(Rimini) La Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha stanziato 132mila euro a favore delle micro, piccole e medie imprese, con sede legale o unità operativa nelle due province di pertinenza (in regola), che attiveranno percorsi di alternanza scuola-lavoro nell'anno scolastico 2017/2018. A livello nazionale verranno resi disponibili circa 26 milioni di euro concessi in forma di contributo/voucher, erogati attraverso bandi pubblici emanati dalle singole Camere di commercio a livello territoriale. I contributi, spiegano dall’ente camerale, intendono “favorire la progettazione di percorsi di qualità e potranno coprire le spese che le imprese che ospitano studenti in alternanza scuola lavoro sostengono, ad esempio, per la qualificazione dei tutor aziendali, per l'adeguamento per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro o per lo sviluppo di strumenti per la valutazione dell’apprendimento".
Oggetto del contributo sono i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, della durata minima di 80 ore continuative eseguite a partire dall' 1/11/2017 e fino al 31/8/2018, svolti da studenti, frequentanti la scuola secondaria di secondo grado oppure i centri di formazione professionale.  I contributi previsti dalla Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (fino ad esaurimento fondi) ammontano a 1.000 euro per la realizzazione da 1 a 5 percorsi individuali di alternanza scuola-lavoro, 1.500 euro per la realizzazione da 6 o più percorsi di alternanza scuola-lavoro e 200 euro ulteriori nel caso di inserimento in azienda di studenti diversamente abili. È possibile una sola istanza per impresa per l'anno scolastico 2017/2018.

Venerdì, 27 Ottobre 2017 11:02

Fiera, a Ecomondo l’economia circolare

(Rimini) Il treno dell’economia circolare, nuovo paradigma dell’economia green, si è messo in moto, in Europa e nel mondo, ed Ecomondo e Key Energy, in programma dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini sotto le insegne di Italian Exhibition Group, sono pronte a rappresentarne le priorità normative, industriali e di ricerca ed innovazione.

“Più prodotto e meno rifiuto” è il concetto cardine. Efficienza dei processi e riprogettazione dei materiali per renderli più durevoli, meglio riparabili e meglio riciclabili o valorizzabili a fine vita, sono le azioni chiave da mettere in campo, in uno scenario di transizione verso l’economia circolare già assunto come impegno prioritario dalla Commissione Europea.

“Il Parlamento Europeo e la Commissione Europea considerano l’economia circolare un pilastro strategico per la competitività dell’Europa - osserva il Professor Fabio Fava, presidente del Comitato scientifico di Ecomondo - Con l’adozione del Circular Economy Package a fine 2015, la Commissione Europea ha identificato obiettivi restrittivi sul fronte della riduzione della produzione dei rifiuti e sul loro riciclo avviando, nel contempo, finanziamenti importanti a sostegno della Ricerca e dell’innovazione necessarie per lo sviluppo delle procedure e dei processi indispensabili per la ri-progettazione dei prodotti e il raggiungimento degli obiettivi di riciclo prefissati (650 milioni di euro attraverso Horizon2020 e alcune altre centinaia di milioni attraverso alcune delle Public Private Partnership europee attive nei diversi settori manifatturieri) e per la loro implementazione sui territori europei (oltre 5.5 miliardi di euro di fondi strutturali)”.

“Ad Ecomondo – continua Fava – sarà fatto il punto sulle criticità e lo stato di adozione della normative Europee e nazionali del settore e presentate le priorità, le necessità e le opportunità della ricerca e dell’ innovazione nella valorizzazione dei principali rifiuti industriali ‘tecnici’ e ‘biologici’ e nella riprogettazione dei prodotti e dei processi industriali, come nell’adozione dei principi dell’economia circolare nelle città, nella riqualificazione dei siti inquinati e nella gestione delle risorse idriche, attraverso workshops che vedranno la partecipazione di preminenti esperti nazionali e internazionali, della ricerca pubblica, del mondo industriale e delle istituzioni, e la presentazione di esempi concreti di aziende che hanno già fatto propri i principi dell’economia circolare”.

