(Rimini) Banca Carim è stata ieri premiata da San Patrignano “per la solidità e la continuità con cui in questi anni ha affiancato la Comunità, per aver contribuito allo sviluppo del progetto WeFree e alla realizzazione delle tante iniziative rivolte ai giovani in collaborazione con San Patrignano”.

Il riconoscimento è stato consegnato ieri al presidente della banca Sido Bonfatti dalla responsabile del progetto WeFree Silvia Mengoli, nell’ambito della due giorni dei WeFree Days, evento di lancio della campagna annuale di prevenzione della comunità San Patrignano, giunta quest’anno alla decima edizione.

“Essere premiati rappresenta un motivo di soddisfazione per tutti – ha sottolineato Bonfatti al termine del forum a cui ha partecipato la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli - Da quando ci siamo fusi con una banca Etica abbiamo preso un impegno nei confronti del territorio per realizzare iniziative di solidarietà sociale. Il riconoscimento ed il premio che abbiamo ricevuto consentono di dimostrare che anche le banche riescono a mantenere le promesse”.

A conclusione del suo intervento Bonfatti ha tenuto a sottolineare il recente progetto che Carim sta portando avanti contro la ludopatia: “Abbiamo lanciato questo sito che si chiama www.nonazzardo.it, una piattaforma che ospita testimonianze e pareri di esperti. Con questa iniziativa vogliamo contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e fare prevenzione sui rischi ad esso correlati. Rimini si trova in una situazione difficile, in tutta l’Emilia Romagna detiene il primato per quanto riguarda il numero di sale scommesse per numero di abitanti”.

(Rimini) “I consigli di quartiere intesi come una volta sono ormai passati come concetto”. E’ l’opinione espressa ieri dal capogruppo di Patto Civico, Mario Erbetta. Occasione è stata la commissione consiliare in cui le forze di maggioranza e quelle di minoranza hanno per lo più convenuto nell’affermare la necessità di un organo intermedio che permetta la partecipazione dei cittadini.

“La legge - spiega Erbetta - ha vietato le retribuzioni dei consiglieri se la popolazione del comune e' inferiore ai 250.000 abitanti, per cui l'eventuale partecipazione deve essere totalmente gratuita. Inoltre, un organo puramente consultivo senza alcun potere decisionale si riduce a una sovrastruttura improduttiva. Infine, i costi di un'elezione che ora deve avvenire tra i 30 e i 90 giorni dalle elezioni comunali e quelli della struttura di supporto rendono onerose queste strutture comunque anche perché le funzioni sociali ora sono esercitate dai vari Civivo”.

Erbetta non “nega comunque la necessità di ascolto da parte della politica delle istanze locali e per questo noi abbiamo proposto un progetto alternativo più moderno. In pratica l'istitualizzazione di un incontro a quartiere mensile tra una rappresentanza di consiglieri di maggioranza e minoranza e assessori con la cittadinanza. In pratica un mini consiglio comunale in itinere tra i quartiere con la differenza che non si votano delibere e i cittadini possono parlare dei loro problemi locali”.

Ecco il meccanismo. “Dato che siamo 32 consiglieri e i quartieri sono 6 agli incontri potrebbero andare 5/6 consiglieri che rappresentino in proporzione maggioranza e minoranza con l'ausilio di due/tre assessori e magari anche il Sindaco”.

I vantaggi. “Nessun costo aggiuntivo, la possibilità effettiva di decisioni anche condivise per la risoluzione dei problemi da portare in giunta o in consiglio, maggiore vicinanza dei consiglieri al loro territorio per una maggiore relazione tra elettore ed eletto. In pratica se i cittadini non vanno al Consiglio comunale è il consiglio comunale che va dai cittadini”.

Una proposta a norma di legge e che ha funzionato. “Questa proposta nasce dalla nostra esperienza dato che come Patto Civico da quando siamo nati incontriamo periodicamente nei quartieri la cittadinanza in riunioni pubbliche, solo che in questo caso le riunioni sarebbero allargate alla partecipazione di tutti i partiti del consiglio comunale. Questa è stata l'idea da noi formulata in commissione e che il tavolo Bipartisan di prossima attuazione potrà valutare. Tra parentesi - ci tiene a precisare infine Erbetta - è stata l'unica vera proposta concreta uscita da una discussione all'apparenza condivisa ma da cui non è uscito nulla di realisticamente fattibile”.

