Abusivismo commerciale, Sadegholvaad: Una sfida vinta
(Rimini) Per l’amministrazione comunale di Rimini la lotta contro l’abusivismo commerciale è “una sfida che si può considerare in gran parte vinta grazie all’impegno profuso dalla polizia municipale di Rimini in sinergia con le forze dell’ordine del territorio”. AA dare a palazzo Garampi l’opportunità di tale dichiarazione, che arriva dall’assessore Jamil Sadegholvaad, è stata una lettera ricevuta ieri dalla cooperativa Nuova Romagna Balneare, che raggruppa i Marinai di salvataggio. I bagnini ringraziano, in pratica, “tutto il personale della polizia di Stato, polizia municipale, guardia costiera e dell’arma dei carabinieri impiegato durante la stagione balneare 2017 nell'attività di contrasto e repressione del fenomeno dell'abusivismo commerciale. Gli eccellenti risultati sono sotto gli occhi di tutti, ottenendo un traguardo fino a qualche anno fa impensabile: una battigia ripulita da venditori abusivi. Con estrema soddisfazione possiamo quindi dire che la spiaggia è ritornata ai bagnanti ed agli addetti ai lavori e che i Marinai di salvataggio possono finalmente occuparsi della salvaguardia di vite umane senza interferenze dovute a mercatini improvvisati ed illegali”.
L’assessore Sadegholvaad a sua volta rigira i ringraziamenti. “Il lavoro svolto dai marinai di salvataggio - dice - è preziosissimo, un servizio di alta professionalità che rappresenta un vanto e che consente ai bagnanti di vivere le nostre spiagge in totale sicurezza. Ed è dovere di tutti far sì che operino nelle migliori condizioni. E’ quindi una grande soddisfazione sapere di aver contribuito con l’attività a contrasto dell’abusivismo commerciale a rendere più agevole il loro lavoro. Il loro ringraziamento è anche la conferma della bontà del lavoro fatto finora per arginare un fenomeno che nelle ultime tre stagioni si è radicalmente ridimensionato, facendo di fatto scomparire quasi del tutto la vendita abusiva stanziale - quelle distese di merci sull’arenile, talvolta veri e propri mercatini - e la netta diminuzione della proposta di prodotti a marchio contraffatto, quella che solitamente attira maggiormente la clientela. La conferma della trasformazione e ridimensionamento del fenomeno arriva dai numeri: da inizio maggio (da quando cioè è partita l’attività del Nucleo operativo anti abusivismo) al secondo fine settimana di settembre sono stati 1071 i provvedimenti (tra sequestri e rinvenimenti) effettuati, di cui 1055 amministrativi, con i picchi maggiori nei mesi di giugno e luglio. Solo 16 quindi i sequestri di merce penali, relativi cioè a merce contraffatta. Oltre ai dati però c’è da sottolineare l’efficacia della strategia operativa messa in campo, che oltre all’azione sinergica in spiaggia con la Polizia di Stato e Capitaneria di Porto, ha visto la Polizia Municipale lavorare a stretto contatto con l'Arma dei Carabinieri per il controllo degli appartamenti segnalati come sovraffollati, uno degli aspetti chiave per arrivare ad uno sradicamento del fenomeno. Voglio inoltre sottolineare come l’attività del Noac non si limiti al contrasto ai venditori irregolari, ma riguardi anche fenomeni altrettanto problematici come i pallinari, che ha visto durante l’estate l’emanazione di 240 sanzioni, 34 sequestri di proventi e 80 fogli di via; e ancora contro la prostituzione, con l’applicazione dell’ordinanza comunale che ha portato a 312 sanzioni, oltre a 19 verbali da 10mila euro per l’applicazione dell’articolo 527 del codice penale depenalizzato (atti osceni in luogo pubblico), 64 verbali per violazioni al codice della strada e 10 per inottemperanza al regolamento di polizia urbana. Ringrazio quindi il personale impegnato per questa azione a 360 gradi a tutela della vivibilità della città che ci sta riconsegnando frutti importanti”.
Furbetti della Tari: 5mila accertamenti per tasse evase
(Rimini) Altri 5.000 atti d'accertamento sono in procinto di partire con Poste Italiane con cui la Direzione Tributi del Comune di Rimini ha appena definito un accordo per la spedizione. Si tratta del secondo step dell'azione di recupero per il contrasto dell'evasione della Tari già avviata anche per l'anno 2016 e che si affianca alla ripresa del pregresso sul fronte della Tares 2013 e della Tari per gli anni 2014 e 2015.
