Mercoledì, 22 Novembre 2017 15:55

Occupazione, 1.900 ingressi a novembre 2017

(Rimini) Nei territori provinciali di pertinenza della Camera di commercio della Romagna le imprese alla ricerca di personale sono il 15% del totale a Forlì-Cesena (quinta provincia in regione dopo Bologna, Piacenza, Parma e Ferrara), l'11% a Rimini (nona e ultima posizione in ambito regionale), in calo rispetto alle previsioni del mese precedente; in Italia il 13%.
Prendendo in considerazione il trimestre fino a gennaio 2018 l'incidenza di imprese che prevedono assunzioni cresce: in regione sono il 17,7 %, stessa percentuale a Forlì-Cesena (settimo posto tra le province, dopo Modena) e 12,7% a Rimini (ancora ultima dopo Ravenna).
Questo è quanto emerge dai dati, riferiti a novembre 2017 rilevati in ottobre, dell'indagine mensile dei fabbisogni occupazionali delle imprese del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal con elaborazioni dell'ufficio Orientamento al lavoro e alle professioni, alternanza e placement dell'ente camerale.

Le imprese dell'area Romagna hanno programmato 4.170 entrate, pari al 15,1% del flusso regionale: 2.270 sono previste nella provincia di Forlì-Cesena e 1.900 in provincia di Rimini. In Emilia-Romagna gli ingressi programmati sono 27.600 (9,2% del flusso nazionale) e in Italia si si attestano a 299.000; di questi, 120.000 sono riservati agli under 30 (il 40,2%, percentuale in crescita).
In linea con il dato nazionale, oltre il 40% delle opportunità di lavoro messe a disposizione dalle imprese sono destinate a giovani under 30: il 44% a Forlì-Cesena e il 41% nella provincia di Rimini, incidenze in crescita.
Gli impieghi proposti sono alle dipendenze per il 90% dei casi a Rimini e per l'88% a Forlì-Cesena, in prevalenza a termine (64% e 66% rispettivamente).

Le entrate più significative riguardano le "Professioni commerciali e dei servizi" (Rimini 36% e Forlì-Cesena 34%), in particolare: 450 ingressi a Rimini nei "Servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici" e 570 a Forlì-Cesena nel settore "Commercio"; in imprese con meno di 50 dipendenti per il 67% dei casi a Rimini e nel 60% a Forlì-Cesena.
Delle entrate programmate, circa 1 su 4 è complicata dalla difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle imprese, come in Italia (25,1%): nel 26% dei casi a Forlì-Cesena e nel 23% in provincia di Rimini.
Le professioni più difficili da reperire sono: "Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, di abbigliamento, calzature" (52,5%) per Forlì-Cesena e "Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche" (42% dei casi) per la provincia di Rimini.
L'area aziendale di inserimento più frequente per le assunzioni previste è la "Produzione di beni ed erogazione del servizio" in entrambe le province (più del 56% a Rimini e 49% a Forlì-Cesena) con difficoltà di reperimento maggiori a Forlì-Cesena (26,3% contro 21,9% a Rimini) e una richiesta di under 30 superiore a Rimini (41,9%, mentre a Forlì-Cesena è quasi il 37%).
La richiesta di laureati riguarda il 10% a Rimini e l'8% a Forlì-Cesena (12% Italia). I profili high skills (dirigenti, specialisti e tecnici) saranno il 16% e 15% rispettivamente nei due territori, quando a livello nazionale sono il 20%. Si registra comunque un recupero del territorio riminese rispetto al mese scorso.

Mercoledì, 22 Novembre 2017 15:49

Guidarello, premio speciale a Piervincenzi di Nemo

(Rimini) Quest’anno il premio Guidarello promosso da Confindustria Romagna va ad Andrea Riccardi noto storico, accademico, attivista e politico e fondatore della Comunità Sant’Egidio. La cerimonia di consegna si terrà domenica 3 dicembre alle ore 18 al Teatro Alighieri di Ravenna. Sarà condotta da Bruno Vespa, che presiede la giuria nazionale, e presentata da Margherita Ghinassi.

