15 novembre
Pantani, Cassazione archivia | Maltempo, disagi tra il mare e la collina | Pescheria, 3 vigilantes nei week end
Maltempo, traffico in tilt, mare grosso e stabilimenti allagati
(Rimini) La neve non ha solo imbiancato le colline, ma ha anche causato forti disagi al traffico dei treni e delle auto, con il casello di Rimini nord che ieri è stato per diverse ore chiuso ai mezzi pesanti. Sulla costa si sta registrando una forte mareggiata con venti che superano i 90 chilometri orari. Molte zone dell’arenile di Rimini risultano allagate e sono undici le tartarughe che sono state segnalate sulla costa da Bellaria Igea Marina a Misano spiaggiate nella mattinata. Sull’arenile sono arrivate anche due zattere di salvataggio in dotazione alle piattaforme off-shore in Adriatico, nello specchio acqueo antistante Pesaro ed Ancona, in concessione all’Eni.
Pantani, Cassazione conferma archiviazione: 'Tesi omicidio volontario improponibile’
(Rimini) "Legittimamente" il gip di Rimini nel 2016 ha archiviato le indagini sulla morte del ciclista Marco Pantani dichiarando che le prove disponibili "rendevano improponibile e congetturale la tesi di un omicidio volontario compiuto da ignoti", come sostenuto dai familiari di Pantani. Lo sostiene la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui ha dichiarato "inammissibili" i ricorsi presentati dai genitori di Pantani contro il decreto del gip che aveva disposto l'archiviazione per "infondatezza" del loro esposto in cui si chiedeva la riapertura delle indagini. Secondo la Cassazione "legittimamente" il gip ha valutato "gli indizi a disposizione" che portavano alla conclusione che Pantani "si trovava da solo nella stanza" del residence 'Le Rose' di Rimini e che "era impossibile per terzi accedervi". Confermata quindi la conclusione delle indagini, che hanno ritenuto che la morte di Pantani sia stata causata "da una accidentale, eccessiva, ingestione volontaria di cocaina precedentemente acquistata” (Ansa).
Excelsa, Confindustria premia 35 aziende innovative
(Rimini) Buona partecipazione all’edizione 2017 di Excelsa Confindustria Romagna Award, l’iniziativa nata per dare visibilità alle eccellenze imprenditoriali del territorio nei principali settori del fare impresa.
La cerimonia conclusiva si è svolta oggi al Centro Congressi di Milano Marittima alla presenza del presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli e con la significativa partecipazione del Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna Francesco Ubertini, Presidente di Giuria Excelsa 2017. Ha condotto l’evento la giornalista di Sky Tg24 Stefania Pinna.
“Excelsa – spiega il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli – rappresenta un’occasione per riflettere sulle tante eccellenze imprenditoriali del territorio che è caratterizzato dalla presenza di aziende virtuose in vari campi e settori. Si tratta di una manifestazione positiva che promuoviamo per riconoscere i meriti di chi ogni giorno è impegnato in prima linea nel creare e promuovere il valore del fare impresa. Esempi che possono essere uno stimolo per tutti. La grande partecipazione delle aziende associate ci riempie di soddisfazione in particolare in questa prima edizione di area vasta che ha coinvolto Ravenna e Rimini”.
“Sono onorato di aver preso parte alla giuria che oggi – commenta il Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna Francesco Ubertini – premia le eccellenze imprenditoriali del territorio romagnolo. Innovazione, studio e ricerca sono le parole chiave delle imprese impegnate, oggi, in progetti importanti che non possono non tenere conto delle trasformazioni e dei cambiamenti della società. Come rappresentante di un'Università attenta da sempre a temi come Sostenibilità, Innovazione, Imprenditorialità e Internazionalizzazione, sono convinto che la collaborazione tra tutti gli attori del territorio sia la strategia vincente per il futuro di tutto il Paese”.
I riconoscimenti sono stati attribuiti da una giuria indipendente presieduta dal Rettore e composta da rappresentanti di istituzioni, università, centri di ricerca, ed esperti di settore.
Cinque le categorie di Excelsa: Ambiente e Sicurezza, Comunicazione/Marketing, Innovazione, Internazionalizzazione, Lavoro e Risorse Umane. Senza dimenticare la grande attenzione al sociale e culturale, a cui è dedicata una sezione particolare per puntare i riflettori sulle iniziative prive di natura commerciale delle aziende. A queste si aggiungono le categorie speciali Under 40 e Impresa Rosa i cui riconoscimenti si aggiungono a quello già attribuito ad una categoria ordinaria.
