Spese Capodanno, Caldari risponde a critiche Pd
(Rimini) “Ancora una volta spiace constatare che il Pd riccionese è rimasto l'ultimo giapponese nella giungla, che non si arrende all'evidenza dei fatti e non sta dentro il mondo che si muove e lo circonda”. Così l’assessore al turismo del comune di Riccione, Stefano Caldari, rispetto alle critiche mosse dal Pd, secondo il quale il costo del Capodanno riccionese sarebbe stato alto rispetto ai risultati raggiunti dall’amministrazione.
“In un estremo e a questo punto anche grottesco tentativo di negare la realtà dei fatti se ne esce questa mattina con un insensato parallelo sui costi del Capodanno di Rimini e Riccione, un dibattito su cui – fermo restando le cifre che son ben diverse – non intendiamo entrare. Non ci entriamo perché Rimini e Riccione hanno lavorato insieme e bene per queste festività, investendo su un "prodotto turistico Natale" che fino a pochi anni fa nemmeno esisteva e che le linee guida di Destinazione Romagna hanno assunto come uno degli obiettivi strategici di promozione del territorio. Rimini e Riccione, ognuna con le sue peculiarità, hanno tirato la volata a tutta la riviera e non solo, rivestendo un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale e offrendo un colpo d'occhio straordinario, con migliaia di persone in festa che hanno scelto le nostre città perché capaci di offrire molteplici opportunità di divertimento grazie ad un palinsesto di eventi variegato e di grande qualità, oltre alla possibilità di trascorrere vacanze serene e in sicurezza. I risultati sono evidenti e il feedback che stiamo raccogliendo in questi giorni è totalmente positivo. Se lavoriamo bene e in sinergia come abbiamo fatto, tutto il territorio ne guadagna sia in termini economici che di appeal e visibilità. Risulta anche retorico doverlo spiegare.
Dal canto suo Riccione ha proposto la grande novità di un allestimento d'artista, firmato da un designer internazionale, e un programma di oltre 50 appuntamenti lungo più di un mese, tra musica, teatro, cinema, animazione per i più piccoli”.
Anche su questo fronte “al Pd deve essere sfuggito più di qualcosa. "Zero cultura", dicono. A partire dal 2 dicembre è andata in scena una rassegna di cori che ha offerto alla città 8 concerti valorizzando sia luoghi che le nostre realtà musicali; appuntamenti a teatro tra cui uno promosso dall'Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità; conferenze d'arte, animazioni e performance a cura delle compagnie di artisti di strada più importanti e riconosciute. Vorrei inoltre ricordare al Pd che per il concerto degli auguri abbiamo avuto sul palco la storia della musica italiana con Gino Paoli accompagnato da uno dei più grandi pianisti jazz del mondo come Danilo Rea. Si segnala inoltre, dato che è sfuggito, il concerto di Natale con Lorenzo Kruger e si ricorda che chiudiamo il 6 gennaio con un Premio Oscar, Gabriele Salvatores, che viene a presentare proprio a Riccione a due giorni dall'uscita nelle sale italiane il suo ultimo film”. Ma di fronte a “tale livello di ottusità e di ristrettezza anche la realtà è oggettivamente difficile da raccontare”.
Capodanno, Pd attacca Tosi: “Spesa troppo alta per i risultati”
(Rimini) “Il Capodanno di Riccione targato Tosi costa più quello di tre comuni vicini: il gioco vale la candela?”. A puntare il dito contro l’amministrazione è il segretario del Pd Alberto Arcangeli.
“Il Capodanno ha evidenziato alcuni elementi positivi, come l'ottimo sistema della costa, il quale, grazie al coordinamento dell'Apt e Destinazione Romagna, prevede una differenziazione dell'offerta turistica che viene apprezzata dai nostri ospiti. Scendendo nel particolare del singolo comune, su Riccione ci riserviamo una valutazione più oggettiva e più approfondita quando avremo i dati di arrivi e presenze durante queste feste. Tuttavia, dobbiamo per forza rilevare un dato che salta agli occhi: la differenza fra risorse spese in diversi comuni della Riviera e dell'entroterra. E' semplice: Riccione, per gli eventi di queste feste, ha speso circa 630mila euro, molto di più di quanto hanno speso il capoluogo Rimini, Bellaria, Cattolica e Cesenatico. Infatti Rimini ha speso all'incirca 410mila euro, Santarcangelo circa 40mila, Bellaria circa 70mila, Cattolica circa 170mila e Cesenatico circa 150mila”.
