Mercoledì, 27 Luglio 2022 15:46

Riccione, tre denunce per rapina

(Rimini) Nella mattinata di ieri, i carabinieri di Riccione hanno denunciato tre cittadini di origini straniere, residenti in Lombardia, per il reato di rapina, inoltre uno dei tre è stato anche arrestato in flagranza di reato per danneggiamento aggravato della caserma. In particolare, nel corso della notte i tre avrebbero minacciato due ragazze in vacanza nella “Perla” costringendole a consegnare i telefoni cellulari ed i loro portafogli contenenti alcune decine di euro e fuggendo poi per le vie limitrofe.

Le ragazze sono riuscite ad allertare la centrale operativa dei Carabinieri di Riccione che ha inviato immediatamente sul posto le pattuglie dell’Arma impegnate nei servizi di controllo del territorio. I militari hanno acquisito una descrizione degli autori del reato ed hanno immediatamente avviato le ricerche, rintracciando, poco dopo, i tre poco distante. I carabinieri hanno sottoposto a perquisizione personale i giovani, rinvenendo i telefoni cellulari ed i portafogli sottratti poco prima che sono stati restituiti alle vittime. 

Nel corso delle attività di identificazione, svolte presso la Caserma di Riccione, uno dei tre giovani è andato in escandescenza ed ha danneggiato una finestra dell’immobile pubblico venendo prontamente bloccato dai militari che lo hanno arrestato in flagranza per danneggiamento aggravato.

(Rimini) Si è tenuto ieri (martedì 26), alla Casa delle Associazioni "G. Bracconi" di Rimini, il primo incontro del Terzo Gruppo di lavoro per il percorso partecipato di co-progettazione della prima Casa della Comunità di Rimini, prolungamento della struttura ospedaliera.  Il percorso prevede il coinvolgimento di tutta la comunità al fine di pervenire ad una realizzazione condivisa della Casa, che si propone di essere un nuovo presidio territoriale in grado di rispondere ai bisogni di natura sanitaria, sociosanitaria e sociale della cittadinanza.

Il lavoro del terzo gruppo di questo iter si concentra sul “Favorire l’empowerment e la partecipazione della comunità (pazienti, caregiver, associazioni, cittadini, forum urbani, Comitati Consultivi Misti)” e sarà coordinato e facilitato da Agenzia Piano Strategico e da VolontaRomagna. Il primo meeting, che ha visto la partecipazione dell’Assessore alle Politiche per la Salute Kristian Gianfreda e del Direttore del Distretto sanitario di Rimini Mirco Tamagnini, ha permesso l’attivazione di un momento di confronto tra i rappresentanti dell’AUSL, dei sindacati, del terzo settore e della cittadinanza per raccogliere le prime idee di visione della futura Casa della Comunità.

Tra gli spunti di riflessione emersi, vi è l’idea che la Casa della Comunità possa rappresentare un luogo di dialogo tra le politiche sociali e sanitarie, in grado di dare spazio e riconoscimento all’importante ruolo svolto dalle associazioni e al contempo di potenziare la medicina territoriale, rispondendo alle sfide poste dalla pandemia e dai nuovi trend demografici e sanitari. La Casa, inoltre, vuole essere uno spazio ‘flessibile’ capace di adattarsi nel tempo alle nuove esigenze sociosanitarie emergenti, nonché un punto di ascolto e accoglienza, dotato di una visione olistica di benessere e di una funzione di raccordo con le altre infrastrutture e presidi sanitari. A coordinare l’incontro, Valentina Ridolfi del Piano Stretegico di Rimini e Maurizio Maggioni di Volontà Romagna.

“Abbiamo aperto ieri le porte a un itinerario che ci porterà a definire nel dettaglio i contenuti, i servizi e le funzioni della nuova Casa della Salute che si svilupperà in via Settembrini, riconfigurando il nostro sistema sanitario in un’ottica di maggiore prossimità e modernità - spiega l’assessore comunale alle Politiche per la Salute, nonché presidente del Distretto socio sanitario di Rimini Nord, Kristian Gianfreda – Rimini in futuro potrà contare su tre Case della Salute diffuse sul territorio - zona dell’ospedale, Viserba e Miramare -, la cui organizzazione e i cui obiettivi saranno valutati e condivisi all’interno di un percorso partecipato e di un lavoro di squadra tra l’amministrazione comunale e l’azienda sanitaria volto a definire e individuare le strategie migliori”.

