(Rimini) Si avvicinano le festività e, come da tradizione, l’Istituto Oncologico Romagnolo lancia le campagne di raccolta fondi a favore della lotta contro il cancro sul nostro territorio per dare la possibilità a tutti di fare “un regalo di Natale diverso”. È proprio questo il titolo scelto dalla onlus nata nel 1979 per rappresentare le otto iniziative selezionate per venire incontro alle singole esigenze delle varie realtà della nostra regione. Sì, perché se fino all’anno scorso lo Ior sceglieva una sperimentazione particolarmente promettente, o che si era dimostrata una potenziale svolta nella cura o nella diagnosi dei tumori, per questo Natale la decisione è stata quella di venire incontro ai bisogni particolari espressi dalle città romagnole.

“Lo Ior ha da sempre un dialogo diretto col territorio in cui si trova ad operare – spiega il direttore generale, Fabrizio Miserocchi – un rapporto privilegiato costruito col grande lavoro dei circa 510 volontari che quotidianamente portano avanti i servizi gratuiti di assistenza alla persona che offriamo. Nelle attività che svolgono si trovano a parlare tutti i giorni con i pazienti, con i loro familiari, ma anche con persone comuni che hanno comunque una conoscenza e un’opinione ben precisa della situazione in cui vivono. Grazie a questo potente ‘termometro’ abbiamo potuto misurare ciò che veniva avvertito come più urgente ed importante per le singole realtà: abbiamo potuto comprendere cosa veniva avvertito come mancante o come migliorabile, ed è proprio lì che andremo a lavorare. È così che abbiamo selezionato gli otto progetti di raccolta fondi in vista del Natale. Alcuni sosterranno la ricerca scientifica, altri saranno volti all’acquisto di strumentazioni all’avanguardia per far crescere le varie oncologie del territorio, altri ancora verranno dedicati all’attivazione o all’incremento di servizi alla persona, come per esempio l’assistenza domiciliare: un ritorno alle origini per la nostra organizzazione, che è nata fornendo questo tipo di supporto. Un supporto che ricominceremo a fornire in maniera riadattata a quelle che sono le nuove esigenze del paziente oncologico romagnolo, grazie ad un’equipe multidisciplinare che vede la presenza di volontari debitamente formati, di un’operatrice sanitaria e di una psicologa dedicata: non più semplice compagnia ed ascolto quindi, ma un vero e proprio approccio a tutto tondo alla malattia, per lenire per quanto possibile le sofferenze di chi ne affetto e alleviare un po’ il peso che grava sui suoi famigliari”.

I progetti individuati a Cesena riguardano l'implementazione del neonato Progetto Margherita, servizio dedicato a tutte le pazienti che affrontano il momento della caduta dei capelli in seguito alle terapie.
A Faenza, attivazione a pieno regime del servizio di assistenza domiciliare gratuito.
A Forlì, sostegno del Progetto MODA, una nuova metodica rivoluzionaria di ricostruzione del seno per le pazienti colpite da carcinoma mammario.
A Imola, implementazione del neonato Progetto Margherita, servizio dedicato a tutte le pazienti che affrontano il momento della caduta dei capelli in seguito alle terapie.
A Lugo, acquisto, a favore del Day Hospital Oncologico dell’Umberto I, del dispositivo Paxman Scalp Cooler, un casco refrigerante che si è dimostrato in grado di diminuire le probabilità di caduta dei capelli nelle pazienti sottoposte a chemioterapia.
A Ravenna, attivazione, mediante l’acquisto di un automezzo dedicato, del servizio di accompagnamento gratuito dedicato alle persone che devono recarsi ai luoghi di cura per le terapie ma non hanno la possibilità di raggiungerli in autonomia.
A Rimini, acquisto, a favore dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Infermi, del dispositivo NBI (Narrow Band Imaging), un’apparecchiatura in grado di diagnosticare i tumori delle vie aero-digestive superiori in fase ancora iniziale, migliorando in questo modo l’aspettativa e la qualità di vita del paziente.
A Riccione, attivazione a pieno regime del servizio di assistenza domiciliare gratuito.