(Rimini) Parte in Valconca un progetto innovativo scuola-lavoro. Tre industrie del territorio sono pronte ad accogliere quaranta ragazzi delle quarte e quinte superiori.
“Il Progetto Scuola-Lavoro mira a valorizzare i talenti locali, creare competenze specifiche spendibili nel mondo dell’impresa ed offrire ai giovani studenti una concreta opportunità di realizzazione professionale, il tutto in una prospettiva puramente meritocratica”, spiega Alessandro Pettinari di Fom industrie.
L’obiettivo è quello di affrontare la disoccupazione giovanile mettendo in contatto la forza lavoro più fresca con aziende in cerca di mano d’opera qualificata.

Tra le mura dell’azienda gli studenti saranno affiancati da tutor e potranno usare praticamente macchinari di assoluta avanguardia sul piano tecnologico, in particolare: simulatori, macchine per il disegno professionale e visualizzatori.
“Il principio che sta alla base di questo Progetto è quello di aiutare i ragazzi ad apprendere meglio la teoria che viene loro insegnata nella scuola, integrandola con l’esperienza diretta del lavoro in azienda. Pensiamo che i ragazzi che ospiteremo per questo Progetto, dopo il diploma saranno più pronti ad affrontare il mondo del lavoro, mentre chi vorrà proseguire gli studi all’Università potrà disporre di maggiori conoscenze pratiche”, sottolinea Gianluca Marchetti di Mt Marchetti.

Un’esperienza che proietterà i ragazzi nel mondo dell’Industria 4.0, dove interagiscono meccanica, elettronica ed informatica.
“Il mercato richiede alle imprese sempre maggiore flessibilità e capacità di adattamento. Tecnologie, macchinari, materiali e normative sono in continua evoluzione. Il mondo della scuola non sempre riesce ad adattarsi a questi stimoli esterni con la necessaria rapidità, rendendo spesso ardua l’individuazione di quei Tecnici specializzati che servono alle imprese. Il nostro desiderio è quello di fare entrare i giovani in contatto con professionisti in un ambiente pienamente operativo”, conclude Pietro Donati di Universal pack.

Giovedì, 12 Ottobre 2017 09:13

12 ottobre

Pattinatrice alla sbarra | Sensoli: Gnassi dovrebbe dimettersi | Casa galleggiante alla Darsena

Giovedì, 12 Ottobre 2017 08:39

Doping: a giudizio ex medico Magnini

(Rimini) La Procura di Rimini ha disposto la citazione a giudizio immediato per il medico-nutrizionista Guido Porcellini di Pesaro - che, in passato, ha seguito, tra gli altri, il campione di nuoto azzurro, Filippo Magnini - e la pattinatrice riminese, Sara Venerucci. Il processo per entrambi è stato fissato per fine novembre e l'ipotesi di reato è di frode sportiva. Al medico, i magistrati contestano di aver prescritto sostanze al fine di alterare la prestazione sportiva.
Nei giorni scorsi il medico-nutrizionista era tornato agli onori delle cronache per l'apertura di un'indagine della Procura antidoping di Nado Italia nei confronti di Magnini e dell'altro nuotatore Michele Santucci a seguito di un'inchiesta della Procura di Pesaro riguardante sostanze dopanti e medicinali che sarebbero stati commercializzati dallo stesso Porcellini.
Il medico ha sempre dichiarato la completa e totale estraneità di Magnini ai fatti relativi al procedimento penale aperto a Pesaro.

Mercoledì, 11 Ottobre 2017 16:22

Aeradria, Sensoli: Gnassi si dimetta

(Rimini) Una “messa in scena mal riuscita”. Questo per la consigliera regionale Raffaelle è la lettera con cui il vicesindaco Lisi ha diffidato il sindaco Gnassi per il crac di Aeradria. “Se per davvero questa amministrazione avesse avuto a cuore le sorti del Comune allora avrebbe dovuto costituirsi parte civile così come il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto a gran voce prima dell’inizio del procedimento in tribunale”, ricorda Sensoli.

La costituzione in parte civile sarebbe stata, per Sensoli “l’unico atto dovuto, concreto ed efficace, che il Comune avrebbe dovuto fare”. Mentre “quello che sta accadendo oggi è la dimostrazione che la nostra richiesta era più che fondata. La diffida fatta oggi non basta, serviva ben altro”.