Parco del mare, Renzi: Finirà nel nulla
(Rimini) “Da parco del mare” a “parco del cemento” e ora “parco del nulla”. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, interviene nuovamento sul progetto di riqulificazione del lungomare di Rimini. “I fatti sulla realizzazione del nuovo lungomare ci stanno dando ragione”, sottolinea Renzi riferendosi alle dichiarazioni del presidente della cooperativa dei bagnini del litorale sud, Mauro Vanni, secondo il quale molti operatori balneari stanno rinunciando a riqualificare gli stabilimenti nell’ambito del ‘Parco del mare’ a causa dell’incertezza sulla legge di riforma delle concessioni e per via dei canoni elevati che il Comune ha stabilito e che gli operatori giudicano onerosi.
“Sono da oltre due anni che denunciamo che il Parco del Mare si basa sulla vendita del Lungomare ai privati e non sull’interesse pubblico della città. Per questo, non ci sorprendono le dichiarazioni del Presidente della Cooperativa Bagnini di Rimini Sud che annuncia il ritiro degli operatori dagli investimenti, dopo la presentazione delle manifestazioni di interesse”, spiega Renzi.
“Le conseguenze sono che il Comune non incasserà la somma prevista (circa 16 milioni nel primo tratto “Rotonda del Grand Hotel –Piazzale Kennedy” ) derivante dalla vendita ai privati del suolo pubblico del Lungomare ( i diritti di superfice) da 50 a 99 anni. In verità, le ragioni per le quali molti operatori privati si ritirano sono gli alti costi, noti dal 2015 con la pubblicazione del Bando, per l’acquisto dei diritti di superficie che equivalgono di fatto ad una vendita del lungomare e non ad un semplice affitto del suolo pubblico che sarebbe naturalmente molto inferiore, ai quali poi devono aggiungere i costi di esecuzione dei loro progetti che sono per lo più bar, ristoranti, negozi”.
Per Renzi, “è preoccupante, poi, che l’Amministrazione Comunale dinnanzi al defilarsi nella “negoziazione” delle manifestazioni d’interesse classificate come “strategiche”, cioè pienamente conformi alle Lineee Guida del Parco del Mare, ora retroceda alle “manifestazioni” d’interesse considerate “adattabili”, cioè parzialmente aderenti alle Linee Guida, solo per “ fare cassa” . Tutto ciò sta ritardando notevolmente l’iter procedurale del Parco del Mare, che se non sarà ultimato entro il 2019, causerà anche la perdita del finanziamento europeo di 2.850.000 euro”.
Autonomia, via libera Regione a negoziato con Roma
(Rimini) “Stiamo procedendo davvero in maniera spedita, verso un traguardo mai tagliato in Italia: ottenere una maggiore autonomia regionale, per un’Emilia-Romagna che possa continuare a crescere, facendo crescere il Paese. Ed è estremamente positivo che tutte le forze politiche, con le loro proposte, ci aiutino a portare a termine un lavoro straordinario, nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, interviene in Assemblea legislativa per la comunicazione della Giunta sull'avvio del negoziato con il Governo,circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia da parte della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
Al termine della discussione in Aula, l’Assemblea legislativa approva all’unanimità una risoluzione sottoscritta da tutti i Gruppi – Pd, Si, Mdp, M5s, Ln, Fi, Fdi – che impegna il Bonaccini “a proseguire nel percorso intrapreso, anche alla luce del comune lavoro avviato con la Regione Lombardia, per l’individuazione, ciascuna per le proprie specificità territoriali e pur nella diversità delle richieste, degli oggetti di differenziazione per il riconoscimento di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” e a “definire ulteriori competenze oggetto della richiesta di autonomia differenziata attraverso un confronto da realizzarsi nelle Commissioni assembleari”, oltre a tenere informata l’Assemblea sull’andamento del negoziato col Governo.