Ma la spesa fatta da Riccione, si domandano dal Pd, ha avuto un riscontro? “Io stesso, la sera dell'ultimo dell'anno, ho assistito agli eventi di viale Ceccarini e dintorni – racconta il segretario Pd Alberto Arcangeli -, poi sono stato a Rimini per proseguire i festeggiamenti. Lì ho trovato una città aperta fino all'alba”. Spendendo, la città di Rimini, meno di quella di Riccione. Dal Pd notano non solo l'utilizzo di risorse eccessive rispetto ai comuni vicini, ma anche l'assenza di una visione a lungo termine che comprenda una promozione della Perla Verde oltre confine.
“Il nostro timore è che, dietro all'abbaglio di lustrini, tappeti bianchi ed effimeri cavalli alati, non ci sia un reale riscontro di dati né si lavori abbastanza per la promozione turistica. Riguardo ai dati, teniamo conto che il Capodanno vale solo due notti di pernottamento. Io lo so bene, sono un albergatore e conosco la situazione dei miei colleghi: molte strutture stagionali a Riccione adesso stanno aperte solo perché al Capodanno si aggiunge il successivo evento dell'Hip Hop Contest” conclude il segretario del Pd Alberto Arcangeli.
Cgil su pil turistico: Dove finiscono tutti questi soldi?
“Quanto il turismo fa ricchi i riminesi. Non la collettività, proprio i singoli, che avrebbero, in più, una ricchezza media garantita di quasi 14.000 euro. Sarebbe interessante sapere dove possano essere ritirati”, critico il segretario della Filcams Cgil, Mirco Botteghi, rispetto ai dati resi noti da Unioncamere: nel riminese il pil turistico è pari a 3,5 miliardi (quasi 14mila euro procapite). “Siamo seri. Sono dati statistici che a parer nostro vanno letti con le lenti del lavoro oltre che del reddito d'impresa. Va infatti evidenziato come i 13.714 euro di cui si arricchirebbe ogni riminese grazie all'industria turistica,
non sono che una media del valore aggiunto prodotto in provincia di Rimini per abitante”.
Diversa la situazione dei “lavoratori del turismo, che nella stagione estiva hanno avuto, negli anni di crisi, un'occupazione media di 75 giorni”. Per loro “la condizione non è certo rosea. Se consideriamo, per esempio, un barista stagionale occupato 86 giorni nella stagione 2017, a 6 ore e 40 al giorno (full time),
questi ha percepito un reddito lordo totale pari ad € 5.990. Inoltre, se consideriamo che lo stesso potrebbe contare su una Naspi della durata di poco più di 40 giorni al 75% del percepito, è facile dedurre a quanto poco possa ammontare un reddito da lavoro stagionale. Da aggiungere che se il rapporto di lavoro fosse stato part time, come spesso accade, il reddito lordo percepito durante la stagione sarebbe stato di € 3.594”.
Negli esempi proposti “il lavoratore viene retribuito con le tariffe del 2013 (a causa del mancato rinnovo del contratto collettivo)
e prendendo a riferimento rapporti di lavoro completamente in regola, con lavoro subordinato, godimento di riposi e rispetto delle tariffe contrattuali”.
“Non sempre è così nel lavoro turistico riminese, perciò possiamo affermare che la nostra stima è stata fatta per eccesso. Dal momento che anche i dati sui redditi delle imprese turistiche della nostra provincia consegnano luci ed ombre (spesso i redditi d'impresa risultano essere inferiori ai redditi da lavoro dipendente), c'è da chiedersi: in quale buco ‘nero’ finiscono tutte queste risorse?”.
Più Europa sbarca a Rimini, l’approdo è l’ex Pd Samuele Zerbini
(Rimini) L’ex assessore e consigliere comunale del Pd, primo fra i renziani a Rimini, è pronto per partire con una nuova fase politica e presenta il suo impegno per la lista ‘Più Europa’, legata alla radicale Emma Bonino. “E’ il momento di diventare protagonisti. Fare grande l'Italia in Europa non significa solo pensare a Bruxelles”, scrive Zerbini, che si presenta come responsabile Forza Europa di Rimini, e che annuncia: “Ho già avviato contatti con tutti i Riminesi e i movimenti che creano la Lista Più Europa (che è fatta da più movimenti con un unico obiettivo: più Europa). A breve comunicheremo le liste dei candidati, e quando raccoglieremo le firme. La Lista è aperta a tutti coloro i quali credono che il nostro futuro sia importante, perchè è il luogo dove passeremo tutto il prossimo tempo”.
