Sgr, da Cdp 20 milioni per l'espansione
(Rimini) Sostenere la crescita dell'occupazione e incentivare l'efficientamento e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico. Questi gli obiettivi del finanziamento da 20 milioni siglato tra Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Gruppo Società Gas Rimini (Gruppo SGR), azienda attiva nei settori della distribuzione e commercializzazione di gas ed energia elettrica, prodotta anche da fonti rinnovabili.
Grazie alle risorse messe a disposizione da CDP, il Gruppo SGR potrà rafforzare la propria competitività attraverso l'acquisizione di aziende specializzate nelle attività di impiantistica avanzata, nel risparmio e nell'efficientamento energetico oltre che nella produzione di biometano. L'accordo, inoltre, favorirà il processo di transizione energetica del Gruppo SGR, progressivamente orientato verso iniziative e attività nel campo delle energie rinnovabili in grado di produrre benefici concreti per la collettività.
L'operazione consentirà anche importanti ricadute in termini di crescita occupazionale, con un aumento del 15% del numero dei dipendenti. Obiettivo in linea con i principi del Piano Strategico 2022-2024 di CDP, che punta a generare impatti positivi in termini sociali e ambientali del Paese, con azioni e investimenti sempre più guidati dai criteri ESG (Environmental, Social, Governance).
Il Gruppo SGR opera dal 1956 nel territorio riminese come impresa di distribuzione e vendita di gas naturale. Nel corso degli anni si è affermata nel mercato dell'energia nazionale, raggiungendo oltre 400.000 cittadini in 3.600 comuni italiani, ai quali si rivolge con una serie di competenze e di attività integrate che hanno progressivamente ampliato l'offerta dei servizi forniti. Oggi impiega più di 570 persone ed è uno degli operatori di riferimento sul territorio con un fatturato di circa 580 milioni.
Incendio alla ex colonia Enel, Italia nostra: dalle istituzioni la risposta sbagliata
(Rimini) "C'è da rimanere allibiti di fronte a certe prese di posizione da parte di rappresentanti delle istituzioni e soprattutto di fronte alle soluzioni prospettate". Così l sezione Riminese di Italia nostra dopo la diffusione della notizia dell'ultimo incendio divampato alla ex colonia Enel di Marebello, luogo soggetto a degrado e accattonaggio. Nel mirino dell'associazione c'è la consigliera comunale Annamaria Barilari che oggi ha dichiarato alla stampa locale: "non ha più senso tenere la colonia in queste condizioni. Anche la Soprintendenza se ne deve fare una ragione, eliminando quei vincoli che fin qui hanno impedito una riqualificazione dell'ex colonia Enel di Marebello".
"Quindi sono i vincoli, secondo la rappresentante politica, a impedire la riqualificazione di un bene storico - architettonico che racconta, con la sua presenza e la sua bellezza, una parte importante della storia riminese e, in quanto colonia, dell'intera politica sociale che in un determinato periodo storico si è sviluppata nel nostro paese. C'è da rimanere allibiti. Se l'imprenditoria privata e pubblica (l'ex colonia, al momento in mano a un curatore fallimentare, è di proprietà privata ma una parte è anche di proprietà del Comune di Rimini) non crede alla forza di una riqualificazione che dia nuovo ruolo e attrattiva a un bene, ma punta ancora, con la rimozione dei sacrosanti vincoli apposti dalla Soprintendenza, ad uno sfruttamento speculativo degli spazi e dei luoghi, vuol dire che l'indice di arretramento culturale e politico è veramente preoccupante".
Del resto, "basterebbe solo guardarsi a cosa sta succedendo, proprio grazie al ruolo attivo di questi organi dello Stato, nella riqualificazione della Casa del Marinaio di piazzale Boscovich e – proprio oggi è l'inaugurazione – con la riapertura della Jole, sul porto canale. Due interventi diversi, sicuramente minori, ma che proprio con la rimozione degli abusi e su indicazione della Soprintendenza hanno dato qualità alla vita di tutti i riminesi, bellezza alla città e prospettiva ai proprietari. "
Cosa intende la consigliera Barilari quando conclude che "è necessario porre le condizioni perché l'edificio diventi attrattivo per i potenziali acquirenti."? "Purtroppo lo immaginiamo perché "i tanti vincoli sull' ex colonia ancora oggi esistenti non aiutano" e quali siano le soluzioni, ma non siamo certo disposti ad accettarlo. Rimini, sta ancora pagando le ferite di una storia che con la riminizzazione selvaggia del suo territorio ha puntato tutto sulle apparentemente facili soluzioni, anziché su quelle giuste per la qualità della vita di tutti, oggi come domani. Proseguire su quella strada sarebbe cieco e sbagliato".
