Rapina con morso a orecchio, arrestato
(Rimini) La scorsa estate aveva aggredito, insieme a un complice, un 27enne riminese picchiandolo al volto ed al corpo e strappandogli, con un morso, parte del padiglione auricolare destro per impossessarsi della sua catena d'oro del valore di 5.000 euro. Protagonista della vicenda un 24enne originario di Cattolica e residente a Rimini, arrestato dai Carabinieri, in esecuzione ad una Ordinanza di Custodia cautelare in carcere emessa dal Gip per rapina e lesioni personali dolose.
I fatti - si legge in una nota dell'Arma - risalgono al 17 giugno scorso nei pressi di un bar su piazzale Boscovich a Rimini. Quella che gli occhi di alcuni testimoni sembrava fosse una rissa tra tre persone è risultata, invece, una rapina tra coetanei finita male.
I Carabinieri subito dopo l'aggressione hanno ricostruito la dinamica dei fatti segnalando quali autori il 24enne e un suo complice, un giovane 23 di San Giovanni in Marignano, che avrebbe partecipato indirettamente (Ansa).
E’ riccionese il miglior brodetto dell’Adriatico
(Rimini) Donatella Pronti, riccionese doc e titolare della gastronomia ‘Pieda de Pais’, è stata premiata oggi dall'assessore Stefano Caldari in quanto vincitrice del premio per il miglior brodetto di pesce dell'Adriatico, una competizione che si è svolta il 10 ottobre scorso a San Vito Chietino, in Abruzzo. La signora Donatella ha partecipato alla gara con il marito Ennio e ha battuto con le sue prelibatezze tutte le altre regioni che si affacciano sul Mare Adriatico.
La vincitrice ha raccontato che deve la sua passione per la cucina al padre pescatore che cucinava il brodetto direttamente sulla barca utilizzando il pesce più povero e diluendo la conserva con l'acqua di mare. L'utilizzo della ricetta tradizionale nostrana abbinata alla particolare cura nello sfilettare il pesce e alla presentazione del piatto, ha portato la nostra chef a sbaragliare la concorrenza.
Stupri Miramare, pm chiede 14 anni e mezzo per Butungu
(Rimini) Quattordici anni e mezzo, la pena chiesta dalla Procura di Rimini, in rito abbreviato per Guerlin Butungu, il 20enne congolese arrestato dalla squadra mobile della Questura per gli stupri di Miramare la notte del 26 agosto scorso. La Procura ha formulato la sua richiesta di pena che prevede la continuazione per tutti i reati commessi dal congolese la notte del 26 agosto più la rapina e lo stupro del 12 agosto, che per il pm va tenuto separato nel computo della pena. Nel caso in cui invece il tribunale collegiale dovesse riconoscere la continuazione tra i reati commessi la sera del 12 e quelli commessi dal congolese la sera del 26 la pena richiesta dal pm Stefano Celli sarebbe di 13 anni e 4 mesi. L'udienza è stata poi aggiornata e continuerà nel pomeriggio con le altre parti civili, poi la parola passerà alla difesa del congolese. Se le discussioni termineranno entro le 17 è probabile una sentenza in serata, se invece la discussione si protrarrà oltre, il processo potrebbe slittare a domani (Ansa).
Consiglio comunale salta, Pd rinuncia a gettone presenza
(Rimini) “Ieri sera in Consiglio comunale abbiamo assistito a un deprimente episodio, messo in scena dalla compagnia di giro Pecci & company”. Così Enrico Piccari capogruppo Pd, in consiglio comunale a Rimini. In pratica la seduta non ha avuto luogo a causa della mancanza del numero legale, fatta notare dal capogruppo della Lega Marzio Pecci.
“Pecci - racconta Piccari - ha preteso che venisse fatto l'appello, appena trascorso il quarto d'ora accademico, mentre tre nostri consiglieri erano in arrivo, in ritardo di pochi minuti, perché bloccati dal traffico dovuto al maltempo ed alla fiera Ecomondo".
