La Befana del poliziotto è arrivata al Grand Hotel
(Rimini) Nella splendida ed elegante cornice del Centro Congressi del Grand Hotel Rimini, appositamente allestito come vero e proprio parco divertimenti dedicato ai più piccoli, con musica e animazione, è arrivata, ieri pomeriggio, per i bambini della Polizia di Stato della provincia di Rimini e dei loro amici, la Befana della Polizia. Ripristinando un tradizionale appuntamento per la Polizia di Stato in occasione dell’Epifania, sempre ricordata con piacere da tutti gli appartenenti e dai figli di appartenenti ed amici, diventati a loro volta ormai genitori, alla gentile presenza del Prefetto di Rimini, dr.ssa Gabriella Tramonti, il Questore della Provincia di Rimini, dr. Maurizio Improta, e il Cappellano della Polizia di Stato, Padre Paolo Carlin, hanno organizzato un momento di incontro e di divertimento con tutto il personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’interno, impegnato quotidianamente nell’espletamento dei numerosi servizi di Istituto.
L’evento è stato particolarmente voluto e sentito per avere al termine di un intero atto di impegni e di intensa attività un’ulteriore occasione per stare insieme a tutto il personale in servizio presso la Questura di Rimini e presso gli Uffici di Specialità della Polizia di Stato presenti sul territorio della provincia e, soprattutto insieme alle loro famiglie, in un momento dedicato ai più piccoli.
All’evento hanno partecipato anche i cavalli della Polizia di Stato. All’esterno del Centro Congressi infatti era presente il Reparto a Cavallo della Polizia di Stato. I piccoli sono saliti in sella, hanno accarezzato i cavalli, facendo qualche scatto vicino ai poliziotti con la criniera.
Finalità principale dell’evento era far divertire i bambini e i ragazzi partecipanti. E l’obiettivo è stato certamente raggiunto, vista anche l’importante partecipazione di “pubblico”, segnale questo della consapevolezza in ciascun poliziotto di essere parte della stessa famiglia. Dopo una breve introduzione di Padre Paolo Carlin, i quasi ottanta bambini, accompagnati da genitori e nonni, tutti coinvolti da un sapiente e collaudato servizio di animazione per piccoli, hanno iniziato a giocare, a ballare e a correre, trasformando l’area del Centro Congressi, in un grande parco giochi. Durante le varie attività ludiche, poi, è stato annunciato l’arrivo della Befana: i bambini fatti accomodare su una pedana hanno atteso il suo arrivo. La Befana è giunta, come da tradizione, a “bordo” della sua scopa, scortata da due agenti della Polizia di Stato”, con il suo sacco pieno di calze.
I bambini, sorpresi e meravigliati, ordinati in fila, in attesa del proprio turno per ricevere il dono, hanno potuto quindi ricevere la calza e una pergamena dalla Befana, che dopo aver formulato i propri auguri a tutti i presenti è volata via verso altre destinazioni. L’evento è stata pure l’occasione per il Questore di Rimini, dr. Maurizio Improta, per rivolgere il suo saluto e ringraziamento a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato e, soprattutto, alle loro famiglie, per lo spirito di sacrificio e per la dedizione che, giorno dopo giorno, anche durante l’anno appena trascorso e in particolar modo durante le festività natalizie, hanno saputo dimostrare nell’espletamento dei numerosi servizi predisposti dalla Questura di Rimini al fine di garantire l’ordinato svolgimento di tutti gli eventi di questa Provincia e al fine di prevenire e reprimere eventi criminali. L’appuntamento si è concluso con una piccola merenda per i più piccoli con un arrivederci all’anno prossimo.
Occupazione, quasi 2mila entrate nelle imprese riminesi
(Rimini) Occupazione, secondo il borsino dicembre 2017-febbraio 2018 le imprese che hanno programmato 1.950 entrate in provincia di Rimini e 1.680 in provincia di Forlì-Cesena, per un totale di 3.630 (17,3% del flusso regionale, incidenza in crescita). I dati sono della Camera di commercio. Persistono, ma sono in calo, anche le difficoltà di reperimento delle figure richieste: 21% a Forlì-Cesena e 19% a Rimini.