(Rimini) Ampliare, consolidare e qualificare il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia, tramite una convenzione con i gestori dei nidi privati con sede operativa a Rimini per la regolazione delle attività. Questo l’obbiettivo di un importante investimento, 250 mila euro, approvato dalla Giunta di Rimini nel corso dell’ultima seduta. Si tratta dell’ampliamento, con misure di abbattimento graduale delle rette (con tempi e modalità dettate da apposita convenzione) per chi frequenta i nidi privati convenzionati, delle misure che nel pubblico hanno portato ai nidi gratuiti. Una scelta in grado, da una parte, di aumentare le possibilità di scelta da parte delle famiglie, sgravandole di buona parte dei vincoli economici, dall'altra di stimolare l'aumento nell'offerta di posti da parte dei privati. L’offerta privata regolare e di alta qualità, inoltre, è uno strumento utile anche sul versante del contrasto a quelle iniziative private volte ad attivare servizi che operano al di fuori della Legge Regionale.

“L’obiettivo primario – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - è quello di sostenere e promuovere le famiglie, ed è indirizzata ad incrementare l’offerta complessiva di posti nido nel territorio. A breve presenteremo ai gestori privati i dettagli della convenzione. Con questa scelta l’Amministrazione comunale mette al centro le famiglie riminesi, con i loro bisogni crescenti. Coerentemente a questo principio, le risorse stanziate vanno nella direzione di metterle nelle condizioni di poter scegliere con maggiore libertà e meno vincoli economici, la struttura e la soluzione più adatta alle loro esigenze”.

Mercoledì, 27 Luglio 2022 15:15

27 luglio

Le regole del Pd | Scontro nel centro destra | Sol et salus assolta

(Rimini) Nel pomeriggio di lunedì  25 luglio, è morto don Emilio Maresi, "che ha speso tanti anni del suo ministero presso il Santuario di Montefiore e poi nella parrocchia di Morciano. Qui era facile incontrarlo per le strade del paese mentre recitava il Rosario, salutava tutti e aveva una buona parola per tutti", spiegano dalla Diocesi dando l'annuncio. 

Ultimamente don Maresi era accolto presso la Casa del Clero dove è stato assistito fino agli ultimi istanti della sua vita terrena. Don Emilio era il decano della Diocesi di Rimini. Il 19 luglio scorso aveva compiuto 96 anni. Nato a Poggio Berni, È entrato in Seminario in prima media. Ha frequentato tutti gli studi nel vecchio Seminario a Rimini, tranne il quarto anno di teologia al regionale di Bologna. È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1950 (festa dei santi Pietro e Paolo) per imposizione delle mani del Vescovo Luigi Santa. Anche il fratello Mario è diventato prete, per tanti anni in servizio a Torriana. 

Cappellano a Savignano per 13 mesi, a causa di una malattia il Vescovo lo ha mandato a riposare per un mese. In servizio come cappellano a Serravalle (allora quella parrocchia era ancora della diocesi di Rimini), diventa poi parroco a Castelleale per tre anni, e in seguito rettore del Santuario Madonna di Bonora, a Montefiore. "Mi fanno celebrare la Messa, a me, che non sono neanche capace..." si scherniva. 

"Molto devoto alla 'sua' Madonna di Montefiore che certamente lo ha protetto in tante vicende drammatiche della sua vita, confidiamo che sarà Lei ad accoglierlo in paradiso" lo ricorda il Vicario generale, don Maurizio Fabbri. Il funerale sarà celebrato mercoledì 27 luglio alle 10 presso la chiesa parrocchiale di Morciano. Lo presiederà il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. La veglia funebre è prevista martedì alle ore 20.30 sempre a Morciano. La salma sarà tumulata nel cimitero di Montefiore dove sono già sepolti i genitori e le sorelle.