L’evento faro nel settore si terrà mercoledì 8 e giovedì 9 novembre ed avrà per titolo Utilizzo e fornitura di materie prime circolari. A cura di ENEA, Edizioni Ambiente, Renewable Matter e Comitato Tecnico-Scientifico Ecomondo, vi prenderanno parte i principali referenti a livello europeo in tema di economia circolare, esponenti del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, di Confindustria e dell’associazione Fise Unire per uno sguardo approfondito sulle principali strategie europee e nazionali in tema di economia circolare con l’apporto di aziende leader grandi e piccole dei vari settori della manifattura avanzata Europea e italiana.

Seguiranno molti altri eventi nazionali ed internazionali dedicati agli aspetti normativi e procedurali (fra questi quello dedicato al protocollo UE sulla gestione dei rifiuti da demolizioni e costruzioni di giovedì 9 novembre). E poi quelli sui nuovi materiali dell’economia circolare e il loro mercato, suai nuovi approcci alla valorizzazione integrata di rifiuti plastici, elettrici ed elettronici e dell’industria delle costruzioni, come dei pneumatici, degli oli esausti, delle rocce da scavo, dei veicoli a fine vita e di quelli biologici (agrifood, ma anche della frazione organica della raccolta differenziata e i fanghi attivati).

Alcuni dei casi di successo italiani della valorizzazione su piena scala dei rifiuti, sottoprodotti, effluenti e residui biologici saranno presentati all’evento organizzato dall’OCSE e dalla Public Private Partnership Biobased industry Europea previsto per giovedì 9 Novembre.

(Rimini) “La riqualificazione di Rimini nord è un tema che da mesi crea dibattito e discussione tra i cittadini, per questo ritengo che serva la massima responsabilità e chiarezza per descrivere un progetto che cambierà prima di tutto l'assetto del territorio coinvolto e di conseguenza l'intera mobilità cittadina”. Lo chiede la consigliera comunale del Pd Giulia Corazzi, che allo scopo ha presentato un’interrogazione per chiedere informazioni sull’impatto del traffico su via Mazzini una volta pedonalizzato il lungomare e su come si intenda tutelare il tratto di strada, magari con sottopassi, ciclabili e parcheggi.
“La mia interrogazione nasce dalla volontà di rendere trasparente l'evoluzione e il monitoraggio di questo progetto, affrontando le criticità e difficoltà emerse nel confronto con i residenti, le associazioni e le attività, con l'obiettivo di renderla una vera occasione di riqualificazione per il nostro territorio. Le risposte avute in merito al lavoro di progettazione preliminare sono importanti e significative; come la conferma che il tratto di via Mazzini non sarà oggetto di un temuto aumento di traffico alla luce dell'analisi dei flussi veicolari effettuato ed illustrata in Consiglio Comunale in data 10-08-2017 e che la velocità di marcia consentita sarà limitata ulteriormente e tenuta sotto controllo con l'utilizzo di dissuasori di velocità e altri strumenti. E' prevista inoltre una nuova fascia di parcheggi nella zona a ridosso della ferrovia dietro la scuola media e si sta progettando un sistema integrato di piste ciclabili inserite all'interno del più ampio piano urbano della mobilità sostenibile”.

Inoltre, aggiunge Corazzi, “sono in corso studi di fattibilità per rendere più ‘leggero’ il transito degli autobus sul tratto stradale che va da Via Dati in direzione Rimini, tratto che in ogni caso godrà degli stessi interventi di riqualificazione previsti per il lungomare delle altre zone. C'è l'impegno anche di ripristinare e rendere fruibili i sottopassi pedonali che fungono da cerniere tra la zona mare e quella sopra la ferrovia”.
Diventa “fondamentale in questa fase il confronto con l'amministrazione, per questo ho richiesto che il pullman del Piano strategico faccia quanto prima tappa a Viserba per coinvolgere direttamente i cittadini in questo passaggio di cambiamento radicale del loro territorio, per stimolare un flusso di informazione, consultazione e feedback utili al consolidamento delle proposte e per contrastare le tante approssimazioni e inesattezze circolate sul progetto che, voglio ricordare, rappresenta quel punto di svolta per la riqualificazione di Rimini Nord attesa per un tempo troppo lungo”.