PiùEuropa, spiega Zerbini, significa “meno burocrazia per le imprese. PiùEuropa significa più mercato per l'Italia in Europa. PiùEuropa significa Rimini protagonista perchè più attrativa, più capace di portare Fondi Europei, più competente e capace di portare le eccellenze. Un’Europa per il benessere e contro la povertà, per le libertà fondamentali e contro ogni forma di discriminazione, per l’accoglienza e l’integrazione con regole certe e contro l’indifferenza, per la sicurezza e contro il terrorismo. Un’Europa votata all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica, alla valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, alla tutela della concorrenza in un mercato aperto e alla creazione di opportunità e lavoro”.
Zerbini pensa a un’Europa “capace di scommettere sulle future generazioni senza ipotecarne il domani creando ulteriore debito pubblico. Un’Europa che di fronte al riemergere di nazionalisti e indipendentisti riconosca nel federalismo la strada più efficace per promuovere la ricchezza delle città e delle comunità locali. Un’Europa fondata sulla partecipazione dei cittadini, che si faccia baluardo nel mondo di apertura, libero commercio, diritti umani e civili”.
Per Zerbini, “abbiamo ereditato il più grande spazio civile di pace, prosperità e tolleranza del mondo e abbiamo la responsabilità di dare alle prossime generazioni un futuro chiamato Stati Uniti d’Europa, una patria per donne e uomini liberi, certi della propria dignità, orgogliosi di costruire qui la propria felicità. E lo possiamo fare a partire dall’Italia, abbattendo i muri reali e immaginari eretti dai nazionalismi, dall’odio e dal populismo e dobbiamo farlo perché la Storia ha dimostrato dove questi portano: indietro, mai avanti. Ci impegniamo perché l’Italia sia finalmente protagonista in Europa, ritrovando la piena stabilità finanziaria e la capacità di crescita, valorizzando e attraendo talenti e creatività, liberando le energie vitali dai troppi vincoli corporativi e ideologici, affermandosi come luogo del diritto e dei diritti. È tempo di dire che per guardare al futuro dell’Italia non serve meno Europa, anzi”.
Per avere anche in Italia, “più crescita, più diritti, più democrazia, più libertà, più opportunità, più sicurezza, più rispetto dell’ambiente, serve più Europa. Ci impegniamo dunque a sostenere e promuovere alle prossime elezioni politiche italiane una Lista che abbia come priorità il suo rafforzamento attraverso la capacità di rispondere democraticamente alle esigenze dei cittadini e alle loro speranze, in alternativa a chi ne alimenta solo paure e divisioni. Ci impegniamo a promuovere e a sostenere la lista +Europa , per far sentire alta nel prossimo Parlamento la voce di chi vuole far crescere un movimento di donne e uomini impegnati insieme a costruire un futuro di libertà e pace, che offra a milioni di elettori una proposta positiva di speranza, apertura e impegno civile. PiùEuropa, più unita, più libera, per il bene più prezioso che abbiamo: il futuro”.
In merito alla possibilità di coalizione con il Pd, ipotesi lanciata oggi a livello nazionale da Piero Fassino, Zerbini risponde che “l momento c'è di certo che ci presentiamo. Con o senza Pd. Personalmente spero in un accordo, ma quello che mi preme di più è portare avanti i nostri valori”, e qualcuno sula sua pagina Facebook gli fanotare che i valori espressi non sono conformi a quelli del Pd.
Fogne, ridotti del 30% gli scarichi a mare
(Rimini) Tra maggio e fine settembre sono stati appena 50 gli episodi di apertura degli 8 sfioratori di acque miste, per una media di 6 ciascuno in 140 giornate. Un calo di quasi il 30% rispetto a quelle registrate nel 2016, allorché furono 70; 128 nel 2015, fino a toccare nel 2014 quota 204 (media 18,5). Rispetto al 2013 (84 aperture) la riduzione è del 40%.
