La Motta: Dipingo l’amore assoluto di Lighea
(Rimini) Fu da un ponte del transatlantico Rex, salpato all'alba di una mattina dal porto di Genova e diretto a Coimbra, che il grande grecista, poi senatore del Regno d’Italia, Rosario La Ciura si buttò in mare per tornare ad amare la sua Ligea. Lo stesso Rex che negli anni Trenta passò in notturna lungo la costa riminese, lasciandosi ben ammirare dagli abitanti della riviera e fissandosi indelebilmente nel loro immaginario (come racconta bene il film Amarcord di Federico Fellini). Ma non è, la nave da sogno, l’unico legame tra il racconto ‘La sirena’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e la Romagna. Come si è dimostrato ieri sera allo Spazio Tondelli di Riccione, prima del tutto esaurito per la messinscena del testo, diretta e interpretata da Luca Zingaretti, musiche composte da Germano Mazzocchetti eseguite dal vivo da Fabio Ceccarelli. Nel foyer del teatro è infatti stato presentato ‘Lighea. Il mito e la sirena’, il libro dell’artista riminese Alessandro La Motta, un catalogo che attraverso trenta tavole originali, illustra l'amore travolgente e magico descritto nel capolavoro di Tomasi. All’incontro hanno partecipato la direttrice di Naxoslegge, Fulvia Toscano, la studiosa Mariada Pansera e la poetessa Ivonne Mussoni. “Per dare un volto e una fisicità alla sirena siciliana - ammette La Motta - mi sono ispirato alle antiche xilografie del bestiario del 1640 conservato a Venezia, con descrizioni raccolte per lo più da navigatori e pescatori dell’Adriatico”.
Sentendolo parlare, si capisce subito che è nata una passione tra l’artista riminese e il testo dello scrittore siciliano. “Sono tre le cose che mi hanno fatto appassionare al racconto”, spiega La Motta. “La prima è legata ai colori, ai profumi e ai sapori che il testo di Tommasi ci regala. E quindi come pittore è sicuramente questo stato un primo aspetto”.
Da tempo, inoltre, La Motta lavora sul mondo classico e infatti “il secondo aspetto - continua l’artista - è la fascinazione per alcuni aspetti del mondo greco antico, che in La Ciura, l'anziano grecista sono appunto la lingua e le connessioni tra la lingua e quel mondo antico. Non a caso vengono citate anche le sculture, attraverso le foto, come la Core. E ovviamente io a quello mi sono agganciato invece per la parte che lega questo testo alle mie immagini: immagini del mondo classico sul quale sto già lavorando anche in altri contesti”.
Il terzo aspetto “è più legato forse agli aspetti autobiografici di Tommasi perché, come abbiamo visto, la presentazione di ieri in qualche modo richiama questo amore giovanile che da più parti viene ricordato come ispiratore di questo racconto. Sostanzialmente, soprattutto, mi affascina quella promessa di amore assoluto che Lighea fa al giovane Sasa’”.
Ospedaletto, riverniciata la scuola media
(Rimini) Sono terminati i lavori di ripristino degli intonaci e verniciatura della scuola media di Ospedaletto, i primi da quando, negli anni Settana, venne eretto il plesso scolastico.
“L'edilizia scolastica, in prima battuta come sicurezza per i nostri figli, è stata sempre al primo posto tra le priorità della nostra amministrazione, abbiamo voluto sottolineare questa importanza, in per questo mandato, affidando la delega alla consigliera Anna Pecci, da anni genitore impegnata negli organi scolastici, che affiancherà l'assessore ai lavori Pubblici Roberto Bianchi. Un grazie a loro ed ai tecnici comunali che, con il loro impegno, ci permettono questi ottimi risultati”, sottolinea il sindaco di Coriano, Domenica Spinelli.
L'intervento, sull'intero complesso ha richiesto un investimento di 113mila euro.
Il comune sta studiando altri interventi, dopo quelli fatti negli ultimi anni sui dieci plessi scolastici del territorio così da “rendere gli edifici non solo sicuri ma anche sempre più accoglienti”.