Venerdì, 27 Ottobre 2017 09:05

27 ottobre

Stalking, 8 anni per Tavares | Traffico di coca, 4 arresti | In mille ai funerali di Simone Ugolini

Giovedì, 26 Ottobre 2017 16:45

Titilla, festa per Armonica

(Riccione) La musica della notte da trent'anni nasce tra Rimini e Riccione. La Piramide e i locali della riviera sono, dagli anni '80, il laboratorio creativo delle nuove onde, delle tendenze di ricerca e sperimentazione della culture club internazionale. A riprendere questo percorso, a riannodare i fili di un percorso di sperimentazione e nuova creatività di successo mondiale, è stato quest'estate il collettivo Musicale "Armonica", dai due ultra autoctoni DJ: Andrea Arcangeli e Asal.

Il loro format giocato tra diversi linguaggi artistici e musicali "Goat Serious", contaminazione crossover tra suono, arte, light design, live painting, è stato presentato con successo al "Cocoricò" ed è pure sbarcato, a fine agosto, in Spagna nel tempio techno del "Pacha" di Barcellona. Sabato 31 ottobre, il format compirà un anno di vita e lo festeggerà con un dj set al "Titilla" a cui insieme a Armonica, parteciperanno Lehar e Speaking Minds.

Ma quest'estate a raccogliere grande interesse a attenzione e a diventare in pochi mesi hit ripresi dai grandi DJ, sono state le loro nuove tracce giocate su sonorità Afro Hosue. Immediatamente pubblicate dalle label di riferimento di questo nuovo genere musicale: la "BAR 25 record" di Berlino e l'italiana "MOBLACK records". Un successo trainato dal remix del brano "Baakoya" featuring "Mabiisi", straordinario vocalist africano. Un top della consolle come "Black Coffee" l'ha suonata nell'apertura del suo evento/concerto in Sud Africa. Al "Sonar" il festival più accreditato a livello mondiale di musica elettronica di Barcellona, nel party "Innervision", Dixon il numero 1 della classifica mondiale resident advisor, ha deciso di presentare il remix targato "Armonica". Scelta ripetuta anche da un altro nome top come Âme e il boom è arrivato con la performance del Dj oggi più gettonato al mondo Solomun. "Baakoya" ha raccolto in diretta streaming mondiale 800 mila visualizzazioni. Risultato il brano sta scalando tutte le classiche dei portali di vendita di musica online ed è chartato dai migliori dj al mondo.

"La Riviera è sempre stata il luogo da dove sono partite nuove tendenze musicali. C'è un lunghissimo elenco di grandi artisti nati o cresciuti in questa sorta di grande creative lab– spiegano Andrea Arcangeli e Asal - noi lavoriamo In studio raccogliendo le influenze che ci arrivano dalle più disparate culture musicali. Dall'elettronica al folklore. Vogliamo inoltrarci nelle più improbabili convivenze sonore. Nasce da qui la cifra delle nostra tracce Afro House. In Baakoya abbiamo unito sintetizzatori analogici a elementi organici come flauti e voci africane alle le nostre ritmiche e i nostri campionamenti. Questa miscela ha creato molto interesse e i migliori dj al mondo hanno inserito questo remix nei loro dj set. Siamo contenti che ancora una volta dal nostro territorio parta qualcosa che interessa e piace anche il luoghi lontani dalla riviera".

Gli "Armonica" sono poi appena uscita dalle registrazione del remix di un must del 2001 "I'm so crazy". La loro demo è stata già suonata da Solomun e il video che riprende l'interpretazione della traccia realizzata da Andrea Arcangeli e Asal, si è subito issata a 600 mila visualizzazioni on line.

(Rimini) Laura Fontana, coordinatrice del progetto Educazione alla memoria del Comune di Rimini, ha scritto una lettera al tredicenne romano identificato per odio razziale. La pubblichiamo di seguito

“Non ci conosci ma facciamo presto a presentarci. Siamo l'Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini. Questa è la nostra carta d'identità: dal 1964 ad oggi, sono più di duemila i ragazzi delle scuole di Rimini che hanno avuto l'opportunità di approfondire la conoscenza storica della deportazione e della Shoah, visitando un campo di concentramento o di sterminio, o un luogo della memoria legato ai crimini commessi dal nazismo e dal fascismo.