In valori percentuali, le imprese alla ricerca di personale nella circoscrizione territoriale di competenza della Camera di commercio della Romagna sono il 12,6% del totale a Forlì-Cesena (sesta provincia in regione dopo Bologna, Piacenza, Ravenna, Parma e Ferrara), il 10,4% a Rimini (nona e ultima posizione in ambito regionale); in entrambe le realtà si registra una flessione rispetto alle previsioni del mese precedente analogamente a quanto accade in Italia dove le previsione di entrate si assestano all'11,7% dei casi.
In prospettiva trimestrale (dicembre 2017-febbraio 2018) la percentuale di imprese che prevedono assunzioni cresce: in regione sono in media il 18,1%, a Forlì-Cesena il 18,5% (risale a quarta tra le province dopo Bologna, Piacenza e Reggio Emilia) e il 13,8% a Rimini (ancora ultima).
Questo è quanto emerge dall'ultima rilevazione condotta nell'ambito dell'indagine mensile dei fabbisogni occupazionali delle imprese attraverso il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal e rielaborato dall'ufficio Orientamento al lavoro e alle professioni, alternanza e placement dell'ente camerale.
Complessivamente le imprese dell'area Romagna hanno programmato 3.630 entrate , pari al 17,3% del flusso regionale (incidenza in crescita rispetto alla rilevazione precedente): 1.950 sono previste nella provincia di Rimini e 1.680 in provincia di Forlì-Cesena. In Italia gli ingressi programmati sono 255.000, di cui 21.000 in Emilia-Romagna (8,2% del flusso nazionale, meno del mese precedente).
A livello nazionale il 35% della domanda di lavoro espressa dalle imprese interessa giovani under 30: molto prossima alla media nazionale Forlì-Cesena ( 34%), leggermente inferiore Rimini (32%).
Gli impieghi proposti sono alle dipendenze per il 91% dei casi a Rimini e per l'88% a Forlì-Cesena, in prevalenza a termine (82% e 77% rispettivamente).
Per settore di attività, le entrate più significative riguardano le "Professioni commerciali e dei servizi" (Rimini 54% e Forlì-Cesena 45%), in particolare si evidenziano 790 ingressi a Rimini nei " Servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici" e 400 a Forlì-Cesena nel settore "Commercio"; in imprese con meno di 50 dipendenti per il 72% dei casi a Rimini e nel 63% a Forlì-Cesena.
Si riscontrano inoltre difficoltà di reperimento, anche se in calo, delle figure richieste dalle imprese in oltre 1 su 5 delle entrate programmate (22% a livello nazionale): ciò accade nel 21% dei casi a Forlì-Cesena e nel 19% in provincia di Rimini.
Le professioni più difficili da reperire sono "Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche" (47,3%) per Forlì-Cesena e "Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione" (38,3% dei casi) per la provincia di Rimini.
L'area aziendale di inserimento più frequente per le assunzioni previste è la "Produzione di beni ed erogazione del servizio" in entrambe le province (più del 53% a Rimini e del 46% a Forlì-Cesena) con difficoltà di reperimento maggiori sui giovani. Ma l'area aziendale più difficile da reperire è quella di 'tecnici e progettazione' dove le problematicità salgono al 33% e 37% dei casi nelle due province.
La richiesta di laureati riguarda l'11% a Forlì-Cesena e solo l'8% a Rimini (a fronte di un 12% in Italia). Coerenti col dato nazionale (17%) i profili high skills , dirigenti, specialisti e tecnici, rispettivamente pari al 16% e 13%.
Il Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior è uno dei nuovi servizi che la Camera di commercio della Romagna eroga gratuitamente nell'ambito delle proprie funzioni di supporto alle politiche attive del lavoro e di orientamento al lavoro e alle professioni.
I Re Magi arriveranno in barca al ponte della Resistenza
(Rimini) Domani al ponte della Resistenza arriveranno i Re Magi. Alle 16,30 l’Epifania riminese prevede la sacra rappresentazione della Natività e il corteo navale con i Re Magi, che, a bordo di imbarcazioni, porteranno i doni alla barca del Bambino Gesù. Sarò presente il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. La rappresentazione darà accompagnata da canti e fontane luminose. Festa finale con ciambella e vin brulé alla Parrocchia di San Giuseppe al Porto.
