Mercoledì, 03 Gennaio 2018 14:42

Scomparso lo scultore Staccioli

(Rimini) E’ scomparso nella notte tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 Mauro Staccioli, uno dei più importanti artisti italiani del secondo Novecento . Per Rimini ha realizzato l’anello di piazzatta Zavagli.
“L'Amministrazione riminese partecipa al compianto che tutto il mondo dell'arte sta esprimendo, riconoscendo in Staccioli il raffinato e rigoroso interprete di un minimalismo che da geometrico sapeva divenire sentimentale, emblematico. Le sue sculture, con la loro classica essenzialità e la loro acuta misura simbolica, trovano armonia sia in scorci di aperta natura che entro contesti storici e cittadini, ne è dimostrazione l'Anello della riminese piazzetta Zavagli che, grazie al generoso contributo civico dei fratelli Merli, collezionisti dell'artista, è divenuta simbolo del cambiamento della città”.
L'opera dell'artista “trova a Rimini una particolare relazione con un episodio presente nella prima edizione di Amarcord. Si trattava di un fatto realmente accaduto proprio in quella piazzetta: un servitore dei conti Zavagli venne fatto immergere nel 'pozzo nero' per recuperare l'anello caduto alla giovane contessina. Oggi 'l'anello ritrovato' di Mauro Staccioli, forgiato in una calibrata e possente struttura in acciaio corten, può essere ruotato con la forza di un dito e, in questi anni, le sue infinite variabili di visione lo hanno fatto divenire uno dei luoghi più fotografati della città”.

(Rimini) Il Capodanno per commercio, pubblici esercizi e turismo “va in archivio positivamente grazie agli acquisti pre-natalizi (il 38% degli operatori dichiara vendite stabili, il 15% in aumento con un +3% sul 2016, fonte Confcommercio - Centro studi Iscom Group) e ad un Capodanno che ha portato il pienone sulla Riviera di Rimini”. Lo sostiene la Confcommercio di Rimini che ora guarda “con fiducia” all’avvio del periodo dei saldi invernali, fissato per venerdì 5 gennaio.
“I numeri – sottolinea il presidente di Confcommercio della Provincia di Rimini, Gianni Indino - sono positivi su tutto il territorio, ma non possiamo cullarci sugli allori. Anzi, è proprio questo il momento di rimboccarci di nuovo le maniche per cavalcare le opportunità di un’offerta capace di attirare tantissimi turisti anche in questo periodo invernale. I numeri ci sono e ora sta a noi, come commercianti e pubblici esercizi, stare in linea con quando si sta facendo con servizi e qualità. Per capirci, nel 2011 alla prima edizione del ‘Capodanno più lungo del mondo’ erano state numerose le proteste di chi, arrivato in centro, aveva trovato impossibile anche prendere solo un caffè poiché tutte le attività erano chiuse l’ultima notte dell’anno. Grazie alla sensibilizzazione che abbiamo portato avanti come associazione, poco alla volta gli esercizi del centro hanno iniziato ad offrire i loro servizi, dando il via ad un impulso propulsivo che ha fatto guardare il centro storico riminese sotto altri occhi anche la sera, con una proposta che non si limita più alle sole cantinette, ma che va ad intercettare anche altre richieste come ristorazione e cucina di qualità. Alla stessa stregua ora, alla luce dei risultati positivi e della situazione attuale, è stata un’amara sorpresa vedere bar e ristoranti chiusi il 1° gennaio, mentre il centro storico pullulava di persone a passeggio. Intendiamo dunque ripetere l’appello ai nostri associati e tutti a coloro che ne sono interessati. Bisogna pensare al 1° gennaio come un’occasione incredibile di business personale, ma anche di mantenimento di un’offerta di servizi che una città a vocazione turistica come Rimini non può non avere.
Pur non essendo favorevoli alle aperture 365 giorni l’anno e considerando il riposo sacro e le festività degne di essere celebrate, è stato altrettanto spiacevole constatare che il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, i negozi nel centro commerciale naturale della città fossero aperti a macchia di leopardo. Era domenica, certamente, ma ciò non toglie che chi ha scelto questa attività svolge anche un importante lavoro di servizio al pubblico che a nostro avviso, in determinate giornate, non dovrebbe mancare. Tante le persone che, alla ricerca dell’ultimo accessorio per il veglione, hanno riscontrato difficoltà a reperire il necessario. La nostra proposta è che in queste occasioni ci si doti di personale aggiuntivo per coprire le giornate topiche facendo uno sforzo in più per contribuire ai risultati di tutti. Per i pubblici esercizi, si potrebbe anche pensare a delle rotazioni, restando aperti ad annate alterne. Un’alternanza di riposo che ci sembra giusta e che non va a ledere le iniziative che amministrazione e privati mettono in campo per ottenere questi importanti risultati. Da sottolineare infine come l’amministrazione locale riminese abbia accolto la richiesta di posticipare la ‘Domenica Ecologica’ del 7 gennaio al 14 gennaio, per permettere di arrivare comodamente a fare acquisti in centro a soli due giorni dall’avvio dei saldi”.

