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Molestie allo zio | Vanessa, trovato un corpo | Don Oreste li ha guariti

Mercoledì, 01 Novembre 2017 08:39

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Patto con Minniti | Collezionista di droghe | Don Oreste vivo nei suoi figli

(Rimini) Forza Italia accoglie con favore l'impegno del ministro dell’Interno, Marco Minniti, per la creazione entro il 2019 della nuova ‘Cittadella della Sicurezza’ nei locali mai utilizzati ed abbandonati della nuova Questura di via Ugo Bassi dove dovrebbero convergere Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Stradale.
“Per quanto le promesse di un Ministro in scadenza valgano fino a un certo punto, a noi preme soprattutto la sostanza che si traduce nell'innalzamento della fascia della Questura riminese da C a B, così come richiesto recentemente da un ordine del giorno promosso dal centrodestra e approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale”, spiega il consigliere comunale Carlo Rufo Spina.
“Devo però rilevare - sottolinea Spina - che le fumose definizioni del ministro in merito ad un ipotetico ‘Patto sulla sicurezza’ tarato ad hoc per Rimini, ci rendono scettici sul tanto necessario aumento di fascia, che a quanto pare non ci sarà. Annunciare infatti un Patto sulla sicurezza ad hoc, significa confermare che l'innalzamento dalla fascia C alla B non è stato neanche preso in considerazione e il ‘Patto’ non rappresenta altro che un insufficiente contentino. Ma vedremo”.
Quello che preme intanto sottolineare è che “il sindaco si decida una buona volta a riferire in aula sul merito dei colloqui avuti col ministro, in modo da apprenderne i dettagli. Per Forza Italia la sicurezza è al primo punto e, oltre ai dettagli dell'operazione, desideriamo avere rassicurazioni sul mantenimento in centro di un presidio permanente della Polizia si Stato per non lasciare questa zona particolarmente sensibile e frequentata come terra di nessuno per microcriminalità, spacciatori, ladri e malviventi di ogni sorta. Il rischio infatti è quello”.

(Rimini) “Il tema della Romagna, della sua indipendenza o di una maggiore autonomia decisionale dalla Regione, nel prossimo futuro dovrà essere al centro della attenzione delle forze politiche e sociali”. Lo sotiene Claudio Dau della direzione nazionale del Movimento nazionale per la sovranità.
“Molte sono le circostanze che favoriscono questa attenzione, ne indico solo alcune. Le organizzazioni pubbliche di area vasta, dalla sanità ai trasporti, sono nate per rendere più omogenea su base territoriale l'organizzazione e la fornitura dei servizi, ma questo processo andando avanti si è scontrato con vari problemi. Ad esempio, la Regione Emilia-Romagna sta pensando ad un progetto per andare oltre le aree vaste già esistenti fondendole in una unica. Di fatto tale progetto è stato studiato come se dovesse calare dall'alto, dai piani alti della Regione, e non ha coinvolto le autonomie territoriali (che si chiamano così nel linguaggio politicamente corretto ma non sono vere autonomie). Staremo a vedere cosa succederà, ma l'esempio è chiaro: le dinamiche vengono studiate e poi introdotte, non da chi le dovrà mettere in pratica ma da chi sta in cima alla piramide. Su di un piano diverso, ma l'analogia ci sta tutta, abbiamo assistito al travaglio dei progetti sulle fiere e gli aeroporti, che non hanno portato ancora a nulla. E parliamo di asset strategici, non di quisquilie. Proprio a partire dal fallimento dei progetti di sinergie e unificazioni aeroportuali, sono emerse – a sorpresa, direi – nuove voci dal mondo sociale e politico in Romagna favorevoli ad una maggiore autonomia da Bologna”.

(Rimini) Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha incontrato questa mattina il ministro dell'interno, Marco Minniti, per la soluzione all'annosa questione del trasferimento della nuova sede della Questura in via Ugo Bassi, pronta fisicamente da oltre 10 anni ma mai operativa a causa di un contenzioso senza fine tra Stato e privato realizzatore. Nel corso dell’incontro è stato anche affrontato il tema del passaggio di categoria della Questura riminese, un innalzamento dalla fascia C alla fascia B che porterebbe ad avere incrementi strutturali e permanenti di mezzi e di organico per la Polizia. Elemento, quest'ultimo, decisivo per una realtà particolare come l'area riminese (340 mila residenti ma oltre 25 milioni di presenze turistiche all'anno tra pernottamenti e escursionisti, oltre mille eventi) per cui l'attuale classificazione risulta inadeguata alle caratteristiche e alle specificità del territorio. All’incontro, durato circa due ora, era presente il deputato del Pd Tiziano Arlotti.

