Riccione, redditi dei consiglieri: Ubaldi senza gettone
(Rimini) Nonostante sia obbligo di legge, alcuni consiglieri comunali a Riccione non hanno consegnato in comune l’ultima dichiarazione dei redditi (oltre alla situazione patrimoniale). La cosa è stata rilevata dal capogruppo del Pd Sabrina Vescovi, che chiede un intervento istituzionale. Pronta arriva la risposta dei capigruppo di maggioranza.
I consiglieri Greta Testa e Paolo Tonti non hanno presentato “la dichiarazione in quanto non tenuti a farlo”, perché non avendo eprcepito reddito non sono tenuti a presentare la dichiarazione.
“Per quanto riguarda invece il consigliere Fabio Ubaldi, alla mancata presentazione della sua dichiarazione è seguita, come da regolamento, la diffida da parte del Presidente del Consiglio Comunale, con conseguente sospensione del pagamento del gettone di presenza, cui si accompagnerà, nel caso di reiterata inottemperanza, la procedura prevista dalla legge con la presa in carico da parte della Prefettura”, spiegano i capigruppo Sara Majolino, Fabrizio Pullè, Pier Giorgio Ricci e Andrea Bedina.
Coriano, opere pubbliche per 1,2 mln nel 2018
(Rimini) La giunta del comune di Coriano ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 e l'elenco annuale. Nel 2018 sono previsti interventi sul territorio per 1,2 milioni. La manutenzione delle strade e l’edilizia scolastica saranno uno dei capitoli principali della programmazione del prossimo anno.
“Strade, Scuole e Sicurezza le linee guida delle scelte, per gli anni passati e per il futuro, si ben amministra con visione e prospettive future e non con la bacchetta magica e qualche slogan”, spiegano dall’amministrazione.
Nel dettaglio sono previsti 350mila euro per lavori di riqualificazione della viabilità principale sul territorio comunale; 180mila euro per lavori di riqualificazione della viabilità secondaria in Sant'Andrea in Besanigo; 120mila per la realizzazione dell'ascensore nella scuola media di Coriano; 200mila euro per la realizzazione dell'ampliamento del cimitero di Passano; 113mila per la riqualificazione delle scuole materne di Ospedaletto e Cerasolo; 113mila per la riqualificazione della scuola elementare di Ospedaletto;150mila per il rifacimento dei giardini e recinzioni di tutti i plessi scolastici del territorio.
Ior, mamme belle anche nella malattia. Il Corsera sposa la campagna
(Rimini) Uno dei momenti più drammatici, per una donna malata di cancro, è la perdita dei capelli. Lo sanno bene anche i volontari dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior) che hanno lanciato una raccolta fondi a sostengo del ‘Progetto Margherita’ per regalare una parrucca alle donne malate che perdono i capelli a causa della chemioterapia. L’idea ha ottenuto anche il sostegno del Corriere della sera. Questo mese il quotidiano di via Solferino sostiene la campagna di crowdfunding ‘La mia mamma è bellissima’ (www.ideaginger.it/progetti/la-mia-mamma-e-bellissima.html).
Si può, quindi, aderire alla campagna anche attraverso l’edizione online del Corsera, che ha pubblicato un video per far comprendere lo spirito dell’iniziativa. Si racconta la storia di una donna affetta da cancro, attraverso quello che vede la sua figlioletta. All’inizio del video una bimba si confida con il suo diario. La sua mamma è malata, ma lei non lo sa. La vede triste sì, e lo nota. Pensa che abbia freddo, perché ha la testa sempre coperta. Ma comprende che in quella storia c’è qualcosa che le sfugge, come il sorriso sparito di sua madre.
“Riflettersi allo specchio e vedere la testa calva significa guardare se stesse e vedere soltanto la malattia. Significa identificare la propria persona con il cancro e perdere talvolta la propria femminilità. Alla fine degli anni Settanta la Romagna era uno dei territori italiani ed europei con il più elevato tasso di mortalità per i tumori. Oggi è invece il territorio con uno dei tassi più elevati di guarigioni. Se all’epoca in Romagna esistevano soltanto due reparti oncologici, ora ce ne sono sette, oltre a tre day hospital. Lo Ior, nato nel 1979 dall’esigenza di reagire a questo stato delle cose, da 38 anni è vicino a chi soffre e insieme a chi cura”, spiega il Corriere.