"Sono numeri che vanno contestualizzati con le giuste analisi - spiega l'assessore all'Ambiente, Anna Montini -. E' chiaro che l'incidenza del meteo, e dunque del rapporto tra giornate di sole e giornate di pioggia, è l'elemento fondamentale da cui partire. Quest'anno abbiamo avuto un'estate particolarmente secca e siccitosa e dunque questo spiega in gran parte il calo. Ma senza dubbio cominciano ad avere un sensibile impatto anche i lavori realizzati nell'ambito del PSBO nei bacini degli sfioratori a mare della zona nord con le oltre 1500 utenze finalmente allacciate alle reti ora separate e non più miste. Ad oggi abbiamo 8 sfioratori di acque miste e non più 11 come all'inizio dell'estate 2016 che presto, dopo la conclusione dei lavori di separazione reti nel bacino del Matrice in fase di ultimazione, diventeranno 7. E' da sottolineare, infine, che la qualità delle nostre acque di balneazione ha beneficiato, durante quest'estate, anche della riduzione degli apporti fluviali non solo locali ma anche in generale dell'alto Adriatico, rimarcando quindi il fatto che la qualità dell'ambiente marino dipende sicuramente da interventi e circostanze locali ma anche macroregionali".
I dati sulle aperture degli sfioratori a mare, considerando solo quelli di acque miste e che quindi danno luogo a divieto di balneazione, mostrano come sia le condizioni climatiche e di piovosità, sia quelle strutturali ne influenzano la quantità media per stagione balneare. Le aperture medie per sfioratore scendono gradualmente, nei primi due anni in cui il numero degli sfioratori si riduce da 11 a 9 per effetto dei lavori di separazione reti sui bacini del Sacramora e del Turchetta a cui si è aggiunto, dai primi di agosto 2017 anche lo sfioratore Pedrera Grande.
"Sono dati che ci incoraggiano – ha proseguito l'assessore Montini – specie pensando alla continua evoluzione degli interventi in corso sul territorio che porteranno a nuovi positivi risultati sull'efficacia del nostro sistema di raccolta delle acque. Il 2018 sarà un anno particolarmente decisivo per l'intero impianto realizzativo del PSBO. Entro la fine dell'estate si concluderanno i lavori per le due grandi vasche di prima pioggia e laminazione di piazzale Kennedy, così come nei prossimi 6 mesi verranno ultimati i lavori di separazione reti nel bacino del Sortie."
Uno bianca, commemorazione al Pilastro
(Rimini) “Mauro, Andrea, Otello erano in servizio al Pilastro la sera del 4 gennaio del 1991. Avevano poco più di vent’anni, erano giovani servitori dello Stato e furono uccisi con ferocia, mentre stavano facendo il loro lavoro, per garantire la nostra sicurezza. È nostro dovere ricordarli con profonda gratitudine e rispetto”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione del 27^ anniversario della strage del Pilastro, ricorda i tre Carabinieri uccisi a Bologna dai killer della cosiddetta Banda della Uno Bianca.
“È l’abbraccio di tutta l’Emilia-Romagna con cui stringo i loro familiari- prosegue il presidente-. Lo dobbiamo a loro e a tutte le persone per bene di questa comunità. Oggi le parole rischiano di essere inutili se non partono dal presupposto che il male si combatte anche con il ricordo, perché così si tiene alta la soglia di attenzione delle coscienze. In questa giornata rendiamo omaggio alle vittime del Pilastro, ma il nostro impegno come Regione- spiega ancora Bonaccini- va oltre il ricordo. E lo onoriamo, questo impegno, combattendo per la legalità con atti concreti, come la legge regionale – primi in Italia – che ha rafforzato il nostro ‘no’ a tutte le mafie e alla criminalità organizzata”.
“È un dovere anche verso le nuove generazioni- conclude il presidente- perché devono sapere che la legalità e i valori della civile convivenza sono un bene che va difeso, come questa città e questa regione hanno sempre fatto e continueranno a fare con forza e determinazione”.
Donna in stato confusionale sulla Statale, interviene il 112
(Rimini) Camminava senza una meta per strada, questa mattina, in via Circonvallazione Nuova, in direzione Bellaria Igea Marina. A mettere in salvo la donna, e gli automobilisti, sono stati i carabinieri della compagnia di Rimini impegnati nell’ambito del quotidiano servizio di controllo del territorio. La pattuglia è stata richiamata in zona da diverse chiamate al numero di emergenza 112 che avevano segnalato la presenza della donna che, in evidente stato confusionale, è stata portata al sicuro ed accompagnata al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
Rette, recuperati 400mila euro dal Comune
(Rimini) Al termine dell'anno 2017 ammontano a 400 mila euro il totale recuperato sulle rette insolute nei servizi educativi. Un dato particolarmente importante se si pensa che è stato ottenuto in soli cinque mesi effettivi dall'arrivo delle lettere di sollecito inviate dal Comune di Rimini alle famiglie che non pagano le rette o le mense scolastiche; una media di 80 mila euro al mese.