“Il vantaggio di questa scelta è duplice – prosegue Fabrizio Miserocchi – in questo modo, ogni cittadino della Romagna potrà sostenere un progetto che andrà a fare la differenza per la particolare realtà in cui vive, per i suoi famigliari, per i suoi amici di sempre. Un regalo di Natale diverso, appunto, ma non meno gradito o importante. Inoltre, grazie a queste campagne, lo IOR si impegna in maniera ancor più precisa a restituire tutto ciò che gli viene generosamente donato con servizi dedicati alla persona e con dispositivi che migliorano l’offerta delle singole realtà ospedaliere del territorio, di modo che il paziente usufruisca delle migliori possibilità di cura direttamente sotto casa. Nei giorni a venire entreremo maggiormente nello specifico delle singole iniziative, in modo che chiunque possa conoscere meglio di cosa si tratta e dei motivi per cui rappresentano un autentico miglioramento per le città della Romagna, già oggi terra riconosciuta d’eccellenza nel campo della lotta contro il cancro. Sono sicuro che la generosità che contraddistingue le persone che abitano la nostra terra meravigliosa si confermerà enorme”.
Chiunque potrà sostenere i progetti dedicati alla propria città: basterà indicare nella causale della donazione il territorio o la causa che si intende supportare. Esistono tanti modi per aiutare l’Istituto Oncologico Romagnolo a realizzare le otto iniziative: per conoscerle, basta collegarsi all’indirizzo http://www.ior-romagna.it/dona_ora.html.

(Rimini) Secondo i dati forniti da Airiminum, società di gestione dell'aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’, nel mese di ottobre 2017, per i collegamenti commerciali si è registrato un numero di passeggeri pari a 19.517 (+16,1% rispetto al 2016). I passeggeri transitati presso l'aeroporto nei primi 10 mesi del 2017 sono quindi stati 284.511, facendo registrare una crescita del 29,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. L'aviazione generale, invece, ha registrato nel mese di ottobre 152 movimenti (+26,7% rispetto all'anno precedente) e 233 passeggeri (+14,2% rispetto all'anno precedente). Il dato da inizio anno invece è stato di 1.932 movimenti (+5,0% rispetto al 2016) e 3.799 passeggeri (+30,6% rispetto al 2016). Nel mese di ottobre 2017, inoltre, sono stati esternalizzati servizi il fatturato complessivo del gruppo è stato pari a 594.801 euro (circa 30,50 euro a passeggero), con un aumento del 67,2% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Nei primi dieci mesi del 2017, il fatturato del gruppo Airiminum è stato pari a 8.499.827 euro(circa 29,9 euroa passeggero), con un aumento del 86% rispetto allo stesso periodo del 2016. Gli investimenti commerciali per la promozione dei voli presso l'aeroporto Fellini sono stati pari a 800.591 euro (circa 2,8 euro a passeggero, sotto forma di sconti e altre promozioni alle compagnie aeree) che corrispondono a circa il 9,4% del fatturato complessivo del gruppo.

Lunedì, 06 Novembre 2017 09:35

Turisti stranieri, Nordest supera Rimini

(Rimini) Nella hit parade delle presenze in "alberghi e strutture simili" delle nuove aggregazioni Istat dello scorso 30 ottobre, sono ben 4 su 5 le province del Nord Est al top nazionale: Venezia (34 milioni), Bolzano (31), Trento (16,9), Verona (16,5). Roma (27) si piazza al terzo posto.
Se ne parlerà da domani a ForHoreca, il Salone della ricettività aperto sino all'8 novembre al Pala Venezia Expo. Presenta attrezzature, tecnologie e prodotti, oltre ad un ampio programma di incontri e dibattiti.
La comparazione con i dati nazionali conferma il "fenomeno" ricettivo Veneto, prima regione turistica italiana: Venezia ha più presenze estere di tutta la Toscana; Verona, da sola, ha più presenze di tutta la Liguria, e di tutta la Sicilia; Padova, Vicenza e Treviso, insieme, superano le presenze estere di Rimini (Ansa).