Seicento anni di Scolca, Gnassi: Gioiello riminese
(Rimini) E’ stato presentato ieri mattina in residenza comunale ‘Un tesoro ritorvato’, 600 anni dell'Abbazia di Scolca, il progetto realizzato in occasione dei seicento anni della fondazione dell'Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca (1418-2018) per l'intero 2018, teso a promuovere lo straordinario patrimonio storico, religioso, artistico e scientifico di questo importante bene ecclesiale.
Un anno d'iniziative che avranno il loro primo momento Sabato 6 gennaio con l'inizio del Giubileo della Scolca e l' apertura della Porta santa, che avrà inizio alle ore 11.00 con la S. Messa nella solennità dell'Epifania celebrata da S. E. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini. Un primo momento a cui farà seguito Domenica 7 gennaio alle ore 16 L'adorazione dei Magi di Giorgio Vasari, lettura biblico-teologica dell'opera d'arte a cura di Suor Maria Gloria Riva.
Il programma proseguirà poi con tante iniziative nel corso dell'anno in cui sono previsti approfondimenti spirituali e momenti culturali, rappresentazioni e concerti, approfondimenti storici perché l'Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca, rappresenta uno dei luoghi ecclesiali, storico – artistici più importanti per la storia della Città. Voluta nel 1418 da Carlo Malatesta, tra i più illuminati politici della casata riminese, che l'ha donata nel 1421 ai Benedettini di Monte Oliveto Maggiore. Con questa fondazione monastica, affidata a uomini celebri per cultura e gusti estetici raffinati, Carlo anticipò gli splendori architettonici e culturali del nipote Sismondo Pandolfo, fautore del Tempio e di Castel Sismondo.
"La Rimini città d'arte – ha detto ilo Sindaco Andrea Gnassi che ha voluto e promosso la conferenza stampa con cui quest'oggi l'iniziativa è stata presentata alla stampa – riscopre un altro gioiello. Non è una casualità ma un incontro e una scelta sulla scia di quanto la città stia investendo sul proprio patrimonio storico – artistico dal valore intrinseco e dalle potenzialità straordinarie. Per questo è giusto che tutto il lavoro fin qui fatto da una parte della nostra comunità trovi più ampio respiro, coinvolgimento, pubblico, perché le cose e i luoghi di cui stiamo parlando hanno veramente in sé un valore e una qualità grandissima."
Di quel lontano XV secolo, di questa squisita primaverile rinascenza restano segni rari benché eloquenti: lo stemma di Carlo che appare nel mezzo del soffitto cinquecentesco, la sigla e l'araldo di Roberto Malatesta, figlio di Sismondo, su capitelli della facciata. L'età d'oro di Scolca fu, piuttosto, il Cinquecento: a partire dagli affreschi, ancora ben visibili, di Benedetto Coda. Nel 1547 salì a Scolca Giorgio Vasari per farsi ridurre in bella copia dall'abate Gian Matteo Faetani il manoscritto delle celebri Vite, la prima, organica storia dell'arte italiana da Cimabue agli eredi del Buonarrotti. Qui il Vasari eseguì la splendida tavola con l'Adorazione dei Magi. Realizzò anche molti affreschi, ora scomparsi.
Il progetto è promosso da un comitato (Don Renzo Rossi, Don Michelangelo Tiribilli, , Don Bernardo Gianni, Giorgio Barbieri, Giosuè Boldrini, Luca Cesari, Annalisa Ciacci, Franca Fabbri Marani, Johnny Farabegoli, Ivan Tiraferri, Natalino Valentini) in collaborazione con: Istituto Superiore di Scienze Religiose "A. Marvelli" , Diocesi di Rimini e di San Marino e Montefeltro , Ufficio Diocesano dei Beni Culturali Ecclesiastici , Diocesi di Rimini.
Valconca, recuperata la Mazda dei furti in appartamento
(Rimini) L’altra notte, i carabinieri di Riccione hanno intercettato l’auto Mazda 2 nera, già da qualche giorno segnalata come sospetta da vari cittadini. L’auto era stata rubata in dicembre nella provincia di Pesaro-Urbino e usata per compiere diversi furti anche a Saludecio e Montegridolfo. Dentro, infatti, sono stati trovati capi d’abbigliamento, occhiali da sole e profumi rubati (che verranno restituiti ai proprietari). I carabinieri l’hanno trovata a Cattolica, in una zona agricola ed a scarsa visibilità. Le persone all’interno, tre, si sono date alla fuga prima di pemettere la perquisizione ai militari.