In cinque mesi si è dunque recuperato la metà dell'insoluto complessivo per questi servizi che, a luglio, ammontava per le casse comunali a 800 mila euro di entrate in meno. Quest'attività di recupero continuerà regolarmente nei prossimi mesi utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge.
L'obiettivo non è solo far rientrare una buona parte di queste risorse ma anche di segnare un cambio di passo importante nel rapporto tra Amministrazione e cittadini nel nome dell'equità.
"un recupero che procede a pieno ritmo - è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – grazie al grande lavoro fatto dagli uffici in questi cinque mesi . Il dato non è solo economico, ma anche culturale, perché riportiamo nelle casse del Comune risorse importanti per implementare il welfare ed il diritto allo studio e i servizi di supporto alle famiglie più in difficoltà. Un dato così importante ottenuto in soli cinque mesi ci conforta e rinforza nelle attività di recupero che continueranno regolarmente, senza sosta, anche nel 2018".
Porto Cattolica, via libera Regione a finanziamento
(Rimini) Via libera al finanziamento di 640 mila euro per la gestione, la manutenzione e la messa in sicurezza dei porti regionali e degli approdi fluviali in sei comuni dell’Emilia-Romagna. Sono le nuove risorse messe a disposizione dalla Giunta regionale. La quota più consistente, 540 mila euro, resi disponibili in assestamento di bilancio, servirà a finanziare interventi urgenti nel porto regionale di Cattolica (Rn) e nell’approdo fluviale turistico di Boretto (Re) per scongiurare rischi di chiusura, danni alle imbarcazioni, all’attività ittica e al diportismo turistico (delibera 2142/2017).
A questi si aggiunge il contributo di 100 mila euro (delibera 1931/2017) per le spese di illuminazione, la pulizia degli ambiti portuali - compresi i segnalamenti ottici per la navigazione e la segnaletica stradale - e il verde pubblico, nei porti regionali di Rimini e Cattolica, nel riminese, di Cesenatico, nella provincia di Forlì-Cesena, di Comacchio (Porto Garibaldi) e Goro, nel ferrarese.
“Queste nuove risorse ci permettono di garantire la sicurezza dei nostri porti e si aggiungono ai 400 mila euro già stanziati nel 2017 per interventi in diverse strutture. In parte contribuiscono a garantire la gestione e il funzionamento degli approdi e delle aree di pertinenza dei porti – afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, mentre una quota rilevante del finanziamento ci permette di affrontare e risolvere le emergenze. Il nostro obiettivo è migliorare sempre più l’accessibilità dei porti a beneficio del turismo e delle imprese ittiche che operano nel territorio”.
Complessivamente nel riminese ammontano a 562 mila euro le risorse stanziate: per la gestione e il miglioramento delle strutture, il finanziamento è di circa 62 mila euro ai porti turistici di Rimini (€ 38.320) e Cattolica (€ 23.130). A Cattolica, inoltre, sono destinati i 500 mila euro per le opere urgenti necessarie a realizzare il prolungamento del molo di levante in modo da facilitare la navigazione. Relativamente a questo intervento la Regione ha previsto di effettuare monitoraggi preventivi e successivi alla realizzazione sui litorali di Cattolica, Misano e Riccione.
I provvedimenti approvati dalla Giunta completano il Programma di investimenti 2017 per i porti turistici della Regione Emilia-Romagna. Le risorse già assegnate alle strutture portuali per diversi tipi di interventi ammontano a circa 400 mila euro. Di questi in provincia di Rimini sono andati più di 250 mila euro per tre strutture: al porto turistico regionale di Cattolica 50 mila euro per il dragaggio dei fondali del porto Canale e altrettanti a quello di Rimini per la pulizia dell’imboccatura del porto. Inoltre sono stati finanziati interventi per oltre 82 mila euro di dragaggio dei fondali lato mare nel porto comunale di Bellaria-Igea Marina e o di Riccione (€ 70 mila).