“Apprendiamo con profondo dispiacere questo nuovo capitolo della guerra dei cieli”. Così il presidente di Confcommercio della Provincia di Rimini, Gianni Indino, interviene sullo spostamento dei collegamenti aerei di Ural airlines da Ucraina, Lituania e Lettonia dal Fellini di Rimini agli scali di Bologna e Ancona. “Un’autentica mazzata per tutto il sistema economico del territorio, imprenditoriale, commerciale e turistico, che fa sparire sul nascere i primi sorrisi accesi dal ritorno del vettore Ryanair sul Fellini dalla prossima primavera. Se Bologna (che ha chiuso un 2017 da record con 8,2 milioni di passeggeri) viene cercata dalle compagnie perché può offrire “migliori servizi”, come ha dichiarato il presidente del Marconi, Postacchini, non capiamo invece come possa Ancona avere più appeal del Fellini per i tour operator”.
Uno scalo “sull’orlo del fallimento con circa 38 milioni di debiti, con una procedura fallimentare che pende sul capo del gestore Aerdorica rinviata proprio l’altro ieri dal Tribunale al 25 gennaio, in attesa di conoscere le decisioni dell’UE sulla ricapitalizzazione di 20 milioni di Euro legiferata dalla Regione Marche. Uno scalo, quello marchigiano, andato in crisi negli stessi tempi di quello riminese, ma per il quale è stato accettato da tutti gli attori un “concordato fai da te”, fatto di tanti benefici come due anni di congelamento dei mutui, pagamenti rateali ai creditori, rateazione dei debiti tributari, contributivi e comunali. A Rimini invece non è stato concesso nulla di tutto ciò, pur essendo stato richiesto dagli stessi creditori. Non vogliamo rivangare il passato, ma per giocare allo stesso tavolo servono le stesse regole, altrimenti la concorrenza non è leale e qualcuno viene penalizzato. Gli aeroporti devono rimanere privati? Allora, che lo siano tutti”.
Sul territorio riminese “rimangono dubbi, amarezza, ma soprattutto la forte richiesta di tutto il tessuto imprenditoriale di avere un aeroporto efficiente. Possiamo investire, possiamo spremerci le meningi per inventare iniziative, cambiare la città, aprire nuovi mercati, ma senza uno scalo che attiri i turisti e li faccia arrivare comodamente, rimaniamo giocoforza ancorati ad un vecchio modello di turismo che aspetta treni e pullman o si muove in auto. Senza aeroporto non possiamo andare da nessuna parte. La Riviera di Rimini è ancora tra le mete turistiche più ambite d’Europa, ma per rimanere al passo e riuscire a fare il salto di qualità tanto auspicato le nostre imprese hanno assoluto bisogno di poter contare sull’aeroporto e che tutte le componenti, imprenditoriali e politiche, lavorino per questo”.

 

 

(Rimini) E’ di cinque denunce in meno di un mese il bilancio dei controlli per il rispetto della nuova ordinanza contingibile e urgente emessa dal Comune di Rimini a contrasto dello sfruttamento della prostituzione. L’ordinanza, in vigore dallo scorso 11 dicembre, prevede infatti la denuncia ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale per chi è sorpreso a contrattare prestazioni sessuali a pagamento. L’ultimo ad essere colpito dal provvedimento lo scorso 30 dicembre è stato un over 65 italiano. In queste settimane tre pattuglie in borghese e in divisa della Polizia Municipale di Rimini, in coordinamento con le Forze dell’Ordine, hanno monitorato le zone più sensibili tra quelle indicate in ordinanza, verificando sin da subito un calo di offerta di prestazioni sessuali e di conseguenza della potenziale domanda.
“Ad un mese dall’entrata in vigore dell’ordinanza abbiamo dei riscontri positivi – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – Non solo per il numero di persone denunciate, che non ci interessa e non è il nostro obiettivo, ma per l’effetto deterrente che il provvedimento sembra avere. Non pretendiamo che questo atto possa di per sé sradicare un fenomeno complesso come quello della prostituzione su strada, soprattutto in considerazione del vuoto normativo in cui ci si muove, ma crediamo che ogni azione finalizzata al contrasto di questa piaga vada sostenuta e perseguita. L’ordinanza si inserisce in un più ampio servizio di controlli che la nostra Pm con impegno porta avanti in rapporto con le forze dell’ordine del territorio e che nel 2017 ha portato risultati significativi”. Oltre alle cinque denunce per l’art. 650, nel 2017 la Polizia Municipale ha elevato 19 sanzioni per la contestazione dell’articolo 527 del codice penale depenalizzato (che punisce gli atti osceni in luogo pubblico con una sanzione amministrativa fino a 10.000 euro); inoltre sono state 338 le sanzioni per la violazione dell’ordinanza in vigore nel periodo estivo, a cui si aggiungono le 10 sanzioni per il non rispetto del regolamento di Polizia Urbana e le 64 violazioni al codice della strada.

