(Rimini) La squadra mobile della Questura di Rimini ha arrestato tre uomini e una donna, trovati in possesso di un considerevole quantitativo di droga, per il valore commerciale di migliaia di euro. Si tratta di un tunisino del 1983, un turco del 1974, un albanese del 1989 e una riminese del 1962.
Impegnati in uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati predatori, i poliziotti hanno notato alcuni movimenti sospetti da parte dell’albanese vicino a un residence già noto alle forze dell’ordine. I poliziotti hanno quindi deciso di tenere sott’occhio la struttura, notando strani movimenti. Gli appostamenti hanno consentito di acquisire riscontri ai sospetti dei poliziotti, da cui è partito il pedinamento in particolar modo nei confronti dell’albanese, domiciliato all’interno di quella struttura ricettiva, perché, dalle abitudini e dalla condotta gli agenti avevano compreso che quell’uomo deteneva lo stupefacente presso l’abitazione di una complice.
La donna si è palesata ieri mattina al residence, dove è rimasta circa un’ora. Poi è andata via a bordo del suo ciclomotore ed è stata seguita dai poliziotti, fino alla sua abitazione, presso un altro residence.

L’uomo, invece, uscito dal suo residence, si è diretto nei pressi di un bagno del riminese ed è sceso in spiaggia, dove ha incontrato un cittadino turco (poi arrestato). L’albanese è stato visto chiaramente dagli agenti consegnare qualcosa al turco. A quel punto sono intervenuti. Il turco è stato infatti fermato e trovato in possesso di oltre 10 grammi di cocaina divisa in dosi.
L’albanese, invece, è stato seguito fino in via Regina Elena dove ha incontrato un tunisino, al quale ha ceduto altre dosi. I poliziotti hanno cercato di fermare il tunisino che ha fattp cadere a terra 21 dosi di eroina.
Passando al controllo dell’albanese, gli agenti gli hanno trovato, all’interno del pacchetto di sigarette, altre due dosi di cocaina, confezionate allo stesso modo di quelle trovate addosso al turco e nel’abitazione della donna riminese.
I quattro sono stati quindi arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio, la donna è stata trasferita al carcere femminile di Forlì.

(Rimini) Nel corso della notte i carabinieri di Riccione hanno arrestato un’intera banda di ladri albanesi, considerati gli artefici di un centinaio di furti in appartamento nelle provincie di Rimini, Ancona, Pesaro-Urbino e Modena. L’Operazione è stata denominata Burglar King e, all'alba di oggi, ha permesso agli uomini della benemerita riccionese di catturare una banda di topi d'appartamento. Diversi i colpi che, negli ultimi tempi, si sono registrati in tutto il territorio e che hanno visto i militari dell'Arma impegnati nell'individuare gli autori. L'operazione, iniziata due giorni fa, ha interessato gli inquirenti che si sono messi sulle tracce dei ladri iniziando con l'analisi dei furti tentati e messi a segno. Tutto è partito nello specifico il 30 dicembre scorso, a seguito della recrudescenza di furti registratasi in questo periodo in Valconca, a Cattolica e nei centri limitrofi all’area di Riccione. A Saludecio, inoltre, erano emersi alcuni dettagli e, nello specifico, determinante è stata la risultanza che ha visto, al termine di una tentata rapina in abitazione tre malviventi non accorgersi della presenza del padrone di casa. La vittima, dopo essere minacciata, una volta fuggiti era uscito dall'abitazione riuscendo a fornire ai carabinieri il numero di targa del veicolo e il modello, una Mazda.
È così emerso che, il mezzo, era stato rubato a Rimini e, fondamentali, fra l’altro sono stati gli occhi elettronici che hanno tracciato gli spostamenti dei malviventi fino ad arrivare a Fano. È stato a questo punto che i carabinieri della Compagnia di Riccione, guidati dal Capitano Marco Califano, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Fano, sono riusciti ad individuare i malviventi che, nelle Marche, si spostavano in alcuni negozi di bricolage per acquistare degli strumenti da scasso. Nonostante l'intervento di altra forza di polizia, nei giorni scorsi tra l’altro la banda era riuscita sfuggire a un primo tentativo di fermo scappando a ben tre pattuglie.
Da ultimo, nel pomeriggio di giovedì, i carabinieri della Perla Verde sono riusciti a rintracciare nuovamente i malviventi, che stavano cercando di mettere a segno ulteriori colpi, in una villetta di Fano. Seguiti, i militari dell'Arma sono così riusciti ad arrivare al covo dei malviventi e, verso le 22.30, hanno fatto irruzione arrestando quattro persone. A finire in manette sono stati quattro albanesi, tutti già noti alle forze dell'ordine tra cui un ricercato, tra i 25 e i 30 anni. Oltre ai malviventi, è stato possibile recuperare uno svariato quantitativo di attrezzi da scasso e decine e decine di monili d'oro provento dei precedenti colpi. In pochi giorni, secondo gli inquirenti dell'Arma, la banda ha messo a segno almeno 50 colpi tra le province di Modena, Rimini e Pesaro-Urbino.