5 gennaio
Sanità, disagi al cup | Rimini Banca si allarga | Calcio, Grassi venderebbe al croato
Spese Capodanno, Caldari risponde a critiche Pd
(Rimini) “Ancora una volta spiace constatare che il Pd riccionese è rimasto l'ultimo giapponese nella giungla, che non si arrende all'evidenza dei fatti e non sta dentro il mondo che si muove e lo circonda”. Così l’assessore al turismo del comune di Riccione, Stefano Caldari, rispetto alle critiche mosse dal Pd, secondo il quale il costo del Capodanno riccionese sarebbe stato alto rispetto ai risultati raggiunti dall’amministrazione.
“In un estremo e a questo punto anche grottesco tentativo di negare la realtà dei fatti se ne esce questa mattina con un insensato parallelo sui costi del Capodanno di Rimini e Riccione, un dibattito su cui – fermo restando le cifre che son ben diverse – non intendiamo entrare. Non ci entriamo perché Rimini e Riccione hanno lavorato insieme e bene per queste festività, investendo su un "prodotto turistico Natale" che fino a pochi anni fa nemmeno esisteva e che le linee guida di Destinazione Romagna hanno assunto come uno degli obiettivi strategici di promozione del territorio. Rimini e Riccione, ognuna con le sue peculiarità, hanno tirato la volata a tutta la riviera e non solo, rivestendo un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale e offrendo un colpo d'occhio straordinario, con migliaia di persone in festa che hanno scelto le nostre città perché capaci di offrire molteplici opportunità di divertimento grazie ad un palinsesto di eventi variegato e di grande qualità, oltre alla possibilità di trascorrere vacanze serene e in sicurezza. I risultati sono evidenti e il feedback che stiamo raccogliendo in questi giorni è totalmente positivo. Se lavoriamo bene e in sinergia come abbiamo fatto, tutto il territorio ne guadagna sia in termini economici che di appeal e visibilità. Risulta anche retorico doverlo spiegare.
Dal canto suo Riccione ha proposto la grande novità di un allestimento d'artista, firmato da un designer internazionale, e un programma di oltre 50 appuntamenti lungo più di un mese, tra musica, teatro, cinema, animazione per i più piccoli”.
Anche su questo fronte “al Pd deve essere sfuggito più di qualcosa. "Zero cultura", dicono. A partire dal 2 dicembre è andata in scena una rassegna di cori che ha offerto alla città 8 concerti valorizzando sia luoghi che le nostre realtà musicali; appuntamenti a teatro tra cui uno promosso dall'Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità; conferenze d'arte, animazioni e performance a cura delle compagnie di artisti di strada più importanti e riconosciute. Vorrei inoltre ricordare al Pd che per il concerto degli auguri abbiamo avuto sul palco la storia della musica italiana con Gino Paoli accompagnato da uno dei più grandi pianisti jazz del mondo come Danilo Rea. Si segnala inoltre, dato che è sfuggito, il concerto di Natale con Lorenzo Kruger e si ricorda che chiudiamo il 6 gennaio con un Premio Oscar, Gabriele Salvatores, che viene a presentare proprio a Riccione a due giorni dall'uscita nelle sale italiane il suo ultimo film”. Ma di fronte a “tale livello di ottusità e di ristrettezza anche la realtà è oggettivamente difficile da raccontare”.
Capodanno, Pd attacca Tosi: “Spesa troppo alta per i risultati”
(Rimini) “Il Capodanno di Riccione targato Tosi costa più quello di tre comuni vicini: il gioco vale la candela?”. A puntare il dito contro l’amministrazione è il segretario del Pd Alberto Arcangeli.