“Sono stati approfonditi tempi e modalità di tutte le questioni rappresentate, riguardanti la complessità di un'area e di un distretto turistico in cui la sicurezza e la sua percezione diventano elementi primari nelle relazioni sociali ma anche di attrazione e dunque di sviluppo e ricchezza”, ha sottolineato il sindaco Gnassi. "Ho prospettato al ministro Minniti un percorso preciso. L'area riminese è la piattaforma dell'accoglienza più grande in Europa e la città sta attraversano una fase di forte cambiamento, modificando il suo hardware in numerosi settori, sulla base di un ragionamento: la qualità, i servizi, la cultura sono i principali deterrenti dell'insicurezza e del degrado. I grandi contenitori culturali restituiti alla città e agli ospiti sono sentinelle migliori di qualsiasi jersey o fittone. Dentro questo nuovo modello di sviluppo ci deve essere una nuova dimensione della sicurezza".

Il ministro Minniti, che conosce la situazione riminese, ha “raccolto queste indicazioni”, proponendo una soluzione strutturale "per uscire dalla contingenza delle singole questioni e dare una risposta sinergia e unitaria come Stato, istituzioni nazionali e locali e come sistema Italia”, alle esigenze dell'intero territorio della costa riminese.

Il ministro infatti ha annunciato che entro Natale 2017 sarà personalmente a Rimini per sottoscrivere con le istituzioni locali e gli organi di Stato, il primo e sperimentale 'Patto sulla sicurezza di nuova generazione per l'area riminese', che farà da apripista ad altri accordi similari specificatamente dedicati alle realtà territori a fortissima attrattività turistica. In esso, ha detto il Ministro Marco Minniti, convergeranno tutte le azioni, le iniziative, i progetti e i percorsi che definiscono il tema sicurezza in un'area omogenea come quella riminese. In sintesi: i programmi di riqualificazione urbana (es. bando delle periferie); gli atti amministrativi che porteranno entro il 2019 nuovi organici di polizia, sulla base del recente inserimento nella legge di Stabilità del completamento nazionale degli organici; il completamento delle procedure per il trasferimento entro il 2019 nella nuova 'Cittadella della Sicurezza' in via Ugo Bassi della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale. Questo e altro verrà convogliato in questo innovativo 'Patto sulla sicurezza di nuova generazione per l'area riminese' che verrà personalmente presentato e sottoscritto dal Ministro Marco Minniti entro il mese di dicembre 2017.

"Sono molto soddisfatto di questo incontro- è il commento del sindaco Andrea Gnassi- perché riusciamo a fare un salto di qualità strutturale in un ambito come quello della sicurezza strategico per un'area come la nostra. Invece che rincorrere le singole annose questioni, dai rinforzi alle sedi alle emergenze di governo in governo, oggi il salto di qualità decisivo: un intervento strutturato e strategico sulla sicurezza che trova la definitiva 'codificazione' nel 'Patto per la Sicurezza di nuova generazione'. Che verrà siglato dal Ministro Minniti , un uomo di Governo unanimemente riconosciuto come ministro che conosce profondamente i temi della sicurezza, realista pragmatico ed efficiente. Per Rimini è tutto il territorio un salto di qualità sulla sicurezza atteso da anni e al passo dei grandi cambiamenti che il territorio ha già fatto su altri fronti e ora finalmente sulla sicurezza

E' chiaro che la proposta del Ministro Minniti, questo risultato, sia frutto del grande lavoro svolto dai Comuni, dalla Prefettura, dalle forze dell'ordine".