(Rimini) Registrati 25.293 ingressi, 23.120 movimenti, tra prestiti e consultazioni, e 304 nuove tessere alla biblioteca di Misano Adriatico nel corso del 2017. In aumento anche le abilitazioni all'uso del wi-fi, 182, con 6.716 accessi effettuati che bilanciano una lieve flessione dell'uso delle postazioni fisse per la navigazione (1.642 accessi) che da febbraio saranno impiegate per il terzo corso gratuito di alfabetizzazione informatica.
Le visioni di film sono state 862 e tra i più visti quelli di animazione "Pets", "Sing" e "Oceania".
La classifica dei libri più prestati vede "La ragazza del treno", "L'arminuta" e "Un battito d'ali" per gli adulti e "Storie della buonanotte per bambine ribelli", "Il GGG" e "Sulla collina" per i ragazzi. Ricordando che la biblioteca di Misano presta anche le riviste segnaliamo le più prestate "Bell'Italia", "Speak up" e "Focus Junior".
Naturalmente la Biblioteca di Misano è leader anche nelle rassegne filosofiche tanto che quest'anno è stato allestito un maxischermo lungo viale d'Annunzio per consentire alla centinai di persone di assistere alle lezioni dei celebri pensatori.
A marzo partirà l'undicesima edizione di Ritratti d' autore - Libri come bussole per orientarci in un confuso presente

Mercoledì, 10 Gennaio 2018 09:18

10 gennaio

Sensoli: Contributi pubblici anche al Fellini | Imprenditore alla sbarra | Intossicati dal monossido

(Rimini) “Non è vero che il Fellini non ha mai goduto di contributi pubblici come sostengono i vertici di AiRiminum”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaella Sensoli, che precisa: “Per esempio, attraverso i contratti di co-marketing realizzati dalla Regione tramite APT, è stato permesso a tour operator di realizzare viaggi e soggiorni che hanno portato diversi charter a Rimini. Ma nonostante questi aiuti, i risultati per il nostro aeroporto non possono di certo definirsi soddisfacenti”.
La notizia che è arrivata a inizio 2018 è quella delle trattative tra l’aeroporto Marconi di Bologna e la Ural airlines che dovrebbe portare via al Fellini di Miramate i voli da Ucraina, Lettonia e Lituania, che si sposterebbero nello scalo fesineo, “con il possibile esito di vedere ancora stagnare i risultati in termini di movimenti del Fellini. I dati dell’Assoaeroporti - cita Sensoli - parlano di 297mila passeggeri nel periodo gennaio-novembre 2017, comprensivi di arrivi e partenze, così che le persone arrivate in aereo a Rimini sono circa 150.000. Numeri incredibilmente più bassi di quelli indicati nel progetto che ha portato all’assegnazione da parte dell’Enac della gestione del Fellini ad AiRiminum. Numeri più bassi anche di quelli della gestione transitoria affidata all’Aeroclub dopo il fallimento Aeradria. Numeri però comprensivi dell’effetto determinato dal supporto pubblico goduto da AiRiminum, visto che la Regione ha realizzato, tramite APT, un’operazione di co-marketing rivolta a tour operator che realizzano viaggi e soggiorni con destinazione nella nostra regione”.
Si tratta di due progetti “che hanno visto impegnati operatori con destinazione di charter a Rimini per oltre 23mila arrivi quindi più del 15% degli arrivi totali del Fellini. Alla luce di questi dati crediamo che non sia esatto sostenere che il Fellini non abbia beneficiato di contributi pubblici”.
Per Sensoli “è evidente che siamo lontanissimi dai risultati attesi e che la Regione e gli enti locali dovrebbero potere contare su partner affidabili, competenti ed efficaci. I risultati però dicono cose diverse. Ed è per questo che noi chiediamo di rimettere mano alle competenze della Regione in materia di aeroporti e di evitare che i vizi privati divengano guai per tutta la comunità locale ed il nostro turismo”.