Il progetto Margherita è “attivo dal 2012 nella sede di Ravenna e successivamente anche a Forlì, Rimini e Cesena: attualmente ci sono 47 volontari dello Ior di cui 37 parrucchieri, selezionati e formati ad hoc. La campagna mira ad aiutare 120 donne e per questo serve raccogliere la somma di 10 mila euro, che saranno utilizzati per acquistare 120 parrucche oltre a tutto ciò che serve a corredo: mantelline, salviette e testine. Già una quarantina di attività commerciali legate alla bellezza hanno dato la loro adesione come promotori o ambasciatori del progetto”. La campagna è già partita e si chiude il 2 gennaio 2018.
Valmarecchia, elisoccorso: Lega critica con Comitato ‘giù le mani da Novafeltria’
(Rimini) Secondo la neo responsabile della Lega nord a Novafeltria, Monia Amadei, è stata “tempo perso” la “gita fuori porta del consigliere regionale del Pd, Giorgio Pruccoli, all’ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria per promuovere il servizio di elisoccorso notturno”. “Una sfilata che stride nei modi, nei tempi, e negli accompagnatori. Nei tempi perché la Lega Nord, grazie all’impegno del proprio consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, già da mesi si era attivata, sollecitando la Regione Emilia Romagna, per dotare il territorio dell'alta Valmarecchia del servizio di elisoccorso. Nei modi, perché la risoluzione presentata dall’esponente del Pd è fumosa nei contenuti, nel dispositivo finale e assolutamente fuori tempo massimo”.
Per quanto riguarda “gli anfitrioni di Pruccoli a Novafeltria – continua la Amadei – è bene ricordare che la Presidente del comitato ‘Giù le mani da Novafeltria’, Silvana Travaglini, alle elezioni comunali della primavera del 2016 era candidata nella lista civica ‘Direzione Futuro’ appoggiata dal locale Partito Democratico. Un’investitura politica, quella della Travaglini, che stride con l’incarico di Presidente di un comitato cittadino che, teoricamente, dovrebbe rappresentare l’intera comunità di Novafeltria e non, come forse gradirebbero Pruccoli e compagni, solo alcuni dei suoi membri.”
La responsabile cittadina della Lega Nord conclude quindi auspicando “le dimissioni della Travaglini dal ruolo di Presidente del Comitato, perché è chiaro che il suo dovrebbe essere un impegno super partes e non di parte".
Quattro cavalli, fontana in restyling
(Rimini) Con lo spegnimento e lo svuotamento della vasca prenderanno avvio venerdì 3 novembre i lavori di ripristino della Fontana dei Quattro Cavalli di piazzale Fellini, nel cuore e simbolo della Rimini Balneare.
Un simbolo dalla storia travagliata. Inaugurata il 29 giugno del 1928 e sopravvissuta al passaggio del fronte e alla demolizione del vicino Kursaal, la Fontana dei Quattro Cavalli fu rimossa nel 1954, la grande vasca abbattuta, abbandonati nell'attuale Parco Marecchia, dietro la sede dei Vigili del Fuoco di via Dario Campana, i quattro cavalli, tre nel parco e uno nell'adiacente terreno dell'acquedotto comunale.
Fu solo grazie allo zelo di quello straordinario esempio di riminesità che fu Umberto Bartolani – narrano le cronache - che la fontana venne ripristinata, alla fine di un lungo e travagliato periodo, nella sede originaria nel 1983, "Com'era, dov'era – recita la targa alla memoria posta ai piedi della vasca che gli amici posero a ricordo dell'opera di Bartolani – così la volle e la realizzò nel 1983."
La vasca principale dell'opera scolpita dallo scultore - cementista riminese Filogenio Fabbri, figlio di Mauro, fratello dei fondatori della celebre Fornace Fabbri, ha forma circolare e rappresenta simbolicamente il mare, da cui sorgono quattro cavalli marini. Questi buttano acqua dalle narici e sorreggono, col capo, un'altra vasca di raccolta per uno zampillo centrale che spruzza l'acqua verso l'alto. Sul basamento della fontana, una targa del 1987 ricorda anche Ugo Stentori, che contribuì alla restaurazione della fontana e della vasca principale.
Dopo la prima fase i lavori di manutenzione straordinaria, che verranno effettuati da Anthea in qualità di affidataria della manutenzione delle fontane pubbliche riminesi, riprenderanno lunedì 7 novembre con l'applicazione e la riverniciatura del piatto superiore della fontana.