18 luglio
Muore in mare | Marebello, a fuoco l’ex colonia | Il cuoco del Papa
Meeting, sempre più internazionale sempre più di Rimini
(Rimini) Una manifestazione che con il passare degli anni conferma e rilancia la sua profonda interazione con la città che la ospita. Oggi a Rimini, nella sala Ressi del Teatro Galli, si è tenuto il tradizionale evento di presentazione riminese del Meeting, con la presenza della vice ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, del sindaco della città Jamil Sadegholvaad, di Claudio Formisano, presidente del Sistema nazionale Orchestre e cori giovanili e infantili e infine del presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz. Ha coordinato la serata il direttore del Meeting Emmanuele Forlani (Fotoservizio di Giorgio Salvatori).
«Il Meeting rappresenta per noi un importante luogo di dialogo e confronto, ma soprattutto di opportunità per comunicare i progetti di cooperazione, far conoscere il nostro lavoro e dare voce a volti, storie e testimonianze dei protagonisti delle nostre iniziative di sviluppo nel mondo», ha dichiarato la vice ministra Marina Sereni nel corso dell’evento.
«Coniugare i temi di respiro globale con l’immanenza al territorio è una costante del Meeting», ha spiegato il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz. Parleremo di tensioni internazionali, ascolteremo testimonianze dall’Ucraina, dalla Russia, dall’Africa e dal Medio Oriente, ci confronteremo con temi decisivi per il nostro futuro come la sostenibilità, la transizione ecologica, il PNRR, la ricostruzione e la sanità, ma soprattutto l’educazione, la famiglia e la scuola. È proprio in virtù di questa apertura che il Meeting rinnova la partnership con il Comune di Rimini, la Camera di Commercio del territorio, la Sagra Malatestiana e la Regione Emilia Romagna. È inoltre confermata la storica collaborazione con la Repubblica di San Marino».
«La collaborazione con il Comune di Rimini e con la Sagra Malatestiana ha dato vita ai principali spettacoli della manifestazione, ospitati al Teatro Galli», ha esemplificato il direttore Emmanuele Forlani. «In particolare il concerto dell’Orchestra Nazionale Giovanile Giuseppe Sinopoli, in programma il 21 agosto, è già nel cartellone della Sagra Musicale Malatestiana. Con il presidente Bonaccini parleremo della Motor Valley mentre il Presidente della Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini Carlo Battistini interverrà sul tema dei big data, in una regione che ospita eccellenze come il Tecnopolo di Bologna, il Data center del Centro Meteo Europeo Ecmwf e il supercomputer europeo Leonardo».
L’incontro è stato aperto dalla lettura del messaggio del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. «Condivido la scelta di aver messo al centro di questa edizione ‘l’uomo’. Dopo due anni e mezzo di pandemia, nel pieno del dramma di una guerra in Europa e davanti a un futuro in cui le incertezze aumentano, abbiamo bisogno - io credo - di rimettere al centro la persona. Le persone. La politica è chiamata a sfide di eccezionale importanza. Da un lato gli inevitabili cambiamenti legati alla transizione ecologica, non più rinviabili se vogliamo avere una speranza di salvare il nostro pianeta, e le opportunità che derivano dalle nuove tecnologie digitali e dall’intelligenza artificiale, non senza rischi. Dall’altro, una società sempre più frammentata, con un forte bisogno di punti di riferimento e risposte concrete», sottolinea tra l'altro il messaggio di Bonaccini.
«Nel porgere il saluto della città di Rimini alla 43esima edizione del Meeting, voglio sottolineare come prosegua ancora più spedito il passo di questa manifestazione lungo il sentiero dell’umanità e della conoscenza come strumento e fine di una crescita che, come tale, non può e non potrà mai avere una conclusione», ha aggiunto il sindaco Jamil Sadegholvaad. «Con il Meeting si rafforzano la parola, il confronto, la relazione e anche la dialettica intellettuale tra culture differenti come elemento primo della vita vissuta in totale pienezza e libertà. Rimini è da ormai mezzo secolo partner discreto e attivo di questa epifania che, in mezzo all’estate, sorprende ogni volta la città, il Paese, il mondo in virtù di... una virtù: credere con determinazione e ostinazione al dialogo».
