Martedì, 10 Ottobre 2017 08:50

10 ottobre

Allarme borseggi | Corruzione, sospetto in Prefettura | Jihadista a Rimini

(Rimini) “Il presidente Gnassi non sa che pesci pigliare”. Così il segretario provinciale della Lega Nord, Bruno Galli, nel commentare le dichiarazioni rese dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, nel commentare la classifica dei reati del 2016 stilata dal quotidiano il Sole24ore.
“È un fatto strutturale - precisa Galli - che la provincia di Rimini ‘accolga’, durante l’anno, centinaia di migliaia di turisti spalmati nelle decine di località balneari della costa; e non solo. Questo cosa implicherebbe? Che per ‘natura’ il comprensorio di Rimini sia una sorta di paradiso e ricettacolo di malviventi? Che la sua vocazione turistica sia necessariamente indice di insicurezza? E tutte le altre Provincie che vivono di turismo o che perlomeno ne ‘subiscono’ l’indotto in termini di presenze aggiuntive?”.
Di questi reati, suggerisce Galli, “sarebbe interessante verificarne l’incidenza territoriale e la frequenza mese per mese, per capire se realmente l’ago della bilancia lo facciano i turisti con le loro presenze. Se così non fosse, le domande da porsi sarebbero ben altre anche perché, è bene ricordalo, Rimini non è la sola provincia turistica in tutta Italia”.
Secondo Galli, il sindaco e presidente della Provincia Gnassi, “va oltre ogni aspettativa e, nella sua analisi incolpa addirittura i riminesi del fatto che, storicamente, sono più propensi a denunciare un delitto, una violenza o un furto, rispetto ad altri cittadini di altre Provincie. Un valore civico che, sempre secondo Gnassi, penalizzerebbe il territorio di Rimini facendolo passare per quello che non è. Invece è proprio questo il dato: il quadro che emerge dal report sulla criminalità nazionale predisposto dal Sole24ore non ci dice nulla di nuovo ma piuttosto rimarca l’incapacità di molte Amministrazioni, Rimini in testa, di non saper affrontare e prevenire il problema della criminalità. Sicurezza infatti, significa anche mettere in campo azioni per migliorare la vivibilità del territorio, eliminando degrado, vandalismi, bivacchi, occupazioni di luoghi pubblici, spaccio e coniugando quindi la prevenzione con il controllo dei reati. Ma servono, per questo fine, amministratori capaci e attenti. Cosa che, nel riminese, scarseggia”.

(Rimini) "Questa mattina intorno alle 6:30, una mondezza in sella ad una bici è entrato nel mio albergo chiuso in cerca di rubare qualcosa per sfangare la giornata". Così un albergatore di Rimini, Vito Simone, denuncia su Facebook l'intrusione di uno sconosciuto nel proprio hotel avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 ottobre. "L'allarme lo ha fatto desistere", racconta il titolare dell'albergo, condividendo le immagini del tentato furto sul gruppo social 'Sos Rimini'. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato il presunto ladro mentre si aggira nella hall dell'albergo con una sigaretta in bocca. "Il video con l'immagine in volto del soggetto finirà nelle mani dei carabinieri ma intanto attenti. La zona è Marina centro in Via Misurata/Via Zanzur", spiega l'albergatore, mettendo in guardia colleghi e abitanti della zona, "ha aperto con facilità la serratura senza danneggiarla. Occhio!!!!" (Adnkronos).

