre 2017. Il valore della produzione del primo semestre è stato pari a 71,3 milioni di euro, in incremento del 18,3% rispetto al primo semestre pro-forma del 2016 (60,3 milioni), anche grazie ad un calendario più favorevole arricchito, tra le altre cose, dalle manifestazioni orafe di Arezzo.
In crescita ancora più evidente la redditività operativa con Ebitda2 del semestre a 16,6 milioni di euro, +42,6% rispetto agli 11,7 milioni del 30 giugno 2016.
Il risultato netto consolidato dei primi sei mesi del 2017 è stato di 8 milioni di euro, più che triplicato rispetto ai 2,5 milioni della semestrale pro-forma 2016.
Al 30 giugno 2017 la Posizione Finanziaria Netta è negativa per circa 51,2 milioni di euro, confermando un rapporto tra redditività e indebitamente di assoluta sostenibilità. La crescita dell’indebitamento rispetto al 30/6/2016 pro forma (+5,4 milioni), è infatti modesta se si considerano i 10 milioni di dividendi distribuiti, gli investimenti per l’ampliamento del quartiere di Rimini e le acquisizioni operate negli ultimi 12 mesi.
“Sono numeri davvero importanti - commenta il presidente di Italian Exhibition Group SpA, Lorenzo Cagnoni - che posizionano Ieg al secondo posto tra le fiere italiane per volume di fatturato e al primo per manifestazioni organizzate direttamente e redditività del business. Numeri che confermano la solidità del piano industriale e ci rafforzano sia nel perseguimento delle strategie, domestiche e internazionali, sia nell’apprezzamento riconosciuto del mercato. Il management di IEG è dunque confidente di raggiungere i risultati ambiziosi previsti dal budget 2017, in linea con gli ottimi risultati 2016, anno che presentava un calendario del secondo semestre più favorevole”.
Tre giovani missionari ricordano don Ugolini
(Rimini) Il 4 ottobre 2017 ricorre l’ottavo anniversario della morte di Don Giancarlo Ugolini, padre dell’esperienza di Comunione e Liberazione a Rimini ed appassionato educatore di tanti riminesi.
Don Giancarlo Ugolini, scomparso il 4 ottobre del 2009, è stato anche all’origine di esperienze molto significative per la città di Rimini, come il Meeting per l’amicizia fra i popoli e le scuole della Fondazione Karis.
La messa in ricordo di don Ugolini, sarà celebrata, con la partecipazioni di tre giovani sacerdoti riminesi appartenenti alla Fraternità San Carlo e quella di numerosi altri sacerdoti, anche provenienti da altre città, alle ore 21,00, presso la chiesa ‘San Giuseppe al Porto, via Brandolino n. 18.
Eroina al palasport, preso spacciatore
(Rimini) Arrestato ieri per spaccio in flagranza di reato dai carabinieri in borghese un cittadino tunisino classe 1993, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Sollecitata da alcune segnalazioni la pattuglia in abiti civili è arrivata nel parcheggio del palasport ‘105 Stadium’, dove ha subito notato un ragazzo in sella ad un ciclomotore che si aggirava con fare sospetto: si guardava con insistenza intorno. I militari si sono presentati e gli hanno chiesto i documenti e lui, mangiata la foglia, ha lasciato cadere lo scooter e ha tentato alla fuga a piedi. Con scarso successo, perché i carabinieri lo hanno prontamente bloccato, recuperando 8 involucri in cellophane di colore azzurro contenenti complessivamente circa 11 grammi di eroina, di cui il giovane si era disfatto nel corso della fuga. Addosso gli hanno trovato 110 euro. Davanti al giudice lo spacciatore ha chiesto un patteggiamento ‘guadagnandosi’ la pena di 6 mesi di reclusione e mille euro di multa, con il beneficio della pena sospesa.
Stupri, processo Butungu rinviato al 17 ottobre
(Rimini) Il Tribunale collegiale di Rimini ha concesso i termini a difesa e ha rinviato il processo per direttissima nei confronti di Guerlin Butungu al 17 ottobre. Il 20enne congolese è accusato degli stupri di Miramare, compiuti nella notte tra il 26 e 27 agosto, di una turista polacca e di una trans peruviana con i tre complici minorenni. Dodici i capi di imputazione che comprendono rapine, gli stupri e una tentata violenza ai danni di una coppia italiana.
