Segnaletica doc per il teatro Galli
(Rimini) La giunta comunale ha accettato la proposta di sponsorizzazione per la produzione e installazione della segnaletica per la valorizzazione dei percorsi del teatro Amintore Galli avanzata dal titolare Pietro Angelini dell'antica azienda riminese Angelini Incisore, ora nota nel mondo come Apir srl. Con una proposta formalizzata nei giorni scorsi e oggi resa operativa dalla decisione della Giunta comunale l' Apir ha offerto la propria disponibilità a fornire gratuitamente un progetto di wayfinding con il quale produrre e installare la segnaletica per la valorizzazione dei percorsi del nuovo teatro. Un'attività che naturalmente non potrà che nascere dalla stretta collaborazione della ditta con i tecnici comunali che seguono in prima persona la realizzazione del teatro e la Soprintendenza.
Sarà attraverso questo lavoro comune che il teatro potrà contare fin dalla sua inaugurazione su una segnaletica dedicata come materiali e caratteri, appositamente studiata per indirizzare il pubblico ai vari piani e orientarlo per individuare locali, palchi, posti, servizi e percorsi di sicurezza. Una disponibilità che trova le sue motivazioni nel fatto che proprio il prossimo anno, in cui al termine dei lavori di ricostruzione si prevede l'apertura del teatro, coinciderà anche con i festeggiamenti del suo 100° anniversario. Una disponibilità, quindi che si configura come un omaggio alla città, a contropartita della quale l'antica ditta "Angelini" chiede solo che l'iniziativa possa essere ricordata nei propri materiali di comunicazione.
La collaborazione tra Comune di Rimini e Apir srl sarà formalizzata e diverrà operativa non appena si concluderanno i passaggi formali necessari che, per espresso volere della normativa, non rientrano nel Codice dei Contratti Pubblici ma hanno il solo obbligo del rispetto dei principi della trasparenza e della par condicio. Obblighi che verranno assolti nei prossimi giorni con la pubblicazione sul sito web del Comune di Rimini di un avviso per accertare che non vi siano altri operatori economici interessati al medesimo intento.
Turisti e promoter, la nuova idea per Rimini
(Rimini) “Cittadino? turista? frequenti Rimini? la vivi? la "usi"? la vuoi narrare? Diventa allora testimonial del territorio attravero #myRimini 2017-18, il progetto di social storytelling del Comune di Rimini”. Così il Comune invita i turisti a postare sui social immagini invitanti dalla capitale della Riviera. L’obiettivo è quello di narrare la città con gli occhi di coloro che la visitano, la vivono, l'amano. Per questo il Comune di Rimini, dopo la felice esperienza iniziata nel 2015, ha pensato di mettere loro nuovamente a disposizione, siano essi cittadini o turisti, i canali social del Comune di Rimini: Facebook, Instagram, Twitter, e da quest'anno Pinterest, che abbiamo pensato esclusivamente per le tematiche legate ad architettura, arte e design. #myRimini è il filo narrativo della città, della sua vita quotidiana, culturale, balneare e degli eventi, capace di cogliere negli scatti di riminesi e turisti ciò che il loro sguardo vede con l'obiettivo di raccontare una Rimini inedita perché personale e vista con gli occhi del cuore, la sua ricchezza negli scorci visivi che colpiscono e appartengono a ognuno di noi. Lo scopo del progetto è restituire in tempo reale lo sguardo delle persone che vivono nel momento presente la città e consentire ciò nella massima libertà espressiva riguardo i temi e degli stili, unico vincolo è il rispetto di semplici regole di educazione e correttezza che sono presenti nel 'manifesto' del progetto.
Per partecipare anche tu a questa narrazione collettiva puoi collegarti alla pagina web o richiedere l'iscrizione al gruppo facebook "Progetto MyRimini storytelling", il laboratorio partecipativo del gruppo capace di proporre gli indirizzi tematici periodici che guideranno il lavoro collettivo definendo gli #hastagh specifici lungo cui guidare la narrazione. Ogni storyteller può partecipare attivamente alle iniziative di storytelling proposte dal gruppo mantenendo comunque la propria autonomia artistica e editoriale.
Start, più sicurezza sui bus: arriva la video sorveglianza
(Rimini) Dopo l’episodio di sabato notte, quando a bordo di un bus Start Romagna il conducente è stato aggredito da un passeggero, Start Romagna ha deciso di aumentare la sicurezza a bordo dei mezzi.