(Rimini) Il quotidiano IlSole24Ore ha definito oggi Riminicome seconda provincia in Italia per Pil turistico pro capite, cioè per valore aggiunto prodotto dal turismo per ogni residente. L'industria turistica 'arricchisce' mediamente ogni riminese di 13.714 euro, dietro nel Paese alla sola Bolzano (16.132 €) e davanti a Venezia (12.308 €), Aosta (10.713 €), Trento (9.993 €), Grosseto (9.147 €), Livorno (8.171 €), Savona (7.509 €), Belluno (7.312 €) e Ravenna (6.585 €). Seguono le altre 95 province con attestati economici decrescenti (Dati Unioncamere).

“Da questa analisi - commenta il sindaco Andrea Gnassi - che incrocia ogni dato e fonte su tutto ciò che compone l'universo turistico italiano e che in prima battuta mette in evidenza il gap tra potenzialità e gap del'industria del Paese, emerge una fotografia non banale della forza del turismo riminese”.

Il sindaco sintetizza alcuni aspetti. “Rimini è al secondo posto in Italia per presenze turistiche per abitante, con 45,6 contro una media italiana di 6,5. Se mediamente un viaggiatore straniero spende in Italia 425 euro (105 per ogni giorno di presenza), nella nostra provincia ne spende dai 560 ai 760”.

Venezia, Roma, Bolzano, Rimini e Trento “sono, nell'ordine, i territori che offrono il maggior numero di posti letto. Per media/100 abitanti, in testa c'è Rimini con 51 posti letto. Se il valore aggiunto del turismo in Italia è mediamente del 12,2 per cento (ogni 100 euro di ricchezza creata in Italia, 12,2 si devono al turismo), a Rimini e per sole altre 8 province questo numero sale vertiginosamente fino a sfondare la barriera del 30 per cento. Oltre due volte e mezzo la media italiana. Questo aspetto è la risultante di altri primati riminesi: primi per valore aggiunto turistico diretto (oltre il 20 cento), addetti (oltre il 30 per cento), imprese (oltre il 25 per cento)”.

Il valore aggiunto turistico in Emilia Romagna risulta pari a 16,2 miliardi di euro, l'11,8 per cento del valore aggiunto regionale. “Di questi 16 miliardi, oltre 9 sono realizzati dalle province della Romagna. Una differenza che risulta ancora più marcata in termini di incidenza sul valore aggiunto complessivo: in Romagna il turismo pesa per quasi il 30 per cento, in Emilia la quota è del 6,6 per cento. A guidare la graduatoria è Rimini, con un'incidenza del turismo sul valore aggiunto provinciale complessivo del 53 per cento”. Considerando che il 42 per cento di tutte le presenze turistiche regionali si registra in provincia di Rimini e che sul nostro territorio trova occupazione il 31 per cento degli addetti turistici, "il dato che stima nel 28 per cento il contributo di Rimini alla creazione del valore aggiunto turistico regionale sembra coerente" indicano da Unioncamere. In valori assoluti, il valore aggiunto del turismo a Rimini supera dunque i 3,5 miliardi di euro, due terzi dei quali di valore diretto e un terzo indiretto/indotto.

Per Gnassi, “'il turismo invisibile' incide su un assunto preciso: i deficit organizzativi e industriali del Paese impediscono all'Italia di utilizzare compiutamente le sue enormi potenzialità. Il dato del Country Brand Index ne dà un'esatta dimensione: sul podio per bellezze artistiche, culturali, naturali, al 18 posto per capacità di utilizzarle (offrendo servizi, sicurezza, iniziative, promozione) secondo potenzialità, facendole diventare elementi attrattivi. Diciamo che Rimini può essere un buon modello a cui ispirarsi. Lo scrive chiaramente Guido Caselli nella parte finale della ricerca: 'In alcuni casi il tratto distintivo sta nel patrimonio naturale o artistico, in altri- Rimini su tutte- va ricercato nella capacità di aver costruito attorno alle risorse naturali un sistema turistico con caratteristiche difficilmente replicabili altrove. Difficilmente replicabili perché la istintività non è nelle infrastrutture, nelle spiagge o nelle discoteche, ma nel capitale sociale, nella cultura dell'accoglienza, nelle persone e nella rete che unisce’".