Lunedì, 09 Ottobre 2017 17:33

Due milioni per le strade del forese

(Rimini) Il consiglio comunale ha approvato una serie di provvedimenti per la manutenzione delle strade interne a monte della statale. Si parla di 2 milioni di euro complessivamente in lavori. L’approvazione arriva su uniziativa del gruppo consiliare del Pd.
“Molti tratti di queste strade - spiega Milena Falcioni, presidente della commissione bilancio - infatt, diventano, spesso, “scorciatoie” per evitare le arterie più trafficate. Si pensi alla Via Santa Maria in Cerreto che è ormai diventata una vera e propria connessione tra la Via Montescudo e la Statale di San Marino dove ogni giorno il carico automobilistico è diventato davvero importante; oppure la Via Secchiano che essendo parallela alla Via Marecchiese è fortemente utilizzata ma è in condizioni pessime.
Due milioni di euro l’investimento previsto, iniziando, la prossima primavera, con il lotto delle vie della zona di Vergiano, Spadarolo, Padulli, San Paolo (con un investimento di oltre 450mila euro), per poi passare alle strade di Viserba, di Gaiofana e Bellariva”.
E’ un impegno “importante” per l’amministrazione comunale, che “va incontro alle esigenze dei cittadini del Forese, sempre alle prese con le rivendicazioni relative alla mancanza di attenzione, accusando questa di privilegiare gli intervento nelle zone mare e centrali della città, trascurando le aree interne. Una iniziativa- quella fatta approvare dal gruppo del Partito Democratico - che certamente renderà possibile una migliore connessione tra le varie parti della città”.

Lunedì, 09 Ottobre 2017 15:03

Welfare, in arrivo due bandi per le famiglie

(Rimini) Dai più piccoli ai più grandi: due nuovi bandi del Comune di Rimini puntano sul sostegno alle famiglie numerose (quelle con quattro o più figli) e agli anziani invalidi seguiti da assistenti famigliari, più comunemente note come badanti.

L'anno scorso sono state 109 le famiglie riminesi ad usufruire di questo tipo di sussidio, con una media di circa 580 euro ognuna. Numeri e medie che si mantengono piuttosto stabili nel corso degli ultimi anni. Il fondo che sarà messo a disposizione per il bando di quest'anno è di più di 66 mila euro.

Bando badanti. Il Comune di Rimini, inoltre, sostiene le famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti ricorrendo all'aiuto di assistenti famigliari. Nel bando di quest'anno vengono aumentate sia la percentuale massima di rimborso per le spese sostenute dalle famiglie (che passa dal 25% degli anni passati al 30% attuale) si il limite erogabile per singola famiglia (gli attuali 3 mila euro contro i 2 mila e cinquecento passati). Le risorse impegnate a livello di distretto di Rimini nord ammontano complessivamente a 107 mila euro.

(Rimini) Il Partito democratico riminese vuole il ritorno dei quartieri e “farà la sua parte per favorire un percorso politico-amministrativo in grado di produrre una proposta condivisa al fine di sviluppare nuove forme di decentramento partecipativo”. Parola della consigliera comunale Barbara Di Natale.

A Rimini quartieri sono stati aboliti perché la legge li prevede solo nei comuni con oltre 200mila abitanti. Ma la gente ne sente la mancanza. In particolare, “è una richiesta diffusa nel partito che proviene dai circoli, dal quadro della conferenza programmatica in corso a livello provinciale e che, ad una mia precisa interrogazione consigliare, ha trovato nell'amministrazione e nell'Assessore Mattia Morolli una pronta e piena condivisione d’intenti”.

Il fatto è che “La pur felice intuizione dei "Ci.Vi.Vo" che risponde egregiamente alla richiesta di un civismo di sussidiarietà, non ha però potuto rispondere all'esigenza di un governo diffuso e di una partecipazione popolare dinamica. Agli spazi partecipativi di un tempo, Chiesa e Partito in estrema sintesi, si predilige un coinvolgimento interessato dettato il più delle volte dalle contingenze”.

Sarebbe dovuto a questo il dilagare dei comitati. Con l’abolizione delle circoscrizioni, ammette Di Natale, “di fatto è diminuita in maniera drastica la partecipazione alla vita politica locale, il numero di incontri aperti con i cittadini, la possibilità di interlocuzione diretta, e sono aumentati di converso i contenziosi”.