(Rimini) Agenzia delle Entrate, Fortech, Gruppo Società gas Rimini, Hera spa, Iegexpo, Novomatic Italia spa: sono queste sei le aziende del territorio riminese che hanno aderito al bando 'Bike to Work' del Comune di Rimini, un'iniziativa co-finanziata dalla Regione Emilia-Romagna che ambisce a rendere Rimini una città ancora più green e sostenibile, attraverso la promozione tra i lavoratori dell'utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto salutare, ecocompatibile e a basso consumo energetico. Lo scopo è quello di incentivare i dipendenti delle realtà che partecipano al progetto ad andare e tornare dal lavoro sulle due ruote, senza ricorrere all'auto, in modo da migliorare la qualità dell'aria e combattere l'inquinamento.

L'Amministrazione, con un apposito protocollo con la Regione Emilia Romagna, ha stabilito degli incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro sulle due ruote al personale delle aziende. A ciascuno partecipante sono destinati un massimo di 20 centesimi a chilometro per un massimo di €50 euro al mese, a seguito di accordi dei Mobility manager aziendali o responsabili di aziende di incentivazione all'uso della bicicletta in sostituzione dell'autoveicolo privato. 

Nello specifico, l'Amministrazione dispone di un importo pari a €52.798,015 per il 2022 e del medesimo importo per l'anno 2023 da concedere, in base a quanto stabilito dalla Regione, ad aziende provviste di un mobility manager o responsabile d'azienda già in carica o nominato per l'occasione. Il 16 settembre è in programma un evento al Bike Park (vicino alla stazione ferroviaria) dedicato ai lavoratori interessati al 'Bike to Work' e ai mobility manager, per un momento di confronto, laboratori e festa da vivere insieme.

 

Martedì, 26 Luglio 2022 19:28

Aggiornamento coronavirus: 420positivi

(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.735.809 casi di positività, 3.889 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.769 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.368 molecolari e 16.401 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,5%.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 48 (+2 rispetto a ieri, +4,3%), l'età media è di 62,3 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.804 (-8 rispetto a ieri, -0.4%), età media 75,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (-1); 3 a Reggio Emilia (invariato); 6 a Modena (+1); 14 a Bologna (+2); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (-1); 3 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+1); 5 a Rimini (-1 rispetto a ieri).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 49,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 972 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 358.952) seguita da Modena (609 su 266.046) e Rimini (420 su 163.932); poi Ravenna (376 su 163.288), Piacenza (293 su 87.824), Reggio Emilia (288 su 195.557), Cesena (259 su 97.372) e Parma (180 su 145.480); quindi Forlì (176 su 80.571), Ferrara (170 su 122.384) e, infine, il Circondario Imolese, con 146 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 54.403.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 70.885 (-1.129). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.033 (-1.123), il 97,4% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 4.977 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.647.506.

Purtroppo, si registrano 41 decessi. Una trentina dei quali relativi non a ieri, ma agli ultimi otto giorni. 7 in provincia di Piacenza (due donne di 81 e 94 anni e cinque uomini rispettivamente di 78, 89, due di 95 e uno di 96 anni); 4 in provincia di Parma (due donne di 78 e 86 anni e due uomini entrambi di 81 anni); 9 in provincia di Reggio Emilia (tre donne di 75, 87 e 92 anni e 6 uomini rispettivamente di 65, 83, due di 86, uno di 87 e uno di 88 anni); 3 in provincia di Modena (tutte donne di 72, 87 e 93 anni); 6 in provincia di Bologna (tre donne di 65, 82 e 83 anni e tre uomini di 83, 87 e 93 anni); 2 nel Circondario Imolese (una donna di 76 anni e un uomo di 77 anni il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Bologna); 8 in provincia di Ferrara (due donne di 83 e 91 anni e 6 uomini rispettivamente di 78, 82, 84, 91, 92 e 98 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 74 e 87 anni, entrambi nel Cesenate). Non si registrano decessi nelle province di Ravenna e di Rimini.   In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 17.418.