"Come imprenditori siamo particolarmente attenti alle dinamiche internazionali in continua evoluzione – commenta Paolo Maggioli Presidente di Confindustria Romagna – i conflitti in atto, le minacce alla democrazia, non ci possono certamente lasciare indifferenti. Andrea Riccardi con il suo impegno personale e professionale ha contribuito alla risoluzione di varie tensioni in molti Stati dimostrando che la promozione del dialogo è strumento di pace fra popoli e religioni. Un riconoscimento non solo alle sue capacità diplomatiche, ma anche al coraggio e alla sua grande attenzione verso i più bisognosi".  Trattandosi di un Premio giornalistico, una particolare attenzione viene data anche all'importanza del diritto di cronaca e alla libertà di stampa: l'Associazione ha quindi ritenuto opportuno un riconoscimento Speciale a Daniele Piervincenzi, vittima della recente e nota aggressione nel quartiere di Ostia a Roma durante la realizzazione di un servizio televisivo per la trasmissione Nemo – Rai 2.

Per il Giornalismo Nazionale, la sezione società premia Guido Gentili Direttore Editoriale del Gruppo 24 Ore e Direttore responsabile del quotidiano Il Sole 24 Ore, di Radio 24, Radiocor Plus e delle altre testate specializzate del Gruppo. Nella sezione cultura il riconoscimento è attribuito a Lorenzo Cremonesi: esperto di Medio Oriente e autore di vari saggi è stato inoltre corrispondente del Corriere della Sera da Gerusalemme e inviato in Afghanistan e Iraq. Per la sezione radio/televisione il premio va a Alberto Angela paleontologo, naturalista, divulgatore scientifico e scrittore e autore e conduttore di diversi programmi di successo in onda sulle emittenti RAI quali Ulisse, il piacere della scoperta, Stanotte a..., Passaggio a Nordovest, Superquark e Quark speciale.

Per il Giornalismo Romagna i riconoscimenti della giuria presieduta da Roberto Balzani Presidente dell'Istituto per i beni culturali dell'Emilia Romagna vanno, nella sezione studi e ricerche, alla professoressa Elisa Curti per la cura del volume "Fra le carte di Olindo Guerrini: carteggi, erudizione, autografi di rime, gastronomia rinascimentale" pubblicato a cura del Dipartimento di filologia classica e italianistica dell'Università di Bologna. Oltre ad essere un omaggio al centenario guerriniano appena conclusosi, si presenta come il primo momento di un progetto che si propone di portare alla luce materiali inediti che testimoniano la varietà di temi e di interessi di Olindo Guerrini. Nella sezione cultura il premio va allo studioso di storia contemporanea Raffaele Liucci per l'articolo "Il 'borghese corsaro' fuori dal mito" pubblicato sul Il Sole24 Ore. In occasione dei sessant'anni dalla morte di Leo Longanesi, romagnolo di Bagnacavallo, Liucci ha tracciato un esauriente profilo di questo straordinario personaggio, maestro di giornalismo. Infine, il riconoscimento per la sezione società va al giornalista Gabriele Canè noto per le sue capacità professionali e che nella sua lunga carriera ha ricoperto vari ruoli fra cui quello di redattore, corrispondente e inviato, vicedirettore e direttore di varie testate, come il Qn - Quotidiano Nazionale di cui è attualmente editorialista, Il Resto del Carlino, La Nazione il Giornale, il Tempo e l'agenzia PoliPress.