Delle nuove forme di partecipazione si aprlerà domani in commissione comunale. “Risulta evidente la necessità di ripensare e proporre una serie di strumenti di coinvolgimento di base, che possano modellare e agevolare ambiti di partecipazione e diffusione delle attività per consolidare una coscienza democratica locale più serena e partecipata. Occorre promuovere la partecipazione diretta della popolazione al governo della comunità valorizzando le proposte cittadine in materia di progetti, programmi di interventi e di pareri consultivi sugli atti fondamentali del Comune. E' necessario avvicinare le aree periferiche, compreso quelle più recenti, alle scelte della Città e ricreare luoghi di incontro e di confronto”.

(Rimini) “Abuso di ufficio per una delibera di indirizzo?”. E’ la doamanda che si fa il coordinatore regionale di Forza Italia, Massimo Palmizio, intervenendo sulle indagini attorno al sindaco di Bellaria Enzo Ceccarelli.

“Va bene che un'ipotesi di abuso d'ufficio non si nega a nessun amministratore però mi pare si stia esagerando”, sottolinea Palmizio. “Il movimento 5 stelle dovrebbe imparare a fare una opposizione un po' più costruttiva anziché ricorrere costantemente alla Magistratura salvo poi gridare al complotto quando la Giustizia si occupa di loro”.

Per Palmizio “Roma è un esempio chiaro: manifestano gioia perché la "Sindaca" è stata prosciolta per l'abuso ma tacciono per la ben più grave accusa di falso. Noto che anche il Pd, che pur di fare opposizione si affianca ai grillini contestando il Sindaco Ceccarelli e la sua Giunta, non riesce mai a fare il suo dovere di opposizione proponente.
E per fare questa inutile opposizione riesce anche ad andare contro la linea del suo partito in merito alle concessioni”.

Solidarietà a Ceccarelli arriva anche da Antonio D’Alessio, delegato cittadino Forza Italia.

"Mi unisco a Palmizio per esprimere solidarietà al Sindaco Ceccarelli, in questi tempi non è facile essere sindaco, ma Enzo è una persona corretta e la magistratura gliene darà atto – Forza Italia sta ritornando a crescere in città ed è compatta con il Sindaco Ceccarelli”.

Lunedì, 09 Ottobre 2017 14:50

Incendi a Covignano, c'è un indagato

(Rimini) Un giovane di origine straniera è indagato per gli incendi notturni nella zona della collina di Covignano e al carcere dei 'Casetti' di Rimini. La Digos della questura riminese ha consegnato una dettagliata relazione alla procura (due i pm che si sono alternati in questi mesi di indagine, Paola Bonetti e Marino Cerioni) sull'uomo, una persona di giovane età, considerata il misterioso piromane che avrebbe al suo attivo 35 incendi in pochi mesi. Sulle ragioni delle azioni del piromane non vi sono ancora ipotesi precise, per gli investigatori potrebbe trattarsi di una persona che si è sentita perseguitata in passato o che sta vivendo un disagio (Ansa).

(Rimini) Dieci anni di prevenzione contro le droghe e a favore di un corretto stile di vita. E’ questo che sanciranno i WeFree Days 2017, al via domani e mercoledì presso la comunità San Patrignano. Era il 2008 quando per la prima volta la comunità diede vita a questo evento per lanciare la campagna annuale di prevenzione rivolta agli studenti di tutta Italia. Da allora il progetto è cresciuto sempre più, coinvolgendo 300mila giovani di 2mila scuole medie e superiori tutta Italia negli oltre 500 spettacoli teatrali messi in scena. Oltre 14mila studenti sono stati incontrati nei dibattiti solo nel 2016 e nello stesso anno più di 12mila studenti hanno visitato la Comunità.
In questi WeFree Days 2017, realizzati grazie al main sponsor Banca Carim e a Lamborghini Trattori, saranno ben 3000 gli studenti provenienti da Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, che varcheranno le porte della comunità per incontrarsi con il mondo delle istituzioni, scientifico e sociale, ma anche con personaggi dello spettacolo, del cinema e della cultura.