Studiare la storia non vuol dire solamente conoscere gli eventi del passato ma offre la possibilità di interrogarci sul nostro presente e soprattutto di interrogarci sulle scelte umane o inumane, di libertà e di responsabilità, che ogni individuo compie nel corso della sua vita.

Rimini è stata la prima città italiana a promuovere e finanziare viaggi studio ai lager nazisti per i giovani, avviando un'iniziativa che si è poi consolidata nel tempo e che dagli anni Novanta ha assunto la forma di un vero e proprio progetto didattico articolato lungo un intero anno scolastico. Oggi, l'Attività di Educazione alla Memoria di Rimini è riconosciuta a livello nazionale e internazionale come un modello e riferimento qualificato per l'insegnamento della Shoah e la trasmissione della memoria alle giovani generazioni. Il senso dell'attività dell'Amministrazione Comunale con questo progetto è molto ben espresso dalle parole di un gruppo di giovani studenti che nel 2011 parteciparono a uno dei nostri viaggi studio all'ex campo di concentramento di Sachsenhausen. 'Noi oggi non possiamo dunque non sentirci investiti di una responsabilità. La differenza sta nel nostro atto: discriminazione razzismo, indifferenza sono gli ostacoli da sormontare con una maggiore consapevolezza. Anche nell'emozione, nella nostra sensibilità c'è la libertà di fare una scelta'.

Sai che nel 2014 abbiamo ospitato proprio a Rimini una bellissima mostra fotografica dedicata a Anne Frank, un'adolescente come tanti, proprio come te, che studiava, frequentava le amiche e passava il tempo a sognare un mondo all'altezza dei suoi progetti? Anne Frank non è mai diventata la scrittrice che sognava di essere un giorno, perché dopo essere stata rinchiusa per due anni in una soffitta con la sua famiglia, è stata condannata a morte per la colpa di essere nata ebrea.

Sai che durante il nazismo sono stati assassinati oltre un milione di bambini e ragazzi sotto i 14 anni? Oltre agli ebrei, uccisi nella Shoah, tra cui centinaia di italiani giovanissimi, la dittatura di Hitler ha condannato a morte più di 8000 neonati e ragazzini tedeschi nati con malattie genetiche o handicap fisici o mentali, anche molto lievi. Noi abbiamo raccontato molte di queste storie, di ragazzi e ragazze che non avevano neanche avuto il tempo di amare e di vivere e che sono stati assassinati in nome di un'umanità perfetta. Per esempio, la storia di quella di una mamma ebrea che nel processo di Francoforte del 1947 testimoniò sull'eliminazione da parte dei nazisti del figlio tredicenne- la tua stessa età- che dopo essere scappato di casa era stato catturato dalla polizia e internato in un istituto sanitario. Invece della promessa di curarlo per farlo guarire, alla madre fu recapitata dopo poche settimane una lettera ufficiale con la quale le si comunicava la morte del ragazzo. Tra i vestiti che le vennero restituiti la signora ritrovò un bigliettino del figlio che diceva: "Cara mamma! Se ne sono andati e mi hanno lasciato rinchiuso. Cara mamma io non resisto otto giorni qui con questa gente: io me ne vado, io qui non ci resto. Vieni a prendermi. Anche la mia valigia è rotta, è caduta. Cara mamma, fa qualcosa affinché la mia richiesta sia esaudita".

Questo per dirti che ci sono cose che sarebbe importante che tu, noi, tutti sapessimo. E che continuassimo a sapere. Per non dimenticare ma soprattutto perché è dalla conoscenza che nasce la libertà di scegliere che persone vogliamo diventare e che tipo di vita vogliamo avere. Quella libertà di cui parlano anche i tuoi coetanei di Rimini, al rientro dal loro viaggio studio in un campo di concentramento. Ci piacerebbe molto che questa lettera ti facesse venire la voglia di parlare con loro. Incontrare altri ragazzi come te, per scambiarvi idee, opinioni. O magari di salire su uno dei nostri pullman per partecipare nei mesi prossimi a uno dei nostri viaggi studio ai campi di concentramento nazisti. Un posto per te lo troveremmo volentieri, anche stringendoci un po'. Sarebbe bello averti con noi.