Il documento segue la prima risoluzione approvata il 3 ottobre scorso che dava mandato al presidente della Giunta di avviare il negoziato con l’esecutivo nazionale, e la firma tre settimane dopo, il 18, a Palazzo Chigi, del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e del presidente Bonaccini dell’intesa per l’avvio del confronto stesso. Il 9 novembre a Roma è poi stato ufficialmente insediato il tavolo paritetico di confronto che vede insieme il Governo e le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, con la calendarizzazione dei primi incontri: venerdì 17 novembre a Bologna e martedì 21 a Milano, con le successive sedute previste nella Capitale. E sulle materie oggetto del confronto, a Bologna, sottolinea Bonaccini in Aula, la discussione verrà fatta su cinque di esse: impresa, ricerca e sviluppo; commercio estero (internazionalizzazione delle imprese e attrattività degli investimenti); salute; tutela dell’ambiente e infrastrutture; lavoro e formazione professionale. Altre cinque saranno al centro della successiva riunione a Milano mentre tutte le rimanenti verranno discusse negli incontri a Roma.
Quanto alle delegazioni trattanti, con la Regione Lombardia si è convenuto che saranno composte, oltre che dai presidenti delle Giunte regionali e dagli assessori competenti, dai presidenti dei Consigli regionali e dai presidenti regionali di Anci e Upi, le associazioni rispettivamente di Comuni e Province. Dunque, accogliendo una delle richieste contenute nella risoluzione approvata all’unanimità, sarà presente anche la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Simonetta Saliera. La Giunta tornerà in Aula a relazionare sull’andamento del confronto già nella prossima seduta, fra due settimane, ricorda il presidente della Regione, così come i singoli assessori potranno essere chiamati nelle commissioni consiliari sulle competenze in discussione.
“Stiamo facendo un lavoro serio e importante- afferma Bonaccini nella sua informativa in Aula- attraverso un percorso inedito e muovendoci sulla base del mandato dell’Assemblea legislativa, nel quale avevamo indicato le quattro aree strategiche da cui abbiamo ricavato già 12 competenze che come Regione puntiamo a gestire direttamente, non escludendo il fatto che ne possano emergere altre sia nel corso del confronto tecnico avviato sia nel confronto con l’Assemblea. Già il giorno dopo la firma dell’intesa con il presidente Gentiloni eravamo pronti ad avviare il negoziato con il Governo. Il presidente Maroni ci ha chiesto di aspettare il tempo necessario per l’approvazione di una risoluzione del Consiglio regionale lombardo, dopo lo svolgimento del referendum, ovvero per completare un iter identico a quello che noi avevamo già portato a termine, e di questo ci va dato atto, per arrivare alla convocazione di un tavolo congiunto di confronto da parte del Governo. Ed è quello che è successo, dopo che sono state rispettate le condizioni che avevamo posto: che non venissero avanzate richieste di Regioni a Statuto speciale e che non venisse toccata l’unità nazionale, per noi inviolabile”. “Adesso- prosegue- entriamo nel merito della discussione, quella sulle singole materie, che potranno anche essere diverse fra noi e la Lombardia, ma ribadisco come le differenze politiche non c’entrino: a noi interessano i fatti e non le parole, e vogliamo portare a casa un risultato storico, che andrebbe a premiare regioni virtuose. Sarebbe un risultato straordinario se in poche settimane, prima della fine della legislatura, arrivassimo a chiudere l’accordo con il Governo, necessario alla presentazione del progetto di legge alle Camere sulla maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna. A quel punto- chiude il presidente della Regione- qualsiasi sarà il colore della futura maggioranza e del futuro Governo, il prossimo Parlamento non potrà certo ignorare la richiesta arrivata con forza dai territori”.
Musei, visitatori in crescita: +22% nell’ultimo triennio
(Rimini) Musei, pubblico in crescito: 87.196 nel 2013, 109.289 nel 2014, 115.439 nel 2015, 106.737 nel 2016, sono i numeri registrati dal Museo Tonini. Una crescita che nel triennio si attesta sul 22 per cento.
E' un trend in continua crescita sulla scia di quello che ha investito negli ultimi anni i musei italiani che, proprio oggi, più di un quotidiano definisce come "Musei dei record". Non solo quelli dal patrimonio straordinario e unico al mondo come il Colosseo, Pompei, Gallerie degli Uffizi, Reggia di Caserta, ecc... ma anche realtà meno altisonanti e famose.
Rimini è tra queste, e un ruolo sicuramente importante in questa crescita costante di visitatori lo hanno avuto, oltre che con i nuovi spazi espositivi come Fabbrica Arte Rimini di Palazzo del Podestà, iniziative come la Biennale, capaci di portare decine di migliaia di visitatori sia negli spazi istituzionali come le sale dei Musei che in quelle sede per l'occasione delle esposizioni come ad esempio Castel Sismondo.