A questo punto, però, Sensoli chiede le dimissioni di Gnassi. “Ci chiediamo come Pd e giunta possano giustificare una situazione del genere, in cui un sindaco viene messo in mora dal suo stesso Comune. Secondo noi ci sono tutti gli estremi perché Gnassi rassegni le proprie dimissioni anche senza necessariamente aspettare il prossimo 23 gennaio visto che questa vicenda apre dei pesanti dubbi sul rispetto dei criteri candidabilità e di eleggibilità dello stesso Gnassi”.

(Rimini) “La politica indiscriminata attuata da questo governo sull'accoglenza dei " profughi ", sta mettendo in seria difficoltà le comunità Italiane, Riccione non è da meno”. Lo ammette il coordinatore di Forza Italia a Riccione Andrea Dionigi Palazzi, intervenendo sulle polemiche sull’accoglienza dei profughi.

“Forza Italia insieme alla maggioranza, ha assunto e mantiene tutt'ora un atteggiamento lineare e consono alla problematica. In linea poi con la Prefettura, sono state adibite strutture di prima accoglienza che ad oggi risultano collocate in Via Toscana, via Piemonte e via Puglia, coniugando il principio di giusta sostenibilità con il rispetto di persone che in questo particolare momento si trovano in situazioni di estremo disagio”, precisa Palazzi.

“Forza Italia si pone perfettamente in equilibrio con le politiche di centro destra, e si pone a sostegno del buon lavoro svolto da un'Amministrazione che da sempre riesce a coadiuvare le esigenze della città con le rispettive problematiche a lei esterne. Riteniamo che Riccione abbia già fatto la sua parte mettendo a disposizione tutte le abitazioni disponibili a loro destinate e che oltre le persone attualmente ospitate, non possa riceverne altre senza compromettere il comparto turistico fonte primaria di ricchezza del nostro territorio”.

(Rimini) E’ in arrivo la carta d’identità elettronica per i cittadini di Riccione. La prima emessa appartiene al sindaco Renata Tosi che da questa mattina ha il documento di identità in formato elettronico, la nuova modalità di rilascio della carta che sostituisce quella cartacea.

Per richiedere la nuova carta (CIE) occorre prenotarsi (tutte le informazioni e le modalità sono sul portale del Comune www.comune.riccione.it sezione Anagrafe) per poi presentarsi allo sportello muniti di foto-tessera, tessera sanitaria, carta d'identità precedente. All'atto della richiesta si acquisiscono gli elementi biometrici (fotografia e impronte digitali) e la firma del cittadino al quale, infine, viene rilasciata la ricevuta con foto e dati inseriti.
La procedura prevede che successivamente la richiesta venga inviata al Ministero in quanto la nuova carta non viene rilasciata subito allo sportello ma arriva presso il domicilio (o altro recapito indicato, compreso l'ufficio anagrafe del Comune) entro 6 giorni lavorativi.
La CIE, come la Carta d'identità cartacea, ha la stessa validità per l'espatrio nei paesi dell'Unione Europea ed in altri con i quali esistono appositi accordi. Per i cittadini comunitari e stranieri invece, la carta d'identità non è valida per l'espatrio.

Il Comune di Riccione ha aderito al progetto "Una scelta in Comune", pertanto i cittadini maggiorenni contestualmente al rilascio del documento possono esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti sottoscrivendo il modulo di adesione. Il consenso o diniego non sarà registrato sulla Carta d'Identità ma trasmesso in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti.

(Rimini) Il movimento 5Stelle di Bellaria ritiene opportune alcune precisazioni rispetto alle parole di solidarietà indirizzate dal coordnatore di Forza Italia, Massimo Palmizio, al sindaco Enzo Ceccarelli, indagato un per abuso d’ufficio commesso in occasione delle votazioni per il nuovo piano spiaggia. “Pare a noi evidente - spiegano i 5Stelle - che l'onorevole parli privo delle nozioni minime necessarie ad affrontare l'argomento, al punto tale da trovarsi costretto a coinvolgere l'amministrazione romana, finendo in una imbarazzante caduta di stile”.