PS: Insieme a questa lettera, spediamo anche un'immagine di Anne Frank. Non vestita di una maglietta di una squadra di calcio ma così com'era e com'è per tutti: un'adolescente straordinaria, piena di sogni e speranze. Un'immagine tratta dalla mostra organizzata a Rimini nel 2014, a cura della Fondazione Anne Frank”.

(Rimini) Con 173 voti a favore, 82 contrari e 41 astenuti la Camera ha appena approvato in prima lettura il disegno di legge Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo, che ora passa all'esame del Senato. “Siamo arrivati finalmente al traguardo atteso da tempo dal settore - osserva il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, relatore del disegno di legge in X commissione Attività produttive e turismo della Camera -, una riforma che favorisce, nel rispetto della normativa europea, lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa turistico-ricreativa e del settore balneare, che rappresenta il nostro comparto turistico più importante”.

Il testo approvato, uscito dal lavoro delle Commissioni e dalle audizioni delle associazioni di categoria, della Conferenza delle regioni, dell’Agenzia del demanio e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, risulta integrato e migliorato in molti aspetti rispetto a quello iniziale approvato dal Consiglio dei ministri e presentato in febbraio “Sono stati presentati 180 emendamenti, di cui circa sessanta identici. Una quindicina quelli accolti, e oltre 40 quelli che abbiamo assorbito negli emendamenti dei relatori”.

Diverse le novità e le modifiche introdotte, spiega il deputato. “Viene riconosciuto il principio del legittimo affidamento; è previsto un adeguato periodo transitorio per le concessioni assegnate entro il 31 dicembre 2009; viene riconosciuto il valore commerciale dell’impresa; vengono salvaguardati i livelli occupazionali; vengono valorizzate le peculiarità territoriali, le forme di gestione integrata dei beni e delle attività aziendali e le professionalità acquisite, sia dai concessionari sia dai gestori”.

“Spetterà alle Regioni, con specifica legge, definire il numero massimo di concessioni assegnabili al singolo operatore. Vengono inoltre stabiliti i criteri per l’affidamento delle concessioni introducendo parametri premianti per strutture a basso impatto ambientale e per quelle che offrono servizi di fruibilità della spiaggia ulteriori rispetto a quelli già previsti per legge a favore dei disabili”.
“Viene poi rivisto il sistema di calcolo dei canoni concessori, classificando i beni in un minimo di tre categorie di valenza turistica, e nello stesso tempo andando verso il superamento dei valori dell’Osservatorio immobiliare italiano, la cui applicazione aveva avuto un impatto particolarmente pesante per circa 300 imprese, i cui canoni erano aumentati fino al 3.000 per cento. I Comuni e i concessionari dovranno rendere pubblici online i dati delle concessioni e i relativi canoni”.
“Durante il periodo transitorio, infine, è prevista la regolamentazione degli aspetti giuridici degli atti di pianificazione territoriale e dei relativi strumenti di programmazione negoziata stipulati ai fini del miglioramento dell’offerta turistica e della riqualificazione dei beni demaniali tra le amministrazioni competenti e le associazioni maggiormente rappresentative delle imprese del settore a livello nazionale”.