(Rimini) L’amministrazione comunale si associa al dolore dei familiari e dei tanti che gli hanno voluto bene per la scomparsa di Roberto Gamberini, consigliere comunale nel 1975, ma soprattutto “protagonista di tante importanti iniziative nel mondo editoriale, sportivo e sociale”. Roberto Gamberini, spiegano dall’amministrazione, “ha saputo interpretare come pochi altri lo spirito nuovo del ben-essere. Grazie alla sensibilità e alle conoscenze maturate in decenni di esperienza”, prima come dirigente della Uisp poi come direttore del Garden Sporting Center e infine con la sua agenzia Turisport. “Un'esperienza che lo ha spinto nella ricerca di un punto di equilibrio sempre più alto tra corpo e mente, tra materia e spirito. Da qui sono nati alcuni progetti straordinari come le spiagge del benessere, le meditazioni in barca al sorgere del sole e nelle notti di luna. Iniziative che hanno fatto da battistrada e riferimento ad un modo nuovo e originale di intendere la vacanza coerente con stili di vita consapevoli e attenti a se stessi, all'ambiente e agli altri. Progetti balneari che hanno contribuito a far uscire la spiaggia dagli stereotipi per caratterizzarsi sempre più come uno spazio aperto capace di trasmettere emozioni ed energie. Sulla strada aperta da Roberto sono, poi, andati in molti, fino quasi a far diventare senso comune quel modo nuovo e originale di vivere la vacanza”.

Da qui nasce anche Link e le tante iniziative editoriali che, “capaci di accompagnare riminesi e turisti alla scoperta della Rimini più autentica e a volte un poco nascosta, hanno contribuito nella conoscenza del nostro territorio e della sua ricchezza”. Le esequie si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Gaudenzo in piazza Mazzini.

Mercoledì, 22 Novembre 2017 15:31

Nomadi, Pd: Mai rotto accordi

(Rimini) Il segretario del Pd di Rimini, Vanni Lazzari, interviene sulla rottura in maggioranza in merito al programma di chiusura del campo nomadi di via Islanda progettato dal Comune di Rimini. In particolare, sembra sia pronto un nuovo piano che prevede la realizzazione di sole tre microaree nomadi, per le quattro famiglie sinte che non hanno accettato di andare ad abitare in appartamento, su un totale di undici nuclei da ricollocare.
Pare che in occasione dell’utima riunione dei gruppi di maggioranza, il capogruppo di Patto civico Mario Erbetta, abbia abbandonato il tavolo, perché secondo accordi precedentemente pattuti, l’amministrazione avrebbe assicurato di non traslocare più di una famiglia nomade per quartiere, si legga microarea individuata. Nella nuova ipotesi, che porta le aree da cinque a tre, due famiglie sarebbero nello stesso posto.

“Sul tema che riguarda il superamento del campo nomadi di via Islanda il Partito democratico ha sempre giocato la carta della responsabilità nel rispetto dei valori di integrazione e accoglienza che caratterizzano il nostro agire. Sin dall’inizio, quando consapevoli della miccia sociale e propagandistica che si sarebbe attivata abbiamo richiesto all’amministrazione tramite un’interrogazione consigliare che ogni possibile soluzione sarebbe dovuta scaturire all’interno di un processo basato sul confronto tra i gruppi della maggioranza e successivamente riportando la discussione verso tutta la città, per sfatare la prevedibile onda di mistificazione che nei fatti si è poi concretizzata nella forma di un comitatismo il più delle volte a difesa del proprio pezzo di territorio. La conoscenza, l’ascolto reciproco di tutte le parti in causa, la sintesi che una forza di governo deve necessariamente produrre per rispondere adeguatamente alle necessità nel segno dell’interesse generale”, spiega Lazzari.

“In questi 16 mesi abbiamo lavorato in questa direzione, responsabilmente, con la necessaria discrezione che deve accompagnare la ricerca di soluzioni condivise, senza accattivarci il consenso annunciando l’esclusione di ipotetiche aree come un trofeo da depositare in calce a qualche curriculum politico o civico. In particolare il Partito Democratico nella sua forma più estesa del gruppo dirigente, dai segretari di circolo ai rappresentanti consiliari, ha prodotto a fine luglio una proposta da riportare all’interno della discussione della maggioranza dove le esigenze della famiglie Sinti coinvolte si conciliavano con 5 aree individuate sul territorio della Città e della quale si attendevano solamente i conseguenti atti amministrativi. Le modifiche intervenute in questo ultimo periodo nella composizione degli elementi in causa, in particolare la diminuzione delle famiglie interessate e la proposta di riduzione delle aree, si presenta come un ulteriore passaggio che l’amministrazione ha condiviso con la maggioranza solo nell’ultimo incontro e di cui il Partito Democratico ha preso atto. La nostra posizione non è mai cambiata, quindi le ricostruzione che attribuiscono al Gruppo Pd la responsabilità della rottura di un accordo già siglato sono totalmente prive di fondamento”.