L’evento che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio della regione Emilia Romagna e del comune di Rimini, realizzato in collaborazione con Fondazione Ania, proporrà tantissime attività proprio per gli studenti. Durante la mattina il messaggio di prevenzione passerà attraverso gli spettacoli che San Patrignano durante l’anno scolastico porta nei teatri di tutta Italia, che hanno come protagonisti i ragazzi della Comunità, che giunti verso la fine del loro percorso di recupero o già reinseriti nella società, mettono a disposizione il racconto della loro esperienza con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sul tema dipendenze e stili di vita a rischio.
In contemporanea alcuni studenti e il mondo adulto parteciperanno a un forum dedicato all’educazione e alla necessità di creare un dialogo e una sinergia tra le agenzie educative. Fra gli ospiti, in rappresentanza del Governo, Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Accanto a lui a dialogare sul tema Antonio Affinita, Direttore Generale Moige, Matteo Spanò, Presidente Federazione Italiana Scautismo, Marco Guizzardi, dirigente del Centro Sportivo Italiano, Julie Schauer, Fondatrice “Parent opposed to Pot”, Livia Pomodoro, giurista, Eugenia Carfora, dirigente scolastico istituto superiore "F. Morano", Caivano, Enrico Galiano, insegnante e scrittore, Christian Spasaro, Ispettore presso Polizia di Stato
Nel pomeriggio gli studenti parteciperanno alla sezione dei Forumio, momenti in cui avranno la possibilità di confrontarsi, faccia a faccia con volti noti della cultura, dello spettacolo e della musica. Nel primo dal titolo #loveyourself interverranno gli atleti paralimpici Andrea Devincenzi e Massimo Spagnoli e il ballerino Kira. Nel secondo, “Finestre sul mondo”, si racconteranno il giornalista e scrittore Giovanni Terzi e il documentarista Francesco Furiassi. Conduttore d’eccezione sarà il bassista Saturnino.
Gli studenti infine avranno la possibilità di sperimentare “un sano divertimento” partecipando a numerosi workshop interattivi, realizzati e condotti da realtà sociali italiane e straniere che utilizzano le arti come metodo di recupero e di svago per ragazzi che vivono situazioni di emarginazione e difficoltà. Fra questi i Termini Underground da Roma, i Drop Company e l’Orchestra Pepita da Milano, Sballando/Ballando da Bassano del Grappa, ma anche Fifteen dalla Gran Bretagna, i Transformers e WeLove2Dance dal Portogallo, Street Univercity Berlin dalla Germania, WedoWE dall’Olanda. Oltre a loro, gli studenti avranno modo di interagire con i ragazzi di San Patrignano in varie attività, dal teatro al canto, al disegno.

Grande attesa invece per il giorno seguente, mercoledì 11 ottobre del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, che interverrà in un forum in cui si analizzeranno le problematiche, le insidie e gli ostacoli che ogni adolescente incontra durante il suo percorso di crescita. 
I WeFree Days si avvarranno della media partnership di QN – Poligrafici editoriali e avrà i mezzi FCA come courtesy car.

(Rimini) “La classifica 2016 dei reati denunciati per Provincia, pubblicata quest’oggi dal quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’, conferma due elementi statistici per i 25 Comuni del territorio riminese: un sensibile calo dei fatti criminali rispetto all’anno precedente (- 7,2 per cento), in linea con un trend in costante discesa dal 2014 in avanti”. Così il presidente della provincia e sindaco di Rimini Andrea Gnassi commenta l’annuale classifica del quotidiano di Confindustria sulla sicurezza, pubblicata questa mattina.
“In tre anni, nella provincia di Rimini, sono stati denunciati 2.480 reati in meno, per una percentuale in diminuzione del 9 per cento circa. Un dato, questo, molto interessante”.