“Il Capodanno ha evidenziato alcuni elementi positivi, come l'ottimo sistema della costa, il quale, grazie al coordinamento dell'Apt e Destinazione Romagna, prevede una differenziazione dell'offerta turistica che viene apprezzata dai nostri ospiti. Scendendo nel particolare del singolo comune, su Riccione ci riserviamo una valutazione più oggettiva e più approfondita quando avremo i dati di arrivi e presenze durante queste feste. Tuttavia, dobbiamo per forza rilevare un dato che salta agli occhi: la differenza fra risorse spese in diversi comuni della Riviera e dell'entroterra. E' semplice: Riccione, per gli eventi di queste feste, ha speso circa 630mila euro, molto di più di quanto hanno speso il capoluogo Rimini, Bellaria, Cattolica e Cesenatico. Infatti Rimini ha speso all'incirca 410mila euro, Santarcangelo circa 40mila, Bellaria circa 70mila, Cattolica circa 170mila e Cesenatico circa 150mila”.
Ma la spesa fatta da Riccione, si domandano dal Pd, ha avuto un riscontro? “Io stesso, la sera dell'ultimo dell'anno, ho assistito agli eventi di viale Ceccarini e dintorni – racconta il segretario Pd Alberto Arcangeli -, poi sono stato a Rimini per proseguire i festeggiamenti. Lì ho trovato una città aperta fino all'alba”. Spendendo, la città di Rimini, meno di quella di Riccione. Dal Pd notano non solo l'utilizzo di risorse eccessive rispetto ai comuni vicini, ma anche l'assenza di una visione a lungo termine che comprenda una promozione della Perla Verde oltre confine.
“Il nostro timore è che, dietro all'abbaglio di lustrini, tappeti bianchi ed effimeri cavalli alati, non ci sia un reale riscontro di dati né si lavori abbastanza per la promozione turistica. Riguardo ai dati, teniamo conto che il Capodanno vale solo due notti di pernottamento. Io lo so bene, sono un albergatore e conosco la situazione dei miei colleghi: molte strutture stagionali a Riccione adesso stanno aperte solo perché al Capodanno si aggiunge il successivo evento dell'Hip Hop Contest” conclude il segretario del Pd Alberto Arcangeli.
Cgil su pil turistico: Dove finiscono tutti questi soldi?
“Quanto il turismo fa ricchi i riminesi. Non la collettività, proprio i singoli, che avrebbero, in più, una ricchezza media garantita di quasi 14.000 euro. Sarebbe interessante sapere dove possano essere ritirati”, critico il segretario della Filcams Cgil, Mirco Botteghi, rispetto ai dati resi noti da Unioncamere: nel riminese il pil turistico è pari a 3,5 miliardi (quasi 14mila euro procapite). “Siamo seri. Sono dati statistici che a parer nostro vanno letti con le lenti del lavoro oltre che del reddito d'impresa. Va infatti evidenziato come i 13.714 euro di cui si arricchirebbe ogni riminese grazie all'industria turistica,
non sono che una media del valore aggiunto prodotto in provincia di Rimini per abitante”.
Diversa la situazione dei “lavoratori del turismo, che nella stagione estiva hanno avuto, negli anni di crisi, un'occupazione media di 75 giorni”. Per loro “la condizione non è certo rosea. Se consideriamo, per esempio, un barista stagionale occupato 86 giorni nella stagione 2017, a 6 ore e 40 al giorno (full time),
questi ha percepito un reddito lordo totale pari ad € 5.990. Inoltre, se consideriamo che lo stesso potrebbe contare su una Naspi della durata di poco più di 40 giorni al 75% del percepito, è facile dedurre a quanto poco possa ammontare un reddito da lavoro stagionale. Da aggiungere che se il rapporto di lavoro fosse stato part time, come spesso accade, il reddito lordo percepito durante la stagione sarebbe stato di € 3.594”.
Negli esempi proposti “il lavoratore viene retribuito con le tariffe del 2013 (a causa del mancato rinnovo del contratto collettivo)
e prendendo a riferimento rapporti di lavoro completamente in regola, con lavoro subordinato, godimento di riposi e rispetto delle tariffe contrattuali”.
“Non sempre è così nel lavoro turistico riminese, perciò possiamo affermare che la nostra stima è stata fatta per eccesso. Dal momento che anche i dati sui redditi delle imprese turistiche della nostra provincia consegnano luci ed ombre (spesso i redditi d'impresa risultano essere inferiori ai redditi da lavoro dipendente), c'è da chiedersi: in quale buco ‘nero’ finiscono tutte queste risorse?”.