A oggi sono stati emessi circa 10.000 avvisi per omessi o parziali versamenti, di cui più o meno la metà si deve ad utenze facenti capo a pubblici esercizi, ristorazione, ricettività.
Il potenziamento di tale azione di verifica e controllo ha consentito di incassare, da giugno a oggi, circa 3 milioni di euro d'insoluti, mentre gli avvisi per omesse o infedeli denunce sono oltre 5.000. Un'attività accertativa che ha consentito di recuperare dagli evasori totali circa 650 mila euro, cifra che con ogni probabilità è destinata ad arrivare sino a 1,3 milioni entro fine anno.
Ulteriori risultati positivi sono attesi nel 2018, conseguentemente al completamento del suddetto lavoro, che si concluderà con la messa in campo delle operazioni di "riscossione coattiva" per chi si ostina a non versare.
"Rispetto al 2014, anno in cui l'Amministrazione Comunale ha riportato in house la gestione della tassa – spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – si tratta di una percentuale di tributo evaso che, al termine delle azioni accertative, si aggira intorno al 12% del valore assoluto. L'azione accertativa diventa dunque uno strumento indispensabile se vogliamo proseguire nel mantenimento del pareggio tra costi e ricavi che la legge impone per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e dar una risposta adeguata a quei cittadini che contribuiscono correttamente in prima persona per una città bella, pulita, insomma "una citta' in cammino".
Per questo motivo l'Amministrazione continuerà a perseguire una forte e mirata politica di contrasto all'evasione ed elusione del tributo. Ed è proprio grazie a queste scelte che siamo riusciti a tenere calmierati gli aumenti negli ultimi due anni, ma soprattutto a confermare tutte le agevolazioni, esenzioni e detrazioni già introdotte. Al tempo stesso, ci stiamo preparando con gli investimenti necessari, all'avvio di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti, la cosiddetta "tariffa puntuale", prevista per il 2020."
L'attività di recupero proseguirà nei prossimi mesi concentrando l'attenzione sia sul recupero degli insoluti del 2017 e parte del 2016, sia su coloro che non hanno mai presentato denuncia per il pagamento della tassa rifiuti o che l'hanno presentata con dati difformi dalla realtà.
Gli Uffici della Tari di via Ducale sono a disposizione dei cittadini per informare ed eventualmente sanare qualunque anomalia che i contribuenti possano riscontrare negli atti ricevuti, nonché rispondere alle richieste di chiarimento relative al pagamento dell'ultima rata della Tari 2017, in scadenza al prossimo 30 novembre.
Giovani analfabeti finanziari, Eticredito a convegno per educare i risparmiatori
(Rimini) “Nel nostro Paese le diverse crisi finanziarie che hanno colpito i risparmiatori hanno evidenziato che sia gli adulti che i giovani hanno un’alfabetizzazione finanziaria non adeguata per fare scelte consapevoli nei propri investimenti”. E’ a partire da questa considerazione che l’associazione Eticredito ha organizzato il convegno ‘Educazione, risparmio e incertezza finanziaria’ che si è svolto oggi a Rimini.
“Da indagini statistiche svolte da società specializzate (Standrd & Poor’s, Consob) e dalla stessa OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo Sviluppo Economico tra paese con economia di mercato) emerge che il livello di educazione finanziaria degli adulti colloca il nostro paese all’ultimo posto fra i paesi Europei, con solo il 37% che risponde correttamente ad almeno 3 delle 5 domande su concetti base (interesse semplice e composto, inflazione, diversificazione del rischio)”, spiegano gli organizzatori.
“La situazione migliora leggermente tra i quindicenni, anche se colloca il nostro paese fra il settimo e il nono posto su 10 tra i paesi Ocse e visto il trend positivo rispetto alle rilevazioni precedenti conferma che sui giovani e la loro educazione finanziaria si deve puntare”, sottolineano gli organizzatori.