Corelatore del testo di riforma è il deputato Sergio Pizzolante di Alternativa popolare. “Con il ddl spiagge abbiamo fatto un ottimo lavoro. L’obiettivo è quello di tutelare le imprese, il turismo balneare e far ripartire gli investimenti. Ricordo che si tratta di un settore che vale il 50 per cento del turismo italiano. Uno dei pochi in cui vive una logica industriale. Siamo intervenuti perché le sentenze dei tribunali italiani già nel 2009 hanno dichiarato illegittimo il rinnovo automatico delle concessioni rispetto al diritto europeo. Per i Trattati, prima della Bolkenstein. Sono arrivate poi anche le procedure di infrazione europee. Se non avessimo reagito, già nel 2009, con una proroga al 2015, le concessioni sarebbero andate a gara senza riconoscimento del valore delle imprese esistenti. Poi la Corte di giustizia europea ha dichiarato illegittima la proroga al 2020, equiparandola al rinnovo automatico. Chi oggi propone proroghe di 50 anni sa benissimo che sarebbero bocciate dalla Corte di giustizia europea senza più possibilità di appello per il legislatore italiano, portando così il settore a gare immediate". È quanto ha dichiarato in Aula il vicecapogruppo di Ap Sergio Pizzolante, relatore del ddl Spiagge, nel corso del suo intervento finale.
"Dopo la sentenza della Corte di giustizia, di un anno fa, abbiamo messo in sicurezza le imprese con il decreto Enti locali, che dichiara legittime le attuali concessioni, in attesa della legge di riforma. Che oggi abbiamo approvato alla Camera e che presto, spero, sarà approvata al Senato per poi scrivere ed approvare i decreti attuativi. Le alternative a questo percorso sarebbero: nuova procedura di infrazione e gare subito, senza rete. La Delega - ha aggiunto Pizzolante - prevede un congruo periodo di transizione dal vecchio al nuovo sistema, poi evidenze pubbliche, non le aste, che presuppongono una gara al rialzo dell'offerta economica che non ci sarà. Perché i canoni saranno stabiliti prima. Nelle evidenze pubbliche saranno previsti meccanismi premianti per le imprese atttuali, per la professionalità acquisita e il riconoscimento del valore economico d'impresa. Il tutto grazie ai principi , stabiliti nella delega, del legittimo affidamento e dell'interesse nazionale, ritenuti legittimi anche dalle sentenze della Corte Europea.
Penso sia l'equilibrio migliore possibile per proteggere e valorizzare le imprese e per far ripartire gli investimenti. Le polemiche di Forza Italia sullo strumento della delega e sui contenuti - ha concluso Pizzolante - sono strumentali e puerili. Perché anche il governo Berlusconi era intervenuto con una Delega, poi scaduta, che regolamentava le gare, senza periodo di transizione e senza proroghe".

Giovedì, 26 Ottobre 2017 16:06

Teatro Galli, pronto percorso multimediale

(Rimini) Programmata la fine della ricostruzione del Teatro di Rimini e l' apertura attesa da decenni, la Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo con il quale, sotto la Sala dove si siederanno gli spettatori, saranno narrati i 2000 anni della storia della città, dal 220 avanti Cristo, data in cui è stata fondata la colonia romana, fino all'800. Un percorso capace di ripercorrere le tappe di una storia che ha visto svilupparsi e imporsi nel mondo i teatri all'italiana e il melodramma, la maestria e genialità di un architetto come Luigi Poletti, le rappresentazioni che si sono susseguite nel teatro cittadino a cominciare dall'Aroldo, scritto e rappresentato direttamente dal maestro Giuseppe Verdi nell'anno 1857 in occasione della sua inaugurazione.

Una narrazione che si snoderà in un percorso museale dove, sotto la pavimentazione vetrata, si potranno vedere i più bei mosaici ritrovati nel corso della lunga e complessa campagna di scavi archeologici, relazionandosi direttamente con gli apparati multimediali di ultima generazione pensati affinché più visitatori contemporaneamente possano interagire contemporaneamente.

Uno spazio sarà poi dedicato totalmente alle opere del maestro Giuseppe Verdi dove chiunque potrà scegliere, ascoltare ed anche vedere gli spettacoli comodamente seduti in sala.

Il progetto, che godrà del contributo di 500 mila euro da parte della Regione Emilia Romagna a fronte di un investimento complessivo previsto di 630 mila euro, nasce nell'ambito nelle iniziative regionali volte alla crescita dell'appeal turistico e il potenziamento dell'offerta museale della città di Rimini, realizzata in modo che l'area museale sia accessibile sia dall'interno del teatro, dalla sala, sia attraverso un ingresso dedicato, su via Poletti.

Il "Galli Multimediale", che sarà terminato con l'apertura del Teatro di Rimini Amintore Galli, vuole essere un valore aggiunto a una struttura dedicata alla cultura. Non solo sarà l'unico esempio di teatro storico con un ambito museale sotto la propria Sala, ma anche un luogo dove conoscere l'ultima grande opera dell'Ottocento commissionata dallo Stato Pontificio prima dell'Unità d'Italia, che le scelte architettoniche e decorative decise dal Poletti furono capaci di rendere di straordinaria bellezza.