(Rimini) “Mentre abbiamo ancora negli occhi le immagini straordinarie delle festività a Riccione, guardiamo al 2018 con nuovo entusiasmo per continuare l'opera di rinnovamento e di rilancio della nostra città che, nonostante la scellerata interruzione del febbraio scorso, ha visto questa coalizione e questa maggioranza agire con forte determinazione in un quadro programmatico che ha mantenuto promesse e aspettative”, così il sindaco di Riccione Renata Tosi presenta quelli che saranno i prossimi mesi di attività amministrativa.
“L'anno che arriva sarà un anno ancora una volta decisivo per Riccione e per il benessere dei suoi cittadini, perché molte sono le aspettative. Un anno in cui le sfide e gli obiettivi generali di rilancio e di sviluppo che ci attendono richiedono una maggior coesione ed unità d'intenti tra tutte le componenti sociali economiche e politiche della nostra realtà. La svolta che siamo riusciti a determinare con il nostro impegno ha bisogno di un più serrato confronto con la città affinché ogni scelta sia pienamente condivisa e sostenuta. Ci siamo dati obiettivi pieni ed ambiziosi che vogliamo perseguire e conquistare. Tra questi, un maggior sostegno alle famiglie, ai bisognosi, agli anziani e ai nostri giovani, a cui abbiamo il dovere di fornire risposte rapide e puntuali alle loro esigenze e garantire servizi eccellenti. Perché, come scrive Italo Calvino, "D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. O la domanda che ti pone obbligandoti a rispondere".
L’amministrazione intende “procedere celermente con il nostro programma di interventi strutturali, dando piena operatività e concretezza al piano triennale delle opere pubbliche, a partire dalla realizzazione dello sfondamento di viale XXV ottobre, dal completamento del Museo del territorio con il rinnovato Bosco degli Olivetani, fino a mettere in atto le fasi progettuali della nuova scuola di via Panoramica, via Catullo e via Carpi. Desideriamo che i riccionesi siano pienamente consapevoli che non verrà in noi a meno il rigore e l'assoluta trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. Così come è confermato l'impegno a ridurre il peso fiscale mantenendo alta la qualità dei servizi sociali, scolastici e di convivenza”.
Così come alta “deve rimanere la qualità urbana e ambientale, a partire dal nostro mare, per una destinazione che vuole continuare a svolgere un ruolo da protagonista nel mercato turistico nazionale ed internazionale. Vogliamo ridare centralità alla nostra azione politica all'interno dei perimetri programmatici dell'intera provincia, senza dimenticare che da quando governiamo la città interpretiamo anche a livello regionale un apprezzato e riconosciuto ruolo di riferimento e di democratico confronto. Vogliamo mantenere saldi ed efficienti i livelli di sicurezza che, in questi tempi difficili, richiedono impegno, sforzi, attenzione e risorse sempre più importanti. Vogliamo infine che ogni riccionese si senta cittadino e non suddito di un amministrazione che lavora, s'impegna e agisce solo per il benessere della comunità. Un dovere che vogliamo perseguire aprendoci sempre al confronto, al dialogo e alla condivisione”.

(Rimini) La Guardia di finanza di Rimini ha sequestrato 10mila articoli privi dei requisiti di sicurezza, nel dettaglio oltre 3.500 giocattoli e 3.700 coltelli). I controlli hanno avuto luogo nel lungo week-end dell’Epifania.
Proprio nell’imminenza e nei giorni di arrivo della Befana coincisi con l’inizio dei saldi invernali, i militari del Gruppo di Rimini hanno infatti individuato e sottoposto a sequestro oltre 3.500 giocattoli, nonché altri prodotti privi di marchio CE, commercializzati in 5 diversi negozi, all’ingrosso e al dettaglio tutti gestiti da cinesi, situati nei Comuni di Rimini, Riccione e Coriano; gli articoli sono risultati privi delle prescritte etichettatture e dei documenti illustrativi di origine fabbricazione e funzionamento sicuro, e perciò ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, specie gli articoli destinati ai bambini.

Alcuni giocattoli, infatti, destinati anche a minori di tre anni, non solo mancavano di marchio CE, ma erano del tutto sprovvisti di qualsiasi tipo di informazione sui materiali utilizzati nella fabbricazione.
Sono stati inoltre sottoposti a sequestro, presso un esercizio all’ingrosso di Rimini, circa 3700 coltelli a serramanico, anche di grandi dimensioni, privi della necessaria documentazione di provenienza e fabbricazione, di quella doganale e fiscale e dell’etichettatura indicante il fabbricante o qualsiasi altra informazione utile ad identificare i prodotti. In merito sono in corso ulteriori accertamenti per accertare, tra l’altro, la legittima provenienza ed il regolare espletamento delle eventuali previste pratiche doganali, non potendosi escludere che tali utensili provengano direttamente dalla Cina.