Al convegno il presidente Marco Tognacci ha invitato e condotto i relatori ad approfondire la situazione attuale dell’educazione finanziaria, partendo dall’attività e dalle indicazioni della Banca d’Italia, che svolge la Vigilanza sul sistema finanziario (Cosimo Marsella), ad una visione del progetto Paese della Feduf, la fondazione promossa dall’Abi per l’educazione finanziaria (Monica Rivelli); i professori universitari Stefania Mignani, Paola Brighi e Massimiliano Marzo hanno condotto relazioni di approfondimento sulle conseguenze ed evoluzione sia dell’educazione finanziaria che del risparmio consapevole e responsabile.
Le relazioni hanno ‘preparato il terreno’ alla presentazione delle esperienze di eccellenza: dalle studentesse del Liceo Economico e Sociale G. Cesare, al gruppo di soci volontari di Rimini e San Marino della Banca Popolare Etica che hanno presentato l’esperienza formativa nelle scuole.
Il residente di Banca Carim Sido Bonfatti ha presentato il “grande risultato del portale di crowdunfing, Eticarim, che ha permesso di finanziare oltre cento progetti promossi dalle Organizzazioni No Profit del territorio, facilitando l’incontro con i donatori”.
Stefano Elli, giornalista de Il Sole24ore ed esperto del settore finanziario, dopo aver illustrato “i più eclatanti casi di cattiva gestione bancaria degli ultimi tempi” individuandone anche tratti comuni, ha convenuto con gli organizzatori che “la strada dell’educazione finanziaria contribuisce a migliorare e controllare la gestione e superare le incertezze finanziarie”.
Ior, le mamme sono tutte bellissime. Il Corriere rilancia campagna
31 ottobre
Rivoluzione a Covignano | Cannabis per mezzo milione | Il giorno di don Oreste
Cannabis hills, le colline della canapa: maxi sequestro a Covignano
(Rimini) Si è conclusa nella giornata di ieri con gli arresti e le ultime perquisizioni l’operazione denominata “Cannabis hills” che ha portato all’individuazione da parte dei Carabinieri Forestali della stazione di Rimini sulle colline di Covignano, già nella serata di sabato 28 ottobre, di una estesa piantagione di Canapa indiana con annesso laboratorio di prima lavorazione e all’arresto di due riminesi: il proprietario del terreno, incensurato, e il cosiddetto “custode” con analoghi precedenti di detenzione e spaccio.
Dalla successiva perquisizione, disposta dalla Procura di Rimini, che ha fin da subito coordinato le attività di indagine, della residenza del “custode” è scaturito il ritrovamento di una soffitta nascosta e completamente adibita ad essiccatoio e laboratorio di lavorazione delle infiorescenze di cannabis.
E’ stato posto sotto sequestro l’intero appezzamento di terreno di circa 1500 metri quadrati, situato tra le colline di ulivi del Colle di Covignano, nascosto alla vista con reti ombreggianti; sul terreno sono state ritrovate, pronte per essere tagliate e raccolte circa 250 piantine di Cannabis sativa del peso medio di circa 1 Kg. mediamente a pianta.
Sul posto era anche presente moltissimo prodotto vegetale raccolto e selezionato in base alla tipologia organolettica (infiorescenze, foglie, fusti ecc.), circa una cinquantina di Kilogrammi. di materiale verde, oltre a materiale per la prima lavorazione ed essicazione della cannabis. E’ proprio l’odore acre che proveniva dall’appezzamento, a causa dalla ventilazione forzata esercitata da un essiccatore ad aria, che ha insospettito i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rimini che, nella serata di sabato stavano perlustrando il territorio collinare della città di Rimini. E’ così stato avviato il controllo che ha portato alla scoperta della coltivazione a cielo aperto e dell’annesso laboratorio di prima trasformazione e di una roulotte.
Sequestrati in loco anche bottiglie contenenti foglie di marijuana e rhum, contenitori e materiali per il trasporto, la coltivazione (forbici, fertilizzanti, impianto di irrigazione), la selezione e il frazionamento (bilancini) oltre ad una dose di 10 gr. pronta per la vendita, denaro in contanti e una sciabola in metallo..
L’area è stata posta sotto sequestro ed è tutt’ora oggetto di sorveglianza da parte dei militari della specialità forestale in attesa della disposizione che ne decreti la distruzione.
