Economia, export in crescita del 9,4%
(Rimini) Secondo i dati Istat, nel primo semestre 2017 i territori dell'aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini hanno registrato una dinamica particolarmente positiva delle esportazioni, dinamica diffusa in tutti i principali comparti produttivi, a conferma della progressiva ripresa del sistema economico.
L'elaborazione dei dati, curata dall'Ufficio Studi della Camera di commercio, indica un valore delle esportazioni pari a quasi 2,9 miliardi di euro. La crescita rilevata rispetto allo stesso periodo del 2016 è stata del 9,4% a fronte di un aumento del 6,4% a livello regionale e dell'8,0% a livello nazionale.
"I dati diffusi confermano che il sistema produttivo delle province di Forlì-Cesena e di Rimini, territorio di riferimento della Camera della Romagna, non solo sta agganciando progressivamente la ripresa, ma è anche in grado di confrontarsi sui mercati internazionali, con buoni risultati - dichiara Fabrizio Moretti, Presidente dell'Ente camerale -. Per rafforzare la competitività dell'export locale sui mercati esistenti, sviluppare nuovi mercati e creare un ecosistema favorevole per attrarre investimenti e competenze qualificate, la Camera di commercio ha tra i suoi obiettivi strategici il supporto con modalità nuove ed innovative all'internazionalizzazione delle imprese del territorio, con particolare riferimento alle PMI. Per raggiungerlo, la Camera si muove in sinergia con tutte le Istituzioni Pubbliche e le Organizzazioni private che tendono a questo obiettivo, in coerenza con quanto indicato nella Strategia di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategy) approvata dall'Unione Europea e fatta propria anche dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna".
Buona la performance dell'export provinciale nei primi sei mesi del 2017: +5,7% rispetto ad analogo periodo 2016. Risultato positivo determinato soprattutto dalle esportazioni del settore tessile-abbigliamento-calzature (+3,3%, principale settore export), dei macchinari ed apparecchi (+18,7%) e dei prodotti alimentari e delle bevande (+44,0%); in decisa flessione, invece, uno dei principali settori rappresentato dai mezzi di trasporto (in particolare navi e imbarcazioni)
(-28,7%). Le esportazioni verso i Paesi della UE (che incidono per il 53,5% del totale delle esportazioni provinciali) crescono del 6,0%; tra le altre macro aree maggiormente significative, aumenta l'export verso i Paesi Europei non UE (+19,5%) e l'Asia Orientale (+12,8%), mentre si mantengono sostanzialmente stabili i flussi commerciali verso l'America Settentrionale (-0,5%).
Alimentare, sequestri e denunce del Nas
(Rimini) Quattro tonnellate di alimenti sequestrati e 71 irregolarità riscontrate durante 300 controlli fatti tra luglio e settembre in ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie, stabilimenti balneari, camping e villaggi turistici.
Sono i numeri delle verifiche sulla sicurezza alimentare attivate dai carabinieri del Nas nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini: alla fine sono state fatte multe per oltre 140mila euro ed è stata disposta la chiusura per attività dal valore di oltre sei milioni. Nel Bolognese sono state sospese una pescheria e un grossista di alimenti etnici non autorizzati e due bar per carenze igienico-sanitarie. Nel Forlivese è stata disposta la cessazione di un'azienda di vendita funghi, per scarsa igiene. Nel Riminese è stata denunciata la titolare di un hotel per detenzione di materie prime in cattivo stato di conservazione (Ansa).