Un insieme di visitatori che, sommando le diverse sedi espositive (Museo della Città e Domus, Museo degli Sguardi, Galleria dell'Immagine, FAR e Palazzo del Podestà, Teatro Galli) contribuiscono ad accrescere il risultato finale. 154.383 furono le presenze totali nel 2013 che salgono a 168.125 nel 2014, anno della prima edizione della Biennale del Disegno, per toccare il record di presenze, grazie al successo della seconda edizione della biennale nel 2016, a 186.367 di visitatori conteggiati.
Depurando il dato totale dai visitatori che si sono recati al museo e concentrandosi solo sugli ingressi "staccati" per visitare il Museo della Città e la Domus del Chirurgo, emerge come delle 183.863 presenze ben il 40% siano ragazzi, segno dell'attrattività di un'istituzione che contrariamente alle apparenze ha, con le sue proposte, un ottimo appeal verso i giovani.
Turismo, 2 milioni dalla Regione per progetti di riqualificazione innovativi
(Rimini) Nuove risorse per rilanciare l’attrattività in chiave turistica dell’Emilia-Romagna e potenziare la rete dei servizi commerciali e culturali. La Giunta regionale ha infatti deciso di incrementare di quasi due milioni di euro il plafond finanziario per sostenere con contributi a fondo perduto altri 19 progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale selezionati, in aggiunta ai 171 già ammessi al finanziamento, grazie a un bando del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr 2014-2020) lanciato nel 2016. Con quest’ultima tranche finanziaria salgono così in totale a 22,5 milioni di euro i fondi resi finora disponibili per la realizzazione di 190 interventi di rafforzamento della competitività delle imprese regionali attraverso il miglioramento degli standard qualitativi (come l’ampliamento, la ristrutturazione degli edifici e il rinnovo degli arredi) e dell’offerta di nuovi prodotti e servizi innovativi.
“Con questo nuovo stanziamento- sottolinea l’assessore regionale a Turismo e commercio, Andrea Corsini- continua il nostro impegno a sostegno delle imprese turistiche, commerciali e culturali dell’Emilia-Romagna. Gli ulteriori due milioni che destiniamo oggi, permettono di approvare 19 nuovi progetti dalle graduatorie. Si allarga così la platea dei beneficiari a vantaggio dell’attrattività del nostro territorio, favorendo l’innalzamento dello standard dei servizi e la valorizzazione complessiva dell’offerta e del patrimonio culturale”. La ripartizione dei fondi extra. Dei 19 nuovi progetti finanziati 9, per un importo totale di oltre 1,2 milioni di euro, riguardano la ricettività turistica (alberghi e campeggi); altri 9 la riqualificazione della rete commerciale e dei pubblici esercizi (circa 715.000 euro) e uno il settore culturale (28.000 euro di contributo).
Nel complesso diventano così 69 le aziende appartenenti al comparto ricettivo-alberghiero che hanno beneficiato o beneficeranno dei finanziamenti regionali, 78 quelle del commercio e 45 della cultura. In quest’ultimo ambito, oltre a sale cinematografiche, teatri e spazi per la musica, per la prima volta è stata finanziata anche la nascita di musei d’impresa, percorsi o mostre destinati al grande pubblico con l’obiettivo di trasmettere il valore della cultura produttiva e in grado di generare una ricaduta positiva sul territorio regionale sotto il profilo economico e occupazionale. La delibera approvata dalla Giunta regionale (n. 1753/2017) stabilisce inoltre che eventuali ulteriori somme che si dovessero in futuro rendere disponibili negli appositi capitoli di spesa del bilancio regionale potranno essere utilizzate per l’ulteriore scorrimento delle graduatorie.
Lanzetti (Fipe): Movida non è problema solo per pescheria
(Rimini) “Dall’incontro tra gli imprenditori dei locali dell’area della Vecchia Pescheria e della piazzetta San Gregorio e l’assessore comunale alle attività produttive Jamil Sadegholvaad sono emersi significativi punti positivi e altri più critici”. Questo il commento di Giuliano Lanzetti, Fipe Rimini, che però sottolinea: “Non possiamo pensare di restringere tutto il dibattito sulla movida riminese alle “cantinette” della piazza, seppur siano un motore di intrattenimento tra i più importanti del territorio, né ad un momento che nelle intenzioni doveva essere un confronto informale tra imprenditori e amministrazione”.