Per il difensore di Butungu, Mario Scarpa, procedere con rito direttissimo in un caso così grave lederebbe con il diritto di difesa dell'imputato "che ha confessato sì, ma parzialmente". "Ci sono addebiti che Butungu respinge come quello dello spaccio di stupefacenti", ha detto il legale.
La pubblica accusa, il procuratore capo, Paolo Giovagnoli e il sostituto Stefano Celli, hanno prodotto alla Corte la trascrizione dell'interrogatorio in carcere di Butungu, avvenuto lo scorso 27 settembre in cui confessa la partecipazione ai reati. La pubblica accusa si è detta non contraria a processare in altra sede il congolese per quei reati che non ha confessato.
Il congolese, che è stato portato in aula per assistere al processo, è stato solo interpellato da giudice al fine di capire il grado di comprensione della lingua italiana. In aula, ad inizio processo la Corte ha anche ammesso la presenza delle telecamere autorizzate alle riprese del processo ma non dell'imputato né dell'unica parte offesa presente, la trans peruviana, difesa dall'avvocato Enrico Graziosi. L'avvocato Maurizio Ghinelli invece rappresenta i due ragazzi polacchi, vittime della violenza del branco lo scorso agosto (Tgcom24).
3 ottobre
Butungu in tribunale | Testimone sparita | Assessore orco
Pini (Lega): Separare Emilia da Romagna
Un referendum per chiedere la separazione della Romagna dall'Emilia. E' quello che tornerà a proporre con una risoluzione in Assemblea legislativa la Lega Nord, all'interno del più ampio dibattito in programma domani sulle richieste di una maggiore autonomia dell'Emilia-Romagna. "Visto che c'è questo dibattito annoso se la Romagna debba essere una regione o una provincia - ha detto il deputato Gianluca Pini - con il Pd che vuole fare una provincia decidendolo in casa, noi vogliamo che siano i cittadini ad esprimersi con un voto con la massima democrazia possibile. Penso che il segnale e la lezione di democrazia, per quanto bastonata, che è arrivata dalla Catalogna sia il miglior viatico per cambiare le scelte strategiche anche in questi territori". Nella proposta del Carroccio al voto sarebbero chiamati gli elettori delle province di Forlì Cesena, Ravenna e Rimini nonché nei Comuni del circondario imolese in provincia di Bologna (Ansa).
Occupazione, dati trimestre in Romagna
(Rimini) Stando ai risultati dell'indagine Excelsior sulle previsioni occupazionali, le imprese dell'ambito territoriale di Forlì-Cesena e Rimini intervistate prevedono nuovi ingressi per 14.130 persone nel trimestre considerato, pari al 15,3% del flusso regionale in entrata e su un totale nazionale di 995.630. Forlì-Cesena appare al quindicesimo posto tra le province italiane con il 19,2% delle entrate complessive previste.
Tra questi saranno proposti impieghi alle dipendenze per il 92% a Rimini e per l'86% a Forlì-Cesena, in prevalenza a tempo determinato (65% e 67% rispettivamente).
Le imprese che prevedono di movimentare in entrata le dotazioni di personale sono il 19% del totale a Forlì-Cesena e il 15% a Rimini, in calo rispetto alle previsioni del mese scorso.
Le entrate più significative sono attese nelle "Professioni commerciali e dei servizi" (Rn 56% e FC 46%), in particolare vengono segnalati 1.610 ingressi sia a Rimini nei "Servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici" che a Forlì-Cesena nel settore "Commercio".
Difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle imprese si registrano per il 26% dei casi a Forlì-Cesena e 25% a Rimini. I più difficili da reperire in entrambe le province sono gli "Operai nelle attività metalmeccaniche".
L'area aziendale di inserimento più frequente per le assunzioni previste è la "Produzione di beni ed erogazione di servizi" in entrambe le province (circa 54% a Rimini e 49% a Forlì-Cesena).
La richiesta di laureati riguarda il 9% a Rimini e l'8% a Forlì-Cesena. I profili high skills (dirigenti, specialisti e tecnici) saranno il 15% e 13% rispettivamente nei due territori, mentre a livello nazionale sono il 21%.
Per il 38% le assunzioni interesseranno i giovani con meno di 30 anni in entrambi i territori.