In consiglio, ricorda Piccari, “si sarebbe discussa una delibera del "pacchetto impresa" importante per il rilancio degli investimenti e dell'occupazione nella Città. Sui temi degli investimenti e del lavoro ci aspettavamo che ci fosse più sensibilità da parte dell'opposizione. Purtroppo così non è stato, e con il loro "dispetto" hanno messo in difficoltà i privati che vogliono investire e dare occupazione, mettendo in cattiva luce non la maggioranza, ma la classe politica tutta, di cui loro stessi fanno parte. Su certi argomenti la responsabilità dovrebbe essere comune, invece Pecci & c. hanno ancora una volta dimostrato quanto poco tengono al territorio riminese, alle imprese ed alle famiglie che chiedono lavoro. I consiglieri del Pd rinunceranno al gettone di presenza, previsto da regolamento per chi era presente all'appello; ci auguriamo che anche gli altri gruppi facciano altrettanto”.
Economia, forte crescita per l’impresa digitale
(Rimini) Secondo i dati Infocamere diffusi ed elaborati dall'ufficio studi della Camera di commercio della Romagna, le imprese digitali registrate sono 1.385, in forte crescita negli ultimi 5 anni con un aumento del 15,3% rispetto al 12% della regione e al 14,4% dell'Italia. Sul terzo trimestre 2016 aumentano dell'1,9% rispetto allo 0,6% della regione e al 2,3% dell'Italia. Le imprese attive sono 1.290 e le localizzazioni complessivamente sono 1.636.
Quasi la metà, 679, operano nell'elaborazione dati, hosting e portali web; 550 nella produzione di software, consulenza informative e attività connesse; 315 nel commercio via internet e 92 in altre attività di telecomunicazione. Le localizzazioni attive di imprese "digitali" rappresentano l'1,8% del localizzazioni totali (2,1% in regione e 2,2% in Italia. La dimensione media è di 2,7 addetti rispetto ai 3,0 della regione e ai 2,9 dell'Italia.
"Nel nostro Paese e anche nel nostro territorio - dichiara Fabrizio Moretti, Presidente della Camera di commercio della Romagna - il numero di imprese digitali è ancora troppo basso per sostenere i livelli di competizione attuali ma il settore sta recuperando e ha grandi potenzialità di sviluppo.
Il nostro sistema imprenditoriale ha bisogno di digitalizzazione e per questo è importante sostenere l'infrastrutturazione e innalzare la cultura e le competenze digitali. Le Camere di commercio che fanno parte del network Industry 4.0 e con i 77 punti di impresa digitale che stanno realizzando, sono impegnate fortemente nel favorire la diffusione, la conoscenza e l'utilizzo delle nuove tecnologie".
Secondo i dati Infocamere diffusi ed elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini, le imprese registrate nella provincia di Rimini sono 746 in forte crescita negli ultimi 5 anni con un aumento del 18,6% nettamente superiore al 12,0% della regione e al 14,4% dell'Italia. Rispetto al terzo trimestre 2016 aumentano del 2,5% rispetto allo 0,6% della regione e al 2,3% dell'Italia. Le imprese attive sono 708 e le localizzazioni complessivamente sono 874. Rispetto al totale delle localizzazioni attive: 178 operano nel commercio via internet, 46 in altre attività di telecomunicazione, 256 nella produzione di software, consulenza informative e attività connesse e 394 nell'elaborazione dati, hosting e portali web.
Le localizzazioni attive di imprese "digitali" rappresentano il 2% del localizzazioni totali rispetto al 2,1% della regione e al 2,2% dell'Italia. La dimensione media è di 2,8 addetti rispetto ai 3,0 della regione e ai 2,9 dell'Italia.
Giornata dei poveri, pranzo per 300 a Sant’Agnese
(Rimini) A Rimini si celebrerà la Giornata mondiale dei poveri, intitolata ‘Non amiamo a parole ma con i fatti’, con un evento diocesano domenica 19 novembre 2017. I poveri sono tutti invitati alla messa in cattedrale, presieduta dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, alle 11,15. Alla liturgia eucaristica seguirà il pranzo comunitario presso la chiesa di Sant'Agnese, in via Garibaldi.
“Si tratta di un appuntamento - spiegano dalla curia - reso possibile dal fattivo contributo di Caritas diocesana, Associazione Papa Giovanni XXIII, Capanna di Betlemme e Opera S. Antonio, oltre alla preziosa collaborazione della Protezione Civile (per gli aspetti organizzativi) e della Chiesa Ortodossa rumena che attualmente utilizza gli spazi di Sant’Agnese".