Bustarella albergatore, Lega: Gesto vergognoso, ma non stupisce
(Rimini) “Un gesto vergognoso che purtroppo non mi stupisce”. Queste le parole del consigliere comunale della Lega Nord, Matteo Zoccarato, sull’episodio di tentata corruzione consumatosi nei corridoi della Prefettura di Rimini. “Attendiamo fiduciosi gli sviluppi dell’indagine coordinata dal Procuratore capo Giovagnoli al quale va la mia massima stima – prosegue Zoccarato – ma non mi troverebbe sorpreso l’ipotesi, eventualmente convalidata dai rilievi investigativi, che i fatti così come prospettati portino a presupporre un modus operandi abituale dell'albergatore. Nel caso potrebbe anche non essere il solo. Il circuito dell’accoglienza, infatti, conta cifre da capogiro che fanno gola a cooperative, onlus, associazioni di vario tipo, alberghi ma anche privati. Soldi ‘facili’ dati a tizio piuttosto che a caio per ‘aggiudicarsi’ un bando o un certo numero di richiedenti asilo. Un fenomeno che la Lega denuncia da anni e sui cui finalmente, grazie a inchieste e denunce interne, si è alzato il sipario per mostrare, all’opinione pubblica, il fatturato milionario che gravita attorno all’accoglienza dei migranti”. “La ‘presunta’ bustarella dell’albergatore di Rimini è un brutto segnale – conclude il consigliere della Lega – potrebbe trattarsi di un gesto sporadico privo di rilevanza penale, frutto di congetture e iniziative personali ma potrebbe anche non essere così. Se a prendere corpo e sostanza, nei prossimi giorni, fosse la seconda ipotesi, allora – quella dell’albergatore riminese – sarebbe solo la punta dell’iceberg”.
Profughi, Lisi: Con la conoscenza vince l’accoglienza
(Rimini) “Non sempre, quando parliamo di profughi, prevale la paura; spesso, anche se fuori dai riflettori, a prevalere è invece l'accoglienza che nasce dalla conoscenza, dalla vicinanza, dallo scambio”. Lo sostiene il vicesindaco del Comune di Rimini, Gloria Lisi, di ritorno da una festa organizzata in una casa di accoglienza della Croce rossa.
“Gli esempi non dobbiamo cercarli lontano, ma è sufficiente rimanere nelle prime colline della nostra città, a Sant'Aquilina, dove a “Casa Solferino” la Croce Rossa ha creato una struttura per l'accoglienza dei migranti. Se oggi ho deciso di raccontare questa storia di ordinaria integrazione è perchè penso sia importante dare spazio e visibilità anche alle esperienze positive che nascono nei territori. La mia piccola ma importante storia di integrazione quotidiana parte da un invito al confronto, ricevuto circa un anno fa da alcuni residenti di San'Aquilina, preoccupati per l'imminente arrivo, nella struttura coordinata dalla Croce Rossa, di diversi profughi. I timori erano tanti, alcuni legati alla sicurezza delle loro aziende agricole ma anche a quella dei propri cari, ritenendo un luogo isolato come il loro non adatto ad ospitare persone straniere di cui non si conosce nulla. Per riportare le loro preoccupazioni e richieste i cittadini mi invitano personalmente ad un momento di confronto pubblico sulla struttura. Non è una novità, mi è capitato anche altre volte, da Viserba a Miramare, di partecipare a questi momenti e accetto volentieri il chiarimento e l'incontro. Non sapevo però che l'incontro, questa volta, sarebbe avvenuto direttamente a casa di uno dei vicini della struttura, e non nella struttura, dove mi aspettavano non pochi residenti dubbiosi e critici per l'arrivo imminente dei profughi: “non siamo tutelati a casa nostra” oppure “ci sentiamo insicuri a casa nostra” sono alcune delle principali preoccupazioni dei residenti. Lo scambio, pur nel rispetto reciproco, fu comunque molto passionale. Finito l'incontro, a prevalere, erano rimasti sentimenti di diffidenza e timore”.
