28 luglio
Pronto soccorso lento | Turisti truffati | Nuovo mercato coperto
Aggiornamento coronavirus: 7 decessi, 488 positivi
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.739.994 casi di positività, 4.187 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.835 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.756 molecolari e 11.079 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20,1%
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 45 (-3 rispetto a ieri, -6,3%), l'età media è di 61,9 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.777 (-27 rispetto a ieri, -1,5%), età media 75,8 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (invariato); per queste tre province i dati sono però incompleti. 4 ricoveri a Modena (-2); 15 a Bologna (+1); 2 a Imola (-1); 3 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (-1); 3 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (invariato).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 49,1 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 927 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 359.879) seguita da Modena (683 su 266.729), Ferrara (677 su 123.061), Ravenna (569 su 163.857), Rimini (488 su 164.420); quindi Cesena (339 su 97.711), Forlì (219 su 80.790) e, infine il Circondario Imolese con 138 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 54.541. Come anticipato, mancano i dati di Piacenza e Parma, mentre per Reggio Emilia il dato è parziale (146 nuovi casi su 195.703).
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 75.047 (+4.164). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 73.225 (+4.194), 97,6% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Purtroppo, si registrano 23 decessi, alcuni dei giorni scorsi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 81 anni); 2 in provincia di Parma (entrambi uomini di 72 e 78 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (entrambe donne di 87 e 93 anni); 5 in provincia di Bologna (3 donne di 82, 88 e 91 anni, 2 uomini di 70 e 82 anni); 2 nel Circondario Imolese (entrambi uomini di 64 e 91 anni); 2 in provincia di Ferrara (entrambi uomini di 83 e 87 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (entrambe donne di 88 e 97 anni nel Forlivese); 7 in provincia di Rimini (4 donne di 64, 90, 97 e 98 anni e 3 uomini di 79, 81 e 88 anni). Non si registrano decessi nelle province di Modena e Ravenna. In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 17.441.
Nuovo mercato coperto in due anni. Lavori nel 2023
(Rimini) La 3° e 5° Commissione consiliare ha espresso parere favorevole alla proposta di partenariato pubblico-provato presentato dalla società Renco Valore s.r.l per la progettazione, realizzazione e gestione del Mercato Coperto cittadino, un progetto ambizioso che, a questo punto, attende solo il via libera dai banchi del Consiglio comunale. La proposta, in particolare, prevede la demolizione del fabbricato esistente in via Castelfidardo e la ricostruzione, sulla stessa area, di un nuovo e più performante edificio, capace di rispondere ai seguenti obiettivi: valorizzare una parte importante del centro storico riminese; aggiungere uno spazio per eventi culturali, ricreativi, sociali ed economici; realizzare una struttura sostenibile dal punto di vista ambientale; rafforzare l’offerta attuale e dare vita a un luogo in cui le attività economiche e i clienti siano in condizione di limitare la produzione di rifiuti, il consumo di energie non rinnovabili e di risorse naturali.
La realizzazione dei lavori, a seguito di una gara europea a evidenza pubblica, stando al cronoprogramma, consisterebbe in un periodo di 24 mesi, di cui 6 mesi per la costruzione del mercato temporaneo e i successivi 18 per la distruzione e ridefinizione del nuovo Mercato Coperto di Rimini, il quale sarà dotato di strutture, impianti e apparati in linea con le attuati politiche ambientali e rinnovate tecnologie. Le maggiori novità rispetto all’edificio attuale saranno concentrate al secondo piano, dove si svilupperà un punto di piccola ristorazione - con spazi sia al chiuso che all’aperto - in un’ampia terrazza con vista sul centro storico, dove sarà possibile gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Il primo piano, invece, sarà principalmente adibito a funzioni pubbliche di uso del Comune (saranno realizzati uffici destinati al Centro per l’Impiego), oltre a spazi accessori per chi lavora nel Mercato. Per quanto riguarda il piano terra, si ricorda che avrà una naturale appendice nella nuova piazza che verrà creata con i diversi interventi. Al suo interno, oltre agli spazi per i banchi, vi sarà anche il supermercato.