(Rimini) Un’intera famiglia è finita in ospedale a seguito di un’intossicazione da monossido di carbonio, causata dal malfunzionamento della stufa a legna che riscaldava l’appartamento di Santa Giustina, sulla via Emilia. L’allarme è scattato ieri alle 23, quando la famiglia albanese composta da marito, di 44 anni, moglie di 38, e quattro figli tra i 5 e i 17 anni, ha iniziato ad accusare i primi sintomi, ma nessuno è ora in pericolo di vita.

Venerdì, 12 Gennaio 2018 15:58

Crisi del cinema? Non al Tiberio

I dati cinematografici del 2017 diffusi da Anica registrano un sempre maggiore disinteresse del pubblico verso la sala cinematografica. “Il rinnovato Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) oggi dotato di proiezione in digitale 4k e audio Dolby Stereo 7.1, con nuove poltrone, nuova illuminazione ed una migliore fruizione degli eventi cinematografici, si pone in netta controtendenza rispetto ai dati nazionali relativi alle "sale vuote", con una programmazione variegata che dalla riapertura a fine settembre 2017 (dopo la chiusura estiva per i lavori di ristrutturazione) ha visto la presenza di un pubblico sempre più numeroso, con repliche di molti titoli in programma per accontentare le richieste degli spettatori”, così i gestori della sala riminese che “gode di ottima salute, proprio in questi giorni è partita la 30° rassegna Notorius dedicata ai film di qualità, 11 titoli tra prime visioni per la città di Rimini e film "invisibili": la storia del Cinema Tiberio, sala della comunità affiliata ACEC, prosegue con investimenti mirati e scelte coraggiose di programmazione (imminenti eventi in esclusiva italiana), con il sostegno di un assiduo gruppo di volontari che operano per il buon funzionamento del Cinema. Film, opere liriche, balletti, eventi teatrali registrati nei grandi teatri internazionali, documentari sull'arte, ma anche conferenze, presentazioni di libri e teatro dialettale sono componenti essenziali della vita del Tiberio, oggi più che mai attivo sul versante di una mirata programmazione culturale destinata alla città, e non solo (molti sono gli spettatori provenienti da fuori Provincia per determinati eventi) con ampia e positiva risposta da parte del pubblico”.
Al cinema Tiberio ha dedicato recentemente particolare attenzione il sito Giro dei Cinema (www.girodeicinema.it), curato da due giovani cinefili che hanno monitorato numerose sale cinematografiche presenti sul territorio nazionale, tra le quali anche il Cinema Tiberio, “evidenziandone il lavoro svolto teso ad offrire un percorso culturale e di intrattenimento di qualità per tutte le età e tutte le esigenze”. La programmazione del Cinema Tiberio “prosegue a ritmo serrato con numerosi eventi ed è consultabile sul sito www.cinematiberio.it”.