Sul posto era presente il riminese A.B., classe 1969, custode dell’appezzamento con precedenti specifici, direttamente coinvolto nell’attività di coltivazione che è stato arrestato. Successivamente è stato arrestato il proprietario del terreno V.C., riminese classe 1960, incensurato e anch’esso coinvolto nell’attività di coltivazione e detenzione. Entrambi dopo essere stati foto segnalati dai militari del Comando Provinciale CC di Rimini sono stati tradotti in carcere nella giornata di domenica.
Già nella notte, e a seguire nella giornata di domenica, le attività di indagine hanno interessato l’appartamento di proprietà di A.B. in Rimini – San Giuliano dove i militari hanno scoperto una soffitta, a cui si accedeva solo attraverso una botola, destinata all’essicazione e alla preparazione per la commercializzazione delle infiorescenze di cannabis.
Stimato un quantitativo di circa 50 kg. di materiale essiccato o in essicazione.
Annientata l’attività di coltivazione, produzione e prima lavorazione della cannabis, proprio in prossimità del centro urbano di Rimini, sono in corso indagini finalizzate alla caratterizzazione della rete di spaccio del materiale stupefacente.
Santarcangelo, casa: aumenta il fondo per soggetti fragili
(Santarcangelo) Sostegno alla locazione, la giunta comunale di Santarcangelo ha aumentato il fondo a favore di soggetti in carico ai servizi sociali. Allo stanziamento iniziale di 50.000 euro per l’anno 2017 si è infatti aggiunta una ulteriore somma di 50.000 euro per coprire le necessità che si manifesteranno fino a tutto il 2018 a sostegno dei nuclei familiari a rischio sfratto.
“La nuova progettualità messa in campo e i criteri stabiliti per l’erogazione del fondo stanno dando risultati positivi – commenta l’assessore ai Servizi sociali Danilo Rinaldi – perché puntano a superare il concetto di mero assistenzialismo favorendo invece progetti personalizzati volti a superare le problematiche di natura abitativa e a promuovere l’autonomia dei nuclei familiari. A Santarcangelo sono già 23 i casi in cui siamo intervenuti per risolvere in maniera efficace situazioni ormai prossime allo sfratto, o per concedere prestiti sull’onore che a fronte di un piano di rientro hanno permesso di coprire canoni di locazione non corrisposti, spese condominiali o depositi cauzionali. Da gennaio a ottobre abbiamo già erogato contributi per un totale di 38.200 euro a cui si aggiungono due progetti di housing first, per assicurare una soluzione abitativa a sei persone senza tetto in condizioni di grave marginalità tramite l’adesione a un progetto che prevede un loro impegno attivo per rendersi autonomi”.
Ma il fondo gestito a livello di Unione di Comuni Valmarecchia dal Servizio sociale territoriale per i Comuni di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana non è rivolto solamente ai nuclei familiari in difficoltà, dal momento che funziona anche come garanzia nei confronti dei proprietari di immobili per favorire la locazione delle abitazioni. Sono infatti previste erogazioni a fondo perduto una tantum a favore dei proprietari di immobili fino ad un importo massimo di 1.500 euro per coprire, ad esempio, affitti non versati o spese condominiali non corrisposte.
Oltre al Fondo per il sostegno alla locazione sono stati erogati altri contributi economici finalizzati al pagamento di alloggi temporanei per sei nuclei familiari con una spesa di 9.739 euro, mentre altri 1.360 euro sono stati assegnati per canoni di edilizia residenziale pubblica non corrisposti da parte di due nuclei familiari.
“Inoltre – conclude l’assessore Rinaldi – dal 6 novembre aprirà il bando per accedere al Fondo morosità incolpevole, dedicato a chi avendo perso il lavoro non è stato più in grado di provvedere al regolare pagamento del canone di locazione”. Il bando è rivolto a chi ha perso il lavoro o ha subito una consistente riduzione della capacità reddituale in conseguenza, ad esempio, al licenziamento, ad accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro, all’utilizzo della cassa integrazione ordinaria o straordinaria, al mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, alla cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate. Per poter presentare domanda di contributo occorre essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida e avere un reddito Ise non superiore a 35.000 euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26.000 euro. Le richieste vanno effettuate entro il 31 dicembre 2018.
Sanità, Lega nord: richiedenti asilo costano 500mila euro
(Rimini) Asl Romagna, secondo la Lega Nord le spese sanitarie per richiedenti asilo sono pari a 464mila euro nei primi 6 mesi del 2017.