Anche per il 2016 il territorio riminese, “così come accade ogni volta dal 1998 ad oggi allorché mai si è scesi dal podio, non si sposta dagli ultimi posti della graduatoria. Il Sole 24ore ha già spiegato più di una volta chiaramente come, dal punto di vista dell’analisi statistica, la provincia di Rimini sia penalizzata dal fatto di avere una popolazione di appena 335 mila persone che i flussi turistici portano però alla dimensione di una grande città. Per la cronaca, ai residenti ufficiali, i 25 Comuni riminesi aggiungono ogni anno circa 16 milioni di presenze turistiche certificate ISTAT, più almeno altrettante di cosiddetti escursionisti, e cioè turisti che restano su questo territorio per lo spazio di una giornata senza pernottare. Sono circa 30 milioni di ‘residenti aggiunti’ che, se spalmati statisticamente lungo l’arco dell’anno, farebbero aumentare il carico demografico provinciale sino a passare la barriera dei 400 mila cittadini. Oltre 75 mila ‘nuovi cittadini’, distribuiti armonicamente lungo l’intero arco dell’anno, più o meno il 20 per cento di popolazione in più. Ed è chiaro che questo, se applicato, avrebbe un’influenza statistica sensibile, e comunque molto superiore a quella di altri territori, vista la dimensione demograficamente contenuta della nostra provincia. Dunque, se, da un lato, come ha più volte affermato la Prefettura scrivendo ufficialmente anche al Sole 24 Ore, una corretta formulazione della cosiddetta ‘correzione turistica’ determinerebbe una posizione sensibilmente differente per il territorio riminese; dall’altro è doveroso mettere in fila alcuni ragionamenti su cosa quei numeri possono indicarci come spunti di lavoro. C’è sicuramente nei nostri territori una propensione alla denuncia ancora molto alta, figlia di una solida relazione fiduciaria tra cittadino e istituzione. E questo è sicuramente un valore civico, nonostante l’evidente penalizzazione statistica rispetto magari altri territori”.

L’altra faccia della medaglia. “Ma come ho detto anche di recente, c’è probabilmente in concomitanza con l’esplodere della crisi economica, un meccanismo di ‘maggiore attrattività’ nei confronti della criminalità da parte di quei territori che meglio si difendono dalla difficile congiuntura economica. Questo, ad esempio, potrebbe spiegare la persistenza, in provincia di Rimini e in altri aree ‘ricche’ del centro nord, di fenomeni predatori quali i furti (seppur in calo del 7 per cento sul territorio riminese) e i borseggi. E’ un aspetto, questo, di un lavoro che va analizzato e affrontato in sede di Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, l’organismo che, in questi anni, nonostante l’evidente ‘distrazione’ delle politiche nazionali della sicurezza per un’area così particolare come quella riminese, ha organizzato le strategie e il contrasto, capace di garantireo costantemente adeguati livelli di sicurezza in tutti e 25 i Comuni della provincia di Rimini”.

Ma “è uno sforzo che non può essere infinito: è chiaro come senza la collaborazione tra Prefettura, forze dell’ordine e Comuni, che ormai quotidianamente ‘mettono a disposizione’ le loro polizie municipali per compiti di ordine pubblico che vanno bel oltre il mansionario istituzionale, la situazione sarebbe molto più grave. Da 30 anni la Provincia di Rimini sta chiedendo il potenziamento permanente degli organici di polizia e la ‘promozione’ della sua Questura, ora formalmente relegata in una fascia inadeguata. E questo in virtù della particolarità di questo territorio, storicamente molto più esposto di altri, specie in estate, alle potenziali aggressioni della criminalità. Le risposte sono sempre contingenti e mai strutturali: l’evidente difficoltà di uno Stato che non ce la fa si ripercuotono sugli Enti locali che, oltre a non avere le risorse, spesso non hanno neanche le competenze di legge per intervenire. Nell’ultimo anno e mezzo, e anche in questi mesi, abbiamo mosso le nostre carte a Roma, con il Ministero degli Interni, per avere risposte positive su due fronti: la ‘promozione’ della Questura dalla fascia C a quella B, che consentirebbe di avere incrementi strutturali delle dotazioni degli organici di polizia; lo spostamento della Polizia nella nuova sede, oggetto di un contenzioso infinito con il privato. Io credo che i prossimi mesi, non anni, saranno decisivi. Occorre finalmente che lo Stato guardi a Rimini per quello che fa e che è davvero, dotandola delle risorse e degli strumenti necessari a un territorio formato da 25 Comuni, 335 mila residenti effettivi e oltre 400 mila reali tutti i giorni che vengono in terra”.