Una situazione “completamente ribaltata circa un anno dopo, ovvero lo scorso fine settimana, quando mi sono recata, su invito della Croce Rossa, ad una festa della struttura insieme agli ospiti della struttura e alla cittadinanza. Con mio grande stupore, proprio coloro che un anno prima erano tra i più critici e determinati detrattori dell'arrivo dei profughi, erano al mio arrivo tra i protagonisti della festa. Non solo, i figli dei vicini giocavano con i profughi nel giardino, proprio in quel buio che fino al loro arrivo era sinonimo di paura e oggi è invece trasformato in gioco, condivisione, scambio. Alcuni di loro mi avvicinano per raccontarmi la loro storia e farmi capire che tante cose erano cambiate; alcuni di loro accompagnano gli ospiti della struttura in centro o nelle associazioni in cui qualcuno di loro svolge ore di volontariato, altri preparano il mangiare, altri ancora li invitano e condividono con loro il pranzo o alcuni momenti della giornata. C'è anche chi ha proposto di raccogliere insieme le olive, visto che il periodo è quello giusto e da quelle parti non manca certo il lavoro. Un ospite della struttura oggi è diventato a tutti gli effetti un volontario della Croce Rossa e indossa la loro divisa. Non solo, Casa Solferino (una struttura colonica indipendente e multifunzionale con spazi verdi)è diventata anche un riferimento per la comunità, visto che al suo interno di alternano educatori e personale specializzato della Croce Rossa, che in qualche caso è intervenuto anche per curare ferite dei vicini di casa. Una struttura dunque che porta in una zona isolata anche un presidio sociale e sanitario. I profughi che si alternano sono circa una ventina, tutti adulti che seguono programmi di inclusione, socializzazione e apprendimento della lingua italiana”.
La medicina è la conoscenza. “Attraverso la conoscenza diretta, dunque, i timori hanno lasciato gradualmente il campo alla fiducia e alla condivisione.Una bella storia che, nel silenzio di tutti i giorni, racconta il concreto di una integrazione e di una accoglienza possibile, da noi come in tante altre zone d’Italia”.
Economia, Maggioli: Siamo alla svolta
(Rimini) Diversi segnali di positività che confermano la tendenza di crescita riscontrata anche a livello nazionale, ma che consigliano di non diminuire la concentrazione sugli obiettivi di sviluppo. E’ il dato dell’indagine congiunturale sul primo semestre 2017 diffuso oggi da Confindustria Romagna.
Nel consuntivo riminese del primo semestre il fatturato totale segna un +1% (+4,8% fatturato interno e - 1% fatturato estero). La produzione è al +0,6%, l’occupazione al +7,1%. La spesa degli investimenti rispetto al 2016 cresce del 28,1%.
Per le previsioni la produzione è in aumento per il 48,4% del campione e stazionaria per il 45,2%, gli ordini sono stazionari per il 47,7% degli imprenditori, l’occupazione è stazionaria per il 73,1% del campione. La percentuale del campione che non prevede investimenti è del 4,4%, in calo rispetto al dato previsionale 2016.
In area vasta il consuntivo del primo semestre rileva un +6,2% del fatturato totale, un +2,9% della produzione e un +6,1% dell’occupazione. Gli investimenti segnano un +4,3%. Nelle previsioni la produzione viene vista stazionaria dal 47,2% delle imprese e in crescita dal 43,3%, gli ordini stazionari per il 51% degli imprenditori, e in aumento per il 42,1% del campione. Per gli investimenti solo il 9,2% dichiara di non prevederli in netta diminuzione con la percentuale dello scorso anno.
“Sia in area vasta sia provinciale la situazione si sta consolidando con prospettive di un secondo semestre in crescita e investimenti in positivo – spiega il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli – Notiamo una svolta, sebbene con una certa cautela, che dimostra che il nostro tessuto imprenditoriale è fatto di aziende attive. Presentiamo questa analisi in concomitanza con il primo anno di Confindustria Romagna festeggiato il primo di ottobre. Un anno in cui abbiamo visto il nostro tessuto imprenditoriale crescere e diventare sempre più rappresentativo ed espressione delle peculiarità della Romagna”.
Purtroppo, prosegue Maggioli, “siamo costretti a lavorare con una burocrazia ancora troppo ingessata e una pressione fiscale soffocante. Le imprese hanno bisogno di semplificazione.
Sul territorio riminese riscontriamo segnali di dinamismo (diversi cantieri all’attivo, il rifacimento del Galli e del Fulgor, l’attenzione a una nuova immagine di turismo culturale). Ma dobbiamo essere ancora più attrattivi: servono politiche che facilitino investimenti sia da parte delle aziende già presenti sia da parte di nuovi gruppi. Il concretizzarsi di vari progetti di insediamento richiesti da alcune aziende e fermi da anni, in particolare nell’area di Rimini Nord, proprio a causa di una burocrazia ingessata, potrebbe essere un'opportunità per la crescita dell’occupazione".