“Start Romagna - spiegano dall’azienda - consente il libero accesso ai servizi di trasporto al personale in servizio per il controllo del territorio con divisa e tesserino e dispone titoli di viaggio speciali dedicati agli operatori della sicurezza che svolgono il proprio ruolo in borghese e necessitano di viaggiare senza essere riconosciuti”.
Oltre a tali facilitazioni “Start Romagna precisa che a bordo di tutti i bus sono già presenti le telecamere di sicurezza Octocam che consentono di filmare eventuali episodi avvenuti a bordo e all’esterno dei mezzi in caso di sinistro e che il conducente può attivare attraverso un apposito pulsante di emergenza (proprio recentemente tale sistema ha permesso l’individuazione del responsabile di un’aggressione avvenuta ai danni di un conducente Start a Ravenna)”.
Sta procedendo “celermente” anche l’attivazione della videosorveglianza di bordo, “con il sistema di telecamere già installato su un buon numero di mezzi del parco in servizio nel bacino di Rimini (34 ad oggi); ulteriori telecamere (per 230 bus Start) sono in arrivo grazie alla gara regionale in corso, con conseguente possibilità di copertura con telecamere di tutto il servizio urbano di Rimini.
Si ricorda che è in vigore un apposito protocollo con la Prefettura che regola le modalità di registrazione, conservazione ed utilizzo delle immagini registrate. L’azienda coglie l’occasione per esprimere la propria solidarietà al conducente vittima dell’aggressione, che non ha riportato lesioni gravi”.
Festa dell’Unità nazionale, Rimini riscopre la toponomastica patriottica
(Rimini) “Riscoperta dei Viali e dei Parchi delle Rimembranze, la toponomastica patriottica dall'Unità d'Italia alla fine della Grande Guerra" è il titolo dell'incontro che, nel quadro delle iniziative per la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, si terrà con inizio alle ore 17 nella Sala del Giudizio del Museo della Città di via Tonini. L'iniziativa è organizzata nel centenario di nascita dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra dalla sezione di Rimini e si pone l'obiettivo di portare a conoscenza della città il tema del Viale delle Rimembranze e della toponomastica patriottica legata a Rimini. L'incontro sarà anche l'occasione per proporre suggerimenti su come migliorare e attualizzare un viale e i suoi alberi, monumenti nazionali.
A intervenire saranno Davide Bagnaresi, assegnista di ricerca presso l'Università di Bologna Campus di Rimini, con un intervento su "La rimembranza/le rimembranze: toponomastica patriottica a Rimini" e l'architetto Massimo Bottini con "Le forme della memoria: i parchi della Rimembranza in Italia”.
Introdurrà l'incontro Danilo Fabbri, presidente della sezione riminese dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
Lungomare Spadazzi al Comune nei primi mesi del 2018
(Rimini) Il sindaco Andrea Gnassi ha incontrato nei giorni scorsi il Direttore dell'Agenzia del Demanio di Roma, Roberto Reggi. Al centro dell'incontro il trasferimento al Comune dei restanti beni che nell'ambito del federalismo demaniale sono stati richiesti dal Comune già da tempo ma per i quali- a differenza di quelli formalmente trasferiti nei mesi scorsi- la procedura non si è ancora conclusa.
Si tratta di beni indispensabili, come ha sottolineato il Sindaco Gnassi, per completare i processi di riqualificazione urbana già in corso. In particolare, infatti, si tratta delle aree in fregio al Lungomare Spadazzi comprese nel perimetro del parco del mare e nel tratto per il quale sono stati previsti finanziamenti europei; delle aree dell'ex Torrente Ausa interessate dalla realizzazione del piano di salvaguardia della balneazione; dell'ex stazione Rimini San Marino (Pascoli) indispensabile per la valorizzazione del tracciato del TRC e soprattutto la sua integrazione nel contesto urbano e della mobilità; delle aree ricomprese nel parco XXV Aprile tra il Ponte di Tiberio e la statale SS16 in quanto oggetto di interventi di riqualificazione e potenziamento del piano della sosta; delle aree a monte dell'arenile comprese tra il bagno 100 e il bagno 150 fondamentali per la riqualificazione dell'arenile e del waterfront.