I cinque responsabili tutti cittadini cinesi sono stati segnalati alla Camera di Commercio per le violazioni alla normativa che disciplina la sicurezza sui giocattoli e al Codice del Consumo per l’irrogazione di sanzioni che vanno da 516 a 25.000 euro. L’intensificazione delle attività di contrasto ai traffici illeciti ha permesso altresì di individuare domenica due negozi gestiti da cittadini bengalesi in cui venivano commercializzati oltre 300 articoli contraffatti. Tra i beni sequestrati risultano capi di abbigliamento sportivo delle più famose squadre di calcio, giocattoli, borse e gadget di vario tipo.I responsabili delle due attività sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.

(Rimini) Sono stati 260 nel corso del 2017 i cani che sono stati ospitati anche solo per poche ore al canile comunale Stefano Cerni di Rimini. Un numero che comprende tutti gli animali che per svariati motivi sono entrati dalla struttura: da quelli abbandonati a quelli smarriti, fino a quelli sequestrati o lasciati per remissione di proprietà. Grazie al lavoro degli addetti della struttura, molte storie comprendono un lieto fine: tanti sono stati restituiti alle cure dei proprietari, ben 90 hanno trovato una nuova famiglia attraverso l'affido, facendo sì che alla data del 31 dicembre nella struttura fossero presenti 40 cani. Un dato positivo, visto che nel 2016 dei 242 cani passati dalla struttura solo 58 erano stati adottati.
"Un dato in crescita che ci fa ben sperare – ha l'assessore Jamil Sadegholvaad – frutto di un bellissimo e professionale lavoro che il canile comunale "Stefano Cerni" e le associazioni di volontariato che lo gestiscono in sinergia con il Comune stanno – e non da oggi – portando avanti."
"Importante – dicono dalla struttura – è che tutti i proprietari dotino di microchip identificativo il proprio cane. Non è solo un obbligo di legge, ma un importante strumento per la riconsegna dell'animale ritrovato al legittimo proprietario, come spesso accade, in sole 24 ore." Tanti però sono ancora i cani (82 nel 2017, erano 83 nel 2016) che, dopo anni dall'entrata in vigore dell'obbligo di legge, vengono trovati non microchippati. In questo caso vengono in aiuto per l'identificazione gli strumenti di comunicazione, come gli avvisi sui giornali e i social (facebook.com/canilerimini).

Va ricordato che il canile, in caso di ritrovamento di animale non identificato, procede all'applicazione del microchip e alla registrazione all'anagrafe canina.
Il canile di Rimini nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 27/00, ospita anche gatti (solo se feriti, traumatizzati oppure cuccioli in lattazione). Sono stati 324 quelli transitati nel gattile, 91 dei quali per abbandono. 149 però hanno trovato una nuova casa e nuovi affetti a testimonianza del cuore grande dei riminesi.
Anche per i gatti gioca un ruolo importante la progressiva estensione della misura del microchip anche alla popolazione felina (non obbligatoria). Tutti i gatti che escono dal canile sono puntualmente identificati e registrati in anagrafe.

Martedì, 09 Gennaio 2018 13:59

Prezzi, l’inflazione sale dello 0,9%

(Rimini) Nel mese di dicembre 2017 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività riminese si attesta su base annua al +0,9%, mentre aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente. Percentuali che combaciano esattamente a quelle registrate dall’Istat (stime preliminari diffuse il 5 gennaio) e riferite all’andamento dei prezzi su scala nazionale.
Leggendo i dati elaborati dall’Ufficio di Statistica – prezzi del Comune di Rimini, nel mese di dicembre 2017, emerge come tra le divisioni di spesa che compongono il paniere Istat registrano variazioni congiunturali (mensili) positive in due settori in particolare. Il primo è quello dei trasporti (+2% rispetto a novembre, +2.6% su base annua), su cui influisce in maniera importante l’aumento del “Trasporto aereo passeggeri” (+28,5%). Aumenta dello 0,6% i “Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati”, che segnano una crescita del 4,8% su base annua. La seconda divisione che segna aumenti più importanti è “Ricreazione spettacolo e cultura” (+1,7%, invariato rispetto a dicembre 2016), variazione dovuta come di consueto agli aumenti della classe “Pacchetti vacanza” (+16,7%).