Furbetti del cartellino, nuove timbratici in comune
(Rimini) E’ iniziata da martedì l’installazione delle nuove macchine timbratrici per la rilevazione delle presenze, strumenti che consentono di tracciare in tempo reale i movimenti e le eventuali assenze dei dipendenti, garantendo così la possibilità di definire un quadro preciso della situazione lavorativa in maniera immediata e facilitando le conseguenti verifiche. I terminali acquistati. La dotazione dei nuovi rilevatori di presenze - dotati di una tecnologia più avanzata rispetto a quella dei rilevatori in fase di sostituzione - è una delle azioni previste nel piano anticorruzione del Comune di Rimini, nella parte relativa al comportamento richiesto ai dipendenti e rappresenta un ammodernamento tecnologico importante per una migliore e più efficace distribuzione del lavoro, facilitando anche le necessarie verifiche per il rispetto degli orari di lavoro. Parallelamente procedono i controlli a campione effettuati negli uffici per verificare il pieno rispetto delle regole da parte dei dipendenti: a chiusura dell’ultimo semestre non sono state accertate e segnalate da parte dei dirigenti incaricati anomalie nelle presenze, comportamenti scorretti o violazioni dei doveri d’ufficio.
La ‘ndrangheta che fa base a Rimini
(Rimini) Le cosche calabresi padrone della riviera romagnola. Lo ha confermato ieri (riportato da Carlino), nel corso dell’udienza per il processo Aemilia, il pentito crotonese Vincenzo Marino, 42 anni, all’ergastolo per l’omicidio di Gabriele Guerra il 14 luglio del 2003, nella periferia di Cervia. Rimini, nel racconto di Marino è stata una delle basi della ‘ndrangheta dello spaccio di droga. “I soldi li prendavamo dalla droga di Rimini o da appalti pubblici”, ha risposto. Mentre Scarface, il gestore del ristorante Scarface di Riccione, sarebbe il calabrese Saverio Masellis, sarebbe stato anche gestore delle bische romagnole per conto del clan.
“Era l’epoca delle guerre tra clan e io ero il ministro della difesa della ’ndrangheta. Mi sedevo ai tavoli e decidevo la vita e la morte delle persone. C’era una ndrina a Reggio, un altro ‘corpo’ a Rimini, Riccione, Scarface”, ha detto Marino.
Congedo paternità, 15 dipendenti comunali lo hanno preso nel 2017
(Rimini) Un inizio e un segnale, a cui spero possa seguire presto una nuova stagione di pari opportunità, a partire da un pieno riconoscimento della paternità e delle responsabilità genitoriali condivise in sede normativa a livello nazionale". Con queste parole il vicesindaco con delega al personale del Comune di Rimini, Gloria Lisi, commenta i dati relativi all'utilizzo dei congedi parentali da dei dipendenti maschi del Comune di Rimini. "Numeri che seppur ancora troppo limitati – continua la Lisi - indicano un mutato quadro sociale in cui anche i padri cominciano a chiedere più spazio nella rivendicazione dei propri diritti doveri di genitori". Nel 2017 sono stati 15 i dipendenti del Comune di Rimini, uomini, ad aver usufruito dei congedi parentali per un totale di 467 giornate; di queste, 181 sono state retribuite al 100% e 277 al 30%, mentre 9 sono state quelle concesse senza alcuna retribuzione.
Un mini permesso introdotto nel 2013 da una riforma legislativa, da utilizzare entro i primi cinque mesi dalla nascita, adozione o affidamento del figlio; inizialmente si trattava di un giorno, portato a due giorni nel 2016 e nel 2017 e che nel 2018 sale a quattro giorni.Certo a facilitare la conoscenza e la fruizione di questi permessi non giova un quadro normativo poco conosciuto e in continuo mutamento, complicato da un eccesso di burocrazia che tiene lontani anche chi vorrebbe usufruirne.