Lunedì, 06 Novembre 2017 09:28

6 novembre

La moglie di Lolli | Stalker condominiali | Seviziatori di lupo

Sabato, 04 Novembre 2017 08:34

4 novembre

Lolli arrestato | Minacce alla ex | Il guanto di Simoncelli

Venerdì, 03 Novembre 2017 17:04

Influenza, da lunedì campagna vaccini

(Rimini) Parte il 6 novembre la campagna di vaccinazione contro l'influenza e terminerà a fine dicembre.
Principali destinatari dell'offerta del vaccino antinfluenzale sono i gruppi di popolazione più a rischio di complicanze, in particolare anziani di età pari o superiore a 65 anni, persone di tutte le età affette da patologie croniche debilitanti e le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Particolarmente importante è la vaccinazione degli operatori sanitari, in quanto è necessario che il personale addetto all'assistenza assicuri la presenza in servizio durante il periodo epidemico e nel contempo eviti di trasmettere l'infezione ai pazienti.
La principale novità di quest'anno è rappresentata dalla campagna di vaccinazione, anch'essa gratuita, contro lo penumococco, "Non lasciare che la polmonite rovini il tuo inverno", rivolta a donne e uomini di 65 anni, quindi nati nel 1952, per difenderli da un batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti, sepsi. La vaccinazione, che può essere fatta solo dai medici di famiglia, sarà riproposta ogni anno, sempre gratuitamente, per tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna.
L'influenza o altre infezioni virali possono debilitare l'organismo e aprire la strada alle polmoniti o ad altre malattie gravi da pneumococco, come meningiti e sepsi.
La nuova campagna di vaccinazione gratuita è rivolta a donnee uomini di 65 anni (gli emiliano-romagnoli nati nel 1952) che riceveranno a casa una lettera dell'Ausl e potranno fare la vaccinazione dai medici di famiglia, che hanno già ricevuto circa 5.800 dosi del vaccino.
Le persone più a rischio di sviluppare una malattia da pneumococco sono i bambini nei primi anni di vita e le persone a partire dai 65 anni. In Emilia-Romagna dal 2006 vengono già vaccinati i bambini nel primo anno di vita: questo ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4 anni (da una media di 5 casi/anno prima della vaccinazione a 2 casi all'anno nel periodo successivo).
Nel 2016 i casi di sepsi (infezione diffusa nel sangue con rischio di danni a diversi organi) che interessano prevalentemente gli anziani, hanno avuto un tasso di incidenza di 2,6 casi ogni 100.000 abitanti (il tasso era dello 0,8 nel 2007). Entrambe le vaccinazioni sono sostenute da apposite campagne promozionali.

(Rimini) Arcigay Rimini-Forlì-Cesena ha presentato un esposto contro Forza Nuova per i fatti omofobici del settembre 2016
avvenuti a Cesena, in occasione della prima unione civile della città. “Forza nuova - spiega il presidente di Arcigay Marco Tonti - tappezzò il centro storico con manifesti funebri in cui annunciava "la morte della civiltà", un gesto lugubre e minaccioso non solo nei confronti di Marco e Manuel, i due protagonisti della cerimonia, ma anche di tutte le altre persone LGBT italiane vista la risonanza della notizia”.

La Procura di Forl ha accolto l’esposto. Il prossimo 7 novembre presso il tribunale di Forlì ci sarà la prima udienza in cui non solo Arcigay si costituirà parte civile (assistita dagli avvocati Christian Guidi e Andrea Cappelli del Foro di Rimini) ma anche il comune di Cesena.
“In Italia non esiste una legge contro l'omofobia che sanzioni questi comportamenti, i quali vanno ben oltre la critica politica perché mettono nel mirino due persone innocenti per minacciare un'intera collettività di persone. Mentre attendiamo che alle prossime elezioni i partiti inseriscano nel loro programma l'impegno ad approvare questa legge, il caso che si inizierà a discutere tra pochi giorni diventa un importantissimo caso pilota a livello nazionale”, spiega Marco Tonti.

“Che ci sia una legge antidiscriminazioni come la Reale-Mancino che però è inefficace nei confronti della discriminazione omo-transfobica è infatti un paradosso inaccettabile, è una discriminazione nella discriminazione, una discriminazione al quadrato. Un'assurdità anche giuridica visto che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha esplicitamente equiparato razzismo e omofobia”.

Venerdì, 03 Novembre 2017 13:01

Arrestato in Libia Giulio Lolli

(Rimini) Giulio Lolli, imprenditore bolognese da 7 anni latitante in Libia, ricercato dalla giustizia italiana per le truffe della Rimini Yacht, con due mandati di cattura internazionale, emessi dalla Procura di Rimini, è stato arrestato dalle forze speciali di deterrenza 'Rada', militari che dipendono dal Ministero dell'Interno libico. L'ex imprenditore nautico era già finito nelle carceri di Gheddafi da cui era stato liberato dalle milizie ribelli alle quali si era unito per qualche tempo. L'arresto è avvenuto lo scorso 29 ottobre ma la notizia si è appresa solo oggi ed è stata confermata dall'autorità giudiziaria libica. Lolli si trova nel carcere di Tripoli. A Rimini Giulio Lolli è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e estorsione (Ansa).

Venerdì, 03 Novembre 2017 12:59

Romagna, occupazione in calo a ottobre 2017

(Rimini) Occupazione, in Romagna le imprese hanno programmato 2.580 entrate in provincia di Forlì-Cesena e 2.380 in provincia di Rimini nel mese di ottobre del 2017, per un totale di 4.960 (16,2% del flusso regionale). In Italia le previsioni si sono attestate su 338.000 ingressi e in Emilia-Romagna su 30.600 (9% del flusso nazionale)


Nei due territori provinciali di pertinenza della Camera di commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, le imprese alla ricerca di personale sono il 17,5% del totale a Forlì-Cesena (terza provincia in regione dopo Bologna e Piacenza) e il 14% a Rimini (nona e ultima posizione in ambito regionale), in calo rispetto alle previsioni precedenti.
Questo è quanto emerge dai dati, riferiti a ottobre 2017 rilevati in settembre, dell'indagine mensile dei fabbisogni occupazionali delle imprese del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal con elaborazioni dell'ufficio Orientamento, alternanza e placement dell'ente camerale.