Viserba, apre il parcheggio sperimentale
(Rimini) Aprirà nei prossimi giorni una nuova area di sosta pubblica a servizio della zona di Viserba. Il parcheggio, individuato in uno spazio in via Palotta a monte della ferrovia e a pochi metri dal mare, nasce a seguito dell'accordo siglato con il privato proprietario dell'area e prevede una disponibilità di 80 posti auto complessivi: di questi 55 saranno destinati ad uso pubblico, mentre i restanti 25 rimarranno a disposizione del privato.
L'accesso al nuovo parcheggio sarà regolamentato da un sistema di controllo automatizzato attraverso una sbarra attivabile attraverso un codice ed è stato pensato in particolare per le attività alberghiere e gli operatori turistici della zona, ma sarà utilizzabile anche dai residenti che ne faranno richiesta. La formula sperimentale approvata dalla Giunta comunale per l'estate prevede la possibilità di sottoscrivere un abbonamento stagionale con validità fino al 14 settembre o di utilizzare il parcheggio pagando un biglietto giornaliero, al prezzo forfettario di 5 euro.
"Terminata la stagione estiva – commentano gli assessori ai lavori pubblici e alla mobilità Mattia Morolli e Roberta Frisoni – ragioneremo sull'utilizzo dell'area anche per il periodo dell'anno, valutando le formule migliori per agevolare l'utilizzo del parcheggio ai residenti e a chi ha attività economiche nella zona, a servizio dei propri clienti". Il parcheggio di via Palotta si aggiunge alla nuova area di sosta realizzata da Rfi a Viserba nella zona del centro studi e che da metà giugno ha messo a disposizione di residenti e turisti 80 posti auto e cinquanta stalli per motorini. Una dotazione di sosta a servizio del Parco del Mare e per accompagnare l'introduzione della zona a traffico limitato per l'estate nell'area turistica di Rimini nord.
Aquafan, arrivano le star di Radio Deejay
(Rimini) Prende il via il palinsesto di Radio Deejay all'Aquafan di Riccione con le dirette dal parco acquatico più famoso d'Europa. Il primo in diretta, già da oggi (15 Luglio) è il direttore Linus arrivato in Romagna due giorni fa: dalle 9.30 alle 12.00 ha condotto il suo programma Deejay Chiama Estate dagli Aquafan Studios. Linus tornerà a trasmettere da Riccione giovedì 28 e venerdì 29 luglio.
"Sono tornato finalmente _ dichiara Linus _ erano due anni che non venivo a fare la radio da qui. Sono in onda da Riccione, espediente per raggiungere la famiglia senza suicidarmi col traffico del venerdì. Lo stesso motivo per cui nell'estate del 1993 mi sono inventato di fare la radio dall'Aquafan. Fino ad allora avevamo fatto 'soltanto' la tv". Il network di via Massena sarà per tutto ad agosto in diretta dall'Aquafan, dalle 10 alle 20, in compagnia di Rudy Zerbi, Andrea&Michele e Gianluca Gazzoli.
Nel dettaglio, il primo a partire con le dirette dalla Piscina Onde sarà Rudy Zerbi (10.00-13.00, dal lunedì al sabato), per poi lasciare spazio (dalle 14 alle 17, sempre dal lunedì al sabato) ad Andrea Marchesi e Michele Mainardi. Subito dopo, è il turno di Gianluca Gazzoli, in onda fino alle 20 (dal lunedì al venerdì). Con tutti loro arriverà sulla collina di Riccione, una ricca squadra di tecnici, responsabili di produzione, fonici e responsabili di redazione. Un mese pieno di dirette, ma anche ospiti e sorprese.
"Sigilliamo anche per la stagione 2022 la collaborazione con Linus e la grande squadra di Radio Deejay – commenta Patrizia Leardini, direttrice dei parchi Costa – Una collaborazione che va avanti da oltre 33 anni tra dirette, ospiti, eventi. Insieme agli amici di Radio Deejay e al calendario eventi che abbiamo annunciato pochi giorni fa, vogliamo offrire al grande pubblico, un'estate ricca di energia".