Il territorio “conta importanti infrastrutture, come la fiera di Rimini, l’aeroporto Fellini, i palacongressi di Rimini e Riccione, solo per citarne alcune. Per essere più attrattivi occorre impegnarsi per un loro ulteriore potenziamento indirizzato alla crescita del territorio e della sua economia”.
Ieg “continua a essere esempio di fusione vincente e strategica grazie all’accordo con Vicenza. I numeri in crescita, le manifestazioni di alto livello, il piano per una prossima quotazione in borsa, contribuiscono a dimostrarlo. Oggi Ieg è al secondo posto tra le fiere italiane per volume di fatturato e al primo posto per manifestazioni organizzate direttamente e redditività del business, grazie ad una gestione lungimirante e di visione mondiale.
In un panorama generale in cui la difficoltà delle compagnie aeree riempie l’attualità, un sentimento di preoccupazione è comprensibile. Ci auguriamo che l’aeroporto Fellini possa continuare e svolgere il ruolo attrattivo di carattere internazionale a cui non possiamo più rinunciare. Vogliamo essere ottimisti confermando un clima di fiducia nei confronti di AiRiminum con l’auspicio che si possa operare in un’ottica di sinergie fra il territorio e lo stesso scalo”.
La solidità dell’economia, inoltre, “non può esistere senza un sistema credito in buona salute. Ribadiamo che Banca Carim rappresenta l'istituto di riferimento del territorio. La recente conferma ufficiale del passaggio di proprietà a Cariparma – Credit Agricolè, ci porta ad augurarci che la situazione di stallo che abbiamo vissuto sia finalmente superata. Occorre potere ricominciare in tempi rapidi perché le nostre imprese hanno bisogno di riferimenti del credito importanti per competere innovandosi e internazionalizzandosi. Auspichiamo che vengano garantiti i diritti di tutti gli attori coinvolti e che non si perda l’importante valore aggiunto dato in questi anni dalla Fondazione Cassa di Risparmio per la crescita sociale e culturale del territorio. Da parte nostra diamo a Cariparma – Credit Agricolè la piena disponibilità a un confronto e a una collaborazione che coinvolga le forze del territorio, sia pubbliche che private, affinché si possa ripartire per una nuova stagione di crescita”.
Maggioli torna anche sull’università. “Le notizie su eventuali riduzioni di quote di partecipazioni o di dismissioni da parte di soci e alcuni enti pubblici di UniRimini non possono lasciare indifferenti. Un territorio che vuole essere competitivo necessita di un sistema universitario efficiente perché per la crescita non può che passare dalla formazione dei giovani che sono il nostro futuro. Per questo Confindustria Romagna, socio fondatore di UniRimini, continuerà a dare il completo sostegno riconoscendo pienamente il valore del polo universitario riminese e ci auguriamo che al Gruppo Maggioli e al Gruppo Sgr che già hanno dato il loro contributo, si aggiungano altre imprese”.
Bilancio e partecipate, i numeri in commissione. Saldo positivo di 35 milioni
(Rimini) Un debito residuo che si riduce in 6 anni di 40,217 milioni di euro, passando dai 141,352 milioni del 2011 ai 101,135 milioni del 2017; un avanzo di amministrazione ammontante a 32,463 milioni di euro, con un saldo positivo di cassa al 30 settembre 2017 pari a 35 milioni di euro; la creazione di due fondi di accantonamento crediti; l'allineamento ai nuovi principi contabili (entrati in vigore nel 2016) dell'Organismo Italiano Contabilità da parte di Rimini Holding che non ha evidenziato fra i suoi ricavi i proventi da dividendi, in quanto dovranno essere iscritti nel conto economico nel momento in cui sorge il diritto alla riscossione; un risultato complessivo che si chiude con una perfomance negativa a causa dell'inserimento di queste partite straordinarie.
Questi alcuni elementi del Bilancio consolidato 2016, discusso questa mattina nella seduta della V Commissione Consiliare che si è conclusa con parere favorevole.