Demografia: Rimini stabile, ma cresce meno rispetto a Italia
(Rimini) A fine aprile 2017 la popolazione dell'area Romagna Forlì-Cesena e Rimini è risultata pari a 730.376 residenti. Dato stabile (+0,1%) rispetto ad aprile 2016 (-0,2% in regione), ma in flessione rispetto soprattutto al livello nazionale (-1,5%). La componente femminile incide per il 51,6%. La popolazione dell'area Romagna rappresenta il 16,4% di quella regionale. A fornire i numeri è la Camera di commercio della Romagna.
I dati della provincia di Rimini. Al 30 aprile 2017 (ultimo dato Istat disponibile) la popolazione della provincia di Rimini è risultata pari a 336.631 residenti. Dato in crescita (+2,0%) rispetto ad aprile 2016 (-0,2% in regione e -1,5% a livello nazionale). La componente femminile è prevalente e incide per il 51,8%. La popolazione della provincia rappresenta il 7,6% di quella regionale ed è caratterizzata da un densità abitativa molto elevata pari a 389 abitanti per kmq nettamente superiore alla media dell'Emilia-Romagna (198) e al dato medio nazionale (200).
Gli stranieri residenti al 1 gennaio 2017 sono risultati pari a 36.137 (10,7% dei residenti rispetto all'11,9% a livello regionale e all'8,3% a livello nazionale).
I dati del 2016 (ultimo anno intero disponibile) evidenziano: un'età media di 45 anni e 1 mese leggermente inferiore a quella regionale (45 anni e 9 mesi) ma superiore alla media nazionale (44 anni e 9 mesi); un tasso di crescita naturale pari a -1,9‰ migliore sia del dato regionale (-3,3‰) che di quello nazionale (-2,3‰); un tasso migratorio netto pari al +7,4‰ nettamente superiore a quello regionale (+5,4‰) e nazionale (+2,1‰); un indice di vecchiaia pari a 165,0% confrontabile con il 177,8% della regione e il 165,3% nazionale; un indice di dipendenza totale (giovani e anziani) pari al 56,5% inferiore a quello regionale (59,0%) ma superiore a quello nazionale (55,8%).
I dati del territorio "Romagna – Forlì-Cesena e Rimini". Con una superficie di 3.243,3 kmq il territorio di riferimento della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini si conferma attrattivo anche dal punto di vista demografico.
Al 30 aprile 2017 (ultimo dato Istat disponibile) la popolazione dell'area Romagna Forlì-Cesena e Rimini è risultata pari a 730.376 residenti. Dato stabile (+0,1%) rispetto ad aprile 2016 (-0,2% in regione e -1,5% a livello nazionale). La componente femminile è prevalente e incide per il 51,6%. La popolazione dell'area Romagna rappresenta il 16,4% di quella regionale ed è caratterizzata da un densità abitativa molto intensa (225 abitanti per kmq) sia rispetto all'Emilia-Romagna (198) sia alla media nazionale (200).
Gli stranieri residenti al 1 gennaio 2017 sono risultati pari a 77.505 (10,6% dei residenti rispetto all'11,9% a livello regionale e all'8,3% a livello nazionale).
I dati del 2016 (ultimo anno intero disponibile) evidenziano: un'età media di 45 anni e 6 mesi in linea con quella regionale ma superiore alla media nazionale (44 anni e 9 mesi); un tasso di crescita naturale pari a -2,5‰ migliore del dato regionale (-3,3‰) ma in linea con il dato nazionale (-2,3‰); un tasso migratorio netto pari a +5,8‰ superiore a quello regionale (+5,4‰) e nazionale (+2,1‰); un indice di vecchiaia pari a 172,1% confrontabile con il 177,8% della regione e il 165,3% nazionale; un indice di dipendenza totale (giovani e anziani) del 58,3% leggermente inferiore a quello regionale (59,0%) ma superiore a quello nazionale (55,8%).
Dal Comune segnalano come i dati che emergono dallo studio dei flussi migratori degli ultimi 5 anni, dal 2012 al 2016 indichino che Rimini ha attratto, nell'ultimo quinquennio più nuovi residenti di quanto ne abbia persi. Una rimarchevole capacità di attrazione del territorio comunale, da cui nel dettaglio emerge come nel 60 per cento dei casi i nuovi riminesi siano italiani. Altalenante di anno in anno il numero dei nuovi residenti stranieri.