Riccione esporta lusso, Serafini sbarca in Francia, Olanda e Regno Unito
(Rmini) La crescita oltre confini di Renzo Serafini e del suo concept luce fa un nuovo salto in avanti. Alla base del successo la piena espressione del grande design Made in Italy: creatività, innovazione, lavorazione rigidamente hand made, artigianale, progetti custom per ogni cliente. Soprattutto, la sua nuova idea di creare lampade che si trasformano in veri complementi d'arredo, pensati per essere parte dell'ambiente che le ospitano. Risultato: da questo mese le soluzioni luce di Renzo Serafini saranno esposte e distribuite 10 show-room del Regno Unito. Mentre, nuovo distributore transalpino ha acquisto l'esclusiva per esposizione e vendita a Parigi e nel resto del Paese. Lo stesso è accaduto per Amsterdam e Olanda e per un' agenzia statunitense che oggi propone "Renzo Serafini" ad architetti e designer top level di Miami e californiani.
A segnare il nuovo passo avanti internazionale è stata la partecipazione del designer riccionese al Salone del Mobile di Milano del mese scorso. La sua azienda mancava dall'appuntamento mondiale con il design italiano dal 2020. Durante quella settimana lo spazio "Immersive" della "Galleria Bagutta" di Corso Garibaldi, allestito con rigore minimalista e un sorprendete colore di pareti e arredi blu di Prussia, progettato dall'architetto riccionese Giovanni Cenni e per la grafica da Nadia Ricci di studio "Mimetico", ha registrato tre giorni di eventi e incontri sempre sold out.
"Siamo tornati con un nostro spazio Off Salone, interamente dedicato alla luce, visto che quest'anno il design/illuminazione non era inserita nel programma in Fiera della manifestazione. È stato un successo persino sorprendente. Non mi aspettavo tanto interesse. Architetti, distributori, aziende, soprattutto internazionali, sono rimaste colpite dalle mie proposte. In particolare dal concetto di pensare a lampade e sistemi di illuminazione come veri e propri complementi d'arredo, inseriti in modo immersivo dentro ogni ambiente - spiega Renzo Serafini - la crescita della presenza internazionale apre nuove prospettive di sviluppo nella fascia top del mercato e quest'anno contiamo di arrivare a quota 20% del nostro fatturato proveniente da fuori confine. Obiettivo reso possibile anche grazie all'ingresso nel nostro capitale societario del fondo di private equity, creato da Andrea Aureli".
E le creazioni più apprezzate nelle nuove collezioni lampade e punti luce, sono quella a batteria, che si accompagnano a completi d'arredo a ponte, perfetti per tavoli, ripiani e le superfici di ogni ambiente. La loro alimentazione a basso voltaggio e la loro ricarica, abbassano i consumi energetici. Sono sempre dimmerabili per garantire l'intensità di luce in ogni situazione e le lampadine LED utilizzate sono quelle USA di Soora, che riproducono colori intensi e sfumature di bianco con la stessa precisione della luce naturale sono senza tonalità blu per offrire o salute e benessere della vista.
Si trovano già nel locale più affermato di Pantelleria "Dispensa Pantesca", nella ristrutturazione dell'Hotel romano "Velabro" curato dallo studio milanese "Studio Garibaldi Architets" e sulla collina di Misano nella nuova "Villa delle Rose" in cui ogni punto luce è cifra del restyling del locale e del suo ristorante "Asian". In questo caso, Renzo Serafini insieme a Giovanni Cenni hanno segnato intervento luce e architettonico negli esterni dell'edificio con 6 anfore luminose (altezza 8 metri) e con tavoli luminosi per le cene ad "Asian". Lampade a batteria sono entrate nei anche nei due nuovi locali giapponesi della catena "Pascucci" e in quelli della riviera autoctona del designer di Riccione: nuovo "Birrodromo" a Rimini, "Roof Top Alto" a Cervia e "Ondina" di Milano Marittima.