Nel corso dell'incontro il Direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi si è impegnato a firmare quanto prima il decreto di sdemanializzazione delle aree in fregio al Lungomare Spadazzi e di procedere successivamente al loro trasferimento al Comune probabilmente già entro l'anno o nei primi mesi del 2018. Il Direttore Raggi si è poi impegnato ad adoperarsi presso la Regione ed i Ministeri competenti per accelerare le procedure per la sdemanializzazione delle aree a monte dell'arenile comprese tra il bagno 100 ed il bagno 150 e di quelle dell'ex Torrente Ausa e del Parco XXV Aprile. Per i beni di interesse storico quale l'ex stazione Rimini San Marino, si è concordato che verrà avviata la procedura prevista da una disposizione della legge sul federalismo demaniale (art. 5, comma 5 del d.lgs. 85 del 2010) che detta le modalità per ottenere la proprietà dei beni di interesse culturale nell'ambito di accordi di valorizzazione degli stessi.
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Sicurezza, Spina: Fumoso patto Minniti. Presidio polizia resti in centro storico
(Rimini) Forza Italia accoglie con favore l'impegno del ministro dell’Interno, Marco Minniti, per la creazione entro il 2019 della nuova ‘Cittadella della Sicurezza’ nei locali mai utilizzati ed abbandonati della nuova Questura di via Ugo Bassi dove dovrebbero convergere Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Stradale.
“Per quanto le promesse di un Ministro in scadenza valgano fino a un certo punto, a noi preme soprattutto la sostanza che si traduce nell'innalzamento della fascia della Questura riminese da C a B, così come richiesto recentemente da un ordine del giorno promosso dal centrodestra e approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale”, spiega il consigliere comunale Carlo Rufo Spina.
“Devo però rilevare - sottolinea Spina - che le fumose definizioni del ministro in merito ad un ipotetico ‘Patto sulla sicurezza’ tarato ad hoc per Rimini, ci rendono scettici sul tanto necessario aumento di fascia, che a quanto pare non ci sarà. Annunciare infatti un Patto sulla sicurezza ad hoc, significa confermare che l'innalzamento dalla fascia C alla B non è stato neanche preso in considerazione e il ‘Patto’ non rappresenta altro che un insufficiente contentino. Ma vedremo”.
Quello che preme intanto sottolineare è che “il sindaco si decida una buona volta a riferire in aula sul merito dei colloqui avuti col ministro, in modo da apprenderne i dettagli. Per Forza Italia la sicurezza è al primo punto e, oltre ai dettagli dell'operazione, desideriamo avere rassicurazioni sul mantenimento in centro di un presidio permanente della Polizia si Stato per non lasciare questa zona particolarmente sensibile e frequentata come terra di nessuno per microcriminalità, spacciatori, ladri e malviventi di ogni sorta. Il rischio infatti è quello”.
Romagna autonoma, Dau: Strategie calate dall’alto hanno fallito
(Rimini) “Il tema della Romagna, della sua indipendenza o di una maggiore autonomia decisionale dalla Regione, nel prossimo futuro dovrà essere al centro della attenzione delle forze politiche e sociali”. Lo sotiene Claudio Dau della direzione nazionale del Movimento nazionale per la sovranità.
“Molte sono le circostanze che favoriscono questa attenzione, ne indico solo alcune. Le organizzazioni pubbliche di area vasta, dalla sanità ai trasporti, sono nate per rendere più omogenea su base territoriale l'organizzazione e la fornitura dei servizi, ma questo processo andando avanti si è scontrato con vari problemi. Ad esempio, la Regione Emilia-Romagna sta pensando ad un progetto per andare oltre le aree vaste già esistenti fondendole in una unica. Di fatto tale progetto è stato studiato come se dovesse calare dall'alto, dai piani alti della Regione, e non ha coinvolto le autonomie territoriali (che si chiamano così nel linguaggio politicamente corretto ma non sono vere autonomie). Staremo a vedere cosa succederà, ma l'esempio è chiaro: le dinamiche vengono studiate e poi introdotte, non da chi le dovrà mettere in pratica ma da chi sta in cima alla piramide. Su di un piano diverso, ma l'analogia ci sta tutta, abbiamo assistito al travaglio dei progetti sulle fiere e gli aeroporti, che non hanno portato ancora a nulla. E parliamo di asset strategici, non di quisquilie. Proprio a partire dal fallimento dei progetti di sinergie e unificazioni aeroportuali, sono emerse – a sorpresa, direi – nuove voci dal mondo sociale e politico in Romagna favorevoli ad una maggiore autonomia da Bologna”.