Le recenti modifiche introdotte dalla normativa richiedono agli enti la redazione di un bilancio consolidato capace di rappresentare la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall'ente non solo attraverso le proprie articolazioni organizzative, ma anche attraverso i propri enti strumentali e le sue società controllate e partecipate.
Depurato dagli enti e società, il cui bilancio è irrilevante ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico, delle 15 in cui il Comune di Rimini possiede una quota partecipativa sono 4 le società incluse nell'elenco degli enti oggetto di consolidamento per l'esercizio 2016: AM Agenzia Mobilità Provincia di Rimini srl (11.665.445,53 euro il capitale sociale, 79,63% la quota posseduta dal Comune di Rimini), Rimini Holding Spa (100.700.000, 100%), Anthea Srl (7.548.618, 99,99%), Romagna Acque - Società delle fonti Spa (375.422.536,87, 11,94%).
I principali dati economici
Come era emerso in sede di approvazione del rendiconto 2016 il risultato economico del Comune di Rimini, letto attraverso il criterio economico-patrimoniale, definisce in sintesi questa situazione del Consolidato.
· avanzo di amministrazione al 31.12.2016 pari a euro 32.463.940,27;
· debito residuo all'1 luglio 2011 pari a euro 141.352.322,00; al 30 giugno 2016 pari a euro 101.135.305,59 con una riduzione in sei anni di euro 40.217.016,41
· ·equilibrio economico – finanziario positivo sia nella parte corrente che nella parte in conto capitale;
· saldo di cassa al 31.12.2016 pari a euro 40.587.230,11, con l'ultimo saldo di cassa verificato al 30.09.2017 riportante un saldo pari a euro 35.000.000.
· rispetto di tutti e 13 i parametri di deficitarietà strutturale, a significare la solidità del bilancio.
L'iscrizione di partite straordinarie, dovute ad alcune novità introdotte dalla legislazione contabile nazionale a partire dall'annualità 2016, rappresentate dagli ammortamenti, dagli altri accantonamenti e dagli oneri diversi di gestione, non presenti, o presenti in parte, all'interno del bilancio dell'Ente che è redatto nel rispetto dei principi della contabilità finanziaria armonizzata, conducono a un risultato negativo del bilancio consolidato 2016 pari a 8,031 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli accantonamenti, ad esempio, è stato necessario inserire, per la prima volta, tutta la quota del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità accantonata nel corso degli anni e non solo la quota di competenza dell'anno 2016 pari a euro 9.279.125,86, quindi con un appesantimento sul conto economico dell'anno di 11.236.020,20 euro.
La situazione degli oneri diversi di gestione è analoga a quella degli accantonamenti in quanto all'interno del conto economico, per consentire la costituzione del Fondo accantonamenti per sentenze, è stata iscritta la totalità degli accantonamenti pari a euro 1.412.679,36 mentre la quota accantonata nel corso del 2016 è stata pari a 336.639,79.
Pertanto se si elidessero le quote di accantonamenti non di competenza dell'anno 2016, lasciando imputati gli ammortamenti che comunque non rientrano all'interno del bilancio armonizzato, il conto economico del Comune di Rimini chiuderebbe con un risultato netto positivo pari a 7.893.259,14.
Il Risultato netto del bilancio consolidato del Comune di Rimini è la trasposizione dei due risultati che si sono registrati al 31.12.2016 nel conto economico del Comune di Rimini pari a 4.418.800,63 e della società Rimini Holding spa pari ad euro 4.665.365.
Per quanto riguarda Rimini Holding è importante evidenziare come il risultato economico negativo conseguito nel corso dell'anno 2016 sia ascrivibile a fattori di natura straordinaria, nonché ricordare che il risultato medio di bilancio degli ultimi 6 esercizi di Rimini Holding è positivo per euro 53.903,83.
L'introduzione nell'ordinamento nazionale del D.LGS. 19/2015, che ha modificato i principi contabili OIC, particolare rilevanza, ha assunto una particolare rilevanza per le risultanze della società Rimini Holding, specie con la novità introdotta dal documento OIC n. 21, relativo alle partecipazioni ed alla contabilizzazione dei dividendi da partecipazione.