In leggero aumento a dicembre i “prodotti alimentari” che registrano una variazione congiunturale dello 0,2% (+2% rispetto a dicembre 2016), “bevande alcoliche e tabacchi” (0,1%, +0,6% su base annua).
In calo a dicembre la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” che registra una flessione mensile dello 0,5% (ma su base annua segna +1,4%), determinata da fattori di natura stagionale. In particolare i “servizi d’alloggio” calano del 2%. Leggero calo anche per la divisione “Mobili e articoli per la casa” (-0,2% rispetto a novembre 2017) e il capitolo “altri beni e servizi” (-0,1%).

Le divisioni che registrano valori inflattivi nulli nel mese di dicembre rispetto a novembre 2017 sono “Abbigliamento e Calzature” (+0,3 su base annua), “Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili” (+1,4 su base annua), “comunicazioni” (-1,7% su base annua) e “istruzione” (-13,8% su base annua).
L’inflazione media annua 2017 registrata dal Comune di Rimini si attesta a +1,1% - in linea con la media nazionale (+1,2%) - a fronte di un +0,1% registrato nell’anno 2016. “A livello nazionale sembra registrarsi un’inversione di tendenza – sottolinea l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – e anche sul nostro territorio quel timido segnale di ripresa che avevamo registrato lo scorso anno sembra essere confermato dalle ultime rilevazioni”.
Tra le divisioni che hanno determinato la crescita troviamo i “trasporti” (+3,3%), “Abitazione, acqua elettricità, gas e altri combustibili” (+2,2%), prodotti alimentari (+1,2%), “Servizi ricettivi di ristorazione” e “Abbigliamento e calzature” (+1,1%). In calo “Istruzione” (-3%) e “Comunicazioni” (-2,6%).

Martedì, 09 Gennaio 2018 12:52

Montefiore, tutti pazzi per il presepe

(Rimini) Per visitare il presepe vivente di Montefiore Conca (nella foto di Lara Braga) , i turisti sono arrivati addirittura da Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Taranto, Genova, e Ancona. Questo per la prima, in scena il 26 dicembre, ma lo stesso boom di visitatori ha registrato la replice del 6 gennaio, annunciano gli organizzatori. “Un presepe vivente - spiegano - che trasmette sempre emozioni, tanti i quadri, tanti i personaggi, tanti gli animali, tanti i fuochi e le candele a creare un vero e proprio percorso interiore e carico di emozioni. Tutto sapientemente allestito e curato nei dettagli. Tutto perfettamente equilibrato e tutto vivo, come quella Betlemme di tanti e tanti anni fa. C'è il fornaio, l'arrotino, il ciabattino, ci sono i boscaioli, i Fabbri, ci sono le donne del mercato, ogni angolo vive alla luce di fuochi, sotto un cielo stellato, ogni angolo diventa un antico mestiere. E si sale in Rocca dove si trova il Gufo Bubu che vola libero nel cortile, dove ci sono i Senatori dell'Antica Roma, dove ci sono le terme delle Matrone e l'Harem e poi si sale ancora nella sala degli Ori dove bellissime donne indossano i gioielli che verranno regalati al re. Ed infine ecco Il Re Erode e la sua Regina, nella sala del trono attorniato dai suoi commensali, con musiche di Arpe e Flauti. E poi ancora l'accampamento dei Soldati romani che girano per le strade del borgo. Scendendo dal Castello l'ultimo quadro, la Natività con il piccolo Gesù, riscaldato dal Bue e l'Asinello. Tante le emozioni entrando in quella stalla, tanta la dolcezza della Sacra Famiglia”.
Gli organizzatori, “con soddisfazione”, sottolineano come “questa edizione sia stata la più bella in assoluto di tutte le 26 edizioni precedenti. Tante le telefonate ed i messaggi dei visitatori - raccontano - per complimentarsi, per esprimere il proprio giudizio positivo e ringraziare per le emozioni che il Presepe Vivente ha scatenato dentro ognuno di loro. Montefiore Conca è stato preso d'assalto da tantissimi visitatori, la stessa Locanda Emma in piazza, non aveva più tavoli liberi e molti forestieri hanno aspettato il secondo turno per cenare, data l'affluenza . Il piccolo borgo vive grazie alla buona volontà di persone che unite solo dall'amore per questo paese sanno creare qualcosa di grandioso ed unico come il Presepe Vivente”.