Mercoledì, 22 Novembre 2017 15:01

Allarme Caritas: A rischio fondo lavoro

(Rimini) Sono 118 sono le persone bisognose inserite nel mondo del lavoro attraverso il fondo voluto dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, e gestito attraverso la Caritas diocesana, che lancia lancia un allarme. “Il fondo partito con una dotazione iniziale di € 100.000,00 messi a disposizione dalla Diocesi e dalla Caritas di Rimini, è arrivato a superare i 556 mila euro, ma di questi 487 mila sono stati già erogati o comunque già impegnati per contratti stipulati in scadenza. Stando così le cose, il fondo corre il rischio di esaurirsi”, spiega il direttore, don Renzo Gradara. Per sostenere il fondo i soci e i partner di Zeinta di Borg stanno organizzando una cena a cui sono invitati i familiari e i collaboratori delle attività aderenti. Saranno presenti rappresentanti della Diocesi di Rimini e Roberto Casadei Menghi del Fondo per il Lavoro. La prenotazione è obbligatoria entro il 1 dicembre allo 0541 – 670306.

Spiegano dalla Caritas che le 118 persone sono stete inserite in varie attività produttive (65% italiani), di queste 28 a tempo indeterminato, 68 le aziende convenzionate che hanno effettuato assunzioni tramite il fondo; 656 le domande pervenute al fondo. “Ora per non spegnere questa speranza è indispensabile continuare ad alimentare il fondo economico necessario per sostenere le assunzioni”.

Mercoledì, 22 Novembre 2017 10:11

22 novembre

Nomadi, salta la maggioranza | Profughi: “Prefettura poco trasparente” | Ryanair, si vola a Londra

Martedì, 21 Novembre 2017 19:02

Domus, a dieci anni dall’apertura

(Rimini) Dieci anni sono trascorsi dall’apertura al pubblico della Domus del Chirurgo, inaugurata il 7 dicembre 2007. Sarà questo uno dei temi dominanti del Festival del Mondo Antico, 7, 8 e 9 dicembre a Rimini.

I ferri del mestiere. La cultura del prendersi a cuore è il titolo della manifestazione che, come nella tradizione del Festival, svilupperà l'argomento-guida declinandolo fra antico e presente, con uno sguardo proiettato sul panorama internazionale. Con qualche eccezione legata per lo più a un altro importante anniversario per Rimini, i seicento anni dalla nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Tema centrale di questa edizione, ispirata alla Domus come bene culturale e alla figura del chirurgo che per ultimo l'abitò lasciando il suo ricco corredo di ferri, è la cultura del prendersi a cuore. Prendersi a cuore l'uomo e i beni comuni. Un'arte che verrà letta da tanti punti di vista, da quello medico a quello della tutela del patrimonio culturale, dalla cura del corpo a quella dello spirito, da quella della res publica a quella della società nelle sue frange più deboli ed esposte.

Temi anche urgenti e portati all'attenzione quotidiana come quelli della prevenzione e della conservazione dei beni culturali, delle emergenze umanitarie e del rispetto del dell'ambiente anche attraverso un'educazione alimentare. Gustavo Zagrebelsky apre il Festival con la lectio magistralis "La salute come diritto e dovere" che andrà al cuore della cura trattando del bene più prezioso per l'individuo come per la comunità.
Partecipano al Festival, fra gli altri, Roberto Balzani, Alessandro Barbero, Remo Bodei, Pietro Boitani, Giovanni Brizzi, Giovanni Camilleri, Luigi Capasso, Monica Centanni, Giorgio Cozzolino, Lorenzo Cremonesi, Stefano De Carolis, Massimo De Nardo, Pino Donghi, Emanuela Ercolani, Francesco Maria Galassi, Lino Guanciale, Fabio Isman, Ralph Jackson, Kristina Killgrove, Patrizia Magnani, Elisabetta Moro, Maria Giuseppina Muzzarelli, Marino Niola, Jacopo Ortalli, Carlo Petrini, Alessandro Vanoli.