In un quadro complessivo emiliano romagnolo, nel periodo 2014 - primo semestre del 2017 le Aziende sanitarie della Regione si sono sobbarcate costi per complessivi 8.382.000 euro.
“Cifre da capogiro – le definisce Morrone - a livello romagnolo, sono quadruplicate per un totale di 1.110.403 euro (dati riferiti sempre al periodo 2014 – primo semestre 2017). Una vera e propria zavorra in costante aumento. Se nel 2014 infatti sono stati spesi complessivamente 99.364€, nel 2015 si parla di 221.484€, nel 2016 si sale ancora fino a toccare quota 325.478€ e da gennaio a giugno 2017 si taglia il traguardo dei 464mila euro”.
“Certo sarebbe interessante sapere di che tipo di prestazioni sanitarie si tratti, anche perché” – conclude Morrone – “a tutto c’è un limite e la copertura di questi costi da parte di un’azienda sanitaria come quella romagnola si fa sentire. Non è possibile continuare a scaricare sui nostri cittadini costi di questo tipo.”
Verde pubblico, Rimini risale la classifica di Legambiente
(Rimini) Ecosistema urbano, Rimini è passata dal 50esimo posto del 2009 al 29esimo del 2017 nella classifica pubblicata dal Sole 24 ore, alla 24esima edizione. L'indagine annuale condotta da Legambiente e Ambiente Italia prende in esame diversi parametri divisi nelle macroaree Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente urbano. Quello che emerge è un trend in costante crescita per Rimini che, già qualche anno fa, aveva invertito la storica posizione di fanalino di coda in Regione, arrivando quest'anno a lasciarsi indietro realtà come Forlì, Ravenna, Modena e Piacenza. Un risultato possibile grazie al balzo in avanti di alcuni parametri presi in considerazione dall'indagine tra i quali, in particolare, sono da segnalare il verde urbano, dove Rimini arriva al 4° posto e quelli inerenti l'acqua, dove migliora di cinque posizioni il parametro generale del consumo e di sei quello della dispersione della rete idrica, arrivando alla 24esima posizione.
"Un miglioramento che conferma il nostro trend positivo sul lungo periodo – sottolinea l'assessore all'Ambiente Anna Montini – dove in otto anni siamo migliorati di 21 posizioni (solo nel 2009 eravamo cinquantesimi) superando quattro capoluoghi dell'Emilia Romagna, storicamente davanti a noi in queste rilevazioni. Aldilà del gioco delle posizioni, ciò che ha valore è il consolidarsi di Rimini come una realtà che ha colto l'importanza delle politiche di sostenibilità ambientale dove dimostra di riuscire migliorarsi di anno in anno. Numeri chiari, come il miglioramento sulle reti idriche, che dimostrano la bontà di alcuni importanti interventi di miglioramento strutturale, o come quelli sul verde urbano, dove arriviamo al 4° posto; stessa posizione ottenuta per il rapporto tra abitanti e numero di coloro che utilizzano mezzi pubblici, una voce importante perchè in grado di far diminuire l'impatto dei veicoli privati circolanti. Un tema importante che verrà ulteriormente potenziato nel 2018 con l'apertura del TRC (il Trasporto Rapido Costiero); insieme a questa importante infrastruttura, l'altra grande infrastruttura "dolce" che contribuisce a decongestionare il traffico è la bicipolitana e l'anello verde delle piste ciclabili che, entro la fine del mandato, aumenteranno di ulteriori 20 kilometri sia nell'entroterra, con la rete ciclabile che verrà estesa sulle direttrici di collegamento principali, sia in altre zone della città che vedranno anche un miglioramento della qualità dei percorsi sul lungomare con i lavori per il Parco del mare. Si tratta di misure che, riassorbendo parte del traffico veicolare privato, andranno ad incidere in maniera strutturale anche sul tema della qualità dell'aria, e quindi della presenza di Pm 10; un tema che per la sua importanza non vogliamo e non possiamo affrontare solamente sul versante emergenziale, con blocchi temporanei del traffico ad esempio, ma soprattutto potenziando le infrastrutture che rendono possibili alcune alternative pubbliche ed ecologiche al trasporto privato su auto. Il parco del mare, infine, produrrà sostanziali benefici sia in termini di fruibilità ciclo pedonale, sia in termini di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico".