"Eppure – sottolinea la Lisi – si tratta di un aiuto che, seppur minimo nella sostanza, ha un significato rivoluzionario, visto che in Italia la cura dei figli è ancora perlopiù affidata alle madri. Nel nostro piccolo i numeri che presentiamo testimoniano un attivismo della nostra amministrazione nel promuovere questo importante strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di pari opportunità, ma resta ancora tanto da fare. La materia è ovviamente di competenza statale ed è a questo livello che l'Italia è paurosamente indietro rispetto altri paesi europei (in Svezia sono riconosciuti 480 giorni ai genitori fino ai nove anni del bambino, e prima le due settimane a entrambi, con retribuzione al 100%; in Norvegia addirittura 54 settimane a compenso pieno, di cui 9 obbligatorie per la madre e 6 per il padre). Si deve e si può fare di più, perchè solo attraverso adeguati e moderni sistemi di welfare si potrà contribuire a porre fine alla discriminazione delle donne in ambito lavorativo e a quella degli uomini in ambito domestico. Una discriminazione che ha effetti molto concreti, visto che incide pesantemente anche sul calo demografico e sull'occupazione femminile, oltre che sulla qualità della vita generale dei genitori italiani. Ha inoltre un grande significato pedagogico; un bimbo che vede il padre prendersi cura del fratellino o del nonno, sarà un adulto di domani naturalmente consapevole della compartecipazione alla via famigliare di padre e madre. Un paese civile non può mettere i suoi giovani di fronte ad una scelta incivile, tra diventare genitori e mantenere il posto di lavoro. La famiglia, aldilà di tanti principi ideali sbandierati regolarmente in ogni campagna elettorale, non si sostiene attraverso gli stereotipi ed i miti, ma anche attraverso interventi piccoli ma necessari come questi".
17 gennaio
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Asl Romagna, Uil: Lavoro straordinario a livelli inaccettabili
(Rimini) “La situazione dello straordinario all’Asl della Romagna ha raggiunto livelli inaccettabili”. A sostenerlo è la Cgil, in difesa dei dipendenti ai quali “continuano a venire richieste centinaia e centinaia di ore di straordinario dall’altro lato l’Azienda continua non solo a negare il pagamento del lavoro effettuato dai propri dipendenti, ma pretenderebbero di fare recuperare le migliaia di ore maturate entro l’anno solare di maturazione.
Il tutto con dotazioni organiche che scontano ancora oggi situazioni inaccettabili con contratti a termine che non vedranno il rinnovo e nuovi inserimenti che prevedranno un affiancamento da parte degli operatori già presenti in turno con aggravio ulteriore di ore che verranno richieste oltre l’orario contrattuale dovuto”.
La Uil Fpl ha più volte intrapreso iniziative a sostegno del “dovuto riconoscimento” del lavoro straordinario di lavoratori che “quotidianamente garantiscono assistenza a oltre un milione di cittadini e che operano all’interno di una Azienda che per dimensioni e complessità è la più rilevante del nostro contesto Nazionale e che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere all’avanguardia nel panorama Italiano mentre, al contrario, sconta una visione di vertici molto spesso prossima alle ambizioni di una piccola Azienda a conduzione familiare”.
Il sindacato, quindi, intraprenderà “nelle prossime settimane azioni a sostegno della garanzia del diritto del lavoratore di scegliere se il lavoro straordinario deve essere pagato o recuperato; una scelta questa che spetta a chi la prestazione la eroga e non a chi la prestazione la richiede”.
Fulgor, il primo film (in anteprima nazionale) sarà ‘Made in Italy’ di Ligabue
(Rimini) Sabato a Rimini, nella data in cui Federico Fellini avrebbe compiuto 98 anni, inaugurerà, dopo un importante intervento di ristrutturazione durato 6 anni e realizzato nell’ambito del progetto del Museo Fellini, il Cinema Fulgor, ridisegnato dal premio Oscar Dante Ferretti, che sarà presente alla festa inaugurale. Un'apertura molto attesa, tanto da essere citato ancora prima del taglio del nastro ufficiale come luogo di interesse per l'anno nuovo in un recente articolo del New York Times dedicato ai luoghi turistici top del 2018 a livello mondiale. Il Fulgor, destinato a divenire presidio culturale e centro d'impulso intellettuale per l'intera Regione, proietta così l'Emilia-Romagna fra le destinazioni migliori per un turismo culturale in grado di generare valore per l'intero territorio. La programmazione: rassegne, classici restaurati e anteprime italiane, come Made in Italy, l'ultimo film di Luciano Ligabue (22 gennaio).