La mattinata di giovedì 7 dicembre 2017 è riservata ai giovani con proposte diversificate per ogni ordine di scuola e con visite guidate a titolo gratuito alla Domus. Il programma prevede un appuntamento sulla mitologia con Massimo De Nardo per le scuole primarie, il progetto espositivo per le medie a cura di Alessandro La Motta.
Alle 11 la lezione dei classici, con gli alunni della scuola secondaria di secondo grado. Piero Boitani, conduce in un viaggio emozionante nel mondo antico. La serata (ore 21) vede Giovanni Brizzi, Giovanni Camilleri e Lorenzo Cremonesi dialogare con Pino Donghi sul tema che trae spunto dalla formazione sul campo militare del chirurgo di Ariminum, per affrontare temi sempre attuali e urgenti, quale il ruolo della medicina in situazioni di guerra.

Ad aprire la giornata di venerdì 8 dicembre saranno i classici attraverso la voce di Piero Boitani, filologo e critico letterario, docente di Letterature comparate alla Sapienza. Omero, Virgilio, Lucrezio, Tacito, Ovidio «non hanno finito mai di dire quel che hanno da dire», e sono, per Piero Boitani, davvero «infinitamente futuri».
Torna poi protagonista la Domus che, come un fil rouge, unisce le giornate del Festival. Venerdì alle ore 11 un nutrito gruppo di studiosi, coordinati da Jacopo Ortalli che diresse gli anni salienti dello scavo del sito, presenta l'atteso volume "Uno scavo straordinario. La Domus del Chirurgo di Rimini" di prossima uscita per le Edizioni Guaraldi.
Sabato 9 alle ore 15, alcuni degli esperti che hanno dato il loro contributo alla pubblicazione sono fra i relatori dell'incontro "Il chirurgo di Ariminum e la medicina antica", un focus sul corredo medico-farmacopeutico del chirurgo affidato a chi da sempre se ne è occupato, Ralph Jackson (già conservatore del British Museum) e Stefano De Carolis (Direttore della Scuola di Storia della medicina dell'Ordine dei Medici di Rimini) . Al loro fianco Luigi Capasso (antropologo e paleopatologo dell'Università di Chieti) tratta di aspetti paleopatologici, ma anche paleobiologici (inclusi la durata della vita, i dettagli sulla morte....) emersi nei suoi studi sui "fuggiaschi" di Ercolano.
A Stefano Pivato - che dieci anni fa, nel ruolo di Assessore alla Cultura del Comune di Rimini, diede impulso alla musealizzazione e all'apertura del sito - il compito di introdurre l'appuntamento ricordando "Com'è nata la Domus".
Mentre Sarah Yeomans, giovane studiosa dell'Università del South Carolina, porta nel Festival la testimonianza del rilievo internazionale che la scoperta ha assunto.