La disposizione non consente più la contabilizzazione dei dividendi da partecipazione nell'esercizio di formazione dei dividendi stessi; in altre parole, i dividendi deliberati dalle società partecipate nelle relative assemblee svoltesi nel 2017 (per approvare i bilanci del 2016) non sono stati imputati nel bilancio 2016, ma verranno imputati nel bilancio 2017, anno di materiale erogazione degli stessi, diversamente da quanto veniva contabilizzato fino al 2015. E' evidente, pertanto, che il 2016 costituisce un esercizio "anomalo" per Rimini Holding in quanto è mancata la contabilizzazione, tra i ricavi, dei dividendi erogati nel 2016 sul bilancio 2015 (perché già imputati l'anno precedente), sebbene materialmente incassati nel 2016, e di quelli che verranno erogati nel 2017 (sull'esercizio 2016), perché verranno imputati nel medesimo anno (2017).
Ammontano a 3.459.981 euro i dividendi che per questo non sono stati inseriti all'interno del risultato economico di Rimini Holding: 319.958 euro da Anthea, 607.586 da Romagna Acque, 2.167.668 da Hera, 144.840 da Amfa, 219.929 da Rimini Fiera.
Riccione, accoglienza: botta e risposta tra Tosi e Vescovi
(Rimini) A tema i migranti. Lo scontro tra Sabrina Vescovi, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Riccione, e il sindaco, Renata Tosi, è andato in scena dai microfoni si Radio Icaro.
Vescovi chiede un consiglio comunale aperto sulla questione migranti e accusa Tosi di non aver detto la verità durante la campagna elettorale. “Durante la campagna elettorale questo tema è stato cavalcato in modo strumentale. Sono stata vittima di colpi bassi come il volantinaggio notturno a San Lorenzo nel quale sono state furbescamente interpretate alcune mie parole e fu detto ‘la Vescovi riempirà San Lorenzo di immigrati’. I fatti dimostrano il contrario”.
Da parte sua il sindaco Tosi chiama in causa papa Francesco e dichiara “nessuna sorpresa per parole con le quali il consigliere comunale del Pd, Sabrina Vescovi, prova a strumentalizzare la questione dell'accoglienza ai migranti. Una prova di immaturità politica che lascia presagire come il Pd intende portare avanti i suoi prossimi lunghi anni all'opposizione. E allora è bene fare subito chiarezza e ribadire che questa Amministrazione, in pieno accordo con tutta la maggioranza, su questa gravissima emergenza nazionale ha avuto e ha un atteggiamento chiaro e responsabile. Nel rispetto dei profughi e a protezione della città. Ha infatti, in piena e perfetta sintonia con la Prefettura, predisposto ed organizzato tutte le strutture possibili ed idonee all'accoglienza temporanea dei profughi che ricordiamo sono le strutture di via Piemonte via Toscana e via Puglia. Lo ha fatto mantenendo forte la sua posizione che si richiama al rispetto dell'equilibrio e della sostenibilità. Lo sta facendo con grande attenzione alle fragilità di persone che si trovano in grandissime difficoltà. Il consigliere Vescovi strumentalizza numeri ed eventi, dimostrando quanta poca attitudine ha con il buon governo della città. Abbiamo fatto e continueremo a fare il nostro dovere rispondendo alle indicazioni e alle sollecitazioni del Governo e della Prefettura, preservando gli equilibri della città, predisponendo piani e strumenti adeguati e solleciti, con responsabilità e diritto. E personalmente richiamandomi ai dettami di Papa Francesco che ci invita ad "accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
Crac Aeradria, il Comune mette in mora gli ex amministratori
(Rimini) Nell’ambito del fallimento di Aeradria spa, il Comune di Rimini e la sua controllata Rimini Holding hanno deciso di intraprendere azioni di messa in mora e diffida nei confronti degli Amministratori e degli organi di controllo della società fallita e nei confronti degli Amministratori degli Enti soci.