Le imprese dell'area Romagna, hanno programmato 4.960 entrate, pari al 16,2% del flusso regionale: 2.580 sono relative a imprese della provincia di Forlì-Cesena e 2.380 della provincia di Rimini. In Emilia-Romagna gli ingressi programmati sono 30.600 (9% del flusso nazionale) e in Italia si sono attestati a 338.000, di questi, 124.000 (il 37%) sono riservati agli under 30.
In linea con il dato nazionale, oltre un terzo delle opportunità di lavoro messe a disposizione dalle imprese sono destinate a giovani under 30: il 39% a Forlì-Cesena e il 36% nella provincia di Rimini.

Gli impieghi proposti sono alle dipendenze per il 92% dei casi a Rimini e per l'88% a Forlì-Cesena, in prevalenza a tempo determinato (73% e 68% rispettivamente).

Le entrate più significative riguardano le "Professioni commerciali e dei servizi" (Rimini 58% e Forlì-Cesena 48%), in particolare: 670 ingressi a Rimini nei "Servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici" e 520 a Forlì-Cesena nel settore "Commercio"; in imprese con meno di 50 dipendenti per il 71% dei casi a Rimini e nel 67% a Forlì-Cesena.
Delle entrate programmate, circa 1 su 4 è complicata dalla difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle imprese: nel 25% dei casi a Forlì-Cesena e nel 23% dei casi in provincia di Rimini.
Le professioni più difficili da reperire sono: "Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, di abbigliamento, calzature" (66,7%) per Forlì-Cesena e "Operai nelle attività metal meccaniche, richiesti in altri settori" (61,1%) per la provincia di Rimini.
L'area aziendale di inserimento più frequente per le assunzioni previste è la "Produzione di beni ed erogazione di servizi" in entrambe le province (circa 56% a Rimini e 45% a Forlì-Cesena) con difficoltà di reperimento maggiori a Forlì-Cesena (25% contro 16% circa a Rimini) e una richiesta superiore di under 30 (40% mentre a Rimini sono poco più del 34%).
La richiesta di laureati riguarda il 7% sia a Rimini che a Forlì-Cesena. I profili high skills (dirigenti, specialisti e tecnici) saranno il 13% e 12% rispettivamente nei due territori, quando a livello nazionale sono il 20%.

Venerdì, 03 Novembre 2017 12:56

Minacce a prostitute, arrestato 39enne kazako

(Rimini) E’ accusato di aver intimidito alcune prostitute, arrivando addirittura a minacciarle di morte se non avessero abbandonato la loro 'zona' di lavoro e di porto d'armi abusivo. A fermare il 39enne del Kazakistan è stata martedì sera una pattuglia del Nucleo Pronto Intervento Polizia Municipale, in servizio in borghese nell'ambito dell'attività a contrasto del fenomeno della prostituzione. Nel corso dei controlli nella zona di Torre Pedrera, gli agenti hanno identificato alcune ragazze presenti in un'area di servizio lungo la Statale 16. Al momento dell'accertamento però sono state le stesse prostitute a chiedere l'aiuto della pattuglia, denunciando di essere oggetto di intimidazioni da parte di uno straniero. L'uomo, secondo il racconto delle donne, le aveva minacciate di morte ordinando loro di lasciare subito l'area che stavano occupando e di non farvi più ritorno.

Lo straniero, D.R., di nazionalità Kazaka, ex poliziotto russo e pugile professionista, è già noto alle Forze di Polizia per numerosi precedenti tra cui anche numerose resistenze e violenza a pubblico ufficiale. Giunto sul posto a forte velocità bordo di un'auto, in un primo momento ha tentato di evitare il controllo e ha cercato di celare un'arma che aveva in mano, nascondendola sotto la cintura. L'uomo però, dopo essere stato bloccato, non ha opposto particolari resistenze ai due agenti che hanno rinvenuto e sequestrato l'arma, poi risultata una fedele riproduzione di pistola semiautomatica sprovvista di tappo rosso. Gli agenti quindi hanno proceduto ad accompagnare lo straniero in ufficio per l'identificazione di rito e per la contestazione del porto d'armi abusivo e per le minacce e violenze sessuali perpetrate nei confronti delle ragazze, che hanno sporto regolare denuncia. Gli operatori provvedevano inoltre a compiere le dovute indagini per riscontrare quanto denunciato dalle ragazze, acquisendo immagini di videosorveglianza.