(Rimini) Si è svolto questa mattina un incontro tra l’Assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa Paola Gazzolo, l’Assessore regionale al Turismo Andrea Corsini ed il Sindaco Enzo Ceccarelli, accompagnato nell’occasione dall’Assessore alle Politiche dell’Ambiente Gianni Giovanardi, dai tecnici comunali e da una rappresentanza del Circolo Nautico di Bellaria Igea Marina.
Sul tavolo, la pericolosità del porto di Bellaria Igea Marina, in particolare nelle operazioni di rientro da parte delle imbarcazioni: un problema che già in passato l’Amministrazione Comunale aveva portato all’attenzione dei vertici regionali, e che oggi è stato affrontato e approfondito in un incontro ad hoc.
“Proprio di recente abbiamo avuto modo di sottolineare come il quadro di interventi in atto sul porto siano ampiamente rivolti alla messa in sicurezza della zona; sicurezza che interessa sia i cittadini residenti a ridosso del corso del fiume, sia gli uomini che lavorano in mare e le loro imbarcazioni, tanto nelle operazioni di rientro in porto quanto nella fase di ormeggio”, ricorda il Sindaco Enzo Ceccarelli. “La Regione Emilia Romagna”, continua, “si è fino ad oggi sempre mostrata vicina alle esigenze del nostro territorio, non da ultimo ammettendo a finanziamento, per un totale di oltre 375.000 euro, il progetto con cui interverremo sull’area di sbarco dei pescherecci lato Bellaria. Un’opera che prevederà l’innalzamento delle banchine lungo tutta la zona interessata, cui si aggiunge appunto la necessità di rendere più sicuro il rientro in porto delle imbarcazioni: di questo aspetto abbiamo parlato oggi con gli assessori Gazzolo e Corsini, che si sono impegnati ad avviare tutte le valutazioni tecniche del caso. Per questo li ringraziamo”, conclude il primo cittadino, “e guardiamo con fiducia all’interessamento mostrato nuovamente dai vertici regionali verso la nostra città”.

(Rimini) Dal primo gennaio 2018 il dottor Stefano Busetti è il nuovo direttore sanitario dell'Azienda USL della Romagna. Sostituisce il dottor Giorgio Guerra che ha raggiunto l'età pensionabile. Stamane il dottor Busetti si è presentato alla stampa insieme al direttore generale dottor Marcello Tonini. Entrambi hanno ringraziato il dottor Guerra per il lavoro svolto, prima alla guida della direzione tecnica dei presidi di Rimini, poi del 118, infine come direttore sanitario aziendale.
Ravennate, 54 anni, il dottor Busetti è laureato in Medicina all'università di Bologna con specializzazione in Igiene e Medicina preventiva conseguita all'università di Ferrara. Nella sua carriera lavorativa ha lavorato presso l'Ospedale di Ravenna come medico di direzione sanitaria, occupandosi in particolare di aspetti organizzativi della specialistica ambulatoriale, edilizia e organizzazione ospedaliera, aspetti igienici sanitari e di sicurezza e valutazione dei rischi. Dal 2000 al 2002 ha collaborato con la Direzione Generale Sanità e Politiche sociali dell'assessorato alla Salute della Regione Emilia Romagna. Dal 2007 al 2009 è stato direttore medico dell'Ospedale di Sassuolo, gestendo tra l'altro una sperimentazione pubblico-privata. Nel 2009 il dottor Busetti è stato nominato direttore medico del presidio ospedaliero di Rimini – Santarcangelo – Novafeltria. Nel 2016 è tornato al Ravenna, con nomina a direttore medico del presidio. Ha anche ricoperto, ad interim, vari incarichi di responsabilità dipartimentale e tecnica e negli ultimi due anni è stato Direttore Tecnico di tutti i presidi ospedalieri dell'Ausl Romagna. Nel presentarsi il dottor Busetti ha evidenziato le principali linee di intervento che intende attivare.