Il progetto, non da ultimo, comprende anche la riqualificazione e valorizzazione dell’area dell’ex convento San Francesco, bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale: le rovine del convento verranno trasformate in punti di accesso della struttura mercatale e rese fruibili attraverso la creazione di percorsi pedonali che collegheranno via IV Novembre con la nuova piazza ricavata sul sedime dell’antico chiostro. L’investimento complessivo è pari a circa 27 milioni di euro.
“Con l’ok da parte della Commissione, il progetto del nuovo Mercato Coperto compie un altro importante passo in avanti, in attesa del parere dell’aula - spiega l’Assessore comunale Juri Magrini -. Siamo davanti a un progetto architrave di questo mandato, che mira a valorizzare la rete commerciale locale e la proposta enogastronomica della nostra terra, rendendo il Mercato uno spazio polifunzionale e all’avanguardia”.
Imprese, novità per la no tax area
(Rimini) Si chiama "Sise" , sostegno alle imprese e sviluppo economico, e si riferisce al programma di incentivi economici che prende il testimone dalla No Tax Area, e sarà disciplinato dalle "Linee Guida" appena approvate, che indicano la direzione per i prossimi cinque anni. Il provvedimento infatti, che potrà sempre essere incrementato dalla Giunta, nel corso del mandato, nasce in un certo senso ‘aperto’ anche per quanto riguarda la finalità di rigenerazione e riqualificazione urbana.
Le misure sono in perfetta continuità con la “No Tax Area 2019-2021”, in quanto valorizzano alcuni fattori di successo, cercando di superare alcune limitazioni emerse nel corso dell’esperienza passata. Esistono infatti forti legami, ma anche rilevanti elementi di discontinuità rispetto al precedente programma. Ad esempio, le risorse investite sono le stesse, ovvero 200.000 € per ogni anno, e le finalità sono state in gran parte confermate.
I contributi perseguono tre tipi di finalità. "Start-up di impresa"è il sostegno alla fase di avviamento di nuove realtà commerciali o produttive con caratteristiche particolari come quella definita "Fiocco rosa”, ovvero nuove imprese costituite in modo esclusivo o prevalente da imprenditrici; il "Sostegno all'imprenditoria giovanile”; i "Centri di sviluppo” riferiti alle nuove attività economiche che contribuiscono in modo diretto e virtuoso alla riqualificazione e allo sviluppo di alcune aree del territorio comunale lontane dal Centro Storico; e in fine la confermata
"Valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi".
"Vetrine illuminate” è orientato alla riqualificazione degli immobili commerciali per la salvaguardia e rilancio del decoro, della vivacità e dell'attrattività delle aree commerciali, a contrasto di fenomeni di degrado, di sfoltimento e desertificazione. "Botteghe Storiche" è sostegno alle Botteghe Storiche per i primi tre anni di iscrizione nell'Albo Comunale
La principale differenza rispetto alla "No Tax Area" consiste nel fatto che per le Start-up si abbandona il criterio di “rimborso dei tributi comunali”, da cui scaturivano spesso contributi di ammontare troppo esiguo per rappresentare realmente un sostegno alla competitività e alle possibilità di sviluppo delle imprese beneficiarie. Con le nuove misure il contributo sarà calcolato sulle spese di avviamento e potrà arrivare fino a un massimo di 15.000 euro per ogni singola impresa, nell’arco di tre anni. Una modifica che va incontro alle tante richieste giunte delle associazioni e dalle imprese.
Altro aspetto rilevante è l’introduzione dei contributi per le iniziative in alcuni “centri di sviluppo” riferiti alle imprese insediate nei quartieri anche fuori dal centro città. Un’attenzione che si affianca a quella confermata per le attività del centro storico e dei borghi, in linea con il programma politico dell’Amministrazione. A conferma di ciò, è stato previsto un significativo intervento "accessorio": nel caso l’insediamento della nuova impresa avvenga in un immobile precedente sfitto, anche il proprietario dell’immobile affittato si avvantaggerà di un rimborso IMU per tutti gli anni in cui la start up otterrà i vantaggi dell’aiuto economico.