Don Oreste, “riminese verace”. Il ricordo del sindaco Gnassi. Un luogo simbolo della città in suo nome
(Rimini) “Oreste Benzi è stato un cittadino italiano, un riminese verace, ma anche un autentico cittadino del mondo”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ricorda il parroco dalla ‘tonaca lisi’ a dieci anni dalla scomparsa. “Si è appassionato alla sorte dei poveri, per i quali ha gridato e pagato di persona. Pertanto è soprattutto il suo "magistero" sociale e politico che ora vorrei provare a raccogliere e rilanciare, ricordando però che il Don ha coerentemente vissuto una profonda unità di vita. In lui il cittadino e il prete non si sono mai né contrastati né sovrapposti, secondo il motto di un suo maestro: distinguere per unire".
Gnassi cita il Pvescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, per “provare a mettere in fila qualche riflessione sulla straordinaria modernità della figura di don Oreste Benzi, nel decennale della sua scomparsa. Rispondo subito a una ideale domanda: Rimini è migliore grazie al passaggio terreno del sacerdote dalla tonaca lisa? Sì, senza alcun dubbio. Don Oreste fa parte di quella esigua schiera di persone capaci di spingere un po' più in là il confine del quotidiano. E lui lo ha spinto, con energica pazienza e dolcezza, molto avanti. Senza paura e senza farsi intimidire da chi- venti o trenta anni fa- privatamente e pubblicamente lo 'consigliava' di pensare alle anime in cielo piuttosto che ai deboli, ai nomadi, alle prostitute, ai senza casa, ai poveri in terra. Discorsi irritanti e farisei, magari ammantati di 'senso comune', che si sentono e leggono anche oggi. Con una differenza però: nel frattempo c'è stato don Oreste Benzi. Presenza 'fisica' enorme anche a dieci anni dal suo addio, esempio e monito in ogni discorso o dibattito contemporaneo sul ruolo della persona nella città. Chi pensa al parroco come una icona da mettere sotto una teca, ricordandola superficialmente per quello che ha fatto al netto degli 'scandali' in senso evangelico che il suo passaggio ha provocato a Rimini, commette un errore marchiano. Don Oreste ha fatto e fa ancora adesso. E farà anche in futuro. L'impatto sociale della sua figura di uomo di fede è ancora oggi profondissimo. Che fosse un uomo ricco, perfino nelle contraddizioni, moderno, altruista, mai banale, scomodo per un modello di società paludata, concreto e puro, questo posso testimoniarlo direttamente anch'io, avendolo conosciuto sia personalmente che in alcune sue rivoluzionarie battaglie (i nomadi di via Portogallo, le case di via Acquario) che comunque hanno fatto salire Rimini di un gradino nella modernità e nella tolleranza. Spesso don Oreste diceva: 'Una Chiesa che non si schiera, si schiera con i più forti'. Non solo la Chiesa ma una società intera che non si schiera, perde il senso di se stessa”.
Per tutto questo, “che è poco rispetto alla grandezza di una figura caratterizzata prima di tutto da una eccezionale umanità, nel decennale della scomparsa, l'Amministrazione comunale di Rimini sta lavorando all'intitolazione di un luogo particolare e fortemente simbolico della città a don Oreste Benzi. Sarà uno spazio estremamente riconoscibile, a testimoniare quella capacità di aprire dialoghi, di stabilire relazioni, di empatizzare con il debole e il 'diverso', che portava con sé ogni giorno, in ogni posto, con ogni persona. Facendosi amare e ammirare da tutti, anche dai laici che riconoscevano in lui l'impegno spesso solitario nell'occuparsi degli ‘ultimi'".
Tenendo a mente “però una cosa: quella piazza, quella strada, quello spazio che dedicheremo a don Oreste sarà solo il piccolo segno di una 'intitolazione' più ampia, che tutta la comunità riminese vuole e deve per il sacerdote. Rimini stessa, da Torre Pedrera a Miramare, dal mare alla collina, respira dell'eredità di don Oreste, ora più viva che mai e più necessaria che mai. Rendere vivido e quotidiano questo suo enorme lascito morale e pratico a favore di chi soffre è il nostro compito più impegnativo e entusiasmante, non tanto misurare una piazza, una strada, un luogo".