Primo tema, l'accessibilità dei servizi per gli utenti: rinnovo dell'impegno sul tema dei tempi d'attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite ed esami) puntando su prestazioni adeguate sia da parte delle strutture pubbliche sia in accordo coi privati e su momenti di confronto ben strutturati tra professionisti aziendali e medici di famiglia rispetto alle prescrizioni; lavoro per migliorare ulteriormente i tempi di intervento chirurgico, ovviamente a partire dalle classi di priorità più alte; lavoro di miglioramento continuo per risposte sempre più qualitativamente adeguate rispetto ai tempi d'attesa nei pronto soccorso.
Altro tema rilevante, l'implementazione di 30 percorsi clinici, legati a patologie e problemi sanitari (solo due esempi, il piede diabetico e l'ictus) mirati ad una sempre miglior presa in carico dei pazienti in maniera multidisciplinare. "E nella valutazione dei professionisti da mettere alla guida di tali percorsi – ha aggiunto Busetti – abbiamo fatto anche scelte centrate sull'innovazione e su colleghi giovani e motivati". Ancora, "la chiave di volta per lo sviluppo del sistema risiede anche nell'informatica: ci sono progetti che procedono come ad esempio quello sulla cartella clinica informatizzata".

Fondamentale lo sviluppo, ha concluso il nuovo direttore sanitario, della medicina territoriale, con case della salute, ospedali di comunità e altre strutture intermedie per la presa in carico del paziente.
Il direttore generale ha evidenziato che "il dottor Busetti è un professionista esperto, equilibrato, e che ben conosce le strutture sanitarie della Romagna. Anche questo – ha aggiunto Tonini – è un elemento di cui abbiamo tenuto in considerazione nella scelta. Abbiamo molto lavoro da fare e credo che sia la persona giusta per dare una spinta importante".
L'Asl Romagna, i numeri principali. L'Azienda Usl della Romagna serve un territorio su cui insistono 72 Comuni nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e in cui risiedono circa 1.100.000 abitanti. Nata il primo gennaio 2014 riunisce le ex Asl di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. E' suddivisa in 8 distretti e 7 presidi ospedalieri.

(Rimini) E’ entrato nella fase operativa l'intervento per il posizionamento di 28 nuove telecamere che, insieme a quelle già in funzione, amplieranno esponenzialmente la capacità di controllo delle forze dell'ordine sull'intero territorio comunale. Nelle prossime settimane i tecnici cominceranno gli interventi di posizionamento e quindi di collegamento alla centrale operativa del nuovo sistema di videosorveglianza che focalizzerà grande attenzione sulle aree più esterne della città, quelle del forese. Il rodaggio e il pieno funzionamento dei nuovi 'occhi' a protezione della città dovrà concludersi tra la primavera e l'inizio dell'estate 2018.
Il nuovo sistema, infatti, sarà utilizzabile non solo dalla Centrale operativa della Polizia municipale di Rimini ma anche da Polizia di Stato e Carabinieri, costituendo così un lavoro sinergico per implementare e migliorare il monitoraggio dei luoghi della città.

I nuovi 'occhi' saranno posizionati nelle periferie, in centro, nella zona mare, andando a presidiare gli incroci principali del forese e comunque tutti i punti fondamentali di accesso e uscita dalla città. Covignano, San Martino in venti, Gaiofana, centro storico, Marina Centro, Viserba, Miramare, Ina Casa sono tra gli altri i luoghi individuati per il posizionamento di questi occhi, tenendo conto delle esigenze delle forze di polizia e dei cittadini.
Il nuovo sistema di videosorveglianza entrerà in funzione prima della stagione estiva. Il gruppo d'intervento che coinvolge le diverse strutture coinvolte del Comune di Rimini – dalla Polizia municipale, ai lavori pubblici, al sistema informatico – sta predisponendo l'intervento operativo vero e proprio con la realizzazione della rete strutturale che permette il funzionamento dell'intero sistema, mentre le prime telecamere a entrare in funzione non più tardi di un paio di settimane fa sono state quelle posizionate a San Vito, parte dell' intervento inserito all'interno di un progetto sperimentale di riqualificazione sulla zona che è riuscito ad intercettare il finanziamento regionale di 98 mila euro nell'ambito dei fondi previsti dalla legge regionale sulla "Disciplina della Polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza".