“Noi siamo questi e siamo leader (non solo) per questo. Ed è un valore eccezionale, sul quale abbiamo costruito un modello. Ma l'altro lato della medaglia è dire 'non basta'. Come sottolinea Caselli quello che rende competitivo è 'l'essere originali, avere delle caratteristiche distintive che ci differenziano dalla media'. E Rimini sarà ancora più forte, robusta, lungimirante quando valorizzerà compiutamente la qualità data dal suo patrimonio storico, artistico, ambientale. La direzione è quella, imboccata qualche anno fa, in mezzo alla tempesta di una crisi economica mai vista prima e alle difficoltà di un modello di sviluppo maturo. Il capitale sociale che la comunità riminese ha saputo costruire in un momento molto duro, abbracciando il cambiamento, la valorizzazione dei motori culturali, le fogne e la salute del mare, lo stop al consumo del territorio, ci permette adesso di essere più attrezzati davanti alle sfide del futuro. Siamo già al top, siamo la locomotiva del turismo regionale e nazionale, di un comparto industriale che crea ricchezza, lavoro, comunità. E che ora sappiamo anche che ha un valore preciso, tangibile, equivalente a una legge di bilancio. Ma quei 3,5 miliardi di euro di Pil prodotto a Rimini non sono scritti sulla pietra: Se non ci daremo da fare per preservare e alimentare questa eccellenza, tra qualche anno saremmo a commentare tutt'altro quadro. E' meglio e più utile che queste cose le si dica appena reduci da un grande successo di pubblico e da numeri attestanti un modello fortunato. Non siamo ancora al traguardo: tanto lavoro ci aspetta. Ma quello che abbiamo dietro le spalle ci conforta. Leader è chi accelera, non chi si siede".

Mercoledì, 03 Gennaio 2018 11:09

Messa dei popoli per l’Epifania in cattedrale

(Rimini) Per l’Epifania del Signore alle ore 17,30, nella Cattedrale di Rimini verrà celebrata la Messa dei Popoli. La liturgia sarà presieduta dal vescovo Francesco Lambiasi ed animata dalle comunità di immigrati cattolici presenti nel nostro territorio. I canti e le preghiere nelle varie lingue, la processione offertoriale con i prodotti tipici dei vari paesi, la presenza di tanti immigrati nei costumi tradizionali rende evidente l’universalità del Vangelo, il nostro essere un'unica famiglia dei figli di Dio e fa toccare con mano la ricchezza data dalla diversità delle espressioni religiose dei vari popoli.
Ma questi nostri fratelli ci ricordano anche il dramma di tanti immigrati, costretti a fuggire dal loro paese in cerca di pace, di lavoro e di una vita dignitosa.
Il Signore, ricordano dalla Diocesi, affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore. Al riguardo, papa Francesco nel Messaggio per la Giornata del Migrante 2018 ha detto che “la nostra comune risposta si potrebbe articolare attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
“Un vecchio rabbino - ricorda il vescovo Lambiasi - domandò una volta ai suoi discepoli da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno: “Forse quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora”. “No”, disse il rabbino. “Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi”. “No”, disse il rabbino. “Ma quando allora?” domandarono i discepoli. Il rabbino rispose: “Quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Altrimenti è ancora notte nel tuo cuore”.