15 luglio
Crisi di governo | Covid: saltano i concerti | Tosi assolta
Studentato a palazzo Lettimi: no del ministero. Renzi: ora restauro filologico
(Rimini) Palazzo Lettimi, il Ministero per i Beni e le attività Culturali non ha concesso parere favorevole al progetto di realizzazione degli alloggi agli studenti universitari proposto dal comune di Rimini, con l'approvazione dell'Università di Bologna. E' quanto ha risposto l'assessora Chiara Bellini al cosigliere comunale di Fratelli d'Italia, che in maggio aveva presentato un'interrogazione sul tema.
L’Amministrazione Comunale aveva approvato,nel 2017,la cessione del diritto d’uso gratuito e perpetuo del palazzo Lettimi all’Università di Bologna, per la sua ristrutturazione in alloggi universitari, subordinata alla verifica dell’interesse culturale del Ministero dei Beni Culturali. già allora Renzi si era manifestato contrario al progetto, "perchè non prevedeva alcun recupero, restauro, né una destinazione compatibile con la storia e la bellezza architettonica di palazzo Lettimi e con la preesistenza archeologica dell’antico teatro romano, come è stato confermato successivamente dal Ministero".
Palazzo Lettimi è stato uno dei palazzi più belli di epoca rinascimentale, risalente al 1508, di proprietà delle famiglie patrizie, Maschi-Marcheselli-Lettimi, succedutesi nei secoli; fu donato dal Conte Giovanni Lettimi, insigne pianista, nel 1902 al Comune di Rimini, con il vincolo di destinazione a Scuole Musicali. Il palazzo venne distrutto dai bombardamenti anglo-americani del 28-29-30 Dicembre 1943. Dopo le bombe, per altri 30 anni, fino agli anni 70, "le Amministrazioni Comunali, come risulta dalle fotografie storiche, hanno continuato a demolire altri muri del Palazzo, invece di consolidarli, recuperarli, salvarli, a cui sono seguite le spogliazioni, solo alcune finite nei depositi comunali", sotiene Renzi.
"Il Palazzo è stato trattato come un rudere da eliminare, senza alcun riguardo al testamento di Giovanni Lettimi: ”Voglio che il mio Palazzo resti sempre di proprietà comunale, nè mai si spogli dei suoi pregi artistici” per sottolineare il lascito non solo materiale ma soprattutto culturale. Ricordo che fra i ruderi di questa costruzione rinascimentale, nel corso degli anni a seguire, installò lo studio, il noto scultore riminese, Elio Morri, che continuò a lavorare fino alla fine (1992), mentre dalla parte opposta ci fu l’ampliamento dell’allora ristorante Pic Nic".
Solo, grazie ad un protocollo d’intesa tra l’Università degli studi di Bologna e il Comune di Rimini, sottoscritto il 31/10/2000, si prospettò la ricostruzione del Palazzo Lettimi, come sede di rappresentanza e presidenza dell’Università di Rimini; "intesa che però non ebbe seguito. Così è continuato lo stato di degrado e incuria di Palazzo Lettimi, nel cuore della città, come evidenziano le condizioni delle cornici marmoree con pregevoli sculture di delfini, attorno alle finestre, invase dalle erbe infestanti dall’interno, il portale del palazzo con formelle in pietra d’Istria con la rosa quadripetala malatestiana, e la caduta frequente di pezzi murari della facciata esterna del Palazzo sulla via Tempio Malatestiano".
Per questo," negli ultimi dieci anni, sono intervenuto ripetutamente, con interrogazioni(3) e mozioni consigliari, per chiedere un progetto filologico di ricostruzione di Palazzo Lettimi e di valorizzazione dei resti del preesistente teatro romano. E’ possibile il progetto filologico di ricostruzione del Palazzo Lettimi, come avvenuto per il Teatro Poletti; sono infatti disponibili tavole, planimetrie, foto d’epoca, sulla storia di costruzione e distruzione del Palazzo, grazie a 7 anni di ricerca del Prof. Marco Musmeci (attuale Dirigente del Ministero della Cultura), oggetto della propria tesi di laurea in Architettura (libro acquistato dall’Amministrazione Comunale di Rimini il 13/05/1997). Dopo oltre 75 anni dalle distruzioni della guerra, chiediamo all’Amministrazione Comunale, di avviare urgentemente il recupero dal degrado e dall’abbandono di tale Bene Culturale, proponiamo la ricostruzione filologica, per la restituzione del Palazzo Lettimi al suo antico prestigio architettonico e la valorizzazione contestuale dei resti del Teatro Romano".