A tavola, tra gli altri, ci sarà anche il vescovo, oltre ad una schiera di volontari espressi dalle quattro realtà che hanno organizzato l'iniziativa: queste persone serviranno a tavola. Sono stati invitati anche amministratori, politici, persone che occupano ruoli di responsabilità, oltre ai diaconi e ai seminaristi riminesi, ma “i primi destinatari del pranzo sono le persone accolte o ospiti delle due mense cittadine (mensa Caritas e mensa dei frati di Santo Spirito) e della Capanna di Betlemme. Sono attesi a tavola almeno 300 ospiti”.
"Mi unisco – sono parole del Vescovo di Rimini – all'auspicio di Papa Francesco perché questa nuova Giornata Mondiale, diventi un richiamo forte alla nostra coscienza credente affinché siamo sempre più convinti che condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda. I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l'essenza del Vangelo".
Nel pomeriggio sarà la volta della ‘biblioteca vivente’. In piazza Tre Martiri ci sarà la possibilità di incontrare, parlare e soprattutto ascoltare chi vive situazioni di marginalità e indigenza.
10 novembre
Perdonati | Indagato per il lupo | Pazza velocità
Riforma province, tutta da rifare per Claudio Dau
(Rimini) “Il no al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 ha segnato un confine invalicabile con l'annosa vicenda della legge Delrio e del suo combinato disposto con le leggi statali e regionali che ne hanno definito il quadro del totale fallimento”. L’esponente riminese della direzione nazionale del Movimento per la Sovranità, Claudio Dau, interviene sul tema del riordino istituzionale e della riforma delle province.
“C'è stato un ‘prima’ - spiega Dau - che, dopo una decorosa storia pluridecennale delle Province, ha prodotto danni enormi determinati dai tagli lineari introdotti con le Leggi di Stabilità dal dimezzamento degli organici, dalle riduzioni dei salari, dai demansionamenti e trasferimenti, dalla riduzione e cancellazione di servizi fondamentali, dall'impossibilità di redigere i bilanci con conseguente sforamento dei patti di stabilità. Un quadro drammatico che ha prodotto pesanti ripercussioni sui già bassi salari dei dipendenti, difficoltà nel pagare gli stipendi in alcune Amministrazioni”.
Con l'obiettivo “di fare cassa è stato venduto e dismesso il possibile, ma anche l'impossibile(patrimonio immobiliare, mezzi meccanici quali spargi sale, turbine, spazzanevi....).Misure insostenibili che hanno prodotto dissesti e predissesti finanziari in molti Enti, che hanno visto azzerata la propria autonomia finanziaria, rendendo praticamente impossibili gli investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità e dell'edilizia scolastica, attività e funzioni definite fondamentali dalla stessa Delrio”.
Le conseguenze “sono sotto gli occhi di tutti. La più attuale e grave è l'abbandono dei territori, sia sul versante degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che per la vigilanza ambientale. L'obiettivo era tagliare i costi della politica tramite la cancellazione delle Province e il loro depotenziamento. L'effetto è stato un poderoso taglio ai servizi essenziali ed al diritto di rappresentatività dei cittadini e dei territori”.
Negli anni “della "decorosa storia", i lavoratori delle Province erano parte integrante dei territori nei quali operavano. C'era una conoscenza profonda delle criticità delle nostre terre. Spesso i lavoratori erano nativi di quelle periferie. C'era attenzione per le manutenzioni dei mezzi meccanici a disposizione, un loro rinnovo costante. L'attenzione era altissima da parte di tutti, compresi gli amministratori che, essendo eletti dalle popolazioni e avendo a cura i loro bacini elettorali, erano molto attenti ed attivi nella salvaguardia dei territori.Anche i piccoli Comuni ne traevano beneficio, perché le Province intervenivano sempre in caso di necessità e rappresentavano un fondamentale punto di riferimento per la Protezione Civile”.
Certo “era necessario un migliore utilizzo delle risorse pubbliche. I governanti hanno invece seguito le indicazioni "lacrime e sangue" dell'UE e perseguitotenacemente l'obiettivo di eliminazione delle istituzioni intermedie e più vicine ai cittadini. Erano convinti che la storia sarebbe proseguita senza intoppi di forza. I cittadini si sono però opposti ed hanno bocciato clamorosamente le "deforma costituzionale" e con essa il ‘Provincicidio’”.