(Rimini) Sequestrati in una notte cocaina, hashish, marjiuana e 4500 euro in contanti. Questo il bottino della Guardia di finanza ch ha arresto un uomo, denunciato un altro e segnalato due consumatori, l'altra notte.
I militari aiutati dai cani Donny e Ulla, hanno scoperto e sottoporre a sequestro, infatti, quasi 250 grammi di sostanze stupefacenti, oltre ad una somma in contanti di oltre 4.500 euro, ritenuta frutto dell’illecita cessione. All’esito dell’attività effettuata nell’arco della notte tra il 10 e l’11 gennaio scorsi, a cadere nella rete dei militari sono state quattro persone.
Un trentenne di origini campane, dimorante a Rimini, è stato intercettato e fermato in città, a bordo di una autovettura con targa straniera, da una pattuglia del Gruppo, insospettita anche dall’atteggiamento manifestato alla vista dei finanzieri. La perquisizione di conseguenza eseguita anche presso l’abitazione, ha portato a rinvenire oltre 40 grammi di cocaina, 150 grammi di marijuana, un bilancino di precisione utile alla pesatura della droga nonché 4500 euro in contanti. Lo stesso veniva tratto in arresto e sottoposto, già nella mattinata odierna a processo per direttissima. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto ed ha poi disposto la custodia cautelare in carcere.
Un’altra persona, anch’essa trentenne, di origini pugliesi, dimorante a Rimini, veniva sottoposta nelle vie del centro storico cittadino a controllo da un’altra pattuglia di militari del Gruppo, insospettita dal comportamento del giovane intento a confabulare con altri ragazzi, con il tipico atteggiamento di una possibile situazione di possibile spaccio. Alla verifica dei militari, lo stesso è stato infatti trovato in possesso di circa tre grammi di cocaina, 5 di marijuana e poco meno di 15 hashish, il tutto suddiviso in dosi pronte per la cessione. Il soggetto, risultato incensurato, è stato denunciato a piede a libero alla Procura della Repubblica di Rimini.
Sul fronte del consumo di stupefacenti, sono stati infine segnalati al Prefetto di Rimini ulteriori due giovani, di cui una ragazza, distintamente controllati a Rimini e Riccione poiché trovati in possesso di involucri contenenti marijuana, pronta per essere consumata.

(Rimini) Sono stati 175 gli sfratti eseguiti con l’intervento della forza pubblica nella provincia di Rimini tra gennaio e novembre 2017. Pur in assenza del dato definitivo di dicembre – che si prevede comprenda una decina di atti – è già possibile confermare come prosegua la netta inversione di tendenza avviata negli ultimi due anni. Si tratta infatti del numero più basso di sfratti dal 2010 ad oggi: lo scorso anno furono 237, in calo rispetto al 2015 quando furono 248 e molto inferiori rispetto al 2014, quando si registrò un picco di 319 atti.
“Non si può parlare di ‘uscita’ dalla crisi, ma i numeri ci riconsegnano un fenomeno in regressione e questo non può che essere un segnale positivo – sottolinea l’assessore alla protezione sociale Gloria Lisi – Dobbiamo considerare che quello del disagio abitativo è il problema di oltre la metà dei circa 1.300 cittadini che nel 2017 si sono rivolti allo sportello sociale di via Ducale e che hanno chiesto un supporto per la casa, attraverso contributi economici per il reperimento di soluzioni abitative, per il sostegno all'affitto e il pagamento delle bollette. Con gli interventi che mettiamo in campo, come Amministrazione cerchiamo di intervenire per evitare l’aggravarsi di casi di emergenza ed evitare il più possibile che si arrivi all’atto, sempre doloroso e difficile non solo per chi lo subisce, ma anche per chi lo esegue, dello sfratto con l’intervento della forza pubblica. Lo facciamo continuando a perseguire una politica di welfare non meramente assistenziale, ma un welfare attivo e capacitante”.