Il pomeriggio dell'8 dicembre l'incontro "Sciamanismi e arti performative. La seconda soglia" invita a scoprire gli aspetti salienti dello sciamanismo attraverso una mostra dell'artista Elisabetta Casella e le conferenze di Denise Lombardi e Sonia Migani (ore 14,30).(scheda allegata)
Protagonisti della mostra documentaria "Affreschi romani ad Ariminum. Per la riscoperta di un patrimonio" che viene presentata alle ore 15,30 sono le pitture parietali delle domus riminesi e i primi risultati di una ricerca ancora in corso ma che già evidenzia il ruolo di Rimini nella documentazione dell'Italia settentrionale. A cura di Francesca Fagioli, Riccardo Helg, Angelalea Malgieri, Monica Salvadori, l'esposizione nasce all'interno del progetto scientifico Tect dell'Università di Padova (dBC).
Alle 16.30 due giovani e già affermati ricercatori, Francesco Maria Galassi (Università di Zurigo) e Kristina Killgrove (University of West Florida) conversano sulla bioarchaeologia di Roma antica e sulle malattie dei grandi del mondo classico, citando casi medici celebri come casi meno famosi dedotti anche dalla letteratura e dalle fonti epigrafiche, combinando dati storici con dati bioarcheologici.
Alle 18.00 per la prima volta ospite del Festival del Mondo Antico, Alessandro Barbero, introdotto da Andrea Santangelo, prende spunto dal suo ultimo libro per offrire una nuova ricostruzione della battaglia di Caporetto. Un racconto appassionante di un fatto storico che ancora porta a riflettere sulle ferite inferte dalla guerra.
In serata (ore 21) il tema della salute torna attraverso la cultura alimentare e la capacità di prendersi cura dell'uomo e dell'ambiente nella valorizzazione dei prodotti della terra e della sostenibilità. Elisabetta Moro e Marino Niola affronteranno il tema della cultura alimentare con particolare riguardo a quella mediterranea come stile di vita singolare, serbatoio di tradizione, di convivialità e di salute. La serata prevede inoltre un intervento di Carlo Petrini nello spirito e nel pensiero di Slow Food che guarda alla "Terra madre" in una sorta di alleanza fra gli uomini e le varie specie, un patto che nel cibo ha il suo ritmo quotidiano e universale.

La mattina di sabato 9 dicembre ha in serbo incontri su temi che spaziano dalla chirurgia alle pratiche delle guaritrici medievali, all'eredità dei classici.
Alle ore 10 Patrizia Magnani, medico estetico e chirurgo plastico, porta la sua esperienza legata soprattutto a interventi volti a restituire una bellezza perduta a seguito di tragici eventi. Mentre Monica Centanni, già gradita ospite di altre edizioni del Festival, tiene una lectio ispirata alla sua ultima pubblicazione "I Fantasmi dell'antico. La tradizione classica nel Rinascimento".
Un'altra amica del Festival, Maria Giuseppina Muzzarelli, conduce nel mondo medievale con una visione al femminile della cura che guarda a chi, nel ruolo di moglie, di madre, di guaritrice o di assassina, si è dedicata a nutrire e guarire (ma anche ad avvelenare).
Il pomeriggio vede protagonista l'archeologia con gli incontri "Il chirurgo di Ariminum e la medicina antica" e, alle ore 17, La cura del patrimonio: l'attività di tutela, a cura di Anna Bondini, della Soprintendenza di Ravenna. "Prendersi a cuore" il patrimonio culturale è un dovere di tutti, come afferma il dettato della Costituzione all'art. 9. L'attività di tutela, svolta dallo Stato attraverso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, costituisce quindi una particolare forma di "cura" volta a garantire la conservazione dei beni per la fruizione collettiva e per le generazioni future. Attraverso l'esempio di un particolare monumento riminese, Porta Galliana, è possibile gettare uno sguardo retrospettivo sul modo in cui ci si è rapportati al patrimonio culturale cittadino e proporre qualche riflessione sul rapporto tra beni culturali, cittadini e amministratori pubblici.
Alle ore 18 il festival accoglie Remo Bodei. Un gradito ritorno del grande filosofo che parla della "Bellezza e cura del corpo nel mondo antico" affrontando il tema dal punto di vista dell'estetica e delle radici etimologiche nelle diverse lingue e culture.
Il congedo del Festival vede Alessandro Vanoli insieme all'attore Lino Guanciale rappresentare ne "Le parole e il mare" il racconto di un viaggio nel Mediterraneo, percorso attraverso le sue coste, la sua storia e le sue parole, segnato da migrazioni e incontri di cui vogliamo "prenderci cura".