Ora “siamo entrati nel ‘dopo’. La vittoria del No, pone una serie di riflessioni sulla legittimità costituzionale della legge Delrio e sulle leggi regionali ed i vari provvedimenti ad essa collegati. Una situazione che potrebbe determinare pesanti conseguenze per la tenuta amministrativa ed organizzativa di tutto il sistema degli Enti Locali. Occorre azzerare i tagli previsti, la necessità di prevedere entrate e tributi propri per consentire il pieno esercizio delle funzioni fondamentali, per garantire servizi di livello ai cittadini. Serve una nuova legge, che superi le contraddizioni e gli errori commessi negli ultimi anni e che restituisca dignità ed operatività alle Province e CittàMetropolitane, quali enti costitutivi la Repubblica Italiana. E' necessario rimettere ordine nel caos causato dalle varie leggi regionali, che hanno determinato una situazione a "macchia di leopardo" nel territorio nazionale per quanto attiene la gestione di servizi importantissimi per i cittadini”.
Ecomondo, Fo e Tozzi protagonisti a Rimini
(Rimini) “Abbiamo vinto ed Ecomondo lo dimostra”. Jacopo Fo mette il sigillo ad una edizione di Ecomondo che si avvia verso la conclusione nel migliore dei modi: con l’assegnazione degli attestati alle migliori ecotecnologie presentate in Fiera. Ha debuttato infatti quest’anno l’iniziativa Eco0Innovazioni, in collaborazione con Ecofuturo, che ha portato a selezionare 7 aziende, tra le oltre 40 che avevano i requisiti per partecipare. Oggi pomeriggio, sul palco di Ricicla Tv, nella Hall Sud, le aziende sono state introdotte da uno Jacopo Fo incontenibile: “Ecomondo quest’anno è la prova che abbiamo vinto, è il trionfo – ha dichiarato il figlio del Premio Nobel Dario - Ci abbiamo messo decenni, ma oggi possiamo dire che il prezzo dell’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico, dall’eolico, da tutte le fonti rinnovabili, è andato sotto il costo dell’energia elettrica da carbone e nucleare. Le fonti alternative funzionano. Abbiamo vinto sul piano della tecnologia, a dispetto di tutti coloro che dicevano: non funziona. Ora è tempo di fare conoscere quelle aziende che sono riuscite a fare la differenza”. E a proposito di aziende, ecco quelle meritevoli di menzione per il contenuto innovativo dei brevetti: Dulevo International (automotive), D.zero2 (spazzatrice stradale elettrica), Bioelectric Italia (biogas, microimpianti biogas da reflui zootecnici), Host B.V. (upgrading biogas biometano), Solidpower spa (biogas - Bluegen - microgenerazione a cella a combustibile), Decomar (ecodragaggio - Sistema ecodragaggio Limphidh2o), Ecomotive Solutions (biogas - Microliquefattore di biometano), Elmec Solar (Storage – Zhero System All-in-one con batterie al sale).
Ad Ecomondo, visibilità anche ai 18 progetti italiani vincitori di Climathon, la maratona dedicata alla lotta ai cambiamenti climatici che lo scorso 27 ottobre ha coinvolto simultaneamente oltre cento città a livello globale. L’invito era quella di proporre idee utili a contrastare i cambiamenti climatici. A premiare i 18 progetti italiani vincitori, questa mattina ad Ecomondo, è stato il geologo Mario Tozzi. “Queste iniziative hanno sempre un gran valore perché il cambiamento climatico risulta ancora un tema poco percepito dai cittadini. Con Climathon si pone attenzione oltre che al problema alle soluzioni”. Per il celebre geologo, sempre in prima fila sulle problematiche ambientali, “Ecomondo è un punto di riferimento importante, che coniuga due aspetti, quello della comprensione scientifica dei dati, cosa che non avviene dappertutto, e l’aspetto della riconversione ecologica generale del mondo produttivo. La crisi economica ha sempre più i connotati di crisi ecologica, se la riconversione viene affrontata con intelligenza e anticipata può essere un’opportunità. La Fiera di Rimini, con Ecomondo, dà questa chiave di lettura di opportunità legata all’economia circolare. L’immediato futuro è questo ed Ecomondo si dimostra ancora una volta all’avanguardia”.