Si è discusso molto sulla diffusione della musica, che ha portato a numerosi verbali nell’ultimo mese. “Bisogna innanzitutto sottolineare come per gestire un locale si debbano conoscere i regolamenti comunali in materia e si debba sottostare alle regole. Sulla richiesta di allungare di un’ora l’orario della musica siamo d’accordo e da tempo ne parliamo con l’amministrazione, purché questo non rechi fastidi ai residenti. Sì alla musica all’interno del locale, ma che non si senta all’esterno: se esistono diritti al divertimento e al lavoro, allo stesso modo vanno rispettate le regole. Ben vengano aperture, per le cantinette e non solo, perché l’offerta di intrattenimento dell’intera città passa in modo notevole dall’offerta musicale”.
Decisivo il tema della sicurezza. “Accogliamo con favore l’apertura da parte degli imprenditori a contribuire alla sicurezza dotandosi di un servizio di vigilanza privata che affianchi e sia d’ausilio a quella pubblica, sempre di concerto con la Questura. Un atto non dovuto da attività che già sono oberate di tasse, ma che dimostrano di avere capito l’importanza di un territorio più sicuro e meno esposto al degrado mettendosi le mani in tasca. Non tutto il costo della sicurezza però può ricadere sulle loro spalle, né altre partite quali ad esempio il costo non indifferente dei “fittoni mobili” per consentire l’occupazione di suolo pubblico per tavoli e sedie, per la quale già pagano una tassa. Sottolineiamo che sul tema sicurezza e sulle azioni anti-degrado gli imprenditori non devono assolutamente essere lasciati soli, ma anzi è fondamentale un’attività di coordinamento e confronto con la Prefettura e le altre istituzioni deputate al presidio del territorio”.
Il discorso sulla movida, invernale o estiva che sia, “non si può ridurre al centro storico, ma deve interessare la città intera. L’intrattenimento è un tema così centrale per l’offerta riminese che riteniamo necessario affrontare questi temi coinvolgendo tutto il territorio, che ha peculiarità inserite in un unico disegno. Movida, sicurezza, degrado, sinergie pubblico-privato, necessitano di una visione più lungimirante. Solo in questo modo gli imprenditori potranno lavorare con regole certe e rispettarle a prescindere dal foglio mappale su cui il loro locale è inserito”.
Apre domani a Bologna Fico, lì Rimini promuoverà la riviera
(Rimini) Situato nell’area eventi della zona Isola Centrale di Fico, il parco dell’agroalimentare più grande del mondo che aprirà domani a Bologna, non poteva mancare il desk informativo di Rimini, realizzato nell’ambito di un accordo di collaborazione che il Comune di Rimini, il Comune di Bologna e la Fondazione Fico hanno sottoscritto nel marzo scorso e che punta a realizzare attività congiunte negli ambiti legati a cibo, turismo, cultura e - in generale - ambiente e stili di vita, anche tramite una serie di azioni di reciproca visibilità in termini di comunicazione, con l’obiettivo di favorire il turismo ‘incoming’, soprattutto nell’ambito dei prodotti enogastronomici lungo la “Via Emilia”.
“Fico è un progetto unico a livello internazionale – commenta il Sindaco Andrea Gnassi - una scommessa di forte attrattività per il turismo, che punta ai 6 milioni di visitatori all'anno, metà provenienti dall'estero, in particolare giovani e famiglie. E' strategico quindi per il territorio riminese, che sta investendo impegno e risorse sulla filiera del food, anche come leva di attrattività turistica, essere presente a Fico per proporsi come piattaforma di soggiorno per intercettare milioni di viaggiatori nazionali e internazionali, cavalcando il fascino dei nostri diversi territori attraverso i loro prodotti, a partire da quelli della nostra food valley, una regione straordinariamente ricca di “giacimenti” enogastronomici, di chef famosi nel mondo e di attrattive ed eventi come Al Meni. Da segnalare come i riflettori mediatici accesi da tutto il mondo sul taglio del nastro di domani, hanno già iniziato a illuminare non solo il parco tematico del cibo che si accinge ad aprire le sue porte, ma anche la ricchezza e le opportunità di vacanza di tutto il territorio regionale in cui si colloca”.
Per scoprire, apprendere e degustare le opportunità di Fico anche in termini di promozione turistica, Rimini Reservation organizza, in collaborazione con il Comune di Rimini, il prossimo giovedì 23 novembre, un educational tour a Fico: una giornata di formazione e informazione rivolta agli operatori turistici del territorio per la durata dell’intera giornata.