Mercoledì, 03 Gennaio 2018 09:16

3 gennaio

Questura all’asta | Cani bagnanti | 9 mln per il Trc

(Rimini) Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha firmato il decreto di riparto di 1,397 miliardi per le linee metropolitane, filoviarie e in generale del trasporto rapido di massa. Le nuove risorse, sommate ai 665,77 milioni approvati dal Cipe del 22 dicembre, ammontano a 2,063 miliardi. "La cura del ferro continua nelle città, in particolare nelle città metropolitane, che, con un efficace sistema di trasporto pubblico potranno essere comparabili alle migliori città europee" afferma Delrio in una nota. Finora, sottolineano dal Mit sono stati erogati 6,31 miliardi per nodi e servizi ferroviari urbani. In particolare, sono state assegnate a Roma Capitale risorse per 425,52 milioni, per interventi sulle linee metropolitane A e B. Per Milano arrivano 396,15 milioni, che si aggiungono a 285,28 milioni già disponibili, destinati, fra l'altro, al primo lotto Milano-Limbiate, 50 nuovi tram a tipologia bidirezionale, interventi per la Linea M2. A Torino vanno 223,14 milioni, di cui 148,14 per la tratta Collegno-Cascine Vica della Linea metropolitana 1.
Per Genova sono previsti 137,38 milioni, da destinare alla fornitura di 11 treni a trazione autonoma e alle tratte Brin-Canepari e Brignole-Martinez della Metropolitana. A Firenze sono stati assegnati 47 milioni per la tratta Leopolda-Piagge della linea tramviaria 4.1. Al Sistema ferroviario metropolitano di Reggio Calabria sono stati assegnati 23 milioni di euro. A Catania sono stati assegnati 59,50 milioni di euro per la fornitura di 17 treni con trazione autonoma della linea filoviaria Circumetnea di Catania. Il Cipe del 22 dicembre ha poi approvato risorse per 267,82 milioni per interventi alla Metropolitana di Napoli, in particolare per la prima fase della Linea 6, Mostra-Arsenale-Deposito Officina Arsenale. Durante la stessa seduta del Cipe erano stati approvati altri interventi di rafforzamento del trasporto rapido di massa, tra i quali quelli di Salerno (100 milioni per il completamento della metro, Arechi-Aeroporto), Cagliari (58,11 milioni per la linea tranviaria Quartu Sant'Elena e 4 mezzi), 108,6 milioni al sistema pugliese con il potenziamento della linea ferroviaria Bari-Taranto (70 milioni) e del sistema ferroviario metropolitano di Bari (38,6 milioni), 5 milioni per la ferrovia Umbra.
Tornando al decreto, questo ripartisce risorse anche per altre città con sistemi di trasporto rapido di massa. A Padova per la tratta Stazione-Voltabarozzo della Linea tranviaria Sir 3 di Padova sono stati stanziati 56 milioni. A Vicenza vanno 19 milioni di euro per la fornitura di 16 filobus. Per il trasporto rapido costiero di Rimini sono stati assegnati 8,85 milioni destinati alla fornitura di filoveicoli(ANSA).

(Rimini) E’ di oltre 485mila euro il finanziamento ottenuto dalla Regione per la realizzazione di interventi di miglioramento sismico delle scuole di Santa Giustina e Corpolò. Le risorse rientrano in un complessivo finanziamento di oltre un miliardo che il Ministero dell’Istruzione ha destinato all’edilizia scolastica e che ha visto assegnati alla Regione Emilia Romagna oltre 94 milioni di euro, di cui 7,75 milioni per la Provincia di Rimini. Gli interventi previsti nelle scuole di Santa Giustina e Corpolò, di cui sono già stati approvati i progetti preliminari, rientrano nel più ampio programma di messa in sicurezza degli edifici scolastici e saranno realizzati nell’anno in corso. Altre opere sono previste anche per il 2019 e il 2020.
E’ inserito nel piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici anche l’intervento di ricostruzione della scuola elementare Montessori, per cui è già stato avviato il procedimento unico e che prevede la ricostruzione completa della scuola elementare in un’area di proprietà del Comune di Rimini in Via Cuneo, con successiva demolizione dell’edificio esistente. La realizzazione della nuova scuola avrà un costo di 2.700.000 euro di cui 1.385.854,77 ottenuti grazie a un finanziamento regionale.

Martedì, 02 Gennaio 2018 10:01

Sfonda vetrina negozio, arrestato 17enne

(Rimini) Un 17enne è stato arrestato dai carabinieri di Riccione, nel Riminese, per tentato furto aggravato e il danneggiamento della vetrina di un negozio di giocattoli. Il ragazzo aveva preso poche decine di euro dalla casa ed è stato trovato in possesso di una bicicletta rubata: risponderà anche di ricettazione. Quando i militari lo hanno sorpreso, stava tentando di nascondersi tra i giocattoli. Su disposizione della Procura per i Minorenni di Bologna, è stato portato in un centro di prima accoglienza (Ansa).

(Rimini) Capodanno a Riccione ha riempito piazzale Ceccarini anche ieri pomeriggio con Benji e Fede, ospiti di Deejay on ice. Sul palco anche Alessandro Coli, Jo M, i Nameless e, a grande sorpresa dell'ultimo minuto, Riki, altro idolo delle giovanissime, uscito dalla scuderia di Amici.
Un'altra sorpresa last minute è arrivata ad augurare buon anno al pubblico di Riccione, Cristina D'Avena, che ha salutato la piazza intonando per gioco un paio dei suoi brani più famosi.
Gran finale con i fuochi d'artificio dal Palazzo del turismo.

Martedì, 02 Gennaio 2018 08:35

2 gennaio

Capodanno vincente | Alcol, droga e ospedale | Sgarbi boccia piazza Malatesta