(Rimini) Nonostante sia obbligo di legge, alcuni consiglieri comunali a Riccione non hanno consegnato in comune l’ultima dichiarazione dei redditi (oltre alla situazione patrimoniale). La cosa è stata rilevata dal capogruppo del Pd Sabrina Vescovi, che chiede un intervento istituzionale. Pronta arriva la risposta dei capigruppo di maggioranza.
I consiglieri Greta Testa e Paolo Tonti non hanno presentato “la dichiarazione in quanto non tenuti a farlo”, perché non avendo eprcepito reddito non sono tenuti a presentare la dichiarazione.
“Per quanto riguarda invece il consigliere Fabio Ubaldi, alla mancata presentazione della sua dichiarazione è seguita, come da regolamento, la diffida da parte del Presidente del Consiglio Comunale, con conseguente sospensione del pagamento del gettone di presenza, cui si accompagnerà, nel caso di reiterata inottemperanza, la procedura prevista dalla legge con la presa in carico da parte della Prefettura”, spiegano i capigruppo Sara Majolino, Fabrizio Pullè, Pier Giorgio Ricci e Andrea Bedina.

Martedì, 31 Ottobre 2017 18:10

Coriano, opere pubbliche per 1,2 mln nel 2018

(Rimini) La giunta del comune di Coriano ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 e l'elenco annuale. Nel 2018 sono previsti interventi sul territorio per 1,2 milioni. La manutenzione delle strade e l’edilizia scolastica saranno uno dei capitoli principali della programmazione del prossimo anno.
“Strade, Scuole e Sicurezza le linee guida delle scelte, per gli anni passati e per il futuro, si ben amministra con visione e prospettive future e non con la bacchetta magica e qualche slogan”, spiegano dall’amministrazione.
Nel dettaglio sono previsti 350mila euro per lavori di riqualificazione della viabilità principale sul territorio comunale; 180mila euro per lavori di riqualificazione della viabilità secondaria in Sant'Andrea in Besanigo; 120mila per la realizzazione dell'ascensore nella scuola media di Coriano; 200mila euro per la realizzazione dell'ampliamento del cimitero di Passano; 113mila per la riqualificazione delle scuole materne di Ospedaletto e Cerasolo; 113mila per la riqualificazione della scuola elementare di Ospedaletto;150mila per il rifacimento dei giardini e recinzioni di tutti i plessi scolastici del territorio.

(Rimini) Uno dei momenti più drammatici, per una donna malata di cancro, è la perdita dei capelli. Lo sanno bene anche i volontari dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior) che hanno lanciato una raccolta fondi a sostengo del ‘Progetto Margherita’ per regalare una parrucca alle donne malate che perdono i capelli a causa della chemioterapia. L’idea ha ottenuto anche il sostegno del Corriere della sera. Questo mese il quotidiano di via Solferino sostiene la campagna di crowdfunding ‘La mia mamma è bellissima’ (www.ideaginger.it/progetti/la-mia-mamma-e-bellissima.html).

Si può, quindi, aderire alla campagna anche attraverso l’edizione online del Corsera, che ha pubblicato un video per far comprendere lo spirito dell’iniziativa. Si racconta la storia di una donna affetta da cancro, attraverso quello che vede la sua figlioletta. All’inizio del video una bimba si confida con il suo diario. La sua mamma è malata, ma lei non lo sa. La vede triste sì, e lo nota. Pensa che abbia freddo, perché ha la testa sempre coperta. Ma comprende che in quella storia c’è qualcosa che le sfugge, come il sorriso sparito di sua madre.

“Riflettersi allo specchio e vedere la testa calva significa guardare se stesse e vedere soltanto la malattia. Significa identificare la propria persona con il cancro e perdere talvolta la propria femminilità. Alla fine degli anni Settanta la Romagna era uno dei territori italiani ed europei con il più elevato tasso di mortalità per i tumori. Oggi è invece il territorio con uno dei tassi più elevati di guarigioni. Se all’epoca in Romagna esistevano soltanto due reparti oncologici, ora ce ne sono sette, oltre a tre day hospital. Lo Ior, nato nel 1979 dall’esigenza di reagire a questo stato delle cose, da 38 anni è vicino a chi soffre e insieme a chi cura”, spiega il Corriere.