Gli arrivi. Nell'ultimo quinquennio sono immigrate in città 20.757 persone: il 47,8% maschi, il 52,2% femmine. Il 36,7% è celibe o nubile. La regione dalla quale arrivano la maggior parte dei nuovi residenti è l'Emilia Romagna con il 38,9%, soprattutto dagli altri comuni della provincia di Rimini. Seguono la Lombardia, Puglia e Marche (con il 5,1%, 5,1% e 4,9% rispettivamente). La percentuale più alta proviene dal sud e isole (14,8%) soprattutto Puglia, Campania e Sicilia. L'11,4% proviene dalle regioni centrali (la maggior parte dalle Marche), l'8,6% dal nord (in maggioranza dalla Lombardia). Sempre considerando i flussi migratori degli ultimi 5 anni, i dati sugli immigrati mostrano che il 22,9% arriva dall'estero e che si tratta principalmente di stranieri.
Gli stranieri. Fra gli immigrati, crescono gli stranieri che, dopo un notevole calo nel 2014 e 2015, tornano a salire nel 2016. Passiamo dai 1658 immigrati stranieri del 2012 ai 2093 del 2016, per un totale di 8493 arrivi stranieri nel quinquennio. Spesso, comunque, Rimini non è la loro prima destinazione del percorso migratorio dato che il 49,26% degli stranieri registrati a Rimini, dal 2012 in poi, aveva già risieduto in Italia e possedeva un regolare titolo di soggiorno; allo stesso tempo, tra il 2012 e il 2016, circa 4600 cittadini stranieri, pari al 53,83% del totale, sono arrivati direttamente dal loro paese d'origine con validi requisiti per chiedere la residenza. I Paesi di provenienza più rilevanti sono la Romania, con 781 immigrati in cinque anni, l'Ucraina (646), l'Albania (474), la Cina (236), la Russia (229). Sempre sopra alle 200 unità immigrate nel quinquennio troviamo anche il Bangladesh (215), Senegal (212) e la Moldavia (208).
Le partenze. Negli ultimi 5 anni hanno invece lasciato Rimini 16.681 persone, il 49,7% maschi e il 50,3% femmine. Analizzando lo stato civile si evidenzia che circa la metà di coloro che emigrano (45,6%) sono celibi o nubili. Il 43,38% ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni. Oltre il 90% degli emigrati sceglie come destinazione l'Italia, di questi il 61,2% rimane in Emilia Romagna (per i tre quarti in Provincia di Rimini). Sul podio delle Regioni che più hanno attratto i riminesi negli ultimi cinque anni, ci sono la Lombardia (906), le Marche (661), la Puglia (549) e la Campania (538), mentre solo il 9,3% (prevalentemente italiani) va all'estero.
Nel 2016, 3373 persone hanno lasciato Rimini: di questi 2992 erano diretti in altre città italiane, 160 nell'Unione europea e 221 in Paesi fuori dall'Unione europea. Gli stranieri emigrati sono invece cresciuti dagli 805 del 2012 ai 1190 del 2016.Nel 2016, si registra un calo di emigrati italiani (2173) rispetto al 2012 (2286) e ancora più rispetto al 2013 (2505). Il totale delle persone emigrate all'estero nel quinquennio 2012-2016 è di 1545.
Le principali mete all'estero degli italiani sono: il Regno Unito e l'Irlanda del Nord (159), la Germania (99), la Francia (90), San Marino e la Spagna (77), la Svizzera (69) e gli Stati Uniti (51).
Abusivismo commerciale, Sadegholvaad: Una sfida vinta
(Rimini) Per l’amministrazione comunale di Rimini la lotta contro l’abusivismo commerciale è “una sfida che si può considerare in gran parte vinta grazie all’impegno profuso dalla polizia municipale di Rimini in sinergia con le forze dell’ordine del territorio”. AA dare a palazzo Garampi l’opportunità di tale dichiarazione, che arriva dall’assessore Jamil Sadegholvaad, è stata una lettera ricevuta ieri dalla cooperativa Nuova Romagna Balneare, che raggruppa i Marinai di salvataggio. I bagnini ringraziano, in pratica, “tutto il personale della polizia di Stato, polizia municipale, guardia costiera e dell’arma dei carabinieri impiegato durante la stagione balneare 2017 nell'attività di contrasto e repressione del fenomeno dell'abusivismo commerciale. Gli eccellenti risultati sono sotto gli occhi di tutti, ottenendo un traguardo fino a qualche anno fa impensabile: una battigia ripulita da venditori abusivi. Con estrema soddisfazione possiamo quindi dire che la spiaggia è ritornata ai bagnanti ed agli addetti ai lavori e che i Marinai di salvataggio possono finalmente occuparsi della salvaguardia di vite umane senza interferenze dovute a mercatini improvvisati ed illegali”.