Nel corso di questi mesi il Comune e Rimini Holding spa si sono posti il tema di assicurare la più ampia tutela della posizione e degli interessi degli Enti nell’ambito della complessa vicenda del fallimento di Aeradria spa, vicenda che, com’è noto, è oggetto di procedimenti giudiziari sia in sede civile, promossi dalla Curatela nei confronti del Comune di Rimini e di Rimini Holding, sia in sede penale, con il coinvolgimento sia degli Amministratori e organi di controllo della fallita società sia degli Amministratori degli Enti soci.
Il Comune di Rimini e Rimini Holding, avvalendosi anche della specifica consulenza di uno studio legale, hanno condotto valutazioni e approfondimenti in ordine alle più opportune e utili azioni da intraprendere, all’esito dei quali, è stata ritenuta la necessità di intraprendere azioni di messa in mora e diffida.
Considerati i tempi sia del giudizio civile - in ordine al quale il Comune di Rimini e Rimini Holding comunque ribadiscono il loro convincimento che le domande svolte dalla Curatela del fallimento Aeradria non siano fondate - sia di quello penale, gli Enti hanno ritenuto necessario adottare i predetti atti di messa in mora e diffida, oltre che nei confronti di Amministratori e organi di controllo della società fallita, anche nei confronti di Amministratori degli Enti soci; e ciò al fine di interrompere qualsivoglia termine di prescrizione e/o decadenza e tenere così indenne Comune di Rimini e Rimini Holding sia per l’ipotesi di danno patrimoniale prodotto alla redditività e al valore della partecipazione per responsabilità da fatto illecito (ai sensi dell’art. 2043) sia per l’ipotesi di condanna degli Enti per l’attività di direzione e coordinamento nei confronti di Aeradria spa (ai sensi dell’art. 2497), e comunque in ogni ipotesi di pregiudizio diretto o indiretto subito dagli Enti per responsabilità dei predetti soggetti.
Nei prossimi giorni inoltre, sarà trasmessa alla Corte dei Conti, per quanto di competenza di tale Magistratura, segnalazione sulle azioni intraprese e sullo stato della vicenda del fallimento di Aeradria spa.
Traccia riminese per il terrorista Hannachi
(Rimini) È passato da Rimini il venticinquenne cittadino tunisino Anis Hannachi, fratello del jihadista tunisino Ahmed che il primo ottobre ha ucciso due donne alla stazione di Marsiglia. L’uomo è stato arrestato in pieno centro a Ferrara, sabato sera. La presenza a Rimini di Hannachi è confermata da una “fugace” traccia telematica piuttosto fugace. L’uomo potrebbe essersi collegato in rete col telefonino per scambiare informazioni in chat.
La conferma della traccia riminese è arrivata ieri da Lamberto Giannini, capo servizio antiterrorismo al Viminale, in conferenza stampa. “Il fratello del killer di Marsiglia è passato da Rimini prima dell’arresto”, ha detto chiaramente. “Le indagini vanno avanti per capire perché Anis si trovasse qui”, ha sottolineanto Giannini. Di Hannachi era stata segnalata la presenza in Italia già nel 2014, quando è stato oggetto di un respingimento. All’epoca fu rispedito in Tunisia semplicemente “per la sua condizione di clandestinità”, precisa Giannini.
In prefettura con la bustarella, albergatore indagato
(Rimini) L’ipotesi di reato è di tentata corruzione. E’ finito nei guai, l’albergatore riminese che si è presentato in prefettura tentando di lasciare ad un ipiegato una busta con dentro 1.500 euro. L’uomo sosteneva si trattasse di un ringraziamento per aver ricevuto il rimborso statale nell’ambito del programma per l’ospitalità ai profughi. In prefettura si sono subito ritratti e hanno deunciato l’accaduto, sui cui ora indaga la procura. Unico iscritto, per ora, nel fascicolo è il maldestro albergatore. Perché l’uomo si è presentato con il ‘ringraziamento’? Era destinata a qualcuno in particolare? La digos è già al lavoro per trovare le risposte. Obiettivo: sgombrare al più presto il campo dal sospetto sulla presenza di dipendenti infedeli.