Più Europa sbarca a Rimini, l’approdo è l’ex Pd Samuele Zerbini
(Rimini) L’ex assessore e consigliere comunale del Pd, primo fra i renziani a Rimini, è pronto per partire con una nuova fase politica e presenta il suo impegno per la lista ‘Più Europa’, legata alla radicale Emma Bonino. “E’ il momento di diventare protagonisti. Fare grande l'Italia in Europa non significa solo pensare a Bruxelles”, scrive Zerbini, che si presenta come responsabile Forza Europa di Rimini, e che annuncia: “Ho già avviato contatti con tutti i Riminesi e i movimenti che creano la Lista Più Europa (che è fatta da più movimenti con un unico obiettivo: più Europa). A breve comunicheremo le liste dei candidati, e quando raccoglieremo le firme. La Lista è aperta a tutti coloro i quali credono che il nostro futuro sia importante, perchè è il luogo dove passeremo tutto il prossimo tempo”.
PiùEuropa, spiega Zerbini, significa “meno burocrazia per le imprese. PiùEuropa significa più mercato per l'Italia in Europa. PiùEuropa significa Rimini protagonista perchè più attrativa, più capace di portare Fondi Europei, più competente e capace di portare le eccellenze. Un’Europa per il benessere e contro la povertà, per le libertà fondamentali e contro ogni forma di discriminazione, per l’accoglienza e l’integrazione con regole certe e contro l’indifferenza, per la sicurezza e contro il terrorismo. Un’Europa votata all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica, alla valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, alla tutela della concorrenza in un mercato aperto e alla creazione di opportunità e lavoro”.
Zerbini pensa a un’Europa “capace di scommettere sulle future generazioni senza ipotecarne il domani creando ulteriore debito pubblico. Un’Europa che di fronte al riemergere di nazionalisti e indipendentisti riconosca nel federalismo la strada più efficace per promuovere la ricchezza delle città e delle comunità locali. Un’Europa fondata sulla partecipazione dei cittadini, che si faccia baluardo nel mondo di apertura, libero commercio, diritti umani e civili”.
Per Zerbini, “abbiamo ereditato il più grande spazio civile di pace, prosperità e tolleranza del mondo e abbiamo la responsabilità di dare alle prossime generazioni un futuro chiamato Stati Uniti d’Europa, una patria per donne e uomini liberi, certi della propria dignità, orgogliosi di costruire qui la propria felicità. E lo possiamo fare a partire dall’Italia, abbattendo i muri reali e immaginari eretti dai nazionalismi, dall’odio e dal populismo e dobbiamo farlo perché la Storia ha dimostrato dove questi portano: indietro, mai avanti. Ci impegniamo perché l’Italia sia finalmente protagonista in Europa, ritrovando la piena stabilità finanziaria e la capacità di crescita, valorizzando e attraendo talenti e creatività, liberando le energie vitali dai troppi vincoli corporativi e ideologici, affermandosi come luogo del diritto e dei diritti. È tempo di dire che per guardare al futuro dell’Italia non serve meno Europa, anzi”.
Per avere anche in Italia, “più crescita, più diritti, più democrazia, più libertà, più opportunità, più sicurezza, più rispetto dell’ambiente, serve più Europa. Ci impegniamo dunque a sostenere e promuovere alle prossime elezioni politiche italiane una Lista che abbia come priorità il suo rafforzamento attraverso la capacità di rispondere democraticamente alle esigenze dei cittadini e alle loro speranze, in alternativa a chi ne alimenta solo paure e divisioni. Ci impegniamo a promuovere e a sostenere la lista +Europa , per far sentire alta nel prossimo Parlamento la voce di chi vuole far crescere un movimento di donne e uomini impegnati insieme a costruire un futuro di libertà e pace, che offra a milioni di elettori una proposta positiva di speranza, apertura e impegno civile. PiùEuropa, più unita, più libera, per il bene più prezioso che abbiamo: il futuro”.
In merito alla possibilità di coalizione con il Pd, ipotesi lanciata oggi a livello nazionale da Piero Fassino, Zerbini risponde che “l momento c'è di certo che ci presentiamo. Con o senza Pd. Personalmente spero in un accordo, ma quello che mi preme di più è portare avanti i nostri valori”, e qualcuno sula sua pagina Facebook gli fanotare che i valori espressi non sono conformi a quelli del Pd.