Importante sottolineare anche le novità che riguardano gli incentivi per le imprese femminili, a fianco di quelli, anch’essi tutti confermati per gli imprenditori più giovani, con l'unica differenza che il limite dei 40 anni si abbassa a 35. Confermato, infine, anche l’aiuto alle botteghe storiche, con due differenze riferite una ai tempi di concessione del contributo, limitato solo ai primi tre anni dell’iscrizione nell’Albo; l’altra riferita agli importi del contributo, con aliquote differenti a seconda dell’importo della Tari.
“Si tratta di misure di sostegno alle imprese, pensate in sostanziale continuità con il progetto ‘No Tax Area’ - sottolinea Juri Magrini, Assessore alle Attività Economiche - Vengono infatti ripresi e valorizzati i fattori di successo della vecchia misura, ma abbiamo voluto aggiungere anche delle importanti novità, come ad esempio il sostegno allo sviluppo delle iniziative imprenditoriali dei giovani, oppure il favorire la diffusione e l'affermazione dell'imprenditoria femminile. Al sostegno delle imprese del centro storico poi è stato affiancato anche quello rivolto alle nuove attività economiche che contribuiscano in modo diretto e virtuoso alla riqualificazione e allo sviluppo di alcune aree del territorio comunale lontane dal Centro, che possono essere caratterizzate da una minore presenza commerciale e produttiva. Si tratta di un pacchetto di misure di sostegno trasversali, che potranno anche essere implementate ne i prossimo anni e che rappresentano un importante aiuto anche alla ripartenza, che sta caratterizzando questo particolare periodo storico che stiamo vivendo.”
Riccione, tre denunce per rapina
(Rimini) Nella mattinata di ieri, i carabinieri di Riccione hanno denunciato tre cittadini di origini straniere, residenti in Lombardia, per il reato di rapina, inoltre uno dei tre è stato anche arrestato in flagranza di reato per danneggiamento aggravato della caserma. In particolare, nel corso della notte i tre avrebbero minacciato due ragazze in vacanza nella “Perla” costringendole a consegnare i telefoni cellulari ed i loro portafogli contenenti alcune decine di euro e fuggendo poi per le vie limitrofe.
Le ragazze sono riuscite ad allertare la centrale operativa dei Carabinieri di Riccione che ha inviato immediatamente sul posto le pattuglie dell’Arma impegnate nei servizi di controllo del territorio. I militari hanno acquisito una descrizione degli autori del reato ed hanno immediatamente avviato le ricerche, rintracciando, poco dopo, i tre poco distante. I carabinieri hanno sottoposto a perquisizione personale i giovani, rinvenendo i telefoni cellulari ed i portafogli sottratti poco prima che sono stati restituiti alle vittime.
Nel corso delle attività di identificazione, svolte presso la Caserma di Riccione, uno dei tre giovani è andato in escandescenza ed ha danneggiato una finestra dell’immobile pubblico venendo prontamente bloccato dai militari che lo hanno arrestato in flagranza per danneggiamento aggravato.
Casa della salute, ecco come saranno definiti i servizi
(Rimini) Si è tenuto ieri (martedì 26), alla Casa delle Associazioni "G. Bracconi" di Rimini, il primo incontro del Terzo Gruppo di lavoro per il percorso partecipato di co-progettazione della prima Casa della Comunità di Rimini, prolungamento della struttura ospedaliera. Il percorso prevede il coinvolgimento di tutta la comunità al fine di pervenire ad una realizzazione condivisa della Casa, che si propone di essere un nuovo presidio territoriale in grado di rispondere ai bisogni di natura sanitaria, sociosanitaria e sociale della cittadinanza.