(Rimini) "Ci sono pervenute molte segnalazioni dai residenti di Viserba colme di lamentele sullo stato in cui versa l’area antistante la stazione ferroviaria di Viserba dove chiunque si trovi a transitare nella zona, sia esso un residente quanto un turista, non può fare a meno di riscontrare la totale mancanza di manutenzione alle aree verdi e il grave degrado della zona in cui rifiuti e sporcizia non mancano di essere presenti in bella vista. Ovviamente a oggi le richieste di intervento, sollecitate da più parti, non hanno avuto seguito ma anzi, come da abitudine oramai consolidata, è iniziato il grande “ballo” dello scarico di responsabilità tra RFI e Amministrazione Comunale il cui il più che scontato risultato è il totale immobilismo delle parti e nessun intervento è stato fatto". E' la denuncia di Gabrile Colonna di rinascita civica. 

"La si può guardare dal lato che vogliamo, la possiamo vedere sia dal lato dei residenti che passando in zona si trovano questo stato di abbandono vicino casa quanto dal lato del turista che scendendo o arrivando in stazione si trova questo splendida accoglienza, quasi un propiziatorio “benvenuto nella giungla” che sembra voglia essere un piccolo assaggio di cosa troverà durante il suo soggiorno, sta di fatto che agli investimenti pubblici fatti nella zona, dal rifacimento delle vie Diredaua/Mazzini alla “costosa” realizzazione del nuovo lungomare, non ne consegue un congruo piano di manutenzioni il cui scopo, oltre a garantire il perfetto stato delle aree e permetterne così il pieno godimento a cittadini e visitatori, è anche quello di valorizzare nella maniera dovuta gli interventi effettuati che invece così appaiono sempre come la realizzazione di cattedrali nel deserto". 

Quindi "anche noi di Rinascita Civica, assieme ai residenti, chiediamo urgentemente sia a RFI che alla nostra Amministrazione, che è sempre pronta in prima fila quando ci sono nastri da tagliare, foto da scattare o video da registrare, un immediato intervento nell’area per bonificare la zona proseguendo poi con la stesura di un efficace calendario di manutenzioni, condiviso tra gli enti, al fine di evitare il ripresentarsi di questa brutta situazione".

(Rimini) In questi giorni sono state segnalate in alcuni tratti di costa compresi tra Pinarella e Igea Marina macchie con una colorazione tendente al rosso-bruno. Il fenomeno è riconducibile a una fioritura microalgale che si manifesta per particolari situazioni che agiscono in modo sinergico: condizioni meteo marine stabili, temperature elevate, forte irraggiamento solare e apporto di nutrienti, come si è già verificato negli anni passati.

La microalga che causa la colorazione delle acque è la Fibrocapsa japonica, assolutamente innocua per i bagnanti. Si tratta di un'alga microscopica unicellulare appartenente alla famiglia delle Raphydophyceae, da diversi anni presenti in Adriatico. La prima segnalazione della sua presenza nelle acque marine italiane risale infatti al 1994 e da allora ricompare con una certa regolarità anche lungo il litorale emiliano-romagnolo, in particolare nella fascia centro-meridionale. Sempre in questi giorni il fenomeno ha riguardato anche le acque marchigiane nel tratto a ridosso di Senigallia (AN).

La fioritura (bloom) si presenta entro i 200-300 m dalla battigia, perché questo tipo di fitoplancton predilige le acque a temperatura più elevata, e si concentra e si addensa soprattutto nelle ore pomeridiane per effetto dei venti di scirocco a regime di brezza.

L'intensità della fioritura non è uniforme in quanto in alcune zone raggiunge picchi di intensità tali da ridurre la trasparenza a pochi centimetri come ad esempio lungo il litorale tra Zadina e Cesenatico, dove sono state riscontrate nei giorni scorsi alte concentrazioni algali.

Spesso il fenomeno si manifesta a giorni alterni. Può capitare che al mattino l'acqua risulti limpida o appena velata dalla classica torbidità; poi, verso mezzogiorno, la torbidità aumenta e l'acqua comincia a colorarsi.

Il vento da greco previsto nella giornata di oggi potrebbe aiutare a disperdere la biomassa microalgale e a portare alla scomparsa del fenomeno.

Martedì, 26 Luglio 2022 14:32

26 luglio

FdI, Pd e M5S | Tassa di soggiorno, il comune incassa | Acqua: falde a -109

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