Martedì, 21 Novembre 2017 18:47

Torre Pedrera, parco urbano ai pozzi Ravenna

(Rimini) Sono stati gli assessori Roberta Frisoni e Jamil Sadegholvaad e i consiglieri comunali del Pd Lucilla Frisoni e Juri Magrini a illustrare ieri sera alla cittadinanza di Torre pedrera il progetto di riqualificazione di Rimini Nord. Durante l’incontro promosso dal circolo del Partito Democratico di zona, è stato evidenziato come “i fondi derivanti dal Fondo di sviluppo e coesione e dal bando delle ‘periferie’ saranno utilizzati in quelle opere infrastrutturali che consentiranno di liberare il lungomare dal carico del traffico pesante, con una serie di interventi che prevedono la prosecuzione dell’asse viario a doppio senso da via Diredaua sino a Viserba, una rotonda tra la Statale 16 e via Verenin, il sottopasso di via Lamarmora a Viserba”. La riqualificazione del lungomare nel ‘Primo Miglio’ “prevede la pedonalizzazione tra la Via Tolemaide e Via Grazia Verenin, nuovi arredi, spazi a verde, e la progettazione di una pista ciclabile che si estenderà sino a Rivabella".

Il dibattito che ne è seguito “è risultato ampio e interessante ed è servito a chiarire molti aspetti che negli ultimi tempi avevano generato alcune incomprensioni: in particolare ai cittadini e agli operatori della zona nord è arrivata la rassicurazione che non si produrrà una pedonalizzazione totale del nuovo lungomare ma si tratterà di interventi che permetteranno anche il transito dei mezzi in determinati orari e periodi dell’anno oltre all’accesso garantito per residenti e disabili”. Per il futuro del mercato settimanale “sono state presentate alcune soluzioni alternative ma non si esclude di mantenere l’attuale collocazione. Per i parcheggi è arrivata la proposta di ottimizzare gli stalli stradali o prevedere soluzioni multipiano per non penalizzare aree strategiche. In tal senso all’amministrazione è stato richiesto di utilizzare l’area di 5 ettari degli ex pozzi di Ravenna per realizzare un parco urbano: una necessità inderogabile”.

Martedì, 21 Novembre 2017 18:31

La Ryanair torna a Miramare

(Rimini)La Ryanair torna all'aeroporto di Rimini: da marzo, per la stagione estiva, ci saranno infatti tre nuove rotte. Si vola infatti su Kaunas (un volo a settimana), Londra Stansted (due voli) e Varsavia Modlin (un volo).
"Oggi per noi è un grande giorno - ha detto Leonardo Corbucci, ad di AIRiminum 2014, società di gestione del 'Fellini' - siamo felici e orgogliosi del risultato raggiunto che vogliamo dedicare all'intero territorio, con cui desideriamo condividere un brindisi virtuale. Il ritorno di Ryanair a Rimini, con queste prime tre rotte, rappresenta l'avvio di un progetto dalle grandi opportunità" (Ansa).

Martedì, 21 Novembre 2017 18:30

Gettò cadavere della figlia, patteggia

(Rimini) Il cadavere della figlia, deceduta da una settimana per le conseguenze dell'anoressia, l'aveva messo in una valigia e gettato nel porto canale di Rimini. Poi era tornata in Russia tentando di nascondere il suo lutto segreto. Oggi, difesa dall'avvocato Mario Scarpa, Gulnara Laktionova, la mamma di Katerina Laktionova, trovata morta in una valigia nel porto canale di Rimini, ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione, con la sospensione della pena, per morte conseguente a maltrattamenti e dispersione di cadavere. La valigia con il corpo di Katerina era stata notata da un passante, galleggiare nel porto, il 5 aprile. Al suo rientro in Italia la donna era stata prelevata in aeroporto a Bologna dalla polizia e aveva confessato di aver vegliato il cadavere della ragazza per 5 giorni prima di metterla in una valigia con l'idea di riportarla in Russia. Resasi conto dell'impossibilità del piano, aveva gettato il cadavere in mare, in un gesto che la donna non aveva saputo spiegare (Ansa).