Tra i progetti premiati, anche quello del gruppo di universitari iscritti al corso di laurea magistrale di Economia ambientale a Rimini, che propone una soluzione innovativa ed ecocompatibile di percorso termale per il progetto del Parco del Mare del comune rivierasco. Terme che si richiamano al passato, all’antichità romana, ma alimentate da un avveniristico impianto fotovoltaico. Tra le città romagnole partecipanti anche Cesena, con un progetto che partendo dall’analisi dei dati del programma europeo Copernicus e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie interviene sul tema dei consumi idrici. Io cammino è il progetto vincitore del Climathon a Ferrara, che trasforma in gioco (gamefication) i percorsi di pedibus (lo scuolabus a piedi). Due i progetti premiati a Bologna, Zefiro una piattaforma digitale che permette alle aziende di fornire ai propri dipendenti un'app per gestire al meglio i percorsi casa-lavoro e altri spostamenti. Stay cool, un servizio che si avvale di dati climatici e geografici di Copernicus e di altre basi dati urbane, per individuare, mappare e comunicare la posizione di "luoghi freschi", ovvero parchi, musei e luoghi della cultura, ove "rifugiarsi" durante le ondate di calore. Altri progetti arrivano da Venezia, Lecce, Cagliari, da Napoli, Firenze, Salerno e dal Trentino.
Protagonista, infine, anche la solidarietà. Nel corso del recente Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini i consorzi nazionali della raccolta differenziata hanno donato all’Associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini un assegno di 5.000 euro. L’iniziativa è stata presentata oggi in fiera. Il contributo deriva dall’attività di raccolta differenziata che ha avuto luogo durante KiSS Misano-Keep it Shiny and Sustainable, il programma di sostenibilità ambientale e sociale promosso per il secondo anno consecutivo da Misano World Circuit in occasione della MotoGP.
Gioco d’azzardo, Gianfreda: All’anno 600milioni sottratti a persone fragili
(Rimini) Notizia di oggi sulla stampa nazionale, la Lega calcio della serie A si è legata con una grossa società russa di scommesse non autorizzata, “che lavora in Italia senza licenza, ‘contra legem’ dicono i Monopoli di Stato”, sottolinea il consigliere comunale di Rimini Attiva, Kristian Gianfreda. “Dopo la nazionale di calcio tocca alla serie A, dove Tavecchio è ora commissario. La notizia mi ha colpito perchè stanno succedendo molte cose nel mondo del gioco d'azzardo, in Italia e a Rimini, ‘contra legem’ o quasi. C'è una spettacolare sala da gioco piena di slot e VLC in via Italia che ha aperto contro ogni parere del comune, in cui è stato immediato l'intervento della Polizia municipale, ma la sala è ancora lì, aperta anche in questo momento. C'è in atto un procedimento per infrazione delle norme sull'edilizia, l'unico appiglio che il comune ha potuto trovare per contrastare l'apertura sgradita della nuova sala. Secondo le leggi vigenti dunque un comune non ha il diritto di poter gestire la proliferazione delle sale da gioco sul proprio territorio. Vedremo prossimamente se la Procura di Rimini potrà fare qualcosa di più. C'è a livello nazionale una chiara difficoltà a gestire e normare il fenomeno del gioco d'azzardo, e lasciatemelo dire una certa ipocrisia. Ci si rende benissimo conto che è un fenomeno da limitare, ma entrano tanti troppi soldi, e questo rallenta ed intorpidisce l'azione legislativa. Ad oggi il progetto del governo è in soldoni di ridurre del 30 per cento circa gli apparecchi che consentono il gioco pubblico, mentre la regione, che si è mossa con decisione sul piano della tutela della salute, con un approccio più stringente e attento, vieta l'apertura delle sale da gioco a meno di 500 metri dai punti sensibili (scuole, parrocchie, ospedali, ecc..)”.
Mettendo in pratica le indicazioni regionali “il Comune di Rimini entro il 15 dicembre presenterà la mappatura dei luoghi sensibili e delle sale gioco attive, nei 6 mesi successivi arriverà ai titolari dei locali non in regola la comunicazione ufficiale del comune con la richiesta di chiusura dell'attività o il divieto di utilizzo degli apparecchi da gioco per i bar. Ma c'è già un ricorso in atto per questa legge regionale che in pratica svuoterebbe il centro di Rimini dalle Slot, il problema è la retroattività della disposizione”.
La settimana scorsa Rimini Attiva nella sede della Croce Rossa Italiana ha organizzato un incontro sul gioco d'azzardo con alcuni esperti dell'associazione Slotmob dove “emergeva con chiarezza l'importanza per i giocatori problematici di non avere a portata di mano le macchine da gioco. Non sappiamo come andranno a finire i ricorsi, non sono ottimista, nel frattempo però 600 milioni di euro ogni anno vengono raccolti attraverso il gioco d'azzardo nel territorio riminese dalle categorie di persone più fragili ed in difficoltà”.