Il progetto Margherita è “attivo dal 2012 nella sede di Ravenna e successivamente anche a Forlì, Rimini e Cesena: attualmente ci sono 47 volontari dello Ior di cui 37 parrucchieri, selezionati e formati ad hoc. La campagna mira ad aiutare 120 donne e per questo serve raccogliere la somma di 10 mila euro, che saranno utilizzati per acquistare 120 parrucche oltre a tutto ciò che serve a corredo: mantelline, salviette e testine. Già una quarantina di attività commerciali legate alla bellezza hanno dato la loro adesione come promotori o ambasciatori del progetto”. La campagna è già partita e si chiude il 2 gennaio 2018.

(Rimini) Secondo la neo responsabile della Lega nord a Novafeltria, Monia Amadei, è stata “tempo perso” la “gita fuori porta del consigliere regionale del Pd, Giorgio Pruccoli, all’ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria per promuovere il servizio di elisoccorso notturno”. “Una sfilata che stride nei modi, nei tempi, e negli accompagnatori. Nei tempi perché la Lega Nord, grazie all’impegno del proprio consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, già da mesi si era attivata, sollecitando la Regione Emilia Romagna, per dotare il territorio dell'alta Valmarecchia del servizio di elisoccorso. Nei modi, perché la risoluzione presentata dall’esponente del Pd è fumosa nei contenuti, nel dispositivo finale e assolutamente fuori tempo massimo”.
Per quanto riguarda “gli anfitrioni di Pruccoli a Novafeltria – continua la Amadei – è bene ricordare che la Presidente del comitato ‘Giù le mani da Novafeltria’, Silvana Travaglini, alle elezioni comunali della primavera del 2016 era candidata nella lista civica ‘Direzione Futuro’ appoggiata dal locale Partito Democratico. Un’investitura politica, quella della Travaglini, che stride con l’incarico di Presidente di un comitato cittadino che, teoricamente, dovrebbe rappresentare l’intera comunità di Novafeltria e non, come forse gradirebbero Pruccoli e compagni, solo alcuni dei suoi membri.”
La responsabile cittadina della Lega Nord conclude quindi auspicando “le dimissioni della Travaglini dal ruolo di Presidente del Comitato, perché è chiaro che il suo dovrebbe essere un impegno super partes e non di parte".

Martedì, 31 Ottobre 2017 14:05

Quattro cavalli, fontana in restyling

(Rimini) Con lo spegnimento e lo svuotamento della vasca prenderanno avvio venerdì 3 novembre i lavori di ripristino della Fontana dei Quattro Cavalli di piazzale Fellini, nel cuore e simbolo della Rimini Balneare.

Un simbolo dalla storia travagliata. Inaugurata il 29 giugno del 1928 e sopravvissuta al passaggio del fronte e alla demolizione del vicino Kursaal, la Fontana dei Quattro Cavalli fu rimossa nel 1954, la grande vasca abbattuta, abbandonati nell'attuale Parco Marecchia, dietro la sede dei Vigili del Fuoco di via Dario Campana, i quattro cavalli, tre nel parco e uno nell'adiacente terreno dell'acquedotto comunale.

Fu solo grazie allo zelo di quello straordinario esempio di riminesità che fu Umberto Bartolani – narrano le cronache - che la fontana venne ripristinata, alla fine di un lungo e travagliato periodo, nella sede originaria nel 1983, "Com'era, dov'era – recita la targa alla memoria posta ai piedi della vasca che gli amici posero a ricordo dell'opera di Bartolani – così la volle e la realizzò nel 1983."

La vasca principale dell'opera scolpita dallo scultore - cementista riminese Filogenio Fabbri, figlio di Mauro, fratello dei fondatori della celebre Fornace Fabbri, ha forma circolare e rappresenta simbolicamente il mare, da cui sorgono quattro cavalli marini. Questi buttano acqua dalle narici e sorreggono, col capo, un'altra vasca di raccolta per uno zampillo centrale che spruzza l'acqua verso l'alto. Sul basamento della fontana, una targa del 1987 ricorda anche Ugo Stentori, che contribuì alla restaurazione della fontana e della vasca principale.

Dopo la prima fase i lavori di manutenzione straordinaria, che verranno effettuati da Anthea in qualità di affidataria della manutenzione delle fontane pubbliche riminesi, riprenderanno lunedì 7 novembre con l'applicazione e la riverniciatura del piatto superiore della fontana.