L’assessore Sadegholvaad a sua volta rigira i ringraziamenti. “Il lavoro svolto dai marinai di salvataggio - dice - è preziosissimo, un servizio di alta professionalità che rappresenta un vanto e che consente ai bagnanti di vivere le nostre spiagge in totale sicurezza. Ed è dovere di tutti far sì che operino nelle migliori condizioni. E’ quindi una grande soddisfazione sapere di aver contribuito con l’attività a contrasto dell’abusivismo commerciale a rendere più agevole il loro lavoro. Il loro ringraziamento è anche la conferma della bontà del lavoro fatto finora per arginare un fenomeno che nelle ultime tre stagioni si è radicalmente ridimensionato, facendo di fatto scomparire quasi del tutto la vendita abusiva stanziale - quelle distese di merci sull’arenile, talvolta veri e propri mercatini - e la netta diminuzione della proposta di prodotti a marchio contraffatto, quella che solitamente attira maggiormente la clientela. La conferma della trasformazione e ridimensionamento del fenomeno arriva dai numeri: da inizio maggio (da quando cioè è partita l’attività del Nucleo operativo anti abusivismo) al secondo fine settimana di settembre sono stati 1071 i provvedimenti (tra sequestri e rinvenimenti) effettuati, di cui 1055 amministrativi, con i picchi maggiori nei mesi di giugno e luglio. Solo 16 quindi i sequestri di merce penali, relativi cioè a merce contraffatta. Oltre ai dati però c’è da sottolineare l’efficacia della strategia operativa messa in campo, che oltre all’azione sinergica in spiaggia con la Polizia di Stato e Capitaneria di Porto, ha visto la Polizia Municipale lavorare a stretto contatto con l'Arma dei Carabinieri per il controllo degli appartamenti segnalati come sovraffollati, uno degli aspetti chiave per arrivare ad uno sradicamento del fenomeno. Voglio inoltre sottolineare come l’attività del Noac non si limiti al contrasto ai venditori irregolari, ma riguardi anche fenomeni altrettanto problematici come i pallinari, che ha visto durante l’estate l’emanazione di 240 sanzioni, 34 sequestri di proventi e 80 fogli di via; e ancora contro la prostituzione, con l’applicazione dell’ordinanza comunale che ha portato a 312 sanzioni, oltre a 19 verbali da 10mila euro per l’applicazione dell’articolo 527 del codice penale depenalizzato (atti osceni in luogo pubblico), 64 verbali per violazioni al codice della strada e 10 per inottemperanza al regolamento di polizia urbana. Ringrazio quindi il personale impegnato per questa azione a 360 gradi a tutela della vivibilità della città che ci sta riconsegnando frutti importanti”.
Furbetti della Tari: 5mila accertamenti per tasse evase
(Rimini) Altri 5.000 atti d'accertamento sono in procinto di partire con Poste Italiane con cui la Direzione Tributi del Comune di Rimini ha appena definito un accordo per la spedizione. Si tratta del secondo step dell'azione di recupero per il contrasto dell'evasione della Tari già avviata anche per l'anno 2016 e che si affianca alla ripresa del pregresso sul fronte della Tares 2013 e della Tari per gli anni 2014 e 2015.
A oggi sono stati emessi circa 10.000 avvisi per omessi o parziali versamenti, di cui più o meno la metà si deve ad utenze facenti capo a pubblici esercizi, ristorazione, ricettività.
Il potenziamento di tale azione di verifica e controllo ha consentito di incassare, da giugno a oggi, circa 3 milioni di euro d'insoluti, mentre gli avvisi per omesse o infedeli denunce sono oltre 5.000. Un'attività accertativa che ha consentito di recuperare dagli evasori totali circa 650 mila euro, cifra che con ogni probabilità è destinata ad arrivare sino a 1,3 milioni entro fine anno.
Ulteriori risultati positivi sono attesi nel 2018, conseguentemente al completamento del suddetto lavoro, che si concluderà con la messa in campo delle operazioni di "riscossione coattiva" per chi si ostina a non versare.