Sicurezza, entro Natale la cura del ministro Minniti per Rimini
(Rimini) Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha incontrato questa mattina il ministro dell'interno, Marco Minniti, per la soluzione all'annosa questione del trasferimento della nuova sede della Questura in via Ugo Bassi, pronta fisicamente da oltre 10 anni ma mai operativa a causa di un contenzioso senza fine tra Stato e privato realizzatore. Nel corso dell’incontro è stato anche affrontato il tema del passaggio di categoria della Questura riminese, un innalzamento dalla fascia C alla fascia B che porterebbe ad avere incrementi strutturali e permanenti di mezzi e di organico per la Polizia. Elemento, quest'ultimo, decisivo per una realtà particolare come l'area riminese (340 mila residenti ma oltre 25 milioni di presenze turistiche all'anno tra pernottamenti e escursionisti, oltre mille eventi) per cui l'attuale classificazione risulta inadeguata alle caratteristiche e alle specificità del territorio. All’incontro, durato circa due ora, era presente il deputato del Pd Tiziano Arlotti.
“Sono stati approfonditi tempi e modalità di tutte le questioni rappresentate, riguardanti la complessità di un'area e di un distretto turistico in cui la sicurezza e la sua percezione diventano elementi primari nelle relazioni sociali ma anche di attrazione e dunque di sviluppo e ricchezza”, ha sottolineato il sindaco Gnassi. "Ho prospettato al ministro Minniti un percorso preciso. L'area riminese è la piattaforma dell'accoglienza più grande in Europa e la città sta attraversano una fase di forte cambiamento, modificando il suo hardware in numerosi settori, sulla base di un ragionamento: la qualità, i servizi, la cultura sono i principali deterrenti dell'insicurezza e del degrado. I grandi contenitori culturali restituiti alla città e agli ospiti sono sentinelle migliori di qualsiasi jersey o fittone. Dentro questo nuovo modello di sviluppo ci deve essere una nuova dimensione della sicurezza".
Il ministro Minniti, che conosce la situazione riminese, ha “raccolto queste indicazioni”, proponendo una soluzione strutturale "per uscire dalla contingenza delle singole questioni e dare una risposta sinergia e unitaria come Stato, istituzioni nazionali e locali e come sistema Italia”, alle esigenze dell'intero territorio della costa riminese.
Il ministro infatti ha annunciato che entro Natale 2017 sarà personalmente a Rimini per sottoscrivere con le istituzioni locali e gli organi di Stato, il primo e sperimentale 'Patto sulla sicurezza di nuova generazione per l'area riminese', che farà da apripista ad altri accordi similari specificatamente dedicati alle realtà territori a fortissima attrattività turistica. In esso, ha detto il Ministro Marco Minniti, convergeranno tutte le azioni, le iniziative, i progetti e i percorsi che definiscono il tema sicurezza in un'area omogenea come quella riminese. In sintesi: i programmi di riqualificazione urbana (es. bando delle periferie); gli atti amministrativi che porteranno entro il 2019 nuovi organici di polizia, sulla base del recente inserimento nella legge di Stabilità del completamento nazionale degli organici; il completamento delle procedure per il trasferimento entro il 2019 nella nuova 'Cittadella della Sicurezza' in via Ugo Bassi della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale. Questo e altro verrà convogliato in questo innovativo 'Patto sulla sicurezza di nuova generazione per l'area riminese' che verrà personalmente presentato e sottoscritto dal Ministro Marco Minniti entro il mese di dicembre 2017.
"Sono molto soddisfatto di questo incontro- è il commento del sindaco Andrea Gnassi- perché riusciamo a fare un salto di qualità strutturale in un ambito come quello della sicurezza strategico per un'area come la nostra. Invece che rincorrere le singole annose questioni, dai rinforzi alle sedi alle emergenze di governo in governo, oggi il salto di qualità decisivo: un intervento strutturato e strategico sulla sicurezza che trova la definitiva 'codificazione' nel 'Patto per la Sicurezza di nuova generazione'. Che verrà siglato dal Ministro Minniti , un uomo di Governo unanimemente riconosciuto come ministro che conosce profondamente i temi della sicurezza, realista pragmatico ed efficiente. Per Rimini è tutto il territorio un salto di qualità sulla sicurezza atteso da anni e al passo dei grandi cambiamenti che il territorio ha già fatto su altri fronti e ora finalmente sulla sicurezza
E' chiaro che la proposta del Ministro Minniti, questo risultato, sia frutto del grande lavoro svolto dai Comuni, dalla Prefettura, dalle forze dell'ordine".