Anzitutto, “l'indagine non è relativa alla delibera di indirizzo, ma alla votazione sull'emendamento legato alla tipologia di gestioni delle attività site nell'area. Area di migliaia di metri quadri, e di pubblico interesse, oltre che frequentata, nel corso della stagione, da migliaia di turisti attirati da servizi ed eventi: una tra le maggiori attrattive bellariesi. Anche se non inerente l'argomento in oggetto, riteniamo imbarazzante il tentativo di deviare l'attenzione tirando in ballo l'amministrazione capitolina, dimostrando inoltre ignoranza sulla gravità dell'accusa di falso alla Raggi - penalmente non rilevante - per la quale non è ancora stato espresso un giudizio. Non saremo comunque noi a fare riferimenti ai forzisti della giunta romana coinvolti in scandali e indagini. Ma sarebbe opportuno guardare in casa propria, prima di scadere in simili paragoni”.

Esposto a 5Stelle. “Il nostro gesto è frutto di un dubbio legittimo, confermato anche da un legale in diritto amministrativo. Sarà poi la magistratura a dare il dovuto giudizio. La nostra azione non è dettata da spirito di giustizialismo, ma dall'onestà morale e intellettuale nei confronti dei cittadini, che ci ha impedito di accettare la superficialità, o l'arroganza, di chi non si cura di eventuali, possibili ricadute personali, legate al voto in consiglio”.
Si “dovrebbe scusare” chi ritiene di “poter giudicare il nostro operato, senza aver mai avuto alcun termine di misura per valutarlo. Non ricordiamo, infatti, di aver visto l'onorevole ospite fisso ai nostri consigli comunali, anzi, ricordiamo di non averlo mai visto. Quindi, con che parametro giudica il nostro lavoro? Con quale capacità critica ? Quella di parte dei suoi politici locali? Ovvio che ne esca un'immagine faziosa”.

I fatti. “Fu con spirito di collaborazione che il consigliere Stacchini cercò di affrontare l'argomento in una commissione controllo e garanzia, per chiedere venisse riproposta la votazione. Ma i 3 consiglieri di maggioranza presenti, si rifiutarono anche solo di discutere il punto, facendo leva sul fatto che, con tre voti, la maggioranza in commissione era la loro. Comunque su una cosa concordiamo: ci permetta di dire che non sta al suo giudizio indicare il livello di utilità del nostro operato. Quel giudizio spetta ai cittadini di Bellaria Igea Marina. E' da qui che si vede il valore che date ai vostri cittadini, convinti di poterli rappresentare anche nel pensiero. Per quanto riguarda il parere dei giudici, su quello concordiamo, nella speranza che sia equo e commisurato agli eventi. Non ci esprimiamo sull'onestà del sindaco Ceccarelli, non è nostro compito né nostro desiderio: ma sulle sue capacità, di certo dissentiamo”.

(Rimini) Questa mattina in consiglio cominale si è riunita la prima commissione con a tema le forme di partecipazione. “Dopo i lavori della prima commissione consiliare di stamani posso esprimere con fiducia che la rinascita degli organismi amministrativi decentrati (Quartieri) può davvero concretizzarsi nel giro di pochi mesi”. Il commento è del presidente della prima commissione, Gennaro Mauro.
“Non solo si sono espressi favorevolmente al ripristino gli ex presidenti di quartiere di diverso colore politico quali Roberto Biagini, Claudio Dau, Giovanna Zoffoli e Giuseppe Riccio, convocati in audizione, ma anche le risultanze degli interventi dei consiglieri comunali presenti in commissione ci dicono che sussiste uno ampio schieramento trasversale tra maggioranza e opposizione che potrà sostenere fino in fondo il progetto”.
Presente anche l’assessore Mattia Morolli, le cui riflessioni “inducono a ritenere che l'intera amministrazione Gnassi darà l'assenso al progetto”.
Comunque, “nei prossimi giorni ci aspettiamo un confronto tra i componenti della prima commissione e il Sindaco è la sua giunta per declinare le caratteristiche di funzionamento, competenze le modalità dei nuovi quartieri, facendo tesoro dell'esperienza passata, con una particolare attenzione ai costi.Tutto ciò dovrà avvenire attraverso una necessaria condivisione tra tutte le forze politiche che siedono in Consiglio Comunale, sia di centrodestra che di centrosinistra. L'obiettivo è di garantire la più ampia partecipazione democratica a tali organismi di decentramento amministrativo, affinché i cittadini possano conoscere, determinare e condividere le scelte operate da chi governa la città”.