"Rispetto al 2014, anno in cui l'Amministrazione Comunale ha riportato in house la gestione della tassa – spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – si tratta di una percentuale di tributo evaso che, al termine delle azioni accertative, si aggira intorno al 12% del valore assoluto. L'azione accertativa diventa dunque uno strumento indispensabile se vogliamo proseguire nel mantenimento del pareggio tra costi e ricavi che la legge impone per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e dar una risposta adeguata a quei cittadini che contribuiscono correttamente in prima persona per una città bella, pulita, insomma "una citta' in cammino".
Per questo motivo l'Amministrazione continuerà a perseguire una forte e mirata politica di contrasto all'evasione ed elusione del tributo. Ed è proprio grazie a queste scelte che siamo riusciti a tenere calmierati gli aumenti negli ultimi due anni, ma soprattutto a confermare tutte le agevolazioni, esenzioni e detrazioni già introdotte. Al tempo stesso, ci stiamo preparando con gli investimenti necessari, all'avvio di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti, la cosiddetta "tariffa puntuale", prevista per il 2020."
L'attività di recupero proseguirà nei prossimi mesi concentrando l'attenzione sia sul recupero degli insoluti del 2017 e parte del 2016, sia su coloro che non hanno mai presentato denuncia per il pagamento della tassa rifiuti o che l'hanno presentata con dati difformi dalla realtà.
Gli Uffici della Tari di via Ducale sono a disposizione dei cittadini per informare ed eventualmente sanare qualunque anomalia che i contribuenti possano riscontrare negli atti ricevuti, nonché rispondere alle richieste di chiarimento relative al pagamento dell'ultima rata della Tari 2017, in scadenza al prossimo 30 novembre.
Giovani analfabeti finanziari, Eticredito a convegno per educare i risparmiatori
(Rimini) “Nel nostro Paese le diverse crisi finanziarie che hanno colpito i risparmiatori hanno evidenziato che sia gli adulti che i giovani hanno un’alfabetizzazione finanziaria non adeguata per fare scelte consapevoli nei propri investimenti”. E’ a partire da questa considerazione che l’associazione Eticredito ha organizzato il convegno ‘Educazione, risparmio e incertezza finanziaria’ che si è svolto oggi a Rimini.
“Da indagini statistiche svolte da società specializzate (Standrd & Poor’s, Consob) e dalla stessa OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo Sviluppo Economico tra paese con economia di mercato) emerge che il livello di educazione finanziaria degli adulti colloca il nostro paese all’ultimo posto fra i paesi Europei, con solo il 37% che risponde correttamente ad almeno 3 delle 5 domande su concetti base (interesse semplice e composto, inflazione, diversificazione del rischio)”, spiegano gli organizzatori.
“La situazione migliora leggermente tra i quindicenni, anche se colloca il nostro paese fra il settimo e il nono posto su 10 tra i paesi Ocse e visto il trend positivo rispetto alle rilevazioni precedenti conferma che sui giovani e la loro educazione finanziaria si deve puntare”, sottolineano gli organizzatori.
Al convegno il presidente Marco Tognacci ha invitato e condotto i relatori ad approfondire la situazione attuale dell’educazione finanziaria, partendo dall’attività e dalle indicazioni della Banca d’Italia, che svolge la Vigilanza sul sistema finanziario (Cosimo Marsella), ad una visione del progetto Paese della Feduf, la fondazione promossa dall’Abi per l’educazione finanziaria (Monica Rivelli); i professori universitari Stefania Mignani, Paola Brighi e Massimiliano Marzo hanno condotto relazioni di approfondimento sulle conseguenze ed evoluzione sia dell’educazione finanziaria che del risparmio consapevole e responsabile.
Le relazioni hanno ‘preparato il terreno’ alla presentazione delle esperienze di eccellenza: dalle studentesse del Liceo Economico e Sociale G. Cesare, al gruppo di soci volontari di Rimini e San Marino della Banca Popolare Etica che hanno presentato l’esperienza formativa nelle scuole.
Il residente di Banca Carim Sido Bonfatti ha presentato il “grande risultato del portale di crowdunfing, Eticarim, che ha permesso di finanziare oltre cento progetti promossi dalle Organizzazioni No Profit del territorio, facilitando l’incontro con i donatori”.
Stefano Elli, giornalista de Il Sole24ore ed esperto del settore finanziario, dopo aver illustrato “i più eclatanti casi di cattiva gestione bancaria degli ultimi tempi” individuandone anche tratti comuni, ha convenuto con gli organizzatori che “la strada dell’educazione finanziaria contribuisce a migliorare e controllare la gestione e superare le incertezze finanziarie”.