La programmazione del Cinema Fulgor sarà curata dalla società Khairos srl, i cui fondatori operano nel mondo della cinematografia da 50 anni: un'azienda familiare allargata (fra collaboratori e soci), unita dal suo amore per il cinema, che già porta avanti con successo la gestione del Cinema Settebello di Rimini. Tante le partnership attivate per portare a Rimini il meglio del cinema italiano e non solo, con rassegne, retrospettive, e naturalmente anteprime italiane. Si inizia già domenica 22 gennaio alle ore 21.00 quando verrà proiettato in anteprima nazionale l'ultimo film di Luciano Ligabue Made in Italy, in uscita nella sale italiane dal 25 gennaio
Boom enoteche in E-R, ma a Rimini sono in calo
(Rimini) Crescita record in Emilia-Romagna delle enoteche, che in cinque anni sono aumentate del 33,1%, passando dalle 302 del 2012 alle 402 del 2017. Lo comunica Coldiretti sulla base dei dati di un'analisi di Coldiretti e Camera di Commercio di Milano, da cui risulta la crescente attenzione alla qualità degli acquisti di vino, che è diventata espressione culturale e occasione di socializzazione e condivisione con amici e parenti. La città con il maggior numero di enoteche è Bologna: nel capoluogo di regione infatti i centri specializzati di vendita del vino sono più che raddoppiati, passando da 62 a 127, con un incremento del 104,8%. A seguire c'è Ferrara, dove le enoteche sono 59 (erano 36 nel 2012, +63,9%), Modena con 49 (40 nel 2012, +22,5%), Rimini 37 (in calo del 15,9% rispetto alle 44 del 2012), Reggio Emilia con 36 (32 nel 2012, +12,5%), Parma con 30 (26 nel 2012, +15,4%), Forlì-Cesena con 23 (21 nel 2012, +9,5%), Ravenna con 22 (in calo del 4,3% sulle 23 del 2012), Piacenza con 19 (18 nel 2012, +5,6%).
Alta è la presenza delle donne, con una enoteca su 5 (19,8) a guida femminile, con punte del 27% a Forlì-Cesena. L'8,9% è gestito da giovani, con la presenza più forte di questi ultimi a Bologna (15,6%) e Piacenza (20%). È una tendenza che conferma una decisa svolta verso la qualità con il vino, che - sottolinea Coldiretti Emilia-Romagna - è diventato l'emblema di uno stile di vita "lento", attento all'equilibrio psico-fisico, che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all'assunzione sregolata di alcol.
In Emilia-Romagna - ricorda Coldiretti - i consumi di vino si attestano sui 34 litri pro-capite, con tendenza alla crescita dei consumi di vini Dop e Igp, che nella regione rappresentano il 55% della produzione di vino, nonostante la vendemmia 2017 a causa della siccità sia diminuita di quasi il 20% attestandosi su una produzione di 6,3 milioni di ettolitri (ANSA).
Riqualificazione alberghi, il Comune risponde al patto di Rinaldis
(Rimini) “L’amministrazione non può che condividere l’invito lanciato dal presidente dell’associazione albergatori Patrizia Rinaldis durante l’assemblea Aia rispetto ad un lavoro congiunto tra istituzioni e imprenditori per valorizzare, riqualificare e ammodernare l’offerta alberghiera e di servizi della città, aspetto strategico in previsione della prossima realizzazione del Parco del Mare e quindi nella direzione di una rigenerazione complessiva del prodotto turistico di Rimini”. Lo dichiara oggi l’assessore alla programmazione e gestione del territorio, Roberta Frisoni. “Tutte le ipotesi di lavoro - prosegue Frisoni - che mirano a potenziare la qualità e ad arricchire di funzioni e servizi la nostra fascia turistica, valorizzando primariamente il ruolo e la funzione dell’impresa turistica, non possono che incontrare il nostro favore. E proprio in questa direzione vanno le proposte elaborate dall’Amministrazione dopo il confronto con Aia: misure ed incentivi da introdurre con l’applicazione degli strumenti urbanistici in vigore che mirano a stimolare la rigenerazione e la riqualificazione del comparto turistico maturo. In particolare si è partiti dal tema della riqualificazione energetica, con la rivisitazione dei parametri incentivanti e che potrebbero essere introdotte in una prossima variante al Rue. Altro aspetto riguarda la riqualificazione sismica, con l’introduzione di bonus per l’ampliamento delle superfici in proporzione alla riqualificazione apportata. Stiamo quindi approfondendo gli effetti degli strumenti urbanistici, con particolar riferimento al tema dell’economicità di strutture di ridotte dimensioni o la cui collocazione è in aree con destinazione prevalente diversa, per capire come supportare l’imprenditorialità turistica e al tempo stesso arginare situazioni di depauperamento del patrimonio edilizio”.