Sul fronte del supporto al disagio abitativo, proprio per evitare che si arrivi all’atto ultimo dello sfratto, l’Amministrazione interviene attraverso diversi strumenti, che mirano ad aiutare nella maniera più efficace le diverse esigenze delle famiglie più esposte. Nel 2017 sono stati 41 gli interventi per la cosiddetta morosità incolpevole (ossia quando, a causa di gravi, l’affittuario non riesce a pagare il canone) per un totale di contributi di oltre 138 mila euro. In tre anni sono stati 152 i casi, per un totale di 579 mila euro utilizzati per il rinvio di sfratti o l’estinzione degli stessi, dando così la possibilità alle persone di poter firmare un nuovo contratto con lo stesso proprietario o effettuare il deposito cauzionale per un nuovo alloggio. Dal 2014 al 2017 sono stati invece 62 gli sfratti che sono stati estinti in fase di citazione per la convalida.
Un altro strumento in uso dall’Amministrazione è quello dell’agenzia di locazione, che favorisce l’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato privato: nel 2017 sono stati 11 gli interventi, per circa 98.300 euro vincolati per garanzie a tutela del proprietario e 38.166 di contributi erogati alle famiglie (dall’attivazione dell’Agenzia nel 2015 sono stati circa 350 mila euro i contributi erogati).

Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, nel corso del 2017 sono state 54 le nuove assegnazioni, mentre 13 le mobilità, cioè gli spostamenti tra alloggi nell’ambito dell’Erp. Di questi cambi, cinque sono stati attivati d’ufficio perché riguardavano alloggi di ampia metratura che erano sottoutilizzati e quindi sono stati messi a disposizione dell’Amministrazione per assegnarli a nuclei famigliari più numerosi. Complessivamente, dal 2009 al 2016 sono stati realizzati e consegnati 332 nuovi alloggi di edilizia convenzionata a canone calmierato (Viserba, Gaiofana, Orsoleto, Torre Pedrera, Viserbella, Via Toni, Tomba nuova) e 80 alloggi di edilizia residenziale pubblica (Viserba).
L’albergo sociale infine è una sperimentazione che ha permesso in 5 anni di dare risposta a 40 nuclei familiari per un totale di 64 persone che si sono trovate in situazioni di forte disagio abitativo. Il progetto interviene, offrendo ospitalità temporanea a quelle famiglie che alla data di esecuzione dello sfratto non si è ancora potuto attivare per reperire una nuova soluzione abitativa.

(Rimini) Il Pd di Riccione interviene in merito ai lavori di riqualificazione del sottopassaggio Ceccarini che sarebbero dovuti partire “all’indomani delle festività”. E invece, il sindaco “anziché iniziare i lavori, ha meramente riunito la giunta per deliberare sull’inizio e lo svolgimento di tali opere, che avranno tempi di avvio e di realizzazione che andranno ben oltre la bassa stagione, o periodo destagionalizzato che dir si voglia”.
Si domandano dal Pd: “Qual è il senso di organizzare un evento natalizio così potente se poi dobbiamo rimanere con un cantiere a cielo aperto per tutta l’estate? Destagionalizzare rimane fondamentale per il tessuto commerciale cittadino, ma non a costo di compromettere l’economia estiva, il più importante traino economico di Riccione”.
Delle due l’una: “o queste considerazioni non sono chiare all’amministrazione, che dunque pecca di incompetenza, oppure sono fin troppo chiare, e svelano un disegno ambiguo e sinistro ai danni della città, perpetrata dalla maggioranza, col lo scopo di giocare al tanto meglio tanto peggio, a meri fini elettorali e politici. Anche se ci rendiamo conto che l’auspicio è perentoriamente illusorio, nostra speranza è che i lavori non intacchino il godimento del soggiorno in alta stagione della risorsa più importante della nostra comunità: il turista”.
Per questo i consiglieri del Pd chiedono “al sindaco e alla relativa amministrazione di prendere atto della possibilità di migliorie sul suddetto percorso e di una proposta più intelligente che possa far risaltare la bellezza e l’accoglienza della nostra perla Verde. E’ ingiusto speculare e strumentalizzare per fini politici di basso livello, non quando si tratta solo di una questione di tempismo”.