Il lavoro del terzo gruppo di questo iter si concentra sul “Favorire l’empowerment e la partecipazione della comunità (pazienti, caregiver, associazioni, cittadini, forum urbani, Comitati Consultivi Misti)” e sarà coordinato e facilitato da Agenzia Piano Strategico e da VolontaRomagna. Il primo meeting, che ha visto la partecipazione dell’Assessore alle Politiche per la Salute Kristian Gianfreda e del Direttore del Distretto sanitario di Rimini Mirco Tamagnini, ha permesso l’attivazione di un momento di confronto tra i rappresentanti dell’AUSL, dei sindacati, del terzo settore e della cittadinanza per raccogliere le prime idee di visione della futura Casa della Comunità.
Tra gli spunti di riflessione emersi, vi è l’idea che la Casa della Comunità possa rappresentare un luogo di dialogo tra le politiche sociali e sanitarie, in grado di dare spazio e riconoscimento all’importante ruolo svolto dalle associazioni e al contempo di potenziare la medicina territoriale, rispondendo alle sfide poste dalla pandemia e dai nuovi trend demografici e sanitari. La Casa, inoltre, vuole essere uno spazio ‘flessibile’ capace di adattarsi nel tempo alle nuove esigenze sociosanitarie emergenti, nonché un punto di ascolto e accoglienza, dotato di una visione olistica di benessere e di una funzione di raccordo con le altre infrastrutture e presidi sanitari. A coordinare l’incontro, Valentina Ridolfi del Piano Stretegico di Rimini e Maurizio Maggioni di Volontà Romagna.
“Abbiamo aperto ieri le porte a un itinerario che ci porterà a definire nel dettaglio i contenuti, i servizi e le funzioni della nuova Casa della Salute che si svilupperà in via Settembrini, riconfigurando il nostro sistema sanitario in un’ottica di maggiore prossimità e modernità - spiega l’assessore comunale alle Politiche per la Salute, nonché presidente del Distretto socio sanitario di Rimini Nord, Kristian Gianfreda – Rimini in futuro potrà contare su tre Case della Salute diffuse sul territorio - zona dell’ospedale, Viserba e Miramare -, la cui organizzazione e i cui obiettivi saranno valutati e condivisi all’interno di un percorso partecipato e di un lavoro di squadra tra l’amministrazione comunale e l’azienda sanitaria volto a definire e individuare le strategie migliori”.
Nidi, finanziato l'abbattimento delle rette anche per i privati
(Rimini) Ampliare, consolidare e qualificare il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia, tramite una convenzione con i gestori dei nidi privati con sede operativa a Rimini per la regolazione delle attività. Questo l’obbiettivo di un importante investimento, 250 mila euro, approvato dalla Giunta di Rimini nel corso dell’ultima seduta. Si tratta dell’ampliamento, con misure di abbattimento graduale delle rette (con tempi e modalità dettate da apposita convenzione) per chi frequenta i nidi privati convenzionati, delle misure che nel pubblico hanno portato ai nidi gratuiti. Una scelta in grado, da una parte, di aumentare le possibilità di scelta da parte delle famiglie, sgravandole di buona parte dei vincoli economici, dall'altra di stimolare l'aumento nell'offerta di posti da parte dei privati. L’offerta privata regolare e di alta qualità, inoltre, è uno strumento utile anche sul versante del contrasto a quelle iniziative private volte ad attivare servizi che operano al di fuori della Legge Regionale.
“L’obiettivo primario – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - è quello di sostenere e promuovere le famiglie, ed è indirizzata ad incrementare l’offerta complessiva di posti nido nel territorio. A breve presenteremo ai gestori privati i dettagli della convenzione. Con questa scelta l’Amministrazione comunale mette al centro le famiglie riminesi, con i loro bisogni crescenti. Coerentemente a questo principio, le risorse stanziate vanno nella direzione di metterle nelle condizioni di poter scegliere con maggiore libertà e meno vincoli economici, la struttura e la soluzione più adatta alle loro esigenze”.