(Rimini) “I lavori in oggetto sono realizzati in piena e coerente linea con il progetto approvato dall'amministrazione Comunale e autorizzato da tutti gli enti competenti. I lavori sono periodicamente presidiati e sorvegliati dalla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti, su ogni fase esecutiva dall'inizio del cantiere fino ad oggi. Tutta la documentazione tecnica, completa di ogni parere, nulla osta, autorizzazione rilasciata, è stata già trasmessa ai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio di Bologna, nell'ambito della indagine avviata dalla Procura su esposto di privati. I tecnici comunali si sono resi disponibili ad ogni ulteriore verifica e controllo.

Per quanto riguarda la demolizione di una modesta porzione di muratura lato mare, in elevazione dalla quota della pavimentazione stradale, richiamata nel citato articolo, trattasi di un parapetto murario realizzato a metà degli anni '70 (nell'ambito del più ampio progetto Viganò) privo di qualsiasi valore storico e testimoniato tra l'altro dalla presenza di una trave di cemento armato che segna proprio la separazione tra il tratto di muro storico sottostante (non oggetto di intervento) e la porzione superiore totalmente ricostruita (oggetto dell'intervento).
Infine, è attività ordinaria di controllo e di molta importanza, durante l'esecuzione di lavori pubblici, rilevare sul posto misurazioni, effettuare verifiche e rilievi accurati e approfonditi, affinché possa essere assicurata la corrispondenza tra quanto realizzato e progettato, come dispongono anche le normative vigenti. Ciò a garanzia della corretta esecuzione, a regola d'arte, delle opere”.

(Rimini)

Gli avvocati Giordano Fabbri Varliero e Davide Grassi del Comitato in difesa del Ponte di Tiberio “hanno provveduto a fornire al Magistrato che si occupa degli esposti sul Ponte di Tiberio ulteriore materiale a integrazione della richiesta di verifica sui lavori del Tiberio Comparto 4 e 3”.

Materiale “non solo costituito da documentazione e indicazioni di documentazione sulla storicità delle mura medioevali-malatestiane, soggette ad un importante restauro nel 1751 e a lavori di consolidamento nel 2009: evidenze ormai pacificamente ammesse dagli stessi tecnici comunali e dalla Soprintendenza. Ma anche da numerose testimonianze fotografiche e video”.

Dal momento che “dopo il nostro esposto e quello di Italia Nostra, la situazione si è ulteriormente evoluta, passando ad una massiccia invasione di dichiarazioni dell'amministrazione comunale, sostenute dalla locale Soprintendenza, e a una continua apologia del loro operato, abbiamo voluto documentare, con foto e video, come si sono svolte realmente sia le operazioni di "scucitura" dei cento buchi o "asole temporanee" delle mura malatestiane e di come si è effettivamente realizzata la rimozione della targa, certificante il restauro del 1751, in maniera assai diversa da come è stata mediaticamente propinata con sfoggio di guanti bianchi a favor d'obiettivo. Per non parlare delle personalità, avanguardia culturale dell'attuale maggioranza, che dichiarano in TV: "archeologico è solo ciò che sta sotto terra". Non pensiamo che il Sostituto Procuratore si possa ingannare con queste pantomime, ma è giusto che abbia materiale suppletivo con cui valutare talune affermazioni. Perché noi, al contrario di chi vuol far credere che i Carabinieri abbiano già decretato la regolarità di tutto, aspettiamo la sua decisione e solo la sua”.

Il Comitato si era proposto, inoltre, “di presentare in seguito altro materiale integrativo riguardante l'intervento sulle mura ottocentesche, come pure in relazione all'impatto sui rischi ambientali determinati dagli interventi realizzati nell'ambito del progetto Tiberio Comparto 3 e dalla prevista passerella galleggiante da sponda a sponda del Tiberio Comparto 4. Ma i tecnici dell'amministrazione comunale non finiscono di sorprenderci. Proprio pochi giorni prima che avvenisse il deposito in Procura, dopo aver visto una di loro prendere misure per alcune mattinate, il risultato è stato l'abbattimento di una considerevole porzione di mura dei bastioni lato mare. Non essendo questo intervento previsto nel progetto, ci correrà l'obbligo di segnalare anche questo alla Procura”.