27 luglio
Le regole del Pd | Scontro nel centro destra | Sol et salus assolta
Diocesi, scomparso il decano Maresi. Oggi i funerali a Morciano
(Rimini) Nel pomeriggio di lunedì 25 luglio, è morto don Emilio Maresi, "che ha speso tanti anni del suo ministero presso il Santuario di Montefiore e poi nella parrocchia di Morciano. Qui era facile incontrarlo per le strade del paese mentre recitava il Rosario, salutava tutti e aveva una buona parola per tutti", spiegano dalla Diocesi dando l'annuncio.
Ultimamente don Maresi era accolto presso la Casa del Clero dove è stato assistito fino agli ultimi istanti della sua vita terrena. Don Emilio era il decano della Diocesi di Rimini. Il 19 luglio scorso aveva compiuto 96 anni. Nato a Poggio Berni, È entrato in Seminario in prima media. Ha frequentato tutti gli studi nel vecchio Seminario a Rimini, tranne il quarto anno di teologia al regionale di Bologna. È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1950 (festa dei santi Pietro e Paolo) per imposizione delle mani del Vescovo Luigi Santa. Anche il fratello Mario è diventato prete, per tanti anni in servizio a Torriana.
Cappellano a Savignano per 13 mesi, a causa di una malattia il Vescovo lo ha mandato a riposare per un mese. In servizio come cappellano a Serravalle (allora quella parrocchia era ancora della diocesi di Rimini), diventa poi parroco a Castelleale per tre anni, e in seguito rettore del Santuario Madonna di Bonora, a Montefiore. "Mi fanno celebrare la Messa, a me, che non sono neanche capace..." si scherniva.
"Molto devoto alla 'sua' Madonna di Montefiore che certamente lo ha protetto in tante vicende drammatiche della sua vita, confidiamo che sarà Lei ad accoglierlo in paradiso" lo ricorda il Vicario generale, don Maurizio Fabbri. Il funerale sarà celebrato mercoledì 27 luglio alle 10 presso la chiesa parrocchiale di Morciano. Lo presiederà il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. La veglia funebre è prevista martedì alle ore 20.30 sempre a Morciano. La salma sarà tumulata nel cimitero di Montefiore dove sono già sepolti i genitori e le sorelle.
Al lavoro in bici? Il comune premia i dipendenti virtuosi di 6 aziende
(Rimini) Agenzia delle Entrate, Fortech, Gruppo Società gas Rimini, Hera spa, Iegexpo, Novomatic Italia spa: sono queste sei le aziende del territorio riminese che hanno aderito al bando 'Bike to Work' del Comune di Rimini, un'iniziativa co-finanziata dalla Regione Emilia-Romagna che ambisce a rendere Rimini una città ancora più green e sostenibile, attraverso la promozione tra i lavoratori dell'utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto salutare, ecocompatibile e a basso consumo energetico. Lo scopo è quello di incentivare i dipendenti delle realtà che partecipano al progetto ad andare e tornare dal lavoro sulle due ruote, senza ricorrere all'auto, in modo da migliorare la qualità dell'aria e combattere l'inquinamento.
L'Amministrazione, con un apposito protocollo con la Regione Emilia Romagna, ha stabilito degli incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro sulle due ruote al personale delle aziende. A ciascuno partecipante sono destinati un massimo di 20 centesimi a chilometro per un massimo di €50 euro al mese, a seguito di accordi dei Mobility manager aziendali o responsabili di aziende di incentivazione all'uso della bicicletta in sostituzione dell'autoveicolo privato.
Nello specifico, l'Amministrazione dispone di un importo pari a €52.798,015 per il 2022 e del medesimo importo per l'anno 2023 da concedere, in base a quanto stabilito dalla Regione, ad aziende provviste di un mobility manager o responsabile d'azienda già in carica o nominato per l'occasione. Il 16 settembre è in programma un evento al Bike Park (vicino alla stazione ferroviaria) dedicato ai lavoratori interessati al 'Bike to Work' e ai mobility manager, per un momento